ilTorinese

Latitante arrestato dalla Squadra Volante Era ricercato da oltre 5 anni

Un cittadino marocchino di 46 anni, colpito da un ordine di carcerazione, è stato individuato lo scorso mercoledì sera da personale della Squadra Volante impegnata nel servizio di controllo del territorio.

Gli agenti hanno notato un gruppo di 3 maghrebini all’angolo fra Corso Vercelli e via Cervino che, al passaggio della Volante, hanno iniziato a confabulare ed all’improvviso hanno cambiato direzione. I poliziotti li hanno raggiunti sottoponendoli  a controllo. Due sono regolarmente residenti sul territorio nazionale e in possesso dei documenti previsti. Il terzo, invece, ha declinato le proprie generalità oralmente, essendo privo di qualsiasi documento; accertamenti svolti negli uffici della Questura tramite le impronte digitali hanno fatto emergere che l’uomo aveva, in realtà, fornito false generalità allo scopo di sottrarsi all’arresto. Infatti, il quarantaseienne è destinatario da oltre 5 anni di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Alessandria per l’esecuzione di una sentenza, per reati inerenti agli stupefacenti, che prevede la pena della reclusione per 4 anni, 8 mesi e 1 giorno. Il ricercato, nonostante abbia cambiato città e usato l’escamotage di modificare parzialmente il cognome e la data di nascita durante il controllo di polizia, è stato compitamente identificato e assicurato alla giustizia.

Come Augusta Taurinorum

FRECCIATE   Non passa giorno che non ci sia una sua dichiarazione. I suoi bersagli preferiti  sono gli atti amministrativi del Sindaco di Torino, Chiara Appendino. Oggi prende di mira i mille euro da assegnare  alle famiglie rom che dovrebbero lasciare i campi abusivi. Domani chissà. E spesso ai comunicati roboanti associa presentazioni di esposti alla magistratura contabile e a volte a quella ordinaria. Si’, stiamo parlando della parlamentare torinese presentissima mediaticamente. Molti ancora non la conoscono per via della giovane età o per il cognome non facile da ricordare. Ma una volta che si memorizza il nome di battesimo, che è anche un nobile nome torinese di battaglia, è difficile dimenticarlo… Augusta, come Augusta Taurinorum.

L’arciere

Un tattoo solidale per la felicità dei bambini

All’iniziativa “Vicini, adesso” di Fondazione Paideia e Titoo For You per aiutare i bambini con disabilità hanno già aderito tanti artisti e volti noti del mondo del calcio, della tv e dei social

Vicini, adesso” è il nome dell’iniziativa di raccolta fondi straordinaria lanciata in queste settimane dalla Fondazione Paideia dedicata ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, per dare un aiuto concreto in un momento così critico a seguito dell’emergenza sanitaria. Grazie alle donazioni raccolte sarà possibile offrire ore di terapia, assistenza domiciliare, supporto psicologico, ma anche soggiorni estivi immersi nella natura con attività ludiche e formative, un’occasione di vacanza e di svago per le famiglie con bambini con disabilità dopo questi mesi difficili.

Un’iniziativa supportata e rafforzata anche dalla partnership tra Paideia e Titoo for you, realtà torinese che produce tatuaggi temporanei, che ha realizzato per l’occasione un trasferello allegro e colorato, un tattoo solidale da indossare e condividere sui social, per colorare l’estate e aiutare, tutti insieme, i bambini con disabilità a ritrovare il sorriso.

Parte quindi così una campagna digital dal fine solidale a cui tutti possono aderire: sarà molto divertente farsi una foto con il tatuaggio temporaneo, postarla sui propri canali social taggando @fondazionepaideia e dimostrare così che, insieme, si possono fare grandi cose.

All’iniziativa hanno già aderito artisti e volti noti della radio, della tv, del mondo del calcio e dei social come: Leonardo Bonucci e sua moglie Martina, le showgirl Cristina Chiabotto ed Elena BaroloRudy Zerbi e Laura Antonini di Radio Deejay, la scrittrice e blogger Valeria Fioretta, gli illustratori Roberto Hikimi Blefari, Roberta Rossetti e Ilaria Urbinati, la blogger Petunia Ollister e l’autore per l’infanzia Lorenzo Naia.

Per sostenere la raccolta fondi straordinaria “Vicini, adesso” e ricevere l’originale tatuaggio basta fare una donazione minima di 10€ e compilare il relativo form andando alla pagina www.fondazionepaideia.it/viciniadesso/dona/ o sul sito www.fondazionepaideia.it.

