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ECONOMIA E SOCIETA'

La Regione punta sulla ricerca e innovazione delle imprese piemontesi

Regione Piemonte investe 80 milioni di euro dei Fondi Europei per sviluppare la capacità di ricerca e innovazione delle imprese piemontesi con l’obiettivo di contribuire alla crescita economica del territorio

Il bando verrà pubblicato nelle prossime settimane. L’assessore regionale Matteo Marnati: «Questo è un punto di partenza. Il nostro sistema industriale deve continuare ad irrobustirsi attraverso la ricerca di sistemi intelligenti ed altamente tecnologici»

Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione, anche con l’introduzione di tecnologie avanzate, delle imprese e del sistema di ricerca piemontese: questo l’obiettivo della Misura che ha ottenuto il via libera dalla Giunta e a cui seguirà, nelle prossime settimane, la pubblicazione del primo bando. La Misura approvata prevede infatti l’attivazione di bandi con cadenza annuale.

La dotazione finanziaria del primo bando – rivolto in particolare alle micro, piccole e medie imprese e alle start up innovative, ma anche alle grandi imprese e agli organismi di ricerca purché in collaborazione con le Pmi, tutti con sede operativa o produttiva in Piemonte – è di 80 milioni di euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 21-27.

«La regione Piemonte risulta quarta a livello nazionale per capacità di innovazione – commenta l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – Considero questo risultato un punto di partenza perché il nostro sistema industriale, soprattutto le PMI, con grandi potenzialità deve continuare ad irrobustirsi attraverso la ricerca e l’innovazione investendo sempre in nuovi sistemi intelligenti ed altamente tecnologici».

L’obiettivo del bando è quello di sostenere, attraverso contributi a fondo perduto, i programmi di investimento in ricerca e sviluppo dei soggetti piemontesi interessati a realizzare progetti, anche in collaborazione.

In realtà si tratta di un duplice obiettivo: da una parte sostenere lo sviluppo o l’avanzamento di risultati scientifici e tecnologici di rilievo, negli ambiti di ricerca individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente 21-27; dall’altra, nel caso di progetti in uno stadio già avanzato in termini di risultati di ricerca già conseguiti, sostenere la validazione degli stessi e la loro immissione nei processi produttivi delle imprese. Lo scopo è pertanto quello di sostenere tutta la filiera della R&D

Due le linee di intervento nelle quali si articola la misura: la linea 1 che prevede il supporto alle attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale il cui target prioritario sia l’effettivo livello di innovazione e la qualità tecnico-scientifica; la linea 2 che prevede il supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata ma che prefigurino un piano definito di valorizzazione industriale e commerciale dei risultati.

L’attualità di CinemAmbiente

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Si svolgerà dal 5 all’11 giugno l’edizione numero 26 del Festival “CinemAmbiente”. Il via non a caso il 5 giugno giornata mondiale dell’ambiente. Un Festival condotto dal direttore Gaetano Capizzi, che fin dalla sua nascita, ha con i suoi film focalizzato l’attenzione sulle tematiche ambientali. Mai come in questo periodo con i suoi lungometraggi e cortometraggi fa riflettere pensare ed agire sulla stretta attualità della crisi climatica. Novità di quest’anno oltre alle proiezioni gratuite del cinema Massimo, vi saranno eventi sparsi tra piazzetta Reale e il cortile del Rettorato dell’Università. Debutto lunedì 5 alle 20 con protagonista papa Francesco introdotto dall’arcivescovo Roberto Repole e preceduto da il Punto di Luca Mercalli. Intitolato “The Letter: a Message for Our Earth” di NicolasBrown, ispirato dall’enciclica di papa Francesco “Laudatosi”. Domenica 11 alle 19 chiusura con premiazione alla Mole. Vi saranno 82 pellicole provenienti da 38 paesi dei 5 continenti divise tra documentari cortometraggi e nelle 2 non competitive Panorama e Made in Italy. Tanti ospiti tra cui l’attore Andrea Pennacchi a cui verrà consegnato il ciak verde. Il regista russo Victor Kossakovsky insignito del Premio Stella della Mole 2023. Due masterclass. Una affidata al regista cileno Pablo Larrain e l’altra a Kossakovsky. Un Festival con 320 mila euro a disposizione. I biglietti per le proiezioni saranno distribuiti al cinema Massimo.

Pier Luigi Fuggetta

Visco: “Politica monetaria va accompagnata da politica di bilancio”

Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ieri era al Festival dell’Economia di Torino.“Non bisogna lasciare da sola la politica monetaria: va accompagnata – ha detto – da una politica di bilancio accorta e dalla responsabilità delle parti sociali. In Europa ci sono i sindacati e le imprese. Quando c’è uno choc che non va accomodato non è perché vogliamo fare cadere i salari, ma perché i salari devono crescere con la crescita  dell’economia. Se si dovesse mettere in moto la rincorsa prezzi-salari sarebbe illusoria”. Visco ha parlato anche di inflazione: “al momento siamo sotto il 6 per cento a livello europeo, stiamo andando nella direzione del target del 2 per cento, e bisogna essere sicuri che non riparta, io credo anche evitando che poi ci sia un effetto recessivo sull’economia reale”.

Pnrr, la Giunta approva interventi di edilizia scolastica per 24 milioni e 850mila euro

Uno dei maggiori investimenti che la Città di Torino sta realizzando con i fondi PNRR riguarda l’edilizia scolastica attraverso interventi di ricostruzione, manutenzione straordinaria, restauro e messa a norma di 98 scuole che garantiranno edifici accoglienti, funzionali ed efficienti.

La Giunta Comunale ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici delle aree Nord, Sud, Est e Ovest della città per complessivi 16 milioni di euro, 4 milioni per ogni quadrante. Contestualmente sono stati approvati i progetti esecutivi dei lavori di restauro e adeguamento normativo della scuola primaria ‘Pestalozzi’ in via Banfo 32, per un importo di oltre 5 milioni di euro e per l’efficientamento energetico e la riqualificazione dell’edificio scolastico di via Stampini 25 per complessivi 3 milioni e 850mila euro.

Tutti i progetti sono stati approvati nel rispetto delle tempistiche del PNRR, che prevede l’inizio dei lavori nel 2024 e la fine nel 2026.

La scuola ‘Pestalozzi’, edificio storico costruito tra il 1904 e il 1906 e ampliato successivamente nel 1924, sorge nel quartiere Barriera di Milano. La struttura è inserita nel Catalogo dei Beni Culturali Architettonici della Soprintendenza approvato dalla Città di Torino nel 2009, e come altri edifici che rivestono interesse storico-artistico, richiede interventi di conservazione e il mantenimento in sicurezza. I lavori riguarderanno il consolidamento e la reintegrazione degli intonaci frammentari attraverso il restauro conservativo della decorazione esterna di finitura, il rifacimento del manto di copertura e il suo consolidamento statico e adeguamento sismico, oltre alla sostituzione dei serramenti.

L’intervento previsto nella scuola secondaria di primo grado ‘Ignazio Vian’ in via Stampini, nel quartiere Madonna di Campagna, periferia nord di Torino, mira a  riqualificare l’edificio, migliorandone la funzionalità, assicurando adeguate condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie e riducendo gli sprechi energetici. Saranno sostituiti i serramenti esterni e sarà realizzato il cappotto termico verticale e orizzontale della copertura della scuola e della palestra. I lavori prevedono inoltre il rifacimento dei servizi igienici della scuola e della palestra, compresi gli spogliatoi, e delle pavimentazioni della scuola e della palestra. I materiali che saranno impiegati rispetteranno il principio del DNSH (Do No Significant Harm) ossia di non arrecare alcun danno significativo all’ambiente.

Le risorse del PNRR sono un’occasione unica per la nostra Città e la decisione di destinare gran parte di questi fondi alle scuole non lascia dubbi – sottolinea Carlotta Salerno, Assessora all’Istruzione e all’edilizia scolastica -. Per Torino la scuola è il primo motore di rigenerazione urbana. Ristrutturazione, efficientamento energetico e manutenzioni sono solo alcune delle azioni previste nei progetti di riqualificazione approvati. La scuola è la struttura in cui le nostre bambine e i nostri bambini trascorrono maggiormente la loro giornata e meritano pertanto di viverla appieno e in sicurezza, in ambienti che evolvano come cambia la didattica. Abbiamo investito e continueremo a investire con l’obiettivo di garantire alle studentesse e agli studenti, e a tutta la comunità scolastica, luoghi in cui possono esprimersi al meglio, che rispecchino le loro energie e in cui sentirsi a casa”.

Il programma degli interventi adottato dalla Città – per un investimento totale di 91,25 milioni di euro – è diversificato a seconda della natura degli immobili e prevedono, in generale, tre azioni di intervento. Il recupero degli edifici scolastici di fine Ottocento, inizio Novecento con opere di restauro, ripristino degli spazi interni e messa a norma degli impianti per assicurare adeguate condizioni di sicurezza e confort. La manutenzione straordinaria con opere di efficientamento energetico, tra le quali l’isolamento termico delle facciate e delle coperture, la sostituzione dei serramenti e l’ammodernamento impiantistico per ridurre gli sprechi e migliorare le funzionalità dell’immobile. Infine la realizzazione di nuove scuole performanti “a energia quasi zero” (nZEB) e lo sviluppo di spazi di relazione e di studio rispondenti a nuovi modelli didattici.

I lavori permetteranno di conservare e riqualificare gli edifici scolastici, assicurandone il funzionamento e il miglioramento degli standard prestazionali e garantendone l’idoneità e la fruibilità. Rispondono, inoltre, alle linee guida della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Moncalieri con Regione e Città Metropolitana per vincere la partita del turismo

ROSPETTIVE FUTURE DEL TURISMO A TORINO E NELLA CITTA’ METROPOLITANA

Il PNRR sulle Residenze Sabaude

Moncalieri, 7 giugno ore 17

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Moncalieri in squadra con regione Piemonte e Città Metropolitana, per vincere la partita del turismo. Un partenariato flessibile e allargato a tutti i comuni nei cui territori sono ubicate le Residenze sabaude. E con ricadute di sistema importanti, che fanno leva su linee di finanziamento ministeriali, attivate tramite la legge 106 del 2021 dedicata al rilancio delle città d’arte e dell’attrattività dei comuni sul cui territorio siano ubicati siti riconosciuti dall’Unesco.

Per mettere meglio a fuoco strategie comuni e fare il punto della situazione, a Moncalieri si tiene mercoledì 7 giugno un incontro di presentazione e analisi dei progetti in atto. L’appuntamento è in biblioteca (via Cavour 31) alle ore 17. Vi prendono parte Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Domenico Carretta, assessore al Turismo e ai Grandi Eventi della Città di Torino, Sonia Cambursano, consigliera di Città Metropolitana con delega a Turismo Attività produttive, Sviluppo economico e Pianificazione strategica, Marcella Gaspardone, manager Marketing e Promozione di Turismo Torino e Provincia. Modera Laura Pompeo, assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità di Moncalieri. L’ingresso è libero ed è anche possibile seguire i lavori in streaming sulla pagina facebook della biblioteca @bibliomonc.

In ballo per Moncalieri c’è in prima battuta il nuovo infopoint turistico, alla cui realizzazione sono destinati 40.000 euro, che rientrano in una partita che porterà complessivamente al circuito dei comuni aderenti – Torino (capofila), Govone, Racconigi, Rivoli, Agliè, Bra, Venaria Reale che hanno risposto in partenariato al relativo avviso pubblico, dando così attuazione all’idea progetot denominata “Residenze Sabaude, un territorio da re” – 2 milioni di euro. Il nuovo info point, per il quale si sta individuando la sede, lavorerà in sinergia con gli altri 3 punti turistici già attivi: Biblioteca civica Arduino e Biblioteca Turletti a Revigliasco (entrambi istituiti in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, e gestiti rispettivamente dalla biblioteca e da Pro Loco Revigliasco), Porta Navina (gestito da Pro Loco Moncalieri).

