ilTorinese, Autore presso Il Torinese

ilTorinese

“Lustro e lusso dalla Spagna islamica”

Dal X al XVI secolo, il “MAO” di Torino fa luce sullo straordinario “sincretismo culturale” fra mondo islamico ed Europa attraverso l’area mediterranea

Fino al 28 maggio 2023

Autentica chicca, fra le non molte opere esposte, un frammento della bordura di un tappeto, datato fine XV o inizi XVI secolo, appartenente alla Collezione Istituto “Valencia de Don Juan” di Madrid e proveniente da un esemplare del gruppo di tappeti ‘Mudejar’ a stemmi araldici realizzati in terra iberica in epoca medievale al termine del dominio musulmano. Sulla sinistra dell’opera (in visione solo fino al 12 febbraio) si individua la fascia a fondo blu con elementi pseudo-cufici – secondo lo stile calligrafico della lingua araba – molto stilizzati con riquadri, contenenti alternativamente un albero o un vaso fiorito affiancato da uccellini stilizzati e figure di animali. In alto, la raffigurazione, purtroppo tagliata nella parte superiore, di un “uomo” con il corpo rosso maculato, ricoperto di pelliccia, che tiene in una mano una specie di scudo e nell’altra, nascosta, probabilmente una spada o una lancia. Nella parte destra sono invece presenti dei motivi floreali geometrici e stilizzati, sempre su fondo blu, disposti entro una griglia di losanghe tratteggiata in rosso. L’opera, nella sua interezza, doveva essere per davvero da “mille e una notte”.

Come suggerisce la sua presenza nell’esposizione “Lustro e lusso dalla Spagna islamica. Frontiere liquide e mondi in connessione”, curata da Filiz Çakır Phillip (specialista in “Arte Islamica”, già curatrice dell’“Aga Khan Museum” a Toronto e membro dell’“Association of Art Museum Curators & AAMC Foundation” di New York) con cui il “MAO- Museo d’Arte Orientale” di Torino intende presentare negli spazi della “Galleria” dedicata all’arte dei Paesi Islamici dell’Asia una mirata selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private (dall’ “Instituto Valencia de Don Juan” di Madrid, dalla “Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica” di Genova, da “Palazzo Madama” e dalla galleria “Moshe Tabibnia” di Milano), poste in dialogo con quelle presenti nelle collezioni permanenti del “Museo” di via San Domenico. Assemblati in saggio rigore documentaristico, troviamo così esposti pregiati tappeti e frammenti tessili e ceramiche ispano-moresche di provenienze diverse datati tra il X e il XVI secolo, capaci di trasportare il visitatore in territori ancor oggi poco esplorati, mettendo in evidenza la relazione tra il mondo ispanico europeo e quello islamico nel contesto del Mediterraneo. Due mondi accomunati da uno strettissimo “sincretismo culturale” che, proprio nell’area mediterranea, trova una sua sintesi ideale, “una storia secolare – spiegano dal Museo – di trasformazioni e contaminazioni artistiche, linguistiche e di conoscenza scritta nelle trame dei tessuti e sulla superficie lucente delle ceramiche”. Poiché il “Mare Nostrum” non è e non è mai stato “solo un mare e solo Europa, ma invece una possibilità dall’identità mutevole”. Dire “Mediterraneo” è dire “contaminazione”. Così è accaduto con la lingua araba e così, soprattutto, è accaduto con le arti figurative: “diverse raffigurazioni e tecniche della produzione di tappeti, tessuti e vasellame, custodite come segreti preziosi nei territori del Medio Oriente e del Nord Africa, sono approdate nella penisola iberica insieme ai conquistatori, quasi un ‘effetto collaterale’ della secolare dominazione, dando origine a una straordinaria ‘produzione autoctona ibridata’”. Realtà ben sottolineate dalla mostra, dove degni di particolare attenzione sono ancora due frammenti di un tappeto a ghirlande (provenienti dalla “Fondazione Bruschettini” e risalenti agli inizi del XVI secolo), che compongono una ghirlanda circolare, caratteristica del gruppo di tappeti di Alcaraz definito ‘rinascimentale’ e un capitello in marmo scolpito in rilievo del periodo “omayyade” (seconda metà del X secolo) ascrivibile a Cordoba, capitale di Al-Andalus (Spagna islamica), con decorazioni profonde, decise e delicate, dove le foglie d’acanto sono una reminiscenza dell’eredità classico-ellenica in combinazione con il repertorio di artisti e artigiani del califfato.

E non finisce qui. La rassegna, infatti, non è che “il primo esito – tengono a precisare dal ‘MAO’ – di un più ampio progetto di collaborazione con la ‘Fondazione Bruschettini’ e altre collezioni pubbliche e private che culminerà nell’ottobre 2023 con l’apertura di una grande mostra strutturata come un viaggio nel tempo dal periodo ‘Tang’ (VII secolo d.C.) ai giorni nostri; inoltre vuole gettare le basi per un ‘consorzio di musei’ del Mediterraneo per avviare uno scambio di mezzi e conoscenze volto a facilitare la circolazione di opere e progetti vari”.

Gianni Milani

Lustro e lusso dalla Spagna islamica”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436931 o www.maotorino.it

Fino al 28 maggio

Orari: mart. – dom. 10/18

Nelle foto:

–       Allestimento “Galleria Islam”, ph. Perottino

–       Frammenti tappeto a ghirlande, inizi XVI sec., “Fondazione Bruschettini”

–       Capitello, seconda metà X sec., “Fondazione Bruschettini”, Ph. Alessandro Muner

 

Enotavola, cibo e ambiente minimal-elegante per palati raffinati

Questa settimana siamo andati alla scoperta di una vera istituzione della tradizione vinicola torinese: la casa del Barolo. L’enoteca- situata nell’elegante cornice di Via Andrea Doria- rappresenta fin dal 1974 la tradizione del buon bere con oltre 1.000 etichette di vini pregiati, tra cui Amarone, Barolo, Brunello e ancora Franciacorta, Champagne e Prosecco. Non solo specialità piemontesi, ma vini provenienti da tutto il territorio italiano e non solo. Qui, oltre al classico acquisto, è possibile consumare aperitivi accompagnati da taglieri studiati con prodotti tipici studiati per garantire al consumatore il miglior accompagnamento.

Il progetto dell’enoteca si è espanso nel corso del tempo e- merito della qualità e del successo del prodotto- ha dato vita al Ristorante Enotavola Casa del Barolo (Via Bodoni 7). Il locale si affaccia- appunto- su Piazza Bodoni, uno dei più eleganti salotti torinesi. Enotavola è elegante e molto accogliente: le luci calde, il colore del legno e la piccola oasi del cortile interno vi farà sentire in un ambiente intimo e ospitale. Ogni particolare è finemente studiato per rimandare sempre al concept alla base del progetto: il vino. Le pareti, infatti, sono costellate di moderni contenitori contenenti molte bottiglie delle più svariate provenienze, disposte secondo angolazioni e forme sempre diverse.

Passando ai piatti, il ristorante offre varie tipologie di menù: da quello esclusivamente piemontese, fino al vegetariano e quello di solo pesce. Si può optare, poi, per un’ampia lista di pietanza con una ricca scelta- sopratutto- nella sezione degli antipasti. Particolarmente curato è l’abbinamento di ogni portata ad un vino, consigliato dallo staff a disposizione per garantire un buon abbinamento, lasciando a disposizione del cliente una ricca carta dei vini.

Abbiamo assaggiato la battuta di fassona con una spolverata di tartufo e un piatto di asparagi accompagnati da fonduta e miele. Tra i primi potete trovare tutti i classici della tradizione dai plin fino agli agnolotti. All’assaggio colpisce l’ottima qualità degli ingredienti e gli abbinamenti mai banali. Anche i secondi si focalizzano sulle specialità piemontesi senza far mancare alcuni piatti unici nati dalla creatività dello chef. Passando ai dolci, la scelta è ben studiata e ricercata, offrendo anche un opzione esotica come lo sformato di cocco e mango.

Il menù varia e si adatta a seconda del periodo dell’anno e della stagione, per garantire sempre freschezza e qualità degli alimenti.

Il Ristorante Enotavola Casa del Barolo è dunque una vera chicca della nostra città, dove in un ambiente elegante e mininal, potrete provare piatti semplici ma nello stesso tempo ricercati della nostra tradizione piemontese e non solo. Ve lo consigliamo per una serata particolare, ma anche per una cena tra amici in cui non può mancare del buon cibo e dell’ottimo vino.

Valeria Rombolà

Videosorveglianza nei parcheggi della Mandria

Novità per la sicurezza dei parcheggi all’ingresso del Ponte Verde e alla Cascina Brero del Parco naturale La Mandria.Sono state installate quattro telecamere, due per ogni area, con caratteristiche tecnologiche all’avanguardia, per una copertura H24 della zona.

Il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, con deleghe alla Sicurezza, afferma

«Siamo molto soddisfatti di questo progetto che risponde alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei visitatori del Parco attraverso un sistema che servirà a prevenire attività criminali e ad aiutare le forze dell’ordine ad identificare e perseguire eventuali atti illeciti che potrebbero verificarsi nei parcheggi. Spesso sono stati segnalati furti nelle auto parcheggiate in queste aree, pertanto, con questa implementazione, avremo un controllo presso la centrale operativa da parte della nostra Polizia Municipale che  garantisce un ulteriore presidio volto ad aumentare la sicurezza su altre parti del nostro territorio. Sono orgoglioso che la realizzazione del progetto voluto fortemente dal Presidente Chiappero sia stata affidata alla nostra ASM Venaria, custode di alta professionalità e capace di trovare soluzioni innovative rivolte alla nostra Città e non solo».

Il Parco è stato istituito dalla Regione Piemonte nel 1978, all’interno si possono trovare numerose specie animali e vegetali e offre molte attività per i visitatori, tra cui escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, visite guidate, attività didattiche, percorsi di avventura e aree attrezzate per picnic. Inoltre, nell’area pubblica regionale vi sono importanti beni storici di interesse culturale e turistico, come il Museo Appartamenti Reali del Borgo Castello (Residenza Reale Sabauda classificata bene UNESCO) e oltre venti antiche cascine, in buona parte rifunzionalizzate per la fruizione pubblica. Un luogo in cui il piacere della visita rimane elevatissimo.

Il presidente dell’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali, ente regionale che gestisce anche il Parco La Mandria, Luigi Chiappero, dichiara «La videosorveglianza risponde alle segnalazioni pervenute dai visitatori, che in questo modo potranno sentirsi un po’ più tranquilli nel frequentare questa grande area pubblica anche soltanto per fare una bella passeggiata, rammentando che presso il Ponte Verde e Cascina Rampa si trovano anche il libero uso di armadietti chiudibili».

I lavori, frutto della convenzione stipulata tra il Comune e l’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali, sono stati affidati all’ASM Venaria, azienda in-house della Città di Venaria Reale (già realizzatrice dell’impianto di videosorveglianza cittadino) con un impegno di spesa, di cui si è fatto carico l’Ente Parco, pari a € 9.900,00 IVA compresa.

Il Comandante della Polizia Municipale, Alberto Pizzocaro«Siamo convinti che il sistema di videosorveglianza sia un importante strumento per garantire la sicurezza dei visitatori del Parco La Mandria. Le nuove installazioni entreranno a far parte del patrimonio tecnologico già a disposizione della Polizia Municipale, finalizzato al raggiungimento di sempre più alti livelli di sicurezza sul nostro territorio».

ASM Venaria è impegnata a fornire servizi di alta qualità e a promuovere lo sviluppo sostenibile della comunità locale.Società controllata al 100% dal Comune di Venaria Reale, si occupa di fornire servizi essenziali alla comunità, tra cui la gestione di 24 farmacie comunali, di alcuni servizi legati al welfare cittadino, come gli asili e i micronidi, dello Sport Club e, con ASM Net, di servizi tecnologici.

Il direttore generale dell’ASM Venaria, Mario Corrado,commenta «Siamo soddisfatti di poter offrire il nostro contributo al fine di garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti i visitatori del parco. ASM è impegnata costantemente nel  monitorare e migliorare il sistema di videosorveglianza, proponendo, come in questo caso, soluzioni tecnologicamente avanzate quali l’utilizzo di telecamere ad alta definizione, che consentono una visione chiara e dettagliata delle aree monitorate anche in situazioni di scarsa luminosità».

A Torino ultimo giorno di Mind The Gap, Festival Transfemminista Intersezionale 

MIND THE GAP

“Desidera, sbaglia, lotta”

Festival Transfemminista Intersezionale di Torino

III edizione

 

Da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile 2023

 

Al Campus Luigi Einaudi, al Magazzino sul Po, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, al Circolo dei lettori, ad OFF TOPIC e a CX Turin Regina

 

 

 

www.mindthegaptorino.it

 

 Ubbidisci, performa, accetta: imperativi pesanti che trascinano verso il basso, schiacciando la volontà personale a favore della sottomissione. Imperativi che vogliamo cancellare dalla nostra quotidianità. Torna dal 30 marzo al 2 aprile, con la sua terza edizione, Mind The Gap – Festival Transfemminista Intersezionale diffuso a Torino, tirando una linea netta su queste parole, con l’obiettivo di abbandonarle. Un percorso lungo e difficile quello di liberazione, che passa attraverso l’acquisizione di tante, nuove e diverse consapevolezze. Desidera, sbaglia, lotta: sono le parole che diventano il cardine nella decostruzione e ricostruzione di un nuovo modo di occupare e vivere lo spazio e il tempo.

 

Nel mezzo c’è Mind The Gap, una quattro giorni intensiva per analizzare, discutere, guardare negli occhi quel gap che ancora oggi persiste nella società, dall’ambito politico a quello istituzionale ed economico, passando per quello scientifico e linguistico, senza dimenticare temi come sessualità, corpi non conformi, medicina di genere e diritti civili.

 

Mind the Gap cresce ancora nella sua dimensione diffusa e continua ad abbracciare Torino: OFF TOPICCampus Luigi Einaudi, Magazzino sul PoFondazione Sandretto Re RebaudengoCircolo dei lettori e CX Turin Regina sono gli spazi dove si svolgerà la terza edizione del festival per accendere i riflettori sulla parità di genere al di là delle polarizzazioni.

L’ambizione è vivere all’interno di una dimensione sempre più estesa e condivisa, affinché la complessità trovi tanti e diversi luoghi per attivare tutte le sue potenzialità e tutte le sue diverse sfumature.

 

Il festival, ideato e prodotto da The Goodness Factory, è realizzato – oltre che in collaborazione con gli spazi in cui si svolge – insieme a Città di Torino, Fondazione Circolo dei Lettori, Libera di AbortireCirsdeProgetto NudeFestival del Ciclo MestrualeSODO PARTYSex BotTorino Città Per le DonneCentro ScienzaAssociazione Stampa SubalpinaGiulia GiornalisteCIRSDeImmaginaria FestivalPsiquadroTorino Comedy LoungeCoordinamento Iraniani di TorinoDonneXStradaKeychangeImmaginaria Film Festival, Sharper. 

