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Una soffice battaglia a colpi di cuscini in piazza Castello

cusciniE’ uno spettacolo-animazione organizzato dalla Compagnia Il Melarancio. A centinaia, soffici cuscini colorati verranno calati dall’alto e incomincerà la battaglia pacifica

 

La rassegna natalizia “A Torino un Natale coi fiocchi”, prevede anche, per venerdì 18 dicembre, alle 18.15 in piazza Castello, “La battaglia dei cuscini”. E’ uno spettacolo-animazione organizzato dalla Compagnia Il Melarancio. A centinaia, soffici cuscini colorati verranno calati dall’alto e incomincerà la battaglia pacifica accompagnata da musica. Sono già più di  700  le repliche dello spettacolo, che è stato rappresentato in numerosi Festival internazionali  come in Belgio, Ungheria, Spagna, Francia, Austria e Germania.
   

Senza biglietto ferisce agenti sul tram

tram4E’ stato denunciato per aver fornito dati falsi sulla sua identità
   

Un altro episodio di violenza sui mezzi pubblici urbani. Un  uomo del Mali, di 36 anni, sorpreso  senza biglietti dai controllori del Gtt su un tram della linea 4 ha dato generalità false. Una volta  intervenuta la polizia, ha attaccato gli agenti e ne ha feriti due alla spalla. Arrestato per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale è stato denunciato per aver fornito dati falsi sulla sua identità.

 

(Foto: il Torinese)
   

Sfregiato tabaccaio durante rapina: rischia un occhio

E’  stato accerchiato da tre uomini incappucciati che lo hanno malmenato e hanno portato via denaro e numerosi gratta e vinci

 

ladriLo hanno aggredito con un punteruolo durante una rapina. E’ stato ferito alla faccia il  tabaccaio cinese di 64 anni, accerchiato da tre banditi. L’episodio è avvenuto stamattina in corso Belgio. L’uomo, trasportato all’ospedale Oftalmico, rischia di perdere un occhio. Stava alzando la serranda del negozio quando è stato accerchiato da tre uomini incappucciati che lo hanno malmenato e hanno portato via denaro e numerosi gratta e vinci. La vittima forse ha tentato di ribellasi e un rapinatore l’ha ferita a un occhio. Le indagini sono affidate alla polizia.
   

Poco Piemonte ad una Leopolda più di governo che di lotta

renzi selfie

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi la Ganga

 

Tutto centrato sull’azione di governo e sui suoi successi, con sfilata di personalità (non tutte nuovissime, vedi Bassanini), interviste ai ministri, clip propagandistiche, entusiasmo sincero di militanti. Molta gente, molti giovani.Intendiamoci, valorizzare i risultati di un duro lavoro è giusto e necessario, soprattutto a fronte di una campagna populistica e distruttiva che serpeggia nel paese

 

Non ero mai stato alla Leopolda, pur avendo sostenuto Renzi alle ultime primarie. D’altra parte non sono, né potrei pretenderlo, un “renziano della prima ora”. Quest’anno però, complice un viaggio organizzato dalla segreteria regionale, ho deciso di andarci, curioso di vedere e di capire.

 

Senza la pretesa di un commento organico, vorrei riferire le impressioni che ne ho tratto e le sensazioni che ho provato. Parlo di sensazioni, perché l’evento è costruito per coinvolgere, per colpire, per trasmettere un messaggio. Assai più che per discutere davvero. Non mi scandalizzo. In politica serve la discussione, ma serve anche la comunicazione e il coinvolgimento emotivo.Intanto ho provato la sensazione di un déjà-vu: mutatis mutandis, il clima del congresso socialista di Verona del 1984, con Craxi Presidente del Consiglio e segretario del PSI. Per intenderci: quello dei fischi a Berlinguer.

 

Tutto centrato sull’azione di governo e sui suoi successi, con sfilata di personalità (non tutte nuovissime, vedi Bassanini), interviste ai ministri, clip propagandistiche, entusiasmo sincero di militanti. Molta gente, molti giovani.Intendiamoci, valorizzare i risultati di un duro lavoro è giusto e necessario, soprattutto a fronte di una campagna populistica e distruttiva che serpeggia nel paese. Ho avuto la conferma di una grande capacità di Renzi di gestire la comunicazione, con la scelta del format e con una regia di tipo televisivo (non a caso affidata alla bravissima Simona Ercolani, quella de “Le sfide”),che alterna video, musica e discorsi in un mix spettacolare ed efficace.

 

Il rischio in questi casi è quello di, come si dice, cantarsela e suonarsela; ma d’altra parte, altri sono i luoghi della riflessione critica. La seconda forte impressione che ne ho tratto è quello di una generazione nuova, che non rivendica più il potere (la “rottamazione”), ma che lo esibisce, spiegando come lo sta usando, e che cerca una ancora più forte legittimazione, per fronteggiare le inevitabili difficoltà.

 

Il clima che si respirava era quello, di fronte alle opposizioni populiste di destra e sinistra, di una sorta di “convergenza repubblicana”, simile a quella che in Francia continua a sbarrare la strada, finché potrà, alla Le Pen. Solo che in Italia la convergenza repubblicana avviene in un solo partito, il PD. E questo credo sia il senso della definizione, altrimenti discutibile, di Partito della Nazione. Ho apprezzato l’impostazione di politica internazionale ed europea, critica verso l’establishment dell’U.E., anche se, per ora, poco supportata da fatti concreti.

 

E’ stato totalmente assente il riferimento al socialismo europeo, un po’ perché considerato in crisi di identità e di coesione sovranazionale, e molto perché il grosso dei nuovi dirigenti del PD sono culturalmente post-democristiani. Il personaggio Renzi nel suo intervento conclusivo ha confermato tutte le sue qualità. E’ un animale politico nettamente superiore agli altri, efficace nel parlare, lesto nel capire e ancor più nell’agire. Spregiudicato, un po’ ruffiano con il suo pubblico, ma unico baluardo in tempi di crisi. La sproporzione fra Renzi e il suo gruppo dirigente appare evidente. Non so se sia ricercata, ma certo affida il destino del PD, del centrosinistra e della tenuta democratica dell’Italia ad una sola persona.

 

Insomma, dopo molte Leopolde di lotta, una Leopolda di governo, che, probabilmente, è piaciuta meno a chi le ha frequentate tutte. A me invece non è dispiaciuta, pur con i limiti che ho segnalato. Infine una osservazione da piemontese. E’ evidente lo scarso ruolo che i democratici delle nostre parti hanno avuto nell’evento. Toscani soprattutto, emiliani, siciliani, romani. Il Nord Ovest poco o nulla rappresentato. Non so se sia un caso o il segno di uno spostamento degli equilibri politici e di potere nell’Italia di oggi.

Dopo litigio insegue automobilista e lo investe

POLIZIA CROCETTAL’accusa è di tentato omicidio. L’investito non è fortunatamente in condizioni gravi

 

Follia su quattro ruote. Dopo avere  inseguito per chilometri in auto una coppia con la quale aveva avuto  un litigio a causa di una precedenza non data, quando li ha raggiunti, ha colpito il conducente con la portiera, e poi lo ha investito. L’aggressione, informa l’agenzia Ansa, è avvenuta a Torino davanti al commissariato di polizia di borgo San Paolo. L’investitore è un italiano di 53 anni,  arrestato dagli agenti dopo una breve indagine. L’accusa è di tentato omicidio. L’investito non è fortunatamente in condizioni gravi.

Il migliore antifurto è il tuo vicino

vicinato iarUna serata molto sentita – dopo quelle tenutesi nel territorio torinese – nella frazione San Germano di Casale Monferrato dedicata alla sicurezza urbana. Presto al via il primo gruppo di Controllo del Vicinato

 

Casale Monferrato Oltre settanta persone hanno partecipato alla serata di presentazione di San Germano sicuro, ospitato nel salone dellOratorio. Liniziativa è nata dalla collaborazione tra l’Associazione Controllo del Vicinato ed il consigliere Giorgio Demezzi, che, sin dal maggio scorso, ha presentato una mozione perché il Comune di Casale adotti il sistema di desistenza passiva e di coesione sociale nato nei Paesi anglo sassoni. La serata ha registrato una notevole partecipazione da parte degli abitanti nella frazione di Casale, con la presenza anche di un nutrito gruppo di Santa Maria del Tempio, dove da qualche mese si attua una simile forma di controllo, che vuole essere un supporto di segnalazioni ed informazioni alle forze dellordine ed è in esatta opposizione ad ogni tipo di “ronda”. Giorgio Demezzi ha introdotto l’argomento ricordando che “la sicurezza, la pace dei nostri quartieri , non è mantenuta principalmente dalle Forze dell’Ordine, ma anche da una capillare e diffusa rete di controlli volontari esercitati dalla popolazione stessa”.

 

Il referente regionale dell’Associazione Massimo Iaretti ha illustrato lo “stato dell’arte” in Piemonte, dove è adottato da realtà rurali, ma anche da centri come San Mauro Torinese e capoluoghi di provincia come Asti. Molti e sentiti sono stati gli interventi anche perché la frazione è stata recentemente più volte oggetto di attenzioni da parte dei soliti ignoti. Particolarmente efficace è stato Stefano Granziero, già vice presidente della Consulta per la sicurezza che ha esortato tutti “a tenere gli occhi aperti e a segnalare a chi è preposto eventuali situazioni anomale”. Il vice sindaco ed assessore alla sicurezza Angelo Di Cosmo ha chiesto alcune delucidazioni(il referente regionale di ACdv gli ha consegnato il protocollo già adottato dal Comune di Asti e la relativa delibera in copia) precisando di essere presente per ascoltare. Nei prossimi giorni è prevista la costituzione del primo gruppo di Controllo del Vicinato casalese, proprio a San Germano, con la nomina di un coordinatore e, a breve, sono previsti anche altri incontri nelle frazioni di Santa Maria del Tempio, Casale Popolo e al quartiere Valentino, “auspicando che il consiglio comunale approvi al più presto la mozione che deve avere la massima condivisione perché ladri, truffatori e vandali non hanno colore o fazione politico, ma sono un nocumento per tutti i Cittadini” hanno sottolineato Demezzi e Iaretti.

 

 

Massimo Iaretti

Referente Piemonte

Associazione Controllo del Vicinato

Sistema creditizio in Piemonte: il cambiamento è in corso

 

moneyIl sistema bancario risulta estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders)

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Le prime proiezioni del 2015 segnalano la ripresa dei prestiti a famiglie e imprese. Secondo la rilevazione della Banca d’Italia presso i principali intermediari che operano in Piemonte (Regional Bank Lending Survey, RBLS), sulla dinamica dei finanziamenti a imprese e famiglie hanno influito sia l’ulteriore allentamento delle condizioni di offerta sia il recupero della domanda di finanziamenti. Nello scorso agosto, in base a dati ancora provvisori, la contrazione dei finanziamenti si è pressoché annullata (-0,2 per cento); il credito alle imprese si è sostanzialmente stabilizzato (-0,1), mentre la dinamica si è lievemente intensificata per le famiglie, allo 0,5 per cento.

 

La ripresa della domanda di credito delle imprese risulta intensificata: Il recupero ha interessato soprattutto le aziende manifatturiere, a fronte di una domanda ancora debole nel comparto delle costruzioni. Finora, le richieste sono state indirizzate principalmente al sostegno della liquidità; si è rafforzato inoltre il contributo degli investimenti, che era divenuto positivo nel secondo semestre del 2014 per la prima volta dall’insorgere della crisi economico-finanziaria. Le condizioni di accesso al credito si sono ulteriormente allentate nel primo semestre dell’anno in corso, anche sotto l’impulso della politica monetaria espansiva della BCE (Banca Centrale Europea). Fa eccezione il settore delle costruzioni, per il quale i criteri sono rimasti selettivi. Nel complesso, la distensione si è tradotta in una riduzione dei margini applicati ai finanziamenti e in un aumento delle quantità offerte.

 

Il sistema bancario risulta, quindi, estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders). Trasparenza, partecipazione, equità, efficienza, sobrietà, attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche, credito come diritto umano: i principi da mettere in campo. In sostanza, occorre un Codice Etico, una sorta di “Carta Costituzionale” o di “contratto sociale” con i propri stakeholder, che delinei  l’orizzonte etico a cui la banca tende con la sua attività, definendo i criteri di equità e giustizia, i valori di riferimento, i principi generali e i comportamenti in base a cui la banca orienta i rapporti con gli stakeholder.

 

Agire, dunque, secondo criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa, che corrisponde alla volontà di realizzare un modello di impresa nuovo e innovativo che, a partire dalla propria mission, sia in grado di:

 

adottare criteri di eticità nell’attività di intermediazione finanziaria, sviluppare e sperimentare un sistema di governance multistakeholder ricercando modelli decisionali basati su meccanismi partecipativi e sul dialogo con ogni categoria di stakeholder, perseguire relazioni industriali innovative, estendere il principio della responsabilità anche alle conseguenze delle proprie azioni fino ad includere la catena di fornitura, adottare strumenti non autoreferenziali per una verifica della responsabilità sociale delle scelte e dei comportamenti aziendali, partecipare attivamente alle campagne promosse dalla società civile collaborare, in partenariato  con altre organizzazioni, ad iniziative orientate alla difesa dei diritti umani.

