POLITICA
Leggi l’articolo su L’identità:
Aumento dei pedaggi autostradali, dietro front della maggioranza
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Aumento dei pedaggi autostradali, dietro front della maggioranza
“Quando il Centro viene pianificato a tavolino da chi ne è politicamente estraneo è di tutta
evidenza che lo si considera come un semplice ornamento che non deve disturbare chi guida la
macchina di una coalizione. È quello che capita a sinistra con il duo Bettini/Renzi che prevedono
per il Centro nella coalizione guidata da Schlein, Conte, Fratoianni/Bonelli e Landini un ruolo
politicamente gregario e del tutto irrilevante. Insomma, l’esatto contrario di quello che fecero nel
passato Franco Marini con il Ppi o Francesco Rutelli con la Margherita.
Il Centro, e la ‘politica di centro’, hanno un senso e una mission specifici solo se sono protagonisti
in una coalizione e non una semplice comparsa. Peraltro disegnata e progettata da chi
politicamente e culturalmente non ne fa parte.
Per queste ragioni chi costruisce tende, rifugi e accampamenti lavora per rafforzare la sinistra e
per annichilire definitivamente qualunque riferimento ad un Centro riformista e di governo”.
On. Giorgio Merlo
Dopo il pronunciamento del TAR circa la Stanza dell’Ascolto in supporto alle donne in gravidanza presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, continuano le strumentalizzazioni della sinistra. Una cosa però è chiara, la posizione ferma e convinta pro vita e pro mamme in difficoltà di Fratelli d’Italia, ribadita con forza dalla dichiarazione che segue del Capogruppo in Consiglio Regionale, Carlo Riva Vercellotti.
“Le sinistre che cantano vittoria a sproposito sappiano che, con l’assessore Marrone, non rinunceremo mai a sostenere quel volontariato pro vita a sostegno delle future mamme in difficoltà. La sospensione provvisoria della Stanza dell’Ascolto e le osservazioni del TAR saranno utili per definire la nuova convenzione e proseguire nel lavoro intrapreso. Per troppi anni le istituzioni hanno ignorato centinaia di donne e coppie fragili, disapplicando volutamente quella parte della legge 194 che afferma invece la tutela sociale della maternità”
Le scritte ingiuriose, tra cui ‘Giorgia Meloni terrorista’, comparse questa mattina in via Garibaldi, sono la fotografia di una Torino ostaggio dei centri sociali e del mondo antagonista”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“E’ il risultato – continua la Ambrogio – delle politiche di tolleranza messe in campo dal Sindaco Lo Russo nei confronti delle frange più estreme, con tanto di percorso di legalizzazione e sostegno per chi diffonde odio e violenza, come Askatasuna”.
“Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: è inaccettabile avvicinare le Istituzioni a certi mondi per proprio tornaconto politico. Non ci può essere dialogo con chi non riconosce e rispetta gli equilibri e le strutture democratiche”.
“Entro l’anno taglieremo del 30% l’utilizzo di gettonisti, consentendo risparmi per 25-30 milioni di euro, e continueremo a internalizzare nuovi medici al Servizio sanitario regionale, oltre a proseguire nelle assunzioni a cominciare dai 600 previsti dal più recente bando di concorso”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi nel corso della comunicazione al Consiglio regionale, richiesta dai gruppi di opposizione.
Durante il lungo intervento l’assessore alla Sanità si è soffermato su diversi punti nodali, a cominciare dalla creazione di un ospedale materno – infantile che, partendo dal percorso sperimentale di scorporo dell’Ospedale Regina Margherita (Oirm) dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, giunga “all’inserimento del presidio Sant’Anna all’interno dell’Oirm, portando alla luce nuove opportunità con la valorizzazione di un percorso che vedrà la creazione di un Ircss materno infantile di riferimento a livello nazionale”.
“Sarà presa in esame – ha inoltre annunciato – una riorganizzazione della Breast Unit, con la prevista istituzione di una nuova Struttura complessa di Chirurgia senologica e ricostruttiva universitaria e nella prospettiva di conseguire a breve la prestigiosa certificazione Eusoma, garantendo la continuità assistenziale di tutte le donne già prese in carico, attualmente circa 20.000, consentendo anche di abbreviare ulteriormente i tempi d’attesa”.
Edilizia sanitaria
Per quanto riguarda i finanziamenti tramite Inail, l’assessore ha ricordato che l’investimento totale che sarà coperto dall’Istituto ammonterà a 2,389 miliardi di euro, che garantiranno la realizzazione di sette nuovi ospedali. Una scelta, quella di ricorrere ai fondi Inail, che garantirà “un tasso d’interesse inferiore di circa il 50% rispetto al patnernariato pubblico – privato”.
“Abbiamo in qualche modo smentito – ha concluso – la previsione che mancasse un accordo quadro tra Regione e Inail. Il 4 giugno, infatti, abbiamo siglato, prima Regione in Italia, un documento che consentirà di fissare le tempistiche e le modalità di approvazione dei progetti di fattibilità che saranno consegnati dalle Asr a Inail nel corso dei prossimi mesi”.
Rimedi per i bilanci delle Aziende sanitarie regionali
Per far fronte al disavanzo delle Aziende sanitarie regionali, ha spiegato l’assessore, la Giunta ha adottato “una serie di atti la cui attuazione viene monitorata e che vede un approccio sempre più ‘pazientecentrico’ e la presa in carico di tipi omogenei di pazienti per migliorare l’appropriatezza prescrittiva, mettere in campo modelli più virtuosi e puntare sull’interoperabilità, come sta avvenendo per i diabetici. Un approccio che permette di abbassare i costi generali e migliorare l’efficacia delle prestazioni”.
“Abbiamo previsto, per esempio, – ha aggiunto Riboldi – una gara unica delle forniture delle utenze, in modo che si possano avere maggiori ribassi da parte delle aziende e, di conseguenza, risparmiare centinaia di milioni di euro che ci permetteranno investimenti per altri servizi a favore dei pazienti”.
Il dibattito in Aula
Il dibattito è stato aperto dal vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle (Pd), che ha espresso la convinzione che “la sanità del futuro debba essere integrata e preoccupa il fatto che la maggior parte degli Ospedali verrà costruita a debito. Un debito di cui va valutata la sostenibilità nel tempo. Inail offre indubbiamente condizioni favorevoli, ma sette mutui da sostenere sembrano davvero tanti”.
Sarah Disabato (M5s) ha dichiarato “mi congratulerò per il taglio del 30% dei gettonisti quando sarà realtà. Sull’edilizia sanitaria ci sono interventi che attendono da anni e siamo consapevoli delle priorità per i cittadini. È coraggiosa la scelta di optare per investimenti pubblici, però è una scelta che arriva in ritardo, mentre su Parco della salute e Città della salute siamo ancora ai blocchi di partenza e non è ancora stato posato un mattone”.
Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha sottolineato che “sull’edilizia sanitaria nel 2019/20 la Corte dei conti bacchettava per l’assenza totale di investimenti in edilizia sanitaria regionale che risultava vecchia. Oggi, grazie alla Giunta Cirio e al lavoro dell’assessore Riboldi, parte questo piano epocale di investimenti sugli ospedali, un volume estremamente importante, un lavoro che darà i suoi frutti negli anni”.
Per Mauro Salizzoni (Pd) “un tempo il rapporto, anche fisico, tra le strutture pediatrica e ostetrica e le Molinette era molto stretto e penso sia molto importante organizzare così le nostre strutture ospedaliere. Dobbiamo provvedere finanziamenti sufficienti che ci consentano di reggere per i 7/8 anni che serviranno per completare il Parco della salute”.