 

“Ho 40 anni – dichiara Annarita Masullo, Co-Founder The Goodness Factory – e ora posso vedere un bel pezzo di vita e dare un nome ad una stanchezza che mi appare atavica. Si chiama patriarcato. È abusante, violento, anacronistico, scorretto e, cosa peggiore, sa essere sottile, invisibile, travestito da altro. La vita delle donne è una salita ripidissima a piedi nudi su una montagna che non si vede. E lo è ovunque. E in molte, troppe, parti del mondo è un vero e proprio Inferno in Terra. Mind The Gap nasce da tutte le domande che The Goodness Factory si fa ogni giorno, sui più diversi argomenti. È il nostro modo di cercare di nominare la realtà, di studiarla, di comprenderla. È il nostro modo per tentare di cambiarla”.

 

 

TANTI I TALK, I CONFRONTI E LE PERFORMANCE 

 

Tanti i talk, i laboratori e i confronti con ospiti e personalità di spicco. 

Il festival si apre giovedì 30 marzo al Circolo dei lettori, alle 18:00, con Azzurra Rinaldi che presenta il suo ultimo libro “Le Signore Non Parlano di Soldi con Sarah Malnerich Francesca Fiore alias @mammadimerda. Docente di Economia politica all’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, Azzurra Rinaldi con il suo ultimo libro – edito da Fabbri Editori – vuole scardinare il tabù legato al denaro e alle donne facendo notare come la discriminazione di genere non convenga a nessuno, nemmeno al portafogli.

Si prosegue, nella stessa giornata, sempre al Circolo dei lettori alle 21:00 con lo spettacolo di stand up comedy Terapia di gruppo con Chiara Becchimanzi, in collaborazione con Torino Comedy Lounge. Un flusso di coscienza inarrestabile ed esilarante, per esplorare gli stereotipi indistruttibili e quelli di cui dovremmo vergognarci, il politicamente corretto, le paure del contagio e il contagio delle paure. In forma di terapia di gruppo potrebbe succedere di tutto: il pubblico sarà sempre coinvolto, tanto da determinare la direzione – tutta improvvisata – che prenderà il discorso.

 

Venerdì 31 marzo alle 15:00 nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi si terrà l’incontro INFORMAZIONƏ – Dire e fare intersezione sulle questioni di genere con Marinella Belluati (Sociologa dei Media), Maria Chiara Cataldo (Presidente di Break the Silence), Stefanella Campana (GiULiA Giornaliste Piemonte), Federica Carla Crovella (Gender Journalist per il FQ), Irene Facheris (Autrice Femminista di Podcast), Alessandro Rocca (Regista, Autore, Giornalista) e Francesca Volpi (Fotogiornalista). INFORMAZIONƏ vuole fare il punto sul mondo dei media: l’intersezionalità non è infatti solo il risultato del riconoscimento di strati di pubblico differenti, ma anche l’inclusione di nuovi linguaggi e nuove pratiche di abitare lo spazio pubblico.

 

Jin, Jîyan, Azadî! Donna, Vita, Libertà è quanto non poteva assolutamente mancare al programma del festival. Il 31 marzo alle 18:00 al Magazzino sul Po Hamid Ziarati (Scrittore) e Deniz Ali Asghari Kivage (Avvocata) e Sara Moradi (Attivista) racconteranno cosa sta succedendo in Iran, lo stesso Stato che nel 1948 firmò La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e che oggi leva una voce potente di resistenza. Resistere allo strangolamento delle idee, alla mortificazione per legge di chi ha la colpa di nascere donna all’annientamento costante di ogni diritto. Resistere esponendo i corpi, liberando i capelli al vento, cantando versi proibiti, amando. La rivoluzione iraniana travolge temi che riguardano il mondo intero: la parità di genere, la libertà di poter scegliere il proprio destino, il rispetto dei diritti civili, il fatale errore degli stati di polizia e la tracotanza del potere quando si fa ideologico, sordo rispetto alle istanze della cittadinanza e anti-storico. La rivoluzione iraniana ci obbliga a capire cosa intendeva l’attivista Lina Ben Mhenni, morta a 36 anni, quando diceva che colpire la libertà di una persona significa colpire l’umanità intera. In occasione dell’incontro, sarà allestita sulle rive del Po una mostra a cura de Il coordinamento Iraniani di Torino con le immagini delle vittime colpite dalla dura repressione del regime in questi mesi per dare un volto e una dignità ad ognuna di loro.

 

Alle 19:00 ad OFF TOPIC si approfondisce il tema della procreazione medicalmente assistita con “Noi Non Siamo Pesci, Ma Possiamo Fare Rete” grazie al supporto e alla guida del Centro Clinico Psicologia Torino con Sara Peters Pier Luigi Putrino, in dialogo con Tullia Penna (Ricercatrice in Filosofia del Diritto) e Gianluca Gennarelli (Responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione e PMA della Città della Salute e della Scienza di Torino). L’incontro sulla PMA nasce dalla volontà del festival di far crollare ogni tabù su un percorso di coppia (non della sola donna!) su cui ancora oggi c’è pochissima consapevolezza e sulla divulgazione delle corrette informazioni.

La giornata si chiude ad OFF TOPIC alle 21:00 con Ricerca alla spina, la cena al Bistrò dove si puó ordinare argomenti di ricerca su vari ambiti e dove ricercatrici e ricercatori si siederanno per portare a tavola racconti e curiosità scientifiche.

 

Nel fine settimana arrivano ad OFF TOPIC i Tavoli Partecipati di Torino Città per le Donne che replicheranno le proprie attività anche domenica 2 negli stessi orari.

Cinque tavoli tematici su Lavoro, Potere e Conoscenza  1 aprile dalle 10:00 alle 13:00 – e Salute e Innovazione – 2 aprile dalle 10:00 alle 13:00  per portare la voce delle persone interessate a costruire una società più equa e inclusiva nei programmi politici delle elezioni regionali del 2024. I tavoli costituiranno un’occasione di confronto partecipato tra soggetti istituzionali e non, portatori e portatrici di informazioni, necessità e interessi relativi all’ambito di riferimento in cui operano per contribuire al dibattito politico in modo sostanziale. Con i Tavoli Partecipati Torino Città per le Donne agisce e costruisce nella consapevolezza dell’importanza di portare lo sguardo di genere nella politica, non solo per migliorarne la pratica, ma per aumentare la partecipazione attiva delle donne alla vita politica.

 

Sabato 1 aprile, dalle 13:00, torna anche lo Speakers’ Corner a OFF TOPIC: come nel leggendario angolo di Hyde Park chiunque può avere il proprio momento oratorio sull’argomento che desidera, minuti dedicati alla completa libertà di espressione.

 

Alle 14:00 alla libertà della parola, segue quella dei corpi con il Laboratorio di Body Language tenuto da Alithia Maltese (Insegnante di Kinbaku ed Educatrice di Sessualità Alternativa) per sviluppare una maggiore capacità di ascolto della fisicità propria e altrui. Protagonisti gli esercizi a corpo libero con le corde che non richiedono nessun tipo di conoscenza pregressa.

 

Alle 15:30 Federica Fabrizio (aka Federippi, Attivista e Autrice) in dialogo con Simonetta Sciandivasci (Giornalista e Scrittrice) presenta il suo ultimo libro Femminucce edito da Rizzoli che porta al centro della scena gli stereotipi di genere con l’unica strategia per disinnescarli: continuare a confrontarsi e discuterne con più gente possibile.

 

Si prosegue alle 17:00 con l’incontro Pensati libera di abortire che vedrà il confronto tra Giulia Crivellini (Libera di Abortire), Lia Quartapelle (Deputata della XIX Legislatura) e Irene Sanna (Psicologa di Progetto Nudə). L’aborto è al centro del dibattito, anche se potrebbe essere più corrretto dire che è al centro di una vera tempesta: il diritto all’aborto nella narrazione contemporanea passa spesso come necessità di una parte di mondo e abominio per l’altra.  Essere in una sala di attesa per un aborto – invece –  fa capire tante cose: ci si ritrova fra donne di qualsiasi provenienza, religione, status sociale, condizione economica, condizione emotiva. Le sale d’attesa dimostrano – sempre – come la vita reale sia più complicata e complessa delle semplificazioni ideologiche e delle polarizzazioni.

