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La lettura è più bella, nel “Bosco dei Pensieri”

Riprendono le “Passeggiate Letterarie” organizzate dalla “Fondazione E. di Mirafiore” a Serralunga d’Alba

Giovedì 22 e giovedì 29 maggio

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Due giornalisti – scrittori, uno per anni fra i volti più noti di “mamma Rai”, l’altro fra le penne più attente nel descrivere a fondo la condizione umana in tutte le sue più veritiere sfaccettature: Maurizio Mannoni e Antonio Pascale. Saranno loro i primi ospiti del “Bosco dei Pensieri”, nel “Villaggio Narrante di Fontanafredda”, in occasione della nuova edizione delle ormai celebri “Passeggiate Letterarie” organizzate dalla “Fondazione E. di Mirafiore”, creatura oramai quindicenne di Oscar Farinetti.

Ad inaugurare ufficialmente il programma 2025 sarà, giovedì 22 maggiodalle 18,30Maurizio Mannoni , uno dei volti più noti e nondimeno apprezzati del giornalismo televisivo italiano.

Spezzino di Migliarina e figlio del giornalista Ugo Mannoni, per oltre trent’anni protagonista dell’informazione targata Rai (sotto l’egida benefica dell’indimenticato Sandro Curzi) con il “TG3” e la rubrica “Linea Notte , Mannoni arriva a Serralunga d’Alba in veste di scrittore, con il suo sorprendente esordio narrativo: “Quella notte a Saxa Rubra” (“La Nave di Teseo”), un giallo sofisticato e avvincente ambientato nel cuore della Rai romana. Praticamente a “casa sua”. Il mistero del “giallo” in spazi che Mannoni naviga ancor oggi (che è in pensione) ad occhi chiusi. Al centro del romanzo, un misterioso suicidio avvenuto all’interno degli studi televisivi, che diventa occasione per indagare non solo un delitto, ma anche le dinamiche più oscure e sottili del mondo dell’informazione pubblica.

L’incontro con Mannoni sarà sicuramente una piacevole occasione per ascoltare dal vivo una voce autorevole del giornalismo di casa nostra, impegnata, come “giallista”, in un intrigo di eventi che Maurizio sa ben bene dominare con la consueta grande professionalità del narratore attento, meticoloso e appassionato, ma pur sempre abile maneggiatore di quella sottile ironia capace di imbastire pagine di assoluta intelligenza e gradevolezza.

E, dopo Mannoni, il “Bosco dei Pensieri” è pronto ad accogliere, giovedì 29 maggioAntonio Pascale, giornalista, scrittore, agronomo e blogger, in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro “Le cose umane” (“Einaudi”, 2025). Pascale, napoletano, oggi residente a Roma, scrive per il teatro e per la radio, oltre a collaborare con “Il Mattino”, “Il Foglio, “Limes”, il “Corriere della Sera” e a dirigere “Agrifoglio”, che racconta di “agricoltura innovativa”. Numerosi i libri pubblicati e tradotti in spagnolo, francese e portoghese. Il suo precedente romanzo “La Foglia di fico” (“Einaudi”, 2021) è stato finalista al “Premio Campiello” 2022. A Serralunga d’Alba, Pascale “condurrà il pubblico lungo i sentieri del bosco e della memoria, tra ironia, malinconia e lucidità”, attraverso pagine che raccolgono e sanno tenere abilmente insieme “una galleria di personaggi – è stato scritto – teneri, meschini, violenti, vulnerabili, impossibili da dimenticare perché veri”. Il fine del libro (ma forse possono essercene più d’uno) è quello di raccontare, attraverso una miriade eterogenea di personaggi, un cambiamento temporale che racconta e si sforza di spiegare con “vena malinconica e scanzonata”, più di ogni altra cosa, la trasformazione della nostra società. “Devo dire grazie – scrive lo stesso Pascale – al trattore di mio padre, il primo ad aver studiato, mio padre poteva andare a scuola perché il trattore lavorava per lui”. In queste semplici e poche parole è il cuore del libro: “la consapevolezza che la società del benessere è un traguardo, nonché un’eredità imperfetta che ci chiede onestà al raccontarla, senza retorica”.

Per info: “Fondazione E. di Mirafiore”, via Alba 15, Serralunga d’Alba (Cuneo); tel. 0173/626424 o www.fondazionemirafiore.it

Gianni Milani

Nelle foto: Maurizio Mannoni e Antonio Pascale

Reale Mutua Torino 81 Iren, successo ai playoff della Serie A2 maschile

Una serata intensa e carica di emozioni quella di sabato 17 maggio al Palazzo del Nuoto di Torino, dove è andata in scena Gara 1 dei playoff della Serie A2 maschile. Davanti al proprio pubblico, la Reale Mutua Torino 81 Iren ha superato la S.S. Lazio Nuoto per 14 a 12.

Il commento a caldo del tecnico gialloblù Simone Aversa: “Vinciamo una partita complicata. Siamo partiti molto bene, nonostante la tensione che genera una partita del genere, abbiamo preso un buon vantaggio. Poi ci siamo incartati sulla loro difesa a zona, siamo andati un po’ in confusione attaccando con lentezza e poco movimento. Questa ottima difesa ha permesso alla Lazio di rientrare in partita e ricucire il margine con tante controfughe. La partita si è riaperta, come immaginavo, però siamo riusciti a mantenere sempre quel gol di vantaggio e a rimanere lucidi nelle ultime situazioni per portare a casa la prima sfida della serie. Ringrazio tutti i tifosi presenti in piscina, hanno dato una carica importante alla squadra. Ora studieremo questa partita per preparare gara due.”

L’appuntamento con Gara 2 è per mercoledì 21 maggio alle ore 20:00 al Centro Sportivo “Le Cupole” di Acilia (RM), con diretta streaming sul canale YouTube “VideoSSLazioNuoto”.

La serie A2 femminile in trasferta, la squadra dell’Aquatica Torino ha conquistato una vittoria importantissima, imponendosi per 17 a 16 sull’ASD Volturno Sporting Club in una sfida al cardiopalma. Gara 2 si giocherà giovedì 22 maggio alle ore 15:00 presso la Piscina Galileo Ferraris di Torino.

Non è bastato un secondo tempo tutto cuore all’Aquatica Torino maschile di Serie B, che si è arresa per 12 a 11 al Firenze Dream Sport. Una partita dai due volti, come racconta Coach Luca De March: “Inizio partita da dimenticare, in cui i nostri avversari hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Dal terzo tempo in poi abbiamo finalmente iniziato a giocare come sappiamo e a mettere in pratica quanto preparato durante la settimana. A due minuti dal termine abbiamo acciuffato il pareggio, ma purtroppo la Dream Sport ha segnato ancora un goal nel finale di partita. Oggi credo che la differenza l’abbia fatta la poca abitudine a giocare partite di questo tipo: in alcuni frangenti ci siamo fatti travolgere dalle emozioni, ma ciò che stasera ci rimane in tasca è la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque.
Mercoledì alle 19, in casa, avremo la partita di ritorno. Non vediamo l’ora di giocare una partita così importante davanti al nostro pubblico!”

Gara di ritorno dunque fissata per mercoledì 21 maggio alle ore 19:00, sempre alla Piscina Galileo Ferraris di Torino.

Prossimi appuntamenti:

SERIE A2 MASCHILE

 Gara 2 – S.S. Lazio Nuoto vs Reale Mutua Torino 81 Iren
Mercoledì 21 maggio, ore 20:00
Centro Sportivo “Le Cupole”, Acilia (RM)
Diretta YouTube: “VideoSSLazioNuoto”

SERIE A2 FEMMINILE

Gara 2 – Aquatica Torino vs Volturno SC
Giovedì 22 maggio, ore 15:00
Piscina Galileo Ferraris, Torino

SERIE B MASCHILE

Gara 2 – Aquatica Torino vs Firenze Dream Sport

Mercoledì 21 maggio, ore 19:00
Piscina Galileo Ferraris, Torin

Affidati i lavori di ristrutturazione del Castello di Ozegna

Al via il primo passo verso la riqualificazione

L’Amministrazione Comunale di Ozegna annuncia  l’affidamento ufficiale dei lavori per il restauro del Castello, uno dei luoghi più simbolici e rappresentativi del patrimonio storico e culturale del paese.

In occasione dell’avvio dell’intervento, si è svolto un incontro operativo tra l’Amministrazione Comunale e la ditta esecutrice, volto a definire e coordinare i prossimi passaggi che daranno concreta attuazione alla riqualificazione dell’edificio.

Il primo lotto dei lavori interesserà il piano terreno del Castello, con l’obiettivo di valorizzarne e preservarne le caratteristiche storiche e architettoniche, restituendo alla comunità uno spazio carico di significato.

All’incontro erano presenti il Vicesindaco Federico Pozzo, i componenti del Consiglio Comunale e il Consigliere regionale Sergio Bartoli, la cui partecipazione rappresenta un segnale di attenzione da parte delle istituzioni regionali verso il territorio.

”Il castello rappresenta una realtà importante da tutelare affinché resti per sempre patrimonio della comunità. Non è solo un edificio dal valore storico e architettonico ma un simbolo che appartiene alla nostra storia ed è doveroso preservarlo anche per le generazioni future”, ha commentato Bartoli.

L’intervento sarà realizzato in sinergia con la Soprintendenza delle Belle Arti, grazie anche alla proficua collaborazione consolidatasi negli anni per la valorizzazione dei siti storico-culturali di Ozegna.

“Restituire il Castello alla cittadinanza significa non solo tutelare la nostra storia, ma anche costruire nuove opportunità per il futuro della nostra comunità,” ha dichiarato il Vicesindaco Pozzo.

L’Amministrazione Comunale continuerà a informare la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori e sulle iniziative che accompagneranno il percorso di valorizzazione del Castello.

Il Festival della Televisione di Dogliani dal 23 al 25 maggio

Il Festival della Televisione di Dogliani, giunto alla sua 14esima edizione, si svolgerà in piazza Umberto I, piazza Belvedere e Carlo Alberto

Venerdì 23 maggio prenderà il via a Dogliani, in provincia di Cuneo, la quattordicesima edizione del Festival della TV, che proseguirà fino a domenica 25. Si tratterà di tre giornate intense e dense di incontri, spettacoli, dibattiti, e conversazioni, con oltre 130 protagonisti appartenenti al mondo dei media, della cultura, del giornalismo e dell’impresa.

Significativo il titolo del tema scelto per quest’anno “Ritrovarsi”, che vuole essere un invito a riscoprire il valore della presenza, dell’autentico confronto, della narrazione condivisa in un tempo dominato dalla velocità e dalla connessione virtuale. Dogliani si trasformerà ancora una volta in un laboratorio culturale a cielo aperto, dove il pubblico potrà ascoltare da vicino volti noti e voci nuove in un clima informale partecipato. Tra, i tanti ospiti attesi Enrico Mentana, Mara Venier, Carlo Conti, Francesca Fialdini, Ludovico Einaudi, Noa, in dialogo con Gad Lerner, Stefano De Martino, Diodato, Nek, Alberto Matano, Veronica Gentili, Ornella Muti, Corrado Formigli, Diego Bianchi, detto Zoro, Aldo Cazzullo, Pilar Fogliati, Elsa Fornero, Federico Basso, Case a prima vista e Cronache di spogliatoio e molti altri. Il programma, completamente gratuito e senza prenotazione, si svolgerà nelle tre piazze principali del paese: Umberto I, Belvedere e Carlo Alberto, e toccherà tematiche di grande attualità tra giornalismo e informazione, musica e memoria, intelligenza artificiale, televisione e cucina, turismo sostenibile, moda, impegno civile e cultura digitale.

Anche quest’anno il festival assegnerà tre riconoscimenti che verranno consegnati venerdì 24 maggio, nel corso del Festival. Domenica 25 maggio, alle 16, la giornalista e divulgatrice Donatella Bianchi riceverà il Premio Ambiente Coripet. Il premio va a Francesca Fialdini per la sostenibilità, ad Aldo Cazzullo per l’innovazione e a Donatella Bianchi per l’impegno ambientale. Tra le novità più curiose, sabato 24 maggio debutta la prima Dogliani TV Run, una corsa non competitiva per esplorare il territorio in modo attivo e condiviso. E’ organizzata da A.S.D. Pam Mondovì, in collaborazione con il Festival Comune di Dogliani. La manifestazione prevede una gara podistica di 10 km e una corsa camminata di 6 km aperte a tutti.

Dietro le quinte del Festival della TV c’è stato un anno di lavoro e un intero paese in movimento, dietro ogni incontro che riempie le piazze di Dogliani vi è un lavoro silenzioso che inizia quasi un anno prima. Costruire il programma di una manifestazione che vuole raccontare le abitudini e le tendenze e le prospettive della televisione e del giornalismo, e di nuovi linguaggi della comunicazione, richiede visione, intuizione e attenzione, ma anche capacità organizzativa, sensibilità culturale e cura dei dettagli. Il cuore pulsante del Festival è IL Idee al Lavoro, un gruppo quasi interamente al femminile, con Federica Mariani alla direzione artistica, Simona Arpellino a quella organizzativa, Angela Frigerio per il social media management, Carola Baiotti alla grafica e alla creatività. Un gruppo affiatato che lavora con passione alla selezione degli ospiti, al disegno delle piazze e all’equilibrio del palinsesto. In questo contesto è doverosa la menzione di Mauro Tunis alla direzione tecnica, che contribuisce a trasformare Dogliani in un grande teatro a cielo aperto. Sono circa 200 i volontari, i veri motori invisibili del Festival, che su una popolazione di 4 mila abitanti rappresentano qualche cosa di straordinario. Grazie a loro, al loro del tempo, delle energie e del senso di comunità, il Festival diventa anche un’esperienza: un’ospitalità discreta ma autentica, un’organizzazione puntuale e appassionata, una macchina che funziona con il calore umano al centro. Il pubblico, composto, rispettoso, attento e sempre partecipe è molto sabaudo, capace di mostrare entusiasmo senza oltrepassare il limite, curioso e pronto al confronto. E’ anche questo a rendere speciale l’atmosfera, quel senso di rispetto reciproco che unisce e racconta il mondo a chi ascolta con interesse, coltivando spirito critico. Un mix unico, fatto di idee, persone e territorio, rende il Festival della TV un’esperienza di comunità e cultura.

