ilTorinese

Rifiuti elettronici, in un mese raccolti oltre 300 chili in 11 istituti della città

Premi alle scuole più ‘virtuose’

L’iniziativa, parte del più ampio programma di comunicazione DireFareRAEE” del Consorzio, nasce con un duplice obiettivo: da un lato incontrare e sensibilizzare le giovani generazioni su temi ormai fondamentali come l’economia circolare e la sostenibilità, dall’altro diffondere consapevolezza tra i cittadini su cosa siano i RAEE e sulle modalità a loro disposizione per conferire questi rifiuti, così da garantirne il riciclo. Dal 25 settembre scorso, infatti, le strade della città di Torino sono state interessate da un piano di affissioni, al quale ha fatto seguito una serie di incontri formativi nelle scuole realizzati in collaborazione con Eduiren, nel corso dei quali esperti del settore hanno incontrato oltre 900 studenti per parlare di economia circolare e di riciclo dei RAEE.

Negli istituti scolastici coinvolti nella campagna sono stati inoltre posizionati appositi contenitori per la raccolta straordinaria dei piccoli RAEE (come smartphone, chiavette USB, cuffie, joypad, smartwatch, tablet, spazzolini elettrici, radiosveglie, caricatori e cavi elettrici, ecc.). In un mese il corretto comportamento dei ragazzi ha portato a raccogliere, in totale, oltre 300 kg di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Ieri a conclusione della campagna, Erion WEEE e Amiat Gruppo Iren hanno premiato all’Environment Park tutti gli istituti che hanno partecipato all’iniziativa con buoni da 500€ per l’acquisto di materiale scolastico. L’evento – in cui sono intervenuti Chiara Foglietta, Assessora a transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente e innovazione, Gianpaolo Platto e Giorgio Arienti, Presidente e Direttore Generale di Erion WEEE, Paola Bragantini e Gianluca Riu, Presidente e AD di Amiat Gruppo Iren, e Giacomo Portas, Presidente di EnviPark – è stato anche l’occasione per gli studenti di poter assistere alla proiezione di Materia Viva, il docufilm prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con il Consorzio per raccontare la tecnologia, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), l’economia circolare e le buone pratiche quotidiane che tutti noi dovremmo conoscere e attuare per fare bene al Pianeta e salvaguardare le risorse naturali.

Grazie a ‘Riciclare i RAEE è una bella storia!’ le ragazze e i ragazzi hanno potuto sperimentare quanto ogni piccolo gesto sia importante. Hanno avuto modo di apprendere e, cosa altrettanto importante, di mettere in pratica. I risultati della raccolta negli istituti hanno dimostrato non solo il grande entusiasmo che i più giovani possono avere quando vengono coinvolti in modo attivo, ma anche il ruolo di amplificatori delle buone pratiche che possono ricoprire all’interno delle proprie famiglie. Ogni piccolo dispositivo rotto o inutilizzato che hanno portato a scuola per avviarlo a un corretto riciclo è la prova che dobbiamo avere fiducia nei nostri giovani e che dobbiamo garantire loro tutti gli strumenti necessari per affrontare le sfide contemporanee in modo consapevole.” ha dichiarato Gianpaolo Platto, Presidente di Erion WEEE.

Portare la campagna ‘Riciclare i RAEE è una bella storia’ nelle scuole di Torino ci ha permesso di confrontarci con i più giovani, sensibilizzandoli su caratteristiche e corrette modalità di conferimento di questi rifiuti e, allo stesso tempo, ricevendo stimoli sul loro rapporto con oggetti che, come i cellulari e i tablet, sono parte integrante della loro quotidianità. – ha aggiunto Paola Bragantini, Presidente Amiat – Una vera e propria alleanza che, a partire dagli enti coinvolti nel progetto, mira a includere anche le nuove generazioni, che possono contribuire in modo significativo alla diffusione delle buone pratiche per migliorare e incrementare la raccolta dei RAEE”.

La collaborazione tra il Consorzio Erion WEEE e IREN non si è esaurita con questa campagna. Nel corso dell’ultima settimana di ottobre è stata, infatti, organizzata all’Environment Park una ulteriore raccolta straordinaria aperta a tutti, che ha permesso di ampliare ulteriormente i punti per il conferimento a disposizione dei cittadini torinesi.

