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Grande partecipazione ai funerali di Gianni Vattimo

Grande partecipazione di pubblico questa mattina a Torino nella Real chiesa di San Lorenzo in piazza Castello, per i funerali del filosofo Gianni Vattimo. Amici, parenti e il compagno, Simone Caminada, che ha accompagnato il feretro dalla camera ardente allestita nell’aula magna dell’Università (nella foto in basso di Igino Macagno). La messa è stata officiata da don Giovanni Ferretti, filosofo, ex rettore dell’Ateneo di Macerata. In chiesa il sindaco, Stefano Lo Russo, rettori e docenti universitari, il filosofo Massimo Cacciari, e anche un gruppo di no tav, con le bandiere fuori dalla chiesa.

Grandine e temporali, ma su Torino torna il sereno

Chicchi di grandine nelle scorse ore in periferia a Torino e acquazzoni nella notte in città e nel Torinese. In provincia sono stati chiamati i vigili del fuoco per alcuni allagamenti nella cantine. Si è registrato qualche rallentamento del traffico in tangenziale. Anche questa mattina il capoluogo regionale si è svegliato sotto un cielo plumbeo (nella foto di Mario Alesina) e la pioggia è stata intensa. Ma già a partire dalla tarda mattinata il tempo volgerà al bello per i prossimi tre-quattro giorni, con temperature in rialzo).

Al via Tennis in Città, l’entusiasmo delle Nitto ATP Finals nei parchi e nei luoghi simbolo di Torino

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Mancano meno di due mesi alla terza edizione delle Nitto ATP Finals che si svolgeranno a Torino dal 12 al 19 novembre.

In attesa del grande evento, che vedrà scendere in campo i migliori otto singolaristi e le migliori otto coppie di doppio della Pepperstone ATP Race to Turin, questo fine settimana prende il via da piazza San Carlo l’iniziativa Tennis in Città, che animerà nelle prossime settimane alcuni parchi e luoghi iconici di Torino.

Organizzata dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, in collaborazione con la Città di Torino, la manifestazione proporrà sette appuntamenti aperti a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a una disciplina sportiva che in Italia sta vivendo un momento di grande popolarità.

Ciascun appuntamento si articolerà su tre giornate, dal venerdì alla domenica. Dopo l’avvio in piazza San Carlo (22-24 settembre) le tappe successive si svolgeranno in tutti i week end che precedono l’inizio delle Nitto ATP Finals: Piazza d’Armi (29 settembre-1 ottobre), Parco Dora (6-8 ottobre), Rampa Nord centro commerciale Lingotto (9 ottobre-6 novembre), Parco della Confluenza (13-15 ottobre), piazza Arbarello (20-22 ottobre) e Parco Ruffini (27-29 ottobre).

Ad adesioni ancora aperte, sono già oltre 50 gli istituti scolastici – scuole primarie e secondarie di I e II grado di Torino e della città metropolitana – che hanno confermato con entusiasmo la propria partecipazione, per un totale di 2500 bambini e di 150 classi.

Come per le due precedenti edizioni Tennis in Città si caratterizzerà per un l’allestimento in pieno stile Nitto ATP Finals. In ogni tappa saranno installati due campi da tennis di 10x16m, dove insegnanti dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” della FITP assisteranno i bambini e i ragazzi che si approcciano a questo sport, ma anche gli adulti che si avvicinano per la prima volta al tennis.

La manifestazione offrirà anche la possibilità di cimentarsi con il tennistavolo, con l’allestimento di alcuni tavoli per far conoscere anche questa disciplina, grazie al supporto di Tecnici Federali e alla collaborazione del Comitato Regionale Piemonte e della Federazione Italiana Tennistavolo.

L’assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta, presente ieri all’avvio della manifestazione, ha commentato: “È con grande piacere che oggi inauguriamo la terza edizione di Tennis in città, che con il suo format collaudato permetterà a bambini, ragazzi e persone di tutta età di cimentarsi in questa splendida disciplina sotto la guida esperta di istruttori qualificati. Torino è sempre più città del tennis – continua l’assessore – e questa è solo una delle tantissime iniziative che animeranno il territorio scandendo l’avvicinamento alla terza edizione delle Nitto ATP Finals, che dai dati relativi alla prevendita di biglietti si preannunciano fin da adesso come un’edizione da record”.

