POLITICA- Pagina 419

Locatelli (Prc-Se): “progetto unitario per le amministrative”

Basta con le boutade  né di destra né di sinistra

Se deve essere portato avanti un processo unitario riguardo la prossima scadenza elettorale, come noi siamo convinti debba essere,  questo non può che essere all’insegna di una scelta di campo e di un approccio volto a gestire le diversità con spirito democratico. Chi pensa di costruire liste mettendo insieme tutto e il contrario di tutto, liquidando la contrapposizione tra destra e sinistra  (che non è solo topografia politica ma crucialità della lotta contro lo sfruttamento e le disuguaglianze sociali) sbaglia per l’ennesima volta. Sbaglia chi, dopo aver votato M5S, peraltro dopo  aver avuto esperienze amministrative col Pd, declassifica il problema di questi anni a una sorta di tradimento della Sindaca Appendino ( Ugo Mattei:“ha tradito 48 ore dopo essere arrivata al governo” ) e non al fallimento di un progetto politico. Stando su questo piano non si va molto oltre l’idea, un po’ retriva, di  rifare una sorta di nuovo M5S.  Sbaglia chi si considera naturalmente consacrato ad essere candidato sindaco saltando qualsiasi percorso condiviso. Teniamo a precisare che, contrariamente a certe boutade, non c’è nessun pezzo di Rifondazione Comunista interessato a operazioni estemporanee, né di destra né di sinistra. Nei prossimi giorni, dopo aver avuto diversi contatti con forze politiche, sociali, singoli ci faremo promotori di un incontro per la costruzione di una lista o coalizione di liste dichiaratamente collocate nel campo della sinistra di alternativa, dei movimenti di lotta sulle questioni sociali, ambientali, democratiche che si sono schierati contro le  scelte iperliberiste, antisociali,  portate avanti dalle forze governo locale e nazionale, dai gruppi di potere che ruotano intorno al Sistema Torino. Lo faremo con grande senso di apertura e spirito unitario, senza settarismi o pregiudizi, ma al tempo stesso con nettezza di collocazione politica.

Ezio Locatelli segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

Ex Embraco e Cerutti, Costanzo sollecita il Governo

“Dopo una intera settimana di tentativi infruttuosi,  ho sollecitato personalmente e per iscritto i Ministeri competenti affinché convochino al più presto dei tavoli d’incontro su ex-Embraco e sulla Cerutti srl con le parti sociali e i soggetti coinvolti.

La richiesta è quanto mai pressante in entrambi i casi: il futuro dei 217 lavoratori della Cerutti è appeso a un filo dato che il 18 marzo scadrà il loro trattamento straordinario di integrazione salariale, mentre per quanto riguarda i lavoratori ex-Embraco sappiamo che il licenziamento comunicato dal curatore fallimentare avrà efficacia da luglio 2021.
In entrambi i casi i Ministeri competenti devono adoperarsi per convocare al più presto dei tavoli d’incontro istituzionali. Non si può più temporeggiare.
Sì sta giocando il futuro di quasi mille lavoratori e rispettivi nuclei familiari. Sono cifre che impongono una presa di coscienza da parte delle istituzioni. Il loro silenzio è invece assordante.
In tutto questo continua a non essere assegnata la delega alle crisi aziendali alla vice-ministra Todde, che non può muoversi e al momento ha quindi le mani legate. Queste lungaggini sono davvero inspiegabili.
Già ci sono i problemi reali da fronteggiare, una vera e propria corsa contro il tempo con scadenze che si avvicinano sempre di più. Se oltre a questo le istituzioni soccombono  alla burocrazia, diventa difficile mantenere la credibilità”.
Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo.

