ilTorinese

I civich sequestrano 25 mila sacchetti non a norma per alimenti

A seguito di un monitoraggio e controllo sull’area mercatale di Piazza della Repubblica durato alcune settimane, gli agenti della Polizia Municipale del Comando di Porta Palazzo hanno intercettato e messo fine a un’attività di vendita abusiva di sacchetti di plastica per alimenti.

I ‘civich’ hanno notato un uomo di nazionalità nordafricana che già nei giorni precedenti si aggirava in maniera sospetta tra i banchi del mercato. Anche questa mattina, il soggetto è stato osservato mentre consegnava delle scatole contenenti sacchetti di plastica ai venditori ambulanti del settore ortofrutticolo.

L’uomo trasportava gli scatoloni contenenti i sacchetti di plastica utilizzando un carrellino a due ruote, facendo la spola tra il furgone dove era accatastata la merce e i banchi del mercato.

Gli agenti hanno seguito da lontano i movimenti dell’uomo e, una volta certi di quanto stesse accadendo, sono intervenuti fermando il sospettato e mettendo sotto sequestro amministrativo 25.500 sacchetti di plastica, 10 scatole di cartone da 10 kg cadauna contenenti altre buste di materiale plastico e 500 confezioni di guanti monouso. Dal controllo della merce è inoltre emerso che 4.500 sacchetti e una scatola di cartone da 10 Kg sono risultati vietati e non utilizzabili, in quanto non compostabili e biodegradabili.

L’uomo, un cinquantanovenne di nazionalità marocchina regolarmente registrato sul territorio nazionale, è stato contravvenuto ai sensi della Lex 114/98 con una sanzione di 5.000 euro  ‘vendita senza autorizzazione’ e con un ulteriore sanzione di 5.000 euro

Via l’amianto da scuole e ospedali

Oltre un milione di euro. Pubblicato il bando regionale, richieste presentabili fino al 30 ottobre 2020

La Regione Piemonte destina oltre un milione di euro ai Comuni, alle Province, alla Città metropolitana di Torino, alle Asl e alle aziende ospedaliere per la bonifica di manufatti contenenti amianto in scuole e ospedali. Lo prevede un bando pubblicato il 6 agosto sul Bollettino ufficiale regionale, dedicato alla presentazione delle istanze di contributo per l’assegnazione delle risorse. A darne notizia è l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte.

Il bando vede una disponibilità attuale di 1.161.800 euro. Fra i beneficiari sono esclusi i Comuni inseriti nella perimetrazione del sito di interesse nazionale di Casale Monferrato, che usufruiscono degli incentivi stanziati da Stato e Regione per la bonifica dell’omonimo sito.

Il bando prevede che gli edifici e le strutture oggetto di bonifica siano di esclusiva proprietà dei soggetti richiedenti. I contributi per la realizzazione delle attività di bonifica sono destinati alla copertura del 100% dei costi di rimozione, trasporto e smaltimento, Iva compresa, e del 100% degli oneri per la sicurezza, Iva compresa. L’importo massimo del contributo regionale assegnabile per ogni singola istanza è pari a 250.000 euro.

Il termine per presentare le richieste di contributo agli uffici della Direzione regionale Ambiente, Energia e Territorio è fissato al 30 ottobre 2020. Gli interventi dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 novembre 2022.

La documentazione contenente i termini e le modalità di presentazione delle istanze di contributo è disponibile nella sezione del sito web della Regione Piemonte relativa ai bandi di finanziamento:

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lassegnazione-contributi-realizzazione-interventi-bonifica-rimozione-manufatti-contenenti

In coma la mamma torinese investita in Liguria insieme ai due bimbi

 Ha 30 anni la donna torinese che è stata investita mentre  stava attraversando la strada con un passeggino con i due figli di uno e 3 anni

L’incidente è avvenuto ieri a Sanremo, la ragazza è stata investita da una Ford Fiesta guidata da una donna, con a bordo un bambino.

Trasportata in gravi condizioni all’ospedale Borea, ora la mamma torinese è in coma farmacologico.

I due bimbi sono  in ospedale, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. La polizia di Ventimiglia e Sanremo, giunta sul posto, sta verificando la dinamica dell’incidente.

Bollettino Covid: un morto e 41 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

 

26.593 PAZIENTI GUARITI E 540 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.593 (+16 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3313 (+5) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2515 (+6) Cuneo, 2379 (+0) Novara, 13.665 (+4) Torino, 1119 (+1) Vercelli, 977 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 178 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 534 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4143

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 4143 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1833 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

 Sono 32.301 (+ 41 rispetto a ieri, di cui 28 asintomatici. Dei 41 casi, 26 screening, 14 contatti di caso, 1 con indagine in corso. I casi importati sono 23 su 41) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4146 Alessandria, 1905 Asti, 1062 Biella, 3049 Cuneo, 2909 Novara, 16.176 Torino, 1459 Vercelli, 1163 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 277 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 155 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 80 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 947

I tamponi diagnostici finora processati sono 555.594, di cui 306.383 risultati negativi.

Rissa in piazza Foroni, volano le coltellate. Feriti anche i poliziotti

I fatti accaduti questa mattina

 

Intorno alle 8.45, le Volanti sono intervenute in piazza Foroni per bloccare un cittadino straniero che a seguito di una discussione sorta con un altro individuo, lo ha accoltellato al viso, alla spalla ed al ginocchio. Durante le concitate fasi dell’arresto, il fermato oppone resistenza agli operatori, sferrando fendenti a vuoto. Un agente della Polizia di Stato è rimasto lievemente ferito. L’aggressore è stato quindi arrestato per tentato omicidio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Scontro in autostrada: morti ragazzo di tredici anni e la mamma

E’ morto anche  il figlio tredicenne della donna di 46 anni deceduta ieri in un incidente sulla Torino-Milano nei pressi del comune di Santhià.

La donna, era residente in Svizzera ma originaria del Kosovo, viaggiava su una Mercedes guidata dal marito. Con lei il figlio di 13 anni si trovava  sui sedili posteriori. La loro auto è stata tamponata da un furgone . La donna è morta sul colpo mentre il ragazzino  è stato trasportato con l’elisoccorso al Regina Margherita di Torino. Ma a causa del gravissimo trauma cranico riportato non è stato possibile salvarlo.

In pensione da un mese muore nello schianto con un furgone

A Fiano torinese un uomo di 67 anni a bordo di una Panda è morto nello scontro con un furgone Fiat Doblò nei pressi  del distributore Tamoil sulla direttissima.

La Panda dopo lo schianto si è ribaltata e non c’è stato più nulla da fare per salvare il conducente.

L’uomo era andato in pensione solo un mese fa.

Sulle tracce di Augusto 2000 anni dopo

Julia Augusta Taurinorum: era questo il nome  della città, istituita come colonia proprio da Augusto nel  28 a.c., sulla base di un precedente nucleo coloniale fondato da Cesare; l’impianto tipico romano, a castrum, è ancora intuibile oggi nella forma  del centro cittadino, a struttura quadrata con vie perpendicolari fra loro

Il 19 agosto di oltre duemila anni fa moriva a Roma, a 76 anni, il primo imperatore romano: Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, noto ai più come Augusto. Il bimillenario è stato ricordato  nella capitale con numerose manifestazioni, fra cui l’illuminazione a colori dell’Ara Pacis, ed alcune mostre tutt’ora in corso.

Ma il nome del celebre imperatore e le sue opere non sono esclusivamente legate a Roma: Augusto, nipote dell’altrettanto glorioso Giulio Cesare e suo principale erede, lasciò la sua impronta in diverse città della penisola, come Aosta, Brescia, Ravenna, e la nostra Torino.

Julia Augusta Taurinorum: era questo il nome  della città, istituita come colonia proprio da Augusto nel  28 a.c., sulla base di un precedente nucleo coloniale fondato da Cesare; l’impianto tipico romano, a castrum, è ancora intuibile oggi nella forma  del centro cittadino, a struttura quadrata con vie perpendicolari fra loro. Altri segni di romanità sono disseminati per il centro, fra cui importanti vestigia  di età augustea come le Porte Palatine ed il Teatro: le prime, in ottimo stato di conservazione, costituivano l’ingresso urbano sul lato settentrionale, il secondo, adiacente alle Porte, presenta attualmente solo dei resti.

Per trovare il monumento maggiore legato ad Augusto bisogna però uscire dalla città e spostarsi verso le Alpi, esattamente a Susa: qui si trova l’Arco di Augusto , fatto erigere da Cozio, regnante dei territori alpini, per onorare l’imperatore dopo la stipulazione di un reciproco patto di alleanza. L’Arco, costruito fra l’8 ed il 9 a.c., è posto su un’altura  ad occidente del centro abitato, sulla strada che collega Susa al Monginevro, ed  è costituito da una sola arcata.

Ai quattro angoli poggiano altrettante colonne corinzie, sormontate da capitelli scolpiti con foglie d’acanto, mentre il bassorilievo del fregio rappresenta  una scena di suovetaurilia, parola indicante il sacrificio di una scrofa, una pecora ed un toro-ricorrente presso i romani al costituirsi delle alleanze-ed un’ altra scena, quella del patto stretto fra Augusto e Cozio.  Lo stesso imperatore, di ritorno dalle Gallie, si fermò a Susa, conosciuta all’epoca come Segusium, per inaugurare l’opera a lui dedicata. L’Arco di Augusto e l’adiacente acropoli romana di Susa sono sempre visitabili e gratuite; per maggiori approfondimenti consultare il sito www.cittadisusa.it

Federica De Benedictis

Boss di nome… ma non di fatto

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Caleidoscopio rock USA anni 60 / Finora in questa rubrica si è sempre parlato di garage rock americano anni Sessanta nella prospettiva di bands, concerti, esibizioni, sessioni di registrazione, managers, talent scouts etc.