La rivolta delle immagini: quando l’arte si fa attivista

Schierati per la parità di genere, emergenza climatica e uguaglianza sociale

È ricomparsa.
La bella Venere botticelliana sta di nuovo facendo un giro del web, adesso in gradita compagnia di altri emblematici volti angelici, tra cui La ragazza con lorecchino di perladi Vermeer, lautoritratto di Frida Khalo e la Marylin Monroedi Andy Warhol.
Lultima volta che la dea aveva momentaneamente lasciato la sua conchiglia era stato per travestirsi da influencer, e, forse un poscocciata dalla monotonia delle coste di Zante, aveva deciso di prendersi una vacanza al grido del glamour e della mondanità.
Spogliata dellintrinseco valore culturale, ora la sorridente figlia della spuma del mare di Cipro si riappropria della preziosità storico-artistica che la contraddistingue e scende in campo nuda e cruda, ammutolendo le masse attraverso lesternazione estetica e visiva della realtà dei fatti.
Venere sostiene lo sguardo degli spettatori attraverso la grazia magnetica dei lineamenti sinuosi, nuovamente rimaneggiata, Afrodite ora si mostra tumefatta, con il volto deturpato e segnato da lividi, gli stessi che si possono notare sulle fattezze delle altre sette fascinose opere darte facenti parte dellinstallazione artistica realizzata dal Comune di Gazzo, in provincia di Padova, titolata Ogni donna è unopera darte; non sfregiarla, rispettala!, realizzata per celebrare il 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ad ulteriore supporto dellopera, viene realizzato uno spot pubblicitario riguardante la violenza domestica, in cui una Gioconda sfregiata torna pian piano allantico splendore grazie allaiuto di una persona che la ripulisce dalle sofferte ferite.
In questo caso ben quattro secoli di pittura vengono scomodati, modificati e digitalizzati per riflettere sulla sempre più preoccupante questione della violenza di genere: ogni opera deturpata rievoca le tante mogli, madri, figlie e sorelle che ogni giorno sono costrette a subire violenza in tutte le sue sfaccettature: da quella fisica a quella psicologica e economica.(Ritratti di donne deturpati da lividi: così larte dice no alla violenza, articolo a cura di Paola Pilotti).
Linstallazione padovana non è certo un unicumnella storia contemporanea, infatti mai come in questultimo periodo larte si trova invischiata in proteste socio-politiche, sia quando si tratta di rielaborazioni grafiche, sia quando latto del contestatorecoinvolge le opere concretamente.
Si pensi ad esempio alla quantità di immagini di sculture o quadri rimaneggiati digitalmente circolano sul web con lo scopo di far riflettere la gente, o alle rivisitazioni decontestualizzate, come ad esempio Il baciodi Tvboy, attualizzazione ai tempi del COVID dellomonima opera di Hayez, fino ad arrivare alle azioni tangibili degli attivisti che agiscono direttamente sullopera, talvolta con la cognizione di preservare il bene culturale, talvolta con la volontà di deturparlo o distruggerlo.
Larte è simbolo, larte è mezzo di comunicazione, larte è rappresentazione, larte è ideale.
Essa serve a scuotere gli animi, è impiegata per ponderare concetti alti quali la bellezza, larmonia, la sensibilità dellanimo, ma luomo se ne può avvalere anche per gridare dissenso quando i diritti dei cittadini non sono rispettati.
Gli artisti da sempre svolgono un ruolo attivo allinterno della società civile, attraverso i loro elaborati offrono contributi essenziali per riflettere su sofferenze, guerre e momenti di difficoltà condivisa, essi portano a maturazione un sentimento privato e collettivo al tempo stesso attraverso unistintiva urgenza espressiva che sfocia nella responsabilità sociale.

