ilTorinese

Da Torino a Istanbul con il volo Turkish

Caselle Torinese, 17 aprile 2024 – Turkish Airlines annuncia il nuovo volo da Torino a Istanbul. Il nuovo collegamento sarà attivo a partire dal 10 luglio 2024 e sarà operato con un narrow body.

L’orario prevede nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e sabato la partenza da Istanbul alle 7:15, con arrivo a Torino alle 9:20; partenza da Torino alle 10:15, con arrivo a Istanbul alle 14:10. Nei giorni di mercoledì, venerdì e domenica la partenza da Istanbul è invece programmata alle 17:00, con arrivo a Torino alle 19:05; partenza da Torino alle 20:00, con arrivo a Istanbul alle 23:55.

La nuova rotta giornaliera consente l’accesso diretto a Istanbul, oltre all’opportunità di proseguire il viaggio verso altre 348 destinazioni sia in Turchia che in Africa, Americhe, Medio Oriente ed Estremo Oriente, tutte incluse nell’ampio network di Turkish Airlines.

I voli sono in vendita da oggi in tutte le agenzie di viaggio e sul sito web di Turkish Airlines, la compagnia aerea che vola verso più Paesi di qualsiasi altro vettore e che serve già 8 destinazioni in Italia, facendo di Torino la nona.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “L’apertura da parte di Turkish Airlines della rotta per Istanbul rappresenta un ampliamento del network di grande valore per Torino. Si aggiunge così un hub verso Oriente che per la sua collocazione geografica rappresenta un ottimo punto di transito per le connessioni. I piemontesi avranno infatti l’opportunità di volare non solo ad Istanbul e in tutta la Turchia, ma attraverso questo grande hub verso tutto il resto del mondo. Allo stesso modo, questo volo costituisce un’opportunità di ulteriore crescita turistica per il Piemonte, che potrà essere raggiunto da tutte le destinazioni facenti parte del network di Turkish Airlines”.

Riccardo D’Elicio è stato rieletto all’unanimità Presidente del CUS Torino

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Riccardo D’Elicio è stato rieletto all’unanimità Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese per il triennio 2024-2027 (anni accademici-sportivi: 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027). L’assemblea ordinaria elettiva si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 16 aprile 2024, presso la sede storica del CUS Torino di via Paolo Braccini 1 a Torino. Insieme alla carica più importante, quella del Presidente, all’ordine del giorno anche l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Consiglio Direttivo sarà composto dal Dott. Gianluigi Canata, Arch. Stefano Longhi, l’Avv. Tiziana Di Crescenzo e i neo-eletti Prof.ssa Marcella Ioppolo, Dott. Davide D’Elicio, Dott. Alessandro Saglietti e Dott. Davide Campanelli.

Completano il consiglio i due delegati dell’Università di Torino, Prof. Corrado Lupo, e del Politecnico di Torino, Prof. Enrico Macii.

Per il collegio dei revisori dei conti confermati il Dott. Mario Montalcini, il Dott. Cataldo Trento per l’Università di Torino e la rappresentante del Politecnico di Torino Dott.ssa Paola Miraglio.

Al suo settimo mandato, il Presidente D’Elicio ha dichiarato: “Un ringraziamento a tutta l’assemblea che ha riconfermato la fiducia al mio settimo mandato. Da sempre il valore formativo dello sport universitario è uno dei capisaldi della mia presidenza. La nostra città nei prossimi anni vedrà svilupparsi il progetto già avviato di Torino Città Universitaria, esempio tangibile il polo scientifico di Grugliasco che sarà dotato di impianti sportivi; un vero e proprio campus che segnerà un cambiamento epocale del sistema universitario torinese. Un ringraziamento particolare a Roberto Picco, Michelangelo Filippi, Riccardo Tinetti ed Ottaviano Iuliano, che hanno dedicato la vita al nostro ente e che continueranno a collaborare con capacità e passione con il mondo cussino. Infine un augurio ai quattro nuovi entrati, ex atleti del Centro Universitario Sportivo torinese e laureati presso i nostri Atenei, sicuro che il rilancio del CUS sia stato avviato grazie al loro inserimento”.