Cruciale sarà inoltre, nei prossimi 12 mesi, l’iniezione di fondi PNRR destinati al Parco Storico del Castello Reale: 2,2 milioni di euro per il recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione del sito, acquisito al patrimonio comunale come esito di una complessa trattativa con il Ministero della Difesa (2015-2018). Se ne prevede l’apertura al pubblico nel 2024. Moncalieri beneficia infine, grazie al bando “Next Generation WE” (Compagnia di San Paolo) di 80.000 euro per la riprogettazione unitaria del sistema del verde cittadino e per la comunicazione.

Stanno rivelando tutta la loro tenuta e solidità le strategie che portiamo avanti dal 2015, strategie che vedono in Moncalieri, nel suo enorme patrimonio di verde storico, nel Castello Reale e nei fiumi, i pilastri del rilancio della città a tutti i livelli, agendo sulla leva dell’attrattività culturale e turistica – sintetizza l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Il nostro progetto-cornice Moncalieri Città nel Verde si conferma un’intuizione corretta. Avevamo ragione anche a vedere nel lavoro di rete una carta vincente: è insieme che si vince e si toccano grandi traguardi. I progetti che analizzeremo nel corso dell’incontro di mercoledì sono anzitutto un grande successo di rete, grazie al lavoro di squadra dei comuni coordinati dalla capofila Torino, e con la cruciale supervisione e il supporto di Turismo Torino e Provincia”.

Spazzare 200 kg di mozziconi per aiutare a pulire la Terra

Rimuovere da terra oltre 50mila mozziconi di sigaretta, pari a 200 chilogrammi, in 100 appuntamenti in tutta Italia, di cui 5 anche in Piemonte. È con questo ambizioso obiettivo che Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, celebra la Giornata dell’Ambiente 2023 nel weekend del 3-4 giugno. La finalità è quella di sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo i fumatori, sul corretto smaltimento e sui rischi connessi all’inquinamento e alla salute dell’incivile gesto di gettare per terra i mozziconi. I volontari di Plastic Free saranno in azione sabato 3 ad Alpignano (TO) e domenica 4 a Torino, Dronero (CN), Novara e Cerano (NO).

In Italia si stima che ogni anno finiscano nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarettedichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free OnlusAll’interno di ognuno ci sono 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini e rappresentano un rischio anche per i più piccoli che, inconsapevolmente, possono mettere in bocca un mozzicone lasciato per terra in un parco o su una spiaggia”.

Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una grande quantità invade fiumi, coste e spiagge finendo inevitabilmente in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Inoltre, le nanoplastiche contenute al loro interno impattano negativamente nella catena alimentare. Basti pensare che la quantità di polveri sottili prodotte da una locomotiva sono pari a quelle rilasciate da 5 sigarette nello stesso lasso di tempo.

In pochi anni, grazie ai nostri 250mila volontari, abbiamo rimosso dall’ambiente oltre un milione di mozziconi di sigarette durante le tante iniziative sul territorio nazionale prosegue il presidente De GaetanoUn argomento che ci sta molto a cuore e che abbiamo inserito nella mozione Plastic Free presentata alla Camera lo scorso 30 maggio, dove chiediamo la creazione di smoking area per il rispetto dell’ambiente e delle persone, risorse per enti e associazioni per contrastare il fenomeno con controlli e sensibilizzazione nonché l’inasprimento delle multe per i trasgressori”, conclude.

Scopri gli appuntamenti su www.plasticfreeonlus.it

Una nuova valutazione ambientale strategica

Conclusa il 4 maggio la discussione generale, si è proceduto all’esame dell’articolato con l’approvazione di 13 emendamenti. Quelli presentati dalla Giunta regionale e dal consigliere Valter Marin (Lega), sono volti a precisare meglio il testo, in linea con la ratio semplificatoria del Ddl. Due delle richieste di modifica approvate sono state invece presentate da Giorgio Bertola (Ev) con lo scopo di accogliere alcune osservazioni formulate dalle associazioni ambientaliste. Relatori del provvedimento sono Matteo Gagliasso (Lega) e Bertola.

