ilTorinese

Sempre i soliti da trent’anni

No… non ci posso credere, il Prof Mario Calderini candidato per centro sinistra e pentastellati a Torino.  Persona degnissima,  sia ben chiaro. Come un riflesso condizionato si pensa subito al Prof Francesco Profumo e Mercedes Bresso. Fu lei nel volerlo a Presidente FinPiemonte,  poi il centro sinistra scelse Fabrizio Gatti. Ma questa è un’ altra storia,  e che storia,  precisamente una storiaccia. Non è da meno Chiaretta Appendino. Molto alternativa quando chiedeva i voti ai centri sociali e no Tav , lei pur sempre figlia della buona borghesia torinese.

Quando è toccato a lei non ha avuto dubbi: riconferma di Francesco Profumo alla presidenza di Fondazione San Paolo. Presidente lo fu Sergio Chiamparino,  e questa è una storia almeno parallela. Sempre i soliti da trent’anni? Francamente il sospetto viene.  Unica che , almeno a Torino,  vorrebbe una alleanza al primo turno tra PD e cinquestelle e Chiaretta. Indubbiamente,  prima o poi Enrico Letta dovrà occuparsene. Avanti coi carri e Irene Tinagli vice segretaria. Grande amica di Calenda ma soprattutto grande professoressa a livello Mondiale e laurea a pieni voti alla Bocconi. Stupendo il suo libro: la grande ignoranza. Dall’ uomo qualunque al Ministero qualunque. L’ ascesa del’ incompetenza e il declino dell’ Italia,  ottima sintesi per un ottimo programma politico. La vedo dura per Giggino ( Di Maio )  e i suoi sodali. E non finisce qui.  Anna Rossomando alla segreteria nazionale responsabile Giustizia.
Lei che ha sempre bollato la legge Bonafede sulla prescrizione come una boiata pazzesca. E poi quell’ abbraccio tra Letta e Bersani la dice lunga. Entrambi letteralmente fregati dal Toscanaccio (Renzi) al quale non rimane altro che viaggiare in Arabia. Molto generosi nei gettoni di presenza nei loro cda.  Mizzica, e 15 giorni fa chi avrebbe immaginato tutto ciò?
Poi finalmente è arrivata la conferma.  Da mesi Nicola Zingaretti era insofferente. Precisamente i beni informati suggeriscono che il primo a parlare a Enrico Letta sia stato proprio il nostro Nicola Nazionale. Martucci e Del Rio non demordono rimanendo al loro posto. Tengono il punto , ma prima o poi dovranno scegliere se continuare nel fare resistenza passiva o voler rimanere nel giro.
Ad oggi, non mi pare che Enrico Letta sia propenso alla seconda soluzione. Se non cambia la legge elettorale,  e difficilmente cambierà, sarà Letta nel decidere i candidati e dunque i probabili eletti. Se son rose fioriranno. Intanto,  per ora si vedono più affinità tra Draghi e Letta che tra Draghi e Salvini. A Matteo Salvini non  rimane che la sterile polemica con Letta definito professorino di Parigi. Totale pochezza. Ma in fondo il Capitano ( Salvini ) fa tenerezza,  molto ma molto in fondo,  s’ intende. Ha endemicamente bisogno della polemica come linfa vitale del suo vivere. Ma Giorgetti lo rabbonisce. Boni, state boni. Concludendo si vedrà. Una cosa è certa: chi ha pensato a Enrico Letta ha fatto,  ad oggi, la cosa giusta per  rafforzare Draghi e qualche difficoltà nel centro destra esiste. Unica contenta è la Meloni che continua nell’urlacchiare. Ma, almeno per ora, non fa testo.

Patrizio Tosetto

La giornata per le vittime del Covid evoca una sconfitta

Nessuno avrebbe  mai pensato nel 1917 di dedicare una giornata alla rotta di  Caporetto . I nostri nonni attesero Vittorio Veneto nel 1918 per festeggiare la Vittoria del 4 novembre.

In questa Italia  “scombinata“, come la definiva Salvemini, tutto è diventato possibile, anche le assurdità più incredibili. Ricordare nel pieno della pandemia con centomila mila vittime e una media di 500 morti al giorno con una giornata dedicata alle  Vittime del Covid con particolare riferimento a quelle  di  un anno fa con gli effetti macabri e terribili dei camion  carichi di morti a Bergamo appare una vera e propria follia . Un disastro di questo genere , tutt’altro che finito , andrebbe dimenticato dalla retorica occasionale  , perché si è conficcato in modo  indelebile nelle nostre vite e nelle nostri menti nei nostri ricordi più sconvolgenti .” Non urlate“ più scriveva disperato Ungaretti, rivolgendosi a chi esaltava ,alzando la voce,  le giornate della guerra civile perché i morti vanno rispettati con il silenzio e ,aggiungo io, con la preghiera dei credenti . Basta giornate in ricordo di tragedie . I giorni disponibili sono solo 365 e sono quasi tutti occupati dalle giornate più strampalate. Questa nuova giornata del 18 marzo che evoca il disastro del COVID e’ una scelta sbagliata . Servirà a ricordare , ad imperitura memoria , il presidente Conte , il ministro Speranza , il presidente lombardo e il suo tragicomico  assessore . Ogni 18 marzo  ricordero ‘ questi nomi  infausti per la storia italiana e per la nostra vita che è uscita stravolta dal vedere quei camion pieni di morti. Noi abbiamo bisogno di guardare avanti, non sopportiamo più discorsi commemorativi, abbiamo necessità di luce e di vita , non di chiacchiere più o meno paludate che creano terrore , depressione , addirittura altri morti che non hanno più la forza di vivere così.
scrivere a quaglieni@gmail.com

Borgata Lesna dimenticata. Non solo dalla politica ma anche da Gtt

È sempre il solito annoso problema.Vengono prese decisioni importanti dalla politica cittadina e dalla GTT senza conoscere il territorio ma soprattutto senza coinvolgere le persone che lo abitano.

Entro il 2023 Borgata Lesna,un piccolo territorio di Torino nella circoscrizione 3 composto da 11 vie interne più quelle che determinano i confini,abitato da 10 Mila abitanti, perderà il capolinea del tram 15 creando un disagio di proporzioni enormi ai suoi cittadini.Andiamo con ordine con una piccola cronistoria:nel maggio del 2020 GTT firma un contratto con Hitachi Raul ed acquista,con contributi governativi,70 nuovi tram dotati di pianale ribassato, ultra moderni,bellissimi,capienti ma lunghi 28 metri!
A partire dal 2023, quando entrerà in funzione il nuovo piano del trasporto pubblico varato dalla giunta comunale, cambierà il capolinea del tram 15,quindi non ci sarà più l’attuale  in via Brissogne ed  il tragitto della linea verrà accorciato con conclusione all’ospedale Martini, in via Tofane  Questo perché l’attuale terminal non permette l’attestamento di due mezzi del nuovo tipo, prodotto da Hitachi che accodati sarebbero troppo lunghi.
Le domande immediate sono: perché si prendono queste decisioni senza coinvolgere il territorio cittadino che usufruisce quotidianamente del tram linea 15 con tutte le fasce d’età possibili ed immaginabili? perché la politica si sveglia in ritardo a cose già fatte senza informare i “suoi elettori” buoni e consultabili solo quando bisogna andare in cabina elettorale?
La Borgata non si arrende!lasciata sola a “combattere questa battaglia”ed essendo abituata a subire questo genere di soprusi siamo certi che farà valere le sue ragioni in campagna elettorale:l’autunno caldo è già cominciato!

Vincenzo Grassano

 

Il bollettino Covid di giovedì 18 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2357nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 387dopo test antigenico), pari al 8,9 % dei 26.369 tamponi eseguiti, di cui 14.783 antigenici. Dei 2357 nuovi casi, gli asintomatici sono 807 (34,2%).

I casi sono così ripartiti: 349 screening, 1.295 contatti di caso, 713 con indagine in corso; per ambito: 33 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 189 scolastico, 2.135 popolazione generale  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 286.054 così suddivisi su base provinciale: 23.760 Alessandria, 13.928 Asti, 9.250 Biella, 39.573 Cuneo, 22.166 Novara, 152.446 Torino, 10.712 Vercelli, 10.687 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.314 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.218 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 315 ( uguale a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.279 (-2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 28.566

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.418.805 (+26.369rispetto a ieri), di cui 1.277.138 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.811

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.811 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.451 Alessandria, 615 Asti, 392 Biella, 1.175 Cuneo, 809 Novara, 4.512 Torino, 442 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

244.083 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 244.083 (+1546 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.901 Alessandria, 12.377 Asti, 8.214 Biella, 33.207 Cuneo, 18.988 Novara, 129.070Torino, 8.945 Vercelli, 9.338 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.175extraregione e 1.868 in fase di definizione.

Il protocollo Blockchain a Parlaconme

Al centro della trasmissione di oggi, su Radiovidanetwork, alle 18 condotta da Simona Riccio

Il protocollo Blockchain sarà al centro della trasmissione PARLACONME, in onda oggi pomeriggio alle 18 sulla Radio web Radiovidanetwork e condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.

A parlarne con la conduttrice, durante questo appuntamento di approfondimento radiofonico settimanale, sarà l’esperto William Nonnis, programmatore e tecnico informatico, da diciotto anni al Ministero della Difesa in qualità di Full Stack e Blockchain Developer.
La Blockchain, ancor prima di essere una tecnologia, rappresenta una rivoluzione sociale, molto impattante sulla nostra quotidianità. Da molti è stata definita come il nuovo volto di Internet o una sorta di macchina della verità, ma in realtà rappresenta un registro distribuito delle transazioni, liberamente accessibile e basato sul consenso che viene stipulato tra i partecipanti della stessa rete. La Blockchain può essere, infatti, considerata come una sottofamiglia di tecnologie, anzi un insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato alla stregua di una catena di blocchi contenenti le transazioni, il cui consenso è distribuito su tutti i nodi della rete, che possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro medesimo. La rivoluzione della Blockchain è nata a partire dal mondo delle criptovalute e da quello Bitcoin, ma presenta molteplici applicazioni, non soltanto dal punto di visto finanziario, alcune delle quali ancora da esplorare.
Nel corso della trasmissione si parlerà del ruolo che essa ha assunto all’interno di un rapporto di fiducia tra soggetti e della sua immutabilità, nonché del fatto che, grazie ad un suo uso corretto, sia possibile evitare qualsiasi tipo di manipolazione.
La Blockchain trova anche applicazione nel campo dell’agricoltura e, durante la trasmissione, si parlerà della sua applicazione nei campi, per tracciare la vita di un pomodoro.
Per seguire la trasmissione ci si può collegare al sito www.vidanetwork.it oppure scaricare la app ufficiale Radio Vida Network gratuitamente per Ios e Android o su speaker Alexa e Google Home.
Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9 e il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30.

Mara Martellotta

Crisi aziendali, Berutti scrive al Ministro Giorgetti

“subito un tavolo al Mise per definire risposte e strategie”

Roma, 18 marzo 2021 – “Sul nostro territorio continuano a presentarsi crisi aziendali complesse e dalle genesi diverse, ogni caso deve essere trattato con le dovute attenzioni e mettendo in campo interventi specifici per salvaguardare i lavoratori, che non devono essere l’unico soggetto che paga le difficoltà strutturali e congiunturali”. Lo dichiara in una nota il Senatore di Cambiamo, Massimo Berutti. “Al fianco delle attenzioni e degli interventi specifici, penso, ad esempio, a quelli necessari per la Cerutti di Casale Monferrato, ma anche per la Freudenberg di Mombello, serve una strategia nazionale. Sul primo fronte, il Governo deve riconoscere ai lavoratori Cerutti la cassa integrazione Covid e aprire un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico sia sull’azienda casalese che sulla Freudenberg di Mombello Monferrato. Sul fronte della strategia più di prospettiva, il Ministero del lavoro e quello dello Sviluppo economico devono muoversi quanto prima, sia nel sostegno alle realtà storiche, che nel creare le condizioni perché lo shopping a buon prezzo dei marchi cui troppo spesso assistiamo venga evitato. Queste crisi – prosegue Berutti – hanno un impatto terribile sui territori. Pensiamo al caso della Val Cerrina, su un’area come quella, la perdita di centinaia di posti di lavoro è evidentemente insostenibile. È quindi fondamentale attivarsi quanto prima. So che attraverso atti di indirizzo per chiedere azioni concrete lo stanno facendo molti Consiglieri comunali. È in questa direzione che dobbiamo lavorare. Anche in vista delle risorse del PNRR, serve una strategia concreta che metta fine alle contrapposizioni tra territori e che ponga le imprese in condizione di competere anche a livello globale, senza i limiti che troppo spesso ne vincolano le sorti al di là delle caratteristiche delle produzioni. Su questi fronti occorre agire subito, per questo ho scritto al Ministro dello sviluppo economico affinché si attivi quanto prima”.

Il venerdì dello scrittore Incontro con il Prof. Quaglieni

Venerdì 19 marzo Ore 18 – Pagina facebook della biblioteca civica Arduino @bibliomonc

Cofondatore e vicepresidente del Centro Pannunzio, docente e saggista di storia risorgimentale e contemporanea, venerdì 19 marzo Pier Franco Quaglieni sarà ospite della rassegna Il Venerdì dello scrittore, e dialogherà a tutto campo con l’assessore alla Cultura di Moncalieri, Laura Pompeo.

L’appuntamento sarà alle 18 sulla pagina facebook della Biblioteca Civica Arduino @bibliomonc.
Il filo della discussione sarà dato da 4 recenti pubblicazioni del professor Quaglieni: “Mario Pannunzio. La civiltà liberale”, “Mario Soldati. La gioia di vivere”, “Grand’Italia” e “Figure dell’Italia civile”.

Pier Franco Quaglieni è pubblicista dal 1968. È conferenziere invitato in tutta Italia e all’estero. All’età di 47 anni è stato insignito dal presidente della Repubblica Scalfaro della Medaglia d’oro di I classe di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Ha vinto, tra gli altri, i premi Voltaire, Tocqueville, Popper e Venezia. Nel 2006 è stato presidente del comitato scientifico del Comitato nazionale per il centenario della nascita di Mario Soldati presso il MiBACT.

“Come Assessorato alla Cultura siamo sempre ben lieti di dare spazio nella nostra biblioteca all’opera e alle riflessioni del prof. Quaglieni – spiega soddisfatta l’assessore Laura Pompeo – Non è la prima volta che ospitiamo un suo intervento ed è sempre un piacere ascoltarlo”.

 

Torino ricorda le vittime del Covid

L’ ulivo, simbolo di pace e speranza è  l’albero piantato simbolicamente  oggi dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, e dalla presidente dell’associazione Sicurezza e Lavoro, Loredana Polito,  Si tratta del primo passo per  creare il bosco urbano in memoria delle vittime del Covid-19.

La cerimonia si è svolta  al cimitero Monumentale, in occasione della Giornata nazionale per le vittime del Coronavirus, commemorate  dalla Città anche con le bandiere di Palazzo Civico a mezz’asta e con un minuto di silenzio.

Ha detto la sindaca Chiara Appendino: “Con le bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio, i Comuni italiani omaggiano il ricordo dei nostri concittadini che questa pandemia ha strappato alle loro famiglie e alle loro comunità. Dopo un anno il dolore è ancora vivo e la lotta ancora in corso. Nulla potrà mai rimarginare queste ferite. Ma siamo certi che la forza di una comunità unita potrà permettere a tutte e a tutti di guardare avanti, verso quel momento in cui potremo tornare ad abbracciarci, a guardarci negli occhi, a sorridere a volto scoperto e a dire, finalmente, che è finita.”

Valle (Pd): “A rischio il villaggio olimpico di Bardonecchia”

“Nell’anno del COVID la cooperativa che gestisce il Villaggio Olimpico di Bardonecchia ha dovuto pagare 1 milione di euro di affitto a fronte di entrate praticamente inesistenti, questa situazione rischia di far chiudere la struttura e lasciare a casa i circa 100 dipendenti” dice il Consigliere Regionale Daniele Valle.

“Ho presentato una interrogazione al Presidente Cirio, visto che la proprietà della struttura è anche regionale. Non possiamo accettare che una delle poche eredità olimpiche a funzionare come si deve (il Villaggio Olimpico rappresenta da solo circa il 50% dei posti letto alberghieri di Bardonecchia) chiuda i battenti per fallimento proprio quando iniziamo ad intravedere la fine di questa emergenza sanitaria”.

La struttura del Villaggio, così come tutte le altre strutture olimpiche, è stata data in concessione trentennale alla società Parcolimpico srl, in cui le istituzioni del territorio partecipano per il 10%, mentre il 90% è detenuto dalla società GL Events.

“La cooperativa ha giustamente chiesto una riduzione del canone per il 2020, anche a fronte del fatto che, in virtù della sua compagine sociale, non ha ricevuto ristori dal governo, ma non è ancora stato trovato un accordo con Parcolimpico, e la cooperativa è stata costretta a pagare tutto per non perdere la concessione. Ora però, con la stagione invernale completamente saltata, i conti sono in profondo rosso – conclude Valle – un’eventuale chiusura del Villaggio Olimpico sarebbe una tragedia per il comparto turistico di Bardonecchia, che vedrebbe svanire le 100.000 presenze ospitate dalla struttura annualmente nel periodo pre-covid, con conseguenze durissime per tutto il comparto”.

Il lavoro a distanza nella PA dopo la pandemia  

Al via un nuovo corso della Scuola di Master e formazione permanente del Politecnico di Torino e CUOA Business School: “Come la digitalizzazione abilita il lavoro remoto: interventi sul ridisegno dei processi, soft skill e tecnologie collaborative”

La Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino e CUOA Business School partecipano all’iniziativa INPS Valore P.A. 2020 e presentano il corso “Come la digitalizzazione abilita il lavoro remoto: interventi sul ridisegno dei processi, soft skill e tecnologie collaborative”.

Il percorso formativo – che si svolgerà a distanza sulla piattaforma Polito – intende fornire conoscenze e competenze a dipendenti PA (in particolare capi ufficio/area, loro collaboratori) su come gestire efficacemente il lavoro a distanza e come impostare un modello organizzativo di lavoro da remoto, in una prospettiva post pandemica.

Il Politecnico di Torino è una delle Università sostenitrici entrate a far parte del network CUOA nel 2020. Dal 2014, grazie all’iniziativa INPS Valore P.A., il Politecnico di Torino ha formato 460 persone appartenenti a 65 diverse Pubbliche Amministrazioni. Nell’ambito dell’edizione Valore P.A. 2020, Politecnico di Torino arricchisce la propria offerta con un Corso di Formazione proposto in collaborazione con CUOA Business School.

Al corso partecipano 23 alunni provenienti da Enti Pubblici di tipologie differenti, come Università, Enti Locali e organismi centrali della PA. Gli iscritti al corso sono prevalentemente donne – quasi l’80% – l’età media è over 45 e il ruolo rivestito all’interno dell’amministrazione è apicale, prevalentemente dirigenti e responsabili di settore.

La Faculty è composta da: Emilio Paolucci, Professore Ordinario del Politecnico di Torino, dove insegna Strategia e Imprenditorialità, e direttore dell’Alta Scuola Politecnica, programma congiunto del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino; Paolo Neirotti, Professore Ordinario del Politecnico di Torino, dove tiene i corsi di Strategia e Organizzazione Aziendale ed è Direttore della Scuola Master e Formazione Permanente; Stefano Sacchi, Professore Ordinario di Scienze Politiche del Politecnico di TorinoNazareno Galieni, Faculty Member CUOA Business School, è laureato in Psicologia all’Università degli Studi di Padova e ha una specializzazione quadriennale in “Psicoterapie brevi ad approccio strategico” e Chiara Frigo, Faculty Member di CUOA Business School, è laureata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, iscritta all’albo degli Psicologi della Regione Veneto, iscritta all’Albo degli Psicoterapeuti.

“Questa iniziativa è fortemente rappresentativa di come l’alleanza tra Politecnico di Torino e CUOA può sviluppare programmi di formazione unici nel combinare competenze tecnologiche e manageriali di cui imprese e PA necessitano per affrontare le opportunità e le sfide poste da Next Generation EU – afferma il Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, professor Paolo Neirotti – I docenti del Politecnico cureranno la formazione relativa a ridisegnare processi operativi e collaborazione tramite le tecnologie digitali e a comprendere come il quadro delle politiche di innovazione e del lavoro forniscano opportunità per la transizione verso nuove tecnologie e competenze. I docenti del CUOA tratteranno invece i temi relativi a come leadership e stili di management devono essere essere reinterpreati per gestire persone e processi in un contesto di lavoro in remoto.”

La collaborazione con il Politecnico di Torino è molto significativa e si sviluppa su diversi temi – dichiara Giuseppe Caldiera, Direttore Generale di CUOA Business School – Il progetto Valore PA è il primo percorso formativo realizzato insieme e ne siamo molto orgogliosi, perché ci permette di lavorare sul mondo della Pubblica Amministrazione che rappresenta per la nostra scuola un ambito di intervento storico, su cui siamo impegnati da oltre 40 anni. Le sfide che la PA deve affrontare oggi sono molte e importanti, come dimostra anche il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” appena firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha sottolineato come proprio la formazione sia da considere un asset strategico per la riforma del settore e per la crescita del suo capitale umano. Con questa iniziativa e con le prossime che insieme al Politecnico andremo a sviluppare vogliamo dare il nostro contributo concreto, mettendo a sistema le due forti e specifiche esperienze nello sviluppo delle competenze per il settore pubblico di cui entrambi siamo portatori”.