ilTorinese

Criticità estive sanità, Pentenero (Pd): “Dalla Giunta solo numeri”

 “La mia interrogazione a risposta immediata, discussa  in Consiglio regionale, poneva una domanda chiara: quali misure concrete la Giunta regionale intendesse adottare per garantire un’adeguata copertura di medici e infermieri durante il periodo estivo, evitando chiusure di servizi e ambulatori di base e di aggravare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari stessi. La risposta che ho ricevuto dalla Giunta è stata, invece, generica e si è limitata a fornirmi il dato relativo all’incremento di personale in sanità. Mi sarei aspettata informazioni su una strategia che cercasse di risolvere le criticità legate alla carenza di medici e infermieri, in particolare durante l’estate, causata sia dalle ferie che dalla difficoltà di sostituzione del personale. Invece non è stato così” spiega la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Evidentemente l’incremento di personale del quale ha parlato la Giunta non serve a alleggerire una situazione che si traduce frequentemente nella chiusura di ambulatori di base, nella riduzione dei servizi di emergenza e in un sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari rimasti in servizio, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza, in particolare per i pazienti cronici e coloro che necessitano di servizi di emergenza” prosegue la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“In alcune zone del Piemonte, come l’area di Lanzo Torinese, ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza, con servizi ridotti, mancanza di operatori sanitari e ospedali con reparti chiusi, situazione allarmante che mette in crisi il sistema sanitario delle Valli. Si segnalano anche problemi legati all’eccessivo ricorso a straordinari e alla difficoltà nel recuperare i riposi compensativi – prosegue la Presidente Pentenero –   e la recente denuncia del sindacato Nursing Up ha portato all’attenzione generale il grave deficit di personale infermieristico nel nostro Paese, che raggiunge circa 175.000 unità rispetto agli standard europei e supera le soglie di sicurezza raccomandate. La carenza si fa sentire maggiormente in estate, con punte di 25 pazienti affidati a soli due infermieri per turno, in reparti delicati come chirurgia, ortopedia e medicina interna, incrementando il rischio di errori, complicanze e peggioramento delle condizioni di lavoro del personale”.

“Invece di “dare i numeri” occorrerebbe che la Giunta regionale intervenisse tempestivamente per garantire una copertura adeguata di medici e infermieri, evitando, così, il ricorso a chiusure di servizi e ambulatori di base e migliorando le condizioni di lavoro degli operatori sanitari, affinché possano assicurare un’assistenza di qualità e sicura ai cittadini piemontesi anche nel periodo estivo” conclude la Presidente del Gruppo Pd.

cs

“Occit’amo”. Cinque vallate in festa

Entra nel vivo il Festival che abbraccia le valli del Cuneese, dalla Valle Stura alla Pianura del Saluzzese, diretto da Sergio Berardo

Da venerdì 1° a martedì 12 agosto

Piasco (Cuneo)

In attesa dell’“Uvernada” (“Invernata” o “Inverno”, anticipata dai grandi eventi autunnali delle “genti occitane”, all’orizzonte le veglie e i focolari del “Nové occitano”, la vigilia del Natale), i mesi di luglio e agosto rappresentano il cuore pulsante “a mille” di “Occit’amo”, il Festival, nato nel 2015 all’interno del Progetto di “Monviso Terres” a cura di Sergio Berardo, leader dei “Lou Dalfin”, che “abbraccia” cinque Vallate del Cuneese con un ricco calendario di concerti e proposte culturali “volte ad affermare la tradizione locale e a rivelarla al mondo, grazie alla sinergia con realtà del panorama nazionale ed internazionale”.

Basti osservare l’agenda degli eventi in programma nella prima decina di giorni del prossimo mese di agosto. Da venerdì 1° a martedì 12 agosto, non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’intero programma su www.occitamo.it

Spiega Sergio Berardo, direttore artistico del Festival: “Gli appuntamenti di inizio agosto del calendario di ‘Occit’amo’ danno spazio a diverse forme espressive e, ancora una volta, alla musica e alla tradizione di tanti territori, offrendo esperienze diverse ma ugualmente arricchenti. In primis, l’incontro della musica occitana con l’elettronica, una scommessa iniziata con Madaski (co-leader storico di ‘Africa Unite’) ed oggi arricchita dai ‘Lindal’ e dai giovani ‘Lou Pitakass’, in formazione ‘loop’, in una location speciale ed inedita per il nostro Festival. Poi l’incredibile catalano Sergi Llena che ci incanterà prima sulle sponde del piccolo ‘lago verde’ appartato fra le montagne della Val Vermenagna per poi farci ballare in piazza in Val Maira a Canosio, anticipato dalle danze tradizionali con Daniela Mandrile. Ci penserà poi il ‘Trio dell’appennino’ a ricordarci che la musica oltrepassa ogni frontiera, portando a Barge canti e brani provenienti dal grande territorio di crocevia che divide quattro regioni italiane. Infine, il tradizionale gran ‘ballo occitano’ guidato dalla maestra Daniela Mandrile ed il folk rock intimo ed accogliente dei ‘Bistrò Dalfin’ chiuderanno una nuova settimana di festival”.

Si parte, dunque venerdì 1° agostoalle 21, a Piasco, in piazza Biandrate, con la “Notte elettro folk” che vedrà esibirsi il “Gran Bal Dub” costituito, tra gli altri, da Sergio Berardo e Madaski, i “Lindal” e i “Lou Pop Pitakass”. Una serata, davvero unica, da non perdere per un pubblico giovane, ma non solo, che guarda all’innovazione della musica occitana.

La conclusione della prima settimana agostana sarà affidata alla cultura e alla memoria con la possibilità di visitare, da giovedì 7 a martedì 12 agosto, presso il “Santuario” di Castelmagno, la mostra “La montagna custode di legami” che, attraverso i dipinti di Ivan Pellizzari e le fotografie di Dario Gribaudo, vuole ricordare Samuele, il “piccolo camoscio” della Valle Grana, uno dei cinque giovanissimi “ragazzi delle stelle” vittime del tragico incidente provocato dalla caduta del “Land Rover”, su cui viaggiavano, nella scarpata del monte “Crocette” a Castelmagno, proprio mentre si recavano ad assistere al fenomeno delle “stelle cadenti”, nella notte del 12 agosto 2020.

Eventi studiati con la massima attenzione e con la ferma volontà di raccontare a voce e in musica storie e tradizioni in cui si rispecchiano vite che fanno corpo unico, che fanno “roccia” con un vasto territorio che va dalle Valli Varaita e Grana fino alla Pianura del Saluzzese.

Eventi cui altri s’aggiungono e che, ricordandoli in estrema sintesi, si alterneranno nel bel mezzo del calendario di “Occit’amo”.

Sabato 2 agostoalle 12, arriverà ad esempio al “lago Terrasole” di Limone Piemonte , lo spettacolo “folk catalano” delle cornamuse di Graus Sergi Llena Mur, accompagnato da fisarmonica-chitarra e contrabbasso, con replica nel pomeriggio di domenica 3 agosto a Canosio; giovedì 7 agosto , alle 21,30, all’ex stazione di Barge , il “Trio dell’appennino” presenterà mazurche, valzer, ballate e alessandrine dalle terre tra Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia; infine sabato 9 agosto , dalle 17, nella piazza del Municipio di Brondello , ci sarà il “Gran Ballo” con le “danze occitane” di Daniela Mandrile e, alla sera, per chiudere in bellezza, è in programma il concerto dei “Bistrò Dalfin”, formazione più intima del noto gruppo “Lou Dalfin” . Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Per info più dettagliate sul programma: www.occitamo.it

g.m.

Nelle foto: Sergio Berardo e Madaski ne “Il Gran Bal Dub”; “Il Trio dell’appennino”; la maestra Daniela Mandrile

A Torino il grande volley internazionale della Fipav Cup Men Elite

 

La città di Torino si prepara ad ospitare un nuovo evento sportivo internazionale: dal 29 al 31 agosto al Palavela andrà in scena lo spettacolo della grande pallavolo con la Fipav Cup Men Elite, un torneo a quattro squadre che vedrà sfidarsi i campioni del mondo dell’Italia, insieme a Turchia, Germania e Olanda.

Per la nazionale guidata da Fefè De Giorgi e per le altre tre squadre si tratterà dell’ultimo impegno ufficiale prima del Mondiale in programma nelle Filippine dal 12 al 28 settembre, competizione nella quale gli Azzurri dovranno difendere il titolo conquistato nel 2022 in Polonia.

Sarà un evento di altissimo profilo tecnico che vedrà scendere sul taraflex dell’impianto torinese quattro squadre sicure protagoniste nella rassegna mondiale: un appuntamento che gli appassionati piemontesi e non solo coglieranno al volo per poter ammirare la squadra campione del Mondo e argento agli Europei prima dell’appuntamento che tutti quanti attendono con trepidazione.

Il torneo, organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo in collaborazione con il Comitato Regionale Piemonte, è stato presentato  in una conferenza stampa al Grattacielo Regione Piemonte. Per la Città di Torino era presente l’assessore allo Sport, Domenico Carretta. “Con la Fipav Cup Men Elite, Torino rinnova il suo forte legame con la pallavolo e si conferma una città protagonista dello sport, capace di attrarre eventi di rilievo nazionale e internazionale – ha commentato l’assessore -. Dal 29 al 31 agosto il Palavela ospiterà quattro tra le migliori squadre al mondo, protagoniste del prossimo mondiale: un appuntamento imperdibile che offrirà a tifosi e appassionati tre giorni di grande spettacolo, tifo e passione sportiva. Come per ogni grande evento sportivo ospitato dalla città, anche in questo caso, il valore aggiunto sarà la ricaduta sul territorio, a partire dalla promozione dello sport di base, dal coinvolgimento dei più giovani in una città che sarà vestita a festa”.

Il programma prevede venerdì 29 agosto, giorno d’inizio del torneo, la sfida tra Germania e Olanda in programma alle ore 17, seguita alle 20.30 da quella tra Italia e Turchia. Il giorno dopo toccherà a Olanda e Turchia aprire il programma di gare, con gli Azzurri impegnati alle 20.30 contro la Germania. Ultimo giorno di partite, domenica 31 agosto, con Turchia contro Germania (ore 15) e Italia contro Olanda alle ore 18. I biglietti sono in vendita sul circuito TicketOne.

TORINO CLICK

Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne

La mostra fotografica e artistica  racconta le eccellenze produttive del Piemonte degli ultimi 50 anni

17 luglio – 5 settembre 2025

Palazzo Lascaris, Galleria Carla Spagnuolo

Via Alfieri, 15 – Torino

 “Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne” è il titolo della mostra fotografica e artistica, organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e curata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia che dal 17 luglio al 5 settembre 2025 anima gli spazi di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 a Torino, nelle sale della Galleria Carla Spagnuolo.

Un viaggio attraverso cinquanta fotografie provenienti dall’archivio del Consiglio regionale – composto da oltre 200mila immagini digitalizzate – che ritraggono situazioni, persone, talenti legati ad alcune delle tante eccellenze produttive delle otto province del Piemonte negli ultimi cinquant’anni. Nelle sale viene messa in luce la maestria, la cura e la sapienza artigianale di note realtà del territorio, che rivivono attraverso ritratti e immagini dedicate alle loro creazioni: dalla realizzazione dei cappelli Borsalino all’alta sartorialità, dal lavoro delle mondine delle risaie vercellesi e novaresi ai mestieri nei campi, dalla produzione artigianale dei gioielli di Valenza alle numerose sfaccettature delle industrie metalmeccaniche piemontesi, dalla preparazione dei formaggi locali alle più moderne tecnologie di restauro che trasmettono attività e saperi, guardando al futuro.

La mostra vuole essere un omaggio alle persone che hanno lavorato e ancora oggi lavorano in Piemonte, contribuendo a costruire la nostra identità e la nostra economia – dichiarano il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e il vicepresidente Domenico Ravetti –. Le fotografie e le opere d’arte esposte offrono uno sguardo unico sulla nostra storia. Ogni mestiere, ancora di più quelli ‘antichi’, racchiude un’unicità speciale, tramandando segreti e tradizioni che in molti casi, purtroppo, vanno scomparendo. È nostro dovere proteggerli e valorizzarli: in ognuno di essi c’è un pezzetto del nostro patrimonio culturale. Ognuno di essi può aiutarci a dare nuova dignità alle persone che un lavoro lo stanno cercando. Grazie a Camera – Centro italiano per la fotografia, per aver selezionato e valorizzato le migliori immagini dal nostro archivio storico”.

All’alba del nostro decimo compleanno, che festeggeremo da inizio autunno in avanti con mostre ed eventi, siamo lieti di collaborare nuovamente con la Regione Piemonte, e in particolare con il Consiglio regionale – aggiunge il presidente di CAMERA, Emanuele Chieli – per proseguire così sulla strada delle collaborazioni con le istituzioni del territorio, percorso che portiamo avanti dalla nostra fondazione in una logica di scambio creativo e di sinergie culturali”.

Il tema della mostra viene declinato anche attraverso la pittura e la scultura, per un percorso che propone al pubblico numerosi spunti di riflessione attraverso diversi linguaggi artistici e visivi. Nella prima sala della Galleria Carla Spagnuolo sono infatti esposte alcune opere d’arte che fanno parte del patrimonio del Consiglio regionale: tre quadri di Pietro Morando (1889-1980), due di Massimo Quaglino (1899-1982), tre piccole sculture in bronzo appartenenti alla collezione del fonditore Emilio Sperati (1861-1931) ed anche quattro opere in prestito del pittore torinese d’adozione Salvatore Vitale (1945).

Informazioni per il pubblico

Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino

Ingresso gratuito

Orari: lun. – ven. dalle 9 alle 17

Sito: www.cr.piemonte.it

Le vostre foto. Un viaggio tra gli sfarzi di Palazzo Reale

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Dallo scalone monumentale che accoglie i visitatori con imponenza, si accede agli ambienti sontuosi, come la sala da pranzo, perfetta testimonianza della magnificenza regale.


L’Armeria Reale è una delle collezioni di armi e armature più ricche e antiche al mondo.

La Cappella della Sindone, capolavoro del Guarini, affascina per la sua straordinaria architettura barocca.


Un percorso che intreccia arte, storia e bellezza.

(Le foto sono della nostra lettrice Alessandra Macario)

Conticelli – Pompeo (PD): “Tav, fuori tempo e luogo la violenza contro i cantieri”

Mentre le cinque frese che scaveranno il tunnel di base verso Salbertrand, Chiomonte, Susa, Bussoleno sono pronte ad entrare in funzione, le piccole e medie imprese che stanno procedendo all’esecuzione dei lavori sono state oggetto, negli ultimi mesi, di ripetuti atti vandalici singoli.

I danni ricadono sull’intera valle più che su un’opera, la Tav, che oggi, grazie agli stessi amministratori locali, è frutto di un progetto migliorato nel corso del tempo.

Intanto oggi si inaugura la seconda canna dell’autostrada, in attesa che la nuova linea consenta di ridurre il traffico e il grave impatto ambientale causato dal trasposto su gomma.

La violenza contro le forze dell’ordine che eseguono il loro lavoro di presidio ai cantieri e garantiscono la sicurezza, e alle quali esprimiamo la nostra solidarietà, i blocchi sull’autostrada che, di fatto, impediscono la libera circolazione di chi proprio in Valle ha scelto di trascorrere il proprio tempo vacanziero, muovendo l’economia sono incomprensibili e inaccettabili.