Per Avs Alice Ravinale ha dichiarato di “prendere atto che la Giunta ha nuovamente cambiato idea sullo scorporo del Regina Margherita e per i finanziamenti Inail: progetti di cui si discute da anni ma che continuano a essere sulla carta. È mancata, nella relazione, un accenno alle non autosufficienze, di cui la Regione copre il 6% delle necessità pur trattandosi di prestazioni esigibili in quanto Lea”.
Valentina Cera ha invece sottolineato che “i tagli non devono incidere sulla carne viva delle persone. Aspettiamo da lungo tempo il Parco della Salute ma, nel frattempo, i lavoratori delle Molinette sono sottoposti a condizioni ambientali inaccettabili a causa delle alte temperature. Servirebbero azioni concrete e puntuali a partire da oggi e cominciare a ragionare sulla medicina di genere, che rende l’ipotesi dello scorporo del Regina Margherita e del Sant’Anna come un’eventualità preoccupante”.
Per Silvia Raiteri (Fdi) “la firma dell’intesa tra la Regione Piemonte e Inail rappresenta non solo un atto formale, ma un chiaro e forte indirizzo politico che conferma la primazia del pubblico. Si tratta di un cambio di passo storico per l’edilizia sanitaria piemontese. Grazie poi ai fondi anticipati dalla Regione abbiamo studi aggiornati per ospedali moderni e spazi flessibili interconnessi al territorio in una visione di sanità che mette al centro pazienti e operatori sanitari.
Nadia Conticelli (Pd) ha fatto notare di aver “già chiesto tempistiche e costi sui progetti che avete annunciato ma siamo stati rimandati a fine luglio a quanto pubblicherete sul sito. La discussione su ospedali e costi doveva essere fatta in Commissione. Si è annunciato il taglio del 30% dei gettonisti entro quest’anno, ma sarà necessario un piano di assunzioni per sostituirli”.
Gianluca Godio (Fdi) ha dichiarato di “apprezzare che l’attività dell’assessore tiene conto non solo delle esigenze di Torino ma anche delle altre province, come Novara, che subisce mobilità passiva verso la Lombardia. Le strutture territoriali, come le 91 case di comunità sono un grande esempio di attenzione alla medicina del territorio”.
Gianna Pentenero (Pd) ha lamentato “la cronica assenza di un Piano sociosanitario, la cui approvazione era stata promessa già entro la fine di giugno” e sottolineato che “i finanziamenti Inail non sono gratis ma hanno un costo, che è necessario quantificare attraverso la realizzazione di un piano finanziario”.
Per il vicepresidente della Commissione Sanità Davide Zappalà (Fdi) “oggi sono emerse importanti azioni pianificate dall’Assessorato che porteranno a efficientamenti e controllo della spesa. Sottolineo in particolar modo gli sforzi per nuove piattaforme informatiche e nuovi software di gestione in modo da avere un’unica piattaforma informatica per tutti i reparti sanitari della Regione Piemonte”.
Monica Canalis (Pd) ha evidenziato che “la minoranza non ha pregiudizi sull’operato della Giunta ma, a distanza di un anno, è necessario affrontare la sostanza delle questioni. Vi state probabilmente scontrando con il fallimento del distacco del Regina Margherita dalla Città della Salute, che non possiede le caratteristiche per essere autonomo. E poco si è parlato del rapporto ospedali – sanità territoriale”.
Fabio Isnardi (Pd) ha sottolineato “la necessità di affrontare la situazione sanitaria presente nelle aree interne, come la criticità che ha portato alla chiusura della dermatologia di Asti, così come i vari problemi legati alla medicina di base, alla pediatria e ai tempi di raggiungimento dei Pronto soccorso”.
Domenico Ravetti (Pd) ha espresso “rispetto per la dimostrata concretezza dell’assessore e speriamo di vedere realizzare l’ospedale di Alessandria, che fa parte di quelli finanziati da Inail. Mi preme ricordare che tutti gli atti di programmazione devono essere adottati dal Consiglio regionale e non dall’assessore. Per questo non mi risulta che sia stata fatta una nuova programmazione, diversamente avreste adottato provvedimenti impropri e tali da giustificare tali da giustificare ricorsi nelle sedi opportune”.
Roberto Ravello (Fdi) ha dichiarato: “Possiamo finalmente tracciare un bilancio e per questo ringrazio la minoranza che ha voluto questo confronto sulla sanità. Il rapporto di Crea sanità di poche ore fa ha assegnato alla Regione Piemonte il quinto posto, tra le Regioni italiane, nel rapporto tra qualità delle erogazioni e soddisfazione degli utenti, subito davanti alla Lombardia. Si raccolgono così i frutti di un lavoro che serve a riportare all’eccellenza la sanità piemontese”.
Al termine degli interventi, Riboldi ha replicato – tra l’altro – che i numeri delle assunzioni sono documentati e indiscutibili e che i fondi per il Regina Margherita dipenderanno dalla scelta di ricorrere a Inail o al partenariato pubblico-privato. Ha poi rassicurato sul fatto che l’intento non è separare le strutture ma creare collaborazioni, che “il potenziale del Sant’Anna per essere Ospedale delle donne è una convinzione sulla quale non s’intende recedere” e ribadito l’importanza di istituire e promuovere Irccs e si è impegnato ad approfondire ogni altra questione in Commissione Sanità.
A.B. Ufficio Stampa Crp
Il dibattito in consiglio regionale sullo stato di salute della sanità piemontese si chiude con le stesse perplessità e le stesse critiche già mosse alla vigilia. La relazione dell’assessore Federico Riboldi non rassicura né sugli investimenti nelle strutture, né sulla distribuzione delle competenze per rispondere alle richieste dei piemontesi e delle piemontesi.
“Non sappiamo ancora una volta quali siano gli investimenti e i punti di caduta di questa giunta sul fronte sanitario. Attendiamo un piano socio-sanitario che non arriva, ma non capiamo dalle parole dell’assessore quale sia il percorso della giunta per arrivare a quali obiettivi – ha spiegato la capogruppo Gianna Pentenero, che da settimane chiede quali siano i conti delle aziende sanitarie, dove e quanto si voglia investire -. Abbiamo servizi da sviluppare, come la sanità territoriale e di base, abbiamo cure specialistiche che sono carenti rispetto alla richiesta. E le risposte quali sono? Tutti piani futuri senza cifre e senza date. Senza neanche una visione chiara che possa ispirare l’azione di questa amministrazione regionale”.
“Sull’edilizia in generale, pur plaudendo ad alcune istanze generali, come ad esempio la necessità di nuove strutture per garantire qualità, sicurezza, attrattività ed efficienza, l’importanza di un portale per monitorare i lavori, le buone condizioni creditizie offerte da Inail, restano importanti perplessità. La prima è che nessuna Regione ha ancora realizzato un ospedale con Inail e nessuna Regione ha chiesto così tanto. La seconda è che Inail chiederà la restituzione di quei fondi e ancora manca una quantificazione di quanto queste restituzioni peseranno sui bilanci e quindi sui servizi ai cittadini. Serve una due diligence su questo piano di edilizia sanitaria, generale e su ciascun intervento, che consideri i costi del nuovo e risparmi o costi del vecchio, a seconda delle intenzioni, per poterne valutare la sostenibilità e l’eventuale impatto sui servizi ai cittadini” ha affermato il vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle.
Rispetto alla programmazione e alle esigenze del sistema, è intervenuto Mauro Salizzoni, già primario di chirurgia all’Ospedale Molinette. Il suo è stato un appello per arrivare finalmente al taglio del nastro del Parco della Salute, così come un’attenzione al periodo che intercorrerà fino a quel traguardo. Il suo appello per strutture prossime e costruite secondo criteri adeguati è stato arricchito dal racconto in materia di trapianti. “Non ha senso creare due centri distinti e distanti: uno per adulti e uno per bambini. Perché il lobo sinistro di un fegato si può trapiantare su un bambino e usare il resto per un adulto. Ma tutto questo può avvenire se le strutture sono vicine: un unico centro che consenta alle equipe di lavorare insieme – ha detto Salizzoni -. Pensiamo a staccare gli ospedali in modo che ciascuno possa continuare a comandare in casa sua, ma le apparecchiature sono le stesse: per esempio non esiste una risonanza magnetica per bambini”.
Per rafforzare il Centro con la cultura cattolico popolare e sociale”
“Presentato stamane alla Sala Stampa della Camera dei Deputati il nuovo soggetto politico
denominato “Scelta Cristiano Popolare”. Un movimento presente in tutto il paese che
persegue, tra gli altri, due obiettivi di fondo. Da un lato rafforzare ‘la politica di centro’ e
il progetto politico di un Centro riformista e dinamico. E, dall’altro, affinare questo
progetto attraverso il contribuito decisivo e determinante del pensiero e della cultura
cattolico popolare e cattolico sociale.
Del resto, dopo il ritorno della destra democratica e di governo e della sinistra in tutte le
sue multiformi espressioni, è quantomai singolare che proprio il campo politico del Centro
continui ad essere debole e, al contempo, marginale e periferico nelle concrete dinamiche
politiche del nostro paese. Al punto che, come è stato sottolineato durante la presentazione
del nuovo movimento, assistiamo ad operazioni che pianificano a tavolino la ricostruzione
di questo luogo politico da parte di esponenti e di partiti che sono radicalmente estranei
ed esterni rispetto a questa sensibilità politica e culturale.
Per queste ragioni, semplici ma oggettive, “Scelta Cristiano Popolare” avvia un percorso
con le forze politiche che si richiamano al Centro per affinare e consolidare un progetto
politico che sia in grado di intercettare segmenti crescenti della pubblica opinione che o
si astengono o votano stancamente altri partiti. Il tutto per superare la nefasta
radicalizzazione della lotta politica e la conseguente polarizzazione ideologica che
finiscono solo per indebolire la qualità della nostra democrazia e la stessa credibilità delle
istituzioni democratiche”.
On. Giorgio Merlo
On. Rodolfo De Laurentiis
Il convegno organizzato – nella serata del 30 giugno 2025 – dal gruppo di Fratelli d’Italia di Pinerolo sul DDL Sicurezza è stato fatto oggetto di una violenta contestazione che ha visto tra i contestatori volti noti della politica e della società civile locale.
“Sono ancora sconcertata per i gravissimi fatti accaduti ieri sera – dichiara la consigliera Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte -. Ex amministratori comunali ed una consigliera comunale della maggioranza, con numerosi componenti del centro sociale di Pinerolo, hanno dimostrato il loro totale disprezzo per la democrazia contestando in modo violento prima, durante e dopo, il nostro evento dedicato al DDL Sicurezza”.
“Non ricordo siano mai accaduti fatti così gravi in precedenza a Pinerolo prima che divenisse una succursale di Askatasuna – prosegue Binzoni -. Al termine del convegno alcuni nostri esponenti di Fratelli d’Italia, tra i quali la vice capogruppo alla Camera Augusta Montaruli e l’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone, hanno ricevuto insulti e sono stati spintonati ed hanno lasciato la manifestazione anche grazie al supporto delle Forze dell’Ordine”.
“All’assessore 5S Giulia Proietti – aggiunge ancora Binzoni – che in un post online fa ironia sulla sicurezza, ricordo che senza i quattro carabinieri, i violenti ed i facinorosi convenuti per contestare il nostro convegno avrebbero silenziato la democratica dialettica politica”.
“Riceviamo quotidianamente lezioni di democrazia dagli esponenti della sinistra i quali con altrettanta frequenza dimostrano il loro quoziente democratico con linguaggi ed azioni totalmente distanti da un normale confronto civile – rimarca il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia -. Alla nostra ferma condanna aggiungiamo la richiesta, a chi si dice democratico, di presa di distanza da quanti ieri sera per silenziarci hanno usato toni e metodi violenti” conclude Binzoni.