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Nella valigia si celava una “farmacia” illegale

E’ sbarcato con una piccola farmacia illegale nascosta all’interno del bagaglio a mano, il ragazzo fermato all’Aeroporto “Sandro Pertini” dalla Guardia di Finanza di Torino in collaborazione con i Funzionari doganali.

Il ragazzo, un diciannovenne proveniente dal Senegal dopo un breve transito a Casablanca, è stato controllato dai Finanzieri della locale Compagnia aereoportuale non appena ritirato il bagaglio a mano.

All’interno del suo voluminoso trolley, celati tra gli effetti personali, sono stati rinvenuti oltre 500 prodotti tra farmaci e cosmetici di dubbia provenienza, tutti sprovvisti di documentazione autorizzativa.

Da un primo esame i farmaci sequestrati contengono sostanze battericide estremamente pericolose per la salute degli utilizzatori, cosi come i cosmetici composti anch’essi di sostanze potenzialmente nocive e sprovvisti di ogni sorta di documentazione attestante la composizione o l’origine.

Alle domande dei Finanzieri circa la provenienza e la destinazione dei cosmetici e dei farmaci il giovane non ha saputo dare giustificazione. Plausibile in questi casi, tra l’altro già verificatesi in passato, l’ipotesi di un commercio illegale di prodotti farmaceutici. Il valore della merce sequestrata ammonta a diverse migliaia di euro.

Commercio, questo che, non solo impoverisce le risorse dello Stato e dell’economia legale, ma soprattutto mette in serio pericolo la salute dei consumatori.

Il ragazzo, denunciato per importazione illegale di farmaci, rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di oltre 100.000 euro.

Per quanto i compiti istituzionali della Guardia di Finanza siano variegati, delicati e certamente proiettati alla tutela economica dello Stato e della Comunità Europea, resta fermo che al centro di ogni indagine svolta dai Finanzieri c’è sempre la salvaguardia dei cittadini sotto ogni punto di vista.

Mirafiori, operazione antidroga

Nel  pomeriggio del 5 Luglio agenti del Commissariato Mirafiori hanno coordinato un servizio di polizia  nella zona di propria competenza mediante l’impiego di cinque equipaggi del Raggruppamento prevenzione crimine e di due unità cinofile della Questura.

Il servizio trae origine da alcune segnalazioni giunte in Commissariato che denunciavano episodi di microcriminalità nel  quadrilatero compreso tra via Artom, via Pisacane, via Fratelli Garrone e via Somalia, per lo più legate allo  spaccio di sostanze stupefacenti, evidenziando più in generale un incremento di episodi di violenza e di intimidazione ai danni di alcuni cittadini lì residenti.

Contestualmente l’associazione Onlus  “Casa nel parco”, che si pone l’obiettivo di riqualificare la zona di via Artom Mirafiori sud con iniziative di tipo socioculturale e ricreativa attraverso l’aggregazione dei cittadini, ha segnalato la presenza di alcuni ragazzi dediti allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti che, permanendo nella struttura, intimidivano i frequentatori dell’associazione e comunque rendevano difficoltoso lo svolgersi delle normali attività del centro.

Al fine di arginare gli episodi di illegalità diffusa, il Commissariato è intervenuto con un servizio volto ad intensificare di intensificare la cornice di sicurezza  sul territorio, mirando ad una sempre più proficua collaborazione con gli enti, le associazioni e le comunità che agiscono sul territorio di Mirafiori sud.

Nel merito del servizio, l’impiego di unità cinofile ha permesso un accurato controllo degli scantinati di sette stabili ubicati in via F.lli Garrone, ove in passato erano state rinvenute e sequestrate cospicue quantità di sostanza stupefacente.

La capillare  attività di controllo delle persone ha inoltre consentito l’identificazione di 59 persone, perlopiù italiane e pregiudicate.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alla vigilanza relativa alla circolazione stradale ed alla ricerca di veicoli rubati: sono state contestate 3 violazioni al c.d.s. e controllati 25 veicoli.

L’intervento del Commissariato ha dato una risposta concreta ai residenti che hanno manifestato il loro apprezzamento agli operatori, auspicando ulteriori attività similari nel prossimo futuro.

Massimo Iaretti

Dirottava i pagamenti sul proprio conto corrente: arrestato

Si è inserito in alcune trattative commerciali consolidate da anni e, sostituendosi alla ditta creditrice attraverso un vero e proprio stratagemma informatico, ha dirottato i pagamenti dovuti sui propri conti correnti.

Per questo motivo la Guardia di Finanza di Torino, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo Piemontese, ha arrestato nei giorni scorsi E.O.W., trentenne di origini nigeriane, per aver riciclato ingenti somme di denaro ottenute attraverso una serie di frodi informatiche ai danni di alcune imprese.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno ricostruito la frenetica attività finanziaria di E.O.W., il quale, solo nell’ultimo anno e mezzo, ha utilizzato i propri conti correnti bancari per ricevere i proventi di truffe di cui sono state vittime diverse società estere.

Il denaro, destinato a regolare dei normali rapporti commerciali, veniva dirottato sui conti dell’indagato utilizzando una serie di artifizi informatici e non giungendo mai nella disponibilità delle imprese che attendevano il pagamento per la fornitura di beni e servizi.

Subito dopo aver ricevuto il denaro, l’indagato riusciva a far perdere la traccia del denaro, disponendo bonifici verso altri soggetti o prelevando il contante, prima che le vittime del raggiro potessero accorgersi della truffa.

A far scattare l’allarme la denuncia presentata da una società con sede in Lettonia, a seguito della quale gli inquirenti hanno immediatamente sequestrato all’indagato 36.000 euro nonché accertato operazioni di riciclaggio di denaro per circa 160.000 euro.

La truffa è quella nota come “man in the middle”, un tipo di frode che colpisce le imprese, attentando alla sicurezza dei rapporti commerciali e al patrimonio di aziende e privati. In questo genere di frode l’autore del reato si intromette in comunicazioni commerciali reali intercettando messaggi tra le controparti (invio di ordinativi o di fatture); vengono quindi generati dei messaggi rivolti al soggetto che dovrà effettuare il pagamento e, simulando di essere la controparte, vengono comunicati gli estremi di un rapporto finanziario che, in realtà, è nella disponibilità del reo.

Tali condotte illecite minano la sicurezza dei rapporti commerciali nazionali e dell’UE, avendo le vittime sede in diverse parti del mondo.

Donna travolta e uccisa sulle strisce

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Cronache italiane

Una donna è stata travolta e uccisa da un’auto,  mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo i primi accertamenti della polizia municipale, intervenuta sul posto, a Imperia, con il personale sanitario del 118, il conducente della vettura Peugeot che ha travolto l’anziana di 85 anni,  si sarebbe fermato all’altezza dell’attraversamento pedonale. Sarebbe però stato tamponato e spinto in avanti da una  una Volkswagen Polo.

Sul treno verso il Kappa FuturFestival molestano ragazza

Ubriachi aggrediscono i  carabinieri, arrestati quattro ragazzi
Ieri sera, i carabinieri della Compagnia di Chivasso, in collaborazione con i colleghi della stazione di Verolengo, hanno arrestato per violenza e minacce, resistenza a Pubblico ufficiale quattro persone, tra 18 e 21 anni, residenti in provincia di Biella. A bordo del treno regionale 2026 proveniente da Milano, ieri pomeriggio, i quattro amici erano già ubriachi ed erano diretti al Kappa FuturFestival. Hanno molestato alcuni passeggeri, soprattutto una ragazza, sino all’arrivo del capotreno e del caposervizio  che sono stati a loro volta minacciati verbalmente. Il capotreno ha avvisato la Polfer che ha allertato la centrale operativa dei carabinieri che ha inviato immediatamente  una pattuglia  alla stazione ferroviaria di Chivasso dove il treno era in sosta. I carabinieri hanno individuato i quattro ragazzi alticci che non hanno fornito i loro documenti e hanno aggredito con spintoni e testate i carabinieri. Per evitare che la situazione degenerasse e per evitare di mettere in pericolo gli altri passeggeri, i carabinieri hanno utilizzato lo  spray urticante in dotazione. Subito dopo i quattro biellesi sono stati arrestati e i tre carabinieri aggrediti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso per essere medicati per escoriazioni varie.

Marito e moglie muoiono insieme

Dramma a Rivoli, in via Collegno

Ieri un uomo di 75 anni è andato in arresto cardiaco nella propria abitazione.  Poco dopo è morta anche la moglie, il figlio dei due dice che senz’altro è successo per il grande dolore provato dalla donna. I soccorritori, prontamente intervenuti, non hanno potuto fare nulla per salvarla. La coppia avrebbe festeggiato 50 anni di nozze nei prossimi mesi.

Agente salva uomo che sta per gettarsi da un ponte

Stava per togliersi la vita ma è stato salvato da un agente della Questura di Torino

Lo scorso martedì, l’aspirante suicida, un cittadino italiano di 57 anni, è stato avvistato da una pattuglia della sezione “Sicurezza Personale” dell’Ufficio di Gabinetto, poco dopo l’intersezione fra Corso Trapani  e Corso Trattati di Roma.

L’uomo percorreva il ponte con la sua bicicletta, sporgendosi a più riprese dal cavalcavia. Giunto a metà del ponte, si fermava, scendeva e appoggiava la bici al muro, guardandosi attorno ripetutamente e rivolgendo più volte lo sguardo verso i binarisottostanti.

