ECONOMIA E SOCIETA'

Pasticcio Crt, Marrone: “Le istituzioni facciano squadra”

Nel caos che sta portando al commissariamento la Fondazione Crt dopo le dimissioni del presidente Fabrizio Palenzona, una proposta  di rilancio del ruolo delle istituzioni locali nelle dinamiche dell’ente di via XX settembre viene dall’assessore regionale Maurizio Marrone. L’esponente di Fdi, in una intervista pubblicata questa mattina sulla Stampa sostiene che fino a oggi Città di Torino e Regione Piemonte, rappresentate nell’ente bancario, si sono in fondo limitate ad “accompagnare decisioni nate nel privato”, senza però assumere un peso specifico significativo. Una proposta interessante: quella, in sostanza, di attribuire alle istituzioni che rappresentano i cittadini e il territorio una maggiore “dignità”. Un ritorno alla concordia istituzionale dei tempi di Ghigo e Chiamparino oggi riveduta e corretta tra Cirio e Lo Russo? Marrone afferma nell’intervista di non amare tanto questo modello, nel senso che non è opportuno su temi divisivi come per esempio la “legalizzazione” di Askatasuna ma, certamente, su aspetti che riguardano la crescita e lo sviluppo della comunità le istituzioni pubbliche devono collaborare e far sentire il proprio peso. Insomma, contare di più. Chissà che lo scatto di orgoglio da parte di Città e Regione (e Camere di Commercio) auspicato da Marrone non serva finalmente a migliorare l’azione di Fondazione Crt e di tutte le altre realtà analoghe a Torino e in Piemonte.

Sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto, al via il programma della Regione

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Dal 28 aprile in tutto il Piemonte le persone che nel corso della loro vita lavorativa sono venute a contatto con l’amianto potranno preaderire volontariamente al programma di sorveglianza sanitaria in esenzione di spesa, secondo differenti modalità, tra cui l’utilizzo in autonomia della piattaforma regionale Salute Piemonte e la sottoscrizione di un modulo nel rispetto della tutela del dato personale dell’interessato.

Lo ha disposto la Regione Piemonte attraverso l’approvazione del Protocollo regionale per la sorveglianza degli ex-esposti amianto, nell’ambito del Documento strategico sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro

La sorveglianza sanitaria prevede l’effettuazione di un insieme di procedure sanitarie finalizzate alla tutela della salute dei soggetti che in passato sono stati esposti professionalmente all’amianto e sarà perfezionata tramite la valutazione dell’esposizione, l’iscrizione nell’Elenco regionale ex esposti ad amianto e l’esecuzione di controlli sanitari periodici con diversi livelli di approfondimento.

L’attività può avere un ruolo importante per effettuare una diagnosi delle principali patologie neoplastiche e non neoplastiche correlate all’amianto non precedentemente identificate in soggetti asintomatici. Per l’asbestosi è possibile, attraverso la sorveglianza sanitaria, giungere ad una diagnosi della malattia, permettendo l’adozione di provvedimenti di prevenzione terziaria, utili a limitare un aggravamento della funzionalità respiratoria dovuto ad altre cause sia professionali (es. esposizione ad altre polveri minerali) che extraprofessionali (es. fumo di tabacco).

Per quanto riguarda l’utilizzo di tecniche di diagnosi precoce delle patologie neoplastiche, per il mesotelioma pleurico la valenza è legata prevalentemente all’ambito di ricerca, costituendo un fondamentale strumento per ottimizzare il risultato di nuove tecniche terapeutiche basate su approcci multidisciplinari, in fase di sperimentazione. Al contrario, per il tumore del polmone vi sono indicazioni di letteratura che lo screening con TC torace a basse dosi in soggetti asintomatici possa ridurre la mortalità, soprattutto tra i soggetti forti fumatori.

La preadesione dei soggetti interessati al programma di sorveglianza sanitaria potrà avvenire sia sul web tramite il portale regionale Salute Piemonte, sia con il supporto delle farmacie aderenti ed in alcuni casi specifici tramite il proprio medico di medicina generale. L’attività di sorveglianza sanitaria sarà offerta dagli S.Pre.S.A.L. delle Asl piemontesi con il supporto sia dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, tramite le strutture del Centro Regionale di Prevenzione Tumori (CRPT Piemonte), e della Medicina del Lavoro U – Rischio occupazionale ospedaliero, sia di altre strutture sanitarie regionali, mediante accordi e convenzioni con gli S.Pre.S.A.L. che si occupano della presa in carico dei soggetti.

