ilTorinese

Luigi Mitola Dirigente Superiore della Polizia di Stato

La Questura di Torino si congratula e porge i suoi auguri al Vicario del Questore, Primo Dirigente dottor Luigi Mitola, promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato.

Dopo gli studi classici presso il liceo Massimo D’Azeglio di Torino ed una brillante carriera universitaria, coronata dalla laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università degli studi di Torino, assolve gli obblighi del servizio militare e supera, nel 1995, il concorso da Vice Commissario della Polizia di Stato.

Nel 1996 il dottor Luigi Mitola viene assegnato alla Questura di Torino dove ricopre, fino al 1999, l’incarico di funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico; dal ’99 al 2002 viene assegnato all’Ufficio di Gabinetto.

Dal 2003 al 2015 acquisisce un’approfondita competenza in materia di Polizia Giudiziaria ricoprendo l’incarico di funzionario addetto presso la locale Squadra Mobile.

Dirige dapprima la Sezione Antirapina, poi l’Antidroga e, infine, la Omicidi nell’ambito della quale svolge le complesse indagini che hanno condotto all’arresto del responsabile dell’assassinio di Alberto Musy, consigliere comunale, docente all’Università del Piemonte orientale, nonché noto avvocato torinese.

Le sue spiccate doti da investigatore sono state ulteriormente affinate con i molteplici corsi professionali svolti. La formazione acquisita è stata valorizzata con diversi incarichi di docenza presso gli Istituti di Istruzione della Polizia di Stato.

Per aver condotto complesse indagini di Polizia Giudiziaria ha conseguito numerosi riconoscimenti premiali tra cui 5 encomi solenni, 19 encomi e 35 lodi.

Dal 2015 al 2020 ricopre la dirigenza dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con il riconoscimento, nel 2017, dell’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana” conferita dal Presidente della Repubblica.

Dal 2020 al 2024 approda alla direzione della Squadra Mobile della Questura di Torino.

Infine, da marzo del 2024 ha ricoperto il ruolo di Vicario del Questore di Torino, sovraintendendo articolati servizi di ordine pubblico, tra cui quelli del vertice internazionale del G7 svoltosi in questa provincia, ed evidenziando, al contempo, singolari doti manageriali e gestionali.

cs

“Teatro (e risate) in Corte” a Chieri

“Teatro (e risate) in Corte”

Nel mese di luglio, cinque spettacoli teatrali all’aperto nel Cortile del “Palazzo Comunale” … e “Festa del Piemonte”

Dal 6 al 28 luglio

Chieri (Torino)

Non solo cinema. Il “Palazzo Comunale” di Chieri ospiterà, nel mese di luglio – da domenica 6 a lunedì 28 – all’interno del suo “Cortile”, anche teatro e “stand-up comedy”. A darne notizia è lo stesso assessore alla Cultura della cittadina collinare, Antonella Giordano:“Il programma estivo – afferma Giordano – ospitato nel Cortile del nostro Palazzo Comunale affianca all’‘arena cinematografica’ anche serate con spettacoli teatrali di vario genere: non solo prosegue la collaborazione con la ‘Compagnia Torino Spettacoli’ ma arriva sul palco anche l’arte comica grazie alla prima edizione del ‘Chieri Comic Live Show’”.

Il via domenica 6 luglio, alle 21, quando, dopo sette anni di repliche e successi, andrà nuovamente in scena “Shakespeare x 2”, baruffa teatrale tutta da ridere, che restituisce tutte le più avvincenti pagine e scene a due del celebre “Bardo” o “Cigno dell’Avon”, rilette in chiave comica. Protagonisti due giovani attori torinesi di indubbio talento, Elia Tedesco(conosciuto soprattutto per la sua partecipazione televisiva alla soap opera “Il Paradiso delle Signore” e alla commedia teatrale dal “sapore vintage” “Il fidanzato di tutte”) e Simone Marietta (vincitore del talent ideato da Wlady Tallini su “Primantenna Canale 14”, “Passerelle”). A Chieri saranno risate a non finire nell’incontro di due attori durante un’epidemia di peste che ricorda, bel bello, quella che visse lo stesso Shakespeare negli anni 1592-94 e che causò la chiusura dei teatri: in un teatro sono rimasti però questi due esilaranti attori che vogliono salvare il patrimonio del grande “Bardo”. E allora sarà un viaggio godibilissimo in compagnia di creature shakespeariane, come Prospero e Puck, Amleto e Shylock, Giulietta e Marcantonio. Lo spettacolo, scritto da Gian Mesturino Girolamo Angione, è diretto dallo stesso Angione, con le coreografie di Gianni Mancini. Produzione “Compagnia Torino Spettacoli”.

Per quattro lunedì del mese di luglio (dal 7 al 28, sempre alle 21,30), il Cortile del “Palazzo Comunale” ospiterà poi la prima edizione di “Chieri Comic Live Show”, iniziativa curata da “Santibriganti Teatro”, con il sostegno della “Città di Chieri”. La rassegna sarà dedicata all’arte della comicità declinata attraverso spettacoli di “stand up comedy”, genere comico dalla carica dirompente (Biglietti: online a 7 euro su Ticket.it o Santibriganti.it; in cassa a 9 euro intero e 7 euro ridotto).

In programma. “Santo subito”, di e con Stefano Gorno; “Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”, di e con Giulia Pont; “Me malgrado”, di e con Marco Del Sordo; “Ancora una e poi spengo”, di e con Carla Carucci, regia Francesca Lo Bue.

E per finire, venerdì 18 luglio, alle 21,15, la “Città di Chieri” celebrerà la terza “Festa del Piemonte” (istituita con legge regionale e in ricorrenza ogni anno il 19 luglio, anniversario della battaglia del 1747 al Colle dell’Assietta, tra i Francesi di Luigi XIV e l’esercito sabaudo di Carlo Emanuele III) con lo spettacolo teatrale in lingua piemontese “El piasì d’esi piemuntais”, scritto e diretto da Franca Aiassae Giuseppe Bordone con Mario Pavesio e musiche del gruppo “Ij Sinch Broch”, che eseguiranno un repertorio scelto tra i brani più famosi di Fred Buscaglione e Gipo Farassino. L’ingresso é gratuito.

Il programma può essere consultato su www.comune.chieri.to.it e sui social del “Comune di Chieri”.

g.m.

Nelle foto: Locandine “Shakespeare x 2” e “Chieri Comic Live Show”

Odv mici randagi Watamu Kenia torna in Romagna

Sabato 05 luglio, presso l’AGRITURISMO CARLINI, sulle colline di Villa
Verucchio in località San Rocco (RN) si terrà dalle ore 21:00 “MAMA PAKA
SUMMER PARTY”, evento organizzato a sostegno della associazione ODV
MICI RANDAGI WATAMU KENYA TORINO dai sostenitori di Santarcangelo di
Romagna.
La serata fa seguito ad altri 4 eventi tenutosi negli anni precedenti e che
hanno riscosso grande successo: per questo mo4vo gli amici di
Santarcangelo, sostenitori dell’ODV, hanno deciso di riorganizzare nella
sempre generosa Romagna un altro momento di incontro a sostegno
dell’associazione.
La serata sarà all’insegna degli “AMICI GATTI”, con intra8enimento,
buona musica, mercatino di ogge9s4ca keniota, e ovviamente con la
squisita cucina romagnola.
Come sempre tu8o l’utile della serata verrà devoluto alla ODV MICI
RANDAGI WATAMU, un piccolo grande miracolo che parla italiano grazie
alla determinazione, al coraggio e all’amore di Nicoletta Ghiberti,
conosciuta ormai da tutti come Mama Paka (mamma gao nella lingua
Swahili), una donna che ha scelto di dedicare la propria vita ai più fragili e
dimenticati.
L’associazione, grazie alle donazioni arrivate da tu8o il mondo e in
par4colare dall’Italia, ha già costruito durante gli ul4mi anni 2 grandi
ga9li all’ interno di una struttura che ospita anche una clinica veterinaria
e relativa staff House; questo progetto coinvolge e dà lavoro anche a
diversi collaboratori kenio4, che aiutano Nicoletta nella ges4one
quo4diana della stru8ura. L’ obbie9vo futuro è quello di garan4re con
con4nuità, ai numerosi amici a 4 zampe ospiti della stru8ura, quo4diane
cure veterinarie, cibo, protezione e amore.
Come sempre confidiamo nella generosità della gente di Romagna, che
ogni qualvolta è stata chiamata non ha esitato a sostenere Nicoletta e il
suo progetto.