Chieri, chiesta la sospensione dei parcheggi a pagamento

Caro direttore, in data odierna ho protocollato un documento di Comunicazione URGENTE indirizzato al Sindaco e alla Giunta in cui richiedo la SOSPENSIONE del pagamento parcheggi zona blu a seguito del provvedimento Governativo che inserisce il Piemonte e quindi anche la nostra Città IN ZONA ROSSA. Un atto, doveroso da parte della Amministrazione comunale a seguito delle chiusure di numerose attività e quindi della conseguente diminuzione di reddito subite dai Nostri Concittadini.Tale provvedimento è stato adottato da diversi comuni tra cui il Capoluogo Torino ogni volta che si è ricorso alla restrizione della libertà individuale e lavorativa con la zona rossa. Un atto di rispetto per i Cittadini e un segnale di vicinanza e presenza delle Amministrazioni.

Luigi Furgiuele, Consigliere comunale Città di Chieri.

 

Blocco Studentesco: “Socializzazione scolastica”

Riceviamo e pubblichiamo / “Nessun dogma. Socializzazione scolastica ora!” questo il testo che recita lo striscione affisso dai militanti del Blocco Studentesco per lanciare la nuova proposta già avviata in tutta Italia, atta a modificare alla radice il sistema scolastico italiano.

La pandemia – apre la nota il movimento – ha dato il colpo di grazia ad un sistema scolastico che si trova ormai da anni al fondo della lista delle priorità di ogni esecutivo. Il sistema scolastico è fallito per l’assenza di scopo, e il dibattito sviluppatosi attorno al grado di efficienza della Dad non è altro che un modo per girare attorno al problema. La Scuola è morta, e rifondarla resta l’unica soluzione: con quali risorse? Con noi stessi, fondamenta viventi, organiche, volontarie e non meccaniche dell’Italia.
La socializzazione scolastica non è un progetto finito, ma una visione a divenire – prosegue il Blocco Studentesco – verso la formazione di nuovi studenti a fondamento della società futura capaci di condensare il pensiero all’azione. Una nuova concezione che supera le barriere tra studente e docente, in cui tutti insegnano e imparano in un rapporto di mutua solidarietà, scambio, confronto e reciproca crescita.
Dal punto di vista programmatico vogliamo – continua la nota – abolire l’ormai oberante indottrinamento nozionistico, favorendo un apprendimento più dinamico e pratico, basato su attività extrascolastiche che valorizzino il patrimonio culturale italiano e che mettano lo studente a stretto contatto con il mondo del lavoro senza che ciò sfoci nello sfruttamento, bensì favorendo una vera formazione professionale che renda gli studenti lavoratori abili e non asserviti ad una mera logica di profitto.
Di fronte al nulla che avanza e ad una società senza valori – conclude il movimento – invece di voltare le spalle al problema preferiamo l’agire, il sacrificare le proprie energie e il proprio tempo per porre i fondamenti di una migliore società futura. Vogliamo dare un futuro alla Scuola, allo Studente e all’Italia, e questa azione non è altro che l’inizio del nostro percorso audace al fianco degli studenti.

Grimaldi (LUV): “pro vita nei consultori come no-vax nei centri vaccinali”

Aborto. “Nelle strutture pubbliche non c’è spazio per le associazioni violente”.

“Non possiamo fare entrare nelle nostre Asl, nei nostri ospedali e nei nostri consultori persone o associazioni che in tutta Italia conducono delle infami campagne d’odio contro le donne e che parlano dell’aborto come prima causa di femminicidio al mondo. Questa gente va tenuta il più lontana possibile dalle strutture sanitarie pubbliche, dovremmo addirittura pensare a degli ordini restrittivi per tali associazioni, impendendo loro di avvicinarsi ai consultori piemontesi. Altro che favorirne l’accesso o ipotizzare sportelli in cui questi criminali vengono invitati a fare propaganda e terrorismo psicologico su donne che stanno già attraversando uno dei momenti più dolorosi che possa capitare nell’intera loro vita. Far entrare i ‘pro-vita’ nei consultori è come mettere i no-vax nei centri vaccinali per il Covid” – commenta Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“Anche il modo in cui la Giunta regionale consentirebbe a queste associazioni violente di entrare negli ospedali pubblici è imbarazzante: è vero che hanno recuperato un testo vecchio di 10 anni, solo parzialmente modificato per aggirare una sentenza del TAR?” – domanda Grimaldi. “La magistratura sul punto è stato chiarissima: ‘il requisito della presenza nello statuto delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni del privato sociale della finalità di tutela della vita fin dal concepimento è irragionevolmente discriminatorio’ e non sarà l’aggiunta di tre o quattro parole sull’accompagnamento alla maternità a renderlo meno spaventoso per le donne piemontesi” – conclude Grimaldi. “Per questi motivi il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi devono ritirare immediatamente quel Protocollo”.

