ilTorinese

Tresso partecipa alle primarie: oltre il 60% in più delle firme

VERSO IL VOTO / CENTROSINISTRA

Abbiamo consegnato i moduli sottoscritti da oltre 6500 torinesi che credono nella nostra idea di politica e di “Torino Domani”.

Quella che sembrava una sfida ostica si è rivelata un eccezionale volano di entusiasmo e partecipazione. I vincoli sanitari e le prescrizioni del regolamento avrebbero potuto limitare un esercizio democratico che invece ha trovato nella complessità del momento energie e stimoli. 
Sono state tre settimane intense: abbiamo incontrato centinaia di cittadini che vogliono avvicinarsi alla politica. In una forma più trasparente e inclusiva e che si discosti dalle dinamiche dei partiti.
Torino ha bisogno di cambiamenti profondi che consentano di rispondere a bisogni vecchi e nuovi.
Nelle prossime settimane – sempre in sella alla bicicletta con cui ho pedalato per 300 km nei quartieri – presenterò ai torinesi il mio programma che ruota intorno ad alcuni temi decisivi: welfare e giustizia sociale, il recupero dell’eccellenza manifatturiera e dell’occupazione, il sostegno al settore culturale e l’ambiente.
Sarà un percorso impegnativo e stimolante. Faccio un “in bocca al lupo” a Igor, Enzo e Stefano perché – non dimentichiamolo – l’obiettivo finale è offrire alla nostra città una guida di centro – sinistra.

Grimaldi (LUV): «morire impiccato a 23 anni è disumano, i CPR non garantiscono la dignità»

«’Mi cercarono l’anima a forza di botte’ cantava De Andrè, ed è quello che è accaduto a Ventimiglia ad un ragazzo della Guinea picchiato con ferocia, anche quando era ormai a terra, da tre persone armate di bastone e un tubo.

A distanza di due settimane da quella vicenda, quello stesso ragazzo di cui non sappiamo neppure il nome, ha deciso che a 23 anni ne aveva abbastanza: si è annodato delle lenzuola al collo e sì è impiccato al CPR di Torino. Morire a 23 anni fa schifo, se accade in seguito ad una violenza infame è disumano. 

Chiediamo da anni che queste strutture vengano chiuse perché, nonostante tutto, lo Stato non riesce a mettere a disposizione le professionalità e le dotazioni necessarie a renderle luoghi dignitosi e sicuri per le persone che li popolano» – così Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Colum McCann “Apeirogon” -Feltrinelli- euro 22,00

Sullo sfondo della cronaca di questi giorni di fuoco tra israeliani e palestinesi, questo è un libro che fa riflettere. Apre pagine di speranza e testimonia come i due contendenti potrebbero sotterrare l’ascia di guerra, riscoprire buon senso, diritti, fratellanza, rispetto reciproco; e finalmente non più vittime da entrambe le parti, ma una ben più sana pace.
Ed è un libro magnifico, ispirato a una storia vera.

L’ “Apeirogon” è un poligono con un numero infinitamente numerabile di lati: così come quest’opera
dello scrittore irlandese Colum McCann si scompone in 1.001 pezzi, nell’arco di 511 pagine che racchiudono la drammatica storia di due padri delle fazioni opposte, travolti dal medesimo lutto. E, invece di azzannarsi, si riconoscono nella stessa tragedia, diventano amici, e finiscono per lottare fianco a fianco per un futuro di convivenza pacifica.

Rami Elhanan è israeliano, ebreo, artista grafico. E il padre di Smadar che, nel 1997, a due settimane dal suo quattordicesimo compleanno, salta in aria; vittima innocente della peggiore delle vigliaccate possibili, fatta a pezzi da 3 attentatori suicidi palestinesi.

Bassam Aramin è palestinese, musulmano, ex carcerato (arrestato a 17 anni dagli israeliani e rinchiuso in prigione per 7 anni), attivista. E’ il padre di Abir che, nel 2007, a 10 anni, è stata colpita da un proiettile di gomma sparato da una guardia di frontiera israeliana. Era uscita in anticipo da scuola e aveva appena comprato delle caramelle. L’ambulanza fu fatta tardare di ore e per lei non ci sarà speranza.

Due tragedie immani: «lo shrapnel annientò il dorso della T-shirt di Blondie che Smadar indossava».
Invece «il proiettile colpì Abir dietro la testa, frantumandole il cranio in maniera radiale, così che una delle schegge raggiunse l’interno e le perforò il cervello».
Smadar e Abir muoiono a un decennio di distanza l’una dall’altra, in qualche modo legate dal destino; anche perché Smadar era nata nell’ospedale dove poi morirà Abir.

Due lutti che giustificherebbero odio e sete di vendetta, invece una storia si trasfigura nell’altra.
I due padri, divisi dal conflitto di quella terra difficile -tra Gerusalemme e Cisgiordania- anziché scannarsi e perpetuare ostilità e spargimento di sangue, trovano nel loro dolore un punto di unione.
Condividono la stessa straziante perdita, le loro sofferenze e i loro pensieri …e in questa empatia sviluppano una forza incredibile.

Si uniscono all’associazione “Parents Circle” che amalgama arabi e israeliani “illuminati” che lottano per perseguire la fine delle ostilità e la pace. Non solo a parole, ma anche con i fatti; per esempio, ex soldati israeliani costruiscono un campo giochi in onore della bimba palestinese uccisa.

Rami e Bassam si incontrano e dedicano la loro vita a far rivivere le figlie «…giunsero gradualmente a capire che avrebbero usato la potenza del loro dolore come arma».
E questo libro –che non è giornalismo e neppure biografia romanzata- resta una pietra miliare della letteratura, ed è di una bellezza struggente.

 

Ashley Audrain “La spinta” -Rizzoli- euro 18,00

L’incapacità di essere buone madri è qualcosa che si eredita? Una sorta di maledizione insita in un Dna che non lascia scampo? E’ quello che si chiede il libro di esordio della scrittrice Ashley Audrain, nata a Newmarket nel 1982, che vive a Toronto ed ha lasciato il lavoro di capo ufficio stampa di Penguin Books Canada per seguire il figlio più piccolo affetto da una grave malattia.
Attraverso la ricostruzione della storia familiare della protagonista viene da pensarlo.

Tutto ha inizio con Etta e i suoi demoni interiori che le impediscono di crescere la figlia Cecilia; la quale a sua volta abbandona la figlia Blythe –voce narrante e protagonista- alle prese con la pestifera figlia Violet e un lutto devastante.
Quando dal matrimonio con Fox nasce Violet, Blythe ce la mette davvero tutta per non replicare il dolore che ha vissuto sulla sua pelle e per essere una buona madre. Ma le è difficile stabilire un feeling con la piccola che, a volte trascura per dedicarsi alla scrittura di un libro.

E poi Violet non è come gli altri bambini.
Fin da subito è attaccatissima al padre (che manipola abilmente), non sopporta la madre e a scuola ha comportamenti preoccupanti che virano verso il bullismo, con episodi di pura e gratuita cattiveria.
Il padre stravede per lei, convinto che Blythe non la capisca, cerca di compensare e si rifiuta di accettare che qualcosa non vada per il verso giusto.

Quando nasce il fratellino Sam, per il quale Blythe trabocca letteralmente d’amore, la primogenita assume comportamenti ancora più inquietanti e decisamente borderline.
Subdola e spietata, sembra essere la responsabile del tragico incidente in cui Sam trova la morte; di questo è convinta Blythe che riavvolge i frame della tragedia all’infinito.

Blythe oscilla in un dolore intriso anche di senso di colpa per non essere riuscita a salvare il figlio, Fox è incapace di affrontare con lei la tragedia e la demoniaca Violet sembra averla vinta.
Poche coppie sono tanto coese da riuscire a sopravvivere alla morte di un figlio e in questa la cecità del marito consente ampio margine di manovra alla figlia.

Il matrimonio finisce quando Fox si innamora della giovane Gemma, con la quale fa un figlio, Jet; e sembra che Violet stia meglio nella nuova famiglia che non con la madre.

Di più non vi racconto, ma preparatevi a pagine coinvolgenti, a tratti decisamente inquietanti, e a un finale in parte annunciato, ma che lascia comunque aperta ogni possibilità. A voi decidere se Blythe è davvero una cattiva madre responsabile della morte del figlio più piccolo….o se la vita le ha remato contro con una figlia da non augurare a nessuno.

 

Hilary Mantel “Lo specchio e la luce” – Fazi- euro 22,00

La scrittrice inglese con questo volume conclude la parabola della vita di Tomas Cromwell e l’ambiziosa trilogia iniziata con “Wolf hall”, proseguita con “Anna Bolena, una questione di famiglia”.

Cromwell era nato nel 1485 nell’umile famiglia di un fabbro, poi aveva spiccato il salto verso l’ascesa, diventando conte di Essex, ministro di re Enrico VIII, abile tessitore della politica del suo regno e riformatore della Chiesa inglese. Fu ambizioso e con una visione politica ampia, ma attenta anche ai dettagli, creativo e capace di trovare soluzioni originali.