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Covid, il bollettino registra 42 nuovi contagi in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

 

26.606 PAZIENTI GUARITI E 533 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.606 (+13 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3313 (+0) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2519 (+4) Cuneo, 2380 (+1) Novara, 13.672 (+7) Torino, 1119 (+0) Vercelli, 978 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 178 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 533 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4143

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale rimane quindi di 4143 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1833 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.343 (+ 42 rispetto a ieri, di cui 32 asintomatici. Dei 42 casi, 26 screening, 10 contatti di caso, 6 con indagine in corso. I casi importati sono 24 su 42) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4147 Alessandria, 1908 Asti, 1062 Biella, 3054 Cuneo, 2912 Novara, 16.197 Torino, 1462 Vercelli, 1164 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 277 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 160 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(+ 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 78 (– 2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 978

I tamponi diagnostici finora processati sono 558.919 di cui 309.104risultati negativi.

Le sofferenze della politica torinese

Eccola la furbetta più furbetta degli altri. Marzia Casolati di professione gioielliera,  senatrice, ha ottenuto 1500 euro (poi restituiti) dalla Regione Piemonte. Da oltre trent’anni leghista doc.
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Primato negativo, quello dei furbetti del bonus, a quanto  pare, incontrastato della Lega. Chissà cosa farà la coppia più affiatata Salvini – Molinari? Intanto è colpa del governo che fa entrare i “clandestini”.  Sono 9 appena arrivati in Piemonte quelli che scappano per raggiungere la Francia dove hanno parenti,  beccandosi degli ingrati dall’assessore Ricca. Che volete,  il convento ci passa questo. Bisogna accontentarsi.
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I piddini e i pentastellati non vogliono lasciar solo Salvini in questo ciarpame di bassa politica ormai comune in tutti gli schieramenti. L’accordo tra Zingaretti e Di Maio vale men che meno. Tutti sanno che Rousseau ( la piattaforma) di Casaleggio è una trovata messa su per spillare 300 euro ai deputati e senatori e fare un po’ di soldi. Altro che nuova forma di democrazia. La tesi dei dissidenti cinquestelle è molto semplice: “nati disprezzando quelli del pd moriremo disprezzando quelli del pd”. Ricambia calorosamente la maggioranza dei dem: “Siamo alternativi a destra come verso i cinquestelle”. In fondo, povero Zingaretti, non può fare tutto lui e dunque delega al suo amico romano Goffredo Bettini da cinquant’anni anni ai vertici della politica romana. Prima con il Pci e poi con il centrosinistra. Uno che del Palazzo se ne intende. Dovrebbe essere il momento di Bonino Calenda e Renzi.

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Unico partito. Lo auspica la base. Saranno costretti se ci sarà lo sbarramento al 5 % ma è dura avere più galli nello stesso pollaio. Intanto il centrosinistra a Torino soffre. Unica speranza di vincere e’ che Salvini continui nel fare cappelle e sbagli il candidato del centrodestra. Forza Italia ridotta al silenzio. Lo ammette anche Osvaldo Napoli e la Meloni punta tutto sull’indubbia intelligenza di Crosetto. Una cosa è sicura, è saltato il tentativo di Grillo di scaricare Appendino e  salvare la Raggi. Piccole cose di pessimo gusto che vanno avanti. Nessuno, proprio nessuno avanza proposte per salvare Torino dall’inevitabile oblio. Verosimilmente i satelliti del Pd lo molleranno al suo destino, almeno qui a Torino con un candidato civico dall’Artesio a Più europa.
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Insomma dai reduci dei reduci di rifondazione comunista ai liberali che hanno sempre avuto un occhio di attenzione verso l‘elettorato di Forza Italia o comunque del centro. Quei moderati che una volta, tanto ma tanto tempo fa, erano di moda. E la bocciofila Frejus di Paolino conta molto di più del pd ed affini. O il Bar Roberto in via Garibaldi dell amico Roberto Tricarico in arte Tric. Già capo di gabinetto del Sindaco Marino. L’ex primo cittadino ora è ritornato ad essere un santo ed insigne chirurgo negli States. Tric ogni tanto torna a Roma per abbracciare gli amici e “sentire l’aria che tira” nella capitale. Quando lo tirano per i capelli sostendo che sta fungendo da mediatore tra cinquestelle e pd liquida il tutto dicendo: stupidaggini. Ma io non ce lo vedo con le mani in mano ed al momento opportuno calerà i suoi assi.
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Ora c’è ancora troppa confusione, almeno a Torino. Intanto Mimmo Carretta se ne inventa una : Festa dell’Unità itinerante tra i quartieri di Torino. Vista così un’ottima idea. E magari da cosa nasce cosa e ci scapoa la possibilità di indire le primarie per la scelta del candidato a sindaco. Non è del resto una novità che questa è l‘unica possibilità per il senatore Mauro Laus di essere il prescelto come candidato.
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Rettore del Politecnico permettendo. Intanto per la sinistra PD non ci sono dubbi: il candidato deve essere Mauro Salizzoni. A chi obbietta che non ha esperienza amministrativa rispondono:
basta che scelga validi collaboratori. E qui comincia l’eccessiva sudorazione nel pensare a chi potrebbero essere. Tutti danno per scontato che nessuno vincerà  al primo turno. Tutto si deciderà al ballottaggio a meno che la destra rinsavisca e per la prima volta azzecchi il candidato vincendo al primo turno. Vedremo. Con l‘occhio puntato a Venaria che mi sa diventerà prova generale di quello che avverrà a Torino.
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Patrizio Tosetto

