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TFF, mai così tante star a Torino. Un successo, ma non si perdano le radici della rassegna

Si è da poco conclusa la 42° edizione del Torino Film Festival, la prima firmata dal direttore artistico Giulio Base, sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Carlo Chatrian, con uno schieramento di divi hollywoodiani e italiani così come non si era mai visto all’ombra della Mole.

Una passerella continua di grandi nomi che hanno illuminato l’autunno torinese, regalandole un’allure ancora più internazionale. Da Ron Howard a Billy Zane, da Sharon Stone a Julia Ormond, da Emmanuelle Béart a Rosario Dawson, da Alec Baldwin a Matthew Broderick in compagnia di Sarah Jessica Parker e Vince Vaughn. Tra i grandi ospiti della cinematografia italiana, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Michele Placido, Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Maurizio Nichetti, Donatella Finocchiaro, Cristiana Capotondi solo per citarne alcuni. Molti di loro sono stati insigniti del premio Stella della Mole o nel corso delle conferenze stampe o alla presentazione dei film, in tutto sono stati consegnati dodici premi.

Ben riuscita la cerimonia di apertura per l’indiscusso effetto sparkling, il red carpet solcato da grandi personaggi internazionali, un dispiegamento di fotografi senza precedenti a Torino come a Cannes e Venezia. Persino i più allergici alle serate mondane si sono ritrovati in smoking e paillettes nelle poltroncine del Teatro Regio, che neanche alla prima dell’opera hanno osato tanto. C’era da aspettarselo in fondo con la presenza della moglie di Giulio Base, Stefania Rocca, maestra di cerimonie, figura di spicco nell’organizzazione di grandi eventi ed esperta nello stanare e mobilitare le star più glamour del pianeta. Sul palco ritmo incalzante, avvicendarsi di ospiti illustri che hanno ricevuto il premio Stella della Mole, da Sharon Stone a Ron Howard, senza momenti letargici come in alcune passate edizioni e un bel film di apertura: il drama thriller di Ron Howard, con un cast di attori eccellenti del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e Syndey Sweeney.

Protagoniste assolute del primo weekend del festival un tris di dive incredibili che è una dichiarazione di intenti se il messaggio dell’inaugurazione non fosse già stato chiaro: l’imperativo è brillare. Ecco Sharon Stone, Emmanuelle Béart e Angelina Jolie che si sono generosamente concesse in conferenza stampa, ai fotografi e ai numerosi fans in coda ad attenderle. La prima ha raccontato la sua parabola di attrice dagli esordi come modella qui in Italia ai sodalizi umani ed artistici con registi importanti come Scorsese e Sam Raimi, soffermandosi sulla strada che c’è ancora da percorrere nell’ autodeterminazione delle donne, nel riconoscimento dei propri diritti nella società e nella battaglia contro la violenza di genere, senza dimenticare il suo impegno nel sociale. Emmanuelle Béart ha presentato in qualità di regista e come portavoce della battaglia contro gli abusi in ambito familiare, essendone stata vittima da adolescente, il documentario Un silence si bruyant. Angelina Jolie, presenza annunciata all’ultimo a poche ore dall’inizio del festival, ha interloquito anche lei in una veste inedita, quella di regista raccontando la genesi del suo film Without Blood tratto dall’omonimo libro di Alessandro Baricco Senza sangue: dall’incontro magico con lo scrittore torinese al lavoro di trasposizione in immagini per rimanere il più fedele possibile alla scrittura dell’autore torinese. Dietro la cortina di glamour sono emerse personalità affascinanti e sfaccettate.

Massiccia la presenza femminile: dalle cineaste alle componenti delle giurie ufficiali, dai temi trattati alle dive simbolo di empowerment femminile. A proposito di temi dominanti sembra che il fil rouge di quest’anno fosse la maternità, quella desiderata e cercata ma anche quella negata, dal belga Holy Rosita di Wannes Destoop vincitore di questo festival, al danese Madame Ida di Jacob Møller, dal coreano My best, your least di Hyun-jung allo spagnolo Nina di Andrea Jauerrieta e al tedesco Vena di Chiara Fleischhacker. Anche se nelle intenzioni dei selezionatori sembra non sia stata una scelta voluta, il risultato è parso un po’ ridondante.

Al centro della retrospettiva di quest’anno Marlon Brando, anche qui scelta in controtendenza rispetto al passato perché si è deciso di dare risalto più all’attore inteso come figura iconica che a un regista o ad una figura autoriale che abbia avuto un impatto importante sul cinema moderno. È stata comunque una scelta molto apprezzata nel centenario della sua nascita, coronata nel corso della cerimonia di premiazione dalla proiezione di Waltzing with Brando. Il film scritto e diretto da Bill Fishman è stato presentato in anteprima mondiale alla presenza del regista e del protagonista Billy Zane.

Risultato di questa abbuffata di star: grande successo di pubblico, un pubblico diverso (forse si è aggiunto quest’anno quello più a caccia di selfie), meno film, anche se la qualità è rimasta intatta, meno sale ed eventi collaterali. Alcuni han gridato al miracolo e al ben venga tutto questo scintillio, mentre i puristi del festival sono rimasti delusi e su posizioni scettiche. La parata di stelle per quanto abbia illuminato la città, in qualche modo ha appannato l’identità di questo festival. Già, perché il TFF, ex Festival Internazionale del Cinema Giovani, che nasce nel lontano 1982, nelle intenzioni del suo fondatore Gianni Rondolino era chiara la vocazione di porsi come festival alternativo e critico alla supina sottomissione all’imperialismo hollywoodiano. E non perché il cinema americano non fosse apprezzato dai progenitori di questo festival, ma per dare risalto alla ricerca di esperienze non omologate, con un’attenzione alla scena più underground, alle strade meno battute. Lontanissimi i giorni delle retrospettive sul cinema messicano, la Nouvelle vague e le maratone di film horror ora che il cinema di Hollywood è rientrato dalla finestra.

Di sicuro con questa edizione la manifestazione ha acquistato un respiro ancora più internazionale, ma ha perso quel radicamento nel tessuto culturale cittadino se si considera che, nell’asciugare il programma, si sono perse per strada quelle sezioni e quei progetti che davano risalto al Piemonte, come Spazio Torino e Piemonte Factory ed è venuto a mancare quello spirito amante del rischio e della scoperta, tratto distintivo da sempre del Torino Film Festival. Ci si augura che venga recuperato nelle prossime edizioni, mantenendo se è possibile quel tocco patinato che a molti non è dispiaciuto.

Testo e foto  Giuliana Prestipino

Torino City Marathon, vince l’azzurro Selvarolo in 2h11’13”

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TORINO – V come vittoria. Quella della Torino City Marathon, che stamattina ha colorato le strade del capoluogo piemontese. Ma anche quella di Pasquale Selvarolo, che all’esordio in maratona vince con un tempo di rilievo: 2h11’13”, e dei quasi 10.000 runner al via. Un battito di cuori e piedi infinito.

Torino City Marathon (42,195 km), Torino City Half Marathon (21,097 km) e Torino City Run (5 km circa): un menu capace di attirare i runner di tutti i livelli, ma anche chi ha voluto godersi le strade della città chiuse al traffico semplicemente camminando. I numeri parlano chiaro: 3.500 iscritti in maratona, 2.500 in mezza maratona e 3.367 nella stracittadina, chi con rilevamento cronometrico e chi no. Con una percentuale di stranieri che ha raggiunto il 27%, con 80 Paesi di tutto il mondo rappresentati.

L’azzurro Pasquale Selvarolo (G.S. Fiamme Azzurre) ha riconsegnato la maratona di Torino a un italiano dopo la vittoria di Giuseppe Gerratana nel 2022. Tra le donne la più veloce è stata la keniana Rael Cherop Boiyo in 2h33’51”. Ottima seconda l’olimpica Catherine Bertone in 2h39’01”.
Nella mezza maratona sono saliti sul gradino più alto del podio René Cuneaz (G.S. Parco Alpi Apuane) in 1h 06’47” e Laura Restagno (Atl. Mondovì Acqua San Bernardo) in 1h20’52”.

Maratona: cronaca e vincitori
Pasquale Salvarolo ha costruito la sua vittoria chilometro dopo chilometro. Dopo aver vissuto la prima parte di gara in seconda posizione tallonando Jonathan Akankwasa, l’atleta pugliese al 33° km ha deciso di attaccare l’ugandese. Lo ha staccato mantenendo la testa della gara fino al traguardo e fermando il cronometro a un ottimo 2h11’13”.
«È la mia prima 42 km, non sapevo cosa aspettarmi. Sapevo di essermi preparato bene, ma teoria e pratica non combaciano sempre. Sono molto felice di aver corso più veloce la seconda parte ed essere arrivato stanco ma non distrutto. L’8 novembre ho compiuto 25 anni, questo è il regalo più grande che potessi farmi»le parole di Selvarolo.
Akankwasa si è aggiudicato la seconda piazza in 2h15’58”, il keniano John Kioi Mungai la terza in 2h17’15”.

In campo femminile la ventiquattrenne keniana Rael Cherop Boiyo è stata protagonista di un assolo dal primo all’ultimo chilometro. Ha tagliato il traguardo dopo 2h33’51”: «Sono molto contenta, ho vinto e ho stabilito il mio nuovo primato personale. Ho patito un po’ il freddo». Emozionante e di rilievo la prestazione di Catherine Bertone, che ha concluso in seconda posizione con il tempo di 2h39’01”: «Sono felicissima. La mia prima maratona l’ho corsa a Torino in 3h 44′, di passi avanti ne ho fatti. Non potevo festeggiare la mia 40^ maratona e i miei 30 anni di attività agonistica in modo migliore».
Ha completato il podio la keniana Janet Jelagat Rono, terza in 2h43’29”.

In questa giornata di festa è importante sottolineare anche quanto sia importante la presenza di presidi di intervento che possano far fronte tempestivamente a eventi avversi su temi di salute: «Vogliamo ringraziare la Croce Rossa Comitato Territoriale di Nichelino, i medici e gli infermieri d’urgenza del Kairos Rescue Team, insieme al servizio 118, che hanno collaborato su un importante intervento d’urgenza che ha coinvolto un partecipante straniero, prontamente soccorso e trasferito in una struttura ospedaliera della città» ha dichiarato Simone Oneglio, presidente del team organizzatore.

Mezza maratona: cronaca e vincitori
La Torino City Half Marathon ha visto una gara al maschile molto combattuta tra René Cuneaz (G.P. Parco Alpi Apuane) e Gianluca Ferrato (Atletica Saluzzo). Ad avere la meglio è stato il valdostano, che ha chiuso la sua fatica in 1h 06’47”, davanti a Ferrato, secondo in 1h 07’11”. Terzo Lhoussaine Oukhrid, in 1h07’27”.

Tra le donne Laura Restagno (Atl. Mondovì-Acqua S. Bernardo) ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della mezza maratona con una prestazione in progressione che le ha consegnato il primo posto in 1h 20’52”. Giulia Cappelli (S.S. Lazio Atletica Leggera) è giunta seconda in 1h23’26”. Terza Elisa Rullo (Olimpiatletica) in 1h 23’34”.

La prima mezza maratona di Alessio Finello
Il pilota di Moto E Alessio Finello ha centrato il suo obiettivo: tagliare il traguardo della sua prima mezza maratona, chiudendo con il crono di 1h45’14”: «Sono contento, la seconda parte del percorso mi ha messo a dura prova con salite e discese, ma quanta emozione! Ora posso dirlo: non rimarrà l’unica».

Le parole di Mimmo Carretta, Assessore allo Sport della Città di Torino
«La Torino City Marathon è uno dei fiori all’occhiello della città – ha dichiarato Mimmo Carretta, Assessore allo Sport della Città di Torino –. Aver visto attraversare le piazze e le vie da migliaia di atleti è stata una gioia. Grazie agli organizzatori, che hanno fatto un lavoro egregio, e la Polizia Municipale, impegnata sul percorso.»

… e quelle di Clelia Zola, presidentessa di FIDAL Piemonte
«La Torino City Marathon – ha commentato Clelia Zola, presidentessa di FIDAL Piemonte – si conferma un successo, impreziosito tra l’altro dalla vittoria di un atleta italiano sulla distanza regina. Quando organizzatori, istituzioni e aziende partner collaborano succede qualcosa di grande. Come nel caso di questa manifestazione.»

Torino City Run: una corsa in favore della ricerca sul cancro
5 chilometri circa di corsa o camminata animati esclusivamente dalla voglia di trascorrere una mattinata diversa con le strade della città a propria completa disposizione e il maestoso arrivo in piazza Castello, insieme ai grandi protagonisti della maratona e della mezza. La Torino City Run ha regalato sorrisi e divertimento a tutti i 3.367 partecipanti. Ma non solo: Santander, per il terzo anno al fianco della manifestazione, ha donato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro 5 euro per ogni iscritto, supportando così le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. L’azienda, nel confermare il suo sostegno alla FPRC, inoltre, ha deciso di integrare la somma raccolta dalle iscrizioni alla Torino City Run per arrivare a una cifra complessiva di 20mila euro.

In questi anni di charity partnership con Torino City Marathon sono stati così devoluti alla Fondazione oltre 90mila euro.

L’edizione 2024 si è anche arricchita di una nuova importante iniziativa: la Fondazione ha deciso di instituire un premio per ricordare Laura Annaratone, ricercatrice dell’Istituto di Candiolo – IRCCS prematuramente scomparsa nel 2021. «La charity partnership tra la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la Torino City Marathon anche quest’anno darà più forza al lavoro di noi medici e di ricercatori dell’Istituto di Candiolo – IRCCS – ha dichiarato la professoressa Caterina Marchiò, Responsabile della Diagnostica Molecolare del Laboratorio di Anatomia Patologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS –. Questa edizione è per noi ancora più significativa: una squadra di Candiolo ha percorso i 5 km della Torino City Run in ricordo di Laura Annaratone. Al termine è stata premiata in sua memoria Elena Grassi, ricercatrice dell’Istituto che ha pubblicato un lavoro molto importante per la comprensione dell’evoluzione tumorale. Quella di oggi è un’occasione speciale per abbreviare insieme la distanza tra la ricerca sul cancro e la cura del paziente».
Il premio è stato consegnato dal papà e dal fratello di Laura. «Faccio le congratulazioni a lei e alla Fondazione. Questo è un ulteriore incentivo per i ricercatori che fanno già tanto» ha commentato il fratello dal palco.

Corrono con la Torino City Marathon
La Torino City Marathon è un lavoro di squadra. Una squadra che può contare su partner d’eccezione come Jeep (major sponsor); Kappa (sponsor tecnico); GenesiDuLac FarmaceuticiCerba HealthCare ItaliaMicla engineering & design, King e GOfit (sponsor); Cemental PrefabbricatiIrenBjorg, Lingotto Centro CommercialeGame7Athletics, Green Pea, ToBeEvents, Gimax, ValmoraBattaglioBorello, Chin8 Neri, Riso Scotti, Gariglio (partner).
Partner al fianco di FPRC Santander.
L’evento si è svolto con il patrocinio di Regione Piemonte, Torino Metropoli – Città metropolitana di TorinoCittà di TorinoCittà di MoncalieriCittà di Nichelino e Comune di Beinasco e con la collaborazione di Musei Reali di Torino, Turismo Torino e Provincia, Federalberghi Torino e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino.

Ipnoanestesia per interventi di chirurgia tiroidea alle Molinette

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Primi interventi di rimozione di una patologia benigna delle ghiandole paratiroidi in due donne di età avanzata (75 e 79 anni), con importanti patologie cardio-vascolari correlate, condotti in ipnoanestesia.
Presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino sono stati portati a termine, con tecnica chirurgica tradizionale mini-invasiva con incisioni al collo di minima entità (2,5-3 cm), due interventi di asportazione di tumori benigni delle paratiroidi con l’impiego di una tecnica anestesiologica innovativa, associando l’ipnosi all’anestesia locale, quale alternativa all’anestesia generale. Questo approccio anestesiologico, già in uso in altri Paesi europei per interventi chirurgici complessi ed in altre discipline mediche diverse dalla chirurgia, presuppone un lavoro di “équipe”, che coinvolge il chirurgo, l’anestesista e l’ipnologo per un’accurata selezione del paziente.
Dal punto di vista chirurgico, il chirurgo conduce l’intervento rispetto ad un paziente in anestesia generale senza variare modalità e tempi operatori, sempre comunque improntati alla massima delicatezza. Per quanto riguarda l’aspetto anestesiologico, l’impiego dell’ipnosi, soprattutto in pazienti con altre patologie correlate ad alto rischio anestesiologico, rappresenta una valida alternativa all’anestesia generale, riducendo l’impiego di farmaci “invasivi”, riducendo lo stress emotivo, modulando la percezione del dolore  e garantendo un migliore e più rapido recupero postoperatorio con una riduzione dei tempi di ricovero, ma soprattutto la mancanza della percezione dell’atto chirurgico.
L’équipe era composta dal dottor Maurizio Bossotti (responsabile della Chirurgia tiroidea-paratiroidea del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica della Città della Salute di Torino, diretto dal professor Mario Morino) affiancato dal dottor Pietro Soardo e dalla dottoressa Valentina Palazzo, specializzanda in Chirurgia Generale ed ipnologa, coadiuvata dagli anestesisti del gruppo del dottor Roberto Balagna.
Si tratta di una nuova frontiera per garantire ai pazienti un sempre minor trauma chirurgico.

Dalla Regione arrivano i fondi per promuovere le eccellenze turistiche del Piemonte

È aperto fino all’11 dicembre 2024 il bando per il finanziamento dei progetti di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici dei consorzi.

La misura mira a valorizzare le eccellenze del Piemonte diversificando le proposte turistiche, soprattutto all’aperto e sostenibili, e la dotazione finanziaria di 1,29 milioni di euro consentirà di coprire fino all’85 per cento delle spese.

«La Regione prosegue così nelle sue azioni di sostegno al turismo, che hanno consentito a questo settore di diventare un asset economico strategico e di veder costantemente crescere il numero di visitatori soprattutto per quando attiene il turismo dall’estero anche grazie all’attività di promozione dei Consorzi», dichiara il presidente Alberto Cirio.

«Con questa misura – precisa l’assessore al Turismo Marina Chiarelli – si intende promuovere un turismo sostenibile attraverso i propri Consorzi, che sono la spina dorsale della promozione dei territori, In un momento di grande competizione a livello nazionale e internazionale vogliamo incrementare gli standard di qualità che sono la carta vincente per attrarre un turismo nuovo consolidando, nello stesso tempo, quello più tradizionale che in questi anni ha saputo diversificare la propria offerta anche grazie alla destagionalizzazione».

Rientrano nel ventaglio dei progetti finanziabili quelli relativi a turismo attivo/outdoor/slow (escursionismo, cicloturismo, trekking), turismo equestre, golf, sport della neve, sport d’acqua, percorsi avventura, percorsi e «sentieri natura» in parchi e aree protette, cammini e itinerari dedicati a temi religiosi, storici, culturali, ambientali da percorrere a piedi, in bici o cavallo, itinerari alla scoperta di destinazioni minori, delle tradizioni e dell’artigianato locale. Saranno ammissibili anche i piani inerenti alla valorizzazione del sistema delle Residenze Reali Sabaude e della rete museale regionale, al patrimonio di forti alpini, castelli e dimore storiche, e quelli relativi a mostre, festival, città d’arte, antichi borghi, percorsi e itinerari enogastronomici che mirano alla valorizzazione dei prodotti tipici, degli eventi sportivi e della musica.

Il testo del bando è reperibile su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/promozione-commercializzazione-dei-prodotti-turistici-regionali-anno-2024

Si improvvisano rapinatori per pagare un debito: tre minorenni arrestati dai Carabinieri a Moncalieri

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Moncalieri 26 novembre

Come possiamo saldare un debito? È quello che tre giovani del posto si sono chiesti la sera del 26 novembre. Soldi subito e facili, la soluzione che hanno trovato è mettere a segno una rapina. La scelta ricade su un supermarket della periferia di Moncalieri, probabilmente obiettivo ritenuto sicuro. Con il volto coperto dai cappucci delle felpe e anche da mascherine chirurgiche, i tre armati di bastoni, hanno fatto irruzione all’interno del negozio dove senza alcun timore hanno danneggiato la vetrina e alcuni scaffali. Quindi hanno intimato al proprietario di consegnargli l’incasso. L’energica e inaspettata reazione di quest’ultimo, ha colto di sorpresa i ragazzi che dopo averlo colpito ad una spalla e a una mano sono fuggiti. Il bottino alla fine sarà di alcune bottiglie di alcolici. La fuga è durata molto poco, in Via Juglaris, i tre sono stati intercettati dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Moncalieri che nel frattempo sono stati allertati dalla Centrale Operativa. I giovani, tutti sedicenni, sono stati arrestati in flagranza di “rapina aggravata in concorso”. Uno di loro è stato accompagnato al CPA di Torino mentre gli altri due sono stati affidati in stati d’arresto ai genitori presso le proprie abitazioni a disposizione dell’autorità giudiziaria minorile. L’arresto è stato quindi convalidato dal GIP presso il Tribunale per i minorenni.

Torino City Marathon: il percorso di gara e le modifiche alla viabilità

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Domenica 1 Dicembre 2024 avrà luogo la gara podistica Torino City Marathon – MARATONA DI TORINO.

La manifestazione sportiva si svolgerà prevalentemente all’interno del territorio comunale della città e interesserà anche i comuni di Moncalieri, Beinasco e Nichelino.

La partenza, fissata per le ore 8.30,è posizionata in via Roma angolo via Bertola, mentre l’arrivo sull’area pedonale di piazza Castello. La durata prevista della manifestazione è di circa 5 ore e mezza e il percorso sarà chiuso a partire dalle ore 7.50 gradatamente di pari passo con il passaggio della corsa fino alle 15.00 circa.Anche le riaperture saranno graduali e avverranno man mano che l’ultimo concorrente sarà transitato.

Nell’orario sopra indicato l’area interessata dal percorso di gara sarà quindi soggetta a modifiche viabili.

Il percorso di gara, lungo il quale sarà interdetta la circolazione veicolare, sarà il seguente:

Partenza da via Roma, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Duca degli Abruzzi, largo Orbassano, corso IV Novembre, corso Agnelli, piazzale Caio Mario nord, corso Settembrini, piazzale Caio Mario sud, corso Unione Sovietica, rotonda Carello, strada del Drosso fino al confine con il territorio del comune di Beinasco. La gara proseguirà fuori dal territorio cittadino interessando i comuni di Beinasco – Borgaretto – Stupinigi – Nichelino – Moncalieri e rientrerà nel territorio comunale di Torino in corrispondenza del 34esimo chilometro in corso Moncalieri, per poi proseguire in piazza Zara, corso Monterotondo, piazza Muzio Scevola, ponte Balbis, corso Dogliotti, piazza Polonia, viale Thaon di Revel, viale Stefano Turr, sottopasso ponte Balbis, viale Marinai d’Italia,  viale Boiardo, piazzale Rita Levi  Montalcini, corso Massimo D’Azeglio, corso Vittorio Emanuele II, corso Cairoli,  lungo Po Diaz, piazza Vittorio Veneto, via Principe Amedeo, via Accademia Albertina, via Rossini,  corso San Maurizio, Rondò Rivella, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma (parzializzata, lato est sino a Santa Teresa esclusa) – via Roma (parzializzata, lato ovest) e arrivo in piazza Castello.

All’interno della gara principale, sul medesimo percorso, è prevista una manifestazione collaterale competitiva di 21 chilometri (Mezza Maratona) con partenza da viale Papa Giovanni XXIII – fraz. Borgaretto – Beinasco in corrispondenza del ventunesimo chilometro della Maratona e arrivo in piazza Castello.

A carattere non competitiva, sarà invece una camminatasulla distanza di circa 5 chilometri che partirà in coda alla Maratona e si svilupperà sullo stesso percorso sino a corso Vinzaglio angolo via Grandis, corso Bolzano, via Guicciardini, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, viale I Maggio, viale Partigiani, corso San Maurizio, Rondò Rivella, viale I Maggio, piazza Castello.

Chiusure ponti

È prevista la chiusura totale del ponte Umberto I (asse corso Vittorio Emanuele – corso Fiume) in entrambe le direzioni, dalle ore 9.30 alle ore 14.00 circa e la chiusuradel ponte Balbis (asse corso Bramante) in direzione della collina dalle ore 9.30 le ore 13.45 circa.

Ponti aperti

Aperti in entrambi i sensi di marcia Ponte Sassi, Ponte Regina Margherita, Ponte Gran Madre di Dio e Ponte Isabella, mentre Ponte Balbis sarà aperto solo in direzione ovest, verso la zona Ospedali.

Divieto di transito

L’intera via Pietro Micca sarà chiusa al transito veicolare dalle ore 7.30 e fino a  cessate esigenze.

Alcuni assi viabili saranno parzializzati e percorribili in un solo senso di marcia:

  • Strada del Drosso, tratto corso Unione Sovietica – via Anselmetti, sarà percorribile in direzione Ovest, verso il comune di Beinasco;
  • Corso Moncalieri, tratto piazza Zara Città di Moncalieri, sarà percorribile in direzione Nord, verso San Mauro T.se;
  • Corso San Maurizio sarà percorribile in entrambe le direzioni; chiusa solo la carreggiata laterale da Rondò Rivella a via Rossini;
  • Corso Unione Sovietica, nel tratto dal confine comunale al piazzale Caio Mario, sarà percorribile in direzione nord, verso il centro città.

Modifiche della viabilità non previste

Qualora le condizioni di traffico e di svolgimento in sicurezza della manifestazione sportiva lo richiedessero, la Polizia Locale potrebbe effettuare anche modifiche della viabilità non previste.

Percorsi consigliati e criticità

Per chi intende attraversarela città da Sud a Nord provenendo da Moncalieri, è consigliabile utilizzare gli assi viabili di corso Unità d’Italia, corso Massimo d’Azeglio e corso Moncalieri in direzione Nord.

Per attraversare corso Francia da Nord a Sud e viceversa, è consigliabile l’utilizzo dei sottopassi di piazza Rivoli (asse viabile corso Lecce – Trapani) e piazza Statuto (asse viabile corso Inghilterra – Principe Oddone).

Per chi proviene dalla collina, in direzione centro città, è consigliato l’utilizzo del ponte Regina Margherita (asse viabile corso Regina Margherita) e del ponte Vittorio Emanuele I (asse viabile Gran Madre – via Po).

Per chi proviene dalla collina, in direzione Moncalieri,è consigliabile l’utilizzo di un itinerario collinare.

Il mercato rionale di Santa Rita, vista la vicinanza con il percorso della Maratona, fino alle ore 10.00 sarà raggiungibile esclusivamente proveniendo da ovest rispetto all’asse viabile corso Agnelli – corso IV Novembre. Il tratto di corso Sebastopoli compreso tra via Tripoli e Corso Agnelli sarà chiuso in entrambe le direzioni fino alle ore 10.00 circa, eccetto operatori mercatali, residenti e mezzi di soccorso.

Divieto di sosta per tutte le categorie di veicoli

  • viale I Maggio, tratto piazza Castello – Rondò Rivella, dalle ore 5.00 alle ore 15.00;
  • viale Partigiani, ambo i lati, tratto viale I Maggio – corso San Maurizio, dalle ore 5.00 alle ore 15.00;
  • C.so S. Maurizio, carreggiata laterale sud, tratto Rondò Rivella – corso Rossini, dalle ore 5.00 alle ore 15.00;
  • viale Boiardo, tratto Montalcini – Marinai d’Italia, dalle ore 5.00 alle ore 12.30;
  • piazzale Montalcini (monumento Duca d’Aosta), dalle ore 5.00 alle ore 12.30;
  • corso Massimo D’Azeglio, tratto Montalcini- Vittorio Emanuele, dalle ore 5.00 alle ore 12.30.

Informazioni

Per informazioni sul traffico in tempo reale è possibile consultare il Sito internet Muoversi a Torinohttps://www.muoversiatorino.it .

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno momentanee deviazioni / limitazioni e/o sospensioni.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

(e.b.) Città di Torino

In Piemonte rallentano le compravendite immobiliari

Immobiliare, Fiaip: in Piemonte 30.300 case vendute in sei mesi, a Torino oltre 7mila

Volumi in calo, prezzi stabili e in lieve rialzo. Tassi sui mutui scendono e migliorano stime di fine anno”

  • Piemonte: compravendite -3,8% rispetto al primo semestre 2023
  • Torino -6%, provincia -4%
  • Positive Biella (+7%), Vercelli (+4%), Asti (+12,7%)
  • Previsione: calo in attenuazione negli ultimi due trimestri del 2024 e variazione annua minima sul 2023

In Piemonte le compravendite immobiliari continuano a rallentare anche nel primo semestre del 2024, dopo un 2023 sottotono, una flessione che però non ha ripercussioni sui prezzi che invece mostrano un leggero ma costante incremento.

Dall’elaborazione svolta da Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati provvisori trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state vendute 30.296 case, il –3,8% rispetto alle 31.500 compravendite realizzate nello stesso periodo del 2023.

