CRONACA- Pagina 24

Melanoma day, in Piemonte operativi i centri di riferimento

Il 24 maggio è il Melanoma day, la giornata europea dedicata alla prevenzione del melanoma e, più in generale dei tumori della pelle. In particolare l’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare, attraverso campagne informative e di comunicazione, l’opinione pubblica sulla prevenzione di queste gravi forme tumorali.

Con l’avvicinarsi dell’estate, e la maggiore esposizione della pelle ai raggi ultravioletti, è quindi fondamentale conoscere quali sono i tumori della pelle, le cause che possono portare alla loro insorgenza e le azioni preventive da adottare.

Che cosa sono i tumori cutanei

I tumori della pelle sono neoformazioni che insorgono sulla superficie cutanea e possono essere di natura benigna o maligna. Nonostante la pelle sia l’organo più esteso del corpo, l’80 per cento circa dei tumori cutanei interessano il volto, il cuoio capelluto e il collo, ossia zone esposte cronicamente e più delle altre alla radiazione del sole.

L’incidenza, quindi, è più alta tra le persone che trascorrono molto tempo all’aperto per lavoro o per svago ed è inversamente proporzionale alla quantità di pigmentazione cutanea da melanina; le persone che hanno la pelle chiara sono più suscettibili.

I tumori cutanei e la loro incidenza

Il melanoma: è uno dei principali tumori che insorge in giovane età; in termini d’incidenza, nella popolazione italiana costituisce il secondo tumore più frequente nei maschi sotto i 50 anni e il terzo più frequente nelle femmine sotto i 50 anni. Il trend d‘incidenza appare in aumento statisticamente significativo sia nei maschi (+ 4.4% per anno), che nelle donne (+ 3.1% per anno). È importante sottolineare come nel nostro Paese esista un gradiente decrescente nord-sud di incidenza: i tassi di incidenza sono fino a due volte più bassi nel Sud Italia rispetto a quelli nelle aree del Centro-Nord Italia.

Recenti dati europei hanno evidenziato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza sia per i casi invasivi (+4.0% uomini, +3.0% donne) sia in situ, cioè nel strato esterno della pelle (+7.7% uomini, +6.2% donne). A fronte di questo aumento d’incidenza, tuttavia la mortalità è rimasta sostanzialmente stabile.

Il carcinoma squamoso cutaneo: secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori, l’incidenza di questo tumore è di 4,2 casi per 100.000 abitanti nei maschi e di 2,4 nelle femmine.

Tuttavia la vera incidenza del carcinoma squamocellulare cutaneo è difficile da determinare e i dati sono spesso discrepanti tra le varie casistiche (da 29 a 70 ma anche fino a 320 casi su 100000 abitanti) in considerazione della particolarità dei tumori cutanei.

La mancanza di dati deriva principalmente dal fatto che tale patologia è presa in cura da molteplici specialisti e spesso si tratta di piccole lesioni che si avvalgono di metodiche diagnostiche non invasive e quindi non sempre segnalate.

Il carcinoma basocellulare (BCC): è il tumore epiteliale cutaneo maligno più comune e rappresenta fino all’82% dei tumori cutanei. In Italia la percentuale di BCC sul totale dei tumori si aggira mediamente sul 70%, con valori lievemente più bassi nelle regione del Sud Italia. I soggetti maggiormente colpiti sono di sesso maschile (15,2 % contro il 14,8%) e di età superiore ai 65 anni. Il numero di nuovi casi è del 30% circa più elevato negli uomini rispetto alle donne. Anche se sono stati osservati casi nei bambini, lo sviluppo di questo tumore prima dei 20 anni è un evento molto raro.

Le cause

La causa primaria dei tumori della cute sono le radiazioni ultraviolette (UV) derivanti principalmente dall’irraggiamento solare e, in misura secondaria, dalle lampade e dai lettini abbronzanti.

Negli ultimi anni è stato rilevato un lieve, ma costante, aumento dell’incidenza dei tumori della cute, molto probabilmente dovuto alla concomitanza di fattori quali la riduzione dello strato protettivo dell’ozono e un’aumentata tendenza all’esposizione al sole in tutte le stagioni.

Indipendentemente da alcune variabili (tipo di pelle, età, genere, stile di vita), il rischio di tumori cutanei aumenta nei seguenti casi:

• pelle facilmente ustionabile ai raggi solari;

• capelli e occhi chiari;

• presenza diffusa di nevi, soprattutto se del diametro di 4-5 millimetri;

• familiarità per i tumori cutanei;

• frequente esposizione al sole.

Sono stati identificati come fattori di rischio anche l’esposizione ad alcune sostanze, come l’arsenico, e a radiazioni ionizzanti, alcune anomalie genetiche e un sistema immunitario compromesso a causa di precedenti terapie, