RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 79

RADICALI ITALIANI/IMMIGRAZIONE: LA VALLE VIGEZZO RISCHIA DI DIVENTARE LA GORINO PIEMONTESE

ProfughiIn alcuni comuni della Valle Vigezzo in Piemonte vi sono tutte le premesse perché si ripetano le inqualificabili vicende accadute recentemente a Gorino, che hanno avuto gli onori delle cronache.

Di fronte alla ipotesi di arrivo di alcuni migranti (pare una ventina che potrebbero essere ospitati presso l’ex albergo stazione di Druogno) molte decine di perone si sono mobilitate contro l’ipotesi e alcuni sindaci si sono espressi con parole molto dure. Sono apparse sui social network e in interviste dichiarazioni ben oltre il livello di accettabilità. Si invoca il ritornello “Prima gli Italiani”, si dice che queste persone “Fanno paura”, si denuncia che i migranti “Stanno a bighellonare in giro” e “Fanno scappare i turisti: dove ci sono queste persone… la gente non va”. Si ripete il banale “Stiano a casa loro!” e si arriva a descriverli come “Fancazzisti africani” da un utente del gruppo facebook “Sei di vigezzo se…” dove peraltro sono stati cancellati interventi razzisti di natura assai più forte. Con queste basi ecco che intervengono alcuni Sindaci. “la valle ha già dato, basta! Il  segnale che arriva da questa assemblea di Druogno è forte, la gente è stanca e vuole chiarezza” ha affermato il sindaco di Santa Maria Maggiore. “Siamo pronti a manifestare anche con gesti eclatanti con manifestazioni a Masera all’imbocco della valle” dice il Sindaco di Druogno. E poi altra benzina sul fuoco arriva da alcuni esponenti politici locali come Carlo Valentini della Lega Nord, il quale dichiara “che la Comunità locale si faccia carico delle spese della struttura pur di non arrivare ad avere “ospiti” in giro a ciondolare per il paese”.

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Dichiarazione di Igor Boni e Silvja Manzi (Direzione nazionale di Radicali Italiani)

“Le premesse per un nuovo ‘caso Gorino’ ci sono tutte. Le menzogne sull’immigrazione che sono state propagandate da ampi settori della politica italiana e da una parte dei media fanno il loro effetto sulle paure e sulle pance di una fascia di popolazione; alcuni amministratori inseguono queste paure rincarando la dose. In più, da quel che si legge, il livello di informazione da parte della Prefettura nei confronti dei Comuni non è certo stato sufficiente per preparare la strada ad un provvedimento che, in tutti i casi, non profughi 2pare essere così impattante dato che si parla di una ventina di migranti in arrivo in una struttura temporanea di accoglienza (che peraltro vede in questo arrivo una possibilità economica che non avrebbe). Il mix di bugie sulla epocale vicenda delle migrazioni che stiamo vivendo e una politica che si limita a mettere delle toppe, in un’ottica che non è europea ma sempre riferita ai singoli Stati, è brodo di coltura per far esplodere situazioni come questa e tante altre che arriveranno se non si cambia rotta. In alcune situazioni chi scappa da guerre, fame e distruzione, chi non ha più nulla, non trova accoglienza ma viene respinto di nuovo. Per questo, con Emma Bonino, abbiamo denunciato le bugie sull’immigrazione e lanciato le proposte di governo delle politiche migratorie che partono da misure per l’integrazione attraverso: il lavoro dei richiedenti asilo, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati” e il permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione, nonché da un approccio che deve divenire di livello europeo”.

 

http://www.radicali.it/bugie-sull-immigrazione/

FIAT, Grimaldi (SEL): Appendino e Chiamparino ricordino a Marchionne che qui sappiamo fare auto

chiampa chiara marchionneIl Presidente Chiamparino e la Sindaca Appendino hanno visitato gli stabilimenti della FIAT Mirafiori – in particolare la linea del Levante, il nuovo suv Maserati – accompagnati da John Elkann e da Sergio Marchionne. A quanto riportano i giornali, Marchionne ed Elkann avrebbero ribadito il loro impegno a favore del territorio, sottoscrivendo un protocollo di intesa tra FCA e Fondazione per la Cultura a sostegno delle iniziative culturali di eccellenza della città (Salone del libro, Festival dell’estate, Artissima e Torino Film Festival). “Mi auguro che la Sindaca e il Presidente abbiano trovato il tempo anche di chiarire il punto di vista delle istituzioni locali sul futuro della GRIMALDIproduzione di FCA nel nostro territorio e sul pagamento dell’IRAP in Piemonte, nonché di richiedere impegni precisi su questi aspetti fondamentali, oltre che sulle sponsorizzazioni culturali” – dichiara il Capogruppo di SEL in Regione, Marco Grimaldi. – “Allo stato attuale non vi è ad esempio alcuna certezza, se non qualche auspicio, sulla possibilità di realizzare a Mirafiori un secondo modello e creare i 1.500 posti di lavoro necessari alla piena ripresa dell’attività, unica opportunità per porre fine alla cassa integrazione a rotazione che da tempo interessa tutti i dipendenti”. “Non è giunto anche il momento” – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi – “di investire diversamente fca lingottosull’ibrido, sull’elettrico e sull’idrogeno proprio qui, nella città che vanta tutt’ora più conoscenza e ricerca nell’auto di tutta Europa? Nonostante le note diffidenze di Marchionne verso il settore, egli stesso ha accennato alla possibilità di un futuro prossimo fatto finalmente anche di questi modelli. Torino e il Piemonte hanno ancora la forza di guardare la prima lettera della sigla ‘FCA’ e ricordare al mondo che qui sappiamo fare auto? Marchionne rimane della sua idea secondo cui ‘nessuno nel settore è capace di guadagnare un dollaro sull’elettrico e sull’ibrido’? Sarà vero che motori e batterie non sono più tecnologie e prodotti nelle mani dei costruttori, di certo non di FCA, ma siamo proprio sicuri che in questo Paese non ci siano le risorse per un progetto nazionale su questa frontiera? I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli, Marchionne vuole uscire dalla storia di FCA senza aver tirato fuori una macchina elettrica da una carrozzeria italiana?”

Sistema Teatro Torino, l’assessora Leon vuole cambiare

torino teatroLe dichiarazioni della titolare della Cultura a Palazzo Civico

Questa Amministrazione non intende interrompere l’esperienza di Sistema Teatro Torino. L’analisi del funzionamento della Convenzione, la progressiva riduzione di risorse da parte del Comune, i nuovi meccanismi attivati dai finanziamenti statali, le necessità delle compagnie emergenti rendono oggi necessario rivedere le finalità e gli strumenti di funzionamento del Sistema Teatro Torino. Per questo motivo non si è firmata la convenzione e si è attivato un programma di incontri con gli enti coinvolti e con gli operatori per stabilire le linee guida della nuova convenzione.teatri

Emerge infatti la forte necessità che si stabilisca una diverso rapporto tra il Teatro Stabile, le istituzioni partecipate e le compagnie emergenti dove le grandi istituzioni non solo ospitino spettacoli ma siano di reale supporto alla produzione, alla distribuzione e alle necessità organizzative e promozionali utili a far crescere il tessuto teatrale della città e favorire il ricambio generazionale. Un ruolo, dunque, anche di tutoraggio, accompagnamento e formazione per dare maggiore solidità al sistema teatrale cittadino nel suo complesso, dando anche valore alle esperienze innovative che in questi ultimi anni sono cresciute in città.

A partire da luglio l’Assessorato ha incontrato numerosi operatori teatrali, AGIS e Istituzioni partecipate e nel mese passato sono stati programmati gli incontri finalizzati alla definizione della nuova impostazione del Sistema Teatro Torino che resta, dunque, uno strumento importante per la promozione delle medie e piccole imprese teatrali”.