In quest’ambito di rinnovamento, ci sono ampi spazi di verifica per la presenza di nuove banche di tipo etico come quelle presenti nel comparto finanziario islamico: l’Osservatorio sulla finanza islamica dell’Università di Torino, insieme ad un pool di professionisti internazionali, sta lavorando sul tema in modo da proporlo come realtà operativa proprio partendo dal Piemonte.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Scuola di Applicazione, Ruggiero passa il comando a Berto

applicazione comandantiapplicazione cadettiAvvicendamento al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ha ceduto il comando al Generale di Divisione Claudio Berto

 

Si  è svolta oggi a Palazzo dell’Arsenale la cerimonia di avvicendamento fra il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ed il Generale di Divisione Claudio Berto, già Vice Comandante dell’Istituto di studi militari. L’evento dinanzi al Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti ed alle massime autorità locali fra le quali il Prefetto di Torino Paola Basilone, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus ed il Procuratore della Repubblica Armando Spataro. A confermare i forti legami esistenti fra territorio e forza armata i gonfaloni della Città di Torino, medaglia d’oro al valor militare, e della Regione Piemonte schierati dinanzi al reparto di ufficiali frequentatori ed alla fanfara della Brigata alpina “Taurinense”. Il Gen. Ruggiero nel suo intervento ha posto l’accento sulla crescente internazionalizzazione degli studi militari e sulla sempre più efficace sinergia fra istituti di formazione e mondo accademico. “Elementi decisivi” ha detto l’alto ufficiale “per consolidare l’immagine di una realtà utile alla collettività ed efficiente”. Il Gen. Berto, orgoglioso per il nuovo incarico ha espresso il proprio entusiasmo per questa nuova sfida umana e professionale. Il Comandante del Vertice d’Area, Gen. Battisti, ha ricordato che i comandanti sono “portatori di valori positivi che non necessariamente coincidono con le mode del momento. Una ragione per la quale è necessario avere il coraggio di agire, se necessario anche controcorrente”. In un messaggio fatto pervenire al Comandante dell’Istituto il sindaco Piero Fassino ha stigmatizzato il ruolo centrale della formazione militare nel sistema culturale cittadino, a fianco degli atenei e degli organismi internazionali. Una missione cruciale, quella del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, la cui portata va di pari passo con l’importanza di una città scelta dalle Nazioni Unite anche per le caratteristiche di innovazione e ricerca che da sempre contraddistinguono l’identità culturale subalpina. Il Generale Ruggiero, il prossimo gennaio assumerà le funzioni di Vice Comandante del NATO Land Command ad Izmir (Turchia).

Ex allievo bocciato 30 anni fa telefona alla scuola: "C'è una bomba"

carabinieri autoQualche giorno fa aveva chiesto copia del diploma perché, aveva detto, voleva iscriversi all’università, ma questo gli era stato rifiutato

 

Ex allievo oggi 51enne. evidentemente il rancore per la bocciatura del passato covava da tempo. La telefonata dell’ex alunno  ha fatto scattare l’allarme bomba all’istituto tecnico Pininfarina di Moncalieri. L’uomo, comunica l’agenzia Ansa,  è stato individuato dai carabinieri, denunciato per procurato allarme dai carabinieri e accompagnato in ospedale per ragioni psichiatriche. Nella stessa scuola era stato bocciato alla maturità di 30 anni fa. Qualche giorno fa aveva chiesto copia del diploma perché, aveva detto, voleva iscriversi all’università, ma questo gli era stato rifiutato.

No Tav, Maddalena: "Dolo diretto e intenzionale"

no tav notteNei loro confronti viene riproposta l’accusa, che era caduta in primo grado, di terrorismo per l’assalto al cantiere della Tav, del 14 maggio 2013

 

Il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena durante la requisitoria  del processo d’appello per quattro anarchici No Tav ha dichiarato: .”Non è sufficiente il dolo eventuale, si deve piuttosto parlare di dolo diretto e intenzionale”. Nei loro confronti viene riproposta l’accusa, che era caduta in primo grado, di terrorismo per l’assalto al cantiere della Tav, del 14 maggio 2013.