Poco prima, in congiunta con la terza, è stato espresso parere preventivo favorevole alle delibere della Giunta regionale che dichiarano “la non sussistenza di un prevalente interesse pubblico ad un uso diverso delle acque”, nel caso si rinnovino, con gara ad evidenza pubblica, le concessioni scadute di grande derivazione idroelettrica, rispettivamente, sull’asta del Torrente Orco e dell’impianto Po Stura – San Mauro.

Il Ddl, per poter approdare in Aula, dovrà passare in prima Commissione per il parere sulla norma finanziaria.

Infoday, attacchi informatici: come proteggersi?

La Camera di commercio di Torino attraverso il suo PID – Punto Impresa Digitale, in collaborazione con Fondazione Piemonte Innova, offre alle pmi strumenti di analisi e di protezione dai rischi. Martedì 6 giugno un infoday on line per presentare tutti i servizi e scoprire come avvalersi gratuitamente dello strumento più evoluto – Cyber Exposure Index (CEI) – che normalmente è a pagamento.
Torino, 29 maggio 2023 – Quanto la tua impresa è vulnerabile ad attacchi dalla rete? Come misurare l’esposizione al rischio? Come tutelare la sicurezza dei dati? Quanto investire in cybersecurity? Con quali professionalità? Nell’ultimo anno è quadruplicato il numero di attacchi informatici verso le pmi: dal furto di credenziali e dalle truffe di phishing via e-mail fino agli attacchi contro gli endpoint. Tra le principali cause di questa aumentata vulnerabilità la scarsa percezione del rischio e le limitate risorse a disposizione. Per questo la Camera di commercio di Torino da quest’anno propone alle imprese torinesi una serie di servizi per approfondire il tema, rilevare eventuali rischi informatici e attivare efficaci strategie di difesa, anche attraverso consulenze personalizzate.
“La cybersecurity è oggi una priorità per le pmi, ma spesso manca una reale conoscenza dei rischi che si possono correre e dei danni economici che ne possono derivare – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo mettiamo a disposizione delle pmi torinesi nuovi servizi dedicati a questo importante tema, per aumentare il livello di informazione e accrescere le competenze all’interno delle imprese, soprattutto le più piccole, perché proprio la consapevolezza rappresenta la prima arma di difesa”.
Il servizio, svolto nell’ambito delle attività del PID Punto Impresa Digitale prevede diversi strumenti di valutazione dei rischi informatici, accompagnati da azioni di formazione e successivamente di assistenza individuale sulle tematiche della cybersecurity. Il primo passo è la compilazione del PID Cyber Check, un test molto rapido di circa 30 domande che consente una prima auto-valutazione del livello di rischio di un attacco informatico. Il test è stato elaborato dalla rete camerale dei Punti Impresa Digitale con la collaborazione tecnica dell’Osservatorio di Cyber Security del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Competence Center START4.0. Il test è gratuito e può essere realizzato e ripetuto in qualsiasi momento dall’impresa, in completa autonomia; al termine produce un report personalizzato sui rischi e sui danni economici che l’impresa potrebbe subire da possibili attacchi.
Il secondo strumento a disposizione è il Cyber Exposure Index (CEI), uno strumento di assessment più evoluto che, attraverso un complesso algoritmo di estrazione e analisi dei dati sul web, verifica se e come i cybercriminali sono già entrati in possesso dei dati di un’impresa e quali informazioni hanno a disposizione per poterla attaccare. Il Cyber Exposure Index viene calcolato analizzando la “superficie web” dell’azienda, dal sito alla casella di posta aziendale, e scattando una foto esatta dell’impresa attraverso 3 fattori primari:
•     quantità dei servizi esposti su internet
•     elenco delle vulnerabilità potenziali sfruttabili dall’esterno (già note ai cybercriminali)
•     data leakage o “fughe di dati” relative ad utenze e password legate all’azienda.
Lo strumento prevede l’elaborazione di due report a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, al fine di fornire un monitoraggio dell’andamento del rischio cyber a cui è sottoposta l’azienda nel tempo. La restituzione dei report alle imprese sarà effettuata dal PID in collaborazione con gli esperti della Fondazione Piemonte Innova e sarà una prima occasione per fornire alle imprese un supporto personalizzato sulle tematiche della cybersecurity.
Il Cyber Exposure Index prevede normalmente il pagamento ad Infocamere SCpA, il soggetto che eroga il servizio, di un contributo alle spese di euro 55 + iva, ma la Camera di commercio di Torino pubblicherà a breve, dalla metà di giugno, un bando per dare la possibilità a 50 imprese della provincia di ricevere gratuitamente il servizio.
 