Presunte torture nel carcere di Torino: assolto l’ex comandante della polizia penitenziaria

Una prima tranche del procedimento  con rito abbreviato, in relazione alle presunte torture nel carcere di Torino nei confronti di quindici detenuti tra il 2018 e il 2019 si è conclusa oggi.

L’ex direttore del carcere torinese Lorusso e Cutugno, Domenico Minervini, e l’ex comandante della polizia penitenziaria, Giovanni Battista Alberotanza erano coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica. Per  l’accusa i due avrebbero occultato gli episodi. Erano accusati di favoreggiamento e il direttore anche di omessa denuncia.L’ex capo della polizia penitenziaria del carcere di Torino, Alberotanza  è stato assolto – perché il fatto non costituisce reato  dalle accuse di favoreggiamento in merito alle torture sui detenuti. Minervini è stato condannato a una multa di 300 euro per omissione in atti d’ufficio ma assolto dall’accusa di favoreggiamento. Un solo agente imputato di tortura ha visto il reato riqualificato in abuso d’autorità ed è stato condannato a 9 mesi.

Manutenzione al grattacielo della Regione, fuori i dipendenti. L’assessore: “Prova di attenzione massima alla loro sicurezza”

L’assessore Tronzano: “La tempestiva decisione di far uscire i dipendenti è la prova che l’attenzione alla loro sicurezza è altissima”. Valle (Pd): “Ma cosa deve succedere ancora perché Cirio e Tronzano ammettano che non è vero che tutto va bene e rispondano alle tante questioni sollevate dalle opposizioni come dai sindacati?”

 

 Oggi alle 12 i dipendenti della Regione Piemonte hanno dovuto lasciare i loro uffici nel grattacielo di via Nizza a Torino per un intervento di manutenzione improvviso. A tale proposito ecco la nota dell’assessore al patrimonio regionale:

 

Il grattacielo ha un sofisticato sistema quotidiano di verifica e controllo di tutta la impiantistica. Essendo emersa la necessità di un intervento, a scopo meramente precauzionale, e nel rispetto delle normative di sicurezza previste per questo tipo di edifici, è stato chiesto ai dipendenti di non rientrare dalla pausa pranzo.

Per quanto attiene alla comunicazione, l’avviso è stato comunicato sulla pagina intranet dell’ente e, dal momento che si era già in una fascia oraria coincidente con la pausa pranzo, parallelamente i direttori hanno informato i propri settori, per la massima e capillare informazione.

“A chi cerca ogni occasione per fare polemica, e creare allarmismo tra i dipendenti, vorrei ricordare che questo grattacielo è rimasto incompiuto per tutti gli anni di governo del centrosinistra, ed è stata questa amministrazione a concludere i lavori e trasferire i dipendenti – dichiara l’assessore al Patrimonio Andrea Tronzano – La loro sicurezza è la priorità della Regione come dimostrano i quotidiani controlli sugli impianti e i tempestivi interventi di manutenzione che vengono effettuati se si riscontrano delle anomalie, svolti sempre in totale e precauzionale sicurezza per i dipendenti”.

“L’intervento di oggi, per sostituire una valvola del sistema antincendio, è appunto la dimostrazione che i controlli sono puntuali e funzionano. In tutti gli edifici si possono verificare delle anomalie, tanto più in un grattacielo di 43 piani. La differenza la fa la tempestività che qui è garantita, come dimostra l’intervento di oggi”.

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E’ intervenuto sulla questione anche Daniele Valle (Pd), vice Presidente Consiglio regionale: «Per il grattacielo della Regione Piemonte non c’è pace. Questa mattina è stato sgomberato senza che nessuno abbia spiegato il perché, lasciando i dipendenti nel caos, dando la notizia con il passaparola (!!!). Pare si tratti di un guasto all’impianto antincendio che abbia portato a dover evacuare tutto l’edificio. L’ennesimo segnale che dimostra come la sede regionale sia un’incompiuta, con troppe criticità e disservizi. Ma cosa deve succedere ancora perché Cirio e Tronzano ammettano che non è vero che tutto va bene e rispondano alle tante questioni sollevate dalle opposizioni come dai sindacati?».