“Si tratta di un calo dei volumi che segue il 2023 – spiega Marco Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte -. Infatti, la contrazione più marcata si è registrata nei primi tre mesi del 2024, da gennaio a marzo con il -8,8%. Mentre nel secondo trimestre, cioè da aprile a giugno, la flessione è stata solo dello 0,7%, ma in alcune province le percentuali sono positive”.

“La previsione – aggiunge Pusceddu presidente di Fiaip Piemonte – è che le compravendite negli ultimi due trimestri del 2024 si allineeranno sui volumi del 2023, recuperando almeno in parte le perdite registrate a inizio anno”.  

A mettere in moto questo miglioramento è la leggera diminuzione dei tassi d’interesse sui mutui nel 2024“La loro stabilizzazione offre più sicurezza nei consumatori – precisa Pusceddu -. Mentre nel 2023, il periodico aumento del costo dei mutui aveva concretizzato il rischio di arrivare al momento dell’atto di compravendita con un tasso di interesse più alto di quando si era manifestata l’intenzione di acquisto. Oggi invece gli operatori segnalano una minore difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti”.

TORINO

“Nella città metropolitana di Torino sono state vendute 16.283 case, con una flessione del -4,2% sul primo semestre del 2023”, commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino.

Una riduzione del numero di transazioni che impatta maggiormente sul capoluogo rispetto al resto della provincia. Nel dettaglio elaborato da Fiaip sui dati provvisori Omi, la città di Torino registra 7.079 vendite nei primi sei mesi di quest’anno, il -5,9%, mentre il resto della provincia si assesta al -2,8% con 9.204 compravendite.

“La contrazione delle compravendite di questo primo semestre – aggiunge Gallipoli – risente ancora di un 2023 penalizzato dal caro mutui: le persone interessate ad acquistare e a cambiare casa hanno preferito aspettare l’annunciata discesa dei tassi di interesse”.

Infatti è il primo trimestre del 2024 a mostrare il decremento più significativo (-10,2% nell’intera provincia). Mentre già il secondo trimestre è in campo positivo con il +1,4%, e anche Torino tenta la risalita, seppure con più fatica, registrando solo il -2% nel secondo trimestre dell’anno.

“La prospettiva quindi – conclude la presidente di Fiaip Torino – è che il mercato immobiliare vada stabilizzandosi, con una rilevazione positiva per gli ultimi due trimestri dell’anno e una variazione finale annua allineata al 2023”.

La maggior parte delle compravendite nel torinese riguarda immobili dai 50 agli 85 metri quadri, seguiti da quelli che vanno dagli 85 ai 115, in terza posizione gli alloggi di piccolo taglio sotto i 50 metri quadri. Il fuori porta segue la stessa dinamica ma in terza posizione ci sono le abitazioni sopra i 145 mq seguiti da quelli tra i 115 e 145 metri quadri.

PREZZI

Un altro aspetto da sottolineare è che questa contrazione dei volumi non si sta ripercuotendo sui prezzi: le quotazioni, complice l’inflazione e gli alti costi di ristrutturazioni sostenuti, non scendono, al contrario in questa prima parte dell’anno vi è stato un generale rialzo del prezzo richiesto, che talvolta si traduce in una maggiore trattativa tra le parti.

Complessivamente si tratta di volumi importanti, soprattutto se paragonati a qualche anno fa. Infatti le quasi 30.300 case vendute in Piemonte nel primo semestre rappresentano il +14,5% delle vendite dei primi sei mesi del 2019, anno in cui sono state concluse nei dodici mesi circa 54mila compravendite, quasi diecimila in meno di quelle realizzate nel 2023 che ha chiuso con oltre 63.700 scambi.

In questa prima parte dell’anno, torna anche a crescere la quota di abitazioni acquistate con l’agevolazione fiscale “prima casa” che si assesta intorno al 71%, con 5 punti percentuali in più rispetto al 2023. Mentre gli acquisti assistiti da mutuo sono a quota 40%.

DETTAGLIO PROVINCE

A mostrare un primo semestre con il segno positivo nelle compravendite sono le province del biellese (+6,7%) e del vercellese (+6,7%). Biella città segna il +7%, mentre il fuori porta il +6,6%. Vercelli invece registra un incremento del 4% e il fuori porta del 7,9%.

Segue poi l’alessandrino (+2,6%) con il capoluogo in equilibrio con il -0,4% e il fuori porta in positivo con il +3,5%.

L’astigiano è in leggera flessione (-2%), ma la città di Asti registra un decisivo incremento con il +12,7% ed è capofila nelle compravendite in regione, diversamente dal fuori porta che sconta un calo del -9,8%.

Il torinese vede un rallentamento nelle compravendite (-4,2%), più sentito nel capoluogo con il -5,9% rispetto al resto della provincia che segna il -2,8%.

Il novarese vede un calo delle transazioni del -6,8%, più marcato nel capoluogo con il -15,3% rispetto al resto della provincia -2,9%.

Il verbano è la provincia in cui il numero di compravendite è sceso maggiormente (-11,7%), fanalino di coda è Verbania che segna il -18,4% e il resto della provincia il -10,3%.

Allo sciopero anche gli antagonisti: agenti feriti. Università e Porta Susa occupate dai precari

I sindacati Cgil e Uil hanno manifestato  a Torino  contro la precarietà, i tagli alla spesa e le liste d’attesa infinite  in sanità.

Il corteo svoltosi pacificamente ha avuto un epilogo violento alla stazione di Porta Nuova  dove si sono verificati scontri tra gli agenti di polizia e gli antagonisti. La stazione di Porta Suda è stata occupata per mezz’ora da qualche decina di manifestanti che hanno invaso i binari.

Bruciate in piazza le immagini di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Davanti al Campus universitario, invece, all’insegna dello slogan  “Contro i tagli e la precarietà blocchiamo l’Università” i  lavoratori universitari precari hanno bloccato le entrate del Campus universitario Einaudi.

Ieri era sato presidiato Palazzo Nuovo.