ODV MICI RANDAGI WATAMU KENYA TORINO

LAB GRAAL, LAB GRAAL e ancora… LAB GRAAL

L’estate ormai impazza, le notti sono brevi ma intense e il termometro diurno non dà tregua.

La musica resta però valida contromisura agli eccessi termici, soprattutto dopo il tramonto.

Se poi il ritrovo è organizzato in una fresca Lanzo Torinese (Lans in piemontese e franco-provenzale) con i suoi 525 metri s.l.m., l’occasione aumenta di valore.

Ritorna in concerto il LabGraal sabato 5 Luglio 2025 alle ore 21.30, organizzato da LanzoIncontra, la tecnostruttura della cittadina in Piazza Rolle.

Il gruppo presenterà brani di stampo animalista come “Stop this bloody cruelty” (per fortunata combinazione, pochi giorni dopo la nuova legge contro il maltrattamento animale!) e “Waves of Time”, antica canzone norvegese suonata con la Tagelharpa (violino vichingo), e anche “Krummavisur” antica composizione raccolta durante un viaggio del gruppo in Islanda.

Non saranno certo dimenticati i brani in lingua norrena (antenata delle attuali lingue scandinave) “Herr Mannelig”.

Celtismo e Culture Naturali come quella scandinava hanno un campo larghissimo e altre culture musicali sono sempre rappresentate dal Gruppo, come per esempio “Kan Ar Kann” in lingua bretone, con una trama ispirata alle lotte per l’indipendenza della Bretagna.

Ospiti: il violista armeno Maurizio Redegoso Kharitian, e con poesie di Giancarlo Barbadoro lette dall’attrice Gabriella Pochini.

Voce e strumentisti: Rosalba Nattero, Luca Colarelli, Andrea Lesmo, Gianluca Roggero.

Da sempre il Laab Graal affronta temi legati alla salvaguardia delle tradizioni indigene e ai Diritti Umani. Il gruppo, grazie ad alcuni album prodotti in passato ha ottenuto un partocinio dell’ONU.

Sabato 5 Luglio 2025, ore 21.30 – LANZOINCONTRA – Piazza Rolle, Lanzo Torinese (TO)  Ingresso libero

Per informazioni: 011 530 846 – www.labgraal.org – info@labgraal.org

Press Office: PRESSBELLS & COMMUNICATION – Gino Steiner Strippoli – pressbells@gmail.com

Ferruccio Capra Quarelli

Pentenero, Valle, Salizzoni (PD): “Sulla sanità la giunta viaggia a fari spenti”

Il dibattito in consiglio regionale sullo stato di salute della sanità piemontese si chiude con le stesse perplessità e le stesse critiche già mosse alla vigilia. La relazione dell’assessore Federico Riboldi non rassicura né sugli investimenti nelle strutture, né sulla distribuzione delle competenze per rispondere alle richieste dei piemontesi e delle piemontesi.

“Non sappiamo ancora una volta quali siano gli investimenti e i punti di caduta di questa giunta sul fronte sanitario. Attendiamo un piano socio-sanitario che non arriva, ma non capiamo dalle parole dell’assessore quale sia il percorso della giunta per arrivare a quali obiettivi – ha spiegato la capogruppo Gianna Pentenero, che da settimane chiede quali siano i conti delle aziende sanitarie, dove e quanto si voglia investire -. Abbiamo servizi da sviluppare, come la sanità territoriale e di base, abbiamo cure specialistiche che sono carenti rispetto alla richiesta. E le risposte quali sono? Tutti piani futuri senza cifre e senza date. Senza neanche una visione chiara che possa ispirare l’azione di questa amministrazione regionale”.