Le tre piazze di Dogliani ospiteranno oltre 56 panel, incontri, interviste, spettacoli a ingresso libero e gratuito. E’ tempo di recuperare il senso della realtà, ribaltare la scala dei valori, rimettendo al centro la comunità reale rispetto a quella virtuale. Vivere queste opportunità tecnologiche come strumenti per incidere ancora meglio sulla realtà, e non ridurci a strumenti di una tecnologia che prende il sopravvento sulle nostre vite. C’è bisogno di vita vera, di contatto fisico, di contraddittorio. C’è bisogno di ritrovare una profondità che si sta perdendo nell’informazione, oggi il più delle volte sopraffatte dalla velocità e dalla superficialità. Abbiamo l’opportunità di vivere tempi tecnologicamente straordinari e destinati a evolvere in maniera ancora più dirompente, verso scenari che richiederanno una sicurezza sempre più forte. Proviamo a non sprecare questa opportunità”.

La giornata inaugurale del Festival si apre nel segno dell’infanzia e della creatività, con un appuntamento riservato alle scuole di Dogliani. Alle 10.30, in piazza Umberto I, andrò in scena l’anteprima della nuova stagione de “Le ricette di Arturo e Kiwi 5”, produzione di Rai Kids. L’incontro, che unisce animazione e divertimento, è condotto dalla produttrice cinematografica Sonia Farnesi e Andrea Zingoni, regista e scrittore, ideatore di due iconici personaggi protagonisti della serie. Nel pomeriggio, la giornalista Francesca Fialdini, autrice e conduttrice, dialogherà con il giornalista culturale de La Stampa Alberto Infelise, in occasione del premio a lei dedicato. Alle 18.30 Ludovico Einaudi incontrerà Aldo Cazzullo, editorialista e vicedirettore de Il Corriere della Sera, in una conversazione che esplora il potere evocativo della musica, il rapporto con la memoria e l’importanza del silenzio nel mondo di oggi. Alle 17. 30 Ornella Muti, recentemente premiata con il David di Donatello alla carriera, si racconterà a Steve Della Casa. Alle 18.30 sarà dato spazio al mondo dell’editoria con l’incontro tra l’editore Urbano Cairo e Mario Calabresi, oggi direttore della Podcast Company Choramedia. I due dialogheranno sul presente e futuro del giornalismo, tra credibilità e nuove forme di racconto e sostenibilità economica dei media. Il pomeriggio si chiuderà con la partecipazione di Carlo Conti, e la giornata, in piazza Umberto I vedrà come ultimo incontro il dialogo tra Noa, cantautrice israeliana, e Gad Lerner, sui temi urgenti della pace, del ruolo dell’arte nei conflitti e dell’identità attraverso il linguaggio universale della musica.

 

Mara Martellotta

 

Sesto accoltellamento a Torino: ferito giovane che difendeva donna

Un nuovo accoltellamento si è verificato a Torino, è il sesto in meno di due settimane. E avvenuto in via Onorato Vigliani,  Mirafiori sud, dove un ventenne di origini cinesi è stato ferito all’addome mentre tentava di fermare un rapinatore. Il ragazzo, figlio dei titolari di un negozio di oggettistica, è intervenuto per difendere una cliente aggredita da un uomo che cercava di rubarle la borsetta. Durante l’inseguimento, è stato colpito con una coltellata. Operato all’ospedale Molinette, è ora fuori pericolo e ricoverato nel reparto di Chirurgia.

Dardust per l’apertura di “Città in note. La musica dei luoghi”

Al Toselli di Cuneo arriva 
Domani, mercoledì 21 maggio, prende il via la rassegna con oltre 30 appuntamenti in 6 giorni

20.05.2025 – Prende il via domani, mercoledì 21 maggio, la quinta edizione del festival “Città in note. La musica dei luoghi” che animerà il capoluogo della provincia Granda fino a lunedì 26 maggioPiù di 30 appuntamenti, in 6 giorni di programmazione, che celebrano l’unione tra la musica e il patrimonio storico della città con concerti, performance, workshop e incontri che trasformeranno alcuni dei più suggestivi luoghi della città in palcoscenici vibranti mettendone in luce il grande valore storico, architettonico e naturale. Una proposta che spazia, come sempre, tra diversi generi in un’ottica di ampliamento dell’offerta culturale e di una visione aperta e inclusiva del linguaggio musicale che si relaziona non soltanto con il pubblico e i cittadini, ma anche con lo spazio urbano, valorizzandolo attraverso performance site specific.

Domani, mercoledì 21 maggio, alle 21, al teatro Toselli (via Giovanni Toselli, 9) ad aprire “Città in note” sarà Dardust. Pianista, autore, compositore e producer tra i più premiati al mondo della nuova generazione, dopo il successo del tour europeo “Urban Impressionism torna a teatro con un suggestivo e intimo live per piano e trio d’archi. Artefice di uno stile personalissimo e innovativo, in grado di ridisegnare i confini di classico e contemporaneo, ha gettato la sua musica ben oltre le definizioni, creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica. Biglietti disponibili in prevendita su ticket.it, al costo di 25 euro intero e 20 euro ridotto (under 25, over 65, possessori di abbonamenti alle stagioni a cura di Piemonte dal Vivo, iscritti all’associazione ACLI, iscritti FAI, possessori abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta). Salvo esaurimento posti, i biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria del teatro, la sera del concerto, a partire da un’ora prima.

Dardust
Ad anticipare la performance, nell’ambito del progetto di audience engagement e audience development rivolto alle scuole superiori di Cuneo The Youth Factor, alle 18, presso la Sala Michele Ferrero di Casa Betania, sede di Confindustria Cuneo, Dardust si confronterà con il pubblico sul tema della creatività con la conduzione della speaker radiofonica Margherita Devalle.
Evento già sold out ma si consiglia di monitorare comunque il profilo Eventbrite di Artea nell’eventualità che qualcuno annulli la sua prenotazione e si liberino dei posti.Alle 23, presso il complesso Monumentale di San Francesco (via Santa Maria, 10), Alessandro Cipriani, figura di rilievo internazionale nel panorama della musica elettronica sperimentale, sarà protagonista – in collaborazione con il METS, il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo – di un concerto audiovisivo che si inserisce in un più ampio progetto formativo e di ricerca dell’ateneo cuneese, dedicato al tema della voce intesa come strumento naturale e digitale. Una performance dalla forte carica evocativa, in perfetto dialogo con gli ambienti di San Francesco, che si dividerà in due parti: la prima composta dall’esecuzione di AL NUR (La Luce) e AQUA SAPIENTIAE / ANGELUS DOMINI, basati rispettivamente sull’elaborazione elettronica di canti della tradizione religiosa islamica e del canto gregoriano, e una seconda che prevede la trilogia audiovisiva SHIPWRECKS / NAUFRAGI, in cui si intrecciano immagini di corpi e corde nel mare – evocazione simbolica delle tragedie del Mediterraneo – e paesaggi sonori composti da urla del crollo della borsa di New York, voci concitate delle radiocronache calcistiche, frammenti della vita-mercato e della vita-distrazione.

La rassegna, ideata e promossa da Fondazione Artea con il Comune di Cuneo, e la direzione artistica di Claudio Carboni coadiuvato da Carlo Maver, vede quest’anno, in una forma ancora più consolidata, l’importante coinvolgimento delle scuole e delle istituzioni musicali del territorio – Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, Academia Montis Regalis, Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di SaluzzoIstituto Bianchi-Virginio, Insieme Musica, Palcoscenico Performing Arts Centre, Progetto Har e Voice Art Academy – che con le loro proposte di alta qualità troveranno in “Città in note” una rassegna ideale per presentare i giovani talenti della musica del futuro. Diverse le collaborazioni con le principali realtà concertistiche piemontesi: le cuneesi Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni e la Società Corale Città di Cuneola Corale Polifonica “Castello” di Rivoliil Coro Polifonico di Boves e il Gruppo corale “I Polifonici del Marchesato”.

Ad eccezione del concerto al Teatro Toselli, l’ingresso agli eventi è libero e gratuito, fino a esaurimento posti. Per informazioni consultare il sito www.fondazioneartea.org

La “Mostra dell’Artigianato di Bosconero” conquista ancora

Migliaia di visitatori

Nel cuore di un fine settimana particolarmente vivace per il territorio canavesano, uno degli eventi che ha riscosso maggior successo è stata senza dubbio la “Mostra dell’Artigianato” di Bosconero, giunta quest’anno alla sua 18ª edizione. Sabato 17 e domenica 18 maggio, le strade e le piazze del borgo canavesano si sono animate con un vero fiume di visitatori. Migliaia di persone hanno affollato il centro del paese, trasformandolo in un vivace punto di incontro tra tradizione e creatività. La manifestazione ha confermato – ancora una volta – la validità di una formula che coniuga passione, qualità e valorizzazione delle eccellenze artigiane locali. I maestri artigiani – provenienti dal Canavese e da altre zone del Piemonte – hanno dato vita a un’esposizione ricca e variegata, che ha spaziato dalle lavorazioni artistiche più tradizionali fino alle espressioni più innovative del settore. Senza dimenticare tutta la parte enogastronomica e quella dell’intrattenimento, rivolto sia ai grandi che ai bambini. La Mostra si conferma così non solo un appuntamento imperdibile per appassionati e curiosi, ma anche un volano importante per il rilancio del territorio e delle sue risorse più autentiche. L’appuntamento è per maggio 2026.

