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Polo Tecnologico Piemontese: giovedì l’inaugurazione del centro di Candiolo

Al taglio del nastro personalità del mondo della politica, della sanità, delle imprese

TORINO – Si terrà giovedì prossimo, 28 settembre, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Polo Tecnologico Piemontese, un hub innovativo che ospiterà imprese tecnologiche d’avanguardia ed istituti di ricerca dedicati alla medicina e alla ricerca scientifica, voluto fortemente dal Gruppo Rigenera – Hbw.

All’evento parteciperanno numerose personalità della politica, dell’imprenditoria e della società civile, tra cui l’assessore regionale piemontese Andrea Tronzano e il sindaco di Candiolo, Stefano Boccardo. Il centro, presieduto da Antonio Graziano, rappresenterà un centro di eccellenza oltre che un incubatore di ricerca che potrà dare un impulso significativo al rilancio delle filiere produttive e della conoscenza.

L’appuntamento è per le ore 18.30, in via Sestriere 17, 10060 a Candiolo (Torino).

Oli esausti vegetali, la raccolta di prossimità arriva nella circoscrizione 7 con 50 nuovi punti di raccolta

Si estende alla Circoscrizione 7 la raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica. Prende il via oggi, infatti, il posizionamento di circa 70 cassonetti ad Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone: i contenitori, di colore blu, verranno collocati da Amiat in altrettanti luoghi individuati di concerto con la Città e la Circoscrizione, nell’ambito dell’Accordo siglato tra la Città di Torino, Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti).

Il progetto di estensione della raccolta di prossimità ha preso avvio in primavera e ha già coinvolto i quartieri sud della città – nella Circoscrizione 2 e 8 – dove sono già stati attivati oltre 120 punti di raccolta, ed è disponibile anche in una parte della Circoscrizione 6. Obiettivo dell’iniziativa è quello di estendere il servizio a tutta la città, aggiungendosi a quello già attivo presso i Centri di raccolta Amiat, dove è possibile conferire gli oli vegetali esausti all’interno dei fusti presenti.

Nei punti di raccolta collocati sul territorio, invece, l’olio vegetale esausto, precedentemente filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, dovrà essere raccolto in bottiglie ben chiuse che dovranno essere conferite direttamente all’interno degli appositi contenitori. Sarà possibile smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti.

“Nel percorso di transizione ecologica a fare la differenza sono anche i comportamenti dei singoli cittadini che col loro contributo possono sostenere la trasformazione del rifiuto da problema a opportunità, da emergenza a risorsa, da sperpero a guadagno – ha dichiarato l’Assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta – In questo percorso verso una Torino climaticamente neutra, si innesta l’estensione della raccolta capillare degli oli esausti, cui si affianca un’importante attività di comunicazione e azioni formative per le scuole per adottare una nuova buona pratica a difesa dell’ambiente. Sull’economia circolare tante sono le progettualità messe in campo dalla Città di Torino con attività che spaziano dal recupero del cibo, a quello dei RAEE e del legno.”

“L’ulteriore estensione della raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica – ha commentato la Presidente di Amiat Gruppo Iren Paola Bragantini – dimostra la forte attenzione di Amiat e della città di Torino verso l’ambiente ed il recupero di ogni tipo di rifiuto. Con questa operazione si intensifica la sensibilizzazione di un numero sempre più alto di cittadini verso raccolte di nicchia ma nello stesso tempo estremamente importanti per la salvaguardia del territorio e per una fondamentale circolarità delle risorse”.

Prosegue inoltre la campagna di comunicazione congiunta di Città, CONOE e Amiat, ‘Trasforma un rifiuto in risorsa’, che, attraverso l’affissione di manifesti e la distribuzione di opuscoli informativi sta accompagnando il progetto, con l’obiettivo di informare i cittadini e di sensibilizzarli anche alla corretta gestione degli oli vegetali esausti.