A Torino torna il Festival internazionale dell’Economia

Saranno quattro intense giornate di appuntamenti tra dialoghi, riflessioni e spunti sulla conoscenza e sul valore delle informazioni quale bene primario, in un contesto come quello postmoderno in cui il progresso tecnologico amplia continuamente le possibilità di operare in mercati prima inimmaginabili per dimensioni, capillarità e target, ma che al tempo stesso pone continuamente nuove sfide: tra queste quella legata alla concentrazione di piattaforme, servizi e informazioni dedicate ad attività come acquistare e comunicare, che da un lato con il digitale facilitano la vita, dall’altro però creano rischi di maggiori diseguaglianze nell’accesso e nell’uso delle tecnologie stesse; o ancora quella legata all’uso di alcune tra le più recenti innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale, strumento utile se si hanno mezzi e conoscenza per poterla governare, anziché subirne passivamente gli effetti.

La digitalizzazione porta quindi luci sulle dinamiche economico-sociali, ma di pari passo genera anche ombre senza gli strumenti di governo adatti. Il Festival Internazionale dell’Economia, ideato e organizzato dagli Editori Laterza, sotto la direzione scientifica di Tito Boeri, cercherà risposte e proverà a offrire spunti e strumenti per accompagnare al meglio la continua trasformazione in atto.

L’inaugurazione avverrà giovedì 30 maggio alle ore 15 al Teatro Carignano, evento a cui seguirà un dialogo tra Andrea Malaguti, direttore de “La Stampa”, e Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari. Alle 17.30 al Circolo dei lettori di Torino, Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli, coordinati da Innocenzo Cipolletta, discuteranno su opinione pubblica, informazione digitale e IA. Alle 19 si tornerà al Teatro Carignano, dove Tito Boeri sarà a dialogo con Tomaso Poggio, tra i padri dell’intelligenza artificiale e delle neuroscienze.

Tra gli appuntamenti di venerdì 31 maggio si segnalano il workshop “L’antidoto è il dato: informazione a prova di fake news”, evento a cura di Youtrend nell’ambito dell’iniziativa Economia futura – il Festival
Internazionale dell’Economia per i giovani e riservato al pubblico under 30 (prenotazione richiesta sul sito del festival). “Una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale e socialmente equa è possibile?” John Van Reenen ci spiega come, alle 11 nell’Auditorium del Collegio Carlo Alberto; stessa ora per l’evento orgqanizzato al Museo Nazionale del Risorgimento (Aula della Camera Italiana), dove Chiara Goretti e Daniel Gros esamineranno il nuovo Patto di Stabilità.

Questi alcuni degli appuntamenti del ricco calendario che proseguirà fino al 2 giugno, in un programma che per aiutare il pubblico ad orientarsi sarà suddiviso nei tradizionali formati: parole chiave (lezioni su concetti fondamentali come IA e mercati, piattaforme digitali, social media), alla frontiera (esposizioni sulle ricerche più innovative legate al tema del festival), visioni (incontri dedicati alle probabili evoluzioni di alcuni fenomeni), intersezioni (sessioni ideate per promuovere la reciproca contaminazione fra economia e altre discipline), nella storia e storia delle idee (appuntamenti dove il passato sarà utilizzato come strumento per meglio comprendere il presente), testimoni del tempo (racconti in prima persona di testimoni autorevoli del mondo dell’economia, della scienza e della politica), incontri con l’autore (sessioni in cui saranno presentate le novità editoriali più interessanti nel dibattito economico e politico), e cineconomia (proiezioni che vedranno l’economia spiegata attraverso il grande cinema).

Il programma completo è disponibile sul sito www.festivalinternazionaledelleconomia.com

TORINO CLICK

Borgate montane e sviluppo: dai telefoni alla banda larga ecco i fondi regionali

Su proposta del vice presidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso, la Giunta regionale ha approvato  il bando 2024 per la realizzazione di reti primarie e sottoservizi nelle borgate situate in aree montane. In totale, sono 7 milioni di euro (circa 2,8 milioni di cofinanziamento comunitario, 2,9 di cofinanziamento statale, 1,2 milioni di cofinanziamento regionale)

Si tratta dell’intervento “Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali” previsto nell’ambito del CSR, Complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027, la cui finalità è proprio sopperire alla carenza di quei servizi essenziali per le aree rurali e colmare il gap infrastrutturale con gli ambiti urbani.

Gli aiuti verranno concessi per interventi di realizzazione, adeguamento ed ampliamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, del gas naturale, dell’illuminazione pubblica, delle infrastrutture telefoniche e per gli interventi di realizzazione, adeguamento ed ampliamento delle reti di accesso alla connettività in banda ultra-larga.

Con questo ulteriore provvedimento- sottolinea il vice presidente Carosso- la Regione continua ad investire nelle infrastrutture nelle aree montane, con l’obiettivo di renderle sempre più fruibili e vivibili in ogni periodo dell’anno e non solo per il turismo estivo ed invernale.”

Il bando viene pubblicato  sul sito della Regione Piemonte.

Che meraviglia quel “Cedro” di Chieri!

Nella città collinare, siglato un nuovo “Patto” per la sua tutela e valorizzazione

Chieri (Torino)

Si chiama “Adozione del cedro monumentale”: è il nuovo “Patto di Collaborazione” (il 29°) siglato dal Comune di Chieri. In questo caso con la “Rete in Verde”, una “Rete di Imprese” che raccoglie aziende che si occupano di verde a 360°, molte delle quali gravitano nel Chierese e i cui aderenti sono specializzati nella cura del verde e nella realizzazione di giardini, dalla progettazione al mantenimento. Obiettivo: quello di restituire al territorio la cura di un albero – iscritto nell’elenco regionale degli “Alberi Monumentali” – di elevato valore storico, ornamentale e ambientale (e del terreno in cui è ubicato, piazza Don Giovanni Bosco), facendone comprendere appieno l’importanza alla cittadinanza. Sono anche previste, infatti, attività di sensibilizzazione “sul valore e sulla corretta cura del verde”, in particolare in occasione della “Giornata dell’Albero”, festeggiata in Italia il 21 novembre, a partire dal 1898 per iniziativa dell’allora Ministro della “Pubblica Istruzione”, Guido Baccelli.

Qualche annotazione tecnica: il “Cedro” chierese è un tipico “Cedro dell’Atlante”(“Cedrus Atlantica” o “Cedro Argentato”, per la sfumatura delle foglie) appartenente alla famiglia delle “Pinaceae”. Il nome deriva dalla sua origine e diffusione nella catena dell’“Atlante” in Nord – Africa (tra Marocco, Algeria e Tunisia), ma anche nel Luberon, in Francia. Pianta di grandi dimensioni, se coltivato raggiunge, in genere, i 30 metri di altezza, mentre allo stato spontaneo può arrivare anche ai 45 metri di altezza e ad 1,5 metri di diametro.

Si tratta di una pianta non rara in Piemonte. La più famosa e forse la più imponente d’Italiala troviamo (è lì da quasi trecento anni) nel “Parco del Priorato” a Montalenghe (in Canavese), dove si trova anche un’antica dimora del Seicento, celebre per aver ospitato nel 1800 Napoleone, dopo la battaglia del Chiusella. Il “Cedro” montalenghese si presenta come un enorme esemplare “policormico”, caratterizzato non da un unico grande tronco, ma con otto possenti “branche” che partono dal terreno. La sua circonferenza è di circa 14 metri, l’altezza di 35 metri e i rami, ognuno di circa 50 centimetri, si protendono a valle per una decina di metri per poi risalire “a gomitolo”.

Pianta di grande bellezza e di enorme importanza storica, si può dunque ben capire l’interesse dimostrato nei suoi confronti dall’amministrazione civica chierese. “Le azioni di tutela e valorizzazione, che saranno poste in essere da persone specializzate, comprendono – spiegano i responsabili – valutazioni fitopatologiche e di stabilità, manutenzione e ripristino dei sistemi di ancoraggio esistenti, ripuliture del sottobosco, rimonda del secco e rifilatura dei monconi di rami spezzati. Ma anche cura delle ferite, trattamenti fitosanitari, miglioramento delle condizioni del suolo e concimazioni”.

g.m.

Nelle foto:

–       Il “Cedro” di piazza Don Bosco a Chieri

–       Antonio Corato, segretario generale Comune di Chieri, e Giampaolo Mandrile, rappresentante “Rete di Imprese”

Polliotto (UNC): “2024, in crescita spesa annua per le bollette del gas”

Lo rende noto la Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Cresce la spesa per le bollette del gas di circa l’1,1%. Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. “A conti fatti, il dato negativo, ma atteso, è equivalente a un rincaro pari a 12,50 euro annui, e ciò in virtù di quanto stabilito da Arera, ossia che al 1° marzo 2024, per il mese di marzo, la bolletta del gas sale dell’1,1% nel nuovo Servizio di tutela della vulnerabilità, per un utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas all’anno”.

Per l’Avvocato Patrizia Polliotto si tratta di “Una speculazione, visto che, nonostante si sia oramai arrivati alla fine della stagione termica, gli stoccaggi in Europa sono ancora pieni. Il rammarico è che il rincaro pari a 12,50 euro su base annua, per quanto basso, avrebbe potuto tramutarsi in un risparmio pari a 127 euro se non fossero stati rimessi a inizio anno gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva”. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori riportato anche da Unc Piemonte, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 12,50 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi sale così a 1117 euro.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Bonus mamme lavoratrici, come funziona

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Si registra ancora un netto ritardo per quanto riguarda il Bonus mamme lavoratrici 2024. Una problematica che riguarda le donne impegnate nella Pubblica amministrazione. Le colleghe inserite nel privato, infatti, continuano a ricevere regolarmente l’erogazione prevista. Da maggio in poi, però, la situazione dovrebbe cambiare drasticamente.

I requisiti del bonus

È atteso per maggio 2024 l’aggiornamento della piattaforma NoiPA, che dovrebbe consentire anche alle dipendenti della sfera pubblica di ricevere il bonus mamme lavoratrici 2024. Il bonus riguarda le madri lavoratrici che possiedono i seguenti requisiti: due figli a carico (dal 2025 la soglia salirà a tre) e un contratto a tempo indeterminato. In nessuno caso, dunque, vengono prese in considerazione donne con contratto a termine, libere professioniste e autonome. Nessuna limitazione è invece dettata per quanto riguarda i contratti indeterminati. Il bonus sarà garantito anche ai soggetti in part time. Escluse, invece, le lavoratrici domestiche. Nel 2024 è in atto una misura sperimentale, che tende la mano a chi ha due figli a carico. La decontribuzione vale in questo caso per i periodi di paga da gennaio a dicembre di quest’anno (e comunque fino al decimo compleanno del figlio minore). Di base, però, la manovra è rivolta a chi ha tre figli a carico, con esonero dai contributi per tre anni, sulle buste paga da gennaio 2024 a dicembre 2026. Anche in questo caso vale il limite dei 10 anni d’età per il figlio minore.

Al momento unicamente le lavoratrici nell’ambito privato possono avvantaggiarsi del bonus. Nessuna trasformazione della busta paga, invece, nella Pa. Tante le lamentele sui social ma, a partire da maggio 2024, l’esecutivo dovrebbe riuscire a porre rimedio.

Per quanto sorprendente, la piattaforma NoiPA non era ancora aggiornata per poter gestire la richiesta relativa. Ora è stata invece rilasciata una “funzionalità nell’applicativo Gestione Stipendi”.

Si può dunque registrare l’insieme delle informazioni necessarie. Da maggio 2024 il bonus verrà regolarmente erogato, tenendo conto degli arretrati maturati a partire da gennaio di quest’anno.

Ciò vuol dire che la prima mensilità sarà molto ricca, ben più di quella di giugno e delle altre a seguire. Chi ha effettuato la domanda, semplicemente presentando un’autocertificazione presso l’ufficio competente della propria amministrazione, con al seguito i codici fiscali dei propri figli, otterrà il dovuto.

Il tetto massimo è di 250 euro mensili, il che rientra in una soglia massima generale di 3mila euro annui. Ciò vuol dire che chi versa regolarmente più di tale quota di contributi per ogni busta paga, potrà tenerseli. In caso di quote ridotte, ovviamente, ci sarà un bonus minore.

Gli arretrati avranno dunque un valore massimale di 1.250 euro. Si ricorda, infine, che le lavoratrici scolastiche avrebbero dovuto presentare domanda attraverso il portale del ministero dell’Istruzione, richiedendo la decontribuzione di maternità. Chiunque non abbia presentato richiesta, non riceverà gli arretrati a partire da maggio. Ciò non impedisce, però, di produrre la necessaria documentazione e far partire l’erogazione da giugno 2024.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Palazzo Madama partecipa alla Planet Week

Con l’iniziativa di illustrazione sul tema della sostenibilità ambientale e una mostra diffusa sul territorio.

 

Dal 20 al 28 aprile la Planet Week, promossa da Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il programma Connect 4 Climate della Word Bank, propone a Torino e in Piemonte una riflessione sui temi di azione climatica, economia circolare, energie rinnovabili, acqua e giovani. La Planet Week anticipa il G7 Clima, Energia e Ambiente previsto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria Reale.

Il cambiamento climatico, riscaldamento globale, l’aumento esponenziale delle emissioni di CO2, lo spreco e lo sfruttamento sconsiderato delle risorse, la cementificazione sfrenata, non sono concetti astratti, ma realtà che hanno ripercussioni economiche e sociali chiaramente visibili, che si traducono in un aumento delle disuguaglianze e in corse all’accaparramento delle risorse sempre più violente. La necessità di ripensare ai modelli produttivi e alle nostre scelte quotidiane si fa impellente. In quest’epoca di incertezza è urgente immaginare e dare vita a modelli economici sostenibili che prevedano l’utilizzo di energie rinnovabili, l’avvio di pratiche di economia circolare, la riduzione degli sprechi e il riciclo dei rifiuti, oltre a una maggiore attenzione per le aree verdi e la salute pubblica.

Palazzo Madama e i musei civici di Torino hanno strutturato un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità dei cittadini su questa sfida globale. Lo faranno per tutto il 2024 con una serie di mostre, progetti, incontri e progetti internazionali che hanno preso il via con la mostra “State of emergency” in corte medievale, e che proseguono durante la Planet Week, per raggiungere il culmine tra giugno 2024 e gennaio 2025, con un’importante serie di appuntamenti che ruoteranno intorno alla mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, allestita in Sala del Senato e strutturato insieme a primarie istituzioni nazionali, a cominciare dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.

Per il G7 Clima, Energia e Ambiente e la Planet Week, Palazzo Madama, in partnership con Connect 4 Climate e Word Bank, ha commissionato a 20 illustratrici e illustratori italiani, riconosciuti a livello mondiale, di riflettere e lavorare su tematiche che riguardino la vita e la quotidianità di ognuno di noi, creando ciascuno una sorta di stazione illustrante, un’immagine originale capace di rendere visibile un concetto connesso alla crisi climatica con uno sguardo d’autore. Partendo dall’immaginario comune, l’illustrazione declina in una molteplicità di messaggi e connette riflessioni differenti tramite il potere di un linguaggio artistico e creativo in grado di dialogare con un pubblico che sia il più ampio possibile. Con la loro indipendenza narrativa, le illustrazioni si rivelano mediatori essenziali, favorendo scambi creativi tramite le suggestioni che il linguaggio non può evocare. Tramite linee, forme, colori e dinamiche di curve le immagini degli illustratori attivano nell’osservatore emozioni e sensazioni, inducendo un costante cortocircuito interpretativo. Le venti illustrazioni, a cui si uniranno i due lavori su Torino e il Piemonte, animeranno una mostra diffusa sul territorio che da piazza Castello, cuore della città, si spingerà da est a ovest collegando simbolicamente via Po a corso Francia. Come anticipato, il progetto introduce la mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, che sarà inaugurata a palazzo Madama nella Sala del Senato del Regno d’Italia il prossimo 27 giugno, e che rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2025, con lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace, immediato e accessibile, trasportando i visitatori in un viaggio tra installazioni artistiche, capolavori pittorici e fotografici, video e documenti che approfondiranno i temi svolti in forma coinvolgente.

 

Mara Martellotta

“Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” Conferenza a Torino

L’appuntamento, che rientra nelle iniziative della “Planet week”, è organizzato per sabato 27 aprile dalla Soka Gakkai italiana e da UNDP

 

Quale ruolo può svolgere ognuno di noi nell’affrontare la crisi climatica? Questo è il punto di partenza dell’evento dal titolo “Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” organizzato dalla campagna “Cambio io, cambia il mondo” dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e UNDP (United Nations Development Programme) Centre of Rome in programma a Torino sabato 27 aprile alle ore 10:00 presso il Circolo della Stampa Sporting A.S.D. in corso Agnelli 45.

L’appuntamento rientra nel calendario di iniziative della “Planet Week“, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nella settimana che precede il G7 Clima, Energia e Ambiente che si svolgerà dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria.

L’obiettivo della tavola rotonda è mettere al centro del confronto le azioni che ciascuno può portare avanti nel quotidiano, agendo in prima persona con un focus sul coinvolgimento giovanile e la necessità di un cambiamento sistemico. Parteciperanno: Chiara Foglietta, Assessora per la trasformazione Ecologica e Digitale del Comune di Torino, la professoressa Patrizia Lombardi Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), Clara Pogliani, portavoce del collettivo “Ci sarà un bel clima”Agostino Inguscio coordinatore UNDP Centre of Rome e una rappresentanza di “Fridays for future“.

 

Durante la mattinata si potrà visitare la mostra “L’eredità della vita – il clima è una scelta, salviamo il futuro“, realizzata nell’ambito della campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente”, sostenuta dai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Dai cinque settori chiave su cui intervenire – energia, città, sistemi di produzione e consumo, alberi, sicurezza alimentare – si arriva a riflettere sulla transizione ecologica giusta, su un nuovo modello di sviluppo, sui diritti umani e sulla pace. Ognuno può fare la propria parte con azioni quotidiane e immediate anche per chiedere e sostenere le necessarie azioni di sistema a livello nazionale e globale.

 

Bonifici istantanei, che cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il 26 ottobre 2022 la Commissione Europa ha presentato una proposta sui pagamenti istantanei che modifica e aggiorna il regolamento del 2012 relativo all’area unica dei pagamenti in euro (SEPA) sui bonifici standard in euro inserendovi disposizioni specifiche per i bonifici istantanei in euro. Il regolamento sui pagamenti istantanei consentirà alle persone di trasferire denaro entro dieci secondi in qualsiasi momento della giornata, anche al di fuori degli orari di ufficio, non solo nello stesso Paese, ma anche verso un altro Stato membro dell’Ue. Il regolamento, inoltre, terrà conto delle specificità dei soggetti non appartenenti alla zona euro.

Nel 2017 i prestatori di servizi di pagamento (PSP), sotto l’egida del Consiglio europeo per i pagamenti, hanno concordato uno schema a livello di Unione per l’esecuzione istantanea di bonifici in euro. Gli sforzi del settore europeo dei pagamenti non si sono dimostrati sufficienti a garantire l’elevata diffusione dei bonifici istantanei in euro a livello di Unione.

Il regolamento (UE) n. 260/2012 ha stabilito i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro. I bonifici istantanei in euro sono una categoria relativamente nuova di bonifico in euro, comparsa sul mercato soltanto dopo l’adozione di tale regolamento. Si è reso necessario stabilire requisiti specifici applicabili ai bonifici istantanei in euro, oltre ai requisiti generali applicabili a tutti i bonifici, al fine di assicurare il corretto funzionamento e l’integrazione del mercato interno.

Al fine di rendere i bonifici istantanei più accessibili, gli Stati membri la cui moneta non è l’euro dovrebbero poter applicare norme equivalenti a quelle stabilite nel regolamento modificativo ai bonifici istantanei nazionali nella propria moneta.

Prima dei bonifici istantanei, le operazioni di pagamento erano generalmente raggruppate dai PSP e inviate a un sistema di pagamento al dettaglio a fini di trattamento, compensazione e regolamento in tempi prestabiliti. Tuttavia, nei sistemi di pagamento al dettaglio attualmente utilizzati per il trattamento dei bonifici istantanei in euro, le operazioni di pagamento sono inviate singolarmente e trattate 24 ore su 24 e in tempo reale.

Garantire a tutti i correntisti dell’Unione la possibilità di impartire ordini di pagamento e ricevere bonifici istantanei in euro è una condizione preliminare per aumentare la diffusione di tali operazioni. Attualmente almeno un terzo dei PSP nell’Unione non offre il servizio di pagamento di invio e ricezione di bonifici istantanei in euro. Inoltre negli ultimi anni l’introduzione dei bonifici istantanei nella gamma di servizi dei PSP è stata troppo lenta, il che ostacola l’ulteriore integrazione del mercato interno, mina l’autonomia strategica aperta dell’Unione e limita i potenziali benefici per gli USP.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.