Fratelli d’Italia: “Nessun cachet per le tre ospiti del collettivo Némésis“

“La sinistra perde l’occasione per tacere”
“Ennesima occasione persa per la sinistra che accusa le tre componenti del collettivo
Némésis di aver richiesto un cachet per la partecipazione al Convegno organizzato
dall’assessore Marrone presso il Salone del Libro di Torino”.
“Dubitiamo fortemente le ospitate dei protagonisti dei salotti di sinistra siano stati a costo
zero, mentre abbiamo la certezza che lo è stata la partecipazione delle ospiti di Némésis”
“Il solito doppiopesismo della sinistra che, ancora una volta, avrebbe fatto bene a tacere”.
Lo afferma in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia -Regione Piemonte.

MITO SettembreMusica presenta le sue “Rivoluzioni”

“Rivoluzioni” è il tema di MITO SettembreMusica 2025 indicato dal direttore artistico Giorgio Battistelli per la diciannovesima edizione del festival che, dal 3 al 18 settembre prossimi, torna a unire Milano e Torino in un’unica grande proposta culturale, tra concerti sinfonici, musica da camera, spettacoli per bambini, proposte multidisciplinari. A sottolineare l’importanza contemporanea dell’atto rivoluzionario culturale, vi è l’immagine di rappresentanza del Festival, che raffigura studenti del Conservatorio nell’atto di procedere armoniosamente, quindi non in contrasto, ma uniti, verso il futuro. MITO si articolerà in 67 appuntamenti per un programma che attraversa epoche e generi, classici e prime assolute, sollecitando il pubblico alla costruzione di un proprio percorso originale attraverso le quattro declinazioni del tema – “Mitja e gli altri”, “Berio e le avanguardie”, “Rivoluzioni – tempi di guerra, tempi di pace”, “Ascoltare con gli occhi” – perimetri tematici dai contorni spesso labili o sovrapponibili.

“Il tema 2025 “Rivoluzioni” – spiega il direttore artistico Giorgio Battistelli – sarà declinato in una molteplicità di sensi: estetico, spirituale e scientifico. È una definizione che allude anche a un mutamento radicale di un ordine stabilito, che vuole essere rottura di abitudini di ascolto consolidate verso nuove prospettive. La programmazione si orienterà verso la promozione e la valorizzazione delle migliori espressioni della cultura internazionale prodotta e promossa dai due poli del festival, che dialogheranno anche con realtà oltre confine, come Lione nel caso di Torino e Lucerna nel caso di Milano, per costruire relazioni progettuali in una prospettiva di integrazione europea. La volontà che guida questa scelta è quella di riprodurre la complessità del presente, esponendo il pubblico a stimoli, provocazioni, riflessioni, idee, in una progettualità che va oltre l’intrattenimento colto e si pone come strumento di pensiero. Un festival quindi che ha come ambizione l’essere più coerente con la complessità del tempo presente. La nascita di un Festival è un atto politico e poi culturale. Questo avvicina due città molto diverse tra loro, come Torino e Milano, e che trasforma MITO in qualcosa di unico”.

“Il Festival negli anni si è creato un’identità precisa, grazie anche a una politica che ha saputo ascoltare le necessità culturali che devono, per forza di cose, per essere credibili, incunearsi nel tessuto sociale in cui si esprimono – ha continuato Giorgio Battistelli – Oggi dobbiamo inventare una nuova modalità per entrare in relazione con le dinamiche internazionali. MITO vuole rigenerare, sollecitare un’azione culturale di prossimità sul territorio, interpretandone la realtà. Tutto cambia e si trasforma, come il modo di ascoltare e suonare la musica. Cambia il modo di fare cultura e, per questo mio ultimo anno da direttore artistico di MITO SettembreMusica ho voluto creare una proposta capace di creare molteplici sollecitazioni, in un’epoca in cui i festival rischiano un’omologazione debole e pigra. MITO è un festival di resistenza che necessita di stimolare una rivoluzione, non sottostando alla staticità e all’ozio catatonico. Bisogna investire sulla nostra creatività e le istituzioni che collaborano alla riuscita dei progetti culturali devono essere propositive. Tra i quattro temi della nuova edizione di MITO vi è un omaggio (che riguarda il primo tema) a Šostakovič, compositore della scuola rissa che ancora oggi influenza la creatività dei giovani musicisti.

“Dal 3 al 18 settembre, la nuova edizione di MITO SettembreMusica unirà ancora una volta Torino e Milano in un progetto culturale comune, valorizzando il loro patrimonio musicale e rafforzando il legame con la scena internazionale – affermano il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, Presidente onorario del Festival insieme al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, e in sua rappresentanza l’Assessore alla Cultura Rosanna Purchia – anno dopo anno il festival continua a essere un incontro tra culture, epoche e linguaggi, rafforzando il legame tra le nostre due città, e diffondendo cultura attraverso il linguaggio della musica”.

“Questa edizione – aggiungono Rosanna Purchia e Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura di Milano – confermano ancora una volta la capacità del Festival di innovarsi, sorprendere, offrire al pubblico un luogo in cui l’ascolto diventa esperienza collettiva, suscitando emozione e partecipazione. Un ringraziamento va alla Fondazione per la Cultura a Torino e ai Pomeriggi Musicali di Milano, oltre alla Fondazione Compagnia di Sanpaolo, che segue e sostiene il progetto fin dal suo esordio”.

“È un bene fare rete tra Torino e Milano perché MITO ha un respiro internazionale – ha dichiarato Giuseppe Sala – a Torino d’altronde l’inaugurazione avverrà mercoledì 3 settembre con la Filarmonica della Scala presso l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, diretta da Myung – Whun Chung, nuovo direttore del Teatro alla Scala di Milano. Il programma colloca l’appuntamento della prima area ‘Mitja e gli altri’, per ricordare i 50 anni dalla mostre di Sostakovic, del quale si eseguirà in apertura l’Ouverture festiva op.96, seguita dal ‘Secondo concerto per pianoforte’ di Rachmaninov, con il pianista Mao Fujita, e la ‘Patetica’ di Čaikovskij”.

Giovedi 4 settembre, alla Scala, Sir Antonio Pappano dirigerà la London Symphony Orchestra nel secondo concerto di Prokof’ev, con la star sudcoreana Seong – Jin Cho. Entrambe le serate di apertura si realizzano grazie al presenting partner Intesa Sanpaolo, che collabora anche per i tradizionali concerti al Santuario di San Giuseppe a Milano, dove giovedi 11 settembre il celebre fisarmonicista Samuele Telari eseguirà le “Variazioni Goldberg” di Bach. All’auditorium del grattacielo Sanpaolo, lunedi 15 settembre, Elliot Quartet sarà impegnato nell’integrale dei Quartetti di Sostakovic. La London Symphony Orchestra, con il suo direttore principale, sarà poi anche a Torino all’auditorium Agnelli venerdi 5 settembre nell’esecuzione della Sinfonia n.9 di Sostakovic, il Secondo Concerto di Chopin con Seong – Jin Cho, già vincitore del concorso Chopien. Il poema sinfonico Juventus di Victor De Sabata e l’Ouverture della Semiramide di Rossini. L’omaggio a Sostakovic segna anche l’ultimo concerto a Torino, previsto per mercoledì 17 settembre, con la Sinfonia n.13 affidata ai complessi del Teatro Regio, diretti da Enrico Calesso, presso l’auditorium Agnelli del Lingotto.

Un posto speciale lo occupa la Sinfonia n.10, composta subito dopo la morte di Stalin, che sarà eseguita mercoledì 10 settembre a Milano, al teatro dal Verme, dalla Luzerner Sinfonie Orchester, guidata da Michael Sanderling, con la proiezione del film “Oh to belle e in another world” dell’artista sudafricano William Kentridge. Verranno anche proposte diverse composizioni da camera di Sostakovic, considerate come “spazio privato” attraverso il quale la sua vena creativa si espresse senza i pesanti condizionamenti imposti dai rigidi canoni nell’estetica del regime sovietico. I 4 giovani musicisti dell’Elliot Quartet di Francoforte saranno così presenti tra le due città nell’integrale dei suoi 15 Quartetti per archi, il 6-7-13-14-15 settembre.

A Luciano Berio, nel centenario della nascita, è dedicato il secondo perimetro del Festival, intitolato “Berio e le avanguardie”. Classificato come d’avanguardia per la sua epoca, il compositore ligure coltivò il suo rapporto con la musica del passato, che usava come punto di partenza per le sue composizioni. È il caso delle sue “Sequenze”, con le quali esplorava le possibilità tecniche ed espressive di molti strumenti, anche attraverso riferimenti stilistici reinventati grazie alla sua lente contemporanea. A Milano lunedì 15 settembre, a Torino martedì 16, si potranno ascolta la Ottava per violino e la Quarta per pianoforte con i vincitori del premio Mormone. A Milano ci saranno due proposte legate a Berio con altre pagine di Bach: il pianista Davide Cabassi, nella sala della Balla del museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco di Milano, eseguirà la Petite Suite e Wasserklavier, con alcuni preludi e fughe dal “Clavicembalo ben temperato”.

TTero perimetro tematico, quanto mai attuale e in intersezione con il primo, si intitola “Rivoluzioni – tempi di guerra, tempi di pace”. MITO torna a ospitare una serie di concerti di musica sacra che, negli anni, hanno più volte caratterizzato le edizioni, e che intendono restituire un equilibrio, un’armonia dell’uomo con il cosmo. Armonia è la parola chiave della grande Sinfonia n.1 Concordia, del compositore canadese Samy Moussa, cui è dedicato un programma milanese e uno a Torino, presso l’auditorium Rai, con l’OSN Rai, diretta da Tito Ceccherini. Tra le altre pagine vi sono l’Oratorio Judita di Vivaldi (6 settembre) con Orchestra e Coro dell’Accademia del Santo Spirito, testo nato per celebrare il trionfo della virtù sulle forze del male, e “The Armed Man-A Mass for Peace” di Carl Jenkins, presso il Conservatorio di Torino mercoledi 10 settembre, con l’Orchestra del Teatro Regio , e i Cori Valdese e dell’Istituto musicale Corelli di Pinerolo. Si tratta di un’opera scritta nel 1999 come messa laica in onore di tutte le vittime della guerra del Kosovo, con testi di diverse culture e periodi storici come il Medievale l’Homme Armée, il Corano, testi sacri cristiani e poesie di autori come Rudyard Kipling e Tennison. Venerdì 12 settembre a Torino, presso l’Auditorium Rai, sarà affidata all’OSN Rai, diretta da Thomas Dausgaard, l’esecuzione della Sinfonia n.4 di Carl Nielsen, composta tra il 1914 e il 1916 tra i boati della prima guerra mondiale.

Quarto e ultimo perimetro e quello intitolato “Ascoltare con gli occhi”, che racchiude le proposte multidisciplinari, la musica che si vede e non si ascolta solo da seduti, la musica che abita spazi insoliti o che invadono il terreno della performance. Una musica fatta di suoni che si intrecciano con immagini e pensieri, dando vita a un’esperienza multisensoriale che supera i confini del concerto classico. Paradigma della musica a programma da sentire immaginando scenari è la Sinfonia Fantastica di Berlioz, in programma giovedì 4 settembre all’Auditorium del Lingotto di Torino, con l’Orchestra del Regio, diretta da Giulio Cilona. Si muove tra le sale del Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli  domenica 7 settembre, il concerto del flautista Alberto Navarra, in collaborazione con la De Sono Associazione per la Musica. A Le Roi Music Hall di Torino, lunedì 15 settembre, è in programma il concerto “Piano 2.0” eseguito da Francesco Tristano, virtuoso a proprio agio con le più prestigiose sale del mondo, e quindi anche in un club come lo spazio torinese Le Roi Music Hall, dove rompe ogni barriera temporale presentando alcune sue composizioni accanto a pagine di Matteo Franceschini, Domenico Scarlatti e Luciano Berio per una nuova intersezione tra “perimetri” in nome della musica. La musica serve anche per riflettere con “Nomadic. Canto per la biodiversità” di e con Telmo Pievani, che esplorerà il tema delle migrazioni umane e animali come catalizzatore di diversità ed evoluzione della specie, attraverso la fusione di scienze e arti visive con la musica di Gianni Maroccolo, sabato 6 settembre alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani.

È previsto anche uno spazio dedicato ai giovani esecutori e ai giovanissimi spettatori. A Torino si darà spazio al progetto “Conservatori in Piemonte”, nato nel 2021 con l’obiettivo di traghettare talenti emergenti dalla scuola al pubblico, che saranno protagonisti dei concerti di venerdì 5 e giovedì 11 settembre.

Info: biglietteria online vivaticket.it – concerti a Torino /Urban Lab -piazza Palazzo di Città 8/F

Da sabato 31 maggio inizio delle vendite per i singoli concerti. Dal 21 al 30 maggio conferme e nuove sottoscrizioni carnet, da sabato 7 giugno inizio vendita pass.

Biglietteria aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18 – da martedì 2 a mercoledì 17 settembre aperta tutti i giorni

Mara Martellotta

Blackout al Palagiustizia

Tribunale di Torino senza luce da questa mattina per cause in via di accertamento. Sono così saltate le udienze in programma ed è stato impedito l’ingresso al pubblico non potendo essere attivate le misure di sicurezza. La luce è saltata nella notte, forse per motivi legati al maltempo.