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Naufragio, Grimaldi (Verdi Sinistra): Salvini e Piantedosi devono rendere conto del mancato soccorso

“L’ex Comandante della Capitaneria di Porto, Vittorio Alessandro, parla di ‘qualche decreto interministeriale che ha imbrigliato l’attività’, il Comandante della Guardia Costiera Aloi dichiara che ‘spesso le regole di ingaggio non promanano dal Ministero dei Trasporti ma da quello dell’Interno’, il portavoce della Guardia Costiera Cosimo Nicastro ammette che la direttiva della difesa dei confini ha prevalso sul dovere di soccorso in mare. Ci si è riferiti alle direttive vigenti quando Salvini era Ministro dell’Interno, durante il governo Conte I, ignorando il Piano marittimo nazionale per i soccorsi emanato nel 2021 dalla Guardia Costiera e voluto dall’allora Ministra De Micheli, che pone come priorità il salvataggio come intervento immediato, senza restrizioni? Chi ha stabilito che l’imbarcazione non era in pericolo, se pure il Centro coordinamento e soccorso di Roma aveva aperto un evento Sar per una barca in distress nel mare Ionio? Come è possibile che l’allarme di Frontex non sia stato collegato a questa segnalazione? Salvini e Piantedosi chiariscano immediatamente” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che oggi, insieme ai deputati e ai senatori del gruppo, ha depositato un esposto in questura.
 “La scheda ufficiale di Frontex parla di una risposta termica elevata dalla stiva della barca, significa che era piena di gente. Frontex ha mandato all’Ircc (International Coordination Center) di Pratica di Mare l’informazione, che è stata mandata al Viminale. Ma perché al Viminale e non alla Guardia Costiera? Se un’imbarcazione in acque internazionali è ritenuta in potenziale pericolo si tratta di un caso Sar e deve scattare subito l’intervento di soccorso”.

Desirò (Lib-Pop): “Con Schlein cresce il populismo”

 IL TERZO POLO DOVRÀ DECIDERE COSA ESSERE “DA GRANDE”

“L’operazione ‘Occupy PD‘ messa in atto da Elly Schlein, a base di slogan, vecchie proposte della sinistra massimalista ed attraverso l’ideologizzazione dei temi, segna un ulteriore incremento del populismo che ormai imperversa nel sistema politico nazionale, preannunciando scossoni nei campi politici affini”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’elezione del nuovo Segretario PD e le relative ripercussioni politiche.
“Se da un lato, ora, PD e 5 Stelle sembrano talmente simili da poter diventare un corpo unico, sia in termini di proposte che di elettorato, dall’altro si libera quel campo riformista da sempre oggetto del desiderio dei leader del cosiddetto terzo polo“, continua Desirò.
“L’operazione ‘Renew Italy‘, che, nei mesi scorsi, sopratutto con Calenda ha mostrato un certo strabismo verso sinistra, ora si troverà davanti ad un bivio che potrà segnarne il futuro: occupare il campo riformista, spostandosi ancora più a sinistra di quanto non sia stato fin qui ed abbandonare il tentativo di unire a sé anche il mondo liberale, oppure diventare davvero ‘terzo’, abbandonando il pregiudizio verso il centrodestra ed abbracciando l’idea di poter scegliere, volta per volta le proposte più affini, come fatto per Bucci a Genova”, aggiunge Desirò.
“Per il Terzo Polo, che sembra accelerare sul progetto del partito unico, è tempo dunque di fare chiarezza, di decidere cosa essere, lasciando da parte la confusione politica e strategica che ne ha contraddistinto fin qui il cammino e che è coinciso con le debacle lombarda in solitaria e laziale nel centrosinistra. Osservando il populismo economico e sociale della coppia Conte-Schlein, non può più sussistere una preferenza rispetto ad eventuali accordi con un centrodestra che, Salvini a parte, dimostra di essere oggi più concreto, credibile ed europeista rispetto il campo avverso”, conclude Desirò.

Genovese (Circ.7): i bimbi con disabilità giocheranno nei parchi

CIRCOSCRIZIONE 7 SEMPRE PIU’ INCLUSIVA
 
Genovese (SE): I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusivi, equi e giusti. 
 
A oggi, in Italia, meno del 5% dei parchi ludici cittadini sono da ritenersi “parchi giochi inclusivi”, ovvero parchi nei quali siano allestite strutture gioco pensate per i bambini e le bambine con forme di disabilità motorie, cognitive e sensoriali. Per fortuna, la sensibilizzazione sta crescendo e qualcosa, anche sul territorio della Circoscrizione 7, sta cambiando.
 
Durante il Consiglio di lunedì 27 febbraio, infatti, la Circoscrizione 7 ha votato all’unanimità la mozione “Parchi giochi inclusivi per garantire il diritto al gioco a tutte le bambine e i bambini“, presentata dalla capogruppo di Sinistra EcologistaIlaria Genovese.
La mozione richiede la riqualificazione di un parco giochi già esistente prevedendo l’implementazione di strutture gioco adatte a tutte e tutti, di una pavimentazione antitrauma e di apposite passerelle e rampe laddove necessarie. Inoltre, l’atto prevede un lavoro di mappatura per valutare l’accessibilità e l’inclusività degli arredi già esistenti nelle aree gioco, in collaborazione con la società civile e le associazioni territoriali che si occupano di inclusione sociale e disabilità, e la collocazione di apposita segnaletica informativa collocata in prossimità dell’ingresso dei parchi inclusivi, al fine di diffonderne l’esistenza e il valore sociale e culturale.
“Le bambine e i bambini non alzano muri, non vedono barriere. Perché creargliele noi, allora?”, afferma la consigliera Genovese. “Un parco giochi inclusivo – spiega – è un luogo in cui bambini con abilità e capacità diverse possono giocare insieme, interagire tra loro e utilizzare insieme i giochi installati nel parco, diminuendo di fatto le distanze che possono crearsi di fronte alle diversità”.
“I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusiviequi giusti“, conclude la capogruppo di Sinistra Ecologista in Circoscrizione 7.
(foto archivio)

Commissione REGI Parlamento europeo in visita ai territori ucraini

Panza (Lega): ringrazio per sostegno a mia iniziativa, importante prendere visione.

Bruxelles – “Sono lieto che nella riunione dei Coordinatori della Commissione REGI (Commissione per lo sviluppo regionale) del 27 febbraio si sia ufficializzata la mia richiesta di una missione ufficiale della nostra commissione parlamentare in Ucraina nel secondo semestre di quest’anno – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI – .

Sono molto soddisfatto della reazione positiva che ha visto in primis il sostegno del Presidente di Commissione Younous Omarjee che mi ha fortemente sostenuto e ha voluto la realizzazione di questa missione, coinvolgendo, senza esclusione, tutti i gruppi politici.

Credo sia doveroso per la nostra Commissione recarsi nel luogo di questo drammatico conflitto – prosegue Panza – per constatare personalmente la realtà dei fatti, anche in virtù del ruolo che ha avuto la Politica di Coesione per il sostegno ai rifugiati e per le necessità che ci saranno per il futuro, nonché per la ricostruzione del Paese nel quale l’Europa dovrà svolgere un ruolo centrale, non solo con le proprie risorse ma anche con le proprie imprese. Non di meno ritengo importante questa visita in sostegno al popolo ucraino in un’ottica di perseguimento della pace e della cessazione di questo conflitto”.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI.

Schlein, il Centro lontano dal radicalismo e dal massimalismo della sinistra

Ora deve essere plurale. Ruolo decisivo dei Popolari.

“Con la segreteria di Schlein ritornano a pieno regime le identità politico e culturali. Nel Pd tramonta quella ‘pluralità’ culturale che lo aveva contraddistinto sin dall’inizio della sua esperienza politica a vantaggio di una deriva radicale, massimalista ed estremista. È di tutta evidenza che una delle culture fondanti del Pd, quella cattolico popolare e sociale, non potrà che traslocare altrove – come sta già concretamente avvenendo nella periferia italiana – al netto della ‘casta’ parlamentare di chi dice di riconoscersi in quell’area e di chi ricopre incarichi di potere nel partito e negli organismi periferici. Perchè a spostarsi, come ovvio, sono gli elettori e le persone che provengono da quella storia e da quella cultura politica.
La sfida, adesso, è far sì che il soggetto politico di Centro riformista e di governo che si va definitivamente formando dopo l’esito di queste primarie, sia realmente e autenticamente plurale. Il Centro, del resto, non può ridursi ad essere una sorta di riproposizione dell’esperienza del partito repubblicano/liberale. Senza la cultura e l’esperienza dei cattolici popolari e sociali un vero Centro politico e di governo non decolla.
Questa, oggi, è la vera sfida per un vero riformismo democratico e di governo, distinto e distante dal massimalismo di sinistra e radicale della Schlein”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

Lega Piemonte, visita ministro Locatelli 6 e 7 marzo a Biella, Torino e Novi Ligure

Il ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli sarà in visita in Piemonte il 6 e il 7 marzo. Tre le tappe previste: Biella, Torino e Novi Ligure.

Nella mattina di lunedì il Ministro sarà a Biella, dove visiterà la Cooperativa Anteo, Domus Laetitia e la Cascina Oremo.
Nel primo pomeriggio arriverà a Torino, dove alle 14,30 aprirà la Festa dello Sport Integrato organizzata dal Centro Sportivo Ch4 (via Trofarello, 10) per poi recarsi, alle 16.30, in  Cdp, Consulta delle persone in difficoltà, dove incontrerà i rappresentanti delle associazioni della Consulta. Alle 21 all’Hotel Hotel NH Collection Torino Santo Stefano di Via Porta Palatina è infine  previsto un incontro pubblico con militanti e sostenitori, al quale saranno presenti anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, i parlamentari torinesi Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto, Chiara Caucino, assessore regionale alla Famiglia assieme a parlamentari e consiglieri regionali.
La visita torinese proseguirà nella mattinata di martedì con la visita in Anfass, Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo e al Cottolengo, per poi spostarsi a Novi Ligure, dove il ministro è atteso alle 14,30 per la visita al Centro Diurno CSP, cui seguirà un incontro con gli amministratori locali.

Merlo. Schlein, adesso massima apertura agli elettori moderati del Pd

Dopo la svolta delle primarie. Decisivo l’apporto dei cattolici popolari per costruire il nuovo
Centro.

“Il nuovo corso del Pd dopo la straripante vittoria alle primarie di Elly Schlein, cambia
radicalmente, ed irreversibilmente, il profilo, l’identità e lo stesso progetto politico di quel partito.
È persin inutile ricordare che i settori centristi e moderati del Pd avranno scarsa cittadinanza in un
partito che assomiglierà sempre di più ad un ‘partito radicale di massa”, per dirla con Luca Ricolfi.
E la cultura cattolico popolare e cattolico sociale non potrà che traslocare altrove, al di là delle
considerazioni degli ultimi ed irriducibili ‘cattocomunisti’ sulla novità del progetto della nuova
segretaria nazionale del Pd. Ma adesso quello che conta è che il cantiere di un Centro dinamico,
riformista, democratico ed innovativo che vede proprio nella cultura dei cattolici popolari uno dei
suoi punti di forza, si rivolga sempre di più agli elettori e ai simpatizzanti di un partito che, d’ora in
poi, non li rappresenterà più sotto il profilo e programmatico.
Per questi motivi occorre accelerare la formazione di un soggetto politico che sia in grado di
declinare una vera ed autentica ‘politica di centro’ e formata da tutte quelle culture politiche che
respingono alla radice qualsiasi radicalizzazione del conflitto politico da un lato e ogni deriva
massimalista dall’altro. Derive che, come ovvio, non appartengono alla tradizione, alla esperienza
e alla storia della miglior stagione cattolico popolare. Esperienza che, invece, ha caratterizzato il
Pd delle origini e che adesso è stata definitivamente archiviata con la vittoria alle primarie dell’ex
Vice Presidente dell’Emilia Romagna”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

