Un intervento ai limiti dell’impossibile ha permesso di salvare la vita a un uomo di 55 anni, residente in provincia di Cuneo, grazie a un trapianto di fegato effettuato in emergenza nazionale presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS). L’uomo aveva subito un gravissimo trauma epatico in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto due settimane prima. Durante le attività nel silos della sua azienda agricola, l’uomo è rimasto schiacciato con la parte superiore destra dell’addome contro il braccio meccanico di una pala agricola. Trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale di Cuneo, è stato immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico per bloccare una massiccia emorragia causata dalla lacerazione del fegato. In quella fase, i medici hanno “impacchettato” il fegato per contenere la perdita di sangue. Dopo essere stato stabilizzato, il paziente è tornato due volte in sala operatoria e sembrava in procinto di lasciare la terapia intensiva per un reparto ordinario. Tuttavia, undici giorni dopo il trauma iniziale, il fegato ha ripreso a sanguinare. Dopo un quarto intervento per bloccare la nuova emorragia, è emerso che gran parte dell’organo era ormai compromessa e il paziente stava entrando in una fase critica di insufficienza epatica acuta. A quel punto, i medici di Cuneo hanno contattato il Centro Trapianto di Fegato di Torino. Il paziente è stato trasferito alla Terapia Intensiva Centralizzata dell’ospedale Molinette della CDSS, diretta dal dottor Maurizio Berardino, dove è stato valutato in urgenza dal professor Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianti, insieme all’epatologa dottoressa Silvia Martini. In condizioni disperate, l’uomo è stato inserito in lista d’attesa in super-urgenza nazionale. Poche ore dopo, il Centro Nazionale Trapianti di Roma, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, ha segnalato la disponibilità di un fegato compatibile in un’altra regione, attraverso il Centro Regionale Trapianti del Piemonte, diretto dal dottor Federico Genzano. A sole 18 ore dall’iscrizione in lista, il paziente è stato portato in sala operatoria. L’équipe del professor Romagnoli ha rimosso il fegato gravemente danneggiato e, dopo circa due ore senza organo, il nuovo fegato ha iniziato a funzionare, riaccendendo la speranza. Nel periodo successivo si sono resi necessari altri tre interventi chirurgici per completare il percorso terapeutico. Dopo tre settimane dal trapianto, l’uomo è stato trasferito nell’area Semintensiva del Centro Trapianti Fegato, dove attualmente sta affrontando una fase di piena ripresa. “Una grande Azienda ospedaliero-universitaria come la nostra Città della Salute e della Scienza di Torino si è nuovamente dimostrata capace – commenta il Commissario Thomas Schael – di gestire un caso gravato da complessità clinica e tecnica estreme, grazie alla dedizione, al coraggio ed alla professionalità multidisciplinare dei nostri specialisti così altamente qualificati, così come solo nella nostra Azienda è possibile trovare. E così come dovrà essere nel futuro Parco della Salute.” “Una volta di più la Città della Salute e della Scienza di Torino, – aggiunge Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – in rete con le altre strutture ospedaliere della Regione Piemonte, è stata in grado di fornire una efficace e tempestiva risposta ad una situazione di così eccezionale gravità e complessità. Un doveroso ringraziamento al donatore e alla sua famiglia, che hanno reso possibile questo miracoloso trapianto.”
La processione per Maria Ausiliatrice
Ieri sera si è tenuta la suggestiva processione con la statua di Maria Ausiliatrice per le vie del quartiere Valdocco. Il corteo, accompagnato da canti, dalle preghiere e dalle meditazioni su “Le 7 parole di Maria nel Vangelo”, ha attraversato la rinnovata piazza Maria Ausiliatrice e le vie circostanti, per fare infine ritorno alla Basilica.
Al termine, la Messa conclusiva presieduta da Mons. Giacomo Martinacci, Rettore del Santuario della Madonna della Consolata, simbolo mariano di Torino.
FOTO IGINO MACAGNO
Un soffio ti può salvare la vita: è la campagna di sensibilizzazione della Fondazione Specchio dei Tempi, realizzata in collaborazione con il comando Provinciale dei carabinieri di Torino. L’altra sera in piazza Santa Giulia una delle tappe del progetto rivolto ai giovani, per contrastare l’abuso di alcol e prevenire la guida in stato di ebbrezza. Sono stati distribuiti gratuitamente circa 1000 alcol test monouso, grazie alla collaborazione con Federfarma, e 300 ragazzi si sono sottoposti volontariamente alla prova con l’etilometro. Il progetto prosegue a giugno con due nuove tappe: il 7 in piazza Vittorio Veneto e il 21 in via Reggio 3.
Il teatro Stabile di Torino-teatro Nazionale condivide con la città l’anniversario dei settanta anni dalla sua fondazione, avvenuta il 27 maggio del 1955. Quell’anno nasceva il Piccolo Teatro della Città di Torino, sulla scia del grande movimento nazionale del teatro pubblico.
Per l’occasione la sera del 27 maggio 2025, dalle ore 21.30, la Mole Antonelliana si illuminerà di rosso, il rosso del teatro Carignano , ed esporrà il logo del TST. Un invito a ricordare che il teatro è storia, ma soprattutto è presente e futuro, un luogo dove la città si interroga, si specchia e si emoziona.
Per condividere questa festa con il pubblico tutti i titoli ancora in programma della stagione 2024-2025 saranno in promozione a 12 euro fino alla mezzanotte del 27 maggio.
I biglietti a tariffa ridotta si potranno acquistare in biglietteria oppure online sul sito teatrostabiletorino.
Biglietteria del teatro Stabile di Torino
Torino 0115169555.
Teatro Carignano. Piazza Carignano 6.
Dal martedì al sabato dalle 13 alle 19, domenica dalle 14 alle 19. Lunedì riposo.
Mara Martellotta
Giornata Mondiale della Metrologia con Gtt
Domenica 25 maggio 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Metrologia, che celebra il 150° anniversario della firma della Convenzione del Metro, l’INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica apre le porte del suo Campus per un evento gratuito dedicato al mondo della scienza, delle misure e della curiosità, rinnovando il proprio impegno nella divulgazione scientifica, avvicinando la cittadinanza al cuore della ricerca e rendendo la conoscenza accessibile e coinvolgente.
Presso il Campus INRiM (strada delle Cacce 91) ci sarà l’opportunità di scoprire da vicino le attività di ricerca e di avvicinarsi al mondo delle misure, fondamentale nella vita quotidiana e nello sviluppo scientifico e tecnologico.
Durante l’evento sarà anche visitabile, all’interno del Campus scientifico, la mostra “Connessioni Astrali: 7 alfabeti tra la terra e le stelle” dello scultore torinese Riccardo Cordero, con la curatela di Silvana Nota. L’esposizione vede l’installazione di 7 opere; 7 come le unità di misura di base del Sistema Internazionale, in un suggestivo dialogo tra arte e scienza.
Per maggiori informazioni: https://www.inrim.it/it/eventi/domenica-scienza-un-viaggio-nel-mondo-delle-misure
Partecipa a Domenica in Scienza con i mezzi pubblici: CALCOLA IL TUO PERCORSO.
Domenica 25 maggio 2025 al mattino si terrà la manifestazione podistica non competitiva organizzata dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, in collaborazione con Telethon, con partenza dal Parco del Valentino.
La manifestazione, intitolata “WALK OF LIFE”, è finalizzata alla raccolta fondi per la ricerca e per sostenere le attività terapeutiche e di sostegno della sezione di Torino a favore delle persone affette da distrofia muscolare.
Il percorso della manifestazione podistica si svolgerà in parte nelle aree verdi in riva al Po, in parte sui corsi Massimo D’Azeglio, Sclopis, Galileo Galilei e vie limitrofe. Saranno chiusi, oltre al tracciato di gara, il sottopasso Lanza in direzione centro città ed il Ponte Isabella.
Percorso:
Il tracciato di andata e ritorno si snoderà lungo:
viale Virgilio, viale Mattioli, rotonda Nikola Tesla, viale sterrato del parco del Valentino parallelo a corso Massimo d’Azeglio, piazzale Rita Levi Montalcini, carreggiata est di corso Massimo d’Azeglio, dopo via Petrarca carreggiata laterale est di corso Massimo d’Azeglio, via Monti (all’andata), corso Sclopis , rotatoria corso Dante, corso Galileo Galilei, discesa Tiepolo, viale Thaon di Revel, monumento all’Autiere, per poi ripercorrere il tracciato a ritroso utilizzando solo per il ritorno via Petrarca nel tratto Sclopis/Massimo D’Azeglio.
Divieti di circolazione
Il percorso di gara sarà chiuso al transito di tutti i veicoli dalle ore 08.30 alle ore 11 e comunque fino a cessate esigenze;
– corso Dante sarà chiuso da corso Massimo d’Azeglio, dalle ore 08.30 alle ore 10.30 circa;
– il ponte Isabella sarà chiuso in ambo i sensi, dalle ore 08.30 alle ore 10.30 circa;
– in corso Dante per i residenti sarà garantita la percorribilità in direzione ovest;
– sottopasso Lanza: sarà chiuso in direzione centro città da corso Dogliotti, dalle ore 8.30 sino alle 10.30 e comunque sino a cessate esigenze;
– corso Massimo d’Azeglio sarà chiuso in direzione centro città nel tratto da corso Dante a corso Raffaello.
Divieti di sosta
Divieto di sosta per motivi tecnici su entrambi i lati di viale Virgilio da corso Vittorio Emanuele II sino al civico 17 e su tutta l’area di sosta in corrispondenza del civico 17 di viale Virgilio dalle ore 00.30 alle ore 16.30 del 25 maggio.
Assi viabili aperti
Saranno aperti e percorribili i seguenti assi viabili:
– ponte Umberto I;
– corso Vittorio Emanuele II;
– corso Massimo d’Azeglio direzione sud;
– corso Massimo d’Azeglio, solo tratto Raffaello-Vittorio Emanuele II, direzione nord;
– corso Moncalieri;
– corso Cairoli;
– corso Bramante e Ponte Balbis;
– corso Unità d’Italia (tutto) e corso Dogliotti (tutto).
Altre strade chiuse
Tra le strade chiuse per altre manifestazioni domenica 25 maggio ci saranno via Po dalle 6.30 alle 20 e via Vanchiglia dalle 6.30 alle 23.
Trasporto pubblico
I percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione potrebbero subire alcune variazioni.
Per informazioni, consultare il sito Internet di GTT alla pagina https://www.gtt.to.it/cms/
È originario di Rivoli il turista italiano di 28 anni, Michael Valentino T. Carturan, rapito e torturato per più di due settimane in un appartamento di lusso a Manhattan, nel quartiere di Nolita. Il sequestro sarebbe iniziato il 6 maggio, quando Carturan ha incontrato John Woeltz, un trader di criptovalute con cui aveva avuto dissapori economici. Secondo la polizia, il movente del rapimento era legato al denaro: Woeltz avrebbe cercato di ottenere le password dei conti della vittima sottraendogli il passaporto, picchiandolo, torturandolo con un taser, costringendolo a prendere droga e minacciandolo con una motosega. Un Apple AirTag era stato legato al collo del giovane per impedirgli la fuga.
Ma Carturan è riuscito a scappare e ha chiesto aiuto a un agente di polizia. Le forze dell’ordine sono intervenute arrestando Woeltz. Poco dopo è stata fermata anche Una donna di 24 anni, accusata di complicità nel sequestro. Due domestici della residenza sono sotto interrogatorio per accertare loro eventuali responsabilità.