Ecco perché il valore delloggetto artistico non risiede esclusivamente- nella connotazione estetica, bensì nella sua funzione civica, educativa, storica e pedagogica, poiché esso è capace di trasformare la cronaca in Storia.
I primi dunque ad utilizzare larte per cercare di far scaturire reazioni nelle persone sono gli artefici stessi, un esempio per tutti: Ai Weiwei. Artista totalecinese, designer, attivista, architetto, regista e gestore per alcuni anni di un blog di pagine autobiografiche e discorsi poetici, lui stesso parla chiaramente del suo operato: Non separo mai la mia arte dalle altre mie attività. C’è un impatto politico nelle mie opere e non smetto mai di essere artista quando mi occupo di diritti umani. Tutto è arte, tutto è politica.
Altri artisti-intellettuali, inscrivibili nel movimento definibile come Artivismo(neologismo utilizzato a partire dal 1997 e derivante dallinglese Artivism), che prediligono limpegno politico al semplice fare arte sono ad esempio Banksy, Anselm Kiefer, Maurizio Cattelan, Björk se si parla di musica, Gianfranco Rosi per quel che riguarda il cinema, fino ai fumetti di Zerocalcare. Non da meno è ancora il lavoro di Iena Cruz (Federico Massa), interessato alla realizzazione di murales con particolari vernici colorate capaci di intrappolare gli agenti inquinanti, come lo smog, contribuendo così a ripulire laria circostante e partecipando in prima linea alla risoluzione della problematica dellinquinamento e dellallerta climatica.
Vi sono poi i profanidellarte, gente più o meno esperta del settore che tuttavia ne riconosce il valore intrinseco e utilizza loggetto darte come mezzo per mandare un messaggio alla comunità.
Rientrano in questa categoria ad esempio i manifestanti per la parità di diritti di cui ancora oggi non tutti godono. La questione ha interessato in particolare gli Stati Uniti con il movimento Black Lives Matter, scaturito dalla vergognosa morte di George Floyd, tragico avvenimento che ha aperto un acceso dibattito culturale sul tema del razzismo. A seguito di queste proteste alcune statue commemorative di importanti figure storiche quali Cristoforo Colombo, Montanelli, Jefferson Davis, o il generale Robert Lee sono state rovinate o addirittura distrutte. Dalla cronaca si è passati ad un piano più ampio e concettuale che ha portato numerosi manifestanti a vandalizzare alcune opere darte intese dalla mentalità comune come simboli e icone di una tradizione razzista ancora vincolata a richiami di unideologia suprematista. La denuncia sociale necessita talvolta, per farsi sentire fino alle alte sfere, unazione forte e netta: la distruzione effettiva del simbolo, la dissoluzione dellarte che rappresenta quella storia.
È il finale auspicato anche da Alan Moore nel suo capolavoro illustrato da David Lloyd, V for Vendetta: lesplosione dello storico palazzo del Parlamento inglese come simbolo della vittoria contro un regime corrotto e totalitario.
Distruggere un bene culturale per distruggere unideologia, può essere giusto o eccessivo:ai posteri lardua sentenza.
Ancora inscrivibili in questa categoria sono i moderni eco-attivisti, particolarmente suscettibili alle questioni climatiche, si pensi ai gruppi Just Stop Oil, Extinction Rebellion, nonché laggregazione italiana Ultima Generazione. Si tratta di giovani se non del tutto giusti, quasi niente sbagliati” –parafrasando De André– che per sobillare gli animi lanciano cibaglie sui quadri esposti nei musei o si incollano ai vetri protettivi dei capolavori del passato. Tanto si è dibattuto su questo peculiare modo di manifestare, lopinione pubblica si dimostra assai sensibile al riguardo, concentrando tuttavia lattenzione sullazione e non sul significato di tale agire, finendo con lo sminuire leffettiva intenzione dei manifestanti. Tutto è iniziato il 29 maggio deL2022 al Louvre di Parigi, con limbrattamento del sorriso più conosciuto della storia dellarte, quello di Lisa Gherardini, meglio nota come Monnalisao Gioconda. Il dipinto viene preso di mira non solo perché conosciuto in tutto il mondo, ma per una motivazione decisamente più sottile e concettuale: gli attivisti ritengono Leonardo da Vinci come una sorta di loro precursore, in quanto egli è stato il primo acuto osservatore della natura e studioso meticoloso dei fenomeni naturali; lartista, con occhio scientifico e meticoloso, proponeva nei suoi lavori anche nellenigmatica Gioconda- la riproduzione di paesaggi realistici soggetti alle variazioni climatiche che egli osservava con costanza; con il medesimo zelo gli attivisti climatici osservano come faceva Leonardo- la natura che ci circonda, ne notano i drammatici cambiamenti e cercano di farli notare alla comunità.

Lopera rinascimentale è stata la prima ad aprire la strada a questo particolare sistema di protesta, in seguito molti altri capolavori sono stati colpiti-nel vero senso del termine- quali The Hay Waindi John Constable, La Primaveradi Botticelli, I girasolidi Vincent Van Gogh, Il pagliaiodi Monet, senza contare poi gli incatenamenti alla struttura che sostiene la scultura Forme uniche della continuità nello spaziodi Umberto Boccioni o ancora il presidio di tre giorni nella Cappella degli Scrovegni a Padova.
Per chi volesse ascoltare, i membri stessi di questi gruppi spiegano chiaramente il loro intento: Il nostro non è vandalismo, ma il grido di allarme di cittadini disperati che non si rassegnano ad andare incontro alla distruzione del Pianeta e, con esso, della propria vitae ancora: non ce ne faremo nulla dellarte e dei capolavori su un pianeta che brucia. Servirà a poco la bellezza quando non avremo acqua né cibo.
Tutto sta divenendo più complicato, anche comprendere larte, tanto più se si tratta di arte socialmente impegnata, o capire gli intenti dei nuovi manifestanti. Lideologia novecentesca della politica, delle problematiche sociali e civili, lascia ormai spazio ad un attivismo globaleostico da comprendere poiché intrinsecamente collegato a fenomeni di sensibilità diffusa, pulsioni e urgenze condivise su larga scala. Inoltre è ormai necessario fare i conti con il dilagare della spettacolarizzazione del mondo, così come denuncia Vincenzo Trione, nel suo ultimo libro Artivismo, edito Einaudi: Gli scenari più drammatici del nostro tempo, spesso, non evocano più choc, né rischi e neanche timori, esistono soprattutto come proiezioni, schermi, simulacri, spettacoli a oltranza, fatti di immagini prodotte dai media.
In questo periodo di profondo cambiamento, a modificarsi è soprattutto la comunicazione, pare soprattutto quella dei giovani. La dimensione virtuale dilaga a trecentosessanta gradi, tant’è che ormai pensare ad una vita priva della dimensione digitale è del tutto impossibile oltre che anacronistico, i social sono mezzo obbligato per dichiarare pensieri, sentimenti e bisogni, sia privati che pubblici, persino le notizie sono fruibili sulle pagine web prima ancora che attraverso i telegiornali.
Eppure, mentre il doppio tecnologico di noi stessi dilaga come il Nulla ne La storia infinita, alcuni elementi utili per salvare la nostra Fantàsia” permangono: la voglia di giustizia e parità, il sogno di un mondo migliore e larte, in tutte le sue sfaccettature.
Daltronde, dopo aver vinto i mondiali del 2006 tutti gli italiani cantavano di volere indietro la nostraGioconda, riconoscendone con felice ironia il valore inestimabile.
Ecco, ora che bene o male tutti sappiamo che larte è importante, non ci rimane che capire quanto sia importante studiarla e tramandarla alle generazioni successive, imparando anche ad usarlanon a sproposito.

 

ALESSIA CAGNOTTO

 

 

 

 

Domenica 3 dicembre concerto del Gipsy Gospel Choir al teatro San Barnaba

In Strada Mirafiori 40, a Torino, alle 16.

 

Non solo musical alla Gipsy Academy di Torino. In vista del Natale, infatti, i giovani talenti del Gypsy Gospel Choir e associazione Oltre Palco terranno un concerto domenica 3 dicembre prossimo alle ore 16 presso il teatro San Barnaba, inaugurando la serie di live natalizi che si susseguono sotto la Mole. Sul palco 42 interpreti guidati da Marta Lauria, docente della Gypsy e vissuta anche a Boston, e dal maestro Aurelio Pitino, autore, vocalist, considerato il massimo esponente del canto Gospel. Oltre ad essere l’ideatore del Gospel Jubilee Festival, evento che da 25 anni si tiene annualmente a dicembre, Pitino vanta partecipazioni a festival, tour, eventi in Europa, negli Stati Uniti, in Centro e Sud America, oltre a eventi trasmessi in mondovisione, programmi televisivi quali “ Che tempo che fa”, dove ha accompagnato Andrea Bocelli, il Festival di Sanremo 2014, in cui ha affiancato Raphael Gualazzi.

 

Gypsy Academy Via Pagliani 25 Torino

Tel 0110968343

 

Info e prenotazioni 3493712202

 

A Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare

La business convention si è chiusa con il Lunar Economy Summit che ha riunito per la prima volta a Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin.

Numeri da record per questa nona edizione: oltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi e più di 9.000 b2b.

Torino, 30 novembre 2023 – Il Lunar Economy Summit è stato la grande novità che ha caratterizzato la giornata conclusiva della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings: i maggiori player globali dell’economia lunare – ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin, per citarne solo qualcuno – si sono confrontati per la prima volta sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Dal confronto è emerso che ci sarà molto di Torino e dell’Italia in un ritorno sul nostro satellite che prevede tra il 2028 e il 2030 il primo habitat di superficie pressurizzato, la prima stazione spaziale cislunare e tre moduli del Gateway realizzati da Thales Alenia Space, e che si torna sulla Luna per sperimentare e realizzare nuove molecole e nuovi materiali in situazioni di microgravità.

Voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino ed organizzato dalla società internazionale specializzata abe-BCI Aerospace in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia, Aerospace & Defense Meetings 2023, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia si è chiusa con numeri da recordoltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi, più di 9.000 incontri business to business.

La conferenza inaugurale di martedì 28 novembre è stata dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, con particolare riguardo a due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum di Cooperazione firmato dalla Regione Piemonte con la Clean Aviation Joint Undertaking per contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 sono invece stati al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono venuti a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative esponenti di Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine Industries.

Tutti presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: Lombardia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Veneto e Piemonte, il più rappresentato con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).

Il tappeto stampa di oggi è scaricabile da https://we.tl/t-wPX3UX5Kau

Hanno detto…

Alberto Cirio, Presidente della Regione PiemonteÈ un onore ospitare questo grande evento di lavoro e di business. Oltre 9 mila b2b ci dice molto sulla vivacità di un settore che in Piemonte vale 8 miliardi di fatturato e che continua a crescere. Un tessuto fatto di grandi imprese, ma anche di pmi che costituiscono la forza della filiera, qui per stringere affari con grandi realtà internazionali.

Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Come previsto la nona edizione degli Aerospace & Defense Meetings non ha deluso le aspettative, con numeri da record grazie agli oltre 2mila partecipanti di più di 700 imprese da tutto il mondo. Siamo pronti a replicare questa formula di successo anche per l’ampio settore della mobilità con VTM (Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings) in programma qui a Torino a fine marzo.

Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione PiemonteUn evento che abbiamo voluto fortemente e per cui abbiamo lavorato a lungo, un’occasione per dire al mondo che il Piemonte è la regione giusta in cui investire, fare ricerca e crescere insieme, un’opportunità per le aziende dell’aerospazio che hanno già scelto di produrre qui e anche per quelle che lo faranno. Che l’aerospazio sia il futuro del Piemonte lo dicono i dati: i numeri non mentono e fotografano un comparto che aspira a diventare un traino per il nostro futuro industriale. Questi successi sono figli di un lavoro collettivo con molteplici attori che vanno dalle imprese alle istituzioni. Ora però vogliamo provare a scommettere sulle capacità di trasformazione del nostro tessuto produttivo.

Andrea Tronzano, Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte La Regione Piemonte ha sottoscritto durante gli Aerospace&Defense Meetings un Memorandum di cooperazione con la Clean Aviation Joint Undertaking consapevole del ruolo che riveste e delle responsabilità che occorre assumere al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dell’aeronautica. Il Piemonte è sempre stato molto attento anche alle opportunità che tale transizione può offrire al territorio e al sistema produttivo le finalità dell’accordo possono consentire alle imprese piemontesi, in particolare quelle che compongono la catena di forniture delle grandi aziende del settore aeronautico, di trarre i massimi benefici possibili in termini di opportunità finanziare per i propri programmi di ricerca e sviluppo e in termini di apertura internazionale.

Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte Ad Aerospace & Defense Meetings abbiamo ospitato alcuni dei più grandi colossi a livello mondiale del settore aerospazio, il cui fatturato si stima intorno ai 350 miliardi di dollari. E, per la prima volta, in occasione del Lunar Economy Summit abbiamo anche riunito alcuni dei maggiori protagonisti globali della Space Economy: sto parlando di Blue Origin, Lockheed Martin, Nanoracks Europe e 3 tra le maggiori Agenzie Spaziali – NASA, ESA, ASI –, che complessivamente raggiungono un potenziale di oltre 60 miliardi di dollari di fatturato. È questa un’opportunità per far conoscere le competenze del nostro territorio che ha in Thales Alenia Space il capofila di una filiera all’avanguardia, composta di PMI e start up innovative, supportata da un ecosistema istituzionale e accademico unico al mondo.

Più di seimila ingressi a IO LAVORO

CHIUDE L’ULTIMA EDIZIONE 

Oltre 6mila ingressi con 1.931 studenti, 5.337 offerte di lavoro e 111 aziende presenti alla quinta e ultima tappa di IOLAVORO concluso oggi presso Lingotto Fiere a Torino. L’evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, riservato ad aziende, agenzie per il lavoro, enti formativi, professionisti e candidati, è stato promosso da Regione Piemonte, dall’Assessorato all’istruzione e merito, lavoro, formazione professionale e diritto allo studio universitario guidato da Elena Chiorino e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo FSE+. Giunta al 18° anno di vita, con ben 58 edizioni all’attivo, IOLAVORO, con le tappe di Chivasso, Novara, Biella, Bra e Torino, ha raccontato il mondo dell’occupazione con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti attraverso occasioni di incontro e confronto con scuole, territorio e imprese per costruire il Piemonte del futuro.

Tra le tante iniziative promosse, particolare attenzione è stata dedicata alle fondazioni ITS, la rete di istituti di istruzione superiore piemontese, con momenti di approfondimento destinati ai giovani utili ad esplorare in modalità interattiva settori e filiere produttive del territorio regionale, e allo spazio di orientamento ai mestieri WorldSkills, con un’area rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado strutturata per aiutarli a esplorare i mestieri, riconoscere le proprie attitudini e fare scelte consapevoli nel loro percorso scolastico e professionale. Nel pomeriggio di oggi sono stati consegnati i diplomi di partecipazione a 50 tra competitor, expert e tutor che hanno preso parte ai WorldSkills Italy e ai campionati europei EuroSkills che si sono svolti nel 2022 in Polonia.

