ilTorinese

Magliano: i volontari tornino in tutti i reparti

Pandemia finita anche per l’OMS



L’emergenza pandemica è ufficialmente terminata (tale è stata dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità lo scorso 5 maggio), eppure in molti Reparti degli Ospedali piemontesi i Volontari non hanno ancora accesso. Ho  presentato un Question Time per chiedere come intenda intervenire la Giunta per permettere nuovamente ai Volontari, in maniera uniforme in tutte le strutture ospedaliere regionali, di essere presenti e attivi nei Reparti. Diverse Associazioni segnalano di non avere ancora ottenuto il permesso di tornare a svolgere la propria attività in alcuni dei Reparti ospedalieri della nostra Regione, sul territorio della quale – sempre secondo le testimonianze delle Associazioni – si registra una certa disomogeneità: se strutture come l’Ospedale di Rivoli e il Regina Margherita di Torino sono tornate, per esempio, ad ammettere i Volontari non solo presso l’Area Accoglienza, come anche presso i singoli reparti, nei reparti di altre strutture piemontesi l’ingresso ai Volontari non risulta ancora consentito. Siamo convinti che, dopo oltre tre anni, esistano tutte le condizioni affinché i Volontari possano tornare a essere presenti in corsia a dare quel conforto e quel calore umano così necessari.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Le otto montagne Cinema nel Parco del Castello di Miradolo

Muta-Morfosi torna in scena il 14 luglio

Muta-Morfosi, scritto e interpretato dall’artista salernitana Sara Lisanti, introdotto dal reading poetico di Gian Giacomo Della Porta (Premio Quasimodo 2017 e Mario Soldati 2021) torna in scena il 14 luglio alle ore 20:00 presso la Sala Molinari del Polo Culturale Lombroso 16, all’interno della rassegna “La terrazza della felicità”

Dopo il successo del 30 giugno allo Spazio Trama (evento in collaborazione con LaFeltrinelli Torino) e del 6 luglio al GreenBox di via Sant’Anselmo, Muta-Morfosi tornerà in scena venerdì 14 luglio, alle ore 20:00, presso la Sala Molinari del Polo Culturale Lombroso 16, in via Lombroso 16, a Torino.

Lo spettacolo avrà inizio a partire dal momento poetico denominato “La calma della crisalide”, simbolo di imminente trasformazione, un‘interpretazione contemporanea della poesia del cambiamento.

Tale poesia contiene in sé la forza che precede la realizzazione della bellezza, preparando lo spettatore alla fase della pièce in cui la parola lascia spazio ai colori, al silenzio e, infine, alla musica di un’immagine in movimento, interpretata dall’artista Sara Lisanti, ricca di talento, che, partendo da un bozzolo, si troverà  rinchiusatutta all’interno della propria sofferenza. Ci troveremo di fronte alla consapevolezza ultima dell’artista, finalizzata a innescare le successive fasi della metamorfosi, fino a approdare a una nascita che è  anche, al tempo stesso, rinascita.

Attraverso una continua stratificazione di suoni che andranno a determinare l’intensità di ogni sequenza della perfomance artistica, la Lisanti cambierà pelle più volte prendendo spunto dalla muta tipica dei rettili e armonizzandosi nel più umano concetto di “venire al mondo”.

I moduli nel calcio Prima puntata

 

