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Sarno (Pd): “Quasi un anno per visita cardiologica urgente”

SARNO (PD): “PER UN PAZIENTE COLPITO DA ICTUS, INVALIDO AL 65%. E’ QUESTA LA SANITA’ CHE VUOLE IL PRESIDENTE CIRIO?”

13 settembre 2023 – “Prenotare una visita in Piemonte si trasforma in una vera e propria Odissea anche per chi ha l’urgenza reale, dettata da gravi condizioni di salute, di sottoporsi a un controllo che può fare la differenza e salvargli la vita. Tra le tantissime segnalazioni che arrivano, quotidianamente, al Partito Democratico abbiamo ricevuto quella della figlia di un paziente di 73 anni, con invalidità civile al 65%, che, colpito a Ferragosto da ictus, ricoverato alle Molinette di Torino e dimesso dopo una settimana, avrebbe dovuto, dopo 5 settimane di terapia domiciliare, sottoporsi a un controllo cardiologico urgenteIl primo appuntamento disponibile per una visita cardiologica “con urgenza” è il 16 luglio 2024” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Il Presidente Cirio ripete continuamente che la sanità piemontese rappresenta una priorità per la sua Giunta. Allora com’è possibile che per una vista codificata come urgente si debba attendere quasi un anno? Mentre nella fattispecie i tempi di attesa per la visita routine che la figlia del paziente ha cercato di prenotare inizialmente, i tempi salgono a 1 anno esatto:  settembre 2024. Allarmano, quindi, ma, purtroppo, non stupiscono, i dati del sondaggio dell’Osservatorio Sanità condotto da Nomisma per UniSalute, secondo i quali i torinesi fanno meno accertamenti del necessario, anche rispetto ad altre regioni: il 33% contro un 41% di media nel resto d’Italia. Il dato, oltretutto, è in calo rispetto al 42% del 2022,e in controtendenza rispetto alla crescita registrata dalla media nazionale e dalle altre città oggetto dell’indagine” afferma Sarno.

“La campagna “Stop liste d’attesa” lanciata nell’aprile scorso dal Partito Democratico per tutelare la salute dei cittadini piemontesi in una Regione in cui i tempi d’attesa per visite e esami sono troppo lunghi e spingono coloro che possono permetterselo verso la sanità privata, sta ottenendo tantissime adesioni: una prova di come la sanità pubblica sia da tutelare e ridisegnare! Occorrono investimenti e occorrono assunzioni! Non permetteremo che accedano alle cure solo coloro che possono permetterselo. La salute è un diritto universale e come tale deve essere difeso” prosegue Sarno.

Interviene, infine, Irene che ha segnalato questo caso: “Credo sia inaccettabile aver dimesso un paziente dopo un ictus con raccomandazione di effettuare le visite di controllo entro poche settimane dalla dimissione senza avergli fissato degli appuntamenti presso la stessa struttura. Ciò comporta dover ricorrere a prenotazioni per esami in regime privato per assicurarsi di effettuare i controlli necessari entro i tempi. Prenotare tramite CUP, nonostante l’urgenza riportata in ricetta medica, per avere un appuntamento dopo 10 mesi è rischioso per il paziente”.

 

Escort denuncia cliente: “Mi ha stuprata in casa”

La denuncia e di una escort brasiliana di 25 anni  che a Torino ha accusato un cliente di essere stata stuprata in casa. L’uomo l’aveva contattata attraverso un annuncio sul web. La violenza sarebbe avvenuta la notte di giovedì 7 settembre nel suo appartamento in corso Racconigi. Sabato 9 i carabinieri hanno fermato un marocchino di 38 anni residente in città. E’ accusato di averla minacciata con un coltello e di averla costretta a rapporti non protetti e non concordati. Lui nega le accuse.