Letta arriva nel “covo di vipere”

Mauro Salizzoni getta la spugna.  Verrebbe da dire , tanto rumore per nulla. Strada spianata,  oramai,  per Lo Russo. A Roma Enrico Letta  accetta di diventare segretario del PD dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti.

Al netto delle distanze e delle ovvie diversità tra le due vicende,  qualche similitudine c’ è. Principalmente la sinistra del PD ne ” prende da orbi ” e gli ex democristiani cercano di rimettere insieme i cocci rotti. Con , se me lo concedete,  il Fatto Quotidiano diventato organo ufficiale dell’ area di , diciamo così,  sinistra che va dai cinquestelle alla sinistra sbrindellata. Così il ” vecchio liberale ”  Travaglio cerca di indirizzare questa nebulosa . Verso cosa?  Difficile dirlo. Travaglio grande difensore del governo Conte e grande critico del Governo Draghi. Sintesi : la sinistra era per il governo Conte e il centro destra per il governo Draghi. Spero che mi si perdonerà la eccessiva schematizzazione. La crisi del PD è irreversibile? Un prezzo ( magari ) per il Pd da pagare sarà chiudere i conti con un pezzo di cultura fondativa. Chiudere con chi a sinistra,  pensava o sperava che il pd fosse il nuovo riformismo di sinistra. In altre parole il Pd si deve dare una identità,  perlomeno si dovrebbe dare una identità. Ma anche , se non soprattutto la sinistra ( dovrebbe) darsi una identità o più specificamente darsi una forma organizzata nel volere o potere fare politica. Appunto il caso di Mauro Salizzoni è emblematico. Ora i suoi sponsor si dividono essenzialmente in due grandi categorie.  La prima continua con forme di mediazione con altri soggetti politici o altri candidati. Direi: troppo tardi. La seconda: è colpa del PD che non lo ha voluto.  Perché è una colpa non volerlo? I soliti buontemponi che giustificano sempre i loro fallimenti con le colpe altrui. Mauro Salizzoni sarebbe stata un ottima proposta se appunto costruita per tempo politicamente. Comitati d’ appoggio,  costruzioni di commissioni per il programma e , soprattutto la scelta di un regista o di una cabina di regia. Una volta si chiamava tattica per realizzare una strategia. Ora , viceversa, vince  anche negli epigoni dell’ allora Pci l’ essere Naif. Ma mi rendo conto di essere  oramai decisamente desueto. Chi ha avuto modo di parlare con Salizzoni sottolinea la sua amarezza e soprattutto il totale disinteresse di Roma. Con un punto in comune con Zingaretti: il Pd è un covo di vipere. Non quella componente o quell’ altra componente , ma tutto il Pd. Ora Letta ha accettato con questa puntualizzazione: non con tutto il Pd ma con il Pd che ci sta. Direi auguri e figli maschi e , visto i tempi moderni , speriamo che sia donna. Enrico Letta ha tanta esperienza ed il dente avvelenato con Matteo Renzi. E’ un politico lucido che difficilmente perde la pazienza. Ma è anche un moderato che vorrà portare il Pd oltre le attuali secche del mortale abbraccio con i pentastellati. Siamo al crepuscolo degli Dei,  ammesso che questi siano Dei o siano stati considerati  Dei. Non penso,  concretamente, che questa sinistra coglierà questa occasione per ridefinirsi. Sian ben chiaro , non solo la sinistra italiana. Voler continuare ad essere ciò che si è sempre è il suo più grande limite. Anche perché credendosi più importante della realtà la si inventa di sana pianta . Ciò che accade è sempre più forte di chi vorrebbe un’ altra realtà. Crepuscolo degli Dei , in fondo mi dispiace nella sua accezione finale. Ammetterlo è condizioni essenziale per chiedersi che cosa uno vuole o vorrebbe e che che cosa si può invece aspettare.