Il punto resta voler guardare davvero dove si deve guardare. E questo è il ponte tra il talk sull’aborto e il successivo, Passare Attraverso, alle 18:30 a OFF TOPIC con Francesco Cicconetti (Divulgatore per la comunità trans e autore di Scheletro Femmina, Mondadori 2022) in dialogo con Vladimir Luxuria (Direttrice Artistica Lovers Film Festival). Un incontro e confronto fra vissuti, un dialogo fra generazioni come chiave per riconoscere pattern comuni e differenze. Un talk per condividere punti di vista, rivivere diverse storie di vita in contesti e anni diversi. Passare attraverso i corpi, come appropriazione di sé, ma anche attraverso gli sguardi delle altre persone, della società e di noi, verso noi stessi e noi stesse. A moderare l’incontro Maurizio Gelatti (Giornalista) e Francesca Angeleri (Giornalista).

 

Al Magazzino sul Po, ancora sabato 1 aprile, alle 18:00 si approfondiscono i temi dell’ecofemminismo in collaborazione con Spazio Hydro Biella, Fridays For Future e Extincion Rebellion con un dialogo tra le associazioni che rivolgono lo sguardo al futuro delle prossime generazioni e del mondo, fra disobbedienza civile, manifestazioni in piazza, veganismo e antispecismo: provare a salvare il mondo è decisamente una questione transfemminista!

 

Alle 19:00 invece, un secondo appuntamento di Noi Non Siamo PesciMa Possiamo Fare Rete a CX Turin Regina, per parlare di violenza sulle donne con il supporto del Centro Clinico Psicologia Torino, Ilaria Saliva (Presidente di DonneXStrada) e Simona Bonito (Consigliera di Parità della Provincia di Potenza). In un stato in cui la violenza sulle donne e il femminicidio hanno dati da bollettino di guerra, il talk è un imprescindibile confronto sullo spettro della violenza fisica e psicologica e sulle sue estreme conseguenze.

 

A completare la serata dalle 22:00 si torna a OFF TOPIC. Il party più queer di Torino compie un anno e non poteva esserci occasione più adatta di Mind The Gap per festeggiare: Sodo Happy Birthday Party riempie di glitter il CUBO di OFF TOPIC con il Warm Up di DiscoHeka (Malafemme), la performance di bondage con Alithia Maltese e dei Queen Of Saba create ad hoc per Sodo Party speciale Mind the Gap. 

 

In occasione del pranzo della domenica, dalle 13.00, atmosfere francesi e pancakes per tutti i gusti in un appuntamento musicale ormai fisso per l’hub culturale della città di Torino con le Matinée del trio di musiciste Mélo-Coton.

 

Al centro della quattro giorni di festival, anche gli incontri all’interno del più ampio filone della salute: da quella psichica, a quella fisica, si attraverserà anche il tema del dolore, della violenza ostetrica, dell’endometriosi, malattia invalidante ancora oggi drammaticamente percepita come immaginaria.

 

Domenica 2 aprile alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dalle 15:00 Endometriosi, questa sconosciuta! un talk nato in collaborazione con Festival del Ciclo Mestruale in cui ci si confronterà sulla vita con l’endometriosi, accompagnati e accompagnate dai testi originali di Mariachiara Tirinzoni (Endosister e Scrittrice) in dialogo con Valentina Maistri (Ostetrica di  Progetto Nudə) e Carolina Capria (Scrittrice).

Si prosegue con “A Gambe Larghe” sempre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo alle 16:30, insieme a Domitilla PirroBenedetta Petroni e Sara Bertazzini, con una puntata live del podcast nato in contrasto alla violenza ostetrica, una raccolta di storie donate dalle voci delle persone coinvolte.

La giornata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si chiude alle 17:30 con #AncheAMe, per entrare nel merito della proposta di legge contro la violenza ostetrica presentata da Angelica Savoini (Avvocata), Ella Marciello (Creative Director e Attivista) e Francesca Fiore (@mammadimerda) che presentano il movimento a nome delle 14 donne tra attiviste, giornaliste, avvocate e professioniste della sanità che hanno deciso di unirsi in questa battaglia

 

Sempre domenica, alle 16:30 a OFF TOPIC ci sarà l’incontro Quando il transfemminismo milita in compagnia di Maria Chiara Cataldo e Giulia Chinigò (Break The Silence), Elena Petrosino (piùdi194Voci), Daniela Alfonzi (CollettivA Menapace): un dialogo fra alcune delle associazioni più importanti del panorama transfemminista militante torinese per ragionare su questo tempo che ormai impone un nuovo sguardo.

 

Il festival si chiude con la rassegna di cortometraggi alle 18:00 curata da Immaginaria Film Festival per uno speciale per Mind The Gap. Tutti lavori diretti da donne e presentati dal CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere) in collaborazione con Immaginaria International Film Festival. Una selezione di fiction presentate nelle ultime edizioni di Immaginaria per raccontare le vite, la cultura e la politica di femministe e ribelli impegnate a costruire un mondo diverso.

 

Sabato e domenica il cortile di OFF TOPIC dalle 10:00 alle 19:00 sarà lo spazio dedicato alle creazioni di Abracadabra Jewels (brand di gioielli artigianali), Colombino Clay (brand di ceramica) e Habibi (brand di abiti con tessuti africani). Torna anche per questa terza edizione la libreria transfemminista Nora Book & Coffee. Saranno presenti inoltre i banchetti di Lila Piemonte e La Soffitta delle Meraviglie (mercatino vintage a sostegno della creazione di un laboratorio per bambini e bambine con disabilità della scuola dell’infanzia Canonico EDOARDO FERRERO).

Mind the Gap è ideato e prodotto da The Goodness Factory, spazio – intellettuale e fisico – per l’ideazione, la promozione e lo sviluppo di progetti artistici e culturali, per la produzione e la comunicazione di eventi e la diffusione di nuovi linguaggi. The Goodness Factory è un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva che ha oggi all’attivo, oltre alla collaborazione con Vittorio Cosma, il management di Eugenio in via di Gioia, Andrea Laszlo De Simone, la direzione artististica e la produzione di _resetfestival, la co-fondazione e la co-gestione di OFF TOPIC, hub culturale della Città di Torino, e la progettazione di diversi format di caratura nazionale dedicati alla formazione in ambito musicale, ai diritti civili e alla divulgazione dei temi fondanti del contemporaneo.

 

 

PROGRAMMA MIND THE GAP

 

 

GIOVEDì 30 MARZO

Circolo dei Lettori | 18:00

Le Signore Non Parlano di Soldi 

Con Azzurra Rinaldi, Sarah Malnerich e Francesca Fiore (@mammadimerda)

 

Azzurra Rinaldi, docente di Economia politica all’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, presenta il suo nuovo libro edito da Fabbri Editori per scardinare il tabù legato al denaro e lo fa parlando di economia e di come la discriminazione di genere non convenga a nessuno, neanche al portafoglio.

 

Evento gratuito. Prenota il tuo posto qui.

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

 

Circolo dei Lettori | 21:00

Terapia di gruppo

Con Chiara Becchimanzi in collaborazione con Torino Comedy Lounge

 

Uno spettacolo di stand up comedy, un flusso di coscienza inarrestabile ed esilarante per esplorare gli stereotipi indistruttibili e quelli di cui dovremmo vergognarci, il politicamente corretto, le paure del contagio e il contagio delle paure. In forma di terapia di gruppo potrebbe succedere di tutto: il pubblico sarà sempre coinvolto in prima persona, tanto da determinare la direzione (tutta improvvisata) che prenderà il discorso.

 

Evento gratuito. Prenota il tuo posto qui.