 

“Operazione pusher”: maxi blitz della polizia, sequestro di droga e denaro in Barriera di Milano

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Sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, la Squadra Mobile della Questura di Torino, in stretta collaborazione con il competente Commissariato di P.S., ha svolto un’articolata investigazione per il contrasto del fenomeno dello spaccio al minuto di sostanze stupefacenti, nel quartiere di Barriera Milano.

Le modalità dello spaccio e gli accorgimenti adottati per eludere gli interventi di prevenzione e repressione, da parte degli equipaggi del controllo del territorio delle Forze di Polizia, hanno richiesto il ricorso ad una strategia investigativa di più ampio respiro, anche per cercare di superare le limitazioni imposte dal dettato normativo in tema di fatti di lieve entità.

L’attento studio eseguito dagli investigatori aveva evidenziato alcuni luoghi di maggior concentrazione di soggetti dediti allo smercio di stupefacenti, nell’arco dell’intera giornata, ove costoro sono soliti sostare in attesa di potenziali acquirenti, in particolare nel tratto di c.so Palermo, compreso tra via Malone, via Sesia e via Scarlatti.

Conseguentemente, d’intesa con la competente Autorità Giudiziaria, a decorrere dalla primavera del 2022, era stata svolta una mirata attività attraverso l’installazione di alcune telecamere strategicamente posizionate in luoghi individuati, che avevano consentito di cristallizzare il fenomeno e di attestare le singole condotte criminose, testimoniando l’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio”.

Erano stati individuati i gruppi di pushercentrafricani, che presidiavano la piazza di spaccio con l’ausilio di vedette, nell’arco delle 24 ore, spesso utilizzando biciclette e monopattini per i loro spostamenti, in modo da poter guadagnare repentinamente la fuga, nel caso di un eventuale intervento delle Forze dell’Ordine.

L’attività di videosorveglianza, supportata da interventi mirati di equipaggi della Polizia di Stato, aveva consentito l’identificazione di numerosissimi soggetti (autori di cessioni ovvero acquirenti di sostanze stupefacenti), di raccogliere preziose informazioni circa le dinamiche e le tecniche di spaccio adottate dai pusher, di sequestrare molteplici dosi di stupefacente di varia natura (crack, eroina e cocaina) nonché di procedere ad arresti in flagranza e ad arresti differiti di presunti spacciatori.

Nel corso delle lunghe attività svolte, erano stati operati numerosi arresti differiti e in flagranza di reato di stranieri responsabili di condotte di cessione di sostanze stupefacenti.

Stante la perdurante gravità del fenomeno, la Squadra Mobile, d’intesa con la competente Autorità Giudiziaria, intraprendeva un’ulteriore attività investigativa, supportata da numerosi presidi tecnologici, volta all’individuazione dei fornitori dei pusher precedentemente tratti in arresto.

La stessa, protrattasi per ulteriori sei mesi, consentiva agli investigatori di raccogliere gravi elementi indiziari, sulla base dei quali il G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della Procura della Repubblica, emetteva un’ordinanza dispositiva di misure cautelari, disponendo la custodia in carcere per 7 soggetti e il divieto di dimora nel Comune di Torino per altri 3 individui, tutti di nazionalità straniera.

A decorrere dalla giornata di mercoledi 20 u.s., il personale della Polizia di Stato (Squadra Mobile e Commissariato di P.S. “Barriera di Milano”) ha dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi di cui sopra, oltre che ad alcune mirate perquisizioni domiciliari.

Sono state eseguite sette misure cautelari (cinque custodie in carcere e due divieti di dimora), mentre non sono stati rintracciati gli ulteriori tre stranieri destinatari del provvedimento, in quanto non più presenti sul territorio nazionale. A carico di uno dei destinatari è risultato altresì pendente un Ordine per la Carcerazione per l’espiazione di una condanna divenuta definitiva, cui è stata data esecuzione.

Le perquisizioni hanno consentito l’arresto in flagranza di uno dei destinatari delle misure e di un ulteriore straniero, in quanto presso l’abitazione di costoro è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente (circa 300 grammi di cocaina e oltre 2,7 kg. di hashish).

Complessivamente, nel corso dell’attività investigativa, sono stati sequestrati oltre 2,8 chilogrammi di cocaina/crack, 1,6 chilogrammi di eroina, oltre 2,7 chilogrammi di hashish, nonché la somma contante di oltre € 80.000,00 (ottantamila).

 

“Rosmini, primo banco, fila centrale, capelli all’umberta…”. Gianni Vattimo nei ricordi di un allievo

Il grande professore-filosofo che mi riconciliò con la scuola

Gianni Milani

Martedì 19 settembre, già da giorni ricoverato all’Ospedale di Rivoli, Gianni Vattimo ci ha lasciati. L’avevo incontrato poco più di un mese fa. Una mattina d’estate, nella settimana successiva al Ferragosto, a Sauze d’Oulx. Seduto, assente, sulla sedia a rotelle, nel dehor esterno dell’Hotel “Holiday Debili” di via Clotes. Il mondo intorno, all’apparenza, non faceva più parte di quella “cosa strana, non percepita” che sembrava essere ormai per lui la vita. O ciò che di essa rimaneva. Lo scorrere, il vociare dei turisti lungo una delle vie principali e più “goderecce” del paese sembrava essere per lui vuoto assoluto, assenza di suoni, luogo non luogo, buio informe in cui lo sguardo era fisso solo su mani scheletriche, al pari del corpo, su mani tremanti, scosse dai brividi della malattia e che forse gli ricordavano pagine sfogliate di libri e giornali esistiti in un tempo troppo lontano. Dimenticato. Rimosso. Ad accudirlo una premurosa signora … dai, Gianni, vedi che qui, al fresco della montagna, riesci anche a muovere i piedi, su forza, muovili … Lui alzava il viso e, obbediente, forse un po’ felice della felicità di un bimbo che ha compiuto il suo dovere, lentamente muoveva le dita dei piedi. A comando. Va bene così?, sembrava voler dire. Accanto a lui il giovane brasiliano Simone Caminada, da oltre dieci anni, suo assistente e compagno.

Cappello di paglia a larghe tese, maglioncino bianco e blu a righe orizzontali (un “gondoliere” ai Milleecinque di Sauze?) cercava, anche lui, di scuoterlo, di regalargli un assenso, un sorriso. Con scarso successo. Professore, posso salutarla? Che piacere incontrarla! Il Maestro, il forte Padre del “pensiero debole”, alzò a fatica lo sguardo, gli occhi tristemente acquosi. Mi guardò e mi regalò un dolce, faticoso sorriso. Forse sì. Alla mente gli balenarono i contorni di un viso non del tutto sconosciuto, ma perduto, di fatto e di nome, nel tempo. E subito ritornò a quelle mani deboli e tremanti. Mio Dio, quanti anni da quei fine ’60, in cui, al piano nobile (sede storicamente dell’“Accademia di Medicina” di Torino e forse allora temporaneamente prestato alla “Facoltà di Lettere e Filosofia”) nel complesso della “Corte dei Minimi”, ex “Convento di San Francesco da Paola”, in via Po 18, diedi con lui il mio primo esame universitario di “Estetica”! Credo (ma non ne sono sicuro) si trattasse di esporre quanto s’era capito delle “Lettere sull’Educazione Estetica” di Friedrich Schiller. Fu allora che Vattimo, vedendomi arrivare al “banco di tortura”, sbottò con un largo sorriso, decisamente antistress, Milani, Rosmini, primo banco, fila centrale, capelli all’umberta …Il grande prof., al mio timido procedere, mi aveva immediatamente riconosciuto. Un magnifico 30 il voto finale (su libretto ancora cartaceo) che mi portai felice a casa … e non si pensi sia un voto da “raccomandato”, mi sorrise il buon Vattimo.