Assistenza individuale
Il supporto personalizzato alle imprese sulle tematiche della cybersecurity sarà fornito, con la collaborazione degli esperti della Fondazione Piemonte Innova, alle imprese che avranno effettuato entrambi gli strumenti di valutazione del rischio sopra citati, PID Cyber Check e Cyber Exposure Index (CEI).
Infoday on line martedì 6 giugno 2023
Organizzato in collaborazione con Infocamere, Dintec e Fondazione Piemonte Innova, sarà l’occasione per illustrare in dettaglio i servizi del PID dedicati alla cybersecurity. Iscrizioni su www.to.camcom.it/cybersecurity-6-giugno

Bonus benzina, gli ultimi aggiornamenti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’aumento del prezzo dei carburanti ha spinto il governo a intervenire. Si è parlato ampiamente del Bonus benzina nel corso dei mesi precedenti ma c’è qualcos’altro da sapere. Non tutti conoscono la data di scadenza di questa agevolazione, convinti che sia qualcosa di relegato allo scorso anno. A ciò si aggiungono le novità apportate dal Decreto carburanti.

Nel corso del 2022 è stato ufficializzato il Bonus benzina. Nello specifico si tratta di un aiuto economico rivolto a tutti i lavoratori impegnati nel settore privato. L’aumento del costo del carburante ha reso di certo maggiormente dispendioso il percorso da effettuare per raggiungere il proprio posto di lavoro, ed ecco quindi un sostengo una tantum.

La cifra indicata è di massimo 200 euro. Un contributo ufficializzato nel 2022, che il governo Meloni ha scelto di prorogare per tutto il 2023. Ciò vuol dire che è ancora possibile richiederlo, e lo sarà per i prossimi sette mesi, con delle novità rispetto al recente passato. Come detto, sono coinvolti in questa agevolazione tutti i lavoratori del settore pubblico, il che comprende anche gli studi professionali. Del tutto esclusi, invece, i dipendenti pubblici.

Per chi non lo sapesse, non è necessario effettuare alcuna domanda per ricevere tale contributo. La somma dovuta, infatti, verrà erogata automaticamente dal proprio datore di lavoro aziendale. Due le modalità di ricezione previste. Il primo è attraverso dei buoni, il secondo, invece, è con dei benefit aziendali. Da puntualizzare come in quest’ultima eventualità il bonus non sarà sommato al limite di non imponibilità dei benefici, inserito in alcuni piani sindacali.

Una delle cose importanti da sottolineare è che il Bonus benzina non contribuisce al reddito del soggetto. Si tratta infatti di una somma corrisposta dal governo attraverso le aziende in maniera del tutto detassata. Stando a quanto introdotto dal Decreto carburanti, però, il sostegno garantito sarà soggetto agli oneri contributivi.

Si potrà ricevere questa agevolazione non propriamente fino al 31 dicembre 2023, bensì fino al 12 gennaio 2024. Le novità legate all’aumento dei prezzi del carburante sono state introdotte lo scorso marzo, quando è stato confermato l’obbligo di esporre i prezzi medi di riferimento nelle stazioni di servizio, di fianco a quelli praticati. Una media calcolata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ottenuta attraverso le comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti presenti sul territorio nazionale.

Una pratica molto importante per i cittadini, che hanno così modo di operare una scelta in maniera consapevole. Non mancano però i furbetti del caso, per i quali è prevista una multa compresa tra i 200 e i 2000 euro. A ciò si aggiunge la possibilità di un periodo di sospensione dell’attività in caso di violazione degli obblighi di esposizione.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Italiani, analfabeti finanziari a rischio

 

Negli ultimi trent’anni ci sono state decine di “riforme” della scuola, si sono cambiati regolamenti, piani di studio, indirizzi, ma una cosa è purtroppo rimasta ferma, e cioè l’assoluta mancanza di formazione su una materia che sarebbe utilissima per tutti: la gestione del denaro, l’economia, la finanza.