In questi corposi romanzi storici la Mantel ricostruisce -quasi al millimetro e con un’attenzione rigorosa alla documentazione storica- l’ascesa a la caduta di Cromwell; facendo riaffiorare temi universali come ambizione, invidia, sete di potere, amore e vendetta, ambientandoli nell’epoca specifica dell’Inghilterra del 500.
In “Lo specchio e la luce” la scrittrice entra nella testa di Cromwell che ha appena consegnato al boia Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, e gli uomini a lei più vicini. Per sposarla il re aveva ripudiato la prima moglie Caterina d’Aragona e provocato lo scisma dalla Chiesa cattolica e dal Papa.

Cromwell ora favorisce il matrimonio del re con la dolce e silenziosa Jane Seymour che morirà poco dopo aver dato alla luce il tanto agognato erede maschio. Ed ecco Cromwell di nuovo in azione per trovare la prossima regina.

Lui è un politico scaltro con un’ampia visione europea e porta in sposa la tedesca Anna di Clèves; mossa strategica che avrebbe dovuto suggellare buoni rapporti e un accordo religioso con i principi luterani.
Peccato che al re quella donna proprio non piaccia e il loro matrimonio venga dichiarato nullo in un lampo,
il 9 luglio 1540.

20 giorni dopo Cromwell sarà decapitato per ordine del re, nello stesso giorno in cui va all’altare per la quinta volta.
E scorre il ritratto di Enrico VIII che più invecchia, si ammala e perde il controllo del suo monumentale corpo (180 chili e un giro vita di 140 cm), più diventa astioso, insicuro, irascibile, semina zizzania tra i suoi ministri, è imprevedibile e spietato.
In questo clima finisce per perdere letteralmente la testa Cromwell, anche se poi il re si pentirà di questa atroce condanna verso un uomo che gli era sempre stato fedele.
Le pagine finali del romanzo affondano nei pensieri e nelle riflessioni di Cromwell in attesa della scure.

Uno dei problemi cruciali del regno di Enrico VIII fu il difficile rapporto con le donne, l’uso che fecero del loro corpo e dell’intelligenza per compiacere al sovrano, e soprattutto la loro capacità di generare o meno un erede. 6 furono le mogli collezionate, e due le mandò al patibolo.

 

Andrea Careri “La mia New York” -Ultra- euro 17,50

Sottotitolo di questo volume è «vivere nella città che non dorme mai» alla scoperta della quale ci guida Careri: sceneggiatore, scrittore e vlogger, grande appassionato degli Stati Uniti, New York l’ha vissuta a fondo.
Non è esattamente una guida, ma come tale potete tenerla se vi trovate nella Big Apple. Perché in questa sorta di diario descrive luoghi, incontri e persone, locali e luoghi di culto, abitudini e stili di vita, e tantissimo altro.

Il libro è nato da una serie di video dirette su Facebook fatte da Careri nel 2019, in cui raccontava la città. Di lì e dal successo riscontrato ha deciso di realizzare il suo sogno: scrivere un romanzo, più esattamente un romanzo-guida in cui New York è sciorinata in tutte le sue sfaccettature.

La sua esperienza nella Grande Mela non è stata sempre facile, tra mille lavoretti per sopravvivere dove tutto è più caro e luoghi anche di fortuna in cui vivere e dormire.
E sono godibilissime alcune sue esperienze; come riuscire ad affittare l’appartamento di un 60enne ebreo newyorkese davanti all’Empire State Building, esperienza più unica che rara di cui ci narra approfonditamente.

In poco meno di 300 pagine racconta l’evoluzione delle varie zone, dal Village all’Upper West e East side, da Williamsburg a Dumbo, passando per tanti altri luoghi famosi che fanno di New York una città assolutamente unica.
L’autore, attraverso le sue esperienze, gli incontri, le scoperte ma anche le delusioni e la fatica per stare a galla, ricostruisce il fascino di luoghi cult e di altri meno conosciuti, che ha scoperto al di là delle solite rotte turistiche.
E vi abbaglierà con il racconto di come è nata Times Square e il suo sviluppo negli anni; o le storie di hotel testimoni di vite più o meno note.
Vi incuriosirà con la descrizione di food mall come il pittoresco Chelsea Market, o il fascino di aree come Park Slope, Jackson Heights o Coney Island…..
Impossibile riassumervi più di tanto…non vi resta che scoprire voi stessi un modo nuovo di conoscere la mitica e inafferrabile New York.

Tra sport, economia e politica i primati perduti di Torino

Bella notizia.  Il Torino non retrocede in serie B. Non che io sia un tifoso di calcio. Anzi le torme di tifosi mi fanno un po’  impressione. Ma è sempre bello quando un “qualcosa” di Torino ce la fa. Viceversa sulla Juve stendiamo un velo pietoso.  Contestatissimo il Presidente Agnelli .Chi lo conosce sostiene che ha una notevole considerazione di se stesso. Adesso  comunque  decisamente e’ sulla graticola per i milionari debiti della società. Ma la Juve ha sette vite e vince con l’Atalanta,  vincendo insieme la Coppa italia. Dopotutto con tutti quei soldi spesi, qualcosa da portare a casa ci vuole.
Ed anche per questo siamo contenti. In fondo, come del resto il Toro, è  pur sempre  una squadra di Torino.  Magari ancora per poco. Gli Agnelli hanno portato via tutto. Imparando la lezione di famiglia: socializzare le perdite e privatizzare gli utili. Mica sono fessi. Torino e Fiat, Fiat e Agnelli. Destini comuni da oltre 120 anni. Nel  bene e nel male. Dove il conflitto la faceva da padrone, con le conseguenze generalmente positve.

Il Toro degli operai che lavoravano alla ” Feroce ” (cioe’ alla fiat) e piccina e media borghesia per la Juve. Chi sovverti’  gli equilibri sociali fu l’immigrazione,  soprattutto dal Sud. Il Toro è passato alla leggenda ed al mito dopo la tragedia di Superga. La Juve sempre degli Agnelli. Dal lunedì al sabato sapevi di cosa si parlava nei bar a Torino.
Dai caffè,  stile fane’, del centro alle bettole delle periferie. Direi quasi un tutt’uno tra sport ed antagonismo di classe. Addirittura c’era Bettino Craxi che era un tifoso sfegatato del Toro. Fino a far diventare Borsano, patron dei granata, parlamentare.
Craxi milanesissimo , diventava ed era un torinese di adozione. E quando ha voluto fare il congresso del cambiamento ed incoronazione della sua leadership ( 1979 ) ha voluto Torino come sede. E noi rimpiangiamo quella Torino perché contava e tutti ci ascoltavano. Torino ed il Piemonte con il più alto tasso di partigiani. Dove Benito Mussolini non amava venirci perché non si sentiva amato. Torino del Teatro Alfieri e Carignano,  dove tutte le compagnie teatrali amavano recitare. O la piccola bomboniera dello Stabile ed il Teatro Regio tempio della lirica. O l’arte povera di Mario Merz e la casa Einaudi che editava i migliori scrittori del novecento d’Italia.  Dal siciliano Elio Vittorini al langarolo Bepoe Fenoglio,  passando per Cesare Pavese ed Italo Calvino. Noi che guardavamo dall alto in basso i Milanesi.
Il nostro Barocco ve lo scordate, siete solo capaci di fare i Bauscia e vi rode che l’Unita d Italia l’abbiamo fatta noi. Sicuramente siamo dei posapiano.  Ma non è l’unico nostro difetto.  Il principale è che, per l’appunto,  ci siamo fidati degli Agnelli e siamo stati traditi avendo fiducia. Poche giustificazioni abbiamo. Diciamocelo fino in fondo: colpa nostra che non siamo stati capaci di reagire. Eppure da 40 anni tutto era scritto. C’era un punto dove si è continuato nel primeggiare: il calcio.
Per quest’anno vince lo scudetto l’Inter. Accidenti dopo 9 anni. Porcaccia la miseria.
Come mai abbiamo perso anche questo primato? Alle mie domande ho ricevuto una unanime risposta:  questione di classe dirigente che sbaglia  le scelte. Purtroppo non solo nel calcio. Mi sa che questo è il punto dolente  40 anni di scelte sbagliate o, più precisamente di non scelte che si sono tradotte in un amorfo essere trainati da altri.
Forse,  per l’appunto il calcio ne era una eccezione. Si credeva che i soldi potessero tutto,  ma non è cosi.  Un esempio per tutti è,  in questo caso, il Torino. Fino a trent’anni fa famosissimo anche per , se non soprattutto per il suo vivaio. Vincevano quasi sempre i tornei primavera o lo storico torneo di Viareggio. Quando vinse lo scudetto 7 titolari arrivavano dal vivaio.  Ora , se ho capito bene,  è retrocesso in serie B primavera. Opposta situazione nell’Atalanta che si è quadagnata,  per la prima volta nella sua storia il secondo posto in campionato. Proprio cosi: capacità fa rima con intelligenza.  E noi torinesi abbiamo perso una intelligenza collettiva. Si veda, ora, alle elezioni amministrative.  Saranno magari più  di 10 candidati sindaci. Frammentazione ed inutile dispersione di forze. E questa non è proprio un’altra storia. E’ proprio la stessa storia.
Incapaci di fare sistema diventando massa d’urto per i nostri interessi. Proprio  la stessa storia.  Purtroppo.

Patrizio Tosetto

Arrestato a Porta Nuova per spaccio

Un trentunenne straniero, senza fissa dimora, è stato arrestato dagli agenti della Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Nuova, in quanto destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel mese di luglio 2020 dal Tribunale di Torino, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane, notato per l’atteggiamento sospetto dalla pattuglia della Polfer all’interno della stazione, durante i quotidiani servizi di vigilanza, è stato fermato per un controllo.

Accompagnato presso gli uffici di Polizia, è emerso che il 31enne era ricercato a seguito di un provvedimento di carcerazione, dovendo scontare una pena di 1 anno, 7 mesi e 24 giorni di reclusione.

Lo straniero, con numerosi precedenti di polizia per reati inerenti gli stupefacenti, è stato arrestato ed associato presso la locale Casa Circondariale.

Nel bar due apparecchi da gioco illegali: multa da 22 mila euro

Sanzionato amministrativamente per 22 mila euro

Ha istallato due apparecchi elettronici destinati al gioco privi di autorizzazioni. Per questo motivo mercoledì mattina, il titolare di un bar di Settimo Torinese è stato sanzionato dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale con il contestuale sequestro delle macchine da gioco. I due apparecchi erano privi di ID risultavano off-line, ovvero non collegati alla rete telematica. Dalla verifica delle componenti interne è emerso che dal gioco a rulli erano stati rimossi lo strumento hopper e la gettoniera, pertanto il gioco si attivava solo con l’inserimento di banconote. Eventuali vincite, quindi, venivano corrisposte direttamente dal barista.

Volleyball Nations League (VNL) 2021

FIVB, Volleyball World e RCS Sports & Events pronte ad accogliere le squadre della VNL 2021 presented by ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo

Svelati i dettagli della virtual mix zone per media, il broadcaster italiano e i partner commerciali

 

Rimini, maggio 2021 – La FIVB, Volleyball World e RCS Sports & Events accoglieranno 32 delle più più forti squadre nazionali del mondo a Rimini, dove scenderanno in campo per conquistare la prestigiosa Volleyball Nations League (VNL) 2021. L’edizione femminile inizierà il 25 maggio, seguita dall’edizione maschile il 28 maggio.

 

Per assicurare la salute e il benessere di tutti i partecipanti, la tradizionale competizione annuale di pallavolo sarà organizzata in una bolla sicura e protetta. Per questo gli organizzatori hanno creato una Virtual Mix Zone per i media con l’opportunità di interagire e comunicare con i giocatori attraverso interviste e conferenze stampa. Tutto questo sarà possibile attraverso un’innovativa piattaforma digitale a cui i media potranno accedere per prendere parte alle conferenze stampa post partita.

Oltre 140 testate da tutto il mondo si sono già registrate per la VNL 2021, e Volleyball World è

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport in ItaliaValentina Vezzali, ha dichiarato:

«L’Italia è pronta ad accogliere un altro dei grandi eventi di questa primavera sportiva. Una “primavera” non solo climatica ma anche metaforica, fatta di fiducia e speranza. Stati d’animo che lo sport riesce a tramutare in emozioni. Ospitare un evento così importante rappresenta quindi non solo un modo per ricominciare a “vivere” lo sport, ma anche una vera e propria sfida sul piano logistico e sono orgogliosa che questa sia stata raccolta dagli organizzatori! Sono certa che, al di là del risultato che il parquet emetterà, l’Italia vincerà questa sfida, lanciando un messaggio positivo al mondo dello sport, peraltro a poche settimane dall’avvio dei Giochi di Tokyo. In bocca al lupo e viva lo sport!»

 

Il Presidente della FIVB, Dr. Ary S. Graca F°, ha dichiarato:

«Non vediamo l’ora di accogliere alcune delle più forti nazionali del Pianeta per l’edizione 2021 del nostro tradizionale evento annuale, la VNL. Sarà un’opportunità incredibile per le nazionali che potranno competere al livello più alto alla vigilia dei Giochi Olimpici Tokyo 2020. Non ho dubbi che daranno il massimo in campo e ancora una volta emozioneranno i tifosi di tutto il mondo con la loro adrenalinica pallavolo!»

 

Il CEO di Volleyball World, Finn Taylor, ha dichiarato:

«Volleyball World ha lavorato a stretto contatto con la FIVB, con RCS Sports & Events e con le autorità italiane per garantire la sicurezza nell’organizzazione della VNL 2021. Siamo entusiasti e non vediamo l’ora di dare il benvenuto alle squadre provenienti da tutto il mondo a Rimini, Italia, dove i nostri incredibili atleti potranno mostrare perché la pallavolo è uno sport come nessun altro».

 

RCS Sports & Events ha annunciato che sarà La7 il broadcaster italiano ufficiale dell’evento, oltre a presentare una serie di Partner locali che includono: ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo (Presenting Partner), Regione Emilia-Romagna (National Partner), Magniflex (National Partner), Nescafé LATTE (National Partner), BPER Banca (Official Bank), Toyota (Mobility Partner), FNM (National Supplier), Busforfun (National Supplier), Visit Italy Web Radio (Official Web Radio).

 

Inoltre il Rimini Expo Centre di Italian Exhibition Group, leader nel settore fieristico specializzato nel segmento sportivo, è stato scelto come sede che ospiterà le partite della VNL.

 

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sports & Events, Paolo Bellino, ha dichiarato:

«Il meglio del volley mondiale, maschile e femminile in campo in un’unica sede, per la prima volta nella storia della Volleyball Nations League. La “bolla” di Rimini, scelta effettuata per limitare al massimo i rischi per atleti e staff, sarà un concentrato di grandissima pallavolo, un mese di match di alto livello che coinvolgeranno le sedici migliori nazionali maschili e femminili a poche settimane dal via dei Giochi Olimpici di Tokyo. Un evento internazionale di grande portata che coinvolge nella sua organizzazione FIVB, Volleyball World, FIPAV e RCS Sports & Events, che conferma, ancora una volta, la nostra vocazione e il nostro impegno massimo nella realizzazione di grandi manifestazioni, percepita e riconosciuta da tutto il mondo dello sport».

 

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato:

«È un onore per l’Emilia-Romagna ospitare una competizione internazionale di questo livello. Un’occasione per ribadire lo straordinario rapporto tra questa terra e lo sport, come dimostra il calendario di eventi senza precedenti che abbiamo ospitato in questi mesi nonostante il dramma della pandemia.  Appuntamenti come il ritorno della Formula 1 a Imola, la MotoGP a Misano, i due tornei di tennis Wta e ATP a Parma e Montechiarugolo o la Supercoppa e la finale di Coppa Italia a Reggio Emilia che hanno messo in mostra la grande organizzazione e passione dell’Emilia-Romagna. Grazie a chi ci ha concesso anche in questo caso fiducia e massima collaborazione, siamo pronti a diventare per un mese la capitale del volley mondiale».

 

Il Presidente di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci, ha dichiarato:

«La cultura del turismo sostenibile e active ottiene l’effetto dell’ espansione dei mercati e la creazione di nuovi segmenti di visitatori. Si incoraggia l’ interazione anche con il patrimonio artistico, culturale e tradizionale in modo attivo in una più ampia visione di scoperta e riscoperta dei territori. Il fenomeno del turismo sportivo nel nostro Paese appassiona e richiama anche e soprattutto il turismo straniero che rappresenta il 50 per cento del mercato italiano. L’esperienza sportiva comporta dinamismo, spostamento verso le destinazioni come modalità di viaggio e il visitatore si orienta su offerte turistiche sempre più coinvolgenti che lo traghettino dall’ essere un turista ad una fruizione dei tour da viaggiatore».

 

Il Direttore di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Giovanni Bastianelli, ha dichiarato:

«Una manifestazione di respiro internazionale, che punta ad uno degli sport con più tesserati del mondo e tra i più popolari. Le 32 squadre che si sfidano a Rimini sono un veicolo di promozione di tutto il territorio, un altro degli elementi che mettiamo in gioco per la ripartenza del turismo e lo facciamo al massimo livello con squadre internazionali che avranno gli occhi puntati di tutto il mondo. Sarà un grande evento. I grandi eventi in generale rappresentano un valido strumento per far ripartire il turismo sportivo che è un motore propulsore del territorio e crea una naturale integrazione tra il viaggiatore e il tessuto connettivo locale. Unire turismo e sport è una grossa opportunità: valorizzare lo sport per valorizzare i territori, lo sport per ampliare il mercato del turismo e viceversa per creare più attrattiva verso un determinato evento sportivo o attività sportiva».

 

Il Presidente della Federazione Italiana  Pallavolo (FIPAV), Giuseppe Manfredi, ha dichiarato:

«Finalmente ci siamo! Le grandi star della pallavolo mondiale stanno per tornare in campo e, naturalmente, siamo davvero molto felici che questo succederà proprio in Italia nella bolla organizzata a Rimini dalla FIVB e RCS Sport. E’ stato per tutti un periodo davvero duro, con molte difficoltà che hanno condizionato la quotidianità di ciascuno di noi, ma finalmente vediamo la luce e l’impegno organizzativo ed economico della FIVB è stato davvero notevole. Il 2021 rappresenta la stagione della ripartenza, un anno in cui i nostri campioni saranno impegnati in importanti manifestazioni tra le quali i Giochi Olimpici. La VNL sarà propedeutica proprio alla preparazione delle Olimpiadi, quindi ci aspettiamo eccitanti match nei quali le squadre non si risparmieranno. Sono certo che assisteremo a partite di altissimo livello durante le quali, mi auguro, gli Azzurri e le Azzurre possano dimostrare tutto il loro valore. Un grosso in bocca al lupo a tutte le squadre partecipanti!».

 

2021 FIVB PARTNERS: GANTEN (Global Partner) // MIKASA (Official Supplier) // GERFLOR (Official Supplier) // SENOH (Official Supplier) // DB SCHENKER (Official Supporter) // ASICS  (Official Supporter).

 

2021 VNL PARTNERS: ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo (Presenting Partner) // Regione Emilia-Romagna (National Partner) // Magniflex (National Partner) // Nescafé LATTE (National Partner) // BPER Banca (Official Bank) // Toyota (Mobility Partner) // FNM (National Supplier) // Busforfun (National Supplier) // Visit Italy Web Radio (Official Web Radio).

Università di Torino, al via l’anno accademico: iscritti in aumento, tasse in calo

L’ateneo di Torino nonostante il Covid continua ad aumentare gli iscritti

Gli studenti hanno raggiunto a maggio gli  81.000 (nel 2017 erano 69.000), con 7.000 pre-iscrizioni di studenti stranieri, ovvero il doppio del 2019. E scendono  di circa 200 euro le tasse pagate da ciascun iscritto. Questi i dati illustrati dal rettore Stefano Geuna, in vista dell’inaugurazione dell’anno accademico che si svolge oggi.  Migliora inoltre lo stato delle casse  universitarie: passa  da 1 miliardo e 40 milioni a 1 miliardo e 117 milioni. Ci sono anche nuovi assunti: cento dipendenti nell’ambito del personale tecnico amministrativo. Previsti infine 276 progetti per i principali programmi internazionali.

Bike to school, tutti a scuola in bicicletta

Oltre 500 bambine e bambini hanno pedalato insieme alla prima edizione 2021 del Bike to school. Ora, aspettando la Giornata mondiale della bicicletta, le associazioni piemontesi invitano genitori, insegnanti, studentesse e studenti a pedalare di nuovo insieme per la salute di tutte e tutti.

 

Dopo l’ampia partecipazione dell’appuntamento di aprile, l’associazione Fiab Torino Bike Pride, insieme a Comitato Torino Respira, Comitato provinciale per l’Unicef, Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico, FIAB  Coordinamento Nord Ovest e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta rilanciano il Bike to school per venerdì 28 maggio, invitando genitori, insegnanti e studentesse e studenti a pedalare di nuovo insieme per la salute di tutte e tutti, e per chiedere spazi adeguati e azioni per la sicurezza di chi sceglie la mobilità attiva.

 

Il Bike to school è un’iniziativa per sensibilizzare studenti e studentesse e i loro genitori sull’importanza di andare in bici a scuola: per una giornata, l’ultimo venerdì del mese, in maniera programmata , famiglie, insegnanti, volontari e studenti si organizzano per condividere il tragitto casa-scuola, con appuntamenti in ogni quartiere e un percorso prestabilito.

 

Un momento di festa: è l’occasione giusta per pedalare con i propri figli o nipoti verso la scuola, in un contesto tutelato e sicuro, ascoltando le esperienze di chi pedala da più tempo e condividendo suggerimenti su attrezzature e allestimento bici, abbigliamento o percorsi migliori.

 

L’occasione è buona per ricordare che la mobilità sostenibile e attiva è la migliore soluzione per contrastare i problemi della qualità dell’aria delle nostre città, ma anche per garantire in particolare a bambini e ragazzi una qualità della vita più sana, attività motoria e i benefici per la salute di tutti che ne deriva. Inoltre la bicicletta è il miglior mezzo per mantenere il distanziamento fisico a maggior ragione in questo momento in cui le scuole hanno ripreso a pieno regime e i mezzi pubblici circolano sottodimensionati.

 

Al tempo stesso, con il Bike to school, le associazioni promotrici vogliono sostenere l’attivazione e la sperimentazione di molte strade/zone scolastiche (come previsto all’interno del DL Semplificazioni), che sta avvenendo con nostra gioia in molte città e che andrebbe estesa alle strade di tutte le scuole.

A Torino, si è ancora in attesa della realizzazione delle pedonalizzazioni in concomitanza con l’entrata e l’uscita dei ragazzi da quelle 100 scuole che oltre un anno fa chiesero all’Amministrazione interventi per la sicurezza dei propri alunni.

Confidiamo che questo nuovo appuntamento che vedrà pedalare in allegria centinaia di bambini e bambine possa essere l’opportunità per riprendere un progetto urgente e necessario.

 

Ricordiamo quindi alle amministrazioni comunali del Piemonte e alla Regione Piemonte le richieste delle associazioni:

– di istituire zone scolastiche davanti a ogni scuola;

– di pianificare e mettere in sicurezza, anche attraverso un utilizzo più diffuso delle corsie ciclabili, itinerari casa-scuola per favorire la mobilità ciclistica/micromobilità;

– di spingere verso l’adozione dei mobility manager scolastici come previsto dal decreto legge firmato l’ 11 maggio scorso dal Ministro dei Trasporti e da quello della Transizione Ecologica;

– di attrezzare tutte le scuole con rastrelliere e consentire il parcheggio interno dove possibile per poter parcheggiare in sicurezza le biciclette.

 

Venerdì 28 maggio, l’invito a studenti, genitori e insegnanti è di partecipare e organizzare un “Bike to school” per raggiungere la propria scuola, organizzando eventualmente anche un itinerario che raggiunga più scuole.

Organizzando piccole masse critiche colorate, si contribuisce a restituire le strade alle persone.

 

È disponibile un kit per l’auto-organizzazione dei Bike to school:

https://drive.google.com/drive/folders/1MjAvjb9fXYC5zY42Dm6ZNFBQqsfLmA4y

 

All’interno del kit è presente:

  • form on line da compilare, sia singolarmente per aderire a gruppi già esistenti o proporne uno nuovo, che per gruppi già costituiti
  • il modello per adattare la locandina al proprio evento
  • il modello di lettera da inviare al proprio istituto scolastico

 

Evento Facebook: https://fb.me/e/OJn6GMgF

 

Chi vuole aderire e promuovere un appuntamento di “Bike to school” nella propria scuola può scrivere a info@bikepride.net e Fiab Torino Bike Pride offrirà un supporto nella promozione.

 

Ricordiamo un breve vademecum per organizzare un “Bike to school”:

  • individuare un referente organizzativo
  • decidere orario e luogo di incontro per radunarsi, conoscersi e magari fare colazione insieme, rispettando il distanziamento fisico e l’uso della mascherina
  • stabilire il percorso, di solito entro i 2 km, valutando tappe intermedie per coinvolgere altri partecipanti provenienti da zone diverse
  • comunicare il programma tramite le bacheche della scuola, i volantini negli armadietti, i gruppi dei genitori e la pagina facebook dell’evento
  • durante il tragitto, pedalare in gruppo rimanendo compatti, anche accanto ai più piccoli (il Cds consente di pedalare a fianco dei bambini fino a 10 anni), ma soprattutto divertirsi, fare molte foto e raccontare a tutti l’esperienza!

 

 

Per informazioni e coordinamento:

Fiab Torino Bike Pride

www.bikepride.netinfo@bikepride.net

 

 

Confermato l’impegno regionale a sostegno dei Gal (Gruppi di Azione Locale)

 In arrivo ben 29 milioni di euro.

Lo ha confermato il Vicepresidente regionale Fabio Carosso, con delega allo Sviluppo della Montagna, martedì 18 maggio, durante un incontro con Assopiemonte Leader, l’associazione che riunisce tutti i 14 Gal piemontesi, svoltosi presso la sede regionale di piazza Castello. Alla riunione sono intervenute anche il direttore di settore Stefania Crotta, la dirigente Chiara Musolino e la funzionaria Veruschka Piras.

L’incontro è stato organizzato per presentare i risultati ottenuti dai Gal piemontesi negli ultimi cinque anni di attività e per confermare l’assegnazione di 29 milioni di euro attraverso i fondi di transizione 2021-2022.

“Con la presentazione del rapporto sull’avanzamento dell’attuazione della Misura 19 da parte di Assopiemonte Leader ho avuto la conferma dell’importante lavoro svolto dai Gal in questi anni – dichiara il Vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso – Ho chiesto ai presidenti un grande impegno per i prossimi 2 anni di transizione tra i 2 programmi di Sviluppo Rurale, dove la capacità di spesa dei Gal attraverso la pubblicazione di bandi rivolti ad enti pubblici, imprese e alle filiere produttive, permetterà di raggiungere gli obiettivi della Strategia di Sviluppo Locale. È stata condivisa anche la necessità di lavorare a progetti che coinvolgano più attori del territorio. Fare squadra e avere obiettivi comuni porterà a grandi risultati e importanti ricadute economiche sul territorio”.

Il presidente di Assopiemonte Leader, Claudio Amateis, ha ringraziato il Vicepresidente Carosso a nome di tutti i presidenti dei Gal piemontesi per aver rinnovato la fiducia nei Gruppi di Azione Locale confermando l’importante sostegno finanziario.