Patrizio Tosetto

Fondi regionali per le opere pubbliche nel Torinese

9 milioni ai Comuni e 2 milioni alle Province: sono questi i contributi che la Regione Piemonte ha deliberato per il cofinanziamento alla realizzazione delle opere pubbliche degli enti locali, grazie alla legge regionale 18/84. Cifre che a volte sembrano puntiformi ma che in un panorama in cui i trasferimenti statali verso gli enti locali tra il 2008 e il 2015 si sono ridotti, secondo la Corte dei Conti di 22 miliardi, fanno la differenza.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Grazie al cofinanziamento – racconta il Sindaco di Usseglio, nelle Valli di Lanzo, Pier Mario Grosso – potremmo mettere in sicurezza la strada che collega la frazione Castello, danneggiata negli anni passati da eventi atmosferici. I lavori di riasfaltatura verranno completati grazie ad un impegno economico del Comune supportato dal trasferimento che la Regione ci garantirà attraverso la legge 18”.

“Anche per Ronco Canavese – commenta il Vicesindaco del Comune della Valle Soana Lorenzo Giacomino – si uniscono le forze economiche per un intervento per eliminare le barriere architettoniche del palazzo comunale. Abbiamo usufruito di una cospicua cifra arrivata attraverso l’Ente Parco del Gran Paradiso, che sommata al contributo regionale ci permetterà di rendere il municipio accessibile a tutti i cittadini ed efficiente dal punto di vista energetico. Un grande traguardo se pensiamo che l’unica scuola della Valle Soana è ospitata proprio nell’edificio che beneficerà dell’intervento”.

“Ceresole Reale – aggiunge Mauro Durbano, Vicesindaco del gioiello della Valle Orco, unico Comune insieme a Venaria a potersi fregiare del titolo di Reale in Italia – pagherà con lo stanziamento a suo favore un lotto dei lavori che vedono la realizzazione di un marciapiede fino al capoluogo lungo la ex strada statale 460. Non solo una messa in sicurezza ma una valorizzazione di cui godranno i residenti e i tanti turisti che siamo pronti ad accogliere in ogni stagione”.

“Come avevo anticipato lo scorso anno riguardo allo slittamento delle graduatorie, la Regione Piemonte ha deciso di sostenere altri 171 Comuni, che si vanno a sommare ai 220 finanziati nel 2020 – conclude Andrea Cane responsabile della Lega per gli enti locali piemontesi – i 2.500.000 euro di contributo a 45 Comuni del Torinese, il 1.000.000 di euro destinato al Verbano Cusio Ossola, gli 800.000 euro del Vercellese e dell’Alessandrino sono una ventata di ossigeno per i territori. Come responsabile per gli enti locali della Lega per il Piemonte continuerò ad essere portavoce attivo delle esigenze dei Comuni: sono certo che anche dal punto di vista turistico dopo questa riscoperta del Piemonte vicino, accogliente e familiare la valorizzazione dei “campanili” sarà l’arma vincente per il post pandemia; proprio per questa ragione ho deciso di dar voce agli Amministratori dei Comuni montani posti “più in alto” della catena di vallate che io stesso abito, montagne che sono state tra le più colpite a livello economico nell’ultimo anno”.

Italexit: “Aree gioco vietate? Accanimento contro i bambini”

Negli ultimi giorni sono diventate virali le foto dei divieti affissi nelle aree giochi di Torino, in alcuni casi addirittura transennate come scene del delitto: è l’ultima trovata di Cirio – immediatamente accolta e messa in atto dal Comune – in questa ossessiva ricerca dei “potenziali focolai” ormai scaduta nel demenziale.

