Due fronti nella lotta al Covid Per vincere ci vuole coraggio

Il professore Ugo Mattei si è  proprio montato la testa

Si sente e si comporta come un novello Lenin e parla ( a vanvera ) di libertà ed addirittura di COMITATO DI LIBERAZIONE contro la ” dittatura ” vaccinale . E per fare questo si allea con l’estrema destra in odore di fascismo.  Complimenti. È l unico aspetto “positivo” della vicenda: si evince che no Tav e no Vax spesso vanno a braccetto. Delirante, indubbiamente. E diciamocelo, i novax pentiti sono quelli che a causa del Covid hanno visto la morte in faccia. Inutile mentire: il cemento di tutto è una : “sana” dose di ignoranza.  Non ci sono altre plausibili spiegazioni. Sembra di essere ritornati ai tempi di Amintore Fanfani con i suoi opposti estremismi. Nella lotta al Covid non sempre c’è lucidità.  Soprattutto non si riesce ad anticipare le sue mosse. Difatto ci sono due fronti.   Esterno contro il virus, interno contro i novax.
Nulla li giustifica. Però qualche maggiore capacità di prevedere ci dovrebbe essere da parte dei nostri governanti.  Governanti a più livelli da Roma ai consigli comunanali. Encomiabile il Presidente Mario Draghi nello scusarsi del ritardo per la conferenza stampa, ma non basta. Ha rivendicato un dato politico: unanimità vuol dire, anche scelte non radicali. Vero, ma se non basta bisogna avere il coraggio delle rotture. In emergenza, situazione nella quale noi siamo, bisogna, oltre che prevedere, avere coraggio.
So perfettamente che non è facile governare. Come il nostro Sindaco Stefano Lo Russo che sprona la polizia nel presidiare quartieri difficili come Barriera di Milano. La risposta del sindacato di polizia: solo nei due commissariati di riferimento mancano 300 agenti. È solo un esempio. Con una costante: a più livelli mancano i soldi , oramai da più di 20 anni.  Comunque Lo Russo tiene , almeno per ora alla grande. Da un lato rinvigorisce il fronte pro Tav e dall’altra ha già fatto sapere : il vice dell’area metropolitana lo decido io. Per chi non è d’accordo li’ c’è la porta. Tra i maggiori punti critici la sanità e servizi. Chi non vuole vaccinarsi fa una cosa molto semplice, si mette in mutua. Una sanità che non reggerebbe senza i volontari.
Assolutamente non retribuiti, generalmente  in pensione accolgono chi vuole vaccinarsi o vuole farsi un tampone. L Italia migliore.  E sembra che questa Italia, questa Torino abbia le forze migliori.  Sono tanti ma proprio tanti, fortunatamente.  Ma non fanno rumore.
Appunto,  fanno solo quello che loro considerano il loro dovere senza che nessuno gli chieda di farlo.  Grazie a loro si continua a sperare che, anche il coronavirus venga sconfitto. Speranza, a volte, traballante, fintanto esisteranno personaggi come il sig Ugo Mattei, poveri gli studenti che lui ha sotto le sue grinfie.
Patrizio Tosetto
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Amori e disamori, Binasco mette in scena il “Sogno” di Shakespeare

Articolo Successivo

Venaria, risanamento del cavalcavia Tripoli

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta