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Torino accoglie il Disability Pride, ecco la galleria fotografica

A Torino oggi sfila il Disability Pride. L’evento mette al centro le persone con disabilità chiedendo una società realmente accessibile e libera dall’abilismo. Il Disability Pride Torino valorizza le diversità contro gli stereotipi.

Un Pride è,  prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma, è  l’affermazione  della propria identità  in uno spazio condiviso, politico, gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.

Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino, rete di associazioni, fondazioni, start up del territorio,  la manifestazione gode del patrocinio  della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino. Si tratta si un importante riconoscimento istituzionale  che testimonia l’interesse crescente  verso i diritti delle persone con disabilità,  non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadine e cittadini attive,portatrici di competenze, desideri, progettualità.
Il Disability Pride, nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, è  approdato in Italia nel 2015 grazie all’attività di Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato vita a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità  e la visibilità pubblica delle persone con disabilità.  In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e dal 2023 Torino.
Oggi il Disability Pride  rappresenta una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni, le aspirazioni  delle persone con disabilità.
Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione e nasce per superare la discriminazione di chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti .
Il corteo torinese propone uno sguardo intersezionale sulla disabilità e  i fatti, attraversa e incontra temi complessi più che mai attuali, come l’identità di genere, gli orientamenti di sessualità,  le origini etniche, le condizioni socio-economiche, venendo soggetta a multiple oppressioni che vanno riconosciute e combattute collettivamente.

Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico multidisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone come spazio di rivendicazione, ma anche di educazione collettiva, per contribuire ad arginare stereotipi, paternalismi e narrazioni di abilità ancora troppo diffuse. Insomma una normalità che ancora troppo spesso discrimina.

Le foto di Lori Barozzino

Al cimitero Parco inaugurata la prima sala del Commiato pubblica di Torino

È stata inaugurata la nuova Sala del Commiato realizzata all’interno del Cimitero Parco da AFC, la società partecipata della Città di Torino che gestisce i cimiteri cittadini. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta, Andrea Araldi e Carlo Tango, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AFC.

“I cimiteri sono luoghi del commiato e del ricordo, fondamentali per la comunità cittadina e accolgono ogni giorno centinaia di persone che rendono omaggio ai propri cari. Per questo siamo convinti che meritino grande attenzione e, d’intesa con AFC, stiamo lavorando ad un programma di riqualificazione generale, con l’obiettivo di un migliorarne fruibilità e accoglienza. L’inaugurazione della sala del commiato rappresenta un importante tassello di questa strategia” commenta il sindaco Stefano Lo Russo.

“L’apertura della nuova sala offre la possibilità di un ultimo saluto al proprio caro defunto e di un momento di raccoglimento in un passaggio molto doloroso che è quello del distacco con cerimonie per le quali occorrono spazi dedicati come quello inaugurato oggi. In questa sala ognuno può sentirsi a casa e portare i propri elementi distintivi” sottolinea l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta.

“È la prima sala di commiato pubblica in Città rivolta a tutti coloro che desiderano dare un ultimo saluto a chi non c’è più, rivolgendosi sia a chi crede, di ogni fede religiosa, sia a quanti vogliono dedicare un commiato laico. Un segnale importante per il rispetto della pluralità di convinzioni”  ricorda il presidente di AFC Andrea Araldi.

“A seguito di attente valutazioni – spiega l’amministratore delegato di AFC Carlo Tango –  si è scelto di ristrutturare un edificio già esistente all’interno del cimitero che aveva funzione di camera mortuaria per tre ragioni: velocizzare i tempi, ridurre i costi e non utilizzare spazio verde per nuove costruzioni”

Il nuovo spazio è stato realizzato grazie alla ristrutturazione dell’edificio in passato adibito a camera mortuaria dove è stata allestita una sala di circa 90 mq con una trentina di posti a sedere, arredi e un leggio. La sala è dotata di impianto di riproduzione audio e video, di impianto di condizionamento e riscaldamento e nell’edificio sono stati ricavati locali per servizi igienici. L’accesso è stato adeguato anche per persone con disabilità, l’area esterna è stata delimitata con barriere in legno e una siepe alta 3 metri.

La spesa per i lavori, iniziati a novembre dello scorso e terminati a marzo, è stata di circa 110mila euro.