Erano passati una decina d’anni, da quei primi anni Sessanta, quando il sottoscritto, da ripetente (preferivo allora il pallone e le partite all’oratorio, anziché le “sudate carte”) frequentava la prima media all’Istituto “Rosmini” di Torino. E proprio quell’anno, mi pare ad anno iniziato, eccoci piombare atleticamente in classe, come docente di Lettere, quel po’ po’ di giovanottone biondo, sorridente e bruciato dal sole di montagna. Ben colorito, come sarebbe stato tutti i lunedì, dopo sportivi weekend passati sci ai piedi. E fu subito un ciclone, una ventata di freschezza che scosse piacevolmente l’intera classe. Rigoroso nello studio, ma anche “compagnone”, ironico, teatrante improvvisato. Grande juventino, per “disgrazia” di tal  Bongiovanni (mi pare fosse questo il nome del malcapitato compagno di classe), di fede interista e immancabilmente interrogato in occasione del “derby d’Italia”. Guai se la Juve perdeva. Interrogazione “cruenta”, ma anche tutta da ridere, e un bel potevi studiare di più Bongiovanni, invece di vedere la partita … vai vai, ti interrogo la prossima volta. Vattimo fu professore brillante. E brillante educatore. Con lui si studiava, eccome, ma senza paure e angoscianti patemi d’animo. Io diventai il primo della classe. Da ripetente a primo della classe. Un bel salto! Avevo ancora il pallone in testa, ma sapevo di dover anche studiare. E come studiare. Ce l’aveva insegnato lui. Grande affetto e immensa empatia.

Ecco allora spiegato quel … Rosmini, primo banco, fila centrale, capelli all’umberta, al primo esame di Estetica. Penso che proprio dal suo modo di “fare scuola” mi sia venuta la voglia di abbracciare anch’io, come ho fatto per quasi quarant’anni, il mestiere dell’insegnante. Grazie Maestro-Amico Vattimo. Prima dello scorso agosto, ebbi occasione di incontrarlo, sempre a Sauze, nell’agosto del 2019 “pre-pandemia”, lungo la strada che porta alla chiesetta cinquecentesca di San Giovanni Battista. Era di domenica. Vattimo, profondamente credente (“comunista cristiano”, si definiva) si recava a Messa camminando lento, a fatica, appoggiato al bastone e a braccetto di una giovane (credo) badante. Ci incrociammo. Professore, gli sorrisi. Milani!!, mi rispose. Che gioia! A sessant’anni dal “Rosmini” e a una cinquantina dai tempi universitari, mi aveva ancora riconosciuto. Anche se non avevo più i capelli “all’umberta”, anche se non avevo più, o quasi, capelli. Due parole. Non di più. Il fiato gli serviva per arrivare a Messa. Ma quelle parole e quel Milani mi resero l’uomo più felice del mondo. Spirito libero, garbatamente ironico, “rivoluzionario integrato” e “profondamente sabaudo”, lo ha definito l’amico filosofo Maurizio Ferraris. In “Non Essere Dio”, scritto nel 2006, a quattro mani, con Piergiorgio Paterlini, Vattimo scriveva. “Alla fine, senza che mai me lo sia detto così esplicitamente e con tanta forza, su tutto io ho cercato la libertà…più della fama e del successo certamente, più del potere di sicuro, io ho cercato la libertà”. Missione compiuta, caro grande Maestro!

Gianni Milani

 

I funerali del filosofo Gianni Vattimo si terranno sabato mattina alle 10 in piazza Castello a Torino nella Real chiesa di San Lorenzo. Ad officiate il rito sarà il rettore Don Giovanni Ferretti, filosofo e amico di Vattimo.

Aumento gasolio, allarme anche in Piemonte tra le imprese dell’autotrasporto

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Giovanni Rosso (Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti): Il costo del carburante aumenta in modo esponenziale: sta venendo meno il guadagno delle aziende”.