Nasce una maxi Agenzia Turistica: prima per presenze estere in Piemonte
Dall’unione del Distretto Turistico dei Laghi e dell’Atl dell’Alto Piemonte nascerà una nuova maxi Agenzia Turistica, che si posizionerebbe come seconda grande destinazione piemontese per numeri complessivi. I dati, presentati ad Arona, evidenziano per il 2024 oltre 1,9 milioni di arrivi e quasi 5,9 milioni di presenze, pari al 30,4% degli arrivi e al 34,8% delle presenze totali regionali.
Il nuovo polo turistico risulterebbe primo in Piemonte per turismo internazionale: il 60,4% degli arrivi (oltre 1,15 milioni) e il 70,2% delle presenze (quasi 4,13 milioni) proverrebbero dall’estero. La Germania domina con più di 1,59 milioni di presenze, seguita da Paesi Bassi, Svizzera e Francia; significativa anche la crescita degli Stati Uniti, +19% rispetto al 2023. Il turismo italiano rappresenterebbe il 29,8% delle presenze.
La stagionalità rimane marcata: il 49% delle presenze si concentra tra giugno e agosto, con agosto come mese di picco. Anche l’offerta ricettiva cresce: +25,1% di strutture e +8,8% di posti letto, trainata soprattutto dalle locazioni turistiche (+33%).
L’assessore regionale al Turismo Marina Chiarelli ha evidenziato:
«Tutta l’area del nord Piemonte, analogamente all’intero territorio regionale, grazie alle sue straordinarie eccellenze, continua a registrare numeri turistici importanti e a trainare questi dati sono in particolare le presenze dei visitatori internazionali con il forte contributo al cashless che lo scorso ottobre ci ha portati ad essere premiati come meta italiana con il più alto utilizzo di pagamenti elettronici […] La nostra priorità è la destagionalizzazione, per aumentare le opportunità di scoperta e di esperienze e distribuire meglio il flusso dei visitatori a vantaggio degli operatori della filiera […] La prospettiva della nuova maxi Agenzia Turistica […] rappresenterà inoltre una nuova importante sfida, con la creazione della seconda grande destinazione piemontese».
Il presidente del CdA di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris, ha dichiarato:
«I numeri turistici 2024, sommati tra loro, definiscono ancora meglio le potenzialità del progetto di unificazione dei due territori sotto l’egida di una sola ‘maxi agenzia’. Sarà estremamente stimolante, anche per Visit Piemonte, contribuire ad una sempre maggiore integrazione dei progetti di promozione turistica delle due aree».
Il presidente dell’Atl Terre dell’Alto Piemonte ha aggiunto:
«Il CdA dell’ATL Terre dell’Alto Piemonte non può che vedere con favore una fusione con il Distretto Turistico dei Laghi […] Può rappresentare una strategia efficace per rafforzare l’identità dell’intero territorio dell’Alto Piemonte, rendendolo più competitivo a livello regionale».
Infine, il direttore dell’Atl del Distretto Turistico dei Laghi, Francesco Gaiardelli, ha concluso:
«L’anno 2026, con la costituzione della nuova Atl e la somma, quindi, delle performance del quadrante, si annuncia come un anno di importanti numeri […] rafforzando il posizionamento del nostro territorio tra le destinazioni più attrattive».
ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): DI NUOVO ATTIMI DI FOLLIA IN CORSO GIULIO CESARE/EMILIA DOVE TUTTO E’ CONSENTITO, CITTADINI SEMPRE PIU’ ESASPERATI. DEVE ANCORA CONTINUARE PER MOLTO QUESTA SITUAZIONE?
Ieri sera verso le ore 21 sempre nel solito tratto fuori controllo di Corso Giulio Cesare tra il Ponte Mosca e Corso Emilia una ennesima violenta rissa con botte, tiri di bottiglie usate come armi e cassonetti rovesciati.
Il tutto a poche centinaia di metri dall’omicidio di giorni fa in corso Novara/Monterosa e nello stesso punto dove è stato ucciso con una coltellata al petto il 26enne Hamza Moutik la sera del 23 agosto 2024.
Poco dopo sono arrivate 5 volanti delle FdO ma il gruppo di criminali si era già dileguato verso Lungo Dora Napoli.