Esplosione notturna a Mirafiori lascia buco in terra e vetri rotti

Un forte botto ha svegliato nella notte gli abitanti di Mirafiori Sud a Torino. In via Fleming 32  si è sentita infatti un’esplosione ora al vaglio della polizia scientifica. Lo scoppio è stato causato da un dispositivo artigianale che ha mandato in frantumi alcuni vetri e lasciato un buco nel terreno dei giardini pubblici dove è esploso. Frammenti della “bomba” sono stati  trovati nelle adiacenze.

Bardonecchia, un mese dopo l’esondazione si contano i danni: circa 25 milioni

A un mese dal nubifragio di Bardonecchia, si contano i danni. Secondo il Comune i danni ammonterebbero a circa 25 milioni di euro. È quanto ha riportato in aula in Consiglio regionale l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione civile Marco Gabusi, in risposta al question time del capogruppo Pd Raffaele Gallo sui tempi in cui verranno stanziati gli aiuti per il ripristino.

“La scorsa settimana il presidente Cirio ha inviato al Dipartimento di Protezione civile una integrazione alla richiesta di stato di emergenza, il rapporto dell’evento, le ordinanze emesse e la stima dei danni – ha precisato l’assessore Gabusi nella ricostruzione delle tappe – Il sopralluogo del Dipartimento è previsto entro la fine di settembre. Rispetto all’ammontare dei danni, il dettaglio fornito dal comune di Bardonecchia indica: circa 145 mila euro di assistenza alla popolazione; 1.750.000 euro per il ripristino di servizi essenziali; 21.500.000 euro per interventi che mitighino il rischio. Manca al momento la stima dei danni ai privati e alle attività economiche e produttive – conclude l’assessore –  Per le circa 100 auto danneggiate la stima dovrebbe superare 1.500.000 euro”.

“Dalla Regione quindi non c’è stato alcuno stanziamento per Bardonecchia, nonostante sia stato previsto nell’ultimo bilancio un fondo per le emergenze – commenta il capogruppo Pd Raffaele Gallo –  questo significa che i territori colpiti dalla piena del 13 agosto scorso non vedranno nulla fino a che non arriverà il sostegno del Governo. Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia con propri fondi”.

Una domenica speciale nel tempio Guhõzan Renkoji di Cereseto

 

Domenica 10-9-2023 nel tempio Guhõzan Renkoji di Cereseto è stata ufficializzata la cerimonia secondo il rito buddhista dal grande maestro giapponese venerabile Nichiyū Mochida, arcivescovo e amministratore generale del tempio principale di Minõbu-san. L’evento storico ha celebrato l’apertura degli occhi della statua del fondatore Nichiren Daishõnin (1222-1282) e i 750 anni dell’entrata nel monte Minõbu per stabilire il suo primo tempio in Giappone.
La statua in bronzo di due metri che rappresenta il volto del grande santo Nichiren a 32 anni, è stata destinata in Italia a simbolo dell’apertura del buddhismo in Europa e servirà da modello per la realizzazione in scala 10:1 di una statua di venti metri destinata in Thailandia. La statua giunta dal Giappone, unica nel suo genere, è stata eretta in celebrazione nel giardino del tempio ceresetese diretto dal monaco responsabile reverendo Shōryō Tarabini.
I membri dell’associazione per la promozione del buddhismo hanno donato la costruzione della statua incidendo i loro nomi sul piedistallo. Il desiderio della scuola buddhista è il superamento delle reciproche differenze di razze, religioni e valori che possono generare fonte di conflitto, concetto espresso anche da Enzo Lavagno, sindaco di Cereseto.
L’entrata dei monaci ha aperto la cerimonia con le letture del Sūtra, proseguita con il rito dell’apertura degli occhi recitando parole di lode. Hanno partecipato 25 monaci e patriarchi e numerosi membri sostenitori della scuola buddhista provenienti dal Giappone, USA, Germania, Regno Unito e Italia.
Oggi esistono circa 5000 templi buddhisti che sostengono i centri missionari della Nichiren Shū nel mondo tra cui India, Cina, Hawaii, Nord e Sud America, Sud Est Asiatico ed Europa con l’aspirazione di raggiungere la pace mondiale. Nel 2022, per la ricorrenza degli 800 anni della nascita del fondatore della scuola, il reverendo Shōryō ha piantato 800 alberi di ciliegio nel comune di Cereseto. La volontà, l’ispirazione, l’educazione, i suoni e la compostezza dei presenti hanno concretizzato il sogno del reverendo Shōryō.
Giuliana Romano Bussola
Armano Luigi Gozzano 