Per maggiori informazioni: https://www.amiat.it/servizi/raccolta-oli-vegetali-esausti

Inteligenza artificiale e etica. Torino capofila della rete ‘Ethical AI for local governement’

CTE Next – la Casa delle Tecnologie Emergenti – ospita questo pomeriggio l’incontro ‘IA ed Etica. L’Intelligenza Artificiale etica e responsabile come vantaggio competitivo per startup, piccole e medie imprese e terzo settore’. Il workshop, riservato alle aziende, introdurrà agli aspetti tecnologici e normativi dell’ intelligenza artificiale. Si parlerà dell’ Artificial Intelligence Act (AI ACT) – il testo normativo recentemente adottato dal Parlamento Europeo che definisce i livelli di rischio associati all’impatto dei diversi sistemi di intelligenza artificiale sulla vita delle persone e sui loro diritti fondamentali, dal lavoro alla salute fino alla sicurezza – senza tralasciare i temi etici connessi allo sviluppo e all’impiego dell’ IA, con particolare riferimento alla garanzia del rispetto dei diritti digitali dei cittadini e di trasparenza nei confronti dell’utilizzo e del funzionamento dell’intelligenza artificiale che in modo responsabile non dovrà sostituirsi all’essere umano, ma esserne un supporto.

Quando si sente parlare di Intelligenza Artificiale la mente corre veloce ai robot o ai futuri distopici di film come ‘Terminator‘ o ‘2001 Odissea nello spazio’ con macchine e uomini contrapposti. Quasi non ci si accorge che già oggi sono molteplici le applicazioni dell’IA con le quali si ha a che fare nella vita di tutti i giorni e innumerevoli gli ambiti di sviluppo: dalla sanità alla finanza, dai trasporti alle assicurazioni, l’Internet delle cose (IoT), la privacy o la sicurezza, nelle fabbriche come nei campi o nell’industria alimentare, nella PA come per i servizi.

Le ripercussioni dell’IA su tanti aspetti della nostra quotidianità richiedono con urgenza di definirne un’etica, che può trasformarsi in un vantaggio competitivo per le imprese, per Torino e per l’intera Europa che, pur in ritardo nella corsa globale all’intelligenza artificiale, staccata da Stati Uniti e Cina, forti degli investimenti cospicui messi in campo negli ultimi anni, vuole, come si legge nelle ‘linee guida etiche per un’intelligenza artificiale affidabile’ stilate da 52 esperti nell’aprile 2019 “essere leader nello sviluppo di un’IA antropocentrica di cui i cittadini possano fidarsi”.

“L’intelligenza artificiale – raccontano gli organizzatori – sta portando profonde trasformazioni anche sul mercato rivoluzionando processi e strategie aziendali. Tuttavia occorre domandarsi come si possa garantire che questa rivoluzione sia guidata da principi etici e responsabili. L’evento ‘IA etica e responsabile come vantaggio competitivo per le imprese’ – spiegano – si propone di raggiungere due obiettivi principali. In primo luogo, vuole mettere in evidenza come l’IA possa agire da elemento abilitante per le imprese, ampliando le opportunità di mercato. In secondo luogo, fornire alle startup e alle piccole e medie imprese (PMI) gli strumenti pratici necessari per l’adozione responsabile dell’IA”.

I partecipanti avranno l’opportunità di comprendere più a fondo come i principi fondamentali dell’IA etica possano guidare l’integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale nei processi aziendali. Inoltre, nel corso dell’incontro, verranno presentate storie di successo di imprese che già hanno implementato l’IA in modo etico, ottenendo un miglioramento significativo nella loro competitività. Infine si potrà interagire con esperti del settore e con altre imprese interessate a un futuro responsabile dell’Intelligenza Artificiale.

L’evento è realizzato nell’ambito del progetto europeo ‘popAI’ della Città di Torino che mira a promuovere la fiducia nell’applicazione dell’IA e dei meccanismi da essa abilitati nel settore della sicurezza, aumentando la consapevolezza, l’impegno sociale e la raccolta di conoscenze e competenze da più settori. Torino, che nello scorso gennaio ha istituito su proposta dell’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta una ‘Commissione sull’etica e l’uso delle tecnologie emergenti’,  è capofila del network ‘Ethical AI for Local Government’ con più di venti partner tra città europee, Università, centri di ricerca, ONG esperte di etica, imprese, start up, e associazioni collegate all’HUB europeo su ‘Etica ed IA’.

“Le tecnologie emergenti sono parte integrante della nostra società e rappresentano un motore di sviluppo in grado di offrire nuovi benefici alla vita delle persone, ma al contempo ci impongono riflessioni su problematiche nuove. Le analisi basate su big data, algoritmi e intelligenza artificiale e la loro applicazione sui processi decisionali non sono esenti da rischi tecnologici e pregiudizi sociali di genere, razza o reddito che non possono essere sottovalutati”, sottolinea l’Assessora Foglietta.