“Sull’edilizia in generale, pur plaudendo ad alcune istanze generali, come ad esempio la necessità di nuove strutture per garantire qualità, sicurezza, attrattività ed efficienza, l’importanza di un portale per monitorare i lavori, le buone condizioni creditizie offerte da Inail, restano importanti perplessità. La prima è che nessuna Regione ha ancora realizzato un ospedale con Inail e nessuna Regione ha chiesto così tanto. La seconda è che Inail chiederà la restituzione di quei fondi e ancora manca una quantificazione di quanto queste restituzioni peseranno sui bilanci e quindi sui servizi ai cittadini. Serve una due diligence su questo piano di edilizia sanitaria, generale e su ciascun intervento, che consideri i costi del nuovo e risparmi o costi del vecchio, a seconda delle intenzioni, per poterne valutare la sostenibilità e l’eventuale impatto sui servizi ai cittadini” ha affermato il vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle.

Rispetto alla programmazione e alle esigenze del sistema, è intervenuto Mauro Salizzoni, già primario di chirurgia all’Ospedale Molinette. Il suo è stato un appello per arrivare finalmente al taglio del nastro del Parco della Salute, così come un’attenzione al periodo che intercorrerà fino a quel traguardo. Il suo appello per strutture prossime e costruite secondo criteri adeguati è stato arricchito dal racconto in materia di trapianti. “Non ha senso creare due centri distinti e distanti: uno per adulti e uno per bambini. Perché il lobo sinistro di un fegato si può trapiantare su un bambino e usare il resto per un adulto. Ma tutto questo può avvenire se le strutture sono vicine: un unico centro che consenta alle equipe di lavorare insieme – ha detto Salizzoni -. Pensiamo a staccare gli ospedali in modo che ciascuno possa continuare a comandare in casa sua, ma le apparecchiature sono le stesse: per esempio non esiste una risonanza magnetica per bambini”.

CAMERA meets ICP. Un archivio vivente

Una selezione fra 10mila fotografie, realizzate in 10 anni di storie per immagini, raccolte nella “Project Room” di “CAMERA” a Torino

Dal 4 luglio al 14 settembre

Un Oceano di “scatti fotografici”. Impressionante per quantità e contenuti. Per gli organizzatori “un archivio vivente di immagini e storie su Torino e oltre”.

Parliamo della mostra “CAMERA meets (incontra) ICP. Un archivio vivente”, ospitata da venerdì 4 luglio a domenica 14 settembre, all’alba della decima edizione dell’“Intensive Program in Visual Storytelling”, nella “Project Room” di “CAMERA – Centro Italiana per la Fotografia” di via delle Rosine, a Torino. In rassegna, una ricca selezione del materiale fotografico realizzato nelle scorse edizioni del programma di “alta formazione professionale” nato nel 2016 dalla collaborazione di “CAMERA” con l’“International Center of Photography (ICP)” – scuola fondata da Cornell Capa (fratello del leggendario Robert) nel 1974 e sede degli “Infinity Awards” dal 1985 – che ad oggi conta oltre 10mila fotografie realizzate da 221 studenti arrivati a Torino, ogni anno a luglio, da 34 Paesi del mondo.

Curata da Cristina Araimo (responsabile delle attività educative), Barbara Bergaglio (responsabile archivi) e Giangavino Pazzola (curatore e responsabile dei progetti di ricerca), la mostra, che per tutta l’estate farà da forte richiamo a un pubblico sempre più curioso e attento, presenterà un’accurata selezione tra le migliaia di fotografie prodotte fino ad ora, un vero e proprio archivio visivo della città di Torino, protagonista dei progetti fotografici degli studenti e delle studentesse provenienti, oltre che da diverse zone d’Italia, da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Ucraina, Filippine e Argentina.

“I partecipanti al programma intensivo – spiegano gli organizzatori – hanno lavorato sulla città osservandola da diverse angolature e attraverso la lente di numerose tematiche, alcune delle quali ricorrenti, come la crisi abitativa connessa alla fragilità sociale, affrontata in diversi progetti tra cui quello dedicato ai servizi di ‘social housing’ e ai ‘bagni pubblici’ di via Agliè; le comunità straniere, come quella somala e cinese, la vita dei giovani di seconda generazione e le esperienze di integrazione nei quartieri di Barriera di Milano, Borgo Dora e Aurora; il tema dell’identità di genere e dei diritti, esplorato in progetti che hanno messo in luce la vita di persone ‘queer’ nell’ambito dell’associazionismo e dello spettacolo dal vivo per arrivare infine al tema centrale delle donne e del lavoro”.