Marocco e Libia, solidarietà dal Comitato diritti umani del Piemonte

Il Piemonte è vicino alle popolazioni del Marocco e della Libia. Il presidente Stefano Allasia del Comitato regionale per i diritti umani, con i vicepresidenti Sara Zambaia e Giampiero Leo, dichiarano: “Esprimiamo grande solidarietà e ci stringiamo attorno alle popolazioni colpite dal terremoto più devastante mai registrato in Marocco e dalla terribile alluvione avvenuta in Libia.

Siamo vicini alla comunità libica e a quella marocchina in Italia che, in particolare a Torino, è la più numerosa, con 20mila persone residenti in città.

Siamo addolorati per tutte le vittime di questi tragici eventi e ci stringiamo intorno a tutti i cittadini di quei paesi presenti nel nostro Paese, comprensibilmente in ansia per i familiari che vivono in quelle aree. Ci attiveremo a favore delle tantissime persone coinvolte in questi disastri in Marocco e Libia”.

Casa Zuccala parfum, i profumi della collina di Torino di Laura Vanetti

 

Le collezioni di Casa Zuccala parfum protagoniste in occasione della Fiera del Miele di Marentino

Incastonata nel verde delle colline torinesi nel grazioso paese di Marentino, conosciuto per i suoi particolari rebus dipinti sulle case, sorge Casa Zuccala, dimora storica del XVII secolo. 

Oltre alle 22 magnifiche stanze di quella che un tempo era la classica “vigna”, vale a dire la residenza di campagna delle famiglie borghesi, spicca un vasto giardino botanico di circa 7000 mq. 

Tra le tante piante figurano specie autoctone ma pure altre provenienti da continenti lontani. 

Nascono qui, su idea della proprietaria Laura Vanetti, 3 linee di profumi che prendono il nome della nobile dimora.

Abbiamo intervistato la creatrice di “Casa Zuccala Parfum”, che ce li racconta nell’intervista che segue.

1) Laura come nasce la passione per I profumi? 

La mia passione nasce dalla mia prima esperienza nel mondo dei profumi diversi anni or sono grazie ad AROMIKA Parfum che mi ha dato modo di apprezzarne le molteplici fragranze e sperimentare la magia della nascita di una nuova fragranza unica e su misura. La possibilità di cimentarsi in questo gioco di incontri sorprendenti tra mono-fragranze ha fatto sì che nascesse in me l’amore, la curiosità e la passione per le diverse essenze. Una magica alchimia dei sensi che mi permette di offrire una esperienza personale e unica.

2) In particolare quando l’idea dei profumi Casa Zuccala? 

L’idea di creare un brand dedicato ai Giardini botanici ed aromatici di Casa Zuccala è nata per offrire una esperienza olfattiva che raccontasse la sorprendente varietà di piante autoctone e non che crescono in un microclima ideale.

3) Da quali essenze del giardino botanico provengono gli elementi alla base dei profumi? 

Pepe rosso di Sichuan, pepe nero, gelsomino selvatico, arance amare e dolci, limoni, rose antiche, mente, pachouli, uva, anice stellato e molto altro,

4) “Casa Zuccala Parfum” si compone, sino ad ora, di tre linee, ce le descrivi?

La Linea “Madam&Madmuaselle” che comprende profumi fioriti delicatamente dolci con note fresche di pepe e profumi dolci e avvolgenti caratterizzati da note agrumate.

La Linea “Monsieur” che comprende profumi speziati con note fresche e speziate e con note dolci ed avvolgenti.

La Linea “Environnement” comprende invece profumi per l’ambiente caratterizzati da due fragranze fresche e vivaci e due fragranze dolci e fruttate.