Con la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana, le considerazioni etiche relative all’impiego e all’utilizzo dell’IA hanno acquisito un’attenzione significativa. Due le tipologie di rischi che si possono evidenziare, con implicazioni che derivano dalle scelte progettuali degli sviluppatori (scopi malevoli, violazione norme utilizzo dati, mancanza di trasparenza) e dall’impatto dell’Artificial Intelligence sulla nostra società (diseguaglianze e discriminazioni, limitazione della libertà, sostenibilità, accentramento delle risorse).

“Per le politiche della Città, sempre più spesso collegate all’attivazione di tecnologie emergenti e all’utilizzo di algoritmi, diventa fondamentale il presidio etico sui dati dei cittadini che dalle stesse si ricavano – continua Foglietta -. La Pubblica amministrazione può e deve giocare un ruolo da protagonista nella gestione di progettualità che prevedano l’uso dell’intelligenza artificiale, ponendo al primo posto la tutela dei diritti della cittadinanza. La Città sta lavorando per dotarsi di un Comitato etico, un tavolo in cui analizzare le soluzioni IA prima della loro applicazione e del loro inserimento nelle attività comunali, oltre al loro eventuale monitoraggio nel tempo”.

Torino ha una visione e una strategia sul tema e ha creato un gruppo di lavoro multidisciplinare che lavora in collegamento con le sperimentazioni ospitate sul territorio cittadino grazie all’opera della ‘Casa delle Tecnologie’ CTE NEXT. Molte start up che sono supportate nel loro sviluppo dagli acceleratori di impresa e dagli incubatori presenti in città possono poi testare sul campo le loro soluzioni nell’ambito dei progetti di innovazione della Città che promuovendo l’Etica nell’AI come fattore competitivo delle imprese può invogliare chi intende realizzare soluzioni con AI nativamente ‘etiche by design’, a scegliere Torino piuttosto che andare altrove .

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CTE Next, (www.ctenext.it) la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto, con capofila il Comune di Torino, che è stato ammesso al finanziamento dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è stato formalmente inaugurato il 6 luglio 2021. L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli atenei cittadini – Università degli studi di Torino e Politecnico di Torino – e con altri dieci partner strategici – I3P – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in grado di promuovere lo sviluppo d’impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino. Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si svilupperà in 4 anni, durante i quali cercherà di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni. CTE NEXT ha altresì attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema locale dell’innovazione, fra cui: Altran Capgemini Engineering, CISCO Systems, Consorzio Topix, Intesa San Paolo, IREN, Leonardo, OGR Torino, Reale Mutua, Dpixel/Sellalab, ST MICROELECTRONICS, CFR Lab, DIG421, Fondazione E. Amaldi, Planet Smart City, Immodrone, Iveco Group, Camera di Commercio di Torino, DIHP – Digital Innovation Hub Piemonte, ERMES, Digisky, APID, PLUG & PLAY Italy, Reply SpA.

Modifiche viabili, fino al 6 ottobre chiusa la carreggiata Sud di via Tirreno, tra via Gorizia e Largo Tirreno

Per completare i lavori connessi alla realizzazione della pista ciclabile su via Tirreno, da domani martedì 26 settembre e fino al 6 ottobre la carreggiata lato Sud (direzione centro città), nel tratto tra via Gorizia e Largo Tirreno, rimarrà chiusa al traffico.

La chiusura avverrà nelle ore diurne e varierà in base all’andamento delle lavorazioni in corso. In tal modo sarà possibile effettuare i lavori di fresatura e asfalto necessari per il rinnovo del manto stradale.

Le biblioteche fanno rete. nasce BI.TO, il più grande circuito integrato di un’area metropolitana in italia

Entra nel vivo il percorso di realizzazione di un nuovo Sistema Bibliotecario che mette in rete le Biblioteche civiche torinesi e quelle aderenti allo SBAM – Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese. Un progetto ambizioso, il più grande d’Italia, che consente la circolazione sul territorio di uno straordinario patrimonio di libri e documenti e di opportunità per tutti.