Simone Filinesi, referente del movimento giovanile di Italexit, esprime la sua contrarietà a questa scelta: “Questo accanimento contro bambini e famiglie è inaccettabile. Dopo l’ennesimo ritorno alla DaD adesso si vieta anche la possibilità di svagarsi per qualche ora: in quali condizioni psicologiche può crescere un bambino a cui hanno tolto la scuola, il gioco e le relazioni sociali? Questo provvedimento si rivela oltretutto deleterio per le famiglie con figli affetti da malattie respiratorie croniche o disturbi comportamentali per le quali sono indubitabili i benefici che otterrebbero dal contatto con l’ambiente esterno. Se il Presidente è in possesso di studi scientifici in grado di dimostrare come i parchi siano una minaccia per la salute pubblica li tiri fuori, altrimenti chiediamo che questa buffonata termini istantaneamente. L’emergenza non si risolve trattando i più piccoli come criminali a cui viene negata anche l’ora d’aria, ma investendo in una sanità territoriale degna di questo nome”.

Tav, Gariglio (Pd): “Draghi commissari la Torino – Lione”

“Commissariare il tratto italiano della Tav Torino – Lione per accelerare la realizzazione dell’opera”: questa la richiesta di Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

“Il Dpcm discusso oggi in commissione e relativo all’individuazione degli interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento presenta alcune linee ad alta velocità del sud Italia come la ‘Salerno-Reggio Calabria’ la ‘Taranto-Potenza-Battipaglia’ e la ‘Palermo-Catania-Messina’. E’ francamente inaccettabile che rimanga fuori la Torino – Lione con il rischio reale che, una volta terminati i lavori del tunnel transfrontaliero, i treni ad alta velocità debbano utilizzare da Bussoleno al capoluogo piemontese una linea che risale al 1800, vanificando quindi sforzi ed investimenti fatti. Chiediamo che anche tale tratta venga inserita nel prossimo Dpcm che verrà emanato a giugno”: conclude Davide Gariglio.

Cultura, Pd: “In Regione un lento soffocamento”

Nel corso della Commissione cultura abbiamo potuto esaminare gli interventi sul bilancio 2021 proposti con il maxi emendamento.

Va riconosciuto che, rispetto alla prima proposta, anche grazie agli allarmi lanciati dal Partito Democratico e dalle rappresentanze di settore, il maxi emendamento ripristina risorse importanti sull’associazionismo e i bandi, nonché sul sistema bibliotecario e del libro: questa è una vera buona notizia.

D’altronde però non possiamo non notare che:

1) Il capitolo delle partecipate sconta ancora un taglio di ben 3 milioni di euro (dai 29 milioni del 2020 a 26 milioni), che andrà a insistere su un settore che era già stato ridotto l’anno scorso (da 31 a 29 milioni) per finanziare in parte il c.d. bonus cultura alle piccole associazioni. Tagliare le partecipate vuol dire diminuire i servizi al pubblico e ridurre le commesse alla filiera della cultura.

2) Il bonus cultura legato all’emergenza covid19, che contava l’anno scorso di 3 milioni di euro, quest’anno è azzerato. Eppure l’emergenza per il nostro tessuto piccolo associativo persiste e le risorse non sono tornate ai capitoli originali. Si sono volatilizzate.

3) Il capitolo delle convenzioni viene azzerato; contava oltre 1 milione di euro. Questo vuol dire che i soggetti culturali che attingevano da queste risorse (Sandretto, Collisioni, Pistoletto, per fare degli esempi) si riverseranno sul bando delle associazioni che però conta, grazie al recupero del maxiemendamento, su poco più delle risorse dell’anno scorso. Le convenzioni restano uno strumento fondamentale per la programmazione culturale della Regione e di assunzione di responsabilità politica nelle scelte da parte dell’assessora. Abolire questo strumento vuol dire tornare indietro di anni.

4) I capitoli di investimenti e contributi agli investimenti sono quasi tutte azzerate, per diversi milioni di euro.

Inoltre tante piccole voci subiscono diminuzioni: un milione di euro in meno sulle minoranze linguistiche, risorse in meno sulle SOMS, la musica popolare, enti religiosi.

In definitiva, il comparto patisce ancora una grande riduzione su cui presenteremo molti emendamenti in fase di discussione del bilancio.

Daniele Valle – Vicepresidente VI Commissione

Diego Sarno – Portavoce Pd VI Commissione