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La Regione: “Assemblea Anci momento strategico di confronto delle amministrazioni locali”

La 41ª Assemblea annuale dell’ANCI, che per tre giorni ha riunito a Torino i sindaci provenienti da tutta Italia e numerosi esponenti del Governo nazionale, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto sul ruolo strategico delle amministrazioni locali e sulla loro capacità di rispondere concretamente alle esigenze dei territori e dei cittadini.

Ancora una volta Torino e il Piemonte sono protagoniste con una grande manifestazione che arriva esattamente un anno dopo il Festival delle Regioni e che in questi giorni ha accolto nel nostro territorio migliaia di sindaci a cui va il nostro ringraziamento per il difficile ruolo che svolgono ogni giorno con passione, impegno e coraggio”, ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio.
Presente in tutte le giornate l’assessore agli Enti Locali, Autonomia, Logistica e Infrastrutture strategiche 
Enrico Bussalino: “È stato un onore ospitare questa assemblea nazionale a Torino, che per tre giorni è diventata il simbolo dell’Italia dei territori. I sindaci rappresentano il primo punto di riferimento per i cittadini: sono loro che ogni giorno affrontano le sfide concrete, dando voce alle esigenze delle comunità e portando le istanze locali alle Regioni e al Governo centrale. È un lavoro impegnativo e carico di responsabilità, ma al contempo di un’importanza cruciale per il futuro del nostro Paese. Conosco bene le difficoltà che ogni amministratore affronta quotidianamente, ma so anche quanto sia gratificante lavorare per la propria comunità, perché sono stato anch’io sindaco di un piccolo Comune di 2.000 abitanti in Val Borbera e ho voluto rimanere tutt’ora consigliere comunale”.
Bussalino vuole anche sottolineare il compito della Regione Piemonte e di ANCI di individuare strategie per migliorare le città e i territori, con un’attenzione particolare al decentramento istituzionale, all’autonomia finanziaria e al benessere sociale. “In questo contesto si inserisce il percorso verso l’Autonomia differenziata, un’opportunità per il Piemonte e per i suoi territori”, ha proseguito Bussalino.

Durante l’assemblea grande attenzione è stata dedicata anche al tema della logistica, un argomento di primaria importanza per gli amministratori locali poiché incentivare l’insediamento industriale porta benefici concreti, non solo in termini occupazionali ma anche attraverso il rafforzamento del tessuto economico. “È fondamentale mettere in atto politiche regionali mirate, capaci di attrarre investimenti e creare condizioni favorevoli per il loro sviluppo – evidenzia Bussalino – E qui i sindaci trovano nuovamente un ruolo centrale nel monitorare e potenziare i servizi per i cittadini, come asili, scuole e punti di aggregazione, che rappresentano il cuore pulsante delle comunità. Garantire che questi luoghi siano accessibili e ben gestiti è fondamentale per mantenere vive le nostre città e rispondere ai bisogni delle persone”.


All’assemblea di ANCI la Regione ha animato insieme ad Anci Piemonte, Città metropolitana e Città di Torino, uno stand per la promozione del territorio, dei grandi eventi e delle sue bellezze paesaggistiche, che ha ospitato anche una serie di degustazioni delle eccellenze gastronomiche del nostro territorio.


La Regione Piemonte è presente pure ad ANCI OFF, l’evento speciale in programma da oggi al 24 novembre nel centro di Torino con uno stand allestito in piazza Castello nel quale vengono distribuiti materiali promozionali. Nell’ambito del palinsesto culturale si inserisce domenica 24 novembre, dalle 13 alle 14 nella Cupola geodetica, la presentazione dei Campionati mondiali di magia, che dal 14 al 20 luglio 2025 vedranno i 150 maghi migliori del mondo sfidarsi nel Centro congressi del Lingotto a Torino.

Mamma uccide la figlia di dieci mesi annegandola nella vasca e tenta il suicidio

Gli accertamenti  sulla morte di una bimba di dieci mesi in una casa di Nole nel Torinese sono in corso da parte del carabinieri. Non viene esclusa alcuna ipotesi, compresa quella dell’omicidio da parte della madre. Da alcuni riscontri la donna avrebbe annegato la piccola nella vasca da bagno, nella loro abitazione e avrebbe poi tentato di togliersi la vita. Il padre ha chiamato i carabinieri e la bambina sarebbe stata trovata morta nella vasca da bagno.

Tff al via: oltre ai tanti film, quante stelle sul red carpet torinese

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Una festa per la città, dal 22 al 30 novembre, con la prima volta del direttore Giulio Base

 

Pare proprio che si volti pagina, che il 42mo TFF abbia altre sembianze. Non tanto quella sfrondatura di titoli, da 180 e forse qualcosa di più si passa a 120 e il che non può che fargli bene con quel po’ di spiragli e di respiro offerti nei nove giorni di festival (dal 22 al 30 novembre), ma soprattutto quell’affollato andare e venire sul red carpet di celebrità di casa nostra e di star d’oltreoceano – portati in riva al Po con aerei di linea, si assicura, i jet privati sono ferocemente banditi per non superare quei 2,2 milioni che sono il budget previsto – che se insegue una certa atmosfera capitolina (non dico croisettiana o lagunare) rischia di soffocare o per lo meno mettere a sbiadire, in questo novembre torinese fatto si spera di ultime calde luci e di temperature ancora non proprio troppo fredde, quella certa abituale nicchia di cinefili incalliti, di scopritori di pietre preziose e di rarità su cui poi accanirsi a discutere.

Quel certo raccoglimento sabaudo (?) che da decenni ha impresso una cifra ben precisa alla manifestazione, attraverso altre sigle o etichette, attraverso altri direttori, attraverso altre epoche. Qualcuno ha già arricciato il naso nello spavento di una resa d’identità, evvia, aspettiamo i risultati finali, di partecipazione e di ritorni d’immagini e di quant’altro ci si possa augurare da un nuovo corso. Innegabile che anche soltanto per “vedere” cotante glorie cinematografiche il pubblico crescerà, accalcato e vociante, si spera presente pure alle proiezioni, e interessatissimo.

“La colonna vertebrale del Torino Film Festival – assicura Giulio Base freschissimo direttore, rincuorando tutti – è da sempre cinefila e autoriale e tale rimarrà anche in questa edizione, resterà una proposta di film dallo spirito libero, originale, indipendente, graffiante: la lineaguida principale è infatti proprio quella di un festival che torna allo spirito del Cinema Giovani, contenuto fin dal nome dal principio della nostra storia.” Sei sezioni “ben distinte e di facile fruizione”, tre donne – Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon – presidenti delle giurie, particolare attenzione al sociale e riconferma di un impegno alla sostenibilità ambientale. Con première d’eccezione al Teatro Regio madrina Cristina Capotondi e Baratti&Milano che diventa lounge del Festival.

Presenze richiamate dal pacchetto dorato delle Stelle della Mole sono Ron Howard che aprirà con il suo ultimo “Eden”, un drama thriller interpretato da Jude Law e Vanessa Kirby, giorni di paura per una coppia di scienziati tedeschi che alla fine degli anni Venti si trasferiscono alle Galapagos, il nostro Giancarlo Giannini che verrà a raccontarci e a rivedere con noi il suo “Pasqualino Settebellezze”, Rosario Dawson che presenta “Kids” di Larry Clarck e Alec Baldwin a riproporre le immagini di “Caccia a Ottobre Rosso” (stracarico di passaggi televisivi!), Matthew Broderick, in compagnia della consorte Sarah Jessica Parker colonna di “Sex and the City”, a ripensare al suo rapporto (idilliaco? burrascoso?, lo sapremo) con Marlon Brando durante la lavorazione di “Il boss e la matricola”, Vince Vaughn con “Swingers” di Doug Liman e Julia Ormond con “Here’s Yianni” diretto da Christina Eliopoulos, Ornella Muti e Michele Placido ad accompagnare “Romanzo popolare” di Mario Monicelli del 1974, Emmanuelle Béart che presenta il suo documentario “Un silence si bruyant”, diretto con Anastasia Mikova (un’opera per dare voce alle vittime di violenza sessuale, incoraggiandole a superare la vergogna), last but di certo non least Sharon Stone che ci entusiasmerà con tutti i segreti del “suo” – fu interprete e produttrice – “Pronti a morire”, western che vide Sam Raimi dietro la macchina da presa. La chiusura del festival rimarrà in zona, con Billy Zane – il cattivone di “Titanic”, presente in sala – interprete, “con una stupefacente e totale immedesimazione”, di “Waltzing with Brando”, diretto da Bill Fishman, presentato qui in anteprima mondiale, racconto di un progetto dell’attore per la costruzione di un ressort per le vacanze a Tahiti all’inizio dei Settanta.