Nasce BI.TO, un sistema integrato con un enorme patrimonio di libri, documenti, giornali e riviste in un unico grande catalogo e un’unica tessera, un progetto che coinvolge le biblioteche pubbliche dei 70 Comuni aderenti al Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (SBAM) e le Biblioteche Civiche Torinesi, in accordo con la Regione Piemonte.

Il Sistema Bibliotecario Urbano di Torino (SBU) è composto da 18 sedi e dal Bibliobus itinerante, che ogni giorno, da cinque anni, porta i servizi delle biblioteche in modo capillare su tutta l’area della città di Torino, mentre il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese (SBAM) riunisce biblioteche pubbliche, private e scolastiche della cintura torinese, coordinate dal 2004 dalle biblioteche capofila di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri e della Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese.

Attualmente, gli iscritti complessivi ai due sistemi sono oltre 750mila e 1 milione e 700mila sono i prestiti di documenti annui. BI.TO, il cui nome è stato scelto tramite un sondaggio online a cui hanno partecipato circa 35mila cittadine e cittadini, rappresenta il più grande circuito integrato di un’area metropolitana in Italia, che risponde alle esigenze di un bacino di oltre 2milioni di abitanti, con oltre 4 milioni di titoli disponibili. Un servizio straordinario e accessibile, che traduce in realtà le direttive della legge regionale del 2018 che auspica la creazione di sinergie fra i sistemi bibliotecari, al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia dei servizi.

La Presidente della Conferenza del sistema SBAM, Laura Pompeo, dichiara con soddisfazione: “Un risultato perseguito con determinazione a partire dal 2015 e finalmente raggiunto. Con circa 70 biblioteche su un bacino di circa 840mila utenti, con un catalogo unico di 2 milioni di documenti gratuiti tra libri, giornali, dvd, e-book e risorse multimediali, con oltre 1 milione di prestiti all’anno – di cui 100mila con il servizio di circolazione libraria – e più di mille iniziative all’anno, il circuito SBAM è uno dei più attivi in Italia. Ricordiamo che fa parte dello SBAM anche la nuova Biblioteca di pubblica lettura dell’ospedale San Luigi di Orbassano: un’esperienza pilota in Italia, in continuità rispetto alle attività che da oltre 20 anni le biblioteche svolgono nelle corsie degli ospedali. La nuova struttura estesa permetterà di far crescere ulteriormente l’offerta culturale rivolta ai nostri territori. Un ringraziamento particolare va a tutti i bibliotecari: il loro impegno ha consentito il passaggio fondamentale dell’adozione di un applicativo condiviso”.

L’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia, dichiara: “Le Biblioteche civiche torinesi, con le loro 18 sedi e un Bibliobus, sono coinvolte in un ridisegno complessivo del sistema bibliotecario urbano, che vedrà il potenziamento delle sedi territoriali quali presidi di prossimità e accessibilità nei territori, grazie anche ai finanziamenti del PNRR e alla realizzazione della Nuova Biblioteca Centrale presso Palazzo delle Esposizioni. L’avanzamento del processo di integrazione con lo SBAM, rappresenta un tassello fondamentale di questo percorso, che consentirà di creare nuove sinergie e opportunità di crescita per i cittadini del territorio metropolitano e nuove possibilità di confronto fra i bibliotecari e le bibliotecarie impegnate nelle sedi. Si tratta di una fase nuova che consentirà di gettare le basi per l’avvio di un servizio comune di circolazione documentaria e per la progettazione condivisa di attività di promozione culturale, che avranno grande impatto sul nostro territorio.”

L’assessore alla cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio dichiara: “La Regione ha investito quasi 1milione 300mila euro a sostegno delle biblioteche negli ultimi sette anni, abbiamo anche avviato la digitalizzazione di 3 milioni 800mila oggetti conservati all’interno delle biblioteche, il triplo di quanto richiesto dal Ministero per ottenere i finanziamenti del PNRR. Le biblioteche coinvolte sono 30 e coprono l’intero Piemonte, e mentre a Torino spiccano quelle universitarie, insieme a quelle della Città di Torino, dei Musei civici e del Museo regionale di scienze naturali, sono presenti le biblioteche dei capoluoghi di provincia di Alessandria, Biella, Novara e di città di importanza storica quali Domodossola, Mondovì, Chieri, Cherasco”.