Tale comportamento ha colpito l’attenzione dei poliziotti che,procedendo a passo d’uomo per il traffico stradale, hanno continuato ad osservarne i movimenti, fino a quando il cinquantasettenne,  dopo essersi assicurato che intorno a sé non ci fossero passanti, con un gesto repentino si è arrampicato  sulle grate di protezione del ponte e si è messo a cavalcioni su di esse, manifestando la concreta intenzione di lanciarsi nel vuoto. Immediatamente gli agenti hanno fermato la marcia del veicolo di servizio e il capo pattuglia si è lanciato alla volta dell’uomo,afferrandolo per l’unica gamba posta ancora al di qua dellabarriera protettiva. Sentendosi trattenuto, l’aspirante suicida hacercato di divincolarsi, ma con una decisa manovra del poliziottoè stato portato al suolo stradale e tratto in salvo.

Si tratta di un cittadino italiano residente a Grugliasco, con alcuni problemi di carattere psicologico; per lui, sono seguite le cure del 118 e il calore delle attenzione dei familiari.  

(Foto archivio)

 

 

 

Maxi rissa tra vicini: tutti al pronto soccorso

A causa dell’orto rovinato.  Quattro arresti

Una banale lite condominiale a Caselle si è trasformata in una violenta rissa che ha coinvolto quattro persone

Torino, 7 luglio Una banale lite condominiale si è trasformata in una violenta rissa che ha coinvolto due famiglie, tre cittadini rumeni, di 33, 40 e 51 anni, e un italiano di 45 anni. I carabinieri della stazione di Caselle li hanno arrestati con l’accusa di rissa aggravata. E’ accaduto ieri pomeriggio in un condominio di via Roma a Caselle. A quanto ricostruito, la lite è scoppiata perché i tre rumeni hanno accusato l’italiano di aver rovinato il loro orto. Alla risposta dell’uomo la situazione è degenerata. I quattro hanno iniziato a colpirsi violentemente ma sono stati fermati dai carabinieri, immediatamente intervenuti su segnalazione di alcuni abitanti. Portati al pronto soccorso, l’italiano ha riportato la frattura del setto nasale mentre due romeni sono stati medicati per varie contusioni. Successivamente gli arrestati sono stati portati in caserma e arrestati.

Marijuana km zero

Attività di contrasto dei carabinieri
Scoperta una piantagione nel Parco naturale di Stupinigi  e una serra in un appartamento a Rivoli

Raccontavano in giro di produrre marijuana di altissimo livello, a km 0, ma la voce è arrivata anche ai carabinieri. Tre persone di Rivoli, tra 20 e 33 anni, sono state arrestate dai carabinieri di Rivoli per detenzione di droga ai fini di spaccio. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 36 piantine di marijuana, centinaia di semi della medesima sostanza, 1,4 kg di marijuana essiccata e pronta per essere venduta, un bilancino di precisione, una serra di cannabis in casa con un impianto di aerazione e irrigazione. Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri di Rivoli hanno arrestato un operaio italiano di 34 anni che per arrotondare i propri guadagni spacciava o trasportava per contro di altri cocaina.
La perquisizione a casa e in macchina ha permesso ai carabinieri di sequestrare 18,7 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 9000 euro verosimile provento pregressa attività spaccio.

Nell’ambito dei servizio preventivi per la manifestazione “Stupinigi Sonic Park 2019”, i carabinieri di Nichelino hanno scoperto ieri pomeriggio (6 luglio) all’interno dell’area boschiva del Parco Naturale di Stupinigi una coltivazione di marijuana con una superficie di circa m2 700, all’interno della quale erano presenti 256 vasetti appena germogliati, 60 vasi grandi pronti per il trapianto a terra e 600 piante adulte in fiore. Nella circostanza, il custode e contadino della cannabis, presente nella piantagione, alla vista dei carabinieri è scappato ma durante la fuga ha perso la carta d’identita’. si tratta di un albanese di 34 anni che è stato denunciato. I carabinieri sono sulle tracce del fuggitivo.

Ladri di collanine in azione al Kappa Future Festival

Le attività dei carabinieri del comando provinciale contro i professionisti della rapina. Controlli al Kappa Futur Festival, banda rapinatori collanine in azione, carabinieri arrestano un minorenne
Controlli capillari, organizzazione ottimamente strutturata tutto con l’obiettivo di permettere alla gente di gente di godersi lo spettacolo in tranquillità.   Il Comando Provinciale di Torino dei carabinieri ha attivato una serie di servizi prima, durante e dopo lo show. L’attività preventiva ha permesso di individuare un rapinatore di collanine. Ha strappato la collanina dal collo di un  ragazzo e l’ha passata ad altri tre complici. È il racconto della vittima ai carabinieri di servizio antirapina. Ieri (6 luglio) alle 17.30 al Kappa Futur Festival al Parco Dora, nell’ambito di un servizio preventivo prima e durante la manifestazione musicale, i carabinieri della Compagnia Oltre Dora hanno arrestato un egiziano di 17 anni, per rapina. Il minorenne è stato bloccato dai carabinieri dopo aver strappato dal collo di un 20enne una collana d’oro e prima di scappare gli ha sferrato un pugno in volto. Si cercano i complici.