ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 554

Più donne nei CdA

Prossimi appuntamenti il 10 e 17 ottobre 2018 presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia


Con un approfondimento dedicato ai temi della “diversità” e del “benessere organizzativo”, ha preso il via, il 3 ottobre, il ciclo di incontri formativi “Più donne dei CdA”, promosso dal Tavolo di Lavoro regionale presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Torino.  L’incontro, ricco di interventi e quesiti posti dalle/i numerose/i partecipanti da tutto il Piemonte, è stato introdotto dalla Consigliera di Parità regionale, Giulia Maria Cavaletto che ha sottolineato la crescente importanza di questo patrimonio di conoscenze per un management attento alla valorizzazione delle risorse umane, fattore di crescita della competitività aziendale.  L’excursus, avviato con la normativa in materia antidiscriminatoria, ha affrontato il delicato rapporto tra razionalità economica e benessere dei dipendenti, l’importanza delle “soft skill” e la gestione dei conflitti all’interno di un CdA. Gli interventi sono scesi nel dettaglio anche dell’insieme di vantaggi fiscali, strumenti operativi, processi e pratiche consolidate, utili ad integrare l’attenzione alle differenze (di genere, età, cultura) e al benessere fisico, psicologico e sociale nelle misure di welfare aziendale. E se le donne in ruoli apicali sono importanti per migliorare l’attenzione al benessere organizzativo, è ancora fondamentale – ha ricordato la Presidente dell’Ordine degli avvocati, Michela Malerba nei saluti iniziali – che imparino a superare le resistenze e a “farsi avanti”, a “osare” perché la loro presenza è quanto mai importante nelle posizioni di responsabilità.Il ciclo formativo proseguirà, sempre presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Torino dalle ore 14.00 alle 18.00, mercoledì 10 ottobre su “LETTURA DEL BILANCIO PER ADDETTE NON DI AREA FINANCE”. La formazione introdurrà l’insieme di indicatori di bilancio utili allo sviluppo di un modello di lettura e di un sistema di flussi informativi, per identificare tempestivamente situazioni di crisi, a garanzia della sopravvivenza dell’entità aziendale.


Mercoledì 17 ottobre su “INDUSTRIA 4.0”, sarà illustrato il quadro di investimenti in digitalizzazione 4.0 previsto per le imprese, nell’ottica di avvicinare le persone, che vogliano candidarsi a ricoprire ruoli di responsabilità e dirigenziali, alla conoscenza dei linguaggi e degli strumenti più innovativi a garanzia di migliori risultati aziendali. Nello specifico saranno affrontati i vantaggi dello “smart working” a favore della qualità di lavoro e vita, delle tutele dei lavoratori in impresa 4.0, gli strumenti a supporto dell’innovazione e gli impatti fiscali previsti nella legge di Bilancio 2018.

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E’ ancora possibile iscriversi ai prossimi incontri. La partecipazione è libera ed è previsto l’accreditamento da parte degli Ordini professionali degli Avvocati di Torino, dei Consulenti del Lavoro di Torino, dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino.

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Modalità d’iscrizione:
– iscritte/i agli Ordini professionali presso le segreterie/siti internet dei propri enti
– iscritte/i a Federmanager Minerva inviare email a: minerva@fmto.it
– iscritte/i all’Università di Torino inviare email a: cirsde@unito.it
– non iscritte/i agli Enti sopra elencati inviando e-mail a: donneneicda@regione.piemonte.it

Programma dettagliato sul sito della Regione Piemonte alle pagine:
http://www.regione.piemonte.it/lavoro/
http://www.regione.piemonte.it/diritti

Divieto Euro 3 diesel, dibattito in Comune

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO

L’assessore alle politiche per l’ambiente Alberto Unia ha risposto, questo pomeriggio in Sala Rossa, ad una richiesta di comunicazioni di Fabrizio Ricca (Lega Nord) riguardante il blocco della circolazione dei veicoli alimentati a gasolio “euro3”. Nel suo intervento, Unia ha risposto anche al question time proposto da Silvio Magliano (Moderati) “Blocco della circolazione e ministri di culto: semplice disattenzione dell’amministrazione o intenzione consapevole di limitare la libertà di culto?” e all’interpellanza presentata da Monica Canalis (PD): “Quali comunicazioni istituzionali alla popolazione torinese per il blocco euro 3 diesel”.