Il progetto si svilupperà in due fasi. La prima, di analisi e studio, prevede l’adozione di un nuovo software gestionale da parte del Sistema bibliotecario dell’Area metropolitana, in condivisione con quello delle Biblioteche civiche torinesi – passo necessario per avviare il servizio di circolazione libraria fra i due sistemi. In questa prima fase il prestito interbibliotecario non sarà ancora attivo, ma i lettori potranno già individuare, dal proprio catalogo di riferimento, i libri e i documenti presenti nell’altro, grazie all’implementazione di un sistema di interrogazione reciproca dei dati. La seconda fase prevede l’effettivo coordinamento e integrazione delle attività per la gestione di servizi condivisi, come ad esempio il prestito intersistema, la partecipazione a manifestazioni culturali e progetti comuni.

Le circa 90 biblioteche del nuovo sistema condivideranno, inoltre, obiettivi di sviluppo e forme di cooperazione con altre istituzioni. Le biblioteche pubbliche sono il presidio culturale più diffuso sui territori, promotrici di molteplici attività sociali e formative per ogni fascia d’età, che le rendono luoghi di inclusione, socializzazione e partecipazione, al passo con i tempi anche dal punto di vista tecnologico. Un modello di cooperazione in costante aggiornamento rispetto ai servizi erogati, per rispondere appieno alle diverse esigenze dei lettori e dei cittadini.


INFO

Comunicazione e promozione BCT: M. 349 4161991

Biblioteche civiche torinesi: bct.comune.torino.it biblioteche.civiche@comune.torino.it

Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino: www.sbam.to.itinfo@sbam.to.it

Un percorso di formazione per diventare esperti della digital transformation. Il via il 7 ottobre

Comprendere a fondo il digitale per guidare la Digital Transformation delle imprese. È questo l’obiettivo di “Business Innovation”, il Master Part Time di Italian Tech Academy powered by Talent Garden in collaborazione con CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, nata nel 2021 dalla volontà del Comune per realizzare un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G in settori strategici per il territorio.

«La collaborazione con il Master in Business Innovation – sottolinea Chiara Foglietta, Assessora della Città di Torino alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti – vuole mettere al servizio dei suoi partecipanti tutta l’esperienza sul campo della Casa delle tecnologie Emergenti di Torino, CTE Next e il suo vasto ecosistema. CTE Next  è nata con l’obiettivo di essere un punto di riferimento per le startup e le piccole e medie imprese del territorio, anticipando le tendenze tecnologiche e facilitando una concreta innovazione.Fare rete fra soggetti pubblici e privati è alla base del partenariato della Casa. La Città di Torino e CTE Next, insieme all’Italian Tech Academy e a Talent Garden, hanno creato un percorso formativo che permetterà alle imprese di cavalcare le maggiori trasformazioni in atto. 
Le attività di formazione della Casa delle Tecnologie Emergenti sono davvero molte e spaziano dai programmi di education, ai master specialistici, passando per le Academy e le singole giornate formative».
Il Master Part Time in Business Innovation prende il via il 7 ottobre con un programma di 10 settimane, che copre diversi ambiti chiave, inclusi business, design, data e metodologia Agile, consentendo ai partecipanti di sviluppare una visione olistica della trasformazione digitale. Grazie alla sua esperienza nel settore delle tecnologie emergenti e delle soluzioni digitali, CTE Next apporta una preziosa collaborazione al percorso formativo, offrendo agli studenti un’esperienza concreta e connessa con le esigenze del mercato grazie all’interazione con brand e aziende del network, tra le quali Gucci, National Geographic Italia, Alessi, Lavazza, Universal Music Italia, Marzocco.
In particolare, è prevista un’importante parte pratica sul campo, il ‘Project Work’: un momento per mettere alla prova il know how imparato durante le lezioni teoriche con l’azienda partner del progetto, che propone una challenge a cui gli studenti del Master sono chiamati a dare risposte innovative e ad alto contenuto digitale.
Il programma prevede giornate in presenza e momenti in streaming  con docenti scelti tra i migliori professionisti del mondo digitale, per imparare ad elaborare una strategia di Digital Transformation ottimizzata per le diverse conformazioni aziendali; comprendere come il digitale impatta sui modelli aziendali e sulle modalità di gestione dei progetti, valorizzare la centralità del cliente per lo sviluppo di prodotti/servizi grazie al ricorso a strumenti digitali; conoscere il valore dei dati e utilizzarli per prendere decisioni di business; analizzare l’impatto della Digital Transformation sull’industry 4.0 grazie alla metodologia Agile.
Il Master è rivolto a giovani professionisti con almeno 3 anni di esperienza, come IT Specialist, Sales Specialist, Marketing Specialist, Project Manager, Consultant, Strategic Advisor, Digital Strategist e Startupper, che hanno voglia di innovare l’azienda per cui lavorano. E’ riservato a circa 30 studenti, in modo da garantire la massima cura di tutte le fasi di apprendimento.
Uno dei punti focali del Master in Business Innovation è l’attenzione alla sostenibilità come elemento centrale nel processo di trasformazione digitale. CTE NEXT, con la sua competenza specifica in questo campo, contribuisce ad approfondire la comprensione dei partecipanti su come integrare l’aspetto sostenibile nella trasformazione digitale, promuovendo un’innovazione responsabile e rispettosa dell’ambiente.
L’approccio all’apprendimento di Business Innovation si basa sulla conoscenza e sulla comprensione dei bisogni delle persone. Il metodo propone perciò un processo interattivo e iterativo che dà modo di mettere alla prova di continuo le nuove competenze acquisite e ampliare, così facendo, il know how.
Grazie alle competenze ed alle esperienze dei partner e degli stakeholders, CTE NEXT ha visto nascere e poi crescere un ricco catalogo di opportunità formative su cinque indirizzi: ‘Le potenzialità del 5G e delle Tecnologie Emergenti’, ‘Applicazioni e casi d’uso del 5G e delle Tecnologie Emergenti’, ‘Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione’, ‘Impatto delle Tecnologie Emergenti’, ‘Competenze trasversali e manageriali’. Un catalogo sempre aperto, on-demand, dinamico e consultabile sul sito ufficiale della Casa.
L’importanza della formazione continua in settori strategici viene ribadita dall’espansione delle iniziative formative. Tra questi spicca senza dubbio la quinta edizione dell’Academy CIM4.0 il cui obiettivo è formare figure chiave in grado di guidare e gestire la transizione digitale e sostenibile delle imprese di diversi settori industriali, manifatturieri e di servizi.
L’Academy del Competence Center CIM 4.0 di Torino avrà inizio il 6 ottobre e prevede oltre 350 ore di alta formazione fino a marzo 2024, metà di ore d’aula e metà di project work. Le iscrizioni sono aperte fino al 29 settembre e due sono i posti gratuiti riservati alle aziende dell’ecosistema CTE Next.
Tutte le informazioni sul Business Innovation Master https://hubs.li/Q022cPtc0

Villa Glicini riparte da una nuova gestione

Con il taglio del nastro l’impianto di Villa Glicini, nel cuore del parco del Valentino, riparte con una nuova gestione. Si tratta di una cordata di società sportive che vede come capofila la Scherma Italia a cui si sono aggiunte l’Accademia Scherma Augusta Taurinorum, la Ginnastica Victoria e la Sport 4 Friends. La struttura, fin dallo scorso giugno quando si sono insediati i nuovi gestori, è stata oggetto di una serie di interventi di ristrutturazione, iniziati con la messa in sicurezza e l’igienizzazione del centro. 

L’impianto comprende due campi da tennis in terra rossa, una piscina da 25 metri, un campo in erba sintetica polivalente e una sala fitness molto attrezzata. Il vero fiore all’occhiello sono le diciotto pedane per la pratica della scherma che come ha sottolineato il presidente di Ginnastica Victoria Ezio Torta: “sono a disposizione di tutti i torinesi per gli allenamenti e le gare”. All’inaugurazione oltre all’assessore comunale Domenico Carretta e a quello regionale Fabrizio Ricca erano presenti Andrea Cassarà e Maurizio Randazzo, entrambi vincitori della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, il primo nel fioretto e il secondo nella spada.

“La riapertura dell’impianto di Villa Glicini mi fa felice perchè abbiamo vinto una scommessa e lo abbiamo fatto mettendo a nuovo gli spazi di questa splendida struttura che torna finalmente a essere la casa della scherma torinese ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta – .  Nonostante qualche difficoltà burocratica che ci ha fatto preoccupare per i tempi che si stavano allungando, non sono mai venuti meno l’impegno e la buona volontà di tutti e, alla fine, ce l’abbiamo fatta. Un grazie anche a coloro che si occuperanno quotidianamente di questo gioiello della città  ai quali auguro il meglio per la futura gestione”.

Marco Aceto

Mito Settembre Musica, la conferma di uno straordinario successo

 

50.030 presenze complessive tra Milano e Torino con 45 concerti sold out su 70: sono gli ottimi risultati della diciassettesima edizione del Festival MITO SettembreMusica, che si è conclusa venerdì 22 settembre. Ma non sono solo i numeri a decretare il successo del Festival 2023 dal tema “Città”: lo conferma l’accoglienza straordinaria che è arrivata fino alle zone più periferiche dei due capoluoghi del Nord Italia.

«In questi ultimi otto anni – dice Nicola Campogrande, giunto alla sua ultima edizione come Direttore artistico –, nei quasi 1000 concerti inventati per MITO SettembreMusica, quello che ho fatto è stato seminare curiosità. Perché di questo si è trattato: evitare programmi preconfezionati, superare le convenzioni, esplorare sentieri nascosti. E i frutti che in questa edizione si raccolgono, nell’esito così fuori dall’ordinario, nella lunghissima serie di tutto esaurito, a me sembra siano passione, desiderio, intensità. Lascio dunque un festival in forma eccellente e soprattutto due città nelle quali la musica classica, a settembre, ha imparato a risuonare in modo nuovo ed eccitante».

I Sindaci Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo esprimono grandissima soddisfazione per lo straordinario successo del Festival, giunto nel 2023 alla sua diciassettesima edizione e lo considerano «un bell’esempio di come due città possano lavorare insieme per costruire eventi di grande peso culturale e qualità, come il successo di pubblico ha dimostrato. Ringraziamo i musicisti provenienti da tutto il mondo che si sono esibiti nelle nostre città e tutte le persone che, sul palco come dietro le quinte, hanno lavorato anche quest’anno alla realizzazione di questo evento. Un omaggio doveroso va al Maestro Nicola Campogrande che conclude la sua esperienza dopo otto anni alla direzione di MITO mentre rivolgiamo un sincero benvenuto e un in bocca al lupo al Maestro Giorgio Battistelli che lo guiderà verso le prossime sfide».

Si unisce alle parole dei Sindaci anche la Presidente Anna Gastel, salutando e ringraziando Campogrande per il lavoro svolto in sinergia in questi anni, conclusosi con questa riuscita edizione: «Dall’energia positiva che ha fatto ballare il pubblico di “Wonderful Town” alla rarefatta luce spirituale del concerto “In volo” con orchestra e coro estone, fino alle atmosfere musicali dell’Europa dell’Est nell’appuntamento dal titolo “Praga”, il pubblico di MITO, numeroso e convinto, ha affollato ogni sera le sale centrali e decentrate di questo festival. Grande partecipazione ed interesse per un’offerta musicale varia e sempre di grande qualità: un vero successo!».

Il prossimo Festival MITO SettembreMusica 2024 sarà, quindi, firmato da Giorgio Battistelli: «Ringrazio i Sindaci Sala e Lo Russo e gli assessori alla Cultura Sacchi e Purchia per la fiducia – è il commento del neo Direttore artistico – e il mio predecessore, Nicola Campogrande, da cui raccolgo un testimone importante. È un’eredità molto forte, quella stratificazione di valore artistico, che negli anni, MITO SettembreMusica è riuscito a realizzare e che arriva a noi oggi. Il mio impegno sarà quello di rendere questo Festival nuovo, ma senza perderne l’anima e la tradizione. È un Festival che parla con le città e con la società e deve continuare a farlo».

Anche quest’anno si potranno rivivere alcuni dei momenti più significativi del Festival, raccolti nel documentario che verrà trasmesso da Rai Cultura giovedì 5 ottobre alle 21.15 in prima visione su Rai5 dal titolo “MITO 2023 – Le città della musica”. La Royal Philharmonic Orchestra con Vasily Petrenko e Julia Fischer, la Filarmonica della Scala con Andrés Orozco-Estrada e Mario Brunello, l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Torino con Wayne Marshall, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con Juraj Valčuha e Stefano Bollani, e ancora Ivo Pogorelich, Katia e Marielle Labèque, Alexandre Tharaud, sono solo alcuni dei protagonisti che hanno fatto viaggiare il pubblico di MITO SettembreMusica 2023 con la grande musica del passato e del presente. Un giro intorno al mondo per questa diciassettesima edizione del Festival dal tema “Città”.