PRO.CIVI.CO.S.: “APPENA CONCLUSO UN ANNO INTENSO”

 “Da domenica sera ci alterniamo con volontari di altre associazioni. Cerchiamo di regalare un sorriso, un po’ di umanità e un po’ di the caldo a chi ha più bisogno e cerca rifugio a Porta Nuova. Continueremo a farlo finché l’emergenza freddo non sarà rientrata.”

 
PROCIVICOS2Beppe Tesio è uno dei fondatori e attuale presidente della PRO.CIVI.CO.S., acronimo che sta per volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology, una onlus nata nel 2002 da un gruppo di Ministri Volontari della Chiesa di Scientology di Torino. Oggi è una realtà nell’associazionismo della protezione civile creata poi anche in altre città come Milano, Verona, Modena e Padova.

A chiusura di un anno che definisce “piuttosto intenso” Tesio fa un bilancio del 2016 in vista del nuovo anno, iniziato subito con una attivazione di servizio richiesta dalla Città di Torino. 

 

“Non è facile fare un conteggio delle ore di volontariato che il nostro gruppo ha dedicato. Basti sapere che veniamo interpellati come parte della Sezione Comunale e del Centro Operativo Misto (COM) sia per servizi di assistenza e presidio in occasione di manifestazioni importanti, sia per il monitoraggio durante le criticità ambientali e ovviamente quando purtroppo si verificano eventi calamitosi. Dal 2009 collaboriamo con la Commissione di Protezione Civile nata in seno al Centro Servizi per il Volontariato Vol.TO, una rete indipendente e multidisciplinare di associazioni che hanno dato vita al ‘Campo Scuola’ giunto quest’anno alla sua ottava edizione.”

 

Dal supporto agli eventi di raccolta fondi Unicef, ai cinque giorni di servizio durante il Campo Volo passando per i presidi durante il Farò e le celebrazioni di San Giovanni fino all’Amatriciana organizzata dalla Città di Torino per le popolazioni terremotate, queste attività rappresentano una minima parte delle esigenze in tempo di pace alle quali i volontari sono chiamati a collaborare.

 

PROCIVICOS“Si potrebbero elencare molti altri servizi: a settembre per Terra Madre-Slow Food e Portici di Carta, ottobre 2016 per Turin Marathon e vari eventi che coinvolgono la cittadinanza – spiega Tesio –  ma forse è più importante sottolineare gli interventi durante l’emergenza alluvione a fine novembre e primi di dicembre 2016. Sui ponti torinesi abbiamo contribuito a monitorare i fiumi e torrenti che attraversano la nostra città. Poi nei Comuni di Volvera, Moncalieri e nella frazione di Tetti Piatti (Moncalieri) abbiamo aiutato delle famiglie le cui case erano state danneggiate dall’acqua e dal fango.”

 

Ma il volontariato richiede anche una preparazione e aggiornamento costanti. I volontari PRO.CIVI.CO.S. ad esempio si sono specializzati nella gestione della segreteria di campo come avviene ormai da otto anni quando si svolge il Campo Scuola di Protezione Civile organizzato dal Centro Servizi Vol.To. Alcune squadre hanno partecipato a corsi formativi e momenti di prova pratica sul territorio, con l’approccio ad altre competenze quali nutrizione, montaggio ed uso delle gomme da neve, cartografia, prove pratiche sui fuoristrada, mentre una coppia di volontari ha completato un corso formativo specifico ed è abilitata ad operare nella Sala Radio Regionale della Protezione Civile e nella Segreteria da Campo della Colonna Mobile regionale.

 

“Benché si tratti di una associazione che coadiuva gli aspetti logistici – spiega Tesio – PRO.CIVI.CO.S. ha tra le sue finalità principali la prevenzione delle calamità e il supporto umano alla popolazione. Quando case, terreni e purtroppo anche persone vengono spazzati via o distrutti, chi vive in quel territorio colpito deve riprendere al più presto la capacità di ricostruire la propria vita e il proprio ambiente. Noi, in quanto Ministri Volontari, possiamo mettere a disposizione di chi lo desidera efficacissime ‘Assistenze alle persone’. Essendo basate sulla conoscenza di precise leggi naturali, grazie al loro uso è possibile portare sollievo e accelerare il miglioramento delle condizioni in cui ci si viene a trovare nel corso dell’esistenza in generale e tornano molto utili anche in caso di eventuale emergenza.”

 

Per divulgare il buon senso civico e convivenza quale primaria attività di prevenzione PRO.CIVI.CO.S. organizza dal 2014 la Maratonina della Felicità. “E’ una manifestazione sportiva pensata per coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza sui problemi delle periferie cittadine ed ispirata a la Via della Felicità, la guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard la cui diffusione contribuisce a migliorare la cooperazione e il clima sociale”. 

 

“Non è facile coniugare gli impegni e la vita di tutti i giorni con un volontariato così presente e attivo come quello della protezione civile – conclude Beppe Tesio – ma con tanto impegno e dedizione stiamo riuscendo a dare il nostro contributo. I progetti per il 2017 verranno a breve pubblicati sul nostro sito e nella pagina facebook dell’associazione. Intanto nel mese di febbraio una nostra unità andrà a Norcia sotto il coordinamento provinciale. Inutile dire che chiunque desideri unirsi alla nostra o altre associazioni di volontariato di protezione civile sarà il benvenuto perché c’è davvero molto da fare.” 

Grimaldi, Artesio, Airaudo: CIE chiusi, non ampliati  

airaudo logoIl 18 gennaio il Ministro Minniti sarà in Parlamento per l’audizione programmatica sul piano di ampliamento dei CIE, che dovrebbe prevedere oltre 400 nuovi posti disponibili per raggiungere circa 1.500 posti a regime. A Torino, rispetto ai 90 attuali, l’ampliamento dei padiglioni recupererebbe altri 126 posti. Il 19 gennaio il Ministro incontrerà le Regioni per illustrare il piano CIE e il piano Anci per la distribuzione dei migranti sul territorio.Come noto, i CIE sono stati un fallimento fin dall’inizio, sia in termini di efficienza sia in termini di tutela dei diritti umani. Per quanto riguarda rimpatri se ne sono tratti pochissimi benefici, in compenso incendi, rivolte e suicidi sono stati all’ordine del giorno, a causa delle condizioni di detenzione disumane. Per questo il Capogruppo di SEL in Regione Marco Grimaldi, la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio e il Deputato di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo hanno convocato oggi una conferenza stampa, con l’intenzione di invitare i airaudoparlamentari e le Regioni a rimandare al mittente il piano di ampliamento dei CIE e accogliere solo il piano Anci per l’accoglienza. D’altra parte il 17 febbraio 2014 il Comune di Torino si era espresso in modo chiaro,  approvando un atto in cui chiedeva ufficialmente al Governo e alle autorità competenti il superamento del CIE di corso Brunelleschi. Il 18 dicembre dello stesso anno, il Consiglio Regionale era andato anche oltre, votando la mozione n. 150, presentata da Grimaldi, per chiedere al Governo la chiusura immediata del centro. Chiediamo a Sergio Chiamparino e Chiara Appendino di essere conseguenti” –  dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Capiamo che vi sia una percezionesel di insicurezza in seguito ai fatti più recenti, ma ripercorrere una strada sbagliata non può essere la soluzione. Il caso Amri lo dimostra: in assenza di accordi con i Paesi di provenienza il rimpatrio è comunque difficile, d’altra parte non si vede perché persone che hanno scontato anni in carcere non possano essere identificate durante la detenzione, anziché proseguirla deliberatamente in un centro di identificazione ed espulsione. È questo l’unico modo per individuare gli eventuali terroristi, non certo condannare persone innocenti o che hanno già pareggiato i conti con la giustizia alla privazione della libertà in condizioni peraltro GRIMALDIestreme”. “Condivido le preoccupazioni del garante dei detenuti” – dichiara la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio: – “la situazione del CIE di Torino è drammatica. Sono aperte due aree e mezzo su sei e in ogni caso le condizioni sono critiche. Come può essere questa la risposta?” “Continuiamo a ribadire che la soluzione è una soltanto” – dichiara il Deputato di SI Giorgio Airaudo: – “aprire corridoi umanitari con i Paesi in cui la situazione è insostenibile, creare percorsi di inserimento legale e facilitare l’accesso al diritto d’asilo. La Commissione diritti umani del Senato ha appena documentato l’inefficienza dei CIE nei provvedimenti di espulsione e la loro disumanità. L’unico modello che ha funzionato è quello dell’accoglienza diffusa sul territorio e del coinvolgimento delle comunità”.

VENARIA REALE, Perini (PRC -SE): boicottato il diritto di sciopero

venaria“Il comportamento della direzione di Coopcultura, la società dei lavoratori della Reggia di Venaria, è deprecabile e contrario al diritto di sciopero sancito dalla nostra Costituzione. La chiamata di lavoratori temporanei per coprire totalmente i servizi della Reggia ha di fatto svuotato la protesta e lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori che manifestavano per i gravi e pesanti peggioramenti delle condizioni lavorative a partire dalle importanti riduzioni dirette e indirette (cancellazione buoni pasto) delle retribuzioni già decisamente basse, oggi arrivate a 600 e 800 euro mensili. E’ questo il frutto degli appalti al ribasso dove le condizioni di lavoro vengono genericamente peggiorate e si pongono i lavoratori gli uni contro gli altri. Il Consorzio “La Venaria Reale”, gestore del complesso, e la Regione Piemonte che è parte del Consorzio, non si possono chiamare fuori, devono garantire condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori della Reggia di Venaria, polo di eccellenza di attrazione turistica della nostra regione. Non ci si può far lustro sulle spalle dei lavoratori, si intervenga con urgenza per ripristinare condizioni lavorative degne. Rifondazione Comunista Torino è solidale con i lavoratori e le lavoratrici della Reggia di Venaria e condanna con forza i comportamenti antisindacali e le condizioni che li hanno permessi”.

Cadigia Perini
Responsabile Commissione Lavoro Rifondazione Comunista Torino

LA VERITA’ SULL’ALCOL A PORTA PALAZZO E IN ZONA CENTRO

alcol-scientTorino: è una droga o non è una droga? Molte persone si pongono questo quesito. L’opuscolo LA VERITA’ SULL’ALCOL risponde in modo chiaro e semplice. Nella mattinata di giovedì 22 dicembre alcuni volontari ne distribuiranno copie gratuite tra Porta Palazzo e zona Centro come parte di una campagna internazionale di prevenzione che prende le mosse dalle ricerche di L. Ron Hubbard sugli effetti delle sostanze psicotrope. Oltre ad essere distribuiti ai passanti i libretti vengono lasciati presso i negozi e gli esercizi maggiormente frequentati in modo che chiunque possa ritirare la propria copia o più copie da portare ad amici e conoscenti. Si posso richiedere anche in via Villar, 2 presso l’associazione Terra di Libertà onlus.

Quarant’anni di salute a Torino. Grimaldi (SEL): intervenire per ridurre le diseguaglianze è possibile

È stato audito  in aula a Palazzo Lascaris il Professor Costa dell’ASL TO3 in merito ai dati epidemiologici della città di Torino.

 

medico sanitaGli studi esposti hanno analizzato quarant’anni di salute a Torino in relazione alle principali trasformazioni e alle politiche che le hanno accompagnate o contrastate. La riorganizzazione della sanità regionale dovrà infatti basarsi su una piattaforma di analisi dei bisogni e dei problemi necessaria per la futura programmazione.