Alberto Unia ha dettagliato il suo intervenendo rispondendo inizialmente al consigliere Magliano: “La mancata presenza della deroga ai ministri di culto nasce dalla necessità di allinearsi alle decisioni e ai provvedimenti presi dal Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria di Città metropolitana. Il criterio di individuazione della lista di deroghe è stato quello di contemplare le situazioni di reale necessità per i quali non è possibile l’utilizzo di mobilità alternativa. E come Città possiamo solamente restringere ulteriormente le deroghe, non renderle più ampie”. L’assessore alle politiche per l’ambiente ha quindi risposto alla consigliera Canalis: “Il provvedimento di limitazione al traffico è stato deciso sulla base dell’Accordo padano recepito dalla Regione Piemonte nell’ottobre del 2017 e stabilisce il divieto per i veicoli fino ad euro 3 diesel nelle aree urbane con popolazione superiore a 20mila residenti. Torino, nel recepire la normativa ed applicare il divieto ha dato comunicazione, nell’ottobre del 2017 delle misure che sarebbero entrate in vigore dall’ottobre di quest’anno. Nel giugno 2018 sono poi iniziati i lavori del Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria di Città metropolitana che, in più riunioni, ha concordato uno schema complessivo di limitazioni del traffico. Della comunicazione ufficiale di questa serie di provvedimenti si è fatta carico la Città metropolitana che, a giugno, luglio e settembre di quest’anno, con altrettanti comunicati ufficiali ha specificato le caratteristiche delle misure approvate”.Infine la risposta di Unia al consigliere Ricca, firmatario della richiesta di comunicazioni: “Da quest’anno vengono adottate le misure previste dal protocollo padano. Rispetto al 2017 sono le stesse, salvo l’inserimento del divieto di circolazione agli euro 3 diesel. Le deroghe previste nella delibera che la Regione Piemonte ha approvato la scorsa settimana, hanno provocato qualche incomprensione che stiamo cercando di superareCi siamo incontrati con le amministrazioni della Città metropolitana per fare il punto della situazione e approfondire la questione. Abbiamo trovato un accordo di massima, stiamo ancora definendo glultimi dettagli”.

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Dopo quello dell’assessore Unia, si sono succeduti gli interventi dei consiglieri comunali.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Credo che la Regione non abbia saputo gestire questa situazione creando grande confusione nei comuni metropolitani. Si devono inserire deroghe per chi lavora e non ha possibilità di cambiare l’auto. E si tratta soprattutto dei piccoli artigiani, senza tutele e senza incentivi concreti per poter sostituire il mezzo automobilistico. Nel quadro di questa situazione chiedo cosa si intende fare per tutelare chi lavora.

Silvio Magliano (Moderati): Nell’ordinanza del 2017 i ministri di culto erano inseriti tra quanti potevano circolare mentre ora si dice che la Regione non inserisce queste persone. Sembra una cosa piccola ma è una limitazione grave. In quanto al blocco sulle auto euro 3 diesel, mancando gli incentivi, per i lavoratori che non possono sostituire la vecchia auto, diminuiscono le occasioni di lavoro. Chiedo allora all’assessorese sia possibile proporre l’apertura di un tavolo nazionale su questo tema.

Monica Canalis (PD): E’ mancata la comunicazione alla cittadinanza, non gli opuscoli o i comunicati stampa, ma quella capillare sul territorio, anche attraverso le circoscrizioni. Questa decisione è giunta all’improvviso e nessuno ha potuto prepararsi. Servono deroghe e incentivi per la rottamazione con i fondi bloccati dal Governo. Cosa sta facendo in questo senso l’Amministrazione?

Federico Mensio (M5S): Quando la smettiamo con le deroghe ai blocchi della circolazione? Diamo delle indicazioni definitive e non trasformiamo ogni volta le esenzioni in una strategia elettorale. Questione diffusione delle notizie: la comunicazione alla cittadinanza è stata fatta per tempo e, peraltro, è di competenza della Città metropolitana. Come noto è stato deciso un protocollo tra quattro Regioni; gli incentivi è giusto chiederli, ma i precedenti Governi cosa hanno fatto in merito, a parte raccogliere due infrazioni dell’Unione Europea. Io credo che gli incentivi vadano dati a tutti gli automobilisti e non soltanto a chi lavora. E non è un bene incentivare i cambi dei mezzi, perché quanto inquinano i mezzi lo scopriremo soltanto in futuro. Sarebbe molto meglio stimolare i cittadini a usare molto meno le auto, introducendo formule innovative di stimolo all’uso dei mezzi pubblici.