“IOLAVORO significa far conoscere le opportunità offerte sui vari territori, approfondire le possibilità di formazione per aumentare le competenze ed entrare in contatto con il mondo delle imprese. Nei cinque appuntamenti autunnali di IOLAVORO abbiamo presentato le migliori politiche messe in atto negli ultimi quattro anni e mezzo: progetti ambiziosi e investimenti necessari per rispondere alle esigenze delle imprese, a chi è in cerca di occupazione o a chi vuole intraprendere un nuovo percorso di formazione. Il mio ringraziamento ad Agenzia Piemonte Lavoro e ai Centri per l’Impiego distribuiti in tutte le province, presidi della Regione sul territorio” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino.

“IOLAVORO è soprattutto un’occasione di scambio: di opportunità, di conoscenze, di occasioni che portano valore. Nel nostro tempo, permeato dalla vita on line, la presenza si è rivelata, ancora una volta, un fattore che genera concretezza, per sintonizzare le persone con le imprese, i giovani con le opportunità formative, tutti intrecciati in una rete di reciproco arricchimento” ha dichiarato il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro, Federica Deyme.

Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito dedicato all’evento al link www.iolavoro.org.

Torino alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28 di Dubai

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La Città di Torino parteciperà, su invito del Presidente Ahmed al Jaber e di Bloomberg Philanthropies ai lavori della 28esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma all’Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi.

La COP28 riunisce i leader mondiali per avviare negoziati e assumere impegni cruciali in merito alla crisi climatica e il Sindaco Stefano Lo Russo sarà presente per presentare le soluzioni locali e far sentire la voce di Torino. “Questo invito – dichiara – rappresenta davvero un grande onore per la nostra città e, al tempo stesso, un riconoscimento a livello internazionale delle politiche di contrasto al cambiamento climatico su cui siamo fortemente impegnati e che sono la più grande sfida dei prossimi anni. Siamo tra le 100 città individuate dall’Unione Europea per raggiungere l’ambizioso obiettivo di neutralizzare le emissioni di CO2 entro il 2030. Torino è diventata una ‘mission city’, luogo di sperimentazione e innovazione in ambito climatico e sta lavorando su misure di mitigazione strutturali e permanenti, quali risparmio ed efficientamento energetico, a partire dagli edifici pubblici, e produzione di energia da fonti rinnovabili cosi come sul trasporto pubblico con il rinnovo completo delle flotte e gli investimenti sulle reti di metropolitana. Favorire lo sviluppo di città sostenibili è fondamentale per invertire la rotta e garantire un futuro al nostro pianeta”.

Insieme ad altre 200 città partecipanti, tra cui Parigi, Rio de Janeiro, Tokyo, Varsavia e Washington, la Città di Torino prenderà parte al LCAS – Local Climate Action Summit che, nell’ambito del lavori della COP28, riunirà le città più impegnate nel contribuire agli sforzi messi in campo da ogni nazione per ridurre le emissioni e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Domani, venerdì 1° dicembre, si terrà l’apertura formale della COP28, dove i 195 paesi del mondo partecipanti, tra cui l’Italia, si confronteranno sul bilancio di attuazione (Global stocktake) degli obiettivi indicati nel 2015 dall’Accordo di Parigi nell’ambito dell’impegno a ridurre i combustibili fossili, aumentare le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica per contenere l’aumento della temperatura globale.

Quattro i temi principali al centro del Local Climate Action Summit tra le città: rafforzare i meccanismi finanziari sostenibili pubblici e privati, incorporare le azioni a livello locale nella progettazione della politica climatica nazionale e internazionale in vista degli obiettivi del 2030, accelerare la transizione energetica e le strategie da mettere in campo per tutelare cittadini e infrastrutture dai rischi del cambiamento climatico.

Sempre nell’ambito del Local Climate Action Summit il primo cittadino parteciperà anche al ‘Mayors Innovation Studio’, in cui i sindaci delle città partecipanti si confronteranno e discuteranno di strategie innovative in tema di politiche di contrasto al cambiamento climatico con esperti di livello internazionale con una particolare attenzione anche agli strumenti per coinvolgere attivamente le comunità cittadine per progettare insieme le nuove politiche climatiche locali.

Per maggiori info sull’evento www.cop28.com/LCAS.

“Incipit Offresi”. Il tour continua … e siamo a nove edizioni

E’ attesa a Chivasso la nuova fermata della nona edizione del primo talent letterarioitinerante per aspiranti scrittori

Venerdì 1° dicembre, ore 18

Chivasso (Torino)

Dopo Cuorgné, sarà Chivasso ad ospitare, venerdì 1° dicembre (ore 18), presso la “Biblioteca Civica MoviMente” di piazzale XII maggio 1944 al civico 8, la nuova tappa della nona edizione di “Incipit Offresi”, il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla “Fondazione ECM – Biblioteca Archimede”di Settimo Torinese, in sinergia con “Regione Piemonte”. A presentare l’appuntamento chivassese sarà l’autrice e attrice – comica Giorgia Goldini del torinese “Teatro della Caduta”.