Chicche preziosissime per questa ventata d’aria nuovissima che il nuovo direttore si è assicurato, accaparrato con viaggi e telefonate lunghissime crediamo, longa manus e contatti coltivati a regola d’arte. Magari qualche insistenza avrà dovuto usarla anche lui ma poi tutto è andato felicemente in porto. Chicca preziosa e doverosa nel centenario della nascita dell’attore – e di questo al direttore sia reso grazie e merito – il ciclo di film che riproporrà la figura e l’arte di Marlon Brando, lui preso a immagine dell’odierno TFF, con quell’angolo di sorriso, intento a sistemarsi il nodo della cravatta rossa, il viso bellissimo, erano le immagini di “Ultimo tango a Parigi”, un omaggio sacrosanto che va dal 1950 al 1994, che non guarda ai capolavori o ai film più che zoppicanti, accettati e fatti per il pagamento delle solite bollette di casa, ventidue titoli tutti insieme, una scorpacciata da non perdere, da far entrare assolutamente tra una proiezione e l’altra del concorso: dal “Tram che si chiama desiderio” a “Giulio Cesare” al “Selvaggio”, da “Fronte del porto” a “Bulli e pupe” ai “Giovani leoni”, da “Pelle di serpente” con Anna Magnani agli “Ammutinati” e “La caccia”, dal “Padrino” ad “Apocalypse Now” a “Missouri”, ogni proposta introdotta da un critico.

120 film scelti sui 5500 titoli pervenuti, 96 lungometraggi e 24 cortometraggi, 23 anteprime mondiali e 22 anteprime internazionali, 13 anteprime europee e 24 anteprime italiane. Tra i sedici film del concorso principale, “Europa Centrale” di Gianluca Minucci, un kammerspiel metafisico sulla lotta politica ambientato nell’aprile del ’40 in un viaggio in treno di una coppia di comunisti (Paolo Pierobon e Tommaso Ragno) a cui è affidata dal Comintern una importante missione, e “N-Ego” di Eleonora Danco, anche interprete travestita da manichino “dechirichiano nei suoi tanti incontri con personaggi che rispecchiano le sue paure e i suoi desideri. Da Tunisia e Argentina, da Ucraina e Belgio e Brasile, da Iran e Danimarca e Stati Uniti tra gli altri in arrivo le altre pellicole, grande attenzione ad argomenti femminili, una nascita inattesa e il desiderio di diventare madri, attrici che riempiono un set di vita reale, insegnanti con la personale infertilità e allieve che rimangono incinte, vendette sull’uomo che fa rovinato una vita, il desiderio di guardare a un futuro o forse la necessità di aggrapparsi ad un passato, la ribellione di una donna e giornalista a un regime che reprime. 

Nella sezione “Fuori concorso” interessanti si preannunciano “Le barbares” di Julie Delpy, una cittadina della Bretagna pronta ad accogliere i rifugiati dell’Est Europa ma qualcosa si guasta allorché ad arrivare sono invece dei profughi siriani; “Il corpo” di Vincenzo Alfieri, con Claudia Gerini, giallo in piena regola per scoprire chi abbia causato la morte di una ricca imprenditrice e la sparizione del suo corpo, “Un natale a casa Croce” in cui Pupi Avati racconta del filosofo e della sua amicizia con Giovanni Gentile, guastata dall’arrivo del fascismo, “Paradis Paris” di Marjane Satrapi, dove un gruppo di parigini, fra cui Monica Bellucci, affronta la morte, “Riff Raff” di Dito Montiel, dove un vecchio criminale dovrà affrontare a Capodanno i vecchi nemici che sono venuti a cercarlo e “The Summer Book” diretto da Charlie McDowell, figlio del Malcom dell’”Arancia Meccanica”, l’ultima estate di una nonna (Glenn Close) che sta per morire, in compagnia della piccola nipote Sophia su un’isola della Finlandia. Altra sezione, “Zibaldone”, altri titoli da tenere d’occhio. Dopo più di vent’anni Maurizio Nichetti torna al cinema in compagnia di Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz con “Amichemai”, “From Ground Zero” in cui il regista palestinese Rashid Masharawi raccoglie 22 cortometraggi realizzati da alcuni registi di Gaza, “La musica negli occhi” di Giovanna Ventura sul rapporto di lavoro e di amicizia soprattutto tra Fellini e Nino Rota e tra Ettore Scola e Armando Trovajoli, “Perfect Number” di Krzysztof Zanussi, il giovane David, matematico polacco ha dedicato la sua vita ai numeri sacrificando i propri sentimenti: l’incontro con il cugino Joachim lo costringerà a riconsiderare le sue scelte.

Elio Rabbione

Nelle immagini: Jude Law w Vanessa Kirby sono gli interpreti di “Eden” di Ron Howard, film d’apertura del festival; Marlon Brando e Vivien Leigh in una scena di “Un tram che si chiama desiderio”, inserito nella rassegna sull’attore di cui cade il centenario della nascita; Tommaso Ragno in “Europa Centrale” di Gianluca Minucci e una scena di “N-Ego” di Eleonora Danco, entrambi in concorso per l’Italia.

Asti-Torino aeroporto in treno, il nuovo servizio diretto sarà attivo dal 15 dicembre

Il cambio orario invernale di Trenitalia porta con sé un’attesa e gradita novità: da domenica 15 dicembre il nuovo servizio ferroviario diretto Asti-Torino Aeroporto di Caselle sarà finalmente operativo. Questo importante traguardo è frutto del lavoro costante e della visione strategica della Regione Piemonte insieme all’Agenzia della Mobilità Piemontese, che hanno investito con determinazione nel potenziamento del sistema ferroviario regionale, collaborando in modo sinergico con Rfi, Trenitalia e altri attori coinvolti.

L’attivazione del collegamento diretto sulla linea SFM-6 rappresenta un passo fondamentale per migliorare la mobilità di cittadini e viaggiatori, offrendo un servizio innovativo e potenziato per tutto il territorio. Con l’integrazione del capolinea di Torino Aeroporto di Caselle sulla tratta, i passeggeri potranno beneficiare di una frequenza di 3 treni all’ora, garantendo collegamenti più efficienti non solo per l’area nord di Torino, ma anche per le città di Venaria, Borgaro, Caselle e per l’intero bacino aeroportuale.

«Per il Sud Piemonte e il bacino di Asti, poter raggiungere direttamente l’aeroporto di Torino Caselle in treno senza dover utilizzare l’auto rappresenta un enorme vantaggio, sia in termini di comodità per i cittadini sia per i turisti che desiderano scoprire il nostro straordinario patrimonio Unesco. Questa iniziativa non solo faciliterà gli spostamenti, ma stimolerà anche il turismo verso Asti, rendendo il viaggio più conveniente grazie all’assenza di tariffe aggiuntive: il collegamento infatti sarà accessibile con il normale biglietto ferroviario, garantendo così un risparmio economico per tutti», dichiara l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.

Questa attivazione si inserisce in un percorso più ampio di sviluppo della rete ferroviaria regionale: dopo il treno da Alba e Fossano e oltre all’introduzione della terza corsa sulla linea Asti-Caselle, nel 2027 il passante porta Susa-Porta Nuova consentirà di implementare la frequenza con la traccia Bardonecchia-Aeroporto; la cadenza dei collegamenti tra Torino e l’aeroporto raggiungerà quindi quattro treni all’ora, offrendo un servizio ancora più capillare e moderno per i cittadini e i viaggiatori.

Negli ultimi mesi, Rfi ha condotto una serie di interventi strategici per consentire l’attivazione del nuovo collegamento ferroviario Asti-Torino Aeroporto Caselle.

Tra i lavori principali, è stato incrementato il sistema di alimentazione elettrica con il nuovo posizionamento della cabina elettrica, un intervento essenziale per il completamento dell’infrastruttura, attualmente in fase di ultimazione per il quale Enel Distribuzione si è prodigata, comprendendola priorità di quest’opera. Contestualmente, si è provveduto al rinnovo dell’armamento ferroviario e al ripristino dei marciapiedi nella stazione di Torino Aeroporto Caselle, migliorandone sicurezza e accessibilità per i viaggiatori. Inoltre, sono stati effettuati correttivi tecnici e interventi infrastrutturali sulla tratta Rebaudengo-Venaria, nell’ambito di un piano più ampio di modernizzazione del nodo ferroviario torinese.

«Questo collegamento – prosegue l’assessore Gabusi –  rappresenta un grande passo avanti per il nostro territorio. Si tratta di un risultato che premia il lavoro instancabile della Regione, che ha creduto nel valore strategico del trasporto ferroviario per lo sviluppo e la sostenibilità».

Per il presidente dell’Agenzia per la mobilità Cristina Bargero, «anche il sud-est del Piemonte avrà finalmente un collegamento diretto con Caselle. Tutto ciò a conferma delle scelte intraprese dalla Regione con il supporto dell’Agenzia di potenziare il trasporto ferroviario e di avere maggiore attenzione per tutti i territori».

Ogni ora un treno partirà da Asti e farà fermate intermedie tra cui San Damiano, Baldichieri-Tigliole, Villafranca-Cantarana, San Paolo Solbrito e Villanova, Pessione, Cambiano-Santena, Trofarello, Moncalieri, Lingotto, Porta Susa, Rebaudengo, Venaria, Borgaro, Caselle, per raggiungere, infine, l’aeroporto. Il viaggio durerà 1 ora e mezza e avrà un costo per l’intera tratta di 7,70 euro.

Nei prossimi giorni saranno resi noti gli orari ufficiali del nuovo servizio. La Regione Piemonte continuerà a monitorare con attenzione la piena operatività di questa linea, impegnandosi a garantire ulteriori miglioramenti per rispondere sempre meglio alle esigenze del territorio.

Ingegneri e architetti cercansi: torna al Politecnico di Torino la Job Fair dedicata all’incontro con le pmi innovative

Job Fair PMI@PoliTO 2024

Incontrare le piccole medie imprese innovative per un futuro nel mondo del lavoro

 

Dal 26 al 28 novembre 2024

Politecnico di Torino – Cittadella Politecnica

ingresso da Corso Castelfidardo 39, Torino

 

La lista delle imprese partecipanti e tutte le informazioni sono disponibili a questo link

 

Dal 26 al 28 novembre 2024 torna al Politecnico di Torino la Job Fair PMI@PoliTO, la fiera del lavoro dedicata all’incontro con le piccole e medie imprese innovative in cerca di Ingegneri, Architetti, Designer e Pianificatori.

L’evento, ormai giunto alla quinta edizione, quest’anno si amplia e si svolgerà nel corso di tre giornate presso la Cittadella Politecnica, nel campus della sede centrale di Ateneo, con accesso da Corso Castelfidardo 39, dalle ore 10:00 alle 17:00.

Un’occasione da non perdere per studenti, laureati/e e PhD del Politecnico di Torino, per scoprire le opportunità per la propria carriera incontrando direttamente i referenti aziendali di 100 Piccole e Medie Imprese, appartenenti a molteplici settori.

Per ulteriori info e accrediti: relazioni.media@polito.it

“Giornata degli alberi”, Piemonte sul podio dell’Atlante delle foreste con 300 mila nuove piante

Il Piemonte celebra la “Giornata nazionale degli alberi” del 21 novembre tagliando un nuovo traguardo che ne rafforza il ruolo tra le Regioni leader nel patrimonio verde: è sul podio dell’Atlante delle foreste messo a punto da Sole 24Ore, Legambiente e Compagnia delle foreste.

A consentire di raggiungere questo risultato la messa a dimora tra la primavera 2023 e i primi mesi di quest’anno di quasi 300.000 alberi (286.102 per l’esattezza), finendo dietro Trentino-Alto Adige (652.725) e Basilicata (327.649). Nuovi boschi che garantiranno un valore sistemico annuo di quasi due milioni di euro.

«Al di là del valore economico – sottolinea l’assessore alle Foreste, Parchi e Aree protette Marco Gallo – è fondamentale sottolineare l’impatto positivo che le nuove piante hanno sull’ambiente: migliorano la qualità dell’area, mitigano gli eventi estremi e prevengono il dissesto idrogeologico. In altre parole, rappresentano un alleato importante al tempo dei cambiamenti climatici».

Alberi monumentali: +80

Il Piemonte sta puntando a valorizzare anche un altro elemento del suo patrimonio verde: gli alberi monumentali.

Vent’anni fa, con la prima legge regionale, erano 40. Oggi sono più di 300 (qui l’elenco) e, probabilmente, nel giro di qualche mese si avvicineranno a quota 400 per l’istruttoria in corso per 80 nuovi esemplari, frutto di pre-selezione sulle 150 segnalazioni arrivate tra la fine del 2022 e l’inizio del 2024.

Ogni piemontese può segnalare alberi di eccezionali età o dimensioni compilando l‘apposita scheda pubblicata sul sito della Regione e da inoltrare al Comune di competenza, al Settore Foreste della Regione e all’Ipla. L’ultima parola, invece, spetta a un gruppo di lavoro che vede insieme rappresentanti di Regione, Ipla, Università di Torino, Carabinieri forestali e Soprintendenze. Tocca a loro decidere se una pianta abbia o no i requisiti per definirsi albero monumentale. I sopralluoghi di verifica vengono compiuti nel periodo vegetativo delle piante, tra maggio e ottobre. Un iter che richiede mesi, ma indispensabile per tutelare e valorizzare un patrimonio nel patrimonio.