 

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dei sindacati di polizia  Coisp, SIAP e Fsp:

Sei agenti feriti, escalation violenza 

“Offese e aggressioni continue ai poliziotti: non ce la facciamo più”. Così  Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, in seguito agli scontri tra Polizia e Antagonisti  avvenuti questa mattina a Torino nel corso della manifestazione dello sciopero generale.
“Stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le forze dell’ordine – continua – e il bilancio in questo momento è di 6 poliziotti feriti. Questi estremisti, aggressivi e violenti, non hanno esitato a scagliarsi rabbiosamente contro gli agenti, intonando cori offensivi e definendo ‘servi’ i nostri colleghi, in un chiaro tentativo di delegittimare il loro ruolo e il loro impegno al servizio della collettività”. “Non è immaginabile – continua Pianese – che i poliziotti debbano continuare a subire attacchi e insulti di questo genere, spesso promossi da una matrice ben definita che trova legittimazione in chi, irresponsabilmente, inneggia alla rivolta sociale. Questo atteggiamento non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma compromette anche la tranquillità delle città e la sicurezza dei cittadini”. “È indispensabile – aggiunge – che la politica, in modo trasversale, condanni con fermezza questi comportamenti criminali. Non ci devono essere ambiguità né atteggiamenti giustificazionisti: la violenza non può e non deve mai essere tollerata. Ora più che mai tutte le forze sane del Paese devono prendere posizione per rigettare qualsiasi forma di violenza per sostenere con forza il lavoro delle forze dell’ordine. Siamo stanchi di contare i feriti, siamo stanchi di vedere le città trasformarsi in un campo di battaglia in cui una minoranza violenta tenta di tenere in scacco la stragrande maggioranza dei cittadini perbene”, conclude.

Il  Segretario Generale Provinciale SIAP Pietro Di Lorenzo ha commentato:

“ Anche oggi Torino maglia nera in Italia a causa delle violenze dei soliti pseudo studenti e pacifinti che approfittano di ogni occasione per scagliarsi contro le forze di Polizia. Ancora feriti, se ne contano già sei, e ingenti danni ai mezzi della Polizia in un crescendo di aggressività, provocazioni e violenze favorite da impunità e coperture politiche.
E’ la prova a nulla servono manifestazioni, slogan e vittimismo invocando chissà quale comprensione da parte di chi odia le divise.
L’unica cosa che può essere utile è la rapida approvazione definitiva del DDL sicurezza che contiene molti degli strumenti per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo e per restituire autorevolezza a chi rappresenta lo Stato e presta la propria opera nell’interesse
della Nazione ”

 

Luca Pantanella Segretario Provinciale FSP Polizia di Stato di Torino:

Lo sciopero generale si è trasformato in un’occasione per gli estremisti di Askatasuna per scatenare la violenza in città. Gruppi organizzati, con il chiaro intento di provocare disordini, hanno attaccato le forze dell’ordine, cercando di occupare la stazione di Porta Nuova e vandalizzando un supermercato. È inaccettabile che un sindacato nazionale permetta che il proprio nome venga strumentalizzato da chi ha come unico obiettivo quello di seminare il caos. Chiediamo alla CGIL, alla UIL e a tutti gli organizzatori di prendere le distanze da questi atti di violenza e di condannare fermamente chi li ha commessi. Il Sindaco Lo Russo, invece di cercare di legalizzargli l’Askatasuna, dovrebbe agire con fermezza e chiudere il centro sociale che funge da base per questi gruppi violenti. È lì che si organizzano e pianificano le loro azioni, e togliere loro questo punto di appoggio è fondamentale per riportare l’ordine in città.Non possiamo permettere che Torino diventi una piazza di guerra. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con decisione per fermare questa escalation di violenza. A farne le spese, in primis, c’è sempre chi sta in prima linea: le Forze dell’Ordine.

 

Foto: copertina Lori Barozzino; piazza Castello lineaitaliapiemonte.it

Pil Piemonte, la crescita del turismo estero compensa (in parte) le difficoltà dell’automotive

In anteprima, il Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino diffonde le sue stime sull’andamento dell’Economia Piemontese nel terzo trimestre dell’anno. Si registra un significativo incremento del turismo estero. In rallentamento le esportazioni a causa della crisi del settore auto e dell’economia tedesca.

Dopo il rallentamento registrato dal PILNOW nel secondo trimestre, l’economia del Piemonte torna al segno positivo, con un +0,5% rispetto al terzo trimestre del 2023. Le difficoltà dell’automotive, che è stato il principale responsabile del rallentamento delle esportazioni, in calo dell’1,2%, sono state compensate dai settori del turismo, dei servizi e delle costruzioni (per merito del Pnrr).

Sono queste le stime del PILNOW, un modello di valutazione dell’economia regionale, elaborato dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino, in grado di aggiornare l’andamento del PIL piemontese su base trimestrale con un anticipo di sette trimestri rispetto ai dati ufficiali Istat.

Nel terzo trimestre 2024, il PILNOW ha raggiunto un valore di 155 miliardi di euro a prezzi correnti, pari a 135 miliardi di euro a prezzi costanti del 2015, con un incremento di 0,9 miliardi di euro in termini reali rispetto al trimestre precedente.  La crescita del Pil regionale ha superato leggermente la media nazionale (+0,4%), ma è stata inferiore al valore medio dell’UE a 27 (+0,9%), essenzialmente per l’esposizione regionale all’economia tedesca e al settore dell’auto.

Questo dato positivo, seppur in un contesto economico nazionale e internazionale complesso, conferma la tenuta dell’economia piemontese, con una crescita acquisita per il 2024 pari allo 0,4%, in linea con il valore nazionale.