5) Dove avviene il processo produttivo?

Casa Zuccala Parfum” si appoggia a CEC COSMO DEVI, un laboratorio che si trova a Barone Canavese e che utilizzando oli essenziali naturali produce le essenze conto terzi.

6) Chi è il “naso” che ha scelto ideato i profumi?

La persona che ha selezionato le mono – fragranze e ha composto i profumi sono io. 

7) Hai curato anche la scelta del packaging, qual è il tuo obiettivo? 

Packaging e grafica sono stati curati da me. L’idea è quella di conferire al prodotto un carattere elegante e di lusso.

8) Dove si potranno acquistare i profumi? 

I profumi potranno essere acquistati presso la sede legale di Casa Zuccala Parfum in piazza Umberto I°, in Marentino (To), durante tutti gli eventi e le aperture di Casa Zuccala e nelle fiere.

9) Il giardino botanico presenta tantissime specie, hai in mente altri profumi per il futuro?

Assolutamente sì, sia profumi ispirati ad altre specie sia alla storia stessa di Casa Zuccala e ai molteplici segreti che questa dimora ancora cela. 

10) Oltre ai profumi quali altri progetti?

Ho molti progetti in mente che non vedo l’ora di sviluppare e tanti appuntamenti-eventi con i miei profumi per tutti coloro che vorranno scoprire le mille sfumature olfattive di Casa Zuccala Parfum.

Domenica 24 settembre, a Marentino, in occasione della Fiera del Miele, Casa Zuccala, in via Profonda 0, aprirà le sue porte – dalle 10 alle 19 – ad un evento molto suggestivo che vedrà la presentazione congiunta delle collezioni 2023 dei profumi di Casa Zuccala parfum di Laura Vanetti e dei gioielli artigianali CreaTo di Barbara Lorenzo.

 

Alessandro Sartore

 

Torna alla Reggia di Venaria il gioioso evento di “benvenuto alla vita” 

“La Festa della Nascita”

Per i nati del 2022 / 2023 e le loro famiglie

Domenica 17 settembre, dalle 10 alle 18

Questa è la terza edizione. Oltre 2mila le famiglie partecipanti alle prime due. L’evento, “La Festa della Nascita”, nasce con il nobile proposito di celebrare con un caloroso “benvenuto alla vita” l’arrivo dei piccoli “nuovi nati”. L’appuntamento è per domenica 17 settembredalle 10 alle 18, nello straordinario scenario dei “Giardini della Reggia di Venaria” ed è rivolto a tutte le famiglie con bimbe e bimbi nati nel 2022 e nel 2023, con l’obiettivo di far conoscere le opportunità offerte dai servizi locali, dal mondo della Cultura e della Sanità: nei “Giardini” saranno allestite “isole” dedicate a vari temi, dove si svolgeranno laboratori, attività ludico-ricreative e informative. I genitori avranno l’opportunità di vivere momenti emozionanti, scattare immagini e soprattutto incontrare esperti e confrontarsi con loro sul benessere dei loro piccoli. “Le esperienze culturali – sottolineano gli organizzatori – vissute dalle famiglie in un contesto naturale sono riconosciute da un corpus crescente di ricerche scientifiche come risorse determinanti per lo sviluppo biologico e sociale già dai primi mille giorni: il periodo che prende avvio dal concepimento è tra i più rilevanti sotto il profilo della crescita del patrimonio neurale”. Molte le novità di questa edizione della “Festa”: il numero dei Comuni aderenti sale a 25 (compresa la Città di Torino che parteciperà con le “Biblioteche Civiche” torinesi e con una tappa musicale di “MITO per la Città”), nuovi partner, un’ampia mobilitazione del “mondo della Salute” ed un’area specifica dedicata al “movimento” dei neonati. I Comuni partecipanti, come segno di attenzione verso la prima infanzia, hanno adottato il “Passaporto culturale #naticonlacultura”, ideato dalla “Fondazione Medicina a Misura di Donna”, che consente il libero accesso alle famiglie in oltre 40 Musei “Family and Kids Friendly” della rete “Abbonamento Musei” nel primo anno di vita dei bambini. Il “Passaporto” è consegnato dalle strutture sanitarie alla nascita o inviato dalle amministrazioni cittadine aderenti, ed è scaricabile per tutti i nati anche dal sito www.naticonlacultura.it .