Immagini che raccontano i sostanziali, spesso infelici cambiamenti, realizzati e subiti nell’ultimo decennio dal tessuto urbano e umano cittadino e che, in esposizione vengono presentate, in vario modo: attraverso la “visualizzazione grafica” delle dieci edizioni del programma di formazione rappresentata da “dieci cassetti” di un “archivio ideale”, dove i visitatori, attraverso il materiale informativo, possono approfondire i dati relativi alle provenienze degli studenti, ai temi trattati nei loro progetti, ai risultati e alle forme del processo creativo o (è il caso di una selezione di 300 immagini) “come proiezione” o “formato cartolina” a disposizione del pubblico all’interno di un “archivio reale”.

Infine sono esposti 42 scatti firmati da sette giovani fotografi internazionali – Lucia Buricelli (Italia), Nastassia Kantorowicz Torres (Colombia), Gianluca Lanciai (Italia), Ashima Yadava (USA), Deka Mohamed (Italia), Andrés Altamirano (Ecuador), Iva Sidash (Ucraina) – che hanno frequentato sia il programma intensivo di “CAMERA” a Torino sia il “One Year Certificate Program” a New York. Particolarmente toccante lo scatto (2024) di Iva Sidash che ritrae “Stepan”, soldato ucraino di 28 anni seduto nella sua camera da letto in un centro di riabilitazione a Staten Island (New York), mentre ripensa con occhi stanchi al caro prezzo pagato a una guerra scellerata e disumana di cui porterà a vita le gravi, criminali ingiurie. Suggestiva anche la foto scattata nel 2019 dall’americana Ashima Yadava e inserita nel progetto “Bright Star” realizzata a Torino e che narra la bellezza e l’intensità delle relazioni sentimentali tra persone di diverse età, genere e provenienza; così come la fresca briosa immagine realizzata a Torino, al mercato di Porta Palazzo, nel 2016 da Nastassia Kantorowicz Torres, durante la prima edizione del “CAMERA/ICP Intensive Program in Visual Storytelling”.

In rassegna, anche video e contenuti multimediali dedicati alle proposte educative delle due istituzioni.

Gianni Milani

“CAMERA meets ICP”; “CAMERA”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Dal 4 luglio al 14 settembre

Orari: lun. mart. merc. ven. sab. dom. 11/19; giov. 11/21

Nelle foto: Allestimento, part. (Ph. Enrico Turinetto); Iva Sidash “Stepan”; Ashima Yadawa “Bright Star”; Nastassia Katorowicz Torres: “Porta Palazzo”

“La lezione di Rachel Carson” nella Chiesa di Santa Croce a Frassinetto

L’attrice Laura Curino dà voce alla “Signora degli Oceani” per il Festival “Gran Paradiso dal Vivo”

Domenica 6 luglio, ore 17,30

Frassinetto (Torino)

“Le nostre azioni sconsiderate e distruttive entrano a far parte dei vasti cicli della Terra e con il tempo ci ritornano indietro creando pericoli per noi stessi”: parole da incorniciare e messaggio tanto vero che di più non si può. A pronunciarle, anni fa (un bel po’) e con chiara assoluta preveggenza, la scrittrice e scienziata americana Rachel Louise Carson (Sprigdale, Pennsylvania 1907 – Silver Spring, 1964), grande biologa marina, definita la “Signora degli Oceani” e pioniera dell’ambientalismo moderno, cui, a sessant’anni dalla scomparsa, l’attrice torinese Laura Curino darà voce, domenica 6 luglio (ore 17,30), nella Chiesa di “Santa Croce” di Borgata Chiapinetto, a Frassinetto, sul versante piemontese del “Parco Nazionale del Gran Paradiso”, il più antico d’Italia.