Novità di questa edizione: la vincitrice o il vincitore di tappa si aggiudicherà un buono libri del valore di 50 euro. Non tanti, ma sempre ben accetti. Ma cos’è “Incipit Offresi”? Ne avevamo già più volte scritto. Ma per chi ancora non lo sapesse, informiamo trattarsi di un format letterario a tappe: la sfida si giocherà, per l’appunto, a colpi di “incipit” all’interno di Biblioteche e di luoghi di cultura, ma anche attraverso gare di scrittura e letture animate nei mercati. L’obiettivo – precisano gli organizzatori – non è premiare il romanzo inedito migliore, ma scovare nuovi talenti”.  In 8 anni “Incipit Offresi” ha scoperto più di 60 nuovi autori, pubblicato 70 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 Biblioteche e centri culturali. Incipit Trattasi insomma di un vero e proprio “talent della scrittura”, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro agli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto.

I partecipanti, in una sfida uno contro uno, avranno 60 secondi di tempo per leggere il proprio “incipit” o raccontare il proprio libro. Il/la concorrente che, secondo il giudizio del pubblico in sala, avrà ottenuto più voti, passerà alla fase successiva, dove avrà ancora 30 secondi di tempo per la lettura del proprio “incipit” prima del giudizio della giuria tecnica che assegnerà un voto da 0 a 10. Una volta designato il/la vincitore/trice di tappa, si aprirà il voto del pubblico per il secondo classificato. Chi otterrà più voti potrà partecipare alla gara di ballottaggio. I primi classificati di ogni tappa e gli eventuali ripescaggi potranno accedere alle semifinali per giocarsi la possibilità di approdare alla finale, in programma a giugno 2024.

I concorrenti primo e secondo classificato riceveranno rispettivamente un premio in denaro di 1.500 e 750 euro; saranno inoltre messi in palio, fra tutti i partecipanti alla finale, il “Premio Italo Calvino”, “Indice dei Libri del Mese”, “Golem”, “Leone Verde”, “Circolo dei Lettori” ed eventuali altri premi assegnati dagli editori.

La partecipazione è gratuita e aperta agli scrittori, esordienti e non, maggiorenni, di tutte le nazionalità. I candidati dovranno presentare le prime righe della propria opera: l’“incipit”, appunto, inedito (le opere autopubblicate sono parificate alle inedite poiché prive di regolare distribuzione) per un massimo di mille battutecon le quali catturare l’attenzione dei lettori e una descrizione dei contenuti dell’opera (massimo, 1.800 battute). La gara si svolgerà in lingua italiana. La possibilità di partecipare alle tappe è garantita fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il “Premio Incipit” e il “campionato” sono dedicati alla memoria di Eugenio Pintore(Bonorva- Ss, 1956 – Gassino-To, 2019), uno dei massimi bibliofili e cultori dell’“arte bibliotecaria”, già direttore della Biblioteca di Settimo Torinese, dal 2003 dirigente della “Regione Piemonte” con l’incarico di riorganizzare tutta la rete dei sistemi bibliotecari e di dare avvio al “Sistema Bibliotecario Area Metropolitana” di Torino (con la partecipazione di circa settanta Comuni della prima e della seconda cintura torinese), fino al 2008 quando assunse l’incarico di Dirigente del “Settore Regionale Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali”, con la responsabilità sul patrimonio archivistico, gli istituti della cultura e l’editoria. A lui si devono anche i progetti “Nati per leggere” e “Lingua Madre” ( introdotto al “Salone Internazionale del Libro” di Torino), nonché l’attuazione della “Legge per la Piccola Editoria piemontese”, tesa a favorire la promozione e la diffusione delle opere degli editori locali, anche attraverso il sostegno alle traduzioni e la loro partecipazione alle principali “Fiere nazionali” ed internazionali.

Per info: “Incipit Offresi”, tel. 339/5214819 o www.incipitoffresi.it

g.m.

I carabinieri scoprono in un bar due dipendenti su tre in nero

I carabinieri di Vercelli con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, durante i controlli in  un bar nel centro hanno trovato  due lavoratori su tre impiegati  “in nero”. La violazione è stata multata con 2.500 euro oltre all’obbligo di provvedere con effetto retroattivo alla regolarizzazione della posizione lavorativa dei dipendenti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Donna salvata con trapianto di fegato alle Molinette in super emergenza nazionale

COMUNICATO STAMPA Salvata donna colpita da epatite fulminante grazie ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale, presso l’ospedale Molinette di Torino Esattamente 48 ore tra l’arrivo all’ospedale Molinette e l’ingresso in sala operatoria per essere sottoposta ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale che le ha salvato la vita. Protagonista è una donna di 42 anni, di origine albanese, ma da molti anni residente in Italia. Dopo alcuni giorni di malessere, febbre e disordini gastrointestinali, la paziente si era rivolta al Pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino all’inizio della scorsa settimana. Fin dai primissimi accertamenti effettuati, ci si era resi conti della presenza di un gravissimo danno epatico legato ad un’infezione primaria da Virus dell’Epatite B. Insomma un’epatite fulminante. Il fegato della donna, sanissimo fino a pochi giorni prima, stava soffrendo di una necrosi massiva delle sue cellule. Ancora pienamente cosciente, la paziente è stata prontamente trasferita nella serata di mercoledì scorso all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino nella Terapia Intensiva Epatologica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli). Confermata la diagnosi, la paziente è stata posta in strettissima sorveglianza e sottoposta alle terapie mediche convenzionali contro l’epatite acuta B. Già nella mattinata di giovedì, la situazione funzionale epatica stava però peggiorando e la paziente cominciava ad accusare i primi segni di sofferenza cerebrale. Dopo le ultime valutazioni cliniche necessarie per confermare l’idoneità ad un trapianto di fegato, nel primo pomeriggio di giovedì la paziente è stata inserita in lista d’attesa nazionale per poter ricevere in super-urgenza un organo che potesse salvarle la vita. Così è iniziata una corsa contro il tempo. In questa fase, l’allerta diramata dal Centro Regionale Trapianti (diretto dal dottor Federico Genzano) è stata immediatamente recepita dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) Operativo di Roma. Nel frattempo la paziente è stata trasferita presso la Rianimazione centrale dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna), essendo le sue condizioni neurologiche in progressivo deterioramento. La notte tra giovedì e venerdì è trascorsa senza che al CNT Operativo di Roma venisse segnalata alcuna possibile donazione di organi, evenienza rarissima in Italia dato che ogni giorno sono circa 5 i potenziali donatori che vengono proposti ai pazienti più urgenti in lista. Nella mattinata di venerdì le condizioni della paziente si sono ulteriormente aggravate, con l’insorgenza di un coma epatico necessitante l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica. Fortunatamente nel primissimo pomeriggio di venerdì si è reso disponibile un donatore compatibile per gruppo sanguigno e per dimensioni corporee in Lombardia. L’équipe chirurgica del Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli) si è subito mobilitata, raggiungendo la sede donativa di lì a 3 ore. Durante il prelievo d’organi la paziente in gravissima insufficienza epatica si è ulteriormente complicata a causa di un importante sanguinamento digestivo acuto a partenza gastrica. L’intervento in urgenza degli endoscopisti dell’Endoscopia Digestiva (diretta dal dottor Dario Reggio) ha consentito di arrestare l’emorragia e stabilizzare la paziente, consentendo il suo trasferimento presso le sale operatorie del Centro Trapianto Fegato, esattamente 48 ore dopo il suo ingresso alle Molinette. Come ormai accade in più della metà dei trapianti, il fegato appena prelevato e trasportato a Torino è stato preparato e collegato alla macchina da perfusione ipotermica ossigenata, allo scopo di massimizzarne le capacità di resistere al danno ischemia-riperfusione al momento del suo impianto in una paziente in così gravi condizioni cliniche. Dopo circa 2 ore di perfusione extra-corporea, l’organo è stato scollegato dalla macchina e quindi trapiantato dall’équipe del professor Romagnoli nella loggia epatica della ricevente, dopo la rimozione del fegato nativo totalmente necrotico. Il fegato donato ha ripreso immediatamente una funzione soddisfacente, già in sala operatoria. Le condizioni generali della paziente sono nettamente migliorate. La paziente è stata estubata. È sveglia e cosciente ed è ricoverata presso l’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianto Fegato di Torino. “L’ennesimo miracolo compiuto dai professionisti della Città della Salute e grazie alla collaborazione tra ospedali torinesi che hanno fatto rete. La storia del Centro Trapianti di fegato e del recente traguardo raggiunto dei 4000 trapianti ne sono la dimostrazione. Un’eccellenza italiana ed europea. Un ringraziamento a loro ma soprattutto alla famiglia del donatore che ha permesso di salvare una vita” sottolinea il Direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle.

Denunciato 15enne che ha picchiato uomo fermo al semaforo

I carabinieri di San Salvario hanno trovato l’aggressore di Marco Nebiolo, l’uomo che nei giorni scorsi è stato tamponato al semaforo in corso Unità d’Italia e picchiato da uno dei tre passeggeri di una Citroen. La violenza insensata è scattata perché l’uomo poi aggredito  si era fermato al semaforo con il giallo. Il quindicenne ha colpito il malcapitato con un forte pugno. L’uomo è caduto ed è stato ricoverato al Cto.