Questo la lista dei Comuni partecipanti all’iniziativa: Alpignano, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Cuorgnè, Druento, Foglizzo, Grugliasco, La Cassa, Leinì, Moncalieri, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Volpiano e Torino.

ASL coinvolte:  l’“ASL TO4” con i “Punti Nascita” degli Ospedali di Ciriè, Chivasso e Ivrea, presenti dalla prima edizione, e le “aziende ospedaliere” della Città di Torino e dell’area metropolitana: “AOU Città della Salute e della Scienza” con l’Ospedale “Sant’Anna”, “ASL Città di Torino” con i “Consultori familiari e Pediatrici” e gli Ospedali “Maria Vittoria” e “Martini”, “A.O. Ordine Mauriziano” di Torino, “ASL TO3” con gli Ospedali di Rivoli, Pinerolo e i Consultori territoriali e “ASL TO5”.

L’appuntamento  è curato dal “Consorzio delle Residenze Reali Sabaude” con “CCW-Cultural Welfare Center” e “La Rete delle Donne”.

Da ricordare ancora che l’iniziativa rientra nell’azione di sistema “Mille Culle: nutrirsi di cultura” che pone in rete i principali progetti culturali dedicati alla prima infanzia: “Nati per Leggere” (biblioteche), “Nati con la Cultura” (musei), “Nati per la musica”, progetti che abbracciano il mondo sanitario, sociale ed educativo a favore delle famiglie.

Per aderire gratuitamente alla “Festa” della Venaria (due adulti con ogni nuovo nato, oltre ad eventuali sorelle e fratelli) è necessario possedere il “Passaporto Culturale” consegnato dai rispettivi Comuni di residenza aderenti, o scaricato dal sito www.naticonlacultura.it  e prenotarsi entro il 15 settembre al link: https://festadellanascita2023.eventbrite.it

Dall’edizione 2023 potranno prendere parte all’evento anche le donne in gravidanza che hanno ricevuto il “Passaporto Culturale per la Mamma”, progetto sperimentale avviato il 1° settembre presso gli ospedali torinesi e consegnato durante i “corsi di accompagnamento alla nascita”.

In caso di maltempo persistente l’iniziativa sarà rimandata a domenica 24 settembre. Per altre informazioni sul programma in aggiornamentowww.lavenaria.it

g m.

Ex ospedale Maria Adelaide, aggiudicata la vendita

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «AGGIUDICATA LA VENDITA ALLA REAM SGR, PROBABILE ENTRO OTTOBRE LA STIPULA DEL ROGITO»

«Il 23 agosto scorso è stata deliberata l’aggiudicazione alla Ream Sgr SpA di Torino della procedura di gara indetta per l’alienazione del compendio immobiliare dell’ex ospedale Maria Adelaide, al prezzo di 6 milioni di euro dichiarato congruo dall’Agenzia del Demanio di Roma, con il vincolo di destinazione del bene a residenza universitaria ed in parte ad attività di carattere sanitario-socio-assistenziale, così come stabilito dalla Soprintendenza.

Attualmente sono in corso di definizione le attività tecniche di verifica edilizia ed urbanistica propedeutiche alla stipula del rogito notarile di compravendita del bene immobile che avverrà, presumibilmente, nel mese di ottobre».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consigliare che chiede un aggiornamento sul processo di compravendita dell’ex ospedale Maria Adelaide di Torino.