L’ennesimo aumento del costo del carburante sta andando a incidere sul futuro delle oltre 6.000 imprese artigiane del Piemonte che creano lavoro per circa 15mila addetti, con una dimensione media per azienda di 2,8 addetti per ogni realtà.

 

Infatti, il prezzo del gasolio è arrivato alla soglia di 2 euro al litro e negli ultimi due mesi il suo costo è aumentato del 12 per cento, con un trend in crescita di 1,5 centesimi al giorno.

Secondo una rilevazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, in Italia i prezzi alla pompa dei carburanti rimangono tra i più elevati in Europa: siamo al 6° posto nell’Ue a 27 sia per la benzina che per il gasolio. I rincari, per la benzina, sono stati del 14,4% rispetto allo scorso anno, mentre per quelli del gasolio l’aumento si ferma al 2,7%. In Italia il prezzo dei carburanti alla pompa supera del 6,6% la media dell’Ue a 27.

“Considerato che la spesa per i carburanti incide sul totale dei costi per il 30% – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – se il prezzo del gasolio continua a salire, rischia di venir meno il guadagno, mettendo a dura prova anche la stabilità delle diverse filiere produttive del Piemonte”.

“Per questo a livello nazionale – prosegue Rosso – abbiamo sollecitato interventi per tenere sotto controllo i prezzi ed evitare speculazioni ma anche per ridurre la componente fiscale. Infatti, in valore assoluto, l’Italia presenta la più elevata tassazione sui carburanti tra i 27 paesi dell’Ue: pesa per il 53,4% del prezzo alla pompa, superiore di oltre tre punti percentuali al 49,8% dell’Eurozona”.

Secondo le analisi di Confartigianato Trasporti, secondo le migliori performance aziendali, ormai la marginalità delle aziende dell’autotrasporto non supera il 4%.

“Il problema è che le aziende, dell’autotrasporto e di tutti gli altri settori – sottolinea Rosso – non riescono più a “spalmare” gli aumenti, fino a ora tenuti al minimo e suddivisi tra aziende, committenti e utenti finali. Il rischio è che quelle realtà meno strutturate, potrebbero non farcela a reggere il secondo inverno con i costi così elevati e con i ricavi così limitati”.

 “L’aver sfiorato la soglia di 2 euro per litro di carburante è insostenibile per gli autotrasportatori, tra i quali si sta diffondendo forte preoccupazione – conclude Rosso – è necessario adoperarsi per calmierare il costo del gasolio ed evitare una chiusura in massa dovuta all’impossibilità di continuare ad operare. Occorrono interventi mirati come i crediti d’imposta verso gli operatori professionali. Voglio ricordare che il combinato tra costi delle accise e l’Iva  sulle accise potrebbe sortire un effetto dirompente sul comparto”.

I funerali di Gianni Vattimo sabato in piazza Castello

I funerali del filosofo Gianni Vattimo si terranno sabato mattina alle 10 in piazza Castello a Torino nella Real chiesa di San Lorenzo. Ad officiate il rito sarà il rettore Don Giovanni Ferretti, filosofo e amico di Vattimo. La camera ardente si tiene nell’aula magna del Rettorato dell’Università in via Po oggi e domani  dalle 10.30 alle 18. Proprio in quell’aula Vattimo il 14 ottobre del 2008 tenne la sua ultima lezione prima del pensionamento.

La cultura è una passeggiata. A Torino torna “Portici di carta”

16ª EDIZIONE sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023Libri, letture, incontri, dialoghi, laboratori, passeggiate, degustazioni, azioni collettive con autrici e autori italiani e internazionali. 2 km di libri con editori e librerie lungo i portici. Dedica a Milan Kundera

05.10.2013, Torino, Portici di Carta 2013

“A Torino la cultura è una passeggiata”: con 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro e oltre 100 appuntamenti legati al libro, sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023 torna Portici di Carta, la manifestazione letteraria che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro, giunta alla sedicesima edizione. Quest’anno si propone al pubblico con l’anteprima di giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti, dal titolo “Il Salone che verrà”: un momento speciale in cui il Salone Internazionale del Libro di Torino illustrerà il progetto editoriale del triennio 2024-26 e annuncerà la lingua ospite dell’edizione 2024.

Il centro di Torino e i suoi eleganti portici (tra via Roma, piazza San Carlo, Piazza C.L.N., piazza Carlo Felice), patrimonio architettonico della città piemontese, sabato 7 e domenica 8 ottobre ospiteranno 63 librerie torinesi, fra indipendenti, di catena, remainders, antiquarie e bouquinistes, 68 case editrici e 49 espositori “Il libro ritrovato” (libri antichi e fuori catalogo), pronti ad accogliere lettrici e lettori di ogni età, oltre che turisti e visitatori. Proporranno un percorso di lettura caratterizzato da sedici aree tematiche per ogni gusto e passione: dalla narrativa alla saggistica, dai gialli ai fumetti, dai viaggi alla spiritualità e cultura orientale, dalla poesia alla storia e società, dalla scienza alle storie di genere, dalle letture per bambini, bambine, ragazze e ragazzi ai gialli, dall’arte alle lingue, alla storia locale, ai racconti.

Il programma culturale coinvolgerà scrittori e scrittrici da tutta Italia, ma anche ospiti internazionali (grazie anche alla collaborazione con Book Pride), bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari: un caleidoscopico calendario di appuntamenti caratterizzato da incontri, dialoghi, celebrazioni editoriali, dediche autoriali, passeggiate e degustazioni letterarie, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, letture ad alta voce. Tra gli ospiti: Viola Ardone, Annalena Benini, l’illustratore Barroux, Roberto Colajanni, Lorenza Gentile, Paolo Giordano, Keith Kahn-Harris (Inghilterra), Felicia Kingsley, Beniamìn Labatut (Cile), Michela Marzano, Giorgio Pinotti, Marco Rossari, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Chiara Valerio, Elena Varvello.

I luoghi degli incontri saranno l’Oratorio e la Chiesta San Filippo Neri, le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa Sanpaolo, Piazza San Carlo e alcuni Caffè storici, pasticcerie ed esercizi commerciali che si affacciano sulla piazza stessa, orgogliosamente soprannominata il salotto di Torino (Caffè San Carlo, Biraghi, Caffetteria Torino, Pasticceria Iginio Massari, Costadoro, Mokita, Sinatra, Stratta).

Contraddistinta a ogni edizione da una dedica speciale a una grande personalità del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese, scomparso l’11 luglio, indimenticabile autore di libri tradotti in tutto il mondo, come L’insostenibile leggerezza dell’essere, Lo scherzo, Il valzer degli addii e i racconti Amori ridicoli, tutti pubblicati in Italia da Adelphi.

Anche quest’anno gli editori ospiti presenti saranno due, ciascuno con incontri sulla propria storia e con autori significativi in dialogo con il pubblico: Adelphi per l’editoria di narrativa e saggistica, Clichy per l’editoria dedicata all’infanzia.

Confermati gli appuntamenti per i più piccoli con il programma Mini Portici, pensato per bambine e bambini, ragazze e ragazzi in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e TorinoReteLibri Piemonte, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.

Tornano le proposte all’insegna della consapevolezza green al Gazebo Sambuy, grazie a Il Giardino Forbito con il mercato della Biodiversità Googreen, e gli incontri letterari Il giro del mondo in 40 libri per confrontarsi sui temi della multiculturalità, migrazione e inclusione grazie al Centro Interculturale della Città di Torino. Novità di quest’anno è la collaborazione con le Giornate della Legalità della Fondazione per la Cultura della Città di Torino e con Festival del Digitale Popolare.

In occasione del centenario di Italo Calvino e come omaggio agli editori ospiti, i librai di Portici di Carta esporranno sui propri banchi il libro del cuore che più hanno amato di Calvino e i titoli di Adelphi e Clichy che hanno particolarmente piacere di condividere con lettrici e lettori.

Portici di Carta si conferma così la manifestazione di promozione del libro e della lettura capace di coinvolgere tutti i soggetti della filiera, dagli editori ai librai, dalle biblioteche alle scuole.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it).