CRONACA- Pagina 1070

Fatto a pezzi il Cr7 cartonato

E’ stato rimosso il cartonato a grandezza naturale realizzato (forse) da qualche buontempone bianconero per celebrare la doppietta di Ronaldo nell’ultima partita di campionato. La sagoma di cartone di CR7 era stata collocata nottetempo  in braccio alla statua di Cesare Balbo, in piazza Cavour. Qualche tifoso di parte avversa ha fatto a pezzi il cartonato lasciandolo ai piedi del monumento. La foto è del lettore Mario Merta, che nel suo profilo facebook ha messo il like solo ad Andrea Villa, il Banksy torinese… Che ci sia lo zampino dell’artista provocatore, in questa “operazione Ronaldo di cartone”?

Metro in tilt per un guasto

Il guasto a un convoglio della metropolitana ha interrotto il servizio dei treni da Lingotto a Porta Nuova. Verso le 12 un treno si è fermato poco dopo essere partito dalla stazione Nizza. Si sono accese le luci di emergenza e i passeggeri sono rimasti all’interno. Per “liberarli” e’ stato necessario bloccare tutto il traffico, che è tornato regolare solo verso le 13,30. (Foto: il Torinese)

Tir contro ponte, autostrada chiusa

Il raccordo autostradale Ivrea Santhia’ e’rimasto chiuso tutta la notte per un incidente avvenuto alle 2 in direzione di Ivrea a Settimo Rottaro. Un tir guidato  da un autista di 54 anni, slovacco, e’ finito per cause  in fase di accertamento, contro il pilone  di un ponte. Ferito ma non grave il camionista è stato soccorso e trasferito  all’ospedale di Ivrea. Gli uomini di Ativa hanno lavorato tutta la notte per verificare le condizioni di sicurezza del viadotto e non e’ stata rilevata la presenza di danni rilevanti. Ora la bretella autostradale è  riaperta in entrambe le direzioni.

All’asta per 11 milioni la Foresteria Lingotto

Approvata oggi dal Consiglio Comunale di Torino (28 voti favorevoli e 3 astenuti) la deliberazione proposta dagli assessori Sergio Rolando e Marco Giusta per mettere all’asta per 99 anni la costituzione della proprietà superficiaria sull’immobile “Foresteria Lingotto”, al quarto piano di via Nizza 230 a Torino (8.970 mq), con vincolo di destinazione a residenza universitaria per 30 anni (che potrà poi essere rinnovato), a tariffe calmierate per almeno il 51% dei posti letto.La base d’asta ammonta a 11 milioni di euro, a cui si aggiungono 200mila euro per gli arredi.L’immobile – che necessita di interventi di manutenzione straordinaria – ospita 216 posti letto.Fino al 31 maggio 2019 l’immobile potrà continuare a essere utilizzato dalla Fondazione Ceur – attuale concessionario – per non interrompere il servizio a favore degli studenti che hanno già effettuato le prenotazioni per il prossimo anno accademico.In passato, l’immobile è stato utilizzato per ospitare i giornalisti in occasione delle Olimpiadi 2006 e, successivamente, per le Universiadi.Nel dibattito in aula, il consigliere Stefano Lo Russo (PD) ha espresso un giudizio positivo sull’operazione, fatta in coerenza con gli atti programmatici della precedente Giunta, ma si è detto perplesso sul ribasso del valore dell’immobile, passato in breve tempo da 15 milioni a 11 milioni di euro.Il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, nel condividere l’intervento del consigliere Lo Russo, si è augurato che la totalità dei servizi ora forniti dalla residenza venga mantenuta.Damiano Carretto (M5S) ha affermato che la problematica della residenzialità universitaria non si riduce al masterplan elaborato dal PD e si è augurato che la Regione Piemonte, nel prossimo bilancio, investa sulle residenze Edisu.Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) ha affermato che è giusto rivedere il progetto di Torino Città Universitaria, ma si è domandato come mai non sia ancora stato fatto, anche per sollecitare finanziamenti regionali.In chiusura di dibattito, il vice sindaco Guido Montanari ha precisato che l’Amministrazione intende allargare il tema della residenzialità non solo agli universitari, ma anche ai formatori e ai giovani in generale, coinvolgendo sia Politecnico che Università.Infine, l’assessore alle Politiche a sostegno di Torino Città Universitaria Marco Giusta ha ricordato l’impegno dell’attuale Giunta a favore degli studenti universitari, ad esempio con l’operazione in via Lombroso 16, il finanziamento al Collegio Einaudi e l’erogazione di fondi all’Edisu per l’anticipo di caparre sulla residenzialità per i vincitori di borse di studio. Ha però evidenziato le difficoltà legate alla mancanza di fondi da parte di Edisu nella gestione delle residenze.

 

SULLA MIA PELLE. LA STORIA DI STEFANO CUCCHI

Sono le 18.14 quando al cinema Ambrosio di Torino, termina la proiezione del film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il trentunenne romano morto nove anni fa dopo essere stato arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Nonostante lo scorrere dei titoli di coda, nessuno osa alzarsi dalla poltrona. Nessuno parla. Tutti li, immobili a fissare lo schermo, increduli, attoniti, come se ci si aspettasse un ultimo colpo di scena che però non arriva: Stefano Cucchi è morto e Lui ancora non ha giustizia. La somiglianza tra i protagonisti, Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, a Stefano e Ilaria Cucchi è impressionante così come impressionante è la loro bravura nel raccontare quella che è la storia di una famiglia, ma che in realtà ne racchiude molte altre che non sono però arrivate sulle prime pagine dei giornali. E’ la storia di tutti coloro che troppo spesso si sentono impotenti davanti alle autorità e che pensano che tacere sia meglio visto che “tanto non cambia niente”. È un film che fa rabbia soprattutto se si considera che, come ha dichiarato il regista Alessio Cremonini presente in sala prima della proiezione, “il 99% dei dialoghi è stato preso dai verbali. Verbali in cui le persone coinvolte sostengono di avere avuto quel determinato tipo di rapporto con Cucchi”. Più che un film, in effetti, sembra un documentario: Stefano Cucchi non viene descritto come un martire, ma semplicemente come un ragazzo che, come ha detto la protagonista femminile Jasmine Trinca anche Lei presente in sala, “nella vita ha sbagliato mille volte, ma non per questo doveva fare quella fine”. La Trinca, inoltre,   alla domanda “Perché è stato fatto questo film” risponde: “In questo momento storico per noi raccontare un mondo in cui non ci si accorge di chi sta accanto a noi in cui c’è una perdita totale della considerazione dell’essere umano ha un significato e per questo motivo ha un valore aggiunto vederlo in una sala cinematografia perché diventa un’esperienza collettiva”.  Questo film ha l’intento di smuovere le coscienze e ci riesce in pieno: è un pugno allo stomaco, un male viscerale ma necessario, che tutti dovrebbero provare.

 

Dora Mercurio

Mototerapia all’ospedale Regina Margherita

Lunedì 17 settembre 2018 si terrà per la prima volta l’evento FREE STYLE SHOW – Mototerapia, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita, in collaborazione con Casa UGI.Il professionista Vanni Oddera si esibirà in numerose e spettacolari esibizioni con la propria moto all’esterno ed all’interno dei reparti dell’ospedale per la felicità dei piccoli pazienti ricoverati. Il primo spettacolo di moto free style si terrà alle ore 10,30 all’esterno nell’area appositamente allestita all’ingresso di via Zuretti 21, vicino al Pronto soccorso, dove accederanno in aree prestabilite i pazienti, i loro familiari ed il personale. Lo spettacolo avrà una durata di circa 15 minuti. Nell’area messa a disposizione verrà inoltre allestita una zona con mini moto per i piccoli pazienti che volessero intrattenersi.A seguire dalle ore 11,30 alle ore 14,30 lo spettacolo proseguirà all’interno dell’ospedale con moto elettriche con percorsi individuati all’interno di alcuni reparti, quali Oncologia degenza e day hospital; Pediatria universitaria; Cardiologia e Cardiochirurgia; Chirurgia media / bassa intensità.Infine nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16 si chiuderà con il secondo spettacolo all’esterno con moto free style con modalità e durata equivalente alla mattina.

 

CONCLUSA A BRICHERASIO L’ESERCITAZIONE SUL RISCHIO SISMICO

A Bricherasio, in provincia di Torino, si è conclusa nella tarda mattinata del 15 settembre l’esercitazione sul rischio sismico “Terremoto 2018, diamoci una scossa”

La simulazione, durata due giorni, è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale di Bricherasio in collaborazione con Anpas Comitato Regionale Piemonte, la Squadra Aib – Protezione Civile Bricherasio, la Croce Verde di Bricherasio, la Polizia Locale, tecnici del settore, la Pro loco e alcuni gruppi sportivi della zona per testare il nuovo Piano comunale di protezione civile e la resilienza del Comune in attesa della colonna dei soccorsi.

Ilario Merlo, sindaco di Bricherasio: «L’esercitazione è andata molto bene, le squadre di volontari del soccorso sanitario e della protezione civile hanno lavorato con professionalità. Il nuovo Piano comunale di protezione civile in linea generale ha funzionato. Alcuni dettagli saranno da sistemare, ma fondamentalmente il sistema ha risposto in maniera corretta. Grande partecipazione da parte della scuola primaria, con la presenza di 200 bambini, e dei cittadini di Bricherasio coinvolti nell’esercitazione sul rischio sismico. La collaborazione con Anpas è stata straordinaria, non solo per il supporto di mezzi e attrezzature di protezione civile e le risorse messe in campo, ma anche per l’esperienza nell’ambito dell’emergenza e per aver dato la spinta giusta nell’organizzare questa esercitazione. Grazie a tutti i partecipanti».

Marco Lumello, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: «È stata un’esercitazione molto realistica anche grazie alla predisposizione di effetti sonori che hanno simulato il boato del terremoto. C’è stato il massiccio coinvolgimento della popolazione, ed eccezionale è stato il comportamento dei bambini della scuola primaria che, grazie al lavoro fatto dagli insegnanti durante l’anno, hanno messo in pratica i corretti comportamenti da tenere in caso di emergenza. Le procedure di evacuazione della scuola infatti sono state eseguite in perfetta regola. I volontari e dei diversi enti, un centinaio in tutto, hanno collaborato tra loro con forte sinergia. Abbiamo anche pensato a un immediato sistema di ricognizione delle vie del paese e delle frazioni avvalendoci dell’aiuto di ciclisti e del gruppo motociclistico di Bricherasio».

Il 14 settembre in seguito alle scosse di terremoto simulate la scuola è stata evacuata, e come definito dal Piano di protezione civile, le persone coinvolte si sono spostate al punto di ammassamento presso il Salone polivalente di piazza Don Morero a Bricherasio. Si sono testate quindi sia le procedure di evacuazione sia quelle di gestione e consegna dei bambini ai genitori, nonché quelle di apertura e di attività del Coc (Centro operativo comunale) con i relativi compiti e funzioni. Sempre presso l’area del Centro polivalente è stato allestito un campo di accoglienza con la collaborazione di Anpas Piemonte che ha messo a disposizione tende per la segreteria e per il pernottamento di cittadini e volontari, una cucina mobile, la tensostruttura mensa con tavoli e sedie, oltre a materiali e attrezzature di protezione civile. L’esercitazione è stata anche un momento di informazione per la popolazione, soprattutto per i bambini ai quali i volontari Anpas hanno spiegato le diverse attività e le operazioni messe in atto durante l’intera simulazione. L’esercitazione è proseguita anche sabato 15 settembre con l’evacuazione di una palazzina di Bricherasio. È stato chiesto ai residenti di presentarsi al campo di accoglienza, quindi si sono fatti i controlli sui dati anagrafici. Ci sono stati anche una serie di eventi casuali come persone scomparse e imprevisti di varia natura per verificare le risposte messe in atto. Verificate inoltre alcune attività relative ai piani di evacuazione presso la casa di riposo di Bricherasio. Nella notte tra il 14 e il 15 settembre alcuni cittadini di Bricherasio sono stati ospitati al campo di accoglienza per verificare la funzionalità del sistema a livello notturno e le modalità di assistenza alla popolazione. A tutti i volontari impegnati nell’esercitazione è stato offerto un pasto caldo tramite le strutture di Anpas in collaborazione con la Pro loco.persone e di protezione civile.

 

Mi piaci se ti muovi

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO

Torino aderisce alla ‘Settimana Europea della Mobilità Sostenibile’, in programma dal 16 al 22 settembre, con un articolato calendario di appuntamenti, declinato sotto la Mole con il claim ‘Mi piaci se ti muovi’.Tema dell’edizione di quest’anno, la diciassettesima, è la multimodalità, ovvero la possibilità di utilizzare più mezzi di trasporto all’interno dello stesso itinerario o per viaggi diversi.“Convincere le persone a ripensare il modo in cui si muovono abitualmente, senza ricorrere esclusivamente all’automobile, è decisivo per migliorare la qualità della vita dei cittadini”, spiega l’assessora Lapietra. “I problemi di inquinamento, congestione del traffico e incidenti che si riflettono sulla salute di tutti – sottolinea l’assessora – scaturiscono infatti dalla dipendenza negli spostamenti dal mezzo privato.” L’opzione della multimodalità non riguarda, però, solo le persone: anche le merci potrebbero beneficiare di un mix di modi diversi di trasporto, in particolare per l’ultimo tratto del percorso di consegna. Nel programma della ‘Settimana’ a iniziative conosciute come il ‘Giretto d’Italia’, giovedì 20 settembre, e ‘Bike To Work’, venerdì 21 settembre, che si propongono di promuovere la mobilità ciclistica, in particolare tra la casa e il lavoro, si aggiungono nuove sfide da affrontare spingendo sui pedali, e non solo. I partecipanti ‘Mi piaci se ti muovi’, in programma domenica 16 settembre, dovranno infatti utilizzare più mezzi di trasporto, ogni volta diversi, per raggiungere otto destinazioni documentando il tutto con selfie. Al vincitore – il regolamento del ‘contest’ è pubblicato insieme al programma completo delle iniziative sulla pagina del portale ’Muoversi a Torino’ https://www.muoversiatorino.it/mobility-week/ – andrà in premio una bicicletta. Sempre domenica 16, quando è anche prevista la chiusura al traffico della ZTL dalle 10 alle 18, parte la ‘Social bike challenge’. Promossa dalla Commissione Europea, che premierà i ciclisti risultati più ‘virtuosi’ la sfida intende infatti incoraggiare tutti i cittadini europei a svolgere attività fisica, all’uso quotidiano di un mezzo di trasporto sostenibile, aumentando così l’utilizzo sociale della bicicletta attraverso la creazione di una rete attiva di ciclisti. Da lunedì 17 e fino a venerdì 21 settembre, dalle 8 alle 17, rimarrà chiusa al traffico via Talucchi, tra le vie Palmieri e Collegno, dove, nell’area antistante la scuola Gambaro, l’associazione Ecoborgo Campidoglio, in collaborazione con la circoscrizione 4, le associazioni del quartiere e la scuola stessa, realizzerà attività di animazione e condivisione dello spazio pubblico. Venerdì 21 settembre alle 18 è previsto il taglio del nastro per la nuova via Monferrato pedonale oggetto di un intervento di riqualificazione, conclusosi nello scorso mese di luglio, mentre da mercoledì i cittadini di Basso San Donato vedranno realizzate alcune delle soluzioni per un utilizzo condiviso dello spazio pubblico nel quartiere con le quali Alessio Grimaldi ha vinto il concorso ‘Torino Spazio Condiviso’, proposto in occasione della Mobility Week dello scorso anno. Ci saranno inoltre serate con proiezioni cinematografiche, pedalate e altri momenti sensibilizzazione. Ai ciclisti, che spingano sui pedali solo occasionalmente o si muovano abitualmente sulle due ruote, il Gruppo Torinese Trasporti riserverà una particolare attenzione: per tutta la settimana potranno infatti trasportare gratuitamente la bicicletta sulla tranvia Sassi-Superga e sulle linee del Servizio Ferroviario SfmA (Torino-Germagnano-Ceres) e sfm1 (Chieri-Torino-Settimo-Rivarolo-Pont).Sabato 22 settembre, dalle ore 9 alle ore 17, GTT aprirà le porte della stazione di Torino Ponte Mosca, in lungo Dora Agrigento 21 (nei pressi di piazza Borgo Dora) ai visitatori che nelle officine del Museo Ferroviario Piemontese potranno ammirare un’esposizione di veicoli storici (treni, autobus e carrozze), plastici ferroviari e tranviari delle associazioni Arcamodellismo e ATTS e assistere a proiezioni di filmati storici. Una navetta gratuita con tram storico collegherà piazza Castello (capolinea fronte Teatro Regio) con piazza della Repubblica, da dove in cinque minuti a piedi si può raggiungere la sede della manifestazione. “Il futuro – spiega ancora l’assessora Lapietra – ci imporrà una mobilità connessa, condivisa e a impatto zero sull’ambiente e sulle persone. In questa transizione sarà importante orientare le scelte politiche per il bene della collettività operando le giuste decisioni, pianificando la realizzazione delle necessarie infrastrutture e utilizzando al meglio le tecnologie disponibili”. Proprio le ‘Azioni per una mobilità a zero emissioni’ sono il tema del seminario in programma lunedì 17 settembre, dalle 9.30 nell’aula B dell’Università in Lungo Dora Siena 100a. Torino è, con Milano, Varese, Firenze e Bologna, la promotrice della ‘Carta Metropolitana dell’elettromobilità’ e il convegno, inserito tra gli appuntamenti della ‘Settimana della mobilità sostenibile’ è tra le iniziative che precedono la seconda edizione di ‘e-mob 2018’, la conferenza nazionale della mobilità elettrica, in programma a Milano dal 27 al 29 settembre.

 

(FOTO: IL TORINESE)

Scritte contro la polizia

Scritte spray contro la polizia sono comparse sulla pavimentazione dei giardini Alimonda, in Barriera di Milano dove martedì due poliziotti, che avevano fermato un pusher straniero, erano stati aggrediti e feriti  da una quarantina di persone, compresi italiani. “Solidarietà a chi si rivolta. Lo sbirro non conosce disoccupazione”, si legge sull’sull’asfalto.

Il “Banksy” torinese colpisce ancora. Preso di mira Salvini

Nuovo colpo di Andrea Villa, il “Banksy torinese”. L’artista affigge manifesti pubblicitari fasulli prendendo provocatoriamente di mira prodotti e, spesso, personaggi politici. E’ toccato in passato  a Di Maio, Chiamparino e Appendino. Oggi e’ la volta di Salvini, raffigurato per le vie di Torino su un manifesto leghista tarocco “anti-terroni”. Sarà vera arte? (Foto: il Torinese)