La galleria d’arte Pirra dedica una personale a Edgardo Corbelli

Pittore del Novecento piemontese, dal linguaggio espressionista e dalla vicenda umana e storica di spessore

La galleria d’arte Pirra dedica una mostra, che si inaugura sabato 16 settembre prossimo, all’artista Edgardo Corbelli, che affermava di “dipingere nudi che sembrano colline, riversi, seduti, distesi come declivi, di dipingere una natura pulsante di energia e percorsa da grande musicalità, come una sinfonia”.

Mutamento e vitalità sono concetti che ben “definiscono” l’opera di Edgardo Corbelli (Torino 1918 – 1989), pittore il cui complesso e difficilmente riassumibile percorso artistico rivela l’incessante ricerca della propria identità e un instancabile esercizio dei propri strumenti comunicativi.

L’arte personalissima di Corbelli ha intrecciato, già a partire dagli anni Trenta in avanti, innumerevoli suggestioni, affinità e riferimenti culturali che sono serviti a mettere sempre più a fuoco le proprie attitudini e scelte espressive. Le opere degli esordi aderiscono “semplicemente” alla natura, per poi fluire rapidamente in un fare più sinuoso, ma saldo nella volumetria, con pennellate decise e accostamenti di colore arditi e vibranti. La visione d’insieme acquista progressivamente un sapore espressionista (ricordiamo i corsi di Oskar Kokoschka frequentati da Corbelli all’Accademia di Salisburgo nel 1958), le sue figure e i suoi paesaggi diventano realtà rivisitata, espressione di un’interiorità ricca di contrasti, di un alternarsi di gioie e drammi, come quello indelebile dell’esperienza dei campi di concentramento vissuta durante la Seconda guerra mondiale.

L’evoluzione artistica di Corbelli è perenne, perché coincide con il suo cammino esistenziale, ma non lo porterà a discostarsi in modo definitivo dal figurativo per l’astratto o l’informale. La sua energia vitale si trasferisce preferibilmente nella figura femminile, che, negli anni, diviene soggetto dominante della sua arte, così come nella stesura delle pennellate e nell’uso del colore, i cui accostamenti definiscono i soggetti e creano rapporti di forze, specialmente quando si manifestano nei registri più alti. In Corbelli, come sintetizza il critico Angelo Mistrangelo, «ogni emozione si trasforma istantaneamente in un’emozione pittorica, così come ogni impennata cromatica equivale, nel suo infuocato furore, a un grido dell’anima […] in una sinfonia di elevata musicalità.»

Fortemente permeato dal suo tempo, tra le tappe che ne hanno maggiormente segnato la vita figurano la frequentazione giovanile dello studio di Emilia Ferrettini Rossotti, l’esperienza tragica della seconda guerra mondiale e l’incontro con Kokoschka all’Accademia di Salisburgo nel 1958. I dipinti del primo periodo risultano così dal tradizionale impianto paesistico ma mostrano un Corbelli già naturalista e avviato verso un processo di relativa semplificazione delle forme. Ufficiale dei Bersaglieri, il dramma della guerra e della prigionia nei campi di concentramento acuiscono un’introspezione dolorosa e un travaglio evolutivo che, sotto l’influsso della lezione di Kokoschka, sfileranno in opere contraddistinte da un segno forte, deformante, non ornamentale, ma diventeranno strumenti espressivi tanto di disagio quanto di vitalità esplosiva.

Nel tempo la pittura di Corbelli procederà disinibita, potente, impetuosa, approdando ad esiti tecnico espressivi in cui predominano l’accensione cromatica, il linguaggio espressionista, estremamente comunicativo, che caratterizza tutta la sua produzione matura, paesaggi, ritratti e soprattutto la figura femminile, su cui maggiormente si concentrerà.

In mostra una selezione di opere, non solo oli e non solo figure, tra cui alcune inedite, come una splendida Venezia del 1964 e un’originalissima Casa nera a Varazze del 1967, che confermano come sia difficile sottrarsi alla seduzione sottile della pittura di Edgardo Corbelli, uno tra i principali interpreti dell’arte piemontese del secondo Novecento, sempre contemporaneo.

La mostra rimarrà aperta sino al 15 ottobre 2023

Mara Martellotta