ilTorinese

Richiesto il carro attrezzi: “C’è la polizia? Perchè l’auto è rubata”

E’ mattina presto ed una fiat punto bianca, dopo alcune manovre azzardate, impatta contro un albero nei parcheggi del Palavela. Il conducente ed i passeggeri si danno immediatamente alla fuga.

Un cittadino che ha assistito alla scena, allerta gli agenti della Polizia di Stato. La pattuglia del commissariato Barriera Nizza giunta sul posto trova il veicolo sopra un’aiuola, con il motore ancora acceso e le portiere aperte. Il mezzo ha le gomme lacerate, gli airbag esplosi e il paraurti anteriore schiacciato contro un albero. Dai primi accertamenti l’autovettura risulta provento di furto.

I poliziotti contattano il carro soccorso, che riferisce loro di aver ricevuto poco prima la telefonata di due ragazzi che richiedevano assistenza per la foratura di due pneumatici. Quindi gli operatori chiedono al carrista di mettersi nuovamente in contatto con i richiedenti nella speranza di rintracciarli. Al telefono, però, risponde il titolare di un bar sito in zona Lingotto dove si erano rifugiati i tre giovani. Questi riferisce di aver prestato il telefono ad un cliente, ancora presente nel bar, e lo mette in contatto con il carrista. A quel punto il giovane chiede al carrista se sul posto fosse presente la polizia per poi dichiarare che la fiat punto era stata rubata (come una sorta di testimone incolpevole, senza ammettere di essere lui l’autore del furto!).

Mentre la conversazione è ancora in corso, i poliziotti si dirigono velocemente presso il locale da cui era partita la chiamata. All’esterno trovano il titolare che indica loro la direzione di fuga dei tre soggetti. I primi due vengono fermati dopo essersi nascosti sotto un balcone coperto da alcune tende parasole, il terzo viene bloccato poco dopo. Quest’ultimo, cittadino italiano di 19 anni, perquisito personalmente, viene trovato in possesso di un coltello multiuso della lunghezza di 19 cm e due involucri contenenti marijuana per circa 14 grammi. Estesa la perquisizione anche al domicilio del diciannovenne, gli agenti del commissariato rinvengono due tessere sanitarie ed una carta prepagata appartenenti a terzi.

Tutti e tre i soggetti, due dei quali minorenni, sono stati denunciati per ricettazione, mentre il diciannovenne è stato inoltre indagato in stato di libertà per detenzione di sostanza stupefacente e porto di armi oggetti atti ad offendere.

Immobili, mercato in calo

Abitare Co.: nel I trim. 2020 frena il mercato immobiliare in Piemonte, con un calo delle compravendite del -11,7%. Torino prima per compravendite, a Verbania la maggiore flessione (-24,6%)

Nel I trimestre 2020 il mercato immobiliare residenziale piemontese segna una battuta d’arresto, soprattutto a causa del lockdown. Secondo l’elaborazione del Centro Studi di Abitare Co. Abitare Co.società di intermediazione immobiliare focalizzata sulle nuove residenze–, sui dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite di abitazioni nella regione sono calate rispetto allo stesso trimestre del 2019 del -11,7% (la media nazionale è del -15,5%), con 10.642 transazioni. Il Piemonte si posiziona tra le regioni al 4° posto in Italia per numerosità e al 18° posto per calo percentuale più marcato.

A livello territoriale, nel I trim. 2020 si registra una flessione delle compravendite in tutte le province, con i valori più marcati a Verbania (-24,6% sul I trim. 2019). Seguono Novara (-16,7%), Asti(-14,9%), Vercelli (-14,4%), Torino (-11,6%), Biella (-11,2%), Alessandria (-9,7%), e Cuneo (-4,1%).

Le province che hanno registrato il maggior numero di compravendite sono state, nell’ordine, Torino (6.041), Cuneo(1.390), Alessandria (893), Novara (800), Asti (448), Verbania(379), Biella (352) e Vercelli (339).

E sul fronte dei prezzi? Tra le città capoluogo di provincia, Verbania è la più cara, con prezzi che si attestano a 2.050 al mq,seguita da Cuneo con €1.800, Torino con €1.650, Novara con €1.150, Asti con €1.100, Vercelli con €920, Alessandria con €880 e Biella con €720.

Tamponi per chi rientra dall’estero: rinforzi dal Piemonte a Malpensa

Il Piemonte dà una mano alla Lombardia per eseguire i tamponi ai viaggiatori, molti dei quali cittadini piemontesi, in arrivo all’aeroporto Malpensa provenienti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta.

L’assessore regionale alla Sanità del PiemonteLuigi Icardi  ha chiesto al commissario dell’Asl Città di Torino e direttore pro-tempore del Dipartimento regionale malattie ed emergenze infettive (Dirmei), Carlo Picco, di mettere immediatamente a disposizione della Sanità lombarda il personale necessario a consentire che i test previsti dal Ministero vengano effettuati a tutti, e non solo ai cittadini lombardi,  direttamente in aeroporto, per velocizzare la procedura ed evitare il disagio e la necessità di un successivo passaggio presso i servizi delle Asl.

Analogo servizio è già svolto dal Dirmei all’aeroporto di Caselle, a Torino.

Sempre sul fronte dei tamponi per chi rientra dall’estero, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha chiesto a tutte le Aziende sanitarie regionali di predisporre un punto di accesso diretto  in modo che i test possano essere eseguiti anche sul momento, senza più bisogno di prenotazione (che rimane comunque l’opzione preferibile, per evitare code e assembramenti).

(foto archivio)

FIN Piemonte e Valle d’Aosta, alcune iniziative per salvare le piscine

Scatta in questi  giorni, in molte piscine di Piemonte e Valle d’Aosta, la challenge #centralacuffia, iniziativa promossa dal Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta per contribuire a fronteggiare le attuali problematiche economiche degli impianti natatori.

Una crisi provocata dal lungo periodo di chiusura e – in seguito alla riapertura degli impianti – alla riduzione del numero di ingressi, in molti casi dovuta al contingentamento necessario per garantire il rispetto delle normative di sicurezza. L’obiettivo della challenge #centralacuffia è quindi quello di porre l’attenzione sugli impianti attraverso una sfida divertente, per sensibilizzare gli utenti, i media e le autorità politiche sulle problematiche citate.
Allo stesso tempo, la challenge vuole essere un vero e proprio invito per tutti a frequentare le piscine; a coltivare una passione come il nuoto, sinonimo di salute e benessere, contribuendo direttamente al sostegno economico degli impianti. Sempre rispettando le norme di sicurezza, i gestori hanno organizzato modalità di accesso semplici. Da ricordare, inoltre, come l’ambiente della piscina risulti sicuro dal punto di vista igienico, grazie alla presenza del cloro, alle costanti pulizie e disinfezioni dei locali, soggetti peraltro a frequenti controlli da parte dell’ASL.
La campagna di sensibilizzazione si rivolge naturalmente anche alla politica, alla Regione e alle amministrazioni comunali, le quali hanno già messo in atto alcuni importanti provvedimenti. È però necessario prevedere nuove misure di sostegno per gli impianti natatori; un’ipotesi potrebbe essere la riduzione, per un certo periodo, della tariffa sull’acqua, voce di spesa ovviamente molto consistente per una piscina.
Contemporaneamente, alla luce delle graduali aperture e dei vincoli meno stringenti adottati in ambito sportivo, si potrebbe intervenire sui protocolli sanitari dedicati agli impianti natatori, riducendo la superficie minima di 7 m2 a persona per l’attività in acqua. Un valore di 5 m2, ferme restando tutte le altre misure di sicurezza (distanziamento, utilizzo di mascherina ecc.), garantirebbe sufficiente protezione, consentendo l’accesso a un maggior numero di utenti.
La pagina Facebook “Salviamo le piscine”
Da qualche giorno è online la pagina Facebook “Salviamo le piscine”, nata con l’obiettivo di aggregare il maggior numero possibile di persone attorno al tema della crisi economica degli impianti, molti dei quali rischiano concretamente di la chiusura. Un pericolo da scongiurare, perché le piscine garantiscono lo sport di base, nelle scuole, lo sport agonistico e per le persone con disabilità. Perché il nuoto è sinonimo di sport sano, quello con il più alto numero di praticanti in Italia, oltre 5 milioni. La pagina Facebook conterrà informazioni e aggiornamenti, seguirà lo svolgimento della challenge #centralacuffia e presenterà nuove eventuali iniziative in futuro. Sarà un aiuto piccolo ma importante per le piscine piemontesi, un patrimonio di tutti che bisogna salvare.
La challenge #centralacuffia
La challenge si affronta in coppia e consiste nel riuscire a indossare “al volo” una normale cuffia da nuoto. Un componente della coppia tiene una cuffia piena d’acqua circa un metro sopra la testa del compagno seduto. Quindi lascia cadere la cuffia, che svuotandosi si infila perfettamente – se ben centrata – sulla testa del compagno. In tutti gli impianti del territorio che aderiranno all’iniziativa sarà presente un’apposito luogo dove partecipare alla sfida, documentando il tutto con un video da pubblicare sui social. Agli impianti FIN interessati, il comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta fornisce un roll up e tre magliette con il logo e le immagini dello svolgimento della challenge. L’invito per atleti, tecnici e appassionati è quello di partecipare numerosi, dalle piscine ma anche dalle proprie abitazioni o dai luoghi di vacanza. E di pubblicare i propri video, per ricordare a tutti il periodo difficile che gli impianti natatori stanno attraversando e contribuire così a evitarne la chiusura.

Scuola, Forza Italia: “l’incertezza genera pericolo”

“L’anno scolastico deve necessariamente ripartire in sicurezza, mentre è ancora tutta una corsa contro il tempo.

Gli istituti fanno fatica ad adeguarsi ai protocolli anti-Covid19 soprattutto per le molte incertezze che ci sono su edilizia, mancanza di aule e di insegnanti. Le incertezze fanno male alla scuola. In questi giorni siamo stati frastornati dai proclami e dai numeri che hanno solo creato illusioni e confusione. Quindi non si scherza, l’anno scolastico deve partire garantendo docenti in cattedra e sicurezza. I Presidi non possono essere il parafulmine del Ministro che traballa tra stop&go, tentennando sulle questioni importanti.  L’impegno per garantire il rientro a scuola in sicurezza deve essere massimo e l’avvio dell’anno scolastico certo. I sistemi sono in tilt per le chiamate dei docenti, l’utilizzo di vecchie graduatorie  generano perdite di tempo prezioso, il trasporto  alunni e la mensa sono impossibili da organizzare a fronte dell’incertezza degli orari scolastici. E le famiglie? Come possono organizzare le loro attività lavorative? Quale spaccato dell’Italia vede il governo? Ci farebbe piacere avere delle risposte certe. In ballo c’è il futuro dei nostri studenti” Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Tutti gli eventi di “Torino a cielo aperto” a portata di social

FirstLife permette a tutti i cittadini di consultare agevolmente l’offerta culturale della rassegna estiva attraverso una mappa interattiva  – https://torinoacieloaperto.firstlife.org/  

 

Quest’anno sarà possibile accedere a tutta l’offerta estiva di “Torino a cielo aperto”, il calendario estivo di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi organizzati su tutto il territorio cittadino, tramite FirstLife, il social network sviluppato dal gruppo di ricerca “Social Computing” del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, guidato dal Prof. Guido Boella.

 

FirstLife si basa una mappa interattiva che permette agli utenti di consultare agevolmente tutta la programmazione estiva della rassegna culturale cittadina. La mappa è inoltre affiancata da un newsfeed che mostra le informazioni più recenti presenti sulla parte di mappa visualizzata.