Quotidianamente nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività latente che rischia di esplodere da un momento all’altro, sotto gli occhi sempre più spaventati dei residenti. Tutto ciò viene alimentato dall’assenza di regole e norme di civile convivenza, sembra che tutto sia consentito in questo circolo vizioso di degrado.
LA VIOLENZA E L’AGGRESSIVITA’ CHE HANNO GRUPPI DI PERSONE NEL RINCORRERSI E PICCHIARSI E’ SENZA LIMITI. Come si possono percorrere certi marciapiedi in tranquillità? Impossibile!
Quando mai la Città provvederà a rendere vivibile questo tratto di strada? Siamo stanchi di sole parole parole parole e ancora parole. Il buonismo non ha portato a nulla, contro i criminali bisogna agire diversamente.
Alcuni giorni fa sono stata in Prefettura a incontrare il Prefetto Vicario dove ho esposto la situazione che si vive nel quartiere cercando di non parlare solo di criticità ma anche di proposte per migliorare il territorio.
Sono anni che chiedo, insieme ai miei colleghi Domenico Giovannini e Francesco Caria, un controllo serio e a 360° sugli affitti delle case fatiscenti e relativi successivi provvedimenti da parte della Città senza essere ascoltata. Il video della rissa è stato girato quando la violenza si stava già calmando.
PATRIZIA ALESSI
Il 24 maggio è il Melanoma day, la giornata europea dedicata alla prevenzione del melanoma e, più in generale dei tumori della pelle. In particolare l’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare, attraverso campagne informative e di comunicazione, l’opinione pubblica sulla prevenzione di queste gravi forme tumorali.
Con l’avvicinarsi dell’estate, e la maggiore esposizione della pelle ai raggi ultravioletti, è quindi fondamentale conoscere quali sono i tumori della pelle, le cause che possono portare alla loro insorgenza e le azioni preventive da adottare.
Che cosa sono i tumori cutanei
I tumori della pelle sono neoformazioni che insorgono sulla superficie cutanea e possono essere di natura benigna o maligna. Nonostante la pelle sia l’organo più esteso del corpo, l’80 per cento circa dei tumori cutanei interessano il volto, il cuoio capelluto e il collo, ossia zone esposte cronicamente e più delle altre alla radiazione del sole.
L’incidenza, quindi, è più alta tra le persone che trascorrono molto tempo all’aperto per lavoro o per svago ed è inversamente proporzionale alla quantità di pigmentazione cutanea da melanina; le persone che hanno la pelle chiara sono più suscettibili.
I tumori cutanei e la loro incidenza
Il melanoma: è uno dei principali tumori che insorge in giovane età; in termini d’incidenza, nella popolazione italiana costituisce il secondo tumore più frequente nei maschi sotto i 50 anni e il terzo più frequente nelle femmine sotto i 50 anni. Il trend d‘incidenza appare in aumento statisticamente significativo sia nei maschi (+ 4.4% per anno), che nelle donne (+ 3.1% per anno). È importante sottolineare come nel nostro Paese esista un gradiente decrescente nord-sud di incidenza: i tassi di incidenza sono fino a due volte più bassi nel Sud Italia rispetto a quelli nelle aree del Centro-Nord Italia.
Recenti dati europei hanno evidenziato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza sia per i casi invasivi (+4.0% uomini, +3.0% donne) sia in situ, cioè nel strato esterno della pelle (+7.7% uomini, +6.2% donne). A fronte di questo aumento d’incidenza, tuttavia la mortalità è rimasta sostanzialmente stabile.
Il carcinoma squamoso cutaneo: secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori, l’incidenza di questo tumore è di 4,2 casi per 100.000 abitanti nei maschi e di 2,4 nelle femmine.
Tuttavia la vera incidenza del carcinoma squamocellulare cutaneo è difficile da determinare e i dati sono spesso discrepanti tra le varie casistiche (da 29 a 70 ma anche fino a 320 casi su 100000 abitanti) in considerazione della particolarità dei tumori cutanei.