Credits Mario Sofia
Credits Marco Carulli

Giovane disabile picchiato e rapinato, la polizia trova gli aggressori

La Polizia di Novara ha identificato  quattro ragazzi di cui uno minore all’epoca dei fatti.  Sono i presunti autori di una rapina avvenuta nel 2021 a Novara a danno di un 19enne disabile. In quattro dopo aver avvicinato la vittima, nel quartiere di Sant’Agabio, l’hanno accusata del furto di uno scooter, hanno preso a schiaffi il malcapitato e gli hanno rubato il cellulare e trenta euro. L’indagine  ha portato all’individuazione e alla denuncia in stato di libertà dei soggetti, due dei quali già gravati da precedenti di polizia.

Al via la 39° edizione di Lovers

Il più antico festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo diretto da Vladimir Luxuria

(Torino, dal 16 al 21 aprile, Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema)

 

6 giorni, 53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali,

3 europee e 28 italiane

 

Madrina della serata di apertura in Mole: Maria Grazia Cucinotta

(ore 18.30)

Natascia Maesi e Tekemaya al Cinema Massimo

(ore 20.30)

 

 

A Torino, dal 16 al 21 aprile – presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema – va in scena la 39° edizione del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai che prosegue il percorso triennale che lo porterà a festeggiare, l’anno prossimo, il suo quarantesimo anniversario.

53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali, 3 europee e 28 italiane (cfr. programma allegato). Sarà in cartellone sabato 20 alle 18, l’unica proiezione italiana del documentario di Carlos López Estrada e Zac Manuel Lil Nas X: Long Live Montero(Usa, 2023, 95 min.) sulla vita del celebre rapper afroamericano originario di Atlanta.

“Siamo lieti che sia Vladimir Luxuria a condurre il Lovers Film Festival in questa sua ultima edizione prima del quarantennale – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – È lei che con il suo entusiasmo e la sua sensibilità sta portando il festival verso un traguardo che lo conferma evento fondamentale per una rappresentazione autentica, paritaria e sensibile alle istanze della comunità LGBTQI+. Anche quest’anno la selezione si configura internazionale, abbracciando appieno la storica vocazione del festival a dare voce a prodotti cinematografici provenienti da tutto il mondo.

Due le produzioni nazionali in selezione e confidiamo che col tempo questo numero aumenti per rispecchiare la pluralità di sguardi e prospettive artistiche che declinano il tema nel cinema italiano e farne veicolo di diritti inalienabili”.

 

Vladimir Luxuria

Per il quinto anno, e sino al compimento del quarantesimo compleanno del festival, Lovers sarà diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice sarà affiancata da Angelo Acerbi,assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli.

“Quest’anno, in un clima di odio e di guerra, abbiamo deciso di rispondere con l’amore che, infatti, è anche il tema della nostra immagine guida, firmata da Valenti Stecchi. Un bacio al cinema, il gesto simbolo dell’amore. Un bacio fra due uomini che fa commuovere un uomo e una donna che stanno vedendo il film. La dimostrazione che quando l’amore viene narrato bene smuove i sentimenti di tutte e tutti Non potevamo, poi, che dedicare il festival di quest’anno a Sandra Milo che ci guarderà da una nuvoletta attorniata da angeli pensando ‘non fate così, non soffrite, io sto bene’ – dichiara Vladimir Luxuria – lei è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione. Sempre energica. Non è solo la perdita di una grande attrice ma di un punto di riferimento per il mondo del cinema mondiale”.

La serata di apertura

A inaugurare il festival, martedì sera, alle 18,30 in Mole Antonelliana, la madrina 2024 Maria Grazia Cucinotta,protagonista di un talk con Vladimir Luxuria. Entrambe, sempre nel giorno di debutto del Festival ma al Cinema Massimo, saranno protagoniste della serata prima del film di apertura (ore 20,30 al Cinema Massimo in Sala Cabiria). Interverrà anche la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi.