 

Sulla piattaforma sono mappati tutti i singoli eventi culturali, le arene di spettacolo e i cinema, i punti verdi estivi e altri punti aggregativi. Attraverso la geo-referenziazione e i filtri l’amministrazione comunale può monitorare e coordinare tutta l’offerta culturale della rassegna. Le funzionalità di social networking di FirstLife consentono agli operatori culturali e ai cittadini di ricevere aggiornamenti in tempo reale sugli eventi di loro interesse, creare gruppi per organizzarsi, condividere osservazioni e proposte.

 

Mappare le attività culturali di iniziativa pubblica e privata permette dunque sia agli operatori del settore sia ai cittadini di avere una visione di insieme del tessuto culturale urbano nelle sue diverse forme.  FirstLife è quindi uno strumento che facilita e supporta l’interazione tra pubblica amministrazione, operatori e pubblico attraverso la condivisione di proposte e iniziative bottom-up.

 

Questa piattaforma è già utilizzata in diverse iniziative e progetti portati avanti dall’Università in collaborazione con il Comune di Torino, come i progetti europei Co-city e CO3, e Torino City Love, l’iniziativa che ha permesso la mappatura degli esercizi commerciali con consegna a domicilio durante l’emergenza Covid-19.

 

FirstLife è consultabile attraverso sito web e come web app per smartphone e tablet all’indirizzo https://torinoacieloaperto.firstlife.org/

 

Covid: nessuna vittima e 39 contagi. Un ricovero in più in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

 

26.577PAZIENTI GUARITI E 540 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.577 (+15 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3308 (+2) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2509 (+1) Cuneo, 2379 (+0) Novara, 13.661 (+11) Torino, 1119 (+1) Vercelli, 976 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 178 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 540 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI RIMANGONO 4142
Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione. Il totale rimane di 4142 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1832 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 32.260 (+ 39 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatici. Dei 39 casi, 27 screening, 7 contatti di caso, 5 con indagine in corso. I casi importati sono 20 su 39) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4146 Alessandria, 1905 Asti, 1059 Biella, 3039 Cuneo, 2903 Novara, 16.160 Torino, 1456 Vercelli, 1161 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 277 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 154 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (+1 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 85 (+2 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 912
I tamponi diagnostici finora processati sono 552.333, di cui 304.396 risultati negativi.

Il premio “Flaiano” a Enzo Ghigo

Ad Alassio la consegna del Premio “Flaiano” al Presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, a cura del Centro Pannunzio.

Nel corso della serata la presentazione del libro “Mario Pannunzio – La civiltà liberale” di Pier Franco Quaglieni.

Nelle foto: Ghigo, Quaglieni e gli altri partecipanti

Sedici cani abbandonati in una struttura abusiva

I carabinieri denunciano la proprietaria

Sedici cani, tra cui anche alcuni cuccioli, chiusi in uno stanzone senza luce e con una sola finestra, senza né acqua né cibo.
Abbandonati e reclusi in una cascina a Chieri, da una donna di mezza età, la proprietaria del rudere, al momento fuori regione per un funerale.
A scoprire il «canile abusivo» sono stati i carabinieri di Chieri e le guardie zoofile che sono intervenuti per salvare gli animali. Nel corso del sopralluogo dei militari dell’Arma, in collaborazione con i medici veterinari dell’AslTo 05 e le guardie zoofile, si è proceduto a liberare e rifocillare con cibo e acqua i cani (15 meticci e 1 pastore tedesco, tutti eta’ compresa tra 6 mesi e 3 anni). Tutti i cani erano sprovvisti di microchip di identificazione
La proprietaria della cascina è stata denunciata per maltrattamento di animali e sanzionata sia per la mancata registrazione degli animali, tutti senza microchip, che per le condizioni fatiscenti della struttura in cui erano rinchiusi. Le bestiole sono state portate al canile di Chieri e in altri rifugi della provincia