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Espropri Tav, Ruffino (Fi): “Gli indennizzi siano congrui”

Al via le operazioni per l’esproprio temporaneo ma per un tempo ancora non definito dei 45 appezzamenti di terreno, per un totale di circa 4 ettari, su cui Telt, la società costruttrice della Tav, intende creare un corridoio ecologico per la farfalla Zerynthia Polyxena, specie protetta alcuni esemplari della quale sono stati rinvenuti a ridosso del cantiere di Chiomonte.

È del tutto naturale che i proprietari dei terreni interessati si attendano un congruo indennizzo per la cessione, sia pure temporanea, del loro terreno. Gli espropri avviati questa mattina testimoniano in qualche modo la “sensibilità” ecologica con cui si muove la Telt. Il fatto che alcuni proprietari non si siano presentati non dovrebbe comportare ritardi ulteriori. La Tav procede, è il messaggio chiaro dell’iniziativa. Con buona pace di chi vorrebbe tenere la Valsusa fuori da un’importante occasione di sviluppo.

 

on. Daniela Ruffino, deputata  di Forza Italia

Salvini al Lingotto e le Sardine al Valentino

La sala dei 500 del Lingotto strapiena e centinaia di persone anche all’esterno. Così i torinesi e i piemontesi del Carroccio hanno accolto Matteo Salvini a Torino

“Con l’affetto che ricevo da ieri sera (dopo la richiesta di metterlo sotto processo, ndr) quando saremo di nuovo al governo lavoreremo il doppio”, ha detto il leader del Carroccio, accompagnato dal segretario regionale e capogruppo alla Camera Riccardo Molinari. “E alle prossime elezioni comunali vinceremo anche a Torino”, ha aggiunto.

In concomitanza con il comizio di Salvini, al Valentino si sono riunite le sardine subalpine in un happening all’insegna della solidarietà, contro l’odio: “mandiamo un bacione a Salvini”, il filo conduttore del flash mob.

 

(foto: il Torinese)

Grimaldi, Luv: “Basta revisionismo, più risorse per libri di storia”

Giorno del Ricordo: “la Regione distribuirà nelle scuole un fumetto di estrema destra con palesi errori storici”

La Regione Piemonte ha annunciato, attraverso l’Assessora alla Scuola, Elena Chiorino, la prossima distribuzione gratuita del fumetto Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana. “Questo testo – annuncia Grimaldi capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione – ha due ordini di problemi uno di tipo formale e uno di aderenza storica dei fatti raccontati”.

Dal punto di vista formale infatti, il fumetto è pubblicato da Ferrogallico, una casa editrice di fumetti vicinissima all’estrema destra, nel cui consiglio d’amministrazione siedono, tra gli altri, il cantautore fascista Federico Goglio, nome d’arte Skoll, e i dirigenti di Forza Nuova Alfredo Durantini (segretario provinciale a Milano) e Marco Carucci (responsabile della comunicazione, che in passato ha annunciato un rogo di libri «inneggianti all’omosessualità»). Ferrogallico è anche unita da un «accordo di collaborazione» a un’altra casa editrice, Altaforte, che è espressione di Casapound (ricordiamo la nota vicenda del Salone del libro) e in particolare del suo esponente Francesco Polacchi, titolare anche del marchio d’abbigliamento Pivert. In ultimo, gli autori di Foiba rossa sono Beniamino Delvecchio (disegni) ed Emanuele Merlino (soggetto e sceneggiatura): quest’ultimo è figlio di Mario Merlino, nome notissimo del neofascismo italiano.

La matrice neofascista degli autori e degli editori si rovescia naturalmente sul testo che verrà distribuito agli alunni piemontesi, ed è la scarsissima aderenza storica delle avventure narrate nel fumetto a preoccupare maggiormente Grimaldi: “nel fumetto si fa percepire erroneamente un passato mitico puramente italico dell’Istria, con la presenza slava, pur millenaria, completamente rimossa, oppure la riproduzione di una falsa ordinanza di pulizia etnica anti-italiana nel Trentino e sull’Adriatico orientale che sarebbe stata firmata dall’imperatore austriaco Francesco Giuseppe in persona e a un falso ordine di Tito che avrebbe ordinato sic et simpliciter di cacciare gli italiani dall’Istria (p. 13 e p. 48, entrambi completamente smentiti dai fatti)”.