Gallo, Pd: “Battaglia vinta sul testo dell’Omnibus”

 “ABBIAMO BLOCCATO UN TESTO PROFONDAMENTE SBAGLIATO. STRALCIATI GLI ARTICOLI SU CACCIA E GIOCO D’AZZARDO”

28 febbraio 2023 – “Con un’opposizione intransigente siamo riusciti a far stralciare dal testo dell’“omnibus”, che la Giunta Cirio aveva portato in Aula azzerando il passaggio in Commissione e imponendo la procedura d’urgenza, articoli che incidevano profondamente su temi importanti come la caccia e il gioco d’azzardo. Abbiamo sventato i trabocchetti nascosti all’interno di un testo di 91 articoli, che dovrebbe avere solo il compito di semplificare le norme e non di stravolgerle” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Ancora una volta – prosegue l’esponente dem – il centrodestra ha provato a utilizzare la scorciatoia dell’“omnibus” per riformare anche norme e leggi molto controverse, sulle quali non ha avuto il coraggio di sottoporre al Consiglio regionale un disegno di legge ad hoc e di utilizzare un percorso legislativo corretto e ha preferito provare a ricorrere a un blitz per accorciare i tempi della discussione. Se fin dall’inizio la Giunta Cirio si fosse dedicata a realizzare le vere riforme che il Piemonte attende non staremmo attendendo, per esempio, un Piano sociosanitario che ormai non vedrà più la luce in questa legislatura”.

“Non condividiamo né i contenuti, né il metodo – conclude Gallo – con i quali il centrodestra ha governato la nostra Regione e l’abbiamo dimostrato dando battaglia durante questi quattro anni. Il centrosinistra ha un progetto chiaro per lo sviluppo e il rilancio del Piemonte. Il centrodestra, a quanto pare, invece, non ha alcuna idea per il futuro della Regione”.

Bravi (PdF): “NO alla ‘carriera alias’ in Scuole e Università!”

“In questi giorni si sta concludendo la Settimana d’informazione e sensibilizzazione contro la diffusione dell’ideologia GENDER nelle scuole, promossa dal Popolo della Famiglia e dall’Associazione ‘Voglio la mamma’ – ha dichiarato Carlo Bravi, referente a Torino dello stesso Popolo della Famiglia – iniziativa partita in tutta Italia il 20 febbraio 2023 con l’affissione di manifesti e il volantinaggio davanti alle scuole”.
“L’ideologia di genere – prosegue Bravi – veicolata ormai da anni nella scuola dell’obbligo mediante progetti gestiti da ‘esperti’ esterni, come pure mediante una specifica editoria per ragazzi, il tutto inondato da una pressante propaganda massmediatica, nelle scuole superiori trova una delle proprie modalità d’espressione nell’attivazione della cosiddetta ‘carriera alias’, che a quanto risulta ad oggi è già adottata da ben 191 scuole su tutto il territorio nazionale”.
“Con la ‘carriera alias’ – chiarisce Bravi – i ragazzi che non s’identificano con il proprio sesso biologico hanno la possibilità di essere registrati sui documenti scolastici con un nome che corrisponde al genere percepito e quindi diverso da quello anagrafico, dando avvio così alla transizione sociale, preludio di eventuali terapie ormonali e successivi interventi chirurgici di cambiamento di sesso, al fine di rendere definitiva la riassegnazione di genere”.
“Tuttavia – osserva Bravi – quei Paesi ‘pionieri’ nel trattamento della disforia di genere, tra i quali il Regno Unito e la Svezia, nei quali da anni vengono prescritti i bloccanti della pubertà, stanno rivedendo le proprie posizioni, dopo aver constatato i danni irreversibili provocati a migliaia di ragazzi: da un percorso di transizione sociale, ormonale e alla fine anche chirurgica, infatti, non si torna indietro, mentre il danno psicologico è devastante e quello fisico definitivo.
È questo che vogliamo per i nostri figli?
Siamo preoccupati, molto preoccupati! E non certo intolleranti!
La carriera alias rappresenta una forzatura sotto il profilo normativo e quello scientifico, interferendo, inoltre, con la naturale risoluzione dei conflitti e delle incertezze che sono propri dell’adolescenza”