Estate in Circolo, al via la prima edizione

DAL 26 AGOSTO AL 20 SETTEMBRE

ESTATE IN CIRCOLO 2020 è una rassegna artistica promossa da l’ARTeficIO APS, in
partnership con il Comitato ARCI Torino e i circoli: Arci Sud, Ziggy-Club, La Cadrega.

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Torino, Città Metropolitana, Regione Piemonte, e inserita nella programmazione di Torino a Cielo Aperto, avrà luogo dal 26 agosto al 20 settembre nel giardino pubblico di Via Carlo Ignazio Giulio 14/A angolo Via della Consolata, a
ridosso dell’anagrafe centrale e a pochi passi dal Quadrilatero Romano.

Per 20 giorni, dal mercoledì alla domenica, dalle 16.30 alle 24.00, il giardino sarà animato da
concerti, dj set, spettacoli teatrali, cabaret, talk e intrattenimento per bambini e famiglie.

Ad inaugurare la manifestazione mercoledì 26 agosto alle 21.00 saranno i Boogie Bombers, noto gruppo blues torinese. La fitta programmazione artistica prevede due giornate, sabato 12 e domenica 13 settembre, interamente dedicate agli spettacoli del rinomato Torino Fringe Festival. Tra le numerose associazioni sarà presente anche ALMM Associazione contro le
malattie mentali, che sabato 29 agosto alle 19.30 terrà uno speech.

Accompagnerà l’attività di somministrazione il market artigianale HandMad composto da 15
stand di OPI.

L’ingresso sarà libero. L’intera manifestazione si svolgerà nel rispetto delle normative vigenti
in tema Covid-19.

CONTATTI:
Web: https://estateincircolo.it/
Facebook: https://www.facebook.com/estateincircolo/

Caldo torrido, una tregua ma non è ancora autunno

Tra domenica e l’inizio della prossima settimana le previsioni di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) segnalano un primo cedimento del promontorio anticiclonico di matrice africana.

Già  nella giornata di sabato, seppur con temperature fino a 35 gradi, erano attesi i primi temporali sui settori alpini e prealpini piemontesi. Domenica e lunedì i temporali toccheranno le zone di pianura ed è previsto un calo dello zero termico. Lunedì le massime scenderanno nelle zone di pianura e bassa collina, a 23-27 gradi e martedì saranno di 25-28 gradi. La prossima settimana  le massime dovrebbero tornare a 30 gradi in pianura e a inizio settembre si prevede un marcato peggioramento, con temperature in netto calo.

Ponte o tunnel? Ecco i rischi

Un ponte od un tunnel che collegasse la Calabria alla Sicilia, specie nel geologicamente famoso “Messina Strait” ovvero nello Stretto che separa l’Italia peninsulare dall’isola siciliana, unirebbe due zone appartenenti a due differenti macro-aree geologiche, connettendo in modo rigido i lembi di una delle aree sismologicamente più attive del Mediterraneo: vista la complessità, alcuni scienziati lo chiamano puzzle tettonico.