“In questo contesto – attacca Grimaldi – è totalmente priva di senso la riproduzione della entusiastica e spontanea aderenza all’Italia degli istriani, che in molti casi fu invece un’italianizzazione forzata e una snazionalizzazione violenta, così come appaiono assolutamente fuori luogo i lunghi momenti in cui il buon patriarca italico esibisce la camicia nera in scene di altruismo e magnanimità e tutti i saluti fra i popolani assomigliano decisamente a saluti romani”.

“È un refrain che torna ciclicamente e da cui non riusciamo a uscire – commenta Marco Grimaldi –. È successo anche ieri, quando all’interno della richiesta delle dimissioni del Presidente di Atc Nord, dopo le ignobili dichiarazioni in cui rivendica il suo essere fascista, grazie al Consigliere Marrone (tra gli entusiasti di questa iniziativa regionale) siamo tornati a parlare di foibe, e della lotta di liberazione come guerra civile in cui si usano i crimini come strumenti retorici volti a riequilibrare le responsabilità che la Storia ha già assegnato chiaramente”.

“Se vi è stata una frammentaria conoscenza della nostra Storia – prosegue Grimaldi – i progetti atti a far luce sul contesto istriano sono meritori, ma solo se chiariscono anche le circostanze della pulizia etnica avvenuta in quei luoghi, le atrocità commesse dagli eserciti italiani e tedeschi durante la guerra o l’italianizzazione forzata a cui fu sottoposta l’Istria. Continuare a parlare di guerra civile, raccontare storie parziali e inesatte non è invece la strada corretta”.

“La Regione Piemonte non ha i fondi per distribuire copie della Costituzione italiana, per supportare le istituzioni che si occupano di memoria e resistenza anche piemontese – conclude Grimaldi –, ma li trova per distribuire a pioggia un prodotto qualitativamente pessimo e parziale, legato a triplo nodo al neofascismo italiano. Se alla Giunta Cirio sta a cuore lo studio della storia nelle scuole piemontesi – conclude Grimaldi – chiederemo già martedì in aula di riservare risorse per dare gratuitamente i libri di testo di questa materia a tutte le alunne e gli alunni di ogni scuola di ordine e grado”.

Rivarolo-Chieri: “Continuano disagi e disservizi”

Il  consigliere regionale Alberto Avetta (Pd)   ha presentato un’Interpellanza sulle problematiche relative alla linea SFM1 Pont-Rivarolo-Chieri

 “COSA PENSA DI FARE LA REGIONE? A QUANDO IL PASSAGGIO A TRENITALIA?”

“Sulla linea Canavesana i disagi non solo continuano ma addirittura aumentano, come dimostrano i fatti degli ultimi giorni, Quando si farà certezza sui tempi del passaggio di gestione da GTT a Trenitalia? In che modo la Regione pensa di affrontare questa difficile fase transitoria con l’obiettivo primario di limitare i disagi per l’utenza? Quando verranno auditi in Commissione i vertici di Trenitalia e dell’Agenzia Mobilità piemontese?”: è quanto chiede il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che  ha presentato un’Interpellanza sulle problematiche relative alla linea SFM1 Pont-Rivarolo-Chieri.

“L’11 febbraio verso le 7, a causa di un guasto che ha interessato i passaggi a livello di Feletto, è stata sospesa la circolazione sulla linea. Il blocco ha generato significativi disagi ai pendolari, perché molti treni hanno accumulato ritardi per oltre 60 minuti. Sempre l’11 febbraio, nel pomeriggio un altro treno, quello delle 16.39, si è dovuto fermare prima di San Benigno Canavese, perché un passaggio a livello era rimasto aperto. Il 12 febbraio la corsa delle 7.49 da Rivarolo è partita solo alle 8.19 per attendere l’arrivo, da Torino, di un convoglio funzionante. Episodi che si ripetono con una sconcertante frequenza, mettendo anche a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. E nonostante le ampie rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi dagli utenti, il costo dell’abbonamento è passato da 87 a 89,50 euro. Il 9 dicembre avevo chiesto alla Commissione Trasporti del Consiglio regionale di audire quanto prima i vertici Trenitalia e dell’Agenzia della mobilità, ma nulla è successo. E’ possibile che a fronte di questi ripetuti episodi e delle proteste da parte dei pendolari, in Commissione nessuno si sia accorto di nulla? Cercare di capire cosa sta succedendo e attivarsi per trovare soluzioni? Insomma, sulla linea Canavesana nulla è certo, né se i treni arrivano, né se saranno puntuali, né quando subentrerà Trenitalia: l’unica cosa ad essere certa sono i ritardi, i disservizi e l’aumento dei costi”.

Chi è più civico tra destra e sinistra? In politica torna di moda la società civile

Si rimescolano le carte della società civile torinese e si scopre, ad esempio, che l’ Ordine degli architetti d Torino, sempre politicamente schierato a sinistra svolterebbe passando con Salvini

Massimo Giuntoli è in odore di santità leghista. E giovedì il Matteo leghista sarà nella nostra città. Profumo di elezioni ? Mah, forse. Chissà, per ora c’ è questa competizione tra destra e sinistra per stabilire chi è più civico.

Ci sono buone notizie, Riccardo Molinari riprende il capogruppo del Carroccio in consiglio regionale: sbagli di grosso, anzi vi sbagliate di grosso, nessun aumento degli stipendi. Ci mancherebbe altro. Peccato che gli sia sfuggita Biella, ma non si può avere tutto dalla vita. Ma si riapre il problema della nuova classe dirigente, dalla Lega ai Cinque stelle. Forse è anche per questo che sia Salvini che Cirio si stanno appellando alla società civile. Giorgia Meloni è fuori quota. La botta di Roberto Rosso (ancora in carcere) è stata forte. Così lei si fida dei vecchi sodali con il busto di Mussolini sul comodino. Cirio prima nomina Songa e poi ne chiede le dimissioni. Direi originale. Una cosa è certa: a Torino con i pentastellati la città è caduta dalla padella nella brace, mi sa che in regione c’ è il replay. In Comune durano 5 anni ed il Regione dureranno 5 anni. Anche i consiglieri regionali tengono famiglia. Anche il pd se la cava egregiamente in problemi di difficile soluzione. A Bruino il segretario esalta Tito. Che tempismo. Chiampa se la ride.

Ora vediamo che fate sulle nomine di Fondazione SanPaolo e Camera di Commercio di Torino. Eccola Chiaretta a disposizione. Ditemi che debbo fare! Alla fine si ricorda che il daddy è stato socio di Carbonato, ex Presidente di Unione industriale. Su Camera di commercio la gara per le designazione è aperta. Prima era Fiat che decideva. Poi Unione industriale senza Fiat, e ora è difficile che decida l’ Unione senza industrie. Artigiani e commercianti sono pronti  nel dire che ora ci sono loro. Magari anche loro seduti su un cumulo di macerie, ma, piaccia o non piaccia ci sono loro. Mi sembra più chiusa la partita in Fondazione SanPaolo. Il Professore Profumo docet. E FinPiemonte? Tutto in alto mare. Poi il caos Cina ha delle immediate ripercussioni sull’export made in Piemonte. Non ci resta che piangere. Oggi mi facevano notare che se salta la cassa integrazione la gente smetterà di consumare. Si rimane basiti quando si sente Padoan che rimane basito anche lui  sui nuovi dati negativi della economia italiana. Rincara la dose dicendo che tutti gli economisti non se lo aspettavano. Domanda: dove sono stati in questo ultimo anno? Ma ecco una novità. Alcuni del Pd, in verità sottovoce, sostengono che un conto è la base grillina, un conto il gruppo dirigente. Già sentito questo ragionamento, diciamo 50 anni fa. Ma tant’è. Praticamente vuol dire: per le comunali liste civiche tra sinistra e pentastellati mascherati da (appunto) liste civiche. Il brivido nella schiena continua a tormentarmi. Mai limite al peggio.

 

Patrizio Tosetto

Pulizie e vigilanza, M5S: “Incontro con ministro primo passo”

On. Jessica Costanzo: “da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza”

“ORA TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI” 
Ieri pomeriggio Ministero del Lavoro ha convocato un primo tavolo di approfondimento per discutere del rinnovo dei contratti nazionali nel settore delle imprese di pulizie/multiservizi e nel settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Presenti, oltre alle sigle sindacali confederali FILCAMS, FISASCAT, UILTUCS, la deputata M5S Jessica Costanzo, da tempo attiva sul fronte della vigilanza. “Ritengo questo primo incontro un passo fondamentale – afferma la deputata – perché da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza. La Ministra del Lavoro Catalfo sarà parte attiva del confronto con le controparti, e gli obiettivi devono essere comuni: a fronte del mantenimento dei profitti, occorre che vengano tutelati i diritti dei lavoratori e la loro condizione economica. Troppo spesso infatti i lavoratori devono convivere con bassi salari e un’alta mobilità dovuta a meccanismi di appalti poco tutelanti. Per quanto mi riguarda – conclude la deputata – sarò in prima linea e garantisco il massimo supporto”.

Gioco d’azzardo, Grimaldi (LUV): “Nessuna marcia indietro”

“Procura e forze dell’ordine esercitino il controllo e la legge sia applicata alle grandi sale VLT”

“Da giugno a oggi, la Giunta non ha mai incontrato i responsabili dei Sert e gli operatori che si occupano di ludopatia, come dichiarato dallo stesso Coordinatore regionale dei Servizi per il gioco d’azzardo in Piemonte, Paolo Jarre. Nel frattempo, anche i dati del 2019, di prossima pubblicazione, confermano il trend positivo dovuto alla nostra legge sul contrasto al gioco d’azzardo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, a seguito della conferenza stampa del PD sul gioco d’azzardo in Piemonte, e delle mobilitazioni di Libera e dei Comuni piemontesi.

Dopo l’Ires, già gli uffici dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte avevano premiato la bontà della l.r. 9/2016. Secondo i dati della Regione Piemonte, i piemontesi giocano meno d’azzardo e hanno perso meno soldi rispetto al resto d’Italia. Si parla infatti di 770 milioni giocati in meno ogni anno in Piemonte, con una sensibile contrazione delle perdite (-18% contro il -3% italiano). Inoltre la Regione Piemonte ha messo nero su bianco che l’eliminazione delle slot machine dalle città piemontesi non ha incentivato l’uso del gioco online: in Piemonte infatti è aumentato del 45%, meno del 48% nazionale.

“Sono risultati incontestabili” – prosegue Grimaldi – “soprattutto tenuto conto che la legge non è stata applicata ancora alle grandi sale VLT e che da giugno, di fatto, c’è stata un’omissione dei controlli. Al riguardo, occorre che la Procura apra un’inchiesta sui mancati controlli e che le forze dell’ordine si impegnino a esercitarli. Non possiamo permetterci di temere chi ‘in questo gioco’ è più forte e più grande.

Infine” – conclude Grimaldi – “da più di un anno sono ferme le gare e la campagna di comunicazione, mentre rimangono ancora 500mila euro da spendere fra quelli destinati ai progetti sull’educazione e l’informazione sul contrasto alla ludopatia, inclusi quelli per il logo da affiggere nei locali slot free. Una vergogna, la verità è che la Giunta non solo vuole cancellare la legge, ma da mesi la sta boicottando attivamente”.

 

In Regione fino a 350 nuovi assunti nel triennio

In precedenza la commissione si era occupata delle prime determinazioni sulla proposta di legge presentata dalla Lega che intendeva modificare la composizione degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio e l’indennità dei componenti della Giunta. Su quest’ultimo punto la Lega ha subito annunciato un emendamento soppressivo, in vista di una riflessione successiva sul tema. Il provvedimento è stato motivato dalla volontà di superare lo squilibrio tra le indennità dei consiglieri e quelle degli assessori, a vantaggio dei primi, riconoscendo così le maggiori responsabilità in capo all’esecutivo.