Grazie al favorevole andamento del periodo estivo, il turismo estero ha fatto registrare un +11% su base annua, confermandosi come un nuovo motore di sviluppo per l’economia regionale. Le costruzioni, con un aumento del 17% dell’occupazione correlata, si risollevano dalla fine del superbonus e beneficiano dell’avvio degli investimenti legati al Pnrr, che stanno accelerando. Anche i servizi (+5% la loro occupazione annualizzata) dovrebbero aver avuto come base per il loro spunto gli stessi fattori causali. Si riduce, invece, l’occupazione nel commercio e nella manifattura (-1%).

Soffre l’export. La flessione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, seppur inferiore alla media nazionale (-5%), evidenzia la correlazione del sistema produttivo piemontese con l’andamento dell’economia tedesca, in particolare per quanto riguarda il settore automotive. Nonostante ciò, il valore complessivo annualizzato dell’export piemontese è ancora forte e si attesta a 62,6 miliardi di euro, pari al 40,4% del PIL regionale, 9 punti superiore alla media nazionale, grazie al traino dei beni strumentali e del settore alimentare, che si sono irrobustiti nella regione. Tuttavia, il settore dei beni strumentali è il primo per esportazioni verso gli Usa e in futuro potrebbero esserci timori per i possibili dazi.

Il rallentamento industriale e l’automotive stanno facendo crescere (+13%) la Cig, pari a 37 milioni di ore annualizzate, contro un aumento del 10% a livello nazionale. Per quanto si tratti di un impatto temporaneo, esso produce una riduzione di occupazione attiva standardizzata di circa 20 mila ULA (un valore pari all’1,1% della forza lavoro), che porterebbe a un tasso di disoccupazione non ufficiale in salita dal 6,2% al 7,3%. Il rientro di questi valori nella norma dipende tuttavia non solo dagli investimenti locali.

Si registra una certa stabilità dei consumi, influenzata dall’incertezza economica e dalla perdita di potere d’acquisto dei mesi scorsi. Questa dinamica si riflette anche sul fronte del credito, con una flessione della domanda di prestiti del 5% in Piemonte e del 4% a Torino.

La stima del PIL regionale per l’intero 2024 è di una moderata crescita, che potrebbe rivelarsi pari allo 0,6% sulla base della tenuta degli stessi motori della parte iniziale dell’anno.

“Per ambire a tassi di crescita decisamente superiori – commenta il Presidente del Comitato Torino Finanza, Vladimiro Rambaldi – occorrono una ripresa più vigorosa delle attività di investimento e delle esportazioni del settore manifatturiero, oggi rallentato dal contesto europeo e internazionale. Siamo comunque in presenza di un’economia regionale resiliente, nonostante l’indebolimento dell’economia nazionale e le difficoltà che registra il settore dell’auto. Certo il quadro generale è molto incerto ed è difficile fare previsioni a medio/lungo termine. C’è anche l’incognita dei dazi statunitensi sui prodotti europei. Torino Finanza, anche grazie a PILNOW, continuerà a monitorare l’andamento dell’economia piemontese, fornendo analisi puntuali e strumenti di supporto alle decisioni di imprese e istituzioni”.

“Quello che questa analisi ci fotografa è un Piemonte in bianco/nero – dichiara Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte – Mentre il settore automobilistico ha subito un rallentamento a causa del più ampio contesto economico europeo, la diversificazione dell’economia piemontese, soprattutto nei settori del turismo e dei servizi, ha contribuito a mitigare questi effetti. Il significativo aumento del turismo estero sottolinea la crescente attrattività della regione come destinazione, contribuendo positivamente alle economie locali. Tuttavia, non si possono sottovalutare le sfide poste dal contesto economico globale e dalle tensioni geopolitiche in corso, nonostante il Piemonte abbia sempre dimostrato un’importante capacità di adattamento. La collaborazione tra le istituzioni, l’innovazione e la sostenibilità ambientale possono rappresentare la chiave di volta per garantire uno sviluppo economico duraturo e inclusivo”.

“I territori montani sono in crisi climatica e demografica”, richiesta di aiuto alla Regione

“Le Regioni possono fare molto per le aree montane: occorre agire sui servizi ecosistemici ambientali, sulla decarbonizzazione, sulla strategia forestale, sulla telefonia e sulle connessioni”. È l’appello lanciato in terza Commissione in Regione, presieduta da Claudio Sacchetto, che ha audito la delegazione di Uncem Piemonte composta da Roberto ColomberoMaurizio GiacolettoLoris Emanuel e Bruno Mandosso. L’obiettivo è rilanciare l’impegno per le politiche della montagna, non senza un’incisiva azione nazionale.

Gli auditi hanno sostenuto che è necessario mettere in campo tutte le forze politiche, economiche, sindacali, istituzionali, “per il futuro della strategia delle Green Communities – come ha ribadito Colombero – perché c’è bisogno di definire un percorso virtuoso per i territori montani, che stanno affrontando in primo luogo le crisi climatica e demografica”.

Altro tema centrale del ragionamento in Commissione è stato l’organizzazione del sistema istituzionale, dopo la soppressione delle Comunità montane: “c’è bisogno di una cornice normativa sulle Unioni di Comuni, sulle Unioni montane che sia più solida a livello nazionale. Oggi purtroppo, come evidenziato, le Unioni sono fragili, occorre una riforma seria delle Autonomie nel quadro delle riforme nazionali che tocchino anche il Testo unico degli Enti locali”.

“Senza voler essere esterofili, la vicina Francia cala i vari progetti su una solida organizzazione istituzionale” ha sottolineato Uncem.

In Piemonte ci sono 550 Comuni montani, 52 Unioni montane di Comuni, dopo aver avuto per 40 anni prima 48 e poi 22 Comunità montane.

Come è stato ribadito, occorrono norme nazionali per rafforzare le stesse Unioni, per renderle solide, forti, capaci di generare sviluppo, di riorganizzare la Pubblica amministrazione, di dare servizi alle comunità, diritti di cittadinanza, scuole, trasporti e sanità.

Per delucidazioni sono intervenuti: Alberto Avetta (Pd), Pasquale Coluccio (M5s), Marco Protopapa (Lega), Monica Canalis (Pd), Mauro Fava (Fi) e  Mauro Calderoni (Pd).