Nonostante sia la struttura che la configurazione sismologica dell’area non siano completamente comprese in tutta la loro dinamica ed in tutta la loro possibile evoluzione, mancando ancora sistemi di equazioni differenziali in grado di predirne l’intensità ed il verso in merito ai prevedibili futuri macro-spostamenti, a causa del numero delle variabili in gioco, è comunque possibile farsi un’idea dei rischi del collegare Reggio Calabria a Messina. Guardando il risultato dei rilevamenti degli scorsi decenni, riassunto nella immagine qui allegata, si evidenza in modo palese una serie di importanti faglie sismologiche, fra le quali quella propriamente detta dello Stretto di Messina , quella di Capo Peloro e quella di Scilla. La complessa rete tettonica in quella zona appare controllata da configurazioni indipendenti e sovrapposte, con zone di sub-duzione della placca su cui si trova la Calabria con moto relativo difforme dai movimenti propri della parte occidentale della Sicilia. La tendenza dinamica delle due placche, quella africana e quella europea, su cui rispettivamente si trovano Sicilia e Calabria, è tale da determinare uno scorrimento relativo molto irregolare sulla direttiva sud-ovest / nord-est: un eventuale collegamento viario, ferroviario e/o una galleria sarebbero esattamente a cavallo dell’interfaccia fra tali placche continentali. Dissipatori energetici e vari altri possibili accorgimenti strutturali per rendere il comportamento di tale eventuale costruzione il più possibile spostato nel cosiddetto campo plastico, ovvero soluzioni strutturali atte ad assorbire almeno parzialmente l’energia di tali micro-movimenti tellurici, sarebbero del tutto inutili vista la situazione geosismica. Prevedibili macro-spostamenti dovuti a subduzione tettonica, nei prossimi anni, in qualunque momento, potrebbero generano regimi tensionali compressivi potenzialmente catastrofici, con faglie inverse capaci di generare violenti terremoti come quello già visto all’inizio del Novecento. In parole più semplici, il voler creare un sistema di trasporti pubblici con strutture poste sopra, ad esempio un ponte di una o più campate, o sotto la superficie del mare, ovvero un tunnel, per collegare Calabria a Sicilia, sarebbe come voler tenere chiusa, durante una giornata di vento, una giacca a vento utilizzando una cucitura di un solo filo di cotone posta a cavallo della “zip” frontale i cui lembi accostati siano già parzialmente aperti ed esposti all’aria. I circa centomila morti del terremoto di Messina del 1908 tragicamente ci ricordano gli effetti catastrofici del costruire strutture in zone a tale altissima probabilità di rischio sismico: dopo il COVID-19 ed il ponte di Genova, ci mancherebbe soltanto un’altro evento di tale gravità, il cui potenziale numero di vittime ed il cui ammontare di danni sarebbero assolutamente inaccettabili rispetto agli eventuali benefici di un tale oneroso
collegamento: sarebbe soltanto un’altra tragedia ampiamente prevedibile da tutto il mondo scientifico.

Carlo Viberti

Sette chiavi, ma solo una apre lo sgabuzzino della droga

Avendo avuto notizia della presunta attività di spaccio di un soggetto residente in uno stabile in corso Principe Oddone, gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno proceduto a controllare l’uomo, cittadino marocchino di 29 anni, e a perquisirne l’alloggio.

Lo straniero viene trovato in possesso di circa 915 euro in contanti ed un portachiavi con sette diverse chiavi: solo due di queste però risultavano idonee all’apertura dell’abitazione e delle varie pertinenze.

Intuendo che una delle restanti potesse permettere l’accesso in altri locali dello stabile, i poliziotti si dirigono verso uno sgabuzzino situato nella parte inferiore del palazzo. Una volta al suo interno, gli operatori rinvengono in una scatola di cartone tre involucri in cellophane contenenti cocaina, per un peso totale di circa 96 grammi ed un bilancino di precisione. Il ventinovenne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente.

Il rito dell’aperitivo serale sulla terrazza elegante di Torino

Lo storico albergo nel cuore di Torino torna ad accogliere i suoi ospiti con ulteriori nuove attenzioni per assicurare serenità, benessere e relax. Riapre anche il Bar in Terrazza dove, su prenotazione, anche chi non soggiorna in hotel potrà accedere per l’aperitivo serale.

Le grandi sale, le confortevoli camere e suite e la Terrazza panoramica del Turin Palace Hotel sono allestite  per ricevere nuovamente i propri ospiti. Una riapertura dallo scorso giugno nel segno della migliore accoglienza e del desiderio di offrire rinnovate occasioni di relax e serenità a quanti sceglieranno di soggiornare nella storica struttura torinese. 

Si può così  riammirare il “cielo sopra Torino” stando comodamente seduti sulle poltroncine e sui divani che vestono i 500 mq della Terrazza del Turin Palace Hotel. Dalle ore 17 sino all’1.00, su prenotazione, sorseggiando un cocktail e spizzicando divagazioni sfiziose appositamente preparate dallo chef de Les Petites Madeleines Giuseppe Lisciotto, gli ospiti potranno così ammirare dall’alto le bellezze di Torino.

 

“Siamo fiduciosi che le eccellenze del nostro territorio risveglieranno nei viaggiatori la voglia di muoversi, scoprire e stare insieme. Torino è bellissima e mai come in questo periodo può essere visitata con tranquillità, rilassatezza e sicurezza. Sensazioni che siamo pronti ad offrire, con tutte le accortezze necessarie, anche nel nostro Hotel” commenta Piero Marzot, del Turin Palace Hotel.