Come rileva l’assessore Gallo «il Piemonte ha circa un miliardo di alberi, ma questi rappresentano l’eccellenza per età, dimensioni, rarità botanica, architettura vegetale, pregio storico-culturale, forma e portamento. E rappresentano un decimo dell’intero patrimonio di alberi monumentali che ha l’Italia, a conferma del valore dei nostri boschi e delle nostre foreste. Considerato il crescente interesse che registriamo abbiamo deciso di diffondere su più piattaforme il censimento degli alberi monumentali del Piemonte. Il prossimo passo sarà il portale Piemonte outdoor, perché l’andare a caccia di piante rare e antiche sta diventando un’attività sempre più gettonata tra chi ama spendere il proprio tempo libero in mezzo alla natura».

Di pari passo prosegue l’operazione di “denominazione” degli alberi monumentali. Sono già stati realizzati e installati i pannelli descrittivi per 250 esemplari censiti negli anni precedenti e si sta lavorando per preparare la carta di identità anche agli ultimi arrivati.

Attualmente  l’elenco degli Alberi monumentali d’Italia ne comprende 315 piemontesidistribuiti in circa 190 Comuni. Il numero più consistente lo registra la provincia di Torino (71), seguita da Cuneo (34), Alessandria (23) e Verbano Cusio Ossola (22).  A testimoniare la diversità ambientale del Piemonte, le piante censite appartengono a ben 88 specie: 45 autoctone, 37 esotiche, 6 non autoctone ma parte della flora italiana (cipresso, corbezzolo, pino domestico, pino nero, sughera e tamerice). Tra le specie esotiche, presenti soprattutto nelle aree urbane, la più rappresentata è il platano, con 24 elementi, poi l’ippocastano e il cedro dell’Atlante con 12; tra le autoctone prevalgono il larice (16), il castagno e la farnia (15), il faggio (14), il Frassino (10), la Roverella e il Salice bianco (9), il Pino cembro (7).

Cinque gli alberi la cui circonferenza supera i 10 metri: due cedri dell’Atlante (entrambi nel Torinese: il primo a Montalenghe con 1300 centimetri, l’altro a Perosa Canavese con 1100 cm), un castagno (a Bioglio, nel Biellese, 1150 centimetri), un salice bianco nell’Alessandrino (a Mornese, 1020 cm) e due platani (a Racconigi, nel Cuneese, quasi 11 metri, l’altro a Santena, 9,70 metri).

Non mancano i gruppi di alberi: i platani del viale di Cherasco e del Parco Cavour a Santena, i larici dell’Alpe Veglia (Varzo) e del Parco delle Alpi Marittime (Valdieri), i cembri di Usseaux, i tre Abeti di Douglas del Lago di Meugliano (oggi Comune di Valchiusa), con il record di altezza (56 metri per il soggetto più alto) per il Piemonte. Tra i Comuni il primato spetta a Torino con 13 esemplari. Seguono Stresa (7), Acqui Terme, Racconigi e San Secondo di Pinerolo (5).

Arriva la neve a Torino? Spargisale in azione

Nell’eventualità di una precipitazione nevosa che, stando alle previsioni, potrebbe interessare la città di Torino dal primo pomeriggio di  giovedì 21 novembre, la macchina organizzativa del “piano neve” del Comune si è messa in moto.

Sulla base delle previsioni meteo la Cabina di Regia Neve (CRN) – composta da Amiat, Gtt, Polizia Municipale, Protezione Civile e dagli uffici delle diverse divisioni comunali coinvolte – ha avviato le prime azioni secondo le modalità del piano operativo e continua a monitorare costantemente la situazione per  coordinare gli interventi necessari al fine di limitare eventuali disagi.

Già a partire dalla mezzanotte sono entrati preventivamente in azione 29 spargisale per un insalamento dei percorsi collinari (13 i mezzi impegnati)  e della grande viabilità (16).

Fin dalla mattina di ieri intanto, anche in previsione di un calo sensibile delle temperature, Amiat sta procedendo attraverso i suoi operatori all’insalamento manuale dei passaggi pedonali e delle aree intorno agli edifici scolastici. Lo stesso sta facendo Gtt con interventi sulle banchine del trasporto pubblico alle fermate di alta e bassa collina.