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

 

VENERDì 31 MARZO

Aula Magna del Campus Einaudi | 15:00

 

INFORMAZIONƏ 

Dire e fare intersezione sulle questioni di genere

Con Marinella Belluati (Sociologa dei Media), Maria Chiara Cataldo (Presidente Break the Silence), Stefanella Campana (GiULiA Giornaliste Piemonte), Federica Carla Crovella (Gender Journalist per il FQ), Irene Facheris (Autrice Femminista di Podcast), Alessandro Rocca (Regista, Autore, Giornalista) e Francesca Volpi (Fotogiornalista).

 

L’intersezionalità nel fare informazione non è solo il risultato del riconoscimento di strati di pubblico differenti, ma anche l’inclusione di nuovi linguaggi e nuove pratiche di abitare lo spazio pubblico. L’evento affronta il tema dell’intersezione tra generi e formati dell’informazione contemporanea chiedendosi: esiste un giornalismo mainstream sulle questioni di genere?

 

Evento gratuito. Prenota il tuo posto qui.

Aula Magna del Campus Einaudi, Corso Carlo Luigi Farini, 33/A

 

Magazzino sul Po | 18:00

Jin, Jîyan, Azadî! 

Donna, Vita, Libertà 

 

Hamid Ziarati (Scrittore)Deniz Ali Asghari Kivage (Avvocata), Sara Moradi (Attivista) e il Coordinamento Iraniani di Torino. 

Cosa sta succedendo in Iran? Lo stesso Stato che nel 1948 firmò La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e che oggi leva una voce potente di resistenza. Resistere allo strangolamento delle idee, alla mortificazione per legge di chi ha la colpa di nascere donna all’annientamento costante di ogni diritto. Resistere esponendo i corpi, liberando i capelli al vento, cantando versi proibiti, amando. La rivoluzione iraniana travolge temi che riguardano il mondo intero: la parità di genere, la libertà di poter scegliere il proprio destino, il rispetto dei diritti civili, il fatale errore degli stati di polizia e la tracotanza del potere quando si fa ideologico. La rivoluzione iraniana ci obbliga a capire cosa intendeva l’attivista Lina Ben Mhenni, morta a 36 anni, quando diceva che colpire la libertà di una persona significa colpire l’umanità intera. In occasione dell’incontro, sarà allestita sulle rive del Po una mostra a cura del coordinamento “Iraniani di Torino”  con le immagini delle vittime colpite dalla dura repressione del regime in questi mesi che danno un volto e una dignità ad ognuna di loro.

 

Ingresso gratuito con tessera ARCI.
Magazzino sul Po, Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione, 18

 

OFF TOPIC | 19:00

Noi Non Siamo Pesci, Ma Possiamo Fare Rete 

PMA sta per Procreazione Medicalmente Assistita 

Con Sara Peters e Pier Luigi Putrino (Centro Clinico Psicologia Torino), Tullia Penna (Ricercatrice in Filosofia del Diritto) e Gianluca Gennarelli (Responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione e PMA della Città della Salute e della Scienza di Torino)

Uno spazio sicuro in cui approfondire il tema della procreazione medicalmente assistita con il supporto e la guida di un gruppo di professionist3.

 

Evento gratuito.
Prenotazione consigliata al Bistrò di OFF TOPIC, scrivi al numero 388 446 3855.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

OFF TOPIC | 21:00

Ricerca alla spina

Sembra una cena al Bistrò di OFF TOPIC, ma è molto di più. Si potranno ordinare argomenti di ricerca su vari ambiti. Ricercatrici e ricercatori siederanno a tavola e porteranno racconti e curiosità scientifiche.

 

Prenotazione consigliata al Bistrò di OFF TOPIC, scrivi su whatsapp a 388 446 3855.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

SABATO 1 APRILE 

 

OFF TOPIC | 10:00

I Tavoli Partecipati di Torino Città per le Donne

Un’occasione di confronto partecipato fra persone interessate a costruire una società più equa e inclusiva anche in vista dei programmi politici per le elezioni regionali del 2024.

Gli incontri sono aperti, previa iscrizione.

 

POTERE

CONOSCENZA 

LAVORO 

 

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

Prenotazione su Eventbrite qui.

 

OFF TOPIC | 13:00

Speakers’ Corner

Con chi? Con le menti che popolano il festival e con te che stai leggendo, se hai voglia di raccontarti! Come nel leggendario angolo di Hyde Park, un esempio di libertà d’opinione: chiunque può avere il proprio momento oratorio sull’argomento che desidera.

 

Se vuoi partecipare scrivi una mail a mindthegap@thegoodnessfactory.it

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

OFF TOPIC | 14:00

Laboratorio di Body Language – la comunicazione tra i corpi 

con Alithia Maltese

Un laboratorio per permette a chi partecipa di sviluppare una maggiore capacità di ascolto del corpo proprio e altrui. Gli esercizi saranno a corpo libero e con le corde, per partecipare non è richiesto nessun tipo di conoscenza pregressa.

 

Le attività sono pensate per persone che non si sono mai avvicinate al BDSM, ma il livello viene modulato di volta in volta in base alla composizione della classe.

 

Per partecipare al corso, scrivi a alithiamaltese@gmail.com
Il costo è di 60€ a coppia.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

OFF TOPIC | 15:30

Presentazione di “Femminucce” di Federippi 

Con Federica Fabrizio (Attivista e Scrittrice) e Simonetta Sciandivasci (Giornalista e Scrittrice)

Federica Fabrizio (aka Federippi) in dialogo con Simonetta Sciandivasci per presentare il suo nuovo libro “Femminucce”. Parliamo di stereotipi di genere con l’unica strategia per disinnescarli: continuare a confrontarsi e discuterne con più gente possibile.

 

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

Eventbrite gratuito qui.

 

OFF TOPIC | 17:00

Pensati libera di abortire 

con Giulia Crivellini (Libera di Abortire), Lia Quartapelle (Deputata della XIX Legislatura) e Irene Sanna (Psicologa di Progetto Nudə)

 

Essere in una sala di attesa per un aborto fa capire tante cose. Donne di qualsiasi provenienza, religione, status sociale, condizione economica, condizione emotiva, ideologia… chi c’è stata in una sala d’attesa lo sa. Eppure il diritto all’aborto nella narrazione contemporanea passa sempre come necessità di una parte di mondo e abominio per l’altra. Le sale di attesa dimostrano – sempre!- come la vita reale sia più complicata e complessa delle semplificazioni ideologiche e delle polarizzazioni.

A distanza di 45 anni dalla legge 194 oggi più che mai è necessario riparlare non solo del diritto all’aborto, ma del percorso reale che possa far sentire una donna davvero libera di abortire.

 

Prenotazione obbligatoria al Bistrò, scrivi su whatsapp a 388 446 3855 .

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

MAGAZZINO SUL PO | 18:00

Cos’è l’ecofemminismo? 

Con Spazio Hydro Biella, Fridays For Future e Extincion Rebellion 

Un dialogo tra associazioni che rivolgono lo sguardo al futuro delle prossime generazioni e del mondo. Fra disobbedienza civile e manifestazioni in piazza: provare a salvare il mondo è decisamente una questione transfemminista e antispecista.

 

Ingresso gratuito con tessera ARCI.

Magazzino sul Po, Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione 18

 

OFF TOPIC | 18:30

Passare Attraverso 

Con Francesco Cicconetti (Divulgatore per la comunità trans e autore di Scheletro Femmina), Vladimir Luxuria (Direttrice Artistica Lovers Film Festival) moderano Maurizio Gelatti (Giornalista) e Francesca Angeleri (Giornalista del Corriere della Sera) 

 

L’incontro e il confronto fra vissuti, un dialogo fra generazioni come chiave per riconoscere pattern comuni e differenze. Un talk per condividere punti di vista, per rivivere diverse storie di vita in contesti e anni diversi. Passare attraverso i corpi come appropriazione di sé, ma anche attraverso gli sguardi delle altre persone, della società e di noi verso noi stessə.