Eppure se noi tutti parliamo della memoria e del lascito di questa o quella band… lo dobbiamo al supporto discografico che ha conservato nel tempo quell’elemento così sfuggente e transeunte che è la musica, l’esito sonoro in se stesso. In quella determinata incisione del 1966 o del 1967 veniva fissata una performance ben precisa, che senz’altro differiva dalle centinaia che una determinata band poteva aver lasciato in giro per gli States, ora in un teen club, ora in un frat party, ora in una festa di liceo, ora in occasione di un evento sportivo. Inoltre l’esito dell’incisione poteva essere ben rifinito, ma anche risultare grezzo, sporco, con imperfezioni sia esecutive che tecniche. Dal disco stesso potevano emergere perfino le condizioni scomode (e quasi estreme) cui quella band aveva dovuto far fronte in sede di incisione (per inadeguatezza della strumentazione o delle tecnologie di presa di suono, o per indisposizione dei membri stessi “fuori forma”), sovente imposte dalla necessità di soluzioni “a prezzo stracciato” che obbligavano a tener buono il primo “take” che derivava. Da ciò consegue che ad una storia delle band si può tranquillamente affiancare una fenomenologia delle etichette e delle case discografiche, tanto più se piccole, “meteore”, di breve vita, ancorate al territorio e genuine, in anni in cui il “mercato” ed il “marketing sfrenato” non avevano ancora iniziato a fagocitare tutto il mondo musicale nel suo complesso. Qui parlerò rapidamente di un’etichetta di Tampa (Florida), che ebbe vita breve (nei soli anni 1966 e 1967): Boss (records). Ne era proprietario Charles Fuller (che controllava anche CFP, Tigertown e Fuller) che collaborava in stretta simbiosi con il produttore John Brummage (specialmente per H & H Productions). L’elemento più interessante è il catalogo, che (sebbene limitato) riuscì a sfornare alcuni numeri interessanti, con bands della Florida e non solo. Eccolo:

BOS-002 – The Rovin’ Flames – “I’m Afraid To Go Home” / “I Can’t” (febbraio ’66)
BOS-003 – The Ravens – “Reaching For The Sun” / “Things We Said Today”
BOS-004 – The Berkley Five – “You’re Gonna Cry” (M. Newman, Yubash Music BMI) / “In The Midnight Hour”
BOS-006 – The Trojans – “The Kids Are Allright” / “Leave Me Be” (dicembre ’66)
BOS-007 – The Souldiers – “Would You Kiss Me” / “Lemon Sun” (gennaio ’67)
BOS-008 – The Journey Men – “She’s Sorry” / “Short And Sweet” (McMillan) FulProd Music
BOS-009 – Me And The Other Guys – “Runaround Girl” (C. Dougherty, D. Walton) / “Everybody Knew But Me” (J. Wilson, D. Walton)
BOS-0095 – Purple Underground – “On Broadway” / “Rain Come Down”
BOS-010 – Purple Underground – “Count Back” / “Soon” (agosto ’67)

[I numeri di catalogo #001 e #005 risultano tuttora ignoti].

Così come succedeva per un’infinità di bands, il 1967 fu anno spartiacque (direi quasi letale) anche per molte case discografiche di piccolo cabotaggio, che videro improvvisamente “antiquate” e “superate” le incisioni che in pieno 1966 erano del tutto “alla moda” e di successo nelle classifiche delle radio. L’etichetta Boss ebbe destino identico… e a quanto risulta chiuse i battenti già nell’autunno 1967.

Gian Marchisio

Dalla Regione 280 mila mascherine ai Comuni torinesi

In tutto sono 280 mila le mascherine richieste dai sindaci del Torinese affinché siano distribuite gratuitamente al pubblico in occasione  degli eventi Culturali e turistici di fine estate.

La Regione ha  dato la disponibilità a rifornire i Comuni e Città Metropolitana ha coordinato le richieste da parte degli enti locali. In un solo giorno 111 Comuni hanno risposto e da ieri è incominciata la distribuzione della prima tranche di 30 mila pezzi. La Città metropolitana ha destinato le mascherine in primo luogo ai Comuni che hanno in calendario iniziative in questi  giorni. Le amministrazioni possono ritirarle al magazzino regionale della Protezione Civile, a Druento.