 

A Torino esiste un sistema di indagine retrospettivo che guarda alla situazione di salute fin dagli anni ‘70. Esso mostra che la speranza di vita è salita senza interruzione per tutti i gruppi sociali, ma il titolo di studio è una chiave fondamentale: in cima alla scala ci sono infatti i laureati.

 

La posizione sociale della persona e il suo grado di controllo sul proprio destino influenzano fortemente la salute, perché incidono sulla dose di esposizione ai fattori di rischio psicosociali, ai fattori di rischio ambientale, ai fattori di rischio legati agli stili di vita pericolosi e alle barriere all’accesso alle cure migliori. Il paradosso è dunque che chi ne avrebbe più bisogno è meno capace di utilizzare le risorse di cui necessita.

 

Alla fine degli anni 2000 a Torino, a ogni kilometro percorso sulla linea 3 del tram dalla collina alle Vallette e Falchera si perde un anno di speranza di vita. Ciò significa che la città ha ereditato ancora delle differenze, di cui occorre indagare origini e soluzioni. Inoltre, i migranti sono più esposti perché meno in grado di cogliere i messaggi di prevenzione, che quindi vanno adeguati.

 

In generale, a ogni posizione della scala sociale corrisponde uno stato di salute. Ciò significa che le politiche selettive non bastano, ossia non serve concentrare gli interventi a favore di chi si trova sottosanita una data soglia. Servono invece politiche universalistiche proporzionate al bisogno. Occorre ad esempio intervenire sui contesti capacitanti e contrastare i singoli fattori di rischio tramite la sanità e le opportunità offerte da smart city, preoccuparsi dell’allocazione delle risorse e moderare le conseguenze sociali dell’esperienza di malattia.

 

“Appare chiaro che la sanità pubblica in questi anni di crisi abbia attutito il colpo della recessione. Tuttavia, tutto ciò che è sempre rimasto fuori dalla sanità e dai livelli essenziali di assistenza, e che quindi non è rilevato da questa ricerca, potrebbe presentare un aumento delle diseguaglianze:” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi –“l’odontoiatria, per esempio, ma soprattutto le non autosufficienze legate all’invecchiamento della popolazione. Il sistema sanitario non si fa carico degli assegni di cura; quanto ciò influenza le nostre politiche? Quanto aggrava il divario fra chi ha più risorse e chi ne ha meno? Infine anche il servizio sanitario pubblico non è realmente accessibile a tutti: la popolazione migrante, che non può disporre del medico di base, è spesso tagliata fuori. Intervenire su quest’ultimo punto comporterebbe anche un risparmio per il sistema sanitario. E poi: è possibile incidere sulla qualità del vivere in città, migliorare gli stili di vita grazie a un’offensiva culturale più chiara del pubblico?”

 

Venaria: “Il Sindaco c’è!”. Sindacati sospendono volantinaggio

venaria

 

AGGIORNAMENTO Il Sindaco dopo tanto attendere…c’è! A seguito della risposta positiva ricevuta, alla richiesta d’incontro fatta circa due mesi fa dalle scriventi OO. SS. all’Amministrazione comunale di Venaria Reale, comunichiamo che: il programmato “Presidio con volantinaggio” davanti al comune previsto per giorno 17 Dicembre dalle ore 10,00 alle 12,30 è SOSPESO. Grazie a questa programmata iniziativa, crediamo siamo riusciti ad ottenere la convocazione. In attesa dell’incontro che avverrà martedì 20 dicembre p.v., dove finalmente, possiamo dire all’Amministrazione, cosa pensiamo su servizi e tasse comunali, sulle emergenze sociali, sulle condizioni di vita di cittadini che perdono il lavoro e faticano a trovarlo o a ritrovarlo, sulle esigenze della popolazione più anziana, sull’utilizzo equo e solidale delle risorse a disposizione di ogni Comune. Ringraziamo quanti avevano già dato l’adesione a questa nostra iniziativa, Vi terremo informati dell’evolversi dell’incontro stesso.