La scala di interventi prevede una serie di azioni che diventano progressivamente operative in funzione in base all’entità prevista dalla precipitazione nevosa, a partire (livello verde) dalle operazioni di insalamento – preventivo e/o di abbattimento – della viabilità collinare e di quella ad alta densità di traffico, di isole pedonali e aree mercatali, per scongiurare la possibile formazione di ghiaccio al suolo, o nel caso di una precipitazione non rilevante (di norma fino a 4 cm).

Per limitare il più possibile i disagi e facilitare le eventuali attività di insalamento della strada e lo sgombero della neve si esortano i cittadini a informarsi sull’evoluzione della situazione meteo attraverso i canali ufficiali della Città di Torino, sito di Arpa Piemonte, TG, radio giornali e organi di stampa. L’invito, nel caso di nevicate, è a privilegiare i trasporti pubblici e, qualora si utilizzi l’auto, ad adottare uno stile di guida prudente. In presenza di neve o ghiaccio, poi, è opportuno dotare il proprio automezzo di pneumatici da neve e, comunque, tenere sempre a bordo le catene antineve in caso di necessità.

Si ricorda inoltre che lo sgombero della neve dai marciapiedi è ascrivibile a proprietari, amministratori e conduttori degli stabili che vi si affacciano e che gli stessi sono invitati a rompere e coprire il ghiaccio con materiale antisdrucciolevole e a non spandere acqua che possa congelare.

Per ogni informazione e/o segnalazione relativa a neve e/o ghiaccio è operativo un numero verde attivato da AMIAT – 800679738 – che risponde dal 1 novembre al 31 marzo h24. E’ inoltre attiva la casella di posta elettronica viabilitainvernale@comune.torino.it, operativa dal lunedì al venerdì in orario di ufficio (8-16 e ven 8-14).

Futuri aggiornamenti che, in base alle previsioni meteo, potranno determinare l’attivazione di ulteriori misure del piano operativo neve, saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Il Sindaco Lo Russo vicepresidente Anci

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Si sono aperti ieri pomeriggio al Lingotto Fiere, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i lavori l’Assemblea annuale dell’ANCI, giunta alla quarantunesima edizione. Ad accogliere il capo dello Stato che al suo arrivo ha ricevuto un lungo applauso da parte dei tanti sindaci presenti in sala, tutti con la fascia tricolore, il neo presidente Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli eletto  all’unanimità alla guida dei comuni italiani e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, poi nominato Vicepresidente con delega alle Politiche comunitarie e internazionali.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, che da neo presidente del Consiglio nazionale Anci, ha aperto i lavori della 41esima Assemblea Anci al Lingotto di Torino è intervenuto Davide Gilardino, Presidente Anci Piemonte e Sindaco di Ronsecco che ha dato il suo benvenuto insieme a tutti comuni piemontesi e nazionali alle autorità presenti in sala.

E’ stata poi la volta del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha sottolineato come per la sua città sia un vero onore accogliere i sindaci di tutta l’Italia: “Da Torino, prima capitale, è partita la storia del nostro Paese – ha detto il Sindaco -. Torino è stata motore fondamentale del processo di unificazione italiana, una città che ha saputo guardare oltre i propri confini per credere, con coraggio, nella dimensione nazionale come risposta alle divisioni e ai localismi del passato. Da qui uomini e donne hanno lavorato instancabilmente per costruire un’Italia unita, affrontando sfide gigantesche, ispirati dalla convinzione che l’unità fosse il presupposto per la libertà, il progresso e la dignità del nostro popolo. È con quello stesso spirito – ha proseguito – che, oggi, Torino vi accoglie, consapevole dell’importanza del dialogo e della coesione per affrontare le sfide del presente”.

Nel suo intervento Lo Russo non ha mancato di ricordare come le sindache e i sindaci siano la prima interfaccia con i cittadini, “primo punto di contatto con lo Stato che le persone hanno nella loro vita quotidiana. Un orgoglio, ma anche una grande, duplice, responsabilità – ha sottolineato – Indirizzata sia verso chi vive e lavora nei nostri territori che verso la comunità allargata, quella dell’intero sistema Italia. Una responsabilità che ci porta a dover tenere presente una visione unitaria, condivisa, comune”.

Il Sindaco non ha mancato di ricordate il ruolo riconosciuto ai Comuni nella nostra Costituzione: “La nostra Carta Costituzionale definisce la composizione della Repubblica, indicandoci che è formata dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato e non a caso essa attribuisce un ruolo cruciale a tutti questi livelli di governo, riconoscendo esplicitamente i Comuni, le Province e le Città Metropolitane accanto alle Regioni. Questo riconoscimento non è formale, ma sostanziale: parla del valore delle autonomie locali come pilastri della democrazia e come attori essenziali nel dialogo con lo Stato centrale. Quando affrontiamo il tema delle riforme costituzionali – ha osservato – non possiamo dunque limitarci a parlare solo delle Regioni ma dobbiamo tener conto dell’intero sistema delle autonomie, che si regge su un equilibrio di ruoli, funzioni e responsabilità di cui i Comuni italiani sono protagonisti”.

Lo Russo ha poi rilevato che “viviamo un momento di profonde divisioni, che porta con sé il rischio elevatissimo di cedere ai personalismi, di guardare all’interno delle proprie mura e di ignorare il fatto che soltanto insieme si possono raggiungere traguardi fondamentali, e che le sfide che il mondo ci mette davanti devono trovarci unite e uniti. L’assemblea che apriamo oggi è il luogo del dialogo, del confronto, dello scambio, dell’unità e della pluralità, in cui diversi territori mettono al centro del dibattito diverse esigenze, che possono e devono essere affrontate in maniera collegiale, condivisa, supportiva”, ha concluso Lo Russo.

“Ben poco potremmo fare, se non potessimo fare, se non potessimo contare sulle tante fasce tricolori di tante donne, di tanti uomini, di tanti sindaci, di tante giunte, di tanti consigli comunali che ci aiutano nell’attuare le politiche regionali e nazionali in un ruolo che è evidentemente il ruolo più difficile perché il sindaco è lì. Quando non si risolve il problema rimane solo il sindaco – ha poi ricordato il Presidente della Regione Piemonte strappando grandi applausi alla platea -. Sarà un bel giorno quando per fare il parlamentare bisognerà essere stati un giorno consigliere comunale, un giorno consigliere provinciale, un giorno sindaco. Perché questo vuol dire attaccamento territoriale, rapporto con i cittadini, ma soprattutto riconoscere il valore istituzionale del ruolo”.

TORINO CLICK

Aggressioni e rapine in città: 11 misure cautelari, coinvolti anche minorenni

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della Procura presso il Tribunale di Torino e della Procura per i Minorenni del Piemonte e Valle D’Aosta, ha eseguito undici misure cautelari emesse a carico di altrettanti indagati, gravemente indiziati dei delitti di rapina, lesioni aggravate ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, prendeva avvio a seguito alla violenta aggressione, iniziata da una discussione per futili motivi, commessa in data 12 aprile c.a., all’interno di un parco torinese, ad opera di un nutrito gruppo di giovani ai danni di un ragazzo che, per i colpi ricevuti, riportava l’infrazione delle ossa nasali ed una grave lesione all’occhio sinistro, tant’è che veniva successivamente sottoposta ad un delicato intervento chirurgico.

In realtà, come poi accertato dagli investigatori, a tale brutale aggressione era poi seguita la rapina, commessa dal medesimo gruppo, in danno di altro giovane che, poco dopo, all’interno dello stesso parco, veniva malmenato e derubato dei suoi averi, tra cui le scarpe di marca che in quel momento calzava ai piedi.

Le investigazioni, oltre a consentire l’identificazione di tutti gli indagati, permettevano di stabilire come gli stessi si rendevano a vario titolo responsabili, nel tempo, di una decina di reati predatori e brutali aggressioni, agendo quasi sempre in orario serale/notturno, in danno di vittime anche minorenni, approcciate in strada con la scusa della richiesta di una sigaretta o di pochi spiccioli e successivamente malmenate (anche con l’utilizzo di armi improprie, come taser e cocci di vetri) nonché depredate dei loro averi, tra cui denaro contante o il bancomat, poi successivamente utilizzato per effettuare dei pagamenti. In tali condotte il branco, forte della propria potenza intimidatrice, dimostrava la propria supremazia nel “controllo del territorio”, con azioni prevaricatorie sulle persone offese, che non potevano fare altro che subire le loro azioni.

Degli undici indagati, quattro sono giovani maggiorenni (a carico dei quali è stata emessa la misura della custodia cautelare in carcere) e sette minorenni (due destinatari della misura cautelare delle prescrizioni e cinque della misura della permanenza in casa); tutti immigrati di seconda generazione residenti principalmente nelle zone periferiche di Torino.