Comincia oggi un viaggio di quattro puntate in cui soddisferemo la curiosità di tanti tifosi che chiedono chiarimenti riguardo all’impostazione tattica data dagli allenatori ai giocatori, rispetto alla loro disposizione in campo. I moduli di calcio sono diventati i veri protagonisti della storia di questo sport quando da una tipologia di gioco più aperta,basata sulla tecnica dei giocatori più forti,si è passati ad un tipo di gioco sempre più tattico costruito, soprattutto, sulle caratteristiche degli avversari e come contrastarli in maniera efficace. Scopriamo dunque insieme cosa sono, nello specifico, i moduli tattici del calcio e quali sono gli schemi più diffusi in questo momento.Cominciamo con il 3-3-1-3,che diventa a sua volta il 3-4-3,chiamato anche schema a forcone perché i quattro attaccanti sembrano formare la punta di un forcone. Questo era un modulo molto usato in passato per contrastare il catenaccio, mentre oggi viene usato meno.
Tre difensori centrali abili nel contrasto e pronti a rilanciare l’azione,senza sbilanciarsi troppo, quattro centrocampisti,due centrali a cui viene richiesto il rilancio dell’azione in fase di possesso palla e una grande attenzione di contrasto in fase di difesa.I due terzini devono esser abili sia nel difendere che nell’offendere,con un grande dispendio d’energia.
I tre attaccanti in realtà sono soprattutto una coppia d’ali o trequartisti laterali supportati dai due terzini di fascia che in fase d’interscambio forniscono il più possibile palloni giocabili al centravanti,meglio se potente fisicamente,col compito di far il maggior numero di reti possibili.Un grande esempio viene dato dal tecnico Gasperini e dalla sua Atalanta,magnifica interprete di questo modulo.

Enzo Grassano

Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival

Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival ed entrerà in carica nel 2024 per dirigere il 42° TFF.

La scelta del Comitato di Gestione di Giulio Base è maturata valutando molto positivamente il progetto presentato, oltre alle caratteristiche del candidato che presenta profonda conoscenza del cinema e della sua storia, spiccato gusto sia per il cinema cinephile che per il cinema popolare, ottimi rapporti con l’industria nazionale e internazionale nonché elevate competenze di gestione e di comunicazione.

Il presidente Enzo Ghigo ci tiene ad affermare con assoluta determinazione che questa scelta è avvenuta esclusivamente valutando i meriti del candidato e non è stata in alcun modo condizionata da valutazioni esterne.

Giulio Base verrà ufficialmente presentato alla fine del 41° Torino Film Festival, quale ideale passaggio di testimone tra lui e l’attuale direttore Steve Dalla Casa, e da quel momento assumerà ufficialmente il ruolo di direttore.

Nato a Torino nel 1964, Giulio Base ha conseguito due Lauree: la prima in Lettere Moderne (tesi in Storia e Critica del Cinema), la seconda in Teologia. Diplomato alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman (che ha poi diretto, nell’ultimo film del maestro).

Lavora nel cinema da più di 40 anni in qualità di regista, sceneggiatore, produttore, attore. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali firmando la regia di 29 titoli fra film di lungometraggio usciti nelle sale e/o opere di fiction tv. Come interprete (45 film) ha recitato per grandi nomi del cinema mondiale (fra cui Ridley Scott e Nanni Moretti).

È un giurato dei premi David di Donatello; dal 2021 è membro della Commissione di Classificazione Opere Cinematografiche presso il Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema); Alberto Barbera l’ha chiamato a presiedere la giuria della sezione ‘Classici’ durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nel 2022.

“In cammino”, percorso turistico sulla Via Francigena

Progetto virtuoso fortemente voluto dalla Regione Piemonte per rendere agibile a tutti, anche ai diversamente abili un percorso turistico sulla via Francigena.
Inclusione e accessibilità sono fondamentali per rendere fruibile a tutti il percorso.
Oltre al progetto finanziato da Regione Piemonte e Mic. In collaborazione con molte realtà territoriali sotto la guida della Consulta persone disabili, nella cornice sabauda, nella sala del caminetto di Palazzo Madama sono stati presentati  il progetto regionale e la mostra curata dalla fondazione Carlo Acutis….Sui sentieri della Sindone.
Mostra che sarà visitabile, gratuitamente fino ad ottobre


Coinvolti ben tre assessorati regionali,il progetto, prevede attività in corso di realizzazione :  la formazione per gli operatori turistici, la mappatura degli itinerari per valutarne l’accessibilità, la realizzazione di pannelli multisensoriali, l’acquisto di ausili per le attività di accompagnamento e montagna terapia, l’attivazione di tirocini extracurriculari per disabili.

” In molti hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto – ha detto l’assessore Vittoria Poggio -. Un percorso straordinario quello della Via Francigena ed è un orgoglio grande quello di aver reso inclusive le visite. Sono state realizzate delle mappature, un lavoro mirato e puntuale affinché tutti , anche chi ha fisicamente delle difficoltà, possano partecipare attivamente

“La Via Francigena – ha dichiarato il  presidente Fondazione Torino Musei -, nota fin dal VII secolo, divenne in Piemonte lo snodo centrale delle grandi vie di fede. Fu un canale di sviluppo culturale dell’Europa del Medioevo, ma anch dei grandi centri. Il ruolo della mostra è anche quello di mettere in evidenza  il ruolo di Torino e del Piemonte come porta di ingresso dell’intera penisola. Interessante, lo spunto della mostra sul tema pellegrinaggio: riflessione esistenza e spiritualità”.

La Via Francigena in Piemonte  ha una lunghezza di circa 650 chilometri, coinvolge 107 comuni, cinque province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria) e quattro parchi naturali.

Quattro in particolare i percorsi: “Via Francigena di Sigerico” ( territorio Morenico Canavesano); Via Francigena della Valle di Susa (il tratto Monginevro – Arles si collega con il Cammino di Santiago di Compostela); Torino-Vercelli;  da Torino alla Liguria, attraverso i territori di Asti ed Alessandria.

GABRIELLA DAGHERO

Duello tra l’ex Ministro Roberto Castelli, Presidente di Autonomia e Libertà, e Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord

Castelli avverte De Luca: “Sull’Autonomia vi aspettiamo alla prova dei fatti”

Un incontro cordiale, partito da posizioni distanti e tanti temi da chiarire.
A Ponti sul Mincio, alla Festa dell’associazione presieduta da Castelli, un confronto serrato si è svolto sabato 8 luglio sui temi irrisolti del rapporto tra il Nord e il Sud.
Roberto Castelli rappresenta l’anima leghista e nordista che non ha mai abbandonato le battaglie dell’autonomia, del federalismo, del principio costituzionale della sussidiarietà, dell’identità regionale.
” Il residuo fiscale del Nord – afferma – cioè il saldo negativo tra le tasse versate a Roma e quanto ritorna sui territori attraverso i servizi, è di 56 miliardi all’anno per la sola Lombardia e non ha pari al mondo. E’ il “sacco del nord” e grava in maniera insostenibile sulle nostre famiglie e imprese. Non c’è controllo sui beneficiari e non nascono pratiche amministrative virtuose che progressivamente sgravino il Nord. Vogliamo l’autonomia in materie strategiche come la scuola, l’istruzione, i programmi, le graduatorie dei professori: l’autonomia prevede che a trasferimenti invariati, la spesa destinata per una materia, la scuola ad esempio, sia interamente gestita dalla Regione con possibilità di sviluppare pratiche migliori, e trattenere le somme liberate per altri scopi. E’ una partita a saldo zero per lo Stato, ma dal pantano di Roma non arriva niente, lì tutto muore”.
Il riferimento è anche al Ddl Calderoli, che suscita enormi perplessità.
Cateno de Luca si autodefinisce “Sindaco di Sicilia” e propugna una politica per il Sud basata su una vera autonomia, con una gestione delle risorse e dei territori strappata dalle mani a “una classe dirigente parassitaria che tradisce la sua terra”.
Rivendica le accise sul petrolio raffinato in Sicilia, una partita da 9 miliardi all’anno che ora finiscono nelle casse dello Stato: una somma che spetta alla Regione, con la quale, secondo De Luca, la Sicilia potrebbe sostenere la sua spesa sanitaria, e calmierare i costi del carburante alla pompa di benzina. Castelli ha concordato su questo tema con De Luca, definendo fondate le sue ragioni.
I duellanti non si sono risparmiati, Castelli ha attaccato De Luca dicendo che “è ben strano che voi neghiate l’autonomia alle Regioni del Nord mentre voi godete dello Statuto speciale”.
Cateno De Luca si è spinto ad affermare che “penso che le risorse debbano restare nei territori dove sono state generate” e che “il Sud deve avere una vera autonomia ed emanciparsi da una classe

dirigente parassitaria”. Partono le cannonate contro il comune avversario, la palude romana. Il clima è acceso, cordiale, il dibattito si chiude evocando le macro-regioni, idea cara a entrambi.
Cateno De Luca è un uomo determinato ed è a caccia del 4% nazionale in vista delle Europee: lo sanno tutti, vuole consensi, alleanze, voti. E’ davvero l’uomo del nuovo corso per il Sud o è l’ennesimo volto di un Sud che vuole essere assistito? Il Presidente Castelli tiene la guardia alta.
In mezzo alle bandiere della Padania mescolate a quelle di “Sud chiama Nord”, si canta il Nabucco, tutti in piedi, Siciliani compresi, i Padani apprezzano, scambio di doni, Cateno De Luca torna nella sua Taormina con una scintillante carta d’Identità della Padania autografata da Castelli: spuntano i cannoli della pace, ma al di là della simpatia e della cordialità, il Presidente Castelli avverte De Luca: “Sull’Autonomia vi aspettiamo alla prova dei fatti”. Stiamo a vedere.

MASSIMO IARETTI

Motociclista muore sbalzato sull’asfalto

Un motociclista di 45 anni, residente in provincia di Sassari, è deceduto ieri sera in un incidente con una vettura a Sale, in provincia di Alessandria. L’uomo era in sella a una Honda Pc 600 ed è stato sbalzato sull’asfalto. Indaga la polizia stradale di Tortona.

Sicurezza, Forza Italia: “sui reati Lo Russo prenda meglio la mira”

“Partendo dal presupposto che qualsiasi controllo delle forze dell’ordine per ripristinare la legalità nelle nostre periferie e in particolare a Barriera di Milano, è doveroso e anzi andrebbero intensificati, come peraltro abbiamo sempre richiesto, siamo rimasti esterrefatti dal fatto che dal comunicato della Questura non si evinca che sia stata sequestrata droga. Se così fosse siamo di fronte a una situazione paradossale: il Sindaco ai giornalisti invitati per la passerella elettorale afferma di essere intervenuto su un immobile oggetto di spaccio a cielo aperto ma poi, alla prova dei fatti vengono contestati reati di tutt’altro genere: legati più che altro a forme di abusivismo come allacciamenti illegali alle utenze elettriche, residenze non dichiarate, difformità edilizie. Tutti comportamenti facilmente perseguibili nei mesi scorsi dal corpo dei Vigili Urbani se solo il Sindaco avesse dato l’ordine di intervenire al riguardo. Perchè si è aspettato fino a ieri visto che lo stesso Primo cittadino ammette che la situazione era nota da tempo? D’altra parte un primo cittadino avrebbe potuto partecipare ad un blitz antidroga? La Questura l’avrebbe permesso se poteva essere messa a rischio la sua vita e quella dei giornalisti presenti? Comprendiamo che le elezioni si avvicinano ma ribadiamo che se si vuole affrontare il problema seriamente è necessario concentrarsi dove i reati gravi si consumano quotidianamente nell’indifferenza dell’Amministrazione Cittadina. Le segnalazione non mancano da parte dei comitati di quartiere, residenti, consiglieri circoscrizionali e comunali. E’ solo necessario prendere bene la mira e non parliamo di quella a favore di telecamera, caro signor Sindaco!”. Ad affermarlo in una nota i coordinatori provinciale e cittadino di Forza Italia, il Senatore Roberto Rosso e Marco Fontana e il responsabile cittadino del Dipartimento Sicurezza Raffaele Petrarulo per il partito.