Sui social network di MITO SettembreMusica – Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e Flickr – sono disponibili le immagini e i video dei concerti del Festival con le interviste a molti degli artisti coinvolti.

MITO SettembreMusica è un progetto delle Città di Milano e Torino, con il contributo del Ministero della Cultura, realizzato dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali e dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno – sin dalla prima edizione – del Partner Intesa Sanpaolo, e della Fondazione Compagnia di San Paolo, degli sponsor Iren, Pirelli e Fondazione Fiera Milano e con il contributo di Fondazione CRT.

Il Sindaco ospite del TgR itinerante 

Gli investimenti del Pnrr sul territorio, la linea 2 della metropolitana ma anche il cordoglio per la recente scomparsa del presidente Napolitano. Questi alcuni dei temi toccati dal Sindaco Stefano Lo Russo intervistato, insieme al presidente della Regione Alberto Cirio, nel corso dell’edizione delle 14 del telegiornale Rai del Piemonte, che questa settimana va in onda in modalità itinerante dalle province piemontesi. La due edizioni di oggi vanno in onda da Torino, dalla sede di Urban Lab in piazza Palazzo di Città.

Al via Tennis in Città, l’entusiasmo delle Nitto ATP Finals nei parchi e nei luoghi simbolo di Torino

 

Mancano meno di due mesi alla terza edizione delle Nitto ATP Finals che si svolgeranno a Torino dal 12 al 19 novembre.

In attesa del grande evento, che vedrà scendere in campo i migliori otto singolaristi e le migliori otto coppie di doppio della Pepperstone ATP Race to Turin, questo fine settimana prende il via da piazza San Carlo l’iniziativa Tennis in Città, che animerà nelle prossime settimane alcuni parchi e luoghi iconici di Torino.

Organizzata dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, in collaborazione con la Città di Torino, la manifestazione proporrà sette appuntamenti aperti a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a una disciplina sportiva che in Italia sta vivendo un momento di grande popolarità.

Ciascun appuntamento si articolerà su tre giornate, dal venerdì alla domenica. Dopo l’avvio in piazza San Carlo (22-24 settembre) le tappe successive si svolgeranno in tutti i week end che precedono l’inizio delle Nitto ATP Finals: Piazza d’Armi (29 settembre-1 ottobre), Parco Dora (6-8 ottobre), Rampa Nord centro commerciale Lingotto (9 ottobre-6 novembre), Parco della Confluenza (13-15 ottobre), piazza Arbarello (20-22 ottobre) e Parco Ruffini (27-29 ottobre).

Ad adesioni ancora aperte, sono già oltre 50 gli istituti scolastici – scuole primarie e secondarie di I e II grado di Torino e della città metropolitana – che hanno confermato con entusiasmo la propria partecipazione, per un totale di 2500 bambini e di 150 classi.

Come per le due precedenti edizioni Tennis in Città si caratterizzerà per un l’allestimento in pieno stile Nitto ATP Finals. In ogni tappa saranno installati due campi da tennis di 10x16m, dove insegnanti dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” della FITP assisteranno i bambini e i ragazzi che si approcciano a questo sport, ma anche gli adulti che si avvicinano per la prima volta al tennis.

La manifestazione offrirà anche la possibilità di cimentarsi con il tennistavolo, con l’allestimento di alcuni tavoli per far conoscere anche questa disciplina, grazie al supporto di Tecnici Federali e alla collaborazione del Comitato Regionale Piemonte e della Federazione Italiana Tennistavolo.

L’assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta, presente questa mattina all’avvio della manifestazione, ha commentato: “È con grande piacere che oggi inauguriamo la terza edizione di Tennis in città, che con il suo format collaudato permetterà a bambini, ragazzi e persone di tutta età di cimentarsi in questa splendida disciplina sotto la guida esperta di istruttori qualificati. Torino è sempre più città del tennis – continua l’assessore – e questa è solo una delle tantissime iniziative che animeranno il territorio scandendo l’avvicinamento alla terza edizione delle Nitto ATP Finals, che dai dati relativi alla prevendita di biglietti si preannunciano fin da adesso come un’edizione da record”.