“ArDe”. Così ti trasformo Parco Peccei: si rigenera il cuore verde di Barriera di Milano

Arte, Design e partecipazione attiva per “rigenerare”. Mente organizzativa lo “IAAD” di via Pisa

Un progetto di rigenerazione urbana e ricerca interdisciplinare che sapientemente va a coinvolgere “arte”“design” e “partecipazione attiva”. La firma e l’idea sono di “IAAD. – Istituto d’Arte Applicata e Design” di via Pisa, a Torino, e il Progetto, non per nulla, prende il nome di “ArDe – Arte e Design”. Obiettivo: costruire una nuova, più vivibile identità al “Parco Peccei” (27mila mq di prato, costruito come primo Parco ecosostenibile d’Italia e cuore verde di “Barriera di Milano”) sorto sull’area ex-industriale “Spina 4”, vicino al complesso “Docks Dora” e a via Cigna. Come? Per ora sono tre gli interventi emblematici individuati: “Machia”, un’installazione di arte pubblica partecipativa realizzata in marmo bianco dall’artista cuneese Fabio Viale (scultore di fama internazionale, noto per la sua capacità di trasformare il marmo in opere sorprendenti “che ridefiniscono il rapporto fra arte classica e contemporanea”) che coinvolge direttamente i cittadini nel processo creativo; “Laicos” , un “social table” progettato dagli studenti IAAD. per favorire l’incontro tra persone e generazioni attraverso il gioco; la “trasformazione del campo da basket” in un’opera di arte urbana che unisce “sport” e “cultura visiva”, firmata dagli artisti Riccardo Corn79 Lanfranco (membro del Collettivo torinese “Il Cerchio e le Gocce”, dal 2001 fra i principali promotori della “Street Art” in Italia) ed Edoardo Bansone, che con un personalissimo linguaggio distintivo nel “graffiti-writing” porta un approccio dinamico e personale alla riqualificazione dello spazio urbano.

Il Progetto coinvolge attivamente circa venti studenti “IAAD.” dei corsi specifici di “Social Innovation Design”“Interior Design” e “Comunicazione Design”. Proprio a loro si devono interessanti e partecipati micro-progetti autonomi (che si aggiungono ai tre interventi principali, di cui sopra), dal recupero dei tombini all’ideazione di servizi urbani – come bagni pubblici, nuove segnaletiche e strumenti di divulgazione culturale – fino alla creazione di un brand per valorizzare storie e identità di un quartiere fra i meno “facili” e più problematici di Torino. A coordinare il tutto è Lucrezia Nardi (project manager del progetto, nonché storica dell’arte e curatrice) con il supporto di Gianluca Bocchetta (designer e fondatore di “Velvet Studio”), ma il Progetto commissionato da “IAAD.”, in collaborazione con l’Associazione “Barriera Design District” , coinvolge una complessa rete di enti locali e nazionali, come l’“Accademia di Belle Arti di Napoli” e il “Conservatorio di Matera”, entrambi impegnati sui temi della riqualificazione, della mappatura e delle ricadute sociali degli interventi artistici.

“Cultura, arte e bellezza – ha commentato, all’inaugurazione dei nuovi interventi, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – sono da sempre importanti veicoli di rigenerazione urbana. Per questo siamo particolarmente contenti oggi di inaugurare gli interventi del progetto ‘ArDe’ che daranno un nuovo volto al ‘Parco Peccei’, nel cuore di Barriera di Milano. Un territorio di cui conosciamo le difficoltà e dove come Amministrazione stiamo lavorando per potenziare gli investimenti, in particolare sulla rigenerazione urbana e comunità sociali”.

“ArDe – ha ricordato da parte sua la project manager Lucrezia Nardi – è il frutto di un approccio radicalmente transdisciplinare che unisce arte, design e innovazione sociale. In questo progetto, ‘IAAD.’ si conferma come uno spazio di ricerca viva, capace di uscire dalle aule per incidere sul territorio. Come comunità di ricerca e insegnamento, crediamo nel valore formativo e trasformativo di esperienze come questa, in cui l’immaginazione progettuale si traduce in pratiche concrete di rigenerazione urbana e relazione. ‘ArDe’ si inserisce nel percorso di ricerca e sperimentazione che ho ideato e sviluppato attraverso ‘P+Arts’ e ‘Barriera Design District’: un dialogo tra progettualità, contesto e trasformazione condivisa”.

A partire dall’opera “Machia” di Fabio Viale, utilizzata come “case studies” dagli studenti di “Social Innovation Design” che hanno sviluppato un piano di raccolta dati (con interviste, osservazioni e “paper” accademici) proprio analizzando le reazioni della comunità all’opera. Concepita come installazione sperimentale, “Machia” sarà posizionata in un luogo ben preciso e strategico del “Parco Peccei”, scelto proprio in base al suo potenziale di attivazione e integrazione con i cittadini che lì interagiscono. Domanda, più che lecita: l’opera sarà preservata o vandalizzata? Per inciso, si badi che le creazioni di Viale (fra cui “Ah-galla”, una barca interamente in marmo in grado di galleggiare, esposta e varata da Venezia a San Pietroburgo e a Mosca) sono state esposte nei più importanti Musei e Gallerie d’arte del mondo, da New York a Basilea, da Londra a Milano. Eppure, chissà perché?, al “Parco” la domanda su esposta viene da farsi. La risposta degli organizzatori: “Dal punto di vista curatoriale, l’intervento rompe con la logica monumentale tradizionale: l’artista mantiene l’anonimato, rinunciando al controllo autoriale per lasciare che sia la comunità ad appropriarsene, a riscriverla e a trasformarla. Un’azione di artivismo urbano che ridefinisce la partecipazione attiva e fa dell’arte un dispositivo sociale e rigenerativo, capace di produrre memoria, identità e relazioni”. Nel migliore dei casi. Quanto si spera avvenga al “Parco Peccei”.

Per infowww.iaad.it

Gianni Milani

Nelle foto: Fabio Viale “Machia”(Credit IAAD); Progetto “ArDe”, il sindaco Stefano Lo Russo all’inaugurazione (Credit IAAD); immagini Progetto (Credit IAAD)

Scale mobili della metropolitana ferme per un calo di tensione

A causa di una perdita di tensione  questa mattina molte scale mobili della metropolitana torinese erano ferme. Per il calo elettrico  sono entrati in funzione i sistemi di sicurezza che hanno arrestato automaticamente il funzionamento di alcuni impianti, spiega GTT.

Il meccanismo di sicurezza si attiva su tutte le scale mobili. Solo alcune possono essere riavviate da remoto, e per queste  non c’è stata ripercussione sul servizio, mentre altre richiedono l’intervento diretto degli operatori. Le squadre di manutenzione sono intervenute tempestivamente.

La Regione approva la legge di riordino. Cosa cambia per imprese e cittadini

È stata approvata dal Consiglio Regionale, dopo un lungo iter, la Legge di Riordino (ddl 73) che aveva come relatore l’Assessore ai Rapporti con il Consiglio, Gian Luca Vignale. Molte le tematiche fondamentali trattate dalla Legge:
dall’Osservatorio sui PFAS, alla modifica della legge sugli Usi Civici, agli articoli sulla valorizzazione del patrimonio regionale, a quelli sull’ urbanistica e la sicurezza. Centinaia gli emendamenti esaminati nelle varie giornate di discussione che hanno portato alla stesura di un testo di vitale importanza per enti pubblici, imprese e, in generale, di interesse per i cittadini piemontesi. Approvate modifiche attese per rilanciare le attività e snellire procedure regionali.

<L’approvazione, attesa, di questa legge di riordino – dichiara l’Assessore Vignale – che come dice il nome stesso, ha permesso di intervenire per sistemare e aggiornare norme esistenti, ma non solo. Il Consiglio ha deliberato -spesso all’unanimità- su tematiche di grande rilevanza per la vita dei piemontesi. In alcuni casi, si trattava di modifiche attese da tempo, in altri permetteranno di rilanciare attività ed interventi sia in ambito pubblico che privato. Si è trattato di un lavoro importante per il quale ci siamo impegnati, come governo della Regione, per rispondere con efficacia e celerità alle necessità di enti, cittadini e imprese>.