I ragazzi imparano l’italiano (giustissimo, non possono scrivere squola oppure faticare con congiuntivo e condizionale), la matematica (giustissimo, non possono ignorare quanto fa 3 x 5, oppure stentare a fare una divisione con tre cifre), la storia, la geografia, le scienze naturali e tutto il resto, ma escono dalla scuola che non sanno come usare il denaro, cosa fa una banca, come valutare un investimento, cos’è l’inflazione, come si chiede un mutuo e così via.

Un vero e proprio “analfabetismo finanziario” che molti pagano a caro prezzo, facendo operazioni sballate per mancanza di conoscenze di base. La situazione non è forse molto diversa negli Stati Uniti, se a suo tempo il Presidente Obama ha varato un grandioso piano di istruzione, puntando da un lato ad aiutare gli adulti ma (giustamente) imponendo anche corsi specializzati nelle scuole per “costruire il futuro”.

I l bello è che i corsi sono tenuti da persone al di fuori del sistema, perché “Chi vende prodotti finanziari non può insegnare al pubblico come comprarli: sarebbe come mettere le volpi a guardia delle galline”…

Idee chiare, fondi imponenti per realizzare il progetto e la fiduciosa certezza che questa sia la strada maestra per evitare nuove crisi, grazie alla “conoscenza”, questo bene impalpabile ma preziosissimo.

In Italia siamo ancora al punto di partenza, con qualche tentativo portato avanti tra mille difficoltà e senza un organico piano didattico. A livello istituzionale è stato costituito un Comitato per l’educazione finanziaria diretto da Anna Maria Lusardi (guarda caso, la persona che ha avviato il progetto negli USA!), ed operano varie iniziative private fra le quali segnalo ad esempio il portale “L’economia per tutti” gestito dalla Banca d’Italia (https://economiapertutti.bancaditalia.it/?dotcache=refresh) che mette gratuitamente a disposizione degli utenti numerosissimi corsi, interventi, conferenze tematiche sui principali argomenti del mercato finanziario (depositi bancari e postali, mutui, valute estere, matematica finanziaria, eccetera). Analoga la struttura e le finalità del portale di Poste (https://www.posteitaliane.it/it/educazione-finanziaria.html) e dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana, attraverso la “Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio”).

Educazione finanziaria è il servizio gratuito offerto da WeMi Comune di Milano ed iniziative analoghe esistono in altri grandi comuni.

Ma, come accennato, manca la base: la materia “Finanza” a partire dalle scuole elementari e sviluppata nelle medie e nelle scuole superiori! Quello che si impara da piccoli rimane impresso per tutta la vita; se fin da bambini capiamo cosa è il denaro, a cosa serve, come si impiega, come si prende a prestito e così via, da grandi ben difficilmente sarà possibile turlupinarci offrendo prodotti farlocchi creati apposta per i “digiuni” di conoscenze.

U n appello è obbligatorio, citando la Costituzione (la citano tutti, fa chic, anche se poi ben pochi la conoscono veramente…) che all’articolo 47 recita: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.” Parole pesanti come “incoraggia e tutela il risparmio” non possono restare scolpite solo nelle pagine della legge suprema dello stato, devono entrare nelle coscienze di tutti i cittadini e devono far parte della cultura generale di tutti.

E allora l’appello è proprio su questo argomento: “Signori ministri (in particolare Giorgetti per la parte finanziaria e Valditara per la parte educativa) volete per favore costruire un futuro migliore per i nostri giovani? Continuate, per carità, a far declinare verbi irregolari e studiare il teorema di Euclide, ma cominciate a parlare anche di risparmio, prestiti, inflazione”.

Ve ne saremo tutti grati.

 

GIANLUIGI DE MARCHI

Giornalista e scrittore

demarketing2008@libero.it