Elementi questi ultimi condivisi anche da alcuni intervenuti tra le minoranze, che hanno però chiesto di ridiscutere nel suo complesso il riequilibrio delle indennità e la composizione degli uffici di comunicazione, evitando un aumento dei costi totali. La sollecitazione è stata fatta propria dai proponenti, che rilanceranno su questi temi il confronto con il resto del Consiglio.

I giovedì di IdeaTo e AreaDem

“Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte

INCONTRI CULTURALI DI APPROFONDIMENTO  “VERSO TORINO 2021”

L’associazione culturale IdeaTo, in collaborazione con AreaDem, organizza alcuni appuntamenti incentrati su crisi e prospettive di ripresa economica e sociale della città di Torino nel percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2021. “Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte. Il primo ciclo di incontri è finalizzato a individuare le cause che, dopo un periodo positivo generato dai Giochi Olimpici e dalle iniziative collegate a “Italia 150”, hanno portato Torino in una situazione di stagnazione prima e di recessione poi. “Questi appuntamenti saranno un’occasione di confronto con esperti sulle prospettive del sistema economico, sul ruolo dell’Università, su ricerca e cultura, sulla composizione sociale di Torino e dell’Area Metropolitana, sulle politiche territoriali quali fattori di riequilibrio, di tutela ambientale, di sviluppo e di crescita economica” afferma Gallo.

Gli incontri si terranno il giovedì dalle ore 18 alle 20.00 e saranno moderati da Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola, già assessore comunale di Biella e Presidente di ATAP azienda trasporti Biella e Vercelli, che, nello specifico, introdurrà il primo incontro.

Il ciclo di incontri terminerà il 9 Aprile.

“Ringraziamo tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito. Vogliamo prima di tutto offrire un luogo per capire e discutere delle radici di Torino e, poi, studiare i programmi per il futuro” concludono Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola

Il primo ciclo si intitola:  “Torino un’identità in crisi e la difficile ricerca di una nuova governance urbana”.

Primo appuntamento giovedì 13 ore 18 presso IdeaTo Via Pastrengo 3, con la partecipazione del Prof. Pichierri sul tema
“ Il sistema economico torinese tra crisi e opportunità: il ruolo dell’attore pubblico”

Il Giro d’Italia di Salvini fa tappa a Torino

Giovedì 13 febbraio a Torino il Segretario Federale della Lega, accompagnato dall’on. Riccardo Molinari, Capogruppo alla Camera, e segretario della Lega Piemonte, salirà sul palco del Lingotto (via Nizza) alle 18. Presenti parlamentari, assessori e consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali  militanti ed elettori

“In tutto il Paese, dal Sud al Nord – sottolinea l’on. Riccardo Molinari – gli italiani sono stanchi e arrabbiati, si sentono presi in giro da un Governo PD 5Stelle che sta sfasciando la nostra economia, come i dati degli ultimi mesi e purtroppo anche le previsioni per il 2020 certificano in maniera inequivocabile. Pensando al nostro Piemonte, non si può non essere molto preoccupati per il pressappochismo con cui il Governo Conte 2 sta affrontando, o meglio non affrontando, situazioni molto critiche, sul fronte occupazionale, come quelle di FCA e Ilva (che ha un importante stabilimento a Novi Ligure). Per non dire del disastro sul fronte giudiziario, e dei flussi di migranti di nuovo in costante aumento. Anche qui i numeri parlano da soli. Ma la Lega non molla: chiediamo che questo Governo si dimetta subito dopo il referendum di fine marzo, e che la parola sia restituita al popolo italiano, che ha il diritto di scegliere da chi vuole essere governato.  L’attuale esecutivo sa bene di essere sostenuto da una maggioranza parlamentare priva di consenso nel paese reale.  Per questo guadagnano tempo, tirando a campare in maniera inconcludente, senza affrontare le diverse emergenze sul tappeto: tutto questo, però, sta avvenendo sulle spalle e sulla pelle di 60 milioni di persone, ed è assolutamente intollerabile”.