 

Cosa fareste voi se dopo aver scritto ad una persona di vostra conoscenza, chiedendogli di incontrarla, lei non Vi rispondesse? Potreste pensare che, essendo tanto impegnata, non abbia avuto il tempo per scrivere la risposta oppure che sia arrabbiata con voi e quindi, per ripicca, non ritenga di degnarvi della sua attenzione. Il Sindaco di Venaria, da tempo, ha ricevuto una richiesta di incontro da CGILCISL-UIL e dalle loro organizzazioni dei pensionati SPI-FNP-UILP per poter discutere nel merito del Bilancio Preventivo 2017 e portare il contributo di organizzazioni che rappresentano una parte non secondaria della società venariese: lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, giovani precari, disoccupati.

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Questo confronto avviene in tanti comuni, indipendentemente dai colori politici delle amministrazioni, e dalle presenti e passate esperienze di governo locale. A Venaria, cittadina dove l’Amministrazione propone il Bilancio Partecipato per decidere come destinare 150.000 euro di avanzo, pare che il Sindaco, sommerso dal voto on line dei cittadini, non trovi il tempo ne di rispondere ad una lettera ne di fissare una riunione con il sindacato. Caro Sindaco anche nelle migliori aziende i manager, che Lei ben conosce, rispondono a lettere e mail ricevute e si avvalgono di contributi esterni, come quelli del sindacato, per migliorare le proprie attività e le scelte amministrative. Cosa possiamo dire e fare noi del sindacato? A fronte del suo silenzio procediamo con “i vecchi” e “logori” metodi del movimento sindacale: Organizzeremo volantinaggi e presidi per farci ascoltare e per poter dire a Lei che “comanda” cosa pensiamo su servizi e tasse comunali, sulle emergenze sociali, sulle condizioni di vita di cittadini che perdono il lavoro e faticano a trovarlo o a ritrovarlo, sulle esigenze della popolazione più anziana, sull’utilizzo equo e solidale delle risorse a disposizione di ogni Comune.

   Le OO.SS. CGIL – CISL – UIL – e i Pensionati SPI – FNP – UILP

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Sindaco se ci sei batti un colpo ……e rispondi

Sabato 17 Dicembre 2016 Dalle ore 10,00 alle 12,30 Piazza Martiri della Libertà (di fronte al comune) Presidio e Volantinaggio Le OO.SS. spiegheranno ai Cittadini i motivi della protesta.

PRO.CIVI.CO.S.: volontariato sempre attivo a tutela della vita

Che si tratti di monitorare i fiumi durante le forti piogge, di organizzare e gestire la segreteria di una esercitazione o di un campo, di fornire sostegno morale dopo un evento calamitoso o aiutare a riordinare una casa inondata da un’alluvione, i volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology – PRO.CIVI.CO.S. sono sempre presenti. 

civicos

Da 14 anni a disposizione della Città di Torino come parte della Sezione Comunale e della Regione Piemonte nell’ambito del COM (Centro Operativo Misto), i volontari PRO.CIVI.CO.S. collaborano al fianco di numerose altre associazioni, funzionari ed enti pubblici impegnati nella tutela della vita come missione primaria delle reciproche attività.

 

Nel corso del fine settimana di inizio dicembre una squadra richiesta dal COM ha collaborato al ripristino degli scantinati di una abitazione di Moncalieri finita sott’acqua a seguito della recente esondazione fluviale; a fine novembre lo stesso tipo di intervento è stato portato a Tetti Piatti di Moncalieri e a Volvera mentre altri volontari hanno partecipato alla Colletta Alimentare.

 

Fondata a Torino nel 2002 da un gruppo di Ministri Volontari – movimento umanitario internazionale voluto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard a partire dagli anni ’70 – la PRO.CIVI.CO.S. si è ampliata e diffusa in altre grandi città italiane tra le quali Milano e Verona.