Donna trovata senza vita nel Torinese, il marito annegato. Ipotesi di omicidio – suicidio

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Una donna di 54 anni è stata trovata senza vita nel pomeriggio di oggi in un’abitazione di Rivalta, nel Torinese. Il compagno, di un anno più anziano, è stato trovato annegato questa mattina nel lago di Avigliana. Secondo alcuni testimoni si sarebbe suicidato.

A fare la tragica scoperta sarebbe stato il fratello dell’uomo. Dopo essere stato rintracciato dai carabinieri e informato della morte del fratello, si è recato nell’abitazione della coppia per avvisare la donna. Una volta arrivato, l’ha trovata priva di vita.

Quante imprese piemontesi usano l’intelligenza artificiale?

Lo studio di Confartigianato 

Il 22,7% delle imprese piemontesi con addetti utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali, realizzare prodotti migliori e offrire servizi più adeguati, quindi per sicurezza informatica, relazioni con clienti e fornitori, videosorveglianza, elaborazione immagini, gestione robot, analisi dati e sistemi previsionali, automazione di processo e trattamento linguaggio macchina.

Delle 11.724 realtà che sfruttano questa nuova tecnologia, 2.663 sono artigiane con dipendenti.

A livello territoriale, a Torino 6.301 imprese utilizzano l’intelligenza artificiale, di cui 1.274 sono artigiane (20,2%).

E’ questo ciò che emerge dallo studio “I pionieri dell’IA” realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato che ha analizzato i dati di UnionCamere, Ministero del Lavoro, Sistema Excelsior e Istat.

Lo studio evidenzia inoltre che le applicazioni più diffuse nelle MPI artigiane riguardano la gestione economico-finanziaria (46%), il marketing e l’e-commerce (34,8%) seguite a distanza da gestione dei clienti con il 18,8%, gestione dei servizi e della produzione con il 18,5% e la sicurezza informatica (18,3%).

I settori maggiormente interessati sono le attività di servizi, le costruzioni, il manifatturiero, il trasporto e magazzinaggio; a seguire i servizi alle imprese, la gestione di rifiuti e acqua, alloggio e ristorazione, informazione e comunicazione.

“Questi dati dimostrano come il tessuto imprenditoriale torinese e piemontese non sia solo reattivo, ma anche coraggioso nell’innovareafferma Dino De Santis Presidente di Confartigianato Imprese Torino – un segnale che parla di futuro, innovazione e capacità di adattamento del nostro saper fare, La cosiddetta “intelligenza artigiana” si rivela un fattore strategico per affrontare la transizione digitale, senza perdere l’anima del nostro lavoro: creatività, manualità e legame con il territorio. Il nostro compito è quello di accompagnare le imprese affinché non restino indietro, ma

bisogna aver ben chiaro che l’IA non sostituisce l’uomo, lo potenzia: la sfida è saperla governare”.

L’analisi, al contrario, dimostra anche come rimanga alta la quota di imprese che dichiara di non sapere come introdurre l’IA nei propri processi: ben il 69,5%.

Dall’analisi emerge anche che le imprese piemontesi hanno previsto l’entrata di oltre 48mila lavoratori con elevate competenze digitali avanzate pari al 13,0% del totale delle entrate annuali. Di questi, oltre 27mila addetti sono difficili da trovare, con una percentuale equivalente del 56,5%.

Confartigianato  ha voluto anche indagare sulle motivazioni che portano ancora troppe realtà a non usare tecnologie legate all’IA.

Dall’analisi dell’Ufficio Studi emerge infatti come il 69,9% delle imprese (7 su 10) non sappia come introdurre soluzioni di IA nei processi produttivi o di servizio mentre il 15,6% pensa che il proprio business aziendale non possa beneficiare dell’uso delle tecnologie legate all’IA.

“I dati ci dicono che si deve agire su diversi fronti – conclude De Santis– il primo è sicuramente la formazione attraverso un maggior impegno in fase di orientamento e dei rapporti con le istituzioni formative per arrivare ad avere figure e competenze adeguate alle necessità delle imprese. Emerge inoltre, la necessità di aumentare le conoscenze delle imprese sulle applicazioni dell’IA con investimenti mirati”.

A livello nazionale due terzi (66%) degli imprenditori e lavoratori autonomi italiani hanno un’opinione positiva sull’utilizzo di intelligenza artificiale (IA) e robot nei luoghi di lavoro.

In Italia nel 2024 sono 181.652 imprese con dipendenti le pioniere che hanno adottato tecnologie legate all’IA, pari all’11,4% delle imprese con dipendenti, con una maggiore diffusione nei Servizi (12,6%) rispetto al Manifatturiero (8,8%) e alle Costruzioni (7,7%).

Le regioni leader per pionieri dell’IA sono Lombardia con 32.080 imprese (17,7% del totale), Lazio con 17.669 imprese, Campania con 17.221 imprese, Veneto con 15.507 imprese ed Emilia-Romagna con 13.649 imprese. Sono 177.887 le Micro e Piccole Imprese (MPI), utilizzatrici di IA mentre 34.997 sono le imprese artigiane. Le imprese artigiane pioniere dell’IA sono il 19,3% delle imprese utilizzatrici di IA, con una maggiore incidenza nelle Marche con 27,5%, Veneto con 24,0%, Sardegna con 23,4%, Provincia Autonoma di Bolzano con 23,3% ed Emilia-Romagna e Toscana, entrambe con 23,1%.

Maggiore uso dell’IA per cybersicurezza e management.

Il 13,1% delle imprese ha già assunto o intende assumere personale per la gestione delle tecnologie IA. Le imprese prevedono l’entrata di 686mila lavoratori con elevata richiesta di competenze digitali avanzate, che includono l’intelligenza artificiale, oltre a cloud computing, Industrial Internet

of Things (IIoT), data analytics e big data, realtà virtuale e aumentata e blockchain, pari al 12,4% del totale delle entrate. La carenza di competenze digitali avanzate rappresenta un ulteriore vincolo alla diffusione dell’IA: il 53,5% dei profili richiesti è di difficile reperimento, in particolare in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Toscana.

Estate a Torino nei parchi e nei cortili: tornano i Punti estivi

L’estate torinese si diffonde nei luoghi della quotidianità. Gli spazi pubblici si trasformano in ambienti di cultura, gioco e incontro grazie al ricco palinsesto di appuntamenti nei dieci punti estivi, individuati lo scorso anno con la seconda edizione del bando pubblico biennale indetto dall’assessorato alla Cultura attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

“Anche quest’anno – dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – gli spazi pubblici e i luoghi della quotidianità si trasformeranno in palcoscenici all’aperto, per offrire a famiglie, giovani, anziani e turisti un programma culturale ampio e diversificato, realizzato con passione e competenza dalle associazioni e realtà culturali del territorio. Un ringraziamento particolare va a Intesa Sanpaolo, il cui sostegno rende possibile la realizzazione di un’iniziativa che contribuisce a fare di Torino una città viva, accessibile e culturalmente ricca, anche d’estate”.

Tra le attività proposte, spettacoli teatrali, concerti, cinema all’aperto, danza, laboratori per bambini e ragazzi, talk, seminari e iniziative a contatto con la natura animeranno l’estate torinese per tre mesi in tutta la città. Un programma culturale variegato, capace di coinvolgere pubblici diversi e promuovere l’accesso alla cultura in modo inclusivo, anche tramite iniziative gratuite o a costi ridotti.

Sul sito della Città di Torino, alla pagina www.comune.torino.it/eventi, è  disponibile il calendario giorno per giorno delle iniziative, che sarà promosso in tutta la città anche attraverso la campagna di comunicazione “Torino, che spettacolo! Che bella estate!”.

LE ATTIVITÀ NEI DIECI PUNTI ESTIVI

Evergreen Fest 2025
Soggetto promotore: Associazione Tedacà
Luoghi: parco della Tesoriera (corso Francia 186-192)

Concerti e spettacoli, laboratori di pilates, shiatsu e pittura, musica classica, silent disco, presentazioni di libri, oltre ad attività rivolte a ragazzi, bambini e famiglie, tra laboratori di musical, danza, teatro e creatività, attività sportive, letture sul prato, giochi interattivi e di società, spettacoli di circo e magia.

Mappa Mundi
Soggetto promotore: Associazione Culturale Comala ETS
Luoghi: ex caserma La Marmora (corso Francesco Ferrucci 65), area pedonale di via Di Nanni, piazza Benefica

Serate di cinema all’aperto, concerti, eventi dedicati al ballo, serate di musica elettronica, spettacoli di stand-up comedy ed eventi teatrali, eventi di comunità e giornate legate allo sport e al gioco. Un palinsesto ricco e variegato, pensato per coinvolgere tutti i cittadini e i visitatori della città.

sPAZIO211 Open Air
Soggetto promotore: Associazione sPAZImUSICALI ETS
Luoghi: sPAZIO211 (via Cigna 211)

Nel cuore di Barriera di Milano, un ricco programma che coinvolgerà professionisti, artisti, giovani talenti, produttori, stakeholder e istituzioni in appuntamenti che spaziano tra spettacoli, incontri, workshop, podcast live, masterclass, talk, anteprime esclusive e street art.

Estate a Sud 2025 – I palchi di Mirafiori
Soggetto promotore: Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
Luoghi: Casa nel Parco – Casa del Quartiere di Mirafiori sud (via Modesto Panetti 1), CPG (strada delle Cacce 36), Orti Generali (strada Castello di Mirafiori 38/15), TeatrAzionE (via Emanuele Artom 23), Punto 13 (via Arturo Farinelli 36/9), Cinema Teatro Agnelli (via Paolo Sarpi 111).

Un cartellone che intreccia molteplici linguaggi artistici, dalla musica al teatro, dal cabaret al cinema, passando per la danza, le arti circensi e i talk scientifici, affiancati da attività dedicate al benessere per adulti e anziani, proposte ludico-creative per bambini e famiglie e appuntamenti di divulgazione su scienza e attualità.

Hiroshima Sound Garden
Soggetto promotore: Hiroshima Mon Amour ETS
Luoghi: Hiroshima Mon Amour (via Carlo Bossoli 83)

Un programma che affronta tematiche diverse — dalla parità di genere all’uguaglianza, dalle questioni ambientali ai temi della pace, della giustizia e delle comunità — attraverso concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri. Tra gli appuntamenti, omaggi a Pier Paolo Pasolini, Hayao Miyazaki, J.R.R. Tolkien e ai Nirvana, oltre al contest rap “Tecniche Perfette”.

Estate of Mind
Soggetto promotore: Banda Larga APS
Luoghi: parco del Valentino e Murazzi del Po

Un calendario variegato, tra cinema all’aperto, concerti, laboratori di movimento, presentazioni di libri in riva al fiume, poesia performativa, danza contemporanea e spettacoli multimediali e una festa finale che unisce i vari hub della rassegna.

La terrazza della felicità
Soggetto promotore: Associazione Nessuno APS
Luoghi: Polo culturale Lombroso 16 (via Lombroso 16)

Un programma articolato attorno a dieci tematiche chiave — dalla sostenibilità all’innovazione, dalla scuola al lavoro, fino alla terza età, alla salute e all’accesso alla cultura — esplorate attraverso un’ampia gamma di attività: presentazioni di libri, mostre fotografiche, dibattiti, laboratori, concerti, spettacoli per bambini, attività dedicate agli anziani e incontri di divulgazione.

Cinema in famiglia – XV edizione
Soggetto promotore: Associazione Culturale Zampanò
Luoghi: parco Rignon (corso Orbassano 200), parco Ruffini (viale Bistolfi 183), piazza Don Franco Delpiano, piazzale Mauro Rostagno, parco del Mausoleo della Bela Rosin (strada del Castello di Mirafiori 148/7)

Una rassegna cinematografica itinerante in cinque aree verdi della città, tra film di animazione, di avventura, fantasy, commedie, film d’essai e documentari.

Il coraggio di essere felici
Soggetto promotore: Stalker Teatro Soc. Coop.
Luoghi: Cortile officine CAOS (piazza Montale 14 bis/a), spazi interni di officine CAOS (piazza Montale 18/a)

Un fitto programma di appuntamenti tra serate di spettacolo dal vivo, con artisti locali e nazionali, alternati da appuntamenti pomeridiani o mattutini per grandi e piccoli, tra attività creative, letture animate, passeggiate nell’architettura e nella storia del quartiere e molto altro ancora.

Impatto Zero – Il palcoscenico sostenibile
Soggetto promotore: Fondazione Cantabile
Luoghi: Arena Manin Torino (scuola primaria Ludovico Muratori – I.C. Gino Strada, via Manin 18), Musica alla Spina (scuola primaria De Amicis – I.C. Regio Parco, vicolo Grosso 3)

Un palinsesto di concerti di ensemble, orchestre e cori, laboratori espressivi di canto, percussioni e coralità; proiezioni cinematografiche, incontri creativi e laboratori per la realizzazione di cortometraggi rivolti a ragazzi, giovani e adulti; spettacoli teatrali e laboratori per giovani basati sulla sostenibilità; incontri formativi e di confronto su cittadinanza e partecipazione, oltre a concerti dedicati alla sostenibilità.

TORINO CLICK

Ha ragione il cardinale Repole: a Torino si investe poco

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Sono abbastanza anziano per ricordare che l’industriale e deputato Renato Altissimo, re dei fari e vicepresidente di Confindustria, decise di chiudere con l’imprenditoria per passare alla finanza. E visse felice e contento tra serate in locali notturni e rendite finanziarie. Forse il primo a fare questa scelta fu lui, con esibita disinvoltura. Alla faccia del liberismo imprenditoriale  e del rischio industriale. Non so che fine fecero i  suoi fari. Altissimo aveva anche finanziato in precedenza Zanone  per conquistare il partito liberale di Malagodi, riducendolo ad un  mini partito filogovernativo  in cui  la sua parola fosse egemone e il posto da ministro perenne fino a tangentopoli.  Si dimise dalla segreteria anche per non pagare i debiti accumulati dal partito.  Una storia molto brutta. Ciò detto, ha ragione il Cardinale nel dire che i torinesi non investono e tengono i soldi in banca,  malgrado gli interessi ridicoli. Le rendite finanziarie sono però un’altra cosa.  La finanza  ha sedotto anche la Fiat che non solo delocalizza tutto, ma non investe più a Torino e in Italia. Ha ragione anche Giuseppe Russo nel dire che “fare impresa non conviene“. Va detto che la burocrazia frena l’impresa  e rende complicato investire. L’altruismo sollecitato dal Cardinale è soprattutto una virtù cristiana  che cozza con il cinismo di Romiti che diceva che l’etica è il profitto. Al di là di Romiti un investimento deve dare un  reddito,  altrimenti l’azienda è destinata a chiudere come è capitato e capita non solo a Torino. Si è posto il problema il sindaco e il presidente della Regione, cercando di porre rimedio a una città e a una regione in decrescita  “infelice”. Poi certo la situazione internazionale e i dazi non facilitano le imprese. Il clima di guerra blocca gli investimenti. Ma il Cardinale ha posto un problema etico importante che potrebbe avere un precedente anche in Luigi Einaudi che non volle mai separare economia ed etica.
Nella foto di copertina il cardinale con John Elkann in visita a Mirafiori

Stellantis, inizia (tra tante incertezze) l’era Filosa

Antonio Filosa affronta una sfida non semplice nel momento in cui assume ufficialmente la carica di amministratore delegato di Stellantis. Alcuni dei marchi storici del gruppo – tra cui Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Maserati – stanno attraversando un periodo difficile. Anche se Elkann ha cercato di mandare un segnale positivo alla città di Torino con l’organizzazione del concertone di San Giovanni, il clima generale resta tutt’altro che sereno. I sindacati sono in allerta, preoccupati non solo per il futuro dello stabilimento di Mirafiori, ma anche per il destino più ampio del settore.

Filosa ha annunciato immediatamente la composizione del suo nuovo team di vertice, composto in gran parte da figure già presenti nell’azienda. A far parte della nuova squadra operativa ci sono anche tre manager italiani: Davide Mele, che si occuperà della pianificazione dei prodotti, Monica Genovese, a capo dell’area acquisti, ed Emanuele Cappellano, responsabile per il Sud America e ora anche leader della divisione Stellantis Pro One, dedicata ai veicoli commerciali.

Filosa manterrà inoltre la guida dell’area nordamericana e dei marchi USA. Richard Palmer continuerà a offrire supporto in qualità di consulente strategico. Intanto, lasciano l’azienda Maxime Picat e Beatrice Fouché.

Prima di trarre conclusioni, è opportuno attendere che arrivino segnali concreti e risultati positivi, soprattutto per quanto riguarda il futuro dell’automotive a Torino.