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Facciamo tutti attenzione a questo tema perché c’è anche chi va contro tendenza; lo dimostra il caso della Mazda, che – notizia di queste ore – sta continuando a investire sui motori diesel. Gli artigiani tra Torino e l’area Metropolitana sono oltre sessantamila; se li blocchiamo escludendoli dalle deroghe degli euro 3 andiamo a colpire in modo molto forte un settore economico vitale della nostra città. Sulla questione degli incentivi, stiamo aspettando l’incontro della Regione con FCA; la produzione aziendale negli stabilimenti torinesi è bloccata e, oltre agli interventi statali, anche noi dovremmo chiedere all’azienda di praticare forti sconti sul proprio listino per incentivare il rilancio di un mercato stagnante.

Gli interventi si sono infine conclusi con la replica di Unia: Capiamo chi è preoccupato per il proprio lavoro utilizzando mezzi non a norma e non ammessi nelle varie deroghe, stiamo lavorando in modo certosino con la Città metropolitana e terremo conto delle categorie interessate. Ma quest’anno l’ordinanza sarà chiarissima e qualsiasi deroga contenuta non sarà procrastinabile oltre il 1 ottobre 2019. Lo diciamo da più di un anno quale intende essere la nostra politica in merito ai veicoli diesel, forse è più comodo fare finta di non essere informati. Ai molti che, in un percorso virtuoso, hanno deciso di cambiare veicolo pur dovendo confrontarsi con problemi economici, che messaggio diamo se continuiamo a rispondere con le deroghe.

(FOTO: IL TORINESE)

“Emergenza” produzione a Mirafiori

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Si tratterebbe di “emergenza” per il Polo produttivo Fca di Torino

in relazione ai modelli Maserati. Lo sostiene il sindacato della Fim Cisl. La quota di  produzione della Levante a Mirafiori nei primi nove mesi 2018 è scesa da 26.000 a 16.000 esemplari, una diminuzione del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. A luglio si è poi  interrotta la produzione dell’Alfa Romeo Mito, a quota 9.857 unità, mentre a Grugliasco la  Quattroporte è scesa da 3.283 a 2.485 unità la  Ghibli da 10.729 a 8.722 (-18,7%).

 

(foto: il Torinese)

Arriva il microcredito

È stato siglato  l’accordo per l’apertura dello Sportello Unico dell’Ente Nazionale per il microcredito presso il Comune di Racconigi e la Camera di Commercio di Cuneo. La consegna delle targhe è avvenuta presso la sala consiliare del comune di Racconigi dove si sono riuniti il presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, Il sindaco della città Valerio Oderda e il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello. Erano presenti anche il presidente della Banca Alpi Marittime, Giovanni Cappa, che siglando l’accordo con l’ENM, darà corso alle progettualità finanziando le nuove micro imprese e attivando il circuito promosso dalla via italiana al microcredito creata dall’ENM; insieme a lui il consigliere delegato i del Comune di Racconigi, Domenico Annibale e il responsabile nazionale degli sportelli ENM, Roberto Marta. “Queste due nuove realtà – ha dichiarato Mario Baccini, presidente dell’Entre Nazionale per il Microcredito – entrano a far parte della rete italiana dei 180 sportelli dell’Ente e sono l’espressione di quella mano pubblica che si attiva per colmare il gap della esclusione finanziaria. Attraverso gli sportelli si attiva un percorso di educazione finanziaria e di informazione che può favorire la cultura di impresa e sostenere, attraverso gli strumenti del microcredito, nuove attività. Ricordando che il microcredito è uno strumento di lotta alla esclusione sociale e finanziaria l’obiettivo è quello di rivolgersi a tutti coloro che non sono bancabili per offrirgli una opportunità. Attraverso gli strumenti della microfinanza si può creare un’impresa con la garanzia della mano pubblica che, attraverso il sistema di tutoraggio e accompagnamento previsti per legge nell’articolo 111 del testo unico bancario che definisce le attività di microcredito, si arriva alla creazione di aziende sane che sul territorio sviluppano un effetto leva occupazionale di 2,43: ossia micro aziende che vengono accompagnate dalla loro formazione e durante il loro percorso di attività così da garantire un default pari quasi a zero e un tessuto economico rinnovato e realmente produttivo”.

Una notte con la Costituzione

Una notte con la Costituzione Italiana, che ha da poco celebrato i suoi settanta anni. Rimane sempre attuale, a distanza di decenni, il significato profondo dei pilastri della Carta fondamentale del 1948, tra cui la centralità dei diritti consacrati nel moderno Stato sociale e solidale, dal lavoro alla salute, dall’educazione alla difesa delle donne. ” Sarà proprio lei, la Costituzione italiana, il fulcro della serata in programma lunedì 8 ottobre prossimo, al Circolo dei Lettori di Torino – spiega Massimo Rivalta, Presidente del Rotary Rivoli – in occasione dell’Interclub promosso dal Rotary Club Torino Val Sangone, cui parteciperanno numerosi anche altri Club, tra cui il Rotary Torino Sud Est. “Sarà un incontro molto interessante e con importati relatori del calibro dei notai Giulio Biino, appena nominato presidente del Circolo dei lettori, e Fabrizio Olivero – aggiunge l’ingegner Massimo Rivalta – Oltre che allo scopo culturale e civile, intrinsecamente chiaro, la serata servirà per una raccolta fondi per un service comune dei Club partecipanti o anche distrettuale. Si tratta di un Interclub importante per il valore dell’argomento, per la sua attualità e per la presenza di relatori di fama , oltre che per la ricaduta sul sociale del service comune. E adesso un po’ di storia. La Costituzione della Repubblica Italiana è entrata in vigore, come molti sapranno, il 1° gennaio 1948; dunque ha appena compiuto settant’anni. “Il suo è un patrimonio di valori, di principi e di regole”. Forse, però, non tutti sono a conoscenza che il testo originale è conservato in tre copie: una presso la Presidenza della Repubblica, una nell’Archivio storico della Camera ed una terza nell’Archivio centrale dello Stato. Porta la data del 27 dicembre 1947 e la firma di Enrico De Nicola, allora Presidente della Repubblica, con le controfirme del presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini, e del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, e il “visto” del Ministro “guardasigilli” Giuseppe Grassi”. “Ma tutte queste sono informazioni – conclude l’ ingegner Rivalta – che solo chi è appassionato di certi argomenti padroneggia. Sono da sempre una persona interessata dalla conoscenza della nostra storia e ritengo che sarebbe straordinario che anche i giovani di oggi guardassero con più interesse alle radici di questo libro costituito, nel testo originario, da 139 articoli e 18 “disposizioni transitorie e finali”. In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie di Italiani”.

 

Mara Martellotta

 

 

Maserati Grugliasco, stop per un’altra settimana

Il sindacato Fismic rende noto che l’attività produttiva dello stabilimento Maserati di Grugliasco  del gruppo Fca si fermerà per una ulteriore settimana dall’8 al 12 ottobre prossimi. Nello  stabilimento,  fermo dal 27 settembre, saranno coinvolti tutti i 2.700 dipendenti per i quali verranno utilizzati i contratti di solidarietà. Sono in programma corsi di formazione per circa 400 lavoratori. Alla Comau è stata invece aperta una procedura di mobilità per 72 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco,  su base volontaria e con incentivo, per lavoratori che otterranno la pensione entro due anni. All’Automotive Ligthing di Venaria, del gruppo Magneti Marelli, verrà applicata la cassa integrazione dal 29 ottobre al 2 novembre.

 

(foto: il Torinese)

La Regione potenzia i centri per l’impiego

L’aumento del personale e il potenziamento dei centri per l’impiego sul territorio regionale, sono le principali novità del piano regionale di attività per l’anno 2018 dell’Agenzia Piemonte Lavoro, approvato in terza Commissione presieduta da Raffaele Gallo, con la presenza dell’assessora al lavoro Gianna Pentenero. In generale, è previsto un rafforzamento delle competenze dei centri, il potenziamento del collocamento mirato, l’aggiornamento delle risorse strumentali e l’aumento sia delle sedi dei Cpi soprattutto nel capoluogo piemontese; anche le risorse umane saranno aumentate, con la previsione di nuove assunzioni da concordarsi con il ministero della Funzione pubblica e del Lavoro. Tra Centri per l’impiego e Antenne lavoro, la Regione ha 46 sedi dislocate su tutto il territorio subalpino: saranno tutte oggetto di consolidamento e rafforzamento. La decisione rientra in un ampio piano di rafforzamento e riorganizzazione delle strutture regionali per le politiche attive del lavoro. Alle comunicazioni dell’assessorato è seguito un dibattito in cui i Commissari hanno rivolto alcune riflessioni all’assessora: Andrea Tronzano (Fi) ha evidenziato come un maggiore rapporto tra le aziende e i centri per l’impiego possa produrre benefici nella soluzione delle problematiche verso le persone con disabilità, Gianna Gancia (Lega ) ha sottolineato la necessità di incoraggiare presso i Cpi non solo il lavoro subordinato ma anche quello autonomo, Francesca Frediani (M5s) si è soffermata sull’utilità di creare una banca integrata dei lavoratori, mentre Andrea Appiano (Pd) e Marco Grimaldi (Leu) hanno chiesto delucidazioni circa la gestione, stabilizzazione e nuove assunzioni di personale presso i Cpi. “Sicuramente un aumento del personale ed una riorganizzaione dell’intero sistema permetteranno un miglioramento ed una maggiore qualità del servizio – ha dichiarato Pentenero – uno dei nostri obiettivi per il 2018 è quello di migliorare la sinergia con le aziende attraverso un potenziamento ed una riorganizzazione dei servizi informatici”. L’agenzia Piemonte Lavoro ha come compiti la collaborazione per il raggiungimento dell’integrazione tra le politiche del lavoro, della formazione e dell’orientamento professionale, nonché dell’istruzione e delle politiche sociali con le politiche dello sviluppo economico-sociale, in attuazione del piano annuale di attività approvato dalla Giunta Regionale.

 

CL – www.cr.piemonte.it

Fratelli torinesi “blindano” con i droni le case Usa

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Si chiama DroneGuardy ed è la startup fondata ad agosto nella Silicon Valley da due giovani fratelli Italiani (18 anni lei, 27 lui) decisi a rivoluzionare, grazie ai droni, il mondo della security e della videosorveglianza

La App DroneGuardy è già in fase di sperimentazione in California – con oltre 1500 piloti iscritti in meno di un mese – e a fine ottobre si chiuderà il primo round di investimento di 250.000 dollari. Simone Russo ha 27 anni e conosce bene il mondo dei droni. Nel 2015 Wired l’aveva inserito nella classifica dei 5 giovani startupper under 35 più promettenti da allora ha lavorato con successo al suo progetto Immodrone (www.immodrone.it), grazie al quale ha integrato l’utilizzo dei droni nel marketing turistico immobiliare. Alessia Russo ha compiuto 18 anni a inizio agosto; l’anno scorso ha frequentato l’ultimo anno di High School in Canada, a Vancouver, e lì ha vissuto in prima persona lo spirito imprenditoriale dei giovani d’oltreoceano, maturando il desiderio di voler creare qualcosa di suo. Nel mese di Agosto Simone e Alessia, insieme, hanno creato Droneguardy.com un “drone guardiano” che sorveglia ville e aziende in caso di allarme. L’idea è che i droni – business che Simone in particolare conosce bene – possono essere efficacemente sfruttati anche nel mondo della security e della videosorveglianza, e in caso di catastrofi e/o calamità naturali. Creata una capillare rete di piloti, un drone può partire e raggiungere qualsiasi luogo, anche il più inaccessibile, in meno di dieci minuti, restituendo immagini in alta risoluzione in tempo reale e da varie angolazioni. Uno strumento che apre molte possibilità di sviluppo e rende più veloce il tempo di intervento, sia nell’eventualità di furto o effrazione sia nel caso di un grande incendio o di un terremoto. “Il mercato della sicurezza negli USA – racconta Simone – vale 67 miliardi di dollari, con una previsione di crescita costante che lo porterà a valere 82 miliardi entro il 2023. Dall’altro lato l’impatto della criminalità sull’economia americana, con 2 milioni di furti nelle case ogni anno, pesa 1 trilione di dollari all’anno. Due dati che ci hanno fatto riflettere: la sorveglianza potenziata da un drone può essere più veloce di qualsiasi guardia di sicurezza privata; ha inoltre un forte effetto deterrente e offre una visuale aerea più completa e efficace. Creare la rete di piloti è stato il primo step della nostra startup. Forte della mia esperienza in Italia, in meno di un mese abbiamo iscritto più di 1500 piloti (tutti regolarmente registrati all’FAA, ovvero l’ENAC americana) solo in California, dove è partita la sperimentazione. E questo ci consente di essere già abbastanza capillari su Los Angeles e di offrire un servizio efficiente a fronte di qualsiasi chiamata. In questo l’America apre delle possibilità ed una velocità di sviluppo incredibili. Anzitutto lì c’è una migliore apertura alla tecnologia e ala ricerca & sviluppo dell’utilizzo dei droni. Mentre in Italia ENAC sta aprendo una sperimentazione per il volo BVLOS (cioè non a vista) a Torino, in America NASA e FAA stanno già studiando l’organizzazione di vie aeree per droni, per esempio per la consegna dei pacchi di Amazon…” Al progetto di Simone e Alessia ci ha creduto fin da subito anche Davide Venturelli, italiano che dal 2012 lavora al centro di ricerca della NASA in Silicon Valley, come scienziato specializzato in intelligenza artificiale e che ha messo a disposizione del progetto la tecnologia di automazione dei droni della sua azienda, Archon. La App funziona in modo semplice ed immediato. I piloti iscritti, geolocalizzati, ricevono la notifica di un volo da effettuare nelle loro vicinanze, oppure nelle vicinanze di una stazione automatizzata con un drone pronto al decollo. Accettata la missione, il drone del pilota si alza in volo e in breve raggiunge il luogo, iniziando a trasmettere immagini in tempo reale al proprietario e alla centrale operativa. L’abbonamento mensile al servizio è venduto a partire dai 99 dollari in Usa ma per il lancio italiano, previsto per il 2019, le tariffe saranno inferiori. “La novità degli ultimi giorni – aggiunge Alessia – è che abbiamo offerto l’utilizzo gratuito della nostra App alle forze di polizia e c’è stato subito molto interesse per pianificare al meglio le operazioni prima del loro arrivo sul posto”. Nella startup ha creduto anche il colosso DJI, leader mondiale nella produzione di droni consumer e professionali, che ha siglato un accordo di partnership con DroneGuardy per la California.

droneguardy.com

I “nuovi” torinesi ci raccontano l’integrazione

Ragazze e ragazzi eterogenei, migranti di prima e seconda generazione raccontano la loro storia

In occasione del ISAO FESTIVAL con il tema “Scorrere in alto” sabato 6 ottobre va in scena “Young and Plural App”, uno spettacolo che trasmette un forte messaggio d’integrazione nella società locale torinese. In questa 25esima edizione il festival ci riconduce al tema dei confini, degli sconfinamenti e della circolazione della cultura e dell’arte. Attraverso il teatro, la musica e il cinema ci porta a riflettere verso dove vogliamo scorrere. Verso il basso, verso l’impossibilità, verso il “nulla si può fare”, verso il tutto è perduto, verso “si stava meglio quando si stava peggio? O scorrere in alto con lo sforzo per guardare verso una nuova e diversa direzione? Il registra Giordano V. Amato con la collaborazione di Eliana Catone ha portato in scena giovani migranti di prima e di seconda generazione provenienti da: Albania, Bosnia, Marocco, Tunisia, Egitto, Mali, Senegal, Nigeria e Italia che hanno avuto la possibilità di conoscere il teatro, mettersi in gioco, indagare su sé stessi e su ciò che li circonda ma soprattutto di riflettere sull’integrazione nella società torinese rimanendo fedele alla propria cultura d’origine.

Il tema principale dello spettacolo costituisce i racconti dei loro percorsi e le loro riflessioni attraverso l’App; uno strumento contemporaneo di cui sono dipendenti i giovani e che cela un grande paradosso. Da una parte l’App è una limitazione che porta all’omologazione e dall’altra invece, rafforza la creatività e l’immaginazione. In questo caso l’App diventa uno strumento per incontrare e capire l’Altro. Con il linguaggio del corpo, la scelta delle parole, la modulazione della voce, la condivisione delle idee e di emozioni i protagonisti hanno avuto la possibilità di esprimersi senza pregiudizi. Poterli conoscere tramite il teatro è un’occasione per affacciarsi alla loro storia, al loro percorso di convivenza a Torino, aprirsi e incontrarsi con l’Altro.

 

Samia Makhlouf

Blocco del traffico dal 15 ottobre

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Iniziano lunedì 15 ottobre a Torino e nei comuni metropolitani i blocchi del traffico diesel in base ai provvedimenti antismog che indicano i  limiti ai veicoli più inquinanti fino a blocchi progressivamente più severi, in relazione a più giorni consecutivi di concentrazione delle polveri sottili. La decisone è del tavolo metropolitano sulla qualità dell’aria, dopo l’analisi della delibera della Regione. Sono previste  esenzioni come  quella per gli ambulanti , con deroghe fra le 8 e le 8.30 e fra le 14 e le 17. Deroghe anche per gli ultrasettantenni e per le auto storiche nei weekend.