La Drag Queen Tekemaya – cantante e vocalist per Muccassassina, Mammamia, Gorgeus, e molti altri locali, che ha rappresentato l’Italia a Bruxelles, a Cantando per l’Europa, tra il 1999 e il 2001 – sarà ospite, sia in Mole Antonelliana sia al Cinema Massimo, così come in tutte le serate seguenti.

La pellicola di apertura sarà Duino di Juan Pablo Di Pace (Usa/Argentina/Italia, 2024, 108 min.) C’è una sacralità nell’innamorarsi per la prima volta: un evento spesso totalizzante che non possiamo più rivivere una volta terminato. Matias, regista argentino quarantenne, è alle prese con un film incompiuto ispirato al suo primo amore: l’oggetto è Alexander, un amico svedese conosciuto in una scuola internazionale in Istria negli anni Novanta.  Quando Alexander viene improvvisamente espulso, Matias deve districarsi tra emozioni non dichiarate al mondo e a sé stesso. Un racconto di formazione metacinematografico, basato su una storia vera. Sarà presente il regista in sala.

“Mi hanno stuprata”, la denuncia di una trentenne torinese

Una giovane di 30 anni è stata stuprata nell’androne di un edificio in corso Racconigi a Torino. Ha chiesto aiuto a un passante che l’ha vista seduta di sera vicino a una fermata del bus. Sono poi arrivati i medici del 118 e i Carabinieri, che hanno portato la ragazza all’Ospedale Sant’Anna dove esami clinici, secondo quanto scrive la Stampa, hanno confermato la violenza. L’aggressore sarebbe un uomo robusto e di mezza età che l’avrebbe spinta nell’androne con la forza e poi l’avrebbe violentata. Nessuno ha visto ho sentito nulla, si esamineranno i nastri delle telecamere di sorveglianza.

Ancora cassa integrazione a Mirafiori, non è una fake news

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’Ad di Stellantis Tavares nel corso della sua visita torinese della settimana scorsa aveva deplorato la diffusione delle fake news, come quella che la multinazionale non avrebbe interesse a mantenere siti produttivi in Italia. Ieri l’azienda ha annunciato ai sindacati ulteriore cassa integrazione alla Carrozzeria di Mirafiori dal 22 aprile al 6 maggio. E non è una “fake”…

La scorsa settimana Carlos Tavares, Ad di Stellantis, nel corso della sua giornata torinese, quella , per inciso, in cui aveva sostanzialmente intimato al governo di ben guardarsi dal fare arrivare un nuovo produttore in Italia se non aveva poi intenzione di farsi carico delle conseguenze sociali che certamente ci sarebbero state, si era soffermato a lungo sulle “fake news” che, aveva detto, “le persone che lavorano qui all’interno non si meritano”. E tra le fake citava quella che vedrebbe nel futuro, più o meno prossimo, la dipartita dall’Italia di Stellantis verso lidi più vantaggiosi economicamente o, semplicemente, più francesi.

Sarà certamente una falsa notizia, fatto è che l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali una ulteriore fermata collettiva dal 22 aprile al 6 maggio per le Carrozzerie di Mirafiori.

Immediato l’allarme dei sindacati. Per Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino e Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom “questa ennesima richiesta di cassa dimostra fattivamente che abbiamo ragione come sindacati a richiedere nuovi modelli da produrre e che senza di essi l’unica cosa certa è il continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali. Purtroppo Tavares l’altro giorno non ha detto nulla sulle nuove produzioni. Ecco perché è necessario aprire una vera trattativa a palazzo Chigi con il governo, Stellantis e i sindacati che metta al centro Mirafiori, ma che parli anche degli altri stabilimenti italiani, pena la perdita dell’auto nel nostro Paese”

La cassa, che riguarda la 500Bev e la Maserati, arriva dopo la già dichiarata cassa integrazione che interessa i lavoratori della 500Bev e il contratto di solidarietà già in atto fino a dicembre per i lavoratori interessati sulla linea produttiva della Maserati.