 

Ingresso libero, prenota qui.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

CX TURIN REGINA | 19:00

Noi Non Siamo Pesci, Ma Possiamo Fare Rete 

Contro La Violenza con DonneXStrada

Con il supporto del Centro Clinico Psicologia Torino, Ilaria Saliva (Presidente di Donne X Strada) e Simona Bonito (Esperta in Comunicazione e Politiche di Genere)

In un stato in cui la violenza sulle donne e il femminicidio hanno dati da bollettino di guerra, il talk è un imprescindibile confronto sullo spettro della violenza fisica e psicologica e sulle sue estreme conseguenze.

 

Ingresso gratuito. Eventbrite qui.

Corso Regina Margherita, 2, 10153 Torino TO

 

OFF TOPIC | 22:00

Sodo Happy Birthday Party 

Con Warm Up di DiscoHeka (Malafemme)

Opening performance Bondage di Alithia Maltese

Performance di Sara Santi (Queen of Saba)

Il party più queer di Torino compie un anno e non poteva esserci occasione più adatta per festeggiare: spegniamo le candeline insieme!

 

Inserisciti in lista sui canali di Sodo Party

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

 

DOMENICA 2 APRILE

 

OFF TOPIC | 10:00

I Tavoli Partecipati di Torino Città per le Donne

Un’occasione di confronto partecipato tra persone interessate a costruire una società più equa e inclusiva anche in vista dei programmi politici per le elezioni regionali del 2024.

Gli incontri sono aperti, previa iscrizione.

 

INNOVAZIONE

 

SALUTE

 

Plenaria di restituzione

 

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

Prenotazione gratuita su Eventbrite qui.

 

 

OFF TOPIC | 13:00

Chiamalo Brunch! Matinée con Mélo-Coton

Appuntamento musicale durante il brunch con Mélo-Coton, atmosfere francesi e pancakes per tutti i gusti.

 

Prenota il tuo posto al Bistrò, scrivi su whatsapp a 388 446 3855.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | 15:00

Endometriosi, questa sconosciuta! 

Talk in collaborazione con Festival del Ciclo Mestruale 

Con Mariachiara Tirinzoni (Endosister e Scrittrice), Valentina Maistri (Ostetrica di Progetto Nudə) e Carolina Capria (scrittrice).

Le patologie legate al ciclo mestruale sono diverse, in questa occasione parleremo dell’endometriosi accompagnate dai testi originali di Mariachiara Tirinzoni (esperta di comunicazione e endosister) in dialogo con Valentina Maistri (ostetrica e paziente endometriosi) e Carolina Capria (autrice e scrittrice). Parleremo di dolore, diagnosi, day by day: la vita con l’endometriosi.

 

Modalità di prenotazione Eventbrite qui

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16

 

OFF TOPIC | 16:30

Quando il transfemminismo milita

con Maria Chiara Cataldo e Giulia Chinigò (Break The Silence), Elena Petrosino (piùdi194Voci), Daniela Alfonzi (CollettivA Menapace).

Un incontro e un dialogo fra alcune delle associazioni più importanti del panorama transfemminista militante torinese, per ragionare su cosa significa essere transfemminist3 nel 2023.

 

Ingresso libero, è consigliata la prenotazione scrivendo su whatsapp a 388 446 3855.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | 16:30

A Gambe Larghe

con Domitilla Pirro, Benedetta Petroni e Sara Bertazzini

A Gambe Larghe è un podcast nato in contrasto alla violenza ostetrica: una raccolta di storie donate dalle voci delle persone coinvolte.

 

Modalità di prenotazione Eventbrite qui

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16

 

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | 17:30

#AncheAMe 

Proposta di legge contro la violenza ostetrica presentata da Angelica Savoini (Avvocata), Ella Marciello (Creative Director e Attivista) e Francesca Fiore (@mammadimerda)

 

#Ancheame è un movimento che si propone di promuovere iniziative online e offline finalizzate a creare una nuova consapevolezza sul problema della violenza ostetrica e ginecologica. 14 tra attiviste, giornaliste, avvocate e professioniste della sanità hanno deciso di portare in luce il tema, scrivendo un Manifesto e creando un luogo di incontro digitale (l’account Instagram @ancheame_).

 

Modalità di prenotazione Eventbrite qui

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16

 

 

OFF TOPIC | 18:00

Immaginaria Festival speciale Mind The Gap 

Una rassegna di corti diretti da donne presentati dal CIRSDe in collaborazione con Immaginaria International Film Festival. Una selezione di fiction presentate nelle ultime edizioni di Immaginaria per raccontare le vite, la cultura e la politica di femministe e ribelli impegnate a costruire un mondo diverso.

 

Ingresso Libero.

OFF TOPIC, via Pallavicino 35

 

Sabato e domenica il cortile di OFF TOPIC dalle 10:00 alle 19:00 sarà lo spazio dedicato alle creazioni di Abracadabra Jewels (brand di gioielli artigianali), Colombino Clay (brand di ceramica) e Habibi (brand di abiti con tessuti africani). Torna anche per questa terza edizione la libreria transfemminista Nora Book & Coffee. Saranno presenti inoltre i banchetti di Lila Piemonte e La Soffitta delle Meraviglie (mercatino vintage a sostegno della creazione di un laboratorio per bambini e bambine con disabilità della scuola dell’infanzia Canonico EDOARDO FERRERO).

 

MIND THE GAP  si terrà a 

Campus Einaudi

Magazzino sul Po

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Circolo dei lettori

OFF TOPIC

CX Turin Regina

 

Con il Patrocinio di 

Città di Torino

 

In Partnership con 

Fondazione Circolo dei Lettori, Libera di Abortire, Cirsde, Progetto Nude, Festival del Ciclo Mestruale, SODO PARTY, Sex Bot, Torino Città Per le Donne, Centro Scienza, Associazione Stampa Subalpina, Giulia Giornaliste, CIRSDe, Immaginaria Festival, Psiquadro, Torino Comedy Lounge, Coordinamento Iraniani di Torino, DonneXStrada, Keychange, Immaginaria Film Festival, Sharper

Medicina, approccio nuovo nel trattamento dei tumori. Anche Torino in videocall

Le ultime novità nel campo delle terapie epigenetiche saranno al centro di un importante appuntamento che accenderà i riflettori anche su l’Iridologia clinica e sulle medicine funzionali integrate, quindi non in alternativa alla medicina tradizionale, ma in maniera integrativa.

Si tratterà di un approccio rivoluzionario nel trattamento del cancro, per la prevenzione e integrazione alle terapie già esistenti per la cura delle patologie tumorali e cronico-degenerative.

Dunque si parlerà di Epigenetica della riprogrammazione delle cellule tumorali e poi della rigenerazione dei tessuti senza necessità di trapianto di cellule staminali.

La scelta della sede è significativa perché Taranto è una delle città italiane con il più alto indice di patologie neoplastiche ed “è per questo motivo che questi medici e ricercatori sono stati invitati per portare a conoscenza della popolazione queste nuove possibilità di trattamento dei tumori; la nostra associazione  è fatta da cittadini che hanno l’interesse, in questo momento storico così delicato sotto il piano culturale, di cercare di risvegliare e di sviluppare il senso critico in ciascuno di noi e vorremmo farlo con gli strumenti semplici dell’informazione e della formazione, pertanto abbiamo cercato in qualche maniera di interessare la cittadinanza tutta e il mondo sanitario; il nostro impegno proseguirà sperando di poter essere un ponte tra  il mondo scientifico e della ricerca, e i cittadini, ” ci riferisce il presidente dell’Associazione NOI, il dott. Francesco Rapetti.

La conferenza stampa si è tenuta nello storico Palazzo Stola dell’isola di Taranto, il borgo antico (vedere foto).