Ribadiamo, ancora una volta, che abbiamo bisogno di infrastrutture moderne e di collegamenti sempre più rapidi, ecologici e sostenibili: la Tav è un’opera irrinunciabile e deve essere portata a compimento. Si è già perso troppo tempo!

Nadia CONTICELLI – Vicepresidente Commissione Trasporti del Consiglio regionale

Laura POMPEO – Consigliera regionale del Partito Democratico

I legami tra Fénis, Buttigliera Alta e Avigliana

Domenica 27 luglio a Fénis l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha ricordato il legame del Comune valdostano con Buttigliera Alta e Avigliana

Domenica 27 luglio 2025, nell’ambito del festival itinerante “Medioevo nella Terra degli Challant”, la rassegna culturale annuale volta alla valorizzazione della storia secolare della media e della bassa Valle d’Aosta, il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha celebrato a Fénis il 470° anniversario della Baronia: il 9 giugno 1555 Carlo di Challant-Fénis, che cinque anni prima era diventato Signore del paese succedendo al nipote Claudio, il quale aveva rinunciato al titolo, ottenne dal Duca di Savoia Emanuele Filiberto il titolo di Barone di Fénis, che passò poi a suo figlio Francesco, al nipote Giovanni Prospero e al bisnipote Claudio. Fu proprio il quarto Barone di Fénis a legare il destino del Comune a Buttigliera Alta, in Provincia di Torino: egli, il 4 ottobre 1631, sposò Caterina Carron di San Tommaso, figlia di Giovanni Carron, primo Conte di Buttigliera Alta e della seconda consorte Antonia Francesca du Marché dei Signori di Bozel. Il padre della sposa nel 1625 aveva ottenuto dal Duca di Savoia il titolo di Primo Segretario di Stato, che i suoi discendenti, caso quasi unico in Europa, si tramandarono per via ereditaria fino alle riforme volute dal primo Re di Sardegna Vittorio Amedeo II nel 1717.
Dall’unione tra Claudio di Challant-Fénis e Caterina Carron di San Tommaso nacque solo un figlio, Antonio che divenne il V Barone. Egli da Maria Anna Caterina Provana, figlia di Carlo Provana, III Conte di Collegno di questo casato e di Paola Orsini dei Conti di Rivalta, ebbe solo una figlia, la quale divenne Monaca Benedettina Cistercense nel Monastero dei Santi Maria e Michele di Ivrea. Alla morte di Antonio nel 1705 si estinse questo Ramo degli Challant, il cui capostipite era stato Aimone (1305 circa – 1387 circa), il quale fu anche Balivo della Val di Susa e Castellano di Avigliana, Ivrea, Lanzo e Susa.
Alla morte di Antonio il maniero di Fénis venne ereditato dal cugino Giorgio Francesco di Challant-Châtillon, XII Conte di Challant, il quale lo cedette nel 1716 al Conte Baldassare Saluzzo di Paesana. Il castello nel 1895 venne acquistato dal celebre architetto portoghese naturalizzato italiano Alfredo d’Andrade, che nel 1898 iniziò i lavori di restauro e nel 1906 lo donò allo Stato Italiano.
La commemorazione di domenica 27 luglio è iniziata alle ore 10 con una solenne cerimonia presso il Salone Tsanti de Bouva, durante la quale lo scrivente ha letto il messaggio di saluto inviato dal Sindaco di Avigliana Andrea Archinà e fatto scoprire ai numerosi presenti la storia degli Challant e un altro legame con Buttigliera Alta e Avigliana: il celebre pittore Giacomo Jaquerio, del quale quest’anno si ricorda il 650° anniversario dalla nascita. Egli a partire dal 1410 affrescò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e, tra il 1414 ed il 1420, su incarico di Bonifacio I di Challant-Fénis, realizzò i magnifici affreschi che decorano il cortile interno e la cappella del maniero di Fénis. Nel 1447 su incarico del Duca Ludovico di Savoia, avrebbe ridipinto l’affresco raffigurante la “Madonna del Latte” che orna il pilone attorno al quale tra il 1622 e il 1642 venne costruito il Santuario della Madonna dei Laghi di Avigliana.
Il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha quindi conferito uno speciale attestato al Comune e al Gruppo Storico Le Cors dou Heralt di Fénis.
E’ seguita una Santa Messa celebrata nella Chiesa Parrocchiale di San Maurizio, durante la quale si è pregato anche per la Regina Elena e i primi Baroni di Fénis: Carlo di Challant e la consorte Francesca di Gruyère.
Dopo la funzione religiosa i gruppi storici hanno sfilato fino al Salone Tsanti de Bouva.
Hanno partecipato all’evento numerose compagnie di rievocatori della Valle d’Aosta, tra le quali Le Cors dou Heralt di Fénis; Groupe Historique Châtel Argent; Château d’Issogne e Gruppo Carnevale Storico di Verrés.
La commemorazione è stata impreziosita dalla presenza anche di tre gruppi storici piemontesi: “La Gente di Nichilinum del medioevo”, impersonata dal Gruppo Storico Conte Occelli; i “Marchesi Paleologi” di Chivasso e il “Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” di Buttigliera Alta, i cui rievocatori hanno impersonato Giovanni Carron di San Tommaso, la seconda consorte Antonia Francesca du Marché, la figlia Caterina, Baronessa di Fénis e due sue damigelle.
Il Presidente nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stato rappresentato dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale.

ANDREA CARNINO

Dazi USA / 1: Artigianato Piemonte, impatto sull’economia. Servono misure di sostegno

«L’accordo sui dazi Usa al 15% mette fine all’incertezza di questi mesi ma non sarà indolore per le nostre imprese, poiché quello statunitense è il secondo mercato mondiale, dopo la Germania, per l’export made in Italy, con un valore di 66,8 miliardi di euro, pari al 10,4% delle nostre vendite all’estero. E proprio negli Stati Uniti, negli ultimi 5 anni, gli imprenditori italiani hanno messo a segno la maggiore crescita di esportazioni: +57%, pari ad un aumento di 24,2 miliardi. Chiediamo che il governo italiano e l’UE accompagnino questo accordo con misure compensative, semplificazioni doganali, e un piano di sostegno all’export per le imprese artigiane. Non possiamo permettere che chi fa qualità venga penalizzato solo per le dimensioni ridotte della propria impresa», dichiara Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino.

L’accordo, sebbene rappresenti un passo avanti rispetto al rischio di tariffe più elevate, potrebbe avere ricadute significative, non solo per chi esporta direttamente negli Stati Uniti ma anche per l’intero sistema manifatturiero piemontese e nazionale.

Non solo export diretto: l’effetto domino dei dazi

Limitarsi a considerare l’export diretto verso gli USA rischia di offrire una visione parziale dell’impatto reale. Sono numerosi, infatti, i fattori indiretti da tenere in conto: tra questi l’andamento del cambio euro-dollaro, ma soprattutto i flussi commerciali intraeuropei.

Una parte rilevante dei beni prodotti in Italia viene prima esportata in altri Paesi dell’Unione Europea – come Germania, Francia o Paesi Bassi – dove entra in filiere produttive più complesse (macchinari, automotive, beni di lusso), per poi arrivare come prodotto finale sul mercato statunitense. In questo processo, il valore aggiunto generato in Italia si “nasconde” nelle esportazioni indirette verso gli USA, sfuggendo così alle statistiche ufficiali.

Un esempio emblematico è rappresentato dalla Germania, principale hub di trasformazione e riesportazione. In questo contesto, i dazi USA finiscono per colpire anche chi, pur non esportando direttamente oltre Atlantico, è parte attiva nelle catene globali del valore.

Appello alle istituzioni: competitività a rischio

«Non possiamo permetterci ulteriori ostacoli alla competitività – conclude De Santis – questo nuovo assetto tariffario rischia di tradursi in un colpo proprio per quei settori simbolo del nostro saper fare: gioielleria, occhialeria, macchinari, bevande. Ora è più che mai necessario che l’Ue si concentri su politiche industriali finalizzate ad aumentare la competitività delle aziende e dell’economia europee, a cominciare dalle indispensabili misure per il contenimento dei costi energetici: basti pensare che le imprese italiane pagano l’energia il 28% in più rispetto alla media europea, anche a causa di una eccessiva tassazione in bolletta.»

Volpiano, due giornate dedicate all’Europa

“L’UE a portata di mano” – Due giornate a Volpiano per avvicinare i giovani all’Europa attraverso laboratori, giochi e orientamento

Si è svolta con successo, nelle mattinate del 22 e 23 luglio presso la Piazzetta dell’Amicizia di Volpiano, l’iniziativa “L’UE a portata di mano”, promossa da Vol.To – Volontariato Torino ETS in collaborazione con l’Informagiovani del Comune di Volpiano.

L’iniziativa, gratuita e rivolta ai giovani tra i 10 e i 17 anni, ha proposto un percorso educativo e ludico per avvicinare le nuove generazioni ai valori fondanti dell’Unione Europea – democrazia, diritti umani, libertà e solidarietà – illustrando allo stesso tempo le principali opportunità di mobilità internazionale offerte dai programmi europei.

Il laboratorio è stato condotto da Lorenzo Italiano e Fernanda, operatori del Dipartimento di Europrogettazione di Vol.To, e si è articolato in diverse attività interattive: dalla “mappa dei valori europei” con giochi di memoria e abbinamento di Stati e simboli, fino a simulazioni di viaggio nell’UE con quiz a tappe sulla storia e il funzionamento delle istituzioni europee. Particolare attenzione è stata riservata ai programmi Erasmus+, DiscoverEU e Corpo Europeo di Solidarietà, illustrando anche le possibilità di partecipazione per chi dispone di risorse economiche limitate o ha competenze linguistiche in via di sviluppo.

«Abbiamo proposto un format dinamico e accessibile, pensato per rendere comprensibili e coinvolgenti tematiche spesso percepite come lontane» spiegano gli operatori di Vol.To. «La risposta dei ragazzi è stata molto positiva, segno che esiste una forte curiosità verso l’Europa e le sue opportunità concrete».

L’Assessora all’Istruzione e Cultura del Comune di Volpiano, Barbara Sapino, esprime soddisfazione per l’iniziativa:

     «Vogliamo che i nostri giovani conoscano strumenti utili per costruire il proprio futuro, anche  fuori dai confini nazionali. L’Europa non è un concetto astratto, ma un insieme di occasioni reali che i ragazzi possono e devono esplorare».

Aggiunge l’Assessore alle Politiche giovanili, Marco Sciretti:

       «Pensiamo sempre all’Europa come ad un qualcosa lontano mentre dobbiamo ricordarci che l’Europa siamo anche NOI. Come Istituzione cerchiamo di ampliare orizzonti e opportunità affinché non solo ci siano dei percorsi per costruire il proprio futuro, ma iniziative volte, da un lato a ricordare quanto sia importante sentirsi parte integrante di una Comunità Europea e dall’altro a sfruttarne le occasioni che si presentano. Come Comune poniamo le basi per un’educazione all’europeismo,che in questo contesto storico è più importante che mai. Superare la diffidenza verso l’Europa è la sfida di oggi, superare le barriere nazionali è la sfida del domani».

Il Comune di Volpiano aderisce alla rete Antenne Europa e, con la prossima apertura della nuova biblioteca comunale, sarà attivato un punto informativo dedicato all’orientamento e all’europrogettazione, in sinergia con l’Informagiovani e la Città Metropolitana di Torino.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Informagiovanidel Comune o a Vol.To – Volontariato Torino ETS, che offre consulenze individuali su programmi di volontariato e mobilità giovanile europea.