Per Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal, “questa nuova doccia fredda per tutti i lavoratori del sito produttivo di Mirafiori, dimostra come la nostra manifestazione unitaria di venerdì 12 aprile fosse un reale grido d’allarme e non un allarmismo. Purtroppo, Mirafiori verte in una situazione di stallo costante e di incertezza che sempre di più colpisce tutti i lavoratori. Serve subito, senza più prendere tempo con annunci che rimangono vaghi e nell’etere, un nuovo modello per salvare il sito. Come già affermato, deve essere allocata immediatamente all’interno di Mirafiori l’intera gamma della 500.”

E non si parli di fake news, soprattutto non lo si faccia con i duemila lavoratori coinvolti dalla misura.

Patrizia Corgnati

Christian Zahe, una carriera ad alta intensità negli sport da combattimento

Quella di Christian Zahe nel mondo degli sport da combattimento è stata una carriera vissuta ad alta intensità. I tanti incontri, avversari e viaggi sono stati per lui un modo per raccontare a chi non la conosce abbastanza la thai boxe, il muay thai.

L’atleta originario di Andezeno è stato ricevuto dall’assessore allo Sport che, in occasione del suo addio alle competizioni ufficiali, gli ha donato un gagliardetto e un libro di storia sportiva di Torino. Zahe sosterrà infatti il suo ultimo incontro sabato prossimo 20 aprile al Pala Gianni contro il trentanovenne belga  Tarik Mahillon, nell’ambito dell’edizione 2024 di Thai Boxe Mania.

“Ho cominciato tardi a frequentare la palestra del mio maestro Carlo Barbuto – ha raccontato Zahe -. Avevo 24 anni e prima avevo giocato a calcio fino all’Eccellenza. Poi mi sono appassionato a questi sport e non ho più smesso. In carriera ho vinto un Campionato del Mondo di K1 WKN di thai boxe e uno di muay thai WPMF. Mi sono tolto la soddisfazione di vincere anche un titolo del Kawila Stadium di Chiang Mai in Tailandia. Dopo sedici anni di carriera sento che è il momento di smettere per dedicarmi all’insegnamento in veste di allenatore. Ho già cominciato a rivestire il nuovo ruolo e nel mese di giugno accompagnerò dei ragazzi prima in Corsica e poi in Costa Azzurra”.

Quando si è parlato del suo ultimo incontro, Zahe non ha nascosto un filo di commozione. “Sono contento di combattere per l’ultima volta da professionista proprio a Torino. Ci sarà sicuramente un po’ di tensione, ma mi sento in forma e cercherò di dare il massimo davanti al mio pubblico”. Adesso c’è tanta voglia di trasmettere ai giovani atleti i segreti della thai boxe anche nella speranza che qualcuno possa conquistare altrettanti successi.

Marco Aceto

TORINO CLICK

“Bike Experience”, il Festival del Cicloturismo in Piemonte

Grande attesa per la terza edizione

Sabato 20 e domenica 21 aprile

Moncalieri (Torino)