La mancanza di dati deriva principalmente dal fatto che tale patologia è presa in cura da molteplici specialisti e spesso si tratta di piccole lesioni che si avvalgono di metodiche diagnostiche non invasive e quindi non sempre segnalate.
Il carcinoma basocellulare (BCC): è il tumore epiteliale cutaneo maligno più comune e rappresenta fino all’82% dei tumori cutanei. In Italia la percentuale di BCC sul totale dei tumori si aggira mediamente sul 70%, con valori lievemente più bassi nelle regione del Sud Italia. I soggetti maggiormente colpiti sono di sesso maschile (15,2 % contro il 14,8%) e di età superiore ai 65 anni. Il numero di nuovi casi è del 30% circa più elevato negli uomini rispetto alle donne. Anche se sono stati osservati casi nei bambini, lo sviluppo di questo tumore prima dei 20 anni è un evento molto raro.
Le cause
La causa primaria dei tumori della cute sono le radiazioni ultraviolette (UV) derivanti principalmente dall’irraggiamento solare e, in misura secondaria, dalle lampade e dai lettini abbronzanti.
Negli ultimi anni è stato rilevato un lieve, ma costante, aumento dell’incidenza dei tumori della cute, molto probabilmente dovuto alla concomitanza di fattori quali la riduzione dello strato protettivo dell’ozono e un’aumentata tendenza all’esposizione al sole in tutte le stagioni.
Indipendentemente da alcune variabili (tipo di pelle, età, genere, stile di vita), il rischio di tumori cutanei aumenta nei seguenti casi:
• pelle facilmente ustionabile ai raggi solari;
• capelli e occhi chiari;
• presenza diffusa di nevi, soprattutto se del diametro di 4-5 millimetri;
• familiarità per i tumori cutanei;
• frequente esposizione al sole.
Sono stati identificati come fattori di rischio anche l’esposizione ad alcune sostanze, come l’arsenico, e a radiazioni ionizzanti, alcune anomalie genetiche e un sistema immunitario compromesso a causa di precedenti terapie, trapianti oppure AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita).
Inoltre, sono fattori di rischio anche il fumo, soprattutto a livello delle labbra nei fumatori, e alcuni trattamenti dermatologici, tra cui la terapia fotodinamica.
Avere la pelle molto chiara, un’età avanzata ed essere uomini sono inclusi tra i cosiddetti fattori di rischio non modificabili, sui quali cioè non è possibile intervenire.
La prevenzione
Per prevenire i tumori cutanei è necessario:
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evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata nelle stagioni calde e, quando ci si espone, indossare sempre cappello e occhiali, ma anche indumenti, che possano proteggere dai raggi UV;
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fare regolarmente uso di protezione solare, con filtri sia per i raggi UVA che UVB, avendo cura di applicarla più volte al giorno per garantire una copertura completa e continua;
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evitare lampade abbronzanti e lettini solari;
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controllare periodicamente l’aspetto della propria pelle.
Periodicamente, ogni 1-2 anni, è indicato sottoporsi a una visita specialistica con il dermatologo in assenza di fattori di rischio, quali familiarità per tumori della pelle, storia personale di tumori cutanei, fototipo chiaro di pelle, capelli biondi o rossi, presenza di tanti nei (più di 50) e lentiggini. In caso siano presenti questi fattori di rischio, è invece indicato effettuare un controllo dermatologico annualmente o anche semestralmente.
È bene effettuare una visita dermatologica in caso di comparsa di nuovi nevi dopo i 40 anni o se si riscontrano cambiamenti in nevi già presenti (dimensione, colore, policromia, bordi frastagliati e forma asimmetrica).
L’impegno della Regione Piemonte
La Regione Piemonte è impegnata da sempre nella prevenzione e nella cura dei tumori cutanei, nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Sul territorio regionale sono operativi i centri di riferimento per la diagnosi e la cura dei tumori cutanei e recentemente è stato aggiornato il Percorso di Salute-Diagnostico-Terapeutico