Stati Uniti d’Europa: il Centrodestra aumenta le tasse ai lavoratori

Il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte e Italia Viva denunciano la riforma fiscale del Governo Meloni e della Giunta Cirio
Lunedì 28 luglio, presso la Sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris a Torino, il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha ospitato una conferenza stampa con i parlamentari piemontesi di Italia Viva per denunciare l’aumento della pressione fiscale e l’impatto della riforma IRPEF promossa dal Governo nazionale e recepita dalla Regione Piemonte.


La presidente del Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, cons. Vittoria Nallo, ha aperto i lavori puntando il dito contro l’ennesimo intervento fiscale che danneggia il ceto medio: “Siamo pronti ad affrontare questa settimana di Consiglio regionale opponendoci con tutte le nostre forze all’aumento dell’IRPEF. È un aumento che colpisce direttamente chi lavora e produce, senza alcun miglioramento nei servizi per i cittadini.” Nallo ha denunciato l’intenzione della Giunta Cirio di approvare l’aumento prima della pausa estiva: “Si vuole fare un blitz, accelerando i tempi per evitare che i cittadini se ne accorgano. Ma noi saremo qui per impedirlo.” Secondo Nallo, “le fasce tra i 28.000 e i 50.000 euro di reddito saranno le più colpite”. E aggiunge: “Tajani e Cirio stanno colpendo proprio quel ceto medio che Forza Italia diceva di voler tutelare. L’assessore Tronzano ha già detto chiaramente che non c’è intenzione di cercare alternative.”
A seguire è intervenuta la presidente regionale di Italia Viva Sen. Silvia Fregolent, che ha sottolineato l’impatto sociale delle misure fiscali adottate: “L’aumento dell’IRPEF voluto da Cirio è l’ennesima dimostrazione che la destra non tutela il ceto medio: insegnanti, infermieri, dipendenti pubblici sono stati colpiti duramente, tra tasse più alte e servizi ridotti. Tre italiani su cinque non possono permettersi una vacanza, e molti rinunciano a curarsi.” Fregolent ha ribadito come “quando l’export rallenta, bisogna aumentare la domanda interna e alzare gli stipendi, che invece stanno calando”. Ha poi aggiunto: “La destra non ha una visione su agricoltura, industria 5.0 o come affrontare i dazi. E l’amicizia con Trump non sta affatto giovando all’economia italiana. Serve un’alternativa seria. Basta chiacchiere: è ora di mandare a casa questa destra.”
A concludere la conferenza, il vicepresidente nazionale di Italia Viva Sen. Enrico Borghi, che ha denunciato la totale assenza di visione del centrodestra: “L’aumento dell’IRPEF in Piemonte è la conseguenza diretta della riforma nazionale dell’IRPEF voluta dalla destra: una riforma a tre scaglioni che ha scaricato il peso sulle regioni. Il risultato? 150 milioni di euro di gettito in meno per il Piemonte.” Borghi ha ricordato che “la destra aveva promesso meno tasse. Invece aumentano le addizionali regionali IRPEF e lasciano che la sanità regionale sprofondi, scaricando tutto sulle tasche dei cittadini”. Ha poi puntato il dito contro le politiche economiche e internazionali del Governo: “La destra fallisce anche sui dazi. L’aumento del 15% approvato negli Stati Uniti colpirà pesantemente le eccellenze piemontesi, dal vino all’acciaio. E Giorgia Meloni ha il coraggio di dire che si tratta di un accordo positivo. È il sovranismo che porta al protezionismo, e chi paga il conto sono le nostre imprese.” Infine, ha sottolineato: “Sulla sicurezza sono aumentati i reati, l’immigrazione illegale è cresciuta del 15% e l’accordo con l’Albania ci costa un miliardo di euro. Il centrodestra ha fallito su tutti i fronti.”

cs