Il convegno di rilevanza internazionale si terrà a Taranto per tutto il giorno di lunedì 3 aprile, in via Duomo 259 presso l’Università degli Studi “Aldo Moro”.

Con inizio alle ore 9 e si potrà seguire anche in diretta streaming ai seguenti indirizzi relativi all’Associazione NOI, l’associazione no profit che lo ha organizzato: dalle ore 9 alle ore 13 all’indirizzo https://facebook.com/events/s/riprogrammazione-e-rigenerazio/735897601495519/    e dalle ore 14 e 30 alle ore 18 e 30 all’indirizzo https://www.facebook.com/events/882063639758270/?ref=newsfeed

C’è anche la possibilità di seguire il convegno a distanza con Google Meet, in videoconferenza per poter intervenire e porre un quesito.

Attualmente con questo sistema verranno ospitati alcuni circoli di cittadini delle città di Torino, Savona, Pavia, e Piacenza.

Si collegherà con questa modalità anche il noto immunologo prof. Mauro Mantovani, chimico sperimentale, bio-tecnologo alimentare, membro attivo della British Society for Immunology, visiting professor in Diagnostica Infettivologica, docente in Nutraceutica Oncologica, docente in Immunologia dei Tumori.

Per potersi collegare da altre città con Google Meet e per informazioni è disponibile il numero telefonico 3513004404 e l’indirizzo email associazionenoi.ita@gmail.comdell’Associazione NOI.  

Tra i relatori diverse figure mediche saranno presenti a Taranto.

Tra queste il dott. Angelo Aurelio Santorelli, specializzato in semiotica microlftamica e medicine funzionali integrate, medico chirurgo specializzato in Otorinolaringoiatria, chirurgo cervico-facciale, chirurgia generale, omeopatia di risonanza, presidente associazione Iridologia Italiana, docente ai master di Alta Formazione per l’Università Marconi di Roma e l’Università Roma, e il dott. Giuseppe Tagliente medico chirurgo specializzato in Pediatria, Puericultura a indirizzo neonatologico e Sclerologia esperto di agopuntura, omeopatia e iridologia.

Ospite del convegno sarà il prof. Pier Mario Biava di chiara fama internazionale, autore della ricerca, in ambito epigenetico, riguardante i fattori responsabili della riprogrammazione delle cellule tumorali e della rigenerazione dei tessuti senza trapianto delle cellule staminali per la prevenzione e integrazione alle terapie già esistenti per la cura delle patologie tumorali e cronico-degenerative.

È autore di circa 100 pubblicazioni nel campo della prevenzione, della tutela della salute e della ricerca biomedica di base e applicata nel settore oncologico.

In tale campo di ricerca è scopritore di un nuovo approccio di controllo della crescita tumorale basato sull’utilizzo di sostanze regolatrici individuate ed isolate nel periodo dell’organogenesi durante il differenziamento embrionario, quindi sull’utilizzo dei fattori di differenziazione delle cellule staminali come regolatori epigenetici nelle malattie cronico-degenerative ed in medicina rigenerativa.

Inoltre recentemente ha scoperto nuove molecole, che sono state brevettate, presenti nella mucosa dell’utero gravido, che bloccano la crescita tumorale su varie linee di tumori umani in vitro (glioblastoma multiforme, melanoma, carcinoma mammario, carcinoma renale, leucemia linfoblastica) e che risultano invece atossici per le cellule normali (fibroblasti).

Il prof. Pier Mario Biava, è medico chirurgo laureato presso l’Università di Pavia, specializzato in Medicina del Lavoro all’Università di Padova e in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Trieste, insegna nella Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro.

Il professore che è a contratto presso la stessa Università per “Organizzazione dei Servizi Sanitari”,  fa parte del Consiglio di redazione di importanti riviste mediche ed è Direttore della Collana “Il Laboratorio Ecologico”.

Vito Piepoli

Per comprare casa a Torino servono 6,2 anni di stipendio

Un’analisi di Assoutenti

Prezzi in calo del 15,6% rispetto al 2010

Per la stessa abitazione da 70 mq servono 10,7 anni a Roma, 16,8 anni a Milano

 

I prezzi delle abitazioni hanno raggiunto a Milano livelli così elevati che oggi per acquistare una casa all’interno del territorio comunale servono in media 16,8 anni di stipendio. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati diffusi dall’Istat.

L’associazione ha svolto delle simulazioni sulla base dei dati odierni del mercato immobiliare di Milano, Roma e Torino – città prese in esame dall’istituto di statistica – per capire quale spesa debba affrontare oggi una famiglia che decide di acquistare un immobile.

A Milano per acquistare una casa servono oggi in media 5.199 euro al metro quadro – rileva Assoutenti, che ha preso in considerazione le quotazioni dei siti specializzati in compravendite immobiliari – La zona più costosa è quella del centro, dove i prezzi raggiungono una media di 10.066 per metro quadro; le zone più economiche Bisceglie, Baggio, Olmi con una media di 2.689 euro al metro quadro. A Roma una abitazione costa mediamente 3.318 euro al metro quadro: 7.410 euro nel centro storico, 1.720 euro a Lunghezza e Castelverde. Su Torino servono in media 1.924 euro al metro quadro, 3.482 euro in centro, 1.149 euro nelle zone Aurora, Barriera di Milano, Rebaudengo.

Sulla base di tali dati, a Milano una casa da 70 mq costa in media oggi 363.930 euro. Per la stessa abitazione si spendono a Roma 232.260 euro, a Torino 134.680 euro.

Ciò significa che, ipotizzando uno stipendio netto mensile di 1.800 euro, per acquistare una abitazione a Milano servono oggi 16,8 anni di stipendio, contro i 10,7 anni di Roma e i 6,2 anni di Torino.

“I cittadini di Milano sono senza dubbio i più penalizzati d’Italia sul fronte del mercato immobiliare, e riuscire ad acquistare una casa nel territorio comunale è oramai un lusso per pochi fortunati – afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Basti pensare che rispetto al 2010 Milano è l’unica città che registra una crescita dei prezzi delle abitazioni, i cui listini hanno subito una impennata del +17,4% (+12,6% le abitazioni nuove, +18,3% le abitazioni esistenti), mentre nello stesso periodo a Roma i prezzi sono crollati del -23% e a Torino del -15,6%”

www.assoutenti.it

Sette corse all’ippodromo di Vinovo

Aprile comincia con una novità importante all’Ippodromo di VinovoDomenica 2 aprile sono in programma 7 corse, dalle 14.55, ma anche partirà una nuova importante collaborazione con l’Old Ranch Ferrero di Chivasso. Floriana Ferrero e il suo staff appassionato saranno presenti in massa in un’area appositamente creata nel parterre. Porteranno sette dei loro pony, ma soprattutto la star delle giornata sarà Golia: il più piccolo pony in Piemonte, con i i suoi 67 centimetri di altezza, un vero idolo per tutti i bambini.

Dalle 14 in poi quindi a titolo gratuito, i più giovani potranno vivere il loro “battesimo della sella” in piena sicurezza. E in una zona adiacente sarà anche allestito un laboratorio all’aria aperta per seguire insieme agli esperti una serie di tematiche relative al mondo del cavallo, per divertirsi e imparare. In più, un ferro di cavallo in omaggio per tutti i partecipanti. É la prima tappa del progetto “Pony in Ippodromo” che tornerà poi anche il 21 maggio e il 4 giugno prossimi.

Tra le corse di oggi, segnaliamo Il premio Saint Tropez per cavalli di cinque anni e oltre ma anche il premio Nizza, riservato ai gentlemen. Nella prima saranno in 10 al via sui tre nastri del doppio km, con alcuni nomi interessanti come Cupido Cup, Chemar e Babymon oltre a Biancamara Font.  Nella corsa gentlemen saranno in cinque ad allinearsi dietro le ali dell’autostart sul miglio e si annuncia un testa a testa tra Eureka Di Cecco ed Embargo, con Marco Castaldo e Michele Bechis. Cancelli aperti come al solito con ingresso gratuito e la possibilità di pranzare presso il Ristorante “La Scuderia” con affaccio sulla pista.