Dopo quello di Bologna, é il secondo appuntamento, nell’ambito del mondo delle due ruote, più importante per dimensioni, a livello italiano. Parliamo di “Bike Experience”, Festival di Cicloturismo (ad ingresso gratuito), creato nel 2022 dall’Associazione “Torino Bike Experience” (nata nel 2018) ed ospitato per la sua terza edizione, sabato 20 e domenica 21 aprile prossimi, nel verde della “Cascina Le Vallere – Aree Protette Po piemontese” (corso Trieste, 98) a Moncalieri (Torino). Molto incoraggianti le cifre delle prime due edizioni, che hanno visto la partecipazione di oltre 10mila persone, centinaia di ospiti, espositori ed Associazioni per la promozione del territorio. Spiega Alessandro Ippolito, curatore del Festival: “’Bike Experience’ nasce non solo come fiera campionaria’, ma come ‘festival esperienziale’ dove si vengono a vedere biciclette e accessori, ma si partecipa altresì ad ‘attività’, si ascoltano ‘testimonianze’ e ‘racconti’ di cicloturisti e si raccolgono perfino consigli di ‘biomeccanici’ e ‘nutrizionisti’”. Il Festival vuole essere, dunque, per tutti – dal neofita al professionista  – un contenitore di proposte con, in aggiunta, “quattro escursioni”. E non mancheranno, nella due giorni, attività outdoor nel parco e per famiglie. “Fra i punti forti del festival – aggiunge Ippolito – i ‘workshop’. I partecipanti potranno approfondire i più svariati argomenti, dalla meccanica delle biciclette all’arte dell’imballo delle bici, dalla cartografia a come fare il tagliando alla propria due ruote. Ben 52 talk, che spaziano da come viaggiare con i bambini, alle salite leggendarie, dagli itinerari nel Chierese a quelli nel Sud America. Ancora, a proposito di cifre: se nella prima edizione, gli espositori furono 20, lo scorso anno se ne sono contati 45 e quest’anno si è saliti a 50. I marchi presenti sono oltre 150. I talk in programma sono 50 (a cui, si aggiunge la visione di due docufilm, per un totale di 52 incontri), 10 i workshople escursioni (nel 2023 hanno pedalato circa 500 ciclisti ), con la previsione pur anche di una “pista junior” di mille metri quadrati che vedrà la presenza dei tecnici nazionali “UISP”. “Bike Experience”, avrà inoltre quest’anno una “costola” a Luserna San Giovanni, sabato 1 e domenica 2 giugno, dedicata al “cicloturismo alpino” con “Alpi Bike” organizzato con la collaborazione di “UpslowTour”.

Il Festival si inaugura, alla presenza delle autorità, sabato 20 aprilealle 9,30Alle 10 l’apertura al pubblico, dalle 11 partono le attività. Sabato il “Villaggio Expo” chiude alle 18Dalle 18,30 c’è il “Bike Party” in Cascina. Domenica 21 aprile apertura al pubblico alle 10 con attività dalle 11. La chiusura alle 18.

Importanti “novità” dell’edizione 2024: “Mobilità sostenibile” (focus su biciclette elettriche, cargo bike e folding bike), Cicloturismo al femminile (incontri speciali sul cicloturismo “in rosa”), Salotto del cicloturismo (con presentazione al pubblico di prodotti e servizi rivolti ai “ciclo viaggi”), Campo base “Ferrino” (un’ampia esposizione di tende, attrezzature ed accessori per viaggi e cicloturismo; saranno anche disponibili camper e tende da tetto per avventure “on the road”), Spazio tende gratuito (all’interno del parco), Cargo Bike Day (giochi e attività per famiglie, domenica 21, ed un focus sulla “mobilità inclusiva”).

Per info e programma dettagliato: “Torino Bike Experience”, piazza Arturo Graf 132, Torino; tel. 334/9448063 o www.torinobike-xp.it

g.m.

Nelle foto: immagini precedenti edizioni

Treni: modifiche sulla Torino – Fossano -Cuneo -Limone

  • Dal 25 aprile al 1° maggio tra Fossano e Cuneo

Torino, 16 aprile 2024 – Modifiche alla circolazione dei treni del Regionale per interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea Fossano-Cuneo-Limone da giovedì 25 aprile a mercoledì 1° maggio.

Prevista una riprogrammazione del servizio con corse bus tra Fossano e Cuneo, che effettueranno fermate intermedie in tutte le stazioni delle linee previste, modifiche degli orari, possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale.

Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non è ammesso il trasporto di animali ad eccezione dei cani guida.

I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati con il nuovo programma della circolazione.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

Senza correnti non esistono partiti democratici

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Il solito, e puntuale, dibattito attorno al ruolo delle correnti all’interno del Partito democratico
ripropone il tema della democrazia nei partiti e, soprattutto, il significato politico che oggi hanno
queste cosiddette correnti. E, su questo versante, si impongono almeno due riflessioni di fondo
che non possono essere banalmente aggirate.
Innanzitutto, se le correnti vengono azzerate o bandite o non ammesse o se vengono
semplicemente ridimensionate, ci troviamo di fronte a “partiti personali” o a “partiti del capo”. In
entrambi i casi a farne le spese è la democrazia. Perchè nei partiti dove non c’è alcun confronto
interno o se c’è non può discostarsi da ciò che dice il capo o l’azionista di riferimento, la politica è
destinata inesorabilmente ad impoverirsi e a distaccarsi progressivamente dai cittadini. Ben
vengano, quindi, i partiti democratici – purtroppo sempre di meno nel nostro paese a vantaggio
dei “partiti personali” – dove il confronto e il dibattito tra posizioni diverse continuano a
caratterizzare la vita di questi soggetti politici affinchè non si trasformino in banali ed incolori
cartelli elettorali.
In secondo luogo, però,le correnti devono giocare un ruolo preciso senza degenerare. Ora, pur
senza fare confronti impropri perchè si tratta di due contesti storici e politici profondamente
diversi tra di loro, è indubbio che nei due grandi partiti popolari e democratici della prima
repubblica e della seconda repubblica – cioè la Dc e il Pd – il ruolo delle correnti non è
lontanamente paragonabile. E questo per una semplice ragione, e sempre al netto della diversità
politica, culturale e sociale delle due fasi storiche. Nella Dc le storiche correnti rappresentavano
pezzi di società, erano profondamente radicate nei territori, espressione di una precisa e definita
cultura politica – all’interno del composito e variegato arcipelago cattolico del tempo – e,
soprattutto, erano interpretate e guidate da una classe dirigente autorevole, qualificata e
riconosciuta. I famosi leader delle correnti democristiane che erano insieme sì leader politici e
culturali ma al contempo anche statisti e uomini e donne di governo.
Tutta diversa, invece, la situazione all’interno dell’attuale Partito democratico. Qui le molteplici e
mutevoli correnti non rappresentano pezzi di società, interessi sociali e culturali specifici ma, al
contrario, si tratta molto più semplicemente di gruppi di potere caratterizzati da pacchi di tessere
che si spostano con una rapidità impressionante perchè prive di qualsiasi valenza politica,
culturale e tantomeno di natura progettuale. È di tutta evidenza, pertanto, che il malcostume
politico che emerge dalla periferia del Pd – da Bari a Torino, dalla Puglia al Piemonte – non è
affatto una eccezione ma, purtroppo, rischia di diventare la regola in un partito che è
caratterizzato solo da una continua e spietata lotta per la conquista e il consolidamento del
potere. Prima nel partito e poi, e di conseguenza, nelle istituzioni.
Ecco perchè, quando si parla di correnti nei partiti, i due tasselli che restano determinanti e
decisivi ai fini della qualità della democrazia e del rinnovamento della politica sono sempre gli
stessi, a prescindere dall’evoluzione della società. E cioè, senza confronto interno i partiti
democratici e costituzionali semplicemente non esistono. Perchè si riducono ad essere partiti
personali e cartelli elettorali. E, in secondo luogo, le correnti hanno un senso, un ruolo e una
funzione solo se rappresentano pezzi reali di società e interpretano e si fanno carico di precisi
interessi sociali e culturali. Solo con questi due ingredienti noi possiamo continuare a parlare di
qualità della democrazia, credibilità delle istituzioni ed efficacia dell’azione di governo. E proprio
dal rapporto concreto, trasparente e dinamico tra le correnti e i rispettivi partiti si possono
centrare quegli obiettivi decisivi per lo stesso rinnovamento e cambiamento della politica italiana.
Giorgio Merlo