L’evento teatrale (con la partitura drammaturgica di Massimiliano Bucchi e la regia di Marco Rampoldi) rientra nell’ambito del Festival “Gran Paradiso dal Vivo”, l’unico Festival “zero impact” di teatro in natura all’interno di un “Parco  Nazionale”, il cui programma prevede, fino al 20 luglioben 9 spettacoli unici ed irripetibili – senza quinte e sipario – totalmente immersi (pubblico ed attori) nel contesto naturale per un’autentica esperienza immersiva nei luoghi e nei territori dei Comuni di Alpette, Ceresole Reale, Frassinetto, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone e Valprato Soana. Con l’organizzazione di “Compagni di Viaggio” e la direzione di Riccardo Gili, il Festival è promosso dal “Parco Nazionale Gran Paradiso”, con il contributo di “Unione Montana Gran Paradiso – Valli Orco e Soana”, “Fondazione CRT”, “Iren”, “Smat” ed il patrocinio della “Città Metropolitana di Torino”.

L’appuntamento in programma domenica prossima, a Frassinetto è certamente fra i più interessanti inseriti in rassegna e permetterà alla bravissima Curino (dal 2015 direttore artistico del “Teatro Giacosa”, tra i fondatori del “Teatro Settimo”, una bella sfilza di premi e riconoscimenti, nonché docente di “Scrittura Teatrale” alla “Cattolica” di Milano) di raccontare la complessa storia di Rachel Carson, attraverso la voce di Dorothy Freeman, sua carissima amica e confidente, con cui Rachel intrattiene una fitta corrispondenza negli anni più creativi, entusiasmanti, difficili e burrascosi della sua complessa esistenza di donna e di scienziata. Divisa fra desiderio di scrivere e pesanti responsabilità familiari (fu al secondo anno di Università che Rachel, affascinata dalle brillanti lezioni di un’abile insegnante di “Biologia”, decise di cambiare specializzazione passando da “Letteratura” a “Biologia Marina”, pur essendo il mare per lei un perfetto sconosciuto), Carson, lottando con passione e determinazione, riuscì a diventare autrice di successo raggiungendo traguardi impensabili per una donna in quegli anni. Raggiunta la fama, denunciò con coraggio su testi diventati pietre miliari della letteratura ambientalista” – come “Il mare intorno a noi” (1951) e “Primavera silenziosa” (1962) – gli effetti devastanti di alcune sostanze chimiche e dell’inquinamento, scuotendo le coscienze e innescando un movimento che avrebbe cambiato per sempre il rapporto dell’uomo con la natura. Superando barriere e pregiudizi in quegli anni apparentemente insormontabili, questa donna straordinaria riuscì a sollecitare le persone a considerare l’umanità “parte e non padrona del mondo”. Questo, il suo lascito più importante.

Dorothy – Curino raccontano Rachel con amore, ripercorrendo episodi salienti della sua vicenda umana: alcuni intensi e appassionanti, alcuni paradossali e ridicoli, altri assurdi e umilianti, altri gioiosi, difficili e commoventi.

Serata, se possibile, da non perdere. Circondati dalla magica bellezza e dai dolci silenzi di una Natura ancora (si spera) incontaminata, nonché cullati e “coccolati” dal racconto teatrale di una delle nostre più brave e intelligenti attrici, capace con disinvoltura di abbracciare e “fare suoi” testi di nuova drammaturgia accanto ad altri squisitamente classici.

Al  termine dello spettacolo, alle 19, da “Mason Bartrumé”, nel pieno centro di Frassinetto, è in programma un’apericena con la stessa Curino.

Per info, prenotazioni e programma: tel. 346/2422756 o www.granparadisodalvivo.it

G.m.

Nelle foto: immagini di Laura Curino in scena

Processo agli anarchici: 670 mila euro per le devastazioni in onore di Cospito

Sono oltre 600mila euro i danni contestati al centro del dibattimento in corso al Tribunale di Torino. Si tratta del processo per i disordini nel capoluogo piemontese del 4 marzo 2023 durante il corteo di anarchici. La devastazione è tra i reati contestati poiché i dimostranti danneggiarono arredi urbani, cassonetti per i rifiuti, vetrine di banche e negozi e una ventina di auto, provocando danni, secondo l’accusa, di 672mila euro. Tanto è costata alla collettività la solidarietà ad Alfredo Cospito, l’anarchico che allora stava sostenendo uno sciopero della fame per protestare contro il 41 bis cui era sottoposto in carcere.