Onoranze Funebri Torino Giubileo: “Chiamateci direttamente sempre allo 011.8181”

Informazione promozionale

L’azienda mette in guarda da finti operatori del settore che si spacciano per lei, confondendo la gente nell’ora più difficile.

Onoranze Funebri Torino Giubileo è l’eccellenza italiana nell’arte del commiato. L’unica onoranza funebre d’Europa a possedere la prima e sola ‘Sala Multimediale del Commiato’: unluogo straordinariamente evocativo e suggestivo deputato ad accogliere cerimonie di addio pubbliche e private, laiche e religiose.

Una realtà affermata, Giubileo, e ambita da clienti e competitors che ha fatto del trinomio eleganza, formazione, pionierismo il punto di forza del proprio, continuo sviluppo. Moltiplicando costantemente nel tempo la già ampia gamma di servizi funebri e post funebri che, come nessun altro, è in grado di mettere a disposizione di chi sceglie di darle fiducia nel momento più difficile.

Lo sanno bene le decine di migliaia di torinesi che, dal 1998 a oggi, hanno affidato alla stimata e seria onoranza funebre la gestione dell’ora più importante. Il saluto delicato e raffinato tributato con rispetto e riservatezza a chi si è tanto amato in vita. Ed è per questo che l’impresa con quartier generale in Corso Bramante 56 è considerata universalmente un punto di riferimentoe di serietà assoluta nel settore. Al punto da diventare, proprio malgrado, anche oggetto di imitazioni continue.

Talvolta occasionalmente anche da parte di malfattorispregiudicati che, certi del buon nome della stessa, lo impiegano scorrettamente per indurre in errore persone nel dolore e in buona fede spacciandosi per operatori di ‘Giubileo’ al fine di accaparrarsi le esequie del caro estinto. “Il nostro è un settore delicato e complesso ove pochissimi sono in grado di competere in maniera seria, fondata e motivata. Motivo per cui, sin dagli esordi, abbiamo posto a baluardo della nostra politica interna l’attenzione alla legalità e la promozione continua della stessa, favorendo soprattutto campagna d’informazione a tutela del pubblico”, spiega Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota azienda.

Purtroppo, con il precipitare della crisi, ci pervengono con maggior frequenza rispetto al passato segnalazioni da parte di singoli e famiglie che soltanto al momento della presentazione del saldo scoprono di essersi rivolti a imprese funebri che, loro malgrado, si spacciano per noi. Per Giubileo. Mentre la gente in buona fede è convinta di essersi affidata ai nostri professionisti. Oltre ad aver adottato le dovute cautele presso le Autorità competenti, ricordiamo a chiunque che il solo modo per contattarci è lo 011 81.81, numero di servizio attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Siamo diventati popolari innanzitutto per la nostra onestà. E per la capacità di porgere con garbo la mano a chi si trova nel dolore per una perdita. Pur dissociandoci da simili azioni delittuose, chiunque approfitti impropriamente della nostra credibilità, oltre a commettere un reato, non fa altro che confermare a proprio modo il primato indiscusso che ‘Giubileo’ continua a guadagnarsi ogni giorno sul campo con umiltà, impegno e dedizione umana e professionale crescenti”, conclude la manager.

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

Gianfranco Falzoni – La Russa e via Rasella  – Lettere

Gianfranco Falzoni
Il medico Gianfranco Falzoni è stato il salvatore della Reggia di Venaria Reale che alla fine degli anni Cinquanta stava per essere abbattuta allo scopo di lasciar posto ad un insieme di case popolari. La Reggia durante la seconda guerra mondiale era stata oggetto di pesanti  vandalismi  bellici e l’abbandono post bellico aveva creato un degrado davvero grave che sembrava irrecuperabile. Erano gli anni durante i quali tutto ciò che era “reale“ suscitava sospetto e rancore. La parola Reale venne tolta a fianco di quella di Venaria che appariva una piccola Stalingrado d’Italia insieme a Sesto San Giovanni. Ho citato il contesto in cui Falzoni ha operato per far comprendere lo sforzo ciclopico di questo “profeta disarmato” che seppe combattere la sua battaglia a difesa di un gioiello come la Reggia di Venaria che è debitrice a questo medico che amava l’arte e il Piemonte sabaudo, di un diuturno e spesso incompreso  impegno civile di altissimo rango. A 91 anni era ancora presidente dell’associazione di tutela e di valorizzazione della residenza sabauda. Io tentai di proporlo per la medaglia  d’oro di benemerito della cultura e dell’arte  senza riuscirci. Ne avevo già parlato a  Ciampi che era d’accordo. Le dimissioni del Segretario generale Generale del Quirinale rallentarono l’iter e con il nuovo presidente non fu più possibile forse anche perché Falzoni era monarchico. Con lui il Piemonte perde uno dei suoi figli migliori.
.
Il Venerdì santo
Mi è capitato di ricevere una convocazione di assemblea di condominio per il pomeriggio del Venerdì santo. In passato sarebbe stata impossibile tanta insensibilità verso il giorno che ricorda la morte in croce di Gesù cristo. Ricordo gli eccessi di musica sacra in radio e i locali cinematografici chiusi in quella giornata. In uno stato laico ci vuole più duttilità per conciliare tutte le differenze anche religiose.  Si aboliscono i Presepi a scuola per non offendere gli islamici,  ma imporre una assemblea a chi non intende rinunciare alle pratiche religiose ci sembra molto più violento perché un presepe o un crocifisso a scuola non può dare fastidio a nessuno. Nella Pasqua 2023 si vedono le conseguenze provocate da chi ha proclamato la morte di Dio,  dando inizio  ad una visione nichilistica della vita, distruttiva dei più alti valori morali.
quaglieni penna scritturaLettere scrivere a quaglieni@gmail.com 
.
La Russa e via Rasella
Cosa pensa del Presidente del Senato  La Russa che non resiste al richiamo fascista e continua con le sue battute che provocano reazioni divisive che dovrebbero essere estranee alla seconda carica dello Stato?  Davide Quaglia
Credo che La Russa sia troppo uomo di parte per poter fare il Presidente del Senato. Circa l’episodio di via Rasella, sul piano storico, ho difficoltà a giustificarlo come atto di guerra. Anche Marco Pannella la pensava come me. Il terrorismo non doveva il mezzo con cui la Resistenza si sarebbe dovuta manifestare. E’ incredibile che un uomo come Giorgio Amendola non lo
abbia mai voluto intendere. Molti partigiani dissentirono su quell’episodio a poco tempo dalla liberazione di Roma da parte degli Alleati che portò come tragica conseguenza la strage delle Fosse Ardeatine.

Prezzi alle stelle, i piemontesi scelgono il discount

Nel primo trimestre del 2023 il 15 percento in più tra i piemontesi rispetto allo scorso anno effettua i propri acquisti di alimentari nei discount.

“Sono soprattutto le fasce più deboli economicamente a ricorrere  a scorte di beni a lunga scadenza, come scatolame, in cerca dell’offerta migliore”.

Lo afferma Patrizia Polliotto, responsabile di Torino e del Piemonte per l’Unione nazionale consumatori che ha realizzato uno studio in cui si conferma la crescita nelle chiusure dei negozi al dettaglio, a livello nazionale di circa 2 all’ora nel 2022, e che in Piemonte ha portato a un incremento del 13% di scomparsa di botteghe alimentari e di generi vari per la concorrenza della grande distribuzione.

E molti piccoli comuni restano senza un punto commerciale di generi di prima necessità, penalizzando così soprattutto i più anziani.