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A Torino il grande volley internazionale della Fipav Cup Men Elite

 

La città di Torino si prepara ad ospitare un nuovo evento sportivo internazionale: dal 29 al 31 agosto al Palavela andrà in scena lo spettacolo della grande pallavolo con la Fipav Cup Men Elite, un torneo a quattro squadre che vedrà sfidarsi i campioni del mondo dell’Italia, insieme a Turchia, Germania e Olanda.

Per la nazionale guidata da Fefè De Giorgi e per le altre tre squadre si tratterà dell’ultimo impegno ufficiale prima del Mondiale in programma nelle Filippine dal 12 al 28 settembre, competizione nella quale gli Azzurri dovranno difendere il titolo conquistato nel 2022 in Polonia.

Sarà un evento di altissimo profilo tecnico che vedrà scendere sul taraflex dell’impianto torinese quattro squadre sicure protagoniste nella rassegna mondiale: un appuntamento che gli appassionati piemontesi e non solo coglieranno al volo per poter ammirare la squadra campione del Mondo e argento agli Europei prima dell’appuntamento che tutti quanti attendono con trepidazione.

Il torneo, organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo in collaborazione con il Comitato Regionale Piemonte, è stato presentato  in una conferenza stampa al Grattacielo Regione Piemonte. Per la Città di Torino era presente l’assessore allo Sport, Domenico Carretta. “Con la Fipav Cup Men Elite, Torino rinnova il suo forte legame con la pallavolo e si conferma una città protagonista dello sport, capace di attrarre eventi di rilievo nazionale e internazionale – ha commentato l’assessore -. Dal 29 al 31 agosto il Palavela ospiterà quattro tra le migliori squadre al mondo, protagoniste del prossimo mondiale: un appuntamento imperdibile che offrirà a tifosi e appassionati tre giorni di grande spettacolo, tifo e passione sportiva. Come per ogni grande evento sportivo ospitato dalla città, anche in questo caso, il valore aggiunto sarà la ricaduta sul territorio, a partire dalla promozione dello sport di base, dal coinvolgimento dei più giovani in una città che sarà vestita a festa”.

Il programma prevede venerdì 29 agosto, giorno d’inizio del torneo, la sfida tra Germania e Olanda in programma alle ore 17, seguita alle 20.30 da quella tra Italia e Turchia. Il giorno dopo toccherà a Olanda e Turchia aprire il programma di gare, con gli Azzurri impegnati alle 20.30 contro la Germania. Ultimo giorno di partite, domenica 31 agosto, con Turchia contro Germania (ore 15) e Italia contro Olanda alle ore 18. I biglietti sono in vendita sul circuito TicketOne.

TORINO CLICK

Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne

La mostra fotografica e artistica  racconta le eccellenze produttive del Piemonte degli ultimi 50 anni

17 luglio – 5 settembre 2025

Palazzo Lascaris, Galleria Carla Spagnuolo

Via Alfieri, 15 – Torino

 “Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne” è il titolo della mostra fotografica e artistica, organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e curata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia che dal 17 luglio al 5 settembre 2025 anima gli spazi di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 a Torino, nelle sale della Galleria Carla Spagnuolo.

Un viaggio attraverso cinquanta fotografie provenienti dall’archivio del Consiglio regionale – composto da oltre 200mila immagini digitalizzate – che ritraggono situazioni, persone, talenti legati ad alcune delle tante eccellenze produttive delle otto province del Piemonte negli ultimi cinquant’anni. Nelle sale viene messa in luce la maestria, la cura e la sapienza artigianale di note realtà del territorio, che rivivono attraverso ritratti e immagini dedicate alle loro creazioni: dalla realizzazione dei cappelli Borsalino all’alta sartorialità, dal lavoro delle mondine delle risaie vercellesi e novaresi ai mestieri nei campi, dalla produzione artigianale dei gioielli di Valenza alle numerose sfaccettature delle industrie metalmeccaniche piemontesi, dalla preparazione dei formaggi locali alle più moderne tecnologie di restauro che trasmettono attività e saperi, guardando al futuro.

La mostra vuole essere un omaggio alle persone che hanno lavorato e ancora oggi lavorano in Piemonte, contribuendo a costruire la nostra identità e la nostra economia – dichiarano il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e il vicepresidente Domenico Ravetti –. Le fotografie e le opere d’arte esposte offrono uno sguardo unico sulla nostra storia. Ogni mestiere, ancora di più quelli ‘antichi’, racchiude un’unicità speciale, tramandando segreti e tradizioni che in molti casi, purtroppo, vanno scomparendo. È nostro dovere proteggerli e valorizzarli: in ognuno di essi c’è un pezzetto del nostro patrimonio culturale. Ognuno di essi può aiutarci a dare nuova dignità alle persone che un lavoro lo stanno cercando. Grazie a Camera – Centro italiano per la fotografia, per aver selezionato e valorizzato le migliori immagini dal nostro archivio storico”.

All’alba del nostro decimo compleanno, che festeggeremo da inizio autunno in avanti con mostre ed eventi, siamo lieti di collaborare nuovamente con la Regione Piemonte, e in particolare con il Consiglio regionale – aggiunge il presidente di CAMERA, Emanuele Chieli – per proseguire così sulla strada delle collaborazioni con le istituzioni del territorio, percorso che portiamo avanti dalla nostra fondazione in una logica di scambio creativo e di sinergie culturali”.

Il tema della mostra viene declinato anche attraverso la pittura e la scultura, per un percorso che propone al pubblico numerosi spunti di riflessione attraverso diversi linguaggi artistici e visivi. Nella prima sala della Galleria Carla Spagnuolo sono infatti esposte alcune opere d’arte che fanno parte del patrimonio del Consiglio regionale: tre quadri di Pietro Morando (1889-1980), due di Massimo Quaglino (1899-1982), tre piccole sculture in bronzo appartenenti alla collezione del fonditore Emilio Sperati (1861-1931) ed anche quattro opere in prestito del pittore torinese d’adozione Salvatore Vitale (1945).

Informazioni per il pubblico

Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino

Ingresso gratuito

Orari: lun. – ven. dalle 9 alle 17

Sito: www.cr.piemonte.it

Le vostre foto. Un viaggio tra gli sfarzi di Palazzo Reale

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Dallo scalone monumentale che accoglie i visitatori con imponenza, si accede agli ambienti sontuosi, come la sala da pranzo, perfetta testimonianza della magnificenza regale.


L’Armeria Reale è una delle collezioni di armi e armature più ricche e antiche al mondo.

La Cappella della Sindone, capolavoro del Guarini, affascina per la sua straordinaria architettura barocca.


Un percorso che intreccia arte, storia e bellezza.

(Le foto sono della nostra lettrice Alessandra Macario)

Conticelli – Pompeo (PD): “Tav, fuori tempo e luogo la violenza contro i cantieri”

Mentre le cinque frese che scaveranno il tunnel di base verso Salbertrand, Chiomonte, Susa, Bussoleno sono pronte ad entrare in funzione, le piccole e medie imprese che stanno procedendo all’esecuzione dei lavori sono state oggetto, negli ultimi mesi, di ripetuti atti vandalici singoli.

I danni ricadono sull’intera valle più che su un’opera, la Tav, che oggi, grazie agli stessi amministratori locali, è frutto di un progetto migliorato nel corso del tempo.

Intanto oggi si inaugura la seconda canna dell’autostrada, in attesa che la nuova linea consenta di ridurre il traffico e il grave impatto ambientale causato dal trasposto su gomma.

La violenza contro le forze dell’ordine che eseguono il loro lavoro di presidio ai cantieri e garantiscono la sicurezza, e alle quali esprimiamo la nostra solidarietà, i blocchi sull’autostrada che, di fatto, impediscono la libera circolazione di chi proprio in Valle ha scelto di trascorrere il proprio tempo vacanziero, muovendo l’economia sono incomprensibili e inaccettabili.

Ribadiamo, ancora una volta, che abbiamo bisogno di infrastrutture moderne e di collegamenti sempre più rapidi, ecologici e sostenibili: la Tav è un’opera irrinunciabile e deve essere portata a compimento. Si è già perso troppo tempo!

Nadia CONTICELLI – Vicepresidente Commissione Trasporti del Consiglio regionale

Laura POMPEO – Consigliera regionale del Partito Democratico

I legami tra Fénis, Buttigliera Alta e Avigliana

Domenica 27 luglio a Fénis l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha ricordato il legame del Comune valdostano con Buttigliera Alta e Avigliana

Domenica 27 luglio 2025, nell’ambito del festival itinerante “Medioevo nella Terra degli Challant”, la rassegna culturale annuale volta alla valorizzazione della storia secolare della media e della bassa Valle d’Aosta, il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha celebrato a Fénis il 470° anniversario della Baronia: il 9 giugno 1555 Carlo di Challant-Fénis, che cinque anni prima era diventato Signore del paese succedendo al nipote Claudio, il quale aveva rinunciato al titolo, ottenne dal Duca di Savoia Emanuele Filiberto il titolo di Barone di Fénis, che passò poi a suo figlio Francesco, al nipote Giovanni Prospero e al bisnipote Claudio. Fu proprio il quarto Barone di Fénis a legare il destino del Comune a Buttigliera Alta, in Provincia di Torino: egli, il 4 ottobre 1631, sposò Caterina Carron di San Tommaso, figlia di Giovanni Carron, primo Conte di Buttigliera Alta e della seconda consorte Antonia Francesca du Marché dei Signori di Bozel. Il padre della sposa nel 1625 aveva ottenuto dal Duca di Savoia il titolo di Primo Segretario di Stato, che i suoi discendenti, caso quasi unico in Europa, si tramandarono per via ereditaria fino alle riforme volute dal primo Re di Sardegna Vittorio Amedeo II nel 1717.
Dall’unione tra Claudio di Challant-Fénis e Caterina Carron di San Tommaso nacque solo un figlio, Antonio che divenne il V Barone. Egli da Maria Anna Caterina Provana, figlia di Carlo Provana, III Conte di Collegno di questo casato e di Paola Orsini dei Conti di Rivalta, ebbe solo una figlia, la quale divenne Monaca Benedettina Cistercense nel Monastero dei Santi Maria e Michele di Ivrea. Alla morte di Antonio nel 1705 si estinse questo Ramo degli Challant, il cui capostipite era stato Aimone (1305 circa – 1387 circa), il quale fu anche Balivo della Val di Susa e Castellano di Avigliana, Ivrea, Lanzo e Susa.
Alla morte di Antonio il maniero di Fénis venne ereditato dal cugino Giorgio Francesco di Challant-Châtillon, XII Conte di Challant, il quale lo cedette nel 1716 al Conte Baldassare Saluzzo di Paesana. Il castello nel 1895 venne acquistato dal celebre architetto portoghese naturalizzato italiano Alfredo d’Andrade, che nel 1898 iniziò i lavori di restauro e nel 1906 lo donò allo Stato Italiano.
La commemorazione di domenica 27 luglio è iniziata alle ore 10 con una solenne cerimonia presso il Salone Tsanti de Bouva, durante la quale lo scrivente ha letto il messaggio di saluto inviato dal Sindaco di Avigliana Andrea Archinà e fatto scoprire ai numerosi presenti la storia degli Challant e un altro legame con Buttigliera Alta e Avigliana: il celebre pittore Giacomo Jaquerio, del quale quest’anno si ricorda il 650° anniversario dalla nascita. Egli a partire dal 1410 affrescò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e, tra il 1414 ed il 1420, su incarico di Bonifacio I di Challant-Fénis, realizzò i magnifici affreschi che decorano il cortile interno e la cappella del maniero di Fénis. Nel 1447 su incarico del Duca Ludovico di Savoia, avrebbe ridipinto l’affresco raffigurante la “Madonna del Latte” che orna il pilone attorno al quale tra il 1622 e il 1642 venne costruito il Santuario della Madonna dei Laghi di Avigliana.
Il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha quindi conferito uno speciale attestato al Comune e al Gruppo Storico Le Cors dou Heralt di Fénis.
E’ seguita una Santa Messa celebrata nella Chiesa Parrocchiale di San Maurizio, durante la quale si è pregato anche per la Regina Elena e i primi Baroni di Fénis: Carlo di Challant e la consorte Francesca di Gruyère.
Dopo la funzione religiosa i gruppi storici hanno sfilato fino al Salone Tsanti de Bouva.
Hanno partecipato all’evento numerose compagnie di rievocatori della Valle d’Aosta, tra le quali Le Cors dou Heralt di Fénis; Groupe Historique Châtel Argent; Château d’Issogne e Gruppo Carnevale Storico di Verrés.
La commemorazione è stata impreziosita dalla presenza anche di tre gruppi storici piemontesi: “La Gente di Nichilinum del medioevo”, impersonata dal Gruppo Storico Conte Occelli; i “Marchesi Paleologi” di Chivasso e il “Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” di Buttigliera Alta, i cui rievocatori hanno impersonato Giovanni Carron di San Tommaso, la seconda consorte Antonia Francesca du Marché, la figlia Caterina, Baronessa di Fénis e due sue damigelle.
Il Presidente nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stato rappresentato dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale.

ANDREA CARNINO

Dazi USA / 1: Artigianato Piemonte, impatto sull’economia. Servono misure di sostegno

«L’accordo sui dazi Usa al 15% mette fine all’incertezza di questi mesi ma non sarà indolore per le nostre imprese, poiché quello statunitense è il secondo mercato mondiale, dopo la Germania, per l’export made in Italy, con un valore di 66,8 miliardi di euro, pari al 10,4% delle nostre vendite all’estero. E proprio negli Stati Uniti, negli ultimi 5 anni, gli imprenditori italiani hanno messo a segno la maggiore crescita di esportazioni: +57%, pari ad un aumento di 24,2 miliardi. Chiediamo che il governo italiano e l’UE accompagnino questo accordo con misure compensative, semplificazioni doganali, e un piano di sostegno all’export per le imprese artigiane. Non possiamo permettere che chi fa qualità venga penalizzato solo per le dimensioni ridotte della propria impresa», dichiara Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino.

L’accordo, sebbene rappresenti un passo avanti rispetto al rischio di tariffe più elevate, potrebbe avere ricadute significative, non solo per chi esporta direttamente negli Stati Uniti ma anche per l’intero sistema manifatturiero piemontese e nazionale.

Non solo export diretto: l’effetto domino dei dazi

Limitarsi a considerare l’export diretto verso gli USA rischia di offrire una visione parziale dell’impatto reale. Sono numerosi, infatti, i fattori indiretti da tenere in conto: tra questi l’andamento del cambio euro-dollaro, ma soprattutto i flussi commerciali intraeuropei.

Una parte rilevante dei beni prodotti in Italia viene prima esportata in altri Paesi dell’Unione Europea – come Germania, Francia o Paesi Bassi – dove entra in filiere produttive più complesse (macchinari, automotive, beni di lusso), per poi arrivare come prodotto finale sul mercato statunitense. In questo processo, il valore aggiunto generato in Italia si “nasconde” nelle esportazioni indirette verso gli USA, sfuggendo così alle statistiche ufficiali.

Un esempio emblematico è rappresentato dalla Germania, principale hub di trasformazione e riesportazione. In questo contesto, i dazi USA finiscono per colpire anche chi, pur non esportando direttamente oltre Atlantico, è parte attiva nelle catene globali del valore.

Appello alle istituzioni: competitività a rischio

«Non possiamo permetterci ulteriori ostacoli alla competitività – conclude De Santis – questo nuovo assetto tariffario rischia di tradursi in un colpo proprio per quei settori simbolo del nostro saper fare: gioielleria, occhialeria, macchinari, bevande. Ora è più che mai necessario che l’Ue si concentri su politiche industriali finalizzate ad aumentare la competitività delle aziende e dell’economia europee, a cominciare dalle indispensabili misure per il contenimento dei costi energetici: basti pensare che le imprese italiane pagano l’energia il 28% in più rispetto alla media europea, anche a causa di una eccessiva tassazione in bolletta.»

Volpiano, due giornate dedicate all’Europa

“L’UE a portata di mano” – Due giornate a Volpiano per avvicinare i giovani all’Europa attraverso laboratori, giochi e orientamento

Si è svolta con successo, nelle mattinate del 22 e 23 luglio presso la Piazzetta dell’Amicizia di Volpiano, l’iniziativa “L’UE a portata di mano”, promossa da Vol.To – Volontariato Torino ETS in collaborazione con l’Informagiovani del Comune di Volpiano.

L’iniziativa, gratuita e rivolta ai giovani tra i 10 e i 17 anni, ha proposto un percorso educativo e ludico per avvicinare le nuove generazioni ai valori fondanti dell’Unione Europea – democrazia, diritti umani, libertà e solidarietà – illustrando allo stesso tempo le principali opportunità di mobilità internazionale offerte dai programmi europei.

Il laboratorio è stato condotto da Lorenzo Italiano e Fernanda, operatori del Dipartimento di Europrogettazione di Vol.To, e si è articolato in diverse attività interattive: dalla “mappa dei valori europei” con giochi di memoria e abbinamento di Stati e simboli, fino a simulazioni di viaggio nell’UE con quiz a tappe sulla storia e il funzionamento delle istituzioni europee. Particolare attenzione è stata riservata ai programmi Erasmus+, DiscoverEU e Corpo Europeo di Solidarietà, illustrando anche le possibilità di partecipazione per chi dispone di risorse economiche limitate o ha competenze linguistiche in via di sviluppo.

«Abbiamo proposto un format dinamico e accessibile, pensato per rendere comprensibili e coinvolgenti tematiche spesso percepite come lontane» spiegano gli operatori di Vol.To. «La risposta dei ragazzi è stata molto positiva, segno che esiste una forte curiosità verso l’Europa e le sue opportunità concrete».

L’Assessora all’Istruzione e Cultura del Comune di Volpiano, Barbara Sapino, esprime soddisfazione per l’iniziativa:

     «Vogliamo che i nostri giovani conoscano strumenti utili per costruire il proprio futuro, anche  fuori dai confini nazionali. L’Europa non è un concetto astratto, ma un insieme di occasioni reali che i ragazzi possono e devono esplorare».

Aggiunge l’Assessore alle Politiche giovanili, Marco Sciretti:

       «Pensiamo sempre all’Europa come ad un qualcosa lontano mentre dobbiamo ricordarci che l’Europa siamo anche NOI. Come Istituzione cerchiamo di ampliare orizzonti e opportunità affinché non solo ci siano dei percorsi per costruire il proprio futuro, ma iniziative volte, da un lato a ricordare quanto sia importante sentirsi parte integrante di una Comunità Europea e dall’altro a sfruttarne le occasioni che si presentano. Come Comune poniamo le basi per un’educazione all’europeismo,che in questo contesto storico è più importante che mai. Superare la diffidenza verso l’Europa è la sfida di oggi, superare le barriere nazionali è la sfida del domani».

Il Comune di Volpiano aderisce alla rete Antenne Europa e, con la prossima apertura della nuova biblioteca comunale, sarà attivato un punto informativo dedicato all’orientamento e all’europrogettazione, in sinergia con l’Informagiovani e la Città Metropolitana di Torino.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Informagiovanidel Comune o a Vol.To – Volontariato Torino ETS, che offre consulenze individuali su programmi di volontariato e mobilità giovanile europea.

Stati Uniti d’Europa: il Centrodestra aumenta le tasse ai lavoratori

Il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte e Italia Viva denunciano la riforma fiscale del Governo Meloni e della Giunta Cirio
Lunedì 28 luglio, presso la Sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris a Torino, il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha ospitato una conferenza stampa con i parlamentari piemontesi di Italia Viva per denunciare l’aumento della pressione fiscale e l’impatto della riforma IRPEF promossa dal Governo nazionale e recepita dalla Regione Piemonte.


La presidente del Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, cons. Vittoria Nallo, ha aperto i lavori puntando il dito contro l’ennesimo intervento fiscale che danneggia il ceto medio: “Siamo pronti ad affrontare questa settimana di Consiglio regionale opponendoci con tutte le nostre forze all’aumento dell’IRPEF. È un aumento che colpisce direttamente chi lavora e produce, senza alcun miglioramento nei servizi per i cittadini.” Nallo ha denunciato l’intenzione della Giunta Cirio di approvare l’aumento prima della pausa estiva: “Si vuole fare un blitz, accelerando i tempi per evitare che i cittadini se ne accorgano. Ma noi saremo qui per impedirlo.” Secondo Nallo, “le fasce tra i 28.000 e i 50.000 euro di reddito saranno le più colpite”. E aggiunge: “Tajani e Cirio stanno colpendo proprio quel ceto medio che Forza Italia diceva di voler tutelare. L’assessore Tronzano ha già detto chiaramente che non c’è intenzione di cercare alternative.”
A seguire è intervenuta la presidente regionale di Italia Viva Sen. Silvia Fregolent, che ha sottolineato l’impatto sociale delle misure fiscali adottate: “L’aumento dell’IRPEF voluto da Cirio è l’ennesima dimostrazione che la destra non tutela il ceto medio: insegnanti, infermieri, dipendenti pubblici sono stati colpiti duramente, tra tasse più alte e servizi ridotti. Tre italiani su cinque non possono permettersi una vacanza, e molti rinunciano a curarsi.” Fregolent ha ribadito come “quando l’export rallenta, bisogna aumentare la domanda interna e alzare gli stipendi, che invece stanno calando”. Ha poi aggiunto: “La destra non ha una visione su agricoltura, industria 5.0 o come affrontare i dazi. E l’amicizia con Trump non sta affatto giovando all’economia italiana. Serve un’alternativa seria. Basta chiacchiere: è ora di mandare a casa questa destra.”
A concludere la conferenza, il vicepresidente nazionale di Italia Viva Sen. Enrico Borghi, che ha denunciato la totale assenza di visione del centrodestra: “L’aumento dell’IRPEF in Piemonte è la conseguenza diretta della riforma nazionale dell’IRPEF voluta dalla destra: una riforma a tre scaglioni che ha scaricato il peso sulle regioni. Il risultato? 150 milioni di euro di gettito in meno per il Piemonte.” Borghi ha ricordato che “la destra aveva promesso meno tasse. Invece aumentano le addizionali regionali IRPEF e lasciano che la sanità regionale sprofondi, scaricando tutto sulle tasche dei cittadini”. Ha poi puntato il dito contro le politiche economiche e internazionali del Governo: “La destra fallisce anche sui dazi. L’aumento del 15% approvato negli Stati Uniti colpirà pesantemente le eccellenze piemontesi, dal vino all’acciaio. E Giorgia Meloni ha il coraggio di dire che si tratta di un accordo positivo. È il sovranismo che porta al protezionismo, e chi paga il conto sono le nostre imprese.” Infine, ha sottolineato: “Sulla sicurezza sono aumentati i reati, l’immigrazione illegale è cresciuta del 15% e l’accordo con l’Albania ci costa un miliardo di euro. Il centrodestra ha fallito su tutti i fronti.”

cs

Torna anche quest’anno MITO per la Città, 13 giorni di musica dal vivo

Dal 10 al 23 settembre – 103 eventi musicali a Torino

Torna anche quest’anno MITO per la Città, la rassegna parallela al festival MITO SettembreMusica, giunta alla sua diciassettesima edizione. Dal 10 al 23 settembre, Torino è attraversata da 13 giorni di musica dal vivo, con 103 appuntamenti complessivi: 93 interventi musicali itineranti e 10 concerti e incontri gratuiti aperti al pubblico.

Dal 2009, MITO per la Città si distingue per il suo impegno sociale: porta la musica là dove ce n’è più bisogno, nei luoghi della cura, dell’accoglienza e dell’assistenza, con particolare attenzione alle periferie urbane e sociali. Un festival diffuso, che trasforma la città in un tessuto sonoro, costruendo legami attraverso il linguaggio universale della musica.

Note senza barriere

Il cuore del progetto sono i concerti riservati a chi difficilmente potrebbe partecipare a un evento musicale dal vivo: i pazienti di sei ospedali cittadini, i minori detenuti all’Istituto Ferrante Aporti, gli ospiti delle RSA, le famiglie ospitate nelle Case di Accoglienza della Città.

A portare la musica in questi luoghi sono 55 giovani strumentisti provenienti da due importanti istituzioni didattiche piemontesi – il Conservatorio di Torino e la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo con il progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica TRT. Le formazioni variano dal duo flauto e chitarra ai quintetti di ottoni, dai quartetti d’archi alle fisarmoniche: ensemble flessibili, in grado di adattarsi agli spazi e alle persone, per regalare momenti di ascolto e bellezza.

Spazi urbani diversi e inaspettati

Accanto agli eventi riservati, MITO per la Città propone anche numerosi appuntamenti aperti a tutti, in contesti insoliti e spesso inediti: la Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze, i portici di via Nizza e Porta Palazzo, le Gallerie d’Italia – Torino, Area X – lo spazio esperienziale dedicato alla diffusione della cultura assicurativa di Intesa Sanpaolo Assicurazioni, con le musiche di Ezio Bosso pensate per il grande schermo, e ancora il CAM e la sede di Altec, dove la musica incontra l’immaginario aerospaziale.

Parallelamente, il Centro Civico di Formazione Musicale della Città di Torino è protagonista di due concerti: uno domenica 14 settembre presso la chiesa del Santo Volto e l’altro martedì 16 settembre presso le Gallerie d’Italia – Torino, dove gli allievi del Laboratorio di musica per immagini di Stefano Maccagno propongono live i loro lavori di sonorizzazione di film muti che vengono parallelamente proiettati.

Bambini, anziani, scuole e ospedali

Le formazioni musicali raggiungeranno anche nidi e scuole materneistituti professionalicarceriospedali e centri riabilitativi, portando la musica in contesti molto diversi: dai reparti oncologici ai centri per pazienti Alzheimer, dal nuovo centro ASL per adolescenti a Vanchiglia all’Ospedale Infantile Regina Margherita. In particolare, un concerto nella cappella delle Molinette è reso possibile grazie al sostegno di Jacobacci Avvocati.

Ogni intervento è pensato per accogliere e valorizzare ogni unicità, offrendo un momento musicale anche ai familiari e al personale delle strutture.

Due eventi per due luoghi simbolici

Nel 2025, MITO per la Città celebra due luoghi emblematici della memoria collettiva:

  • al Parco della Pellerina, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, si ricorda la figura di Mario Carrara, con un concerto di ottoni e un momento di musicoterapia a cura dei servizi psichiatrici ASL;
  • al Parco della Rimembranza alla Maddalena, nel centenario della sua fondazione, si alternano ensemble di ottoni e attività di arteterapia realizzate insieme agli assistiti dei servizi sanitari.

Una rete di collaborazioni

Grazie al costante sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo la rassegna quest’anno si arricchisce anche di progetti mirati come lo Spazio 0–6 nei pressi del mercato di Piazza della Repubblica, Soul Kitchen, un progetto dedicato ai disturbi alimentari, e una serie di interventi nei quartieri di San Donato, Falchera e Vallette, nell’ambito de La cultura dietro l’angolo.
Particolarmente significativo è l’incontro tra anziani e bambini della Scuola Gabelli, nei pressi di Piazza Foroni, accompagnato dal suono brillante di un quintetto di ottoni.

Un programma per tutti, disponibile dal 1° settembre

MITO per la Città si articola in una parte di eventi aperti al pubblico e gratuiti, e in una parte di appuntamenti riservati per esigenze di tutela e accessibilità. Il programma completo è disponibile a partire dal 1° settembre.

MITO SettembreMusica è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Intesa SanpaoloFondazione Compagnia di San PaoloFondazione CRT, e con il contributo di IrenAltecJacobacci Avvocati e del Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Scopri il programma

La Regione studia alternative al blocco degli Euro 5 dal 2026

Il Piemonte sta lavorando per trovare un’alternativa al blocco delle auto Euro 5 nei Comuni sopra i 100mila abitanti (Torino e Novara) che per legge nazionale sarà attivato dal primo ottobre 2026. La norma è il risultato appunto della legge statale e di un emendamento che ha spostato in avanti di un anno l’entrata in vigore delle limitazioni, prevista inizialmente per il 2025, e aumentato le dimensioni dei centri urbani interessati.

La Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, oggi ha infatti espresso parere positivo a maggioranza alla delibera di Giunta che adegua alla nuova norma il Piano regionale per la qualità dell’aria, approvato a dicembre 2024.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

“Come prevede la legge – ha spiegato l’assessore Matteo Marnati – invece delle limitazioni al traffico, le Regioni possono adottare misure alternative che raggiungano lo stesso scopo di limitazione dell’inquinamento. Per questo intendiamo riattivare una struttura speciale, che sarà coordinata dal direttore regionale Angelo Robotto, per coadiuvare gli studi di Arpa Piemonte, Politecnico e Università che dispongono già di dati da studiare e attiveranno altri laboratori. Dobbiamo anche valutare – ha proseguito Marnati – l’impatto dell’utilizzo dei biocarburanti di origine vegetale, che in alcuni territori sono già in distribuzione. Intendiamo raggiungere una certificazione piemontese per questo biocarburante che si potrebbe usare anche per il Tpl. Inoltre, vogliamo utilizzare l’Intelligenza artificiale per rendere più scorrevole il traffico e quindi portare ad una riduzione importante degli inquinanti”.
Nella discussione sono intervenuti: il consigliere Alberto Unia (M5s), che ha posto il problema dei Comuni limitrofi a quelli superiori ai 100mila abitanti, le consigliere Gianna Pentenero (Pd) e Vittoria Nallo (Sue) per chiarimenti sulla struttura che dovrà valutare ed elaborare le nuove misure, il consigliere Davide Zappalà (FdI) che ha sollecitato il coinvolgimento di tutte le province del Piemonte.