Schlein riuscirà a far iscrivere al pd quelli del “popolo” che l’hanno votata?

Il Pd svolta a sinistra. Addirittura in tutte le province del Piemonte stravince la Schlein. Effettivamente qualcosa è successo.
Brevemente ricapitoliamo cosa. Gli iscritti e la maggioranza della nomenclatura del pd hanno scelto Bonaccini e la maggioranza del popolo pd ha scelto la Schlein.
Scatenati quelli di Articolo uno e di tutta la sinistra ex comunista. Dopo le dimissioni di Zingaretti sembrava che la sinistra del PD fosse relegata ad un angolo. Qualcosa è cambiato con la formazione delle liste alle politiche. Molti dicevano che oramai il Pd era democristiano… ed invece.
E allora che cos’è avvenuto? Almeno per una volta mi sembra semplice la risposta: sono arrivati gli arrabbiati e delusi di un pd decisamente amorfo e sull’orlo do una crisi di nervi. Addirittura ha votato chi alle politiche non è andato a votare. Tra le altre cose è rilevante che, nonostante il brutto tempo, oltre un milione di persone sono andate a votare alle primarie. Di questi tempi non è cosa da poco, direi. Raggianti le donne del PD. Da Anna Rossomando e Nadia Conticelli  alla sempre giovane e soprattutto passionale Livia Turco.
Magari Massimo D’Alema ci ripensa e non aiuterà più i pentastellati, addirittura riscrivendosi al Pd. Mi aspetto grandi movimenti non solo di patetici tentativi di salire sul carro dei vincitori. Per il pd e la sua segretaria una strada tutta in salita. Dai cinque anni (è possibile) di Giorgia Meloni alle Regioni 15, su 21 governate dal centro destra.
Sarà una vittoria consolidata. Vedremo se Schlein riuscirà a far iscrivere al pd quelli del “popolo” che l’hanno votata. E poi l’annoso problema delle alleanze per potere e sapere governare. Chi ha perso se ne andrà via? Non penso, soprattutto per due motivi. A chi l’ha fatto in passato non gli è andata molto bene.
Secondo, piaccia o non piaccia esiste una contraddizione: gli iscritti hanno detto una cosa, i ” simpatizzanti ” un altra. Se ho capito bene gli organismi dirigenti, generalmente saranno composti in maggioranza tra i sostenitori di Bonaccini e la Segreteria, di fatto in minoranza. Vedremo. Ma non facciamo la punta alle matite. Indubbiamente è la prima volta che una giovane donna è Segretaria di un partito di sinistra o di centro sinistra, dir si voglia. Ed ora? Magari date spazio ai contenuti. Del resto è sempre stato un partito di ciò che si è è ciò che si vorrebbe essere… Due appuntamenti elettorali significativi. Le Europee e per il Piemonte il nuovo consiglio regionale. Per le Europee come verranno formate le liste. Per il Piemonte se ci saranno alleanze o il Pd correrà da solo. Non è un mistero che la Schlein gradisce dialogare con i cinquestelle. Che Valle farà fuoco e fiamme per essere il candidato contro Cirio pur non essendo inviso ai cinque stelle. Vedremo. Siamo solo all’inizio per ora la novità c’è e sarebbe stupido negarlo. Magari da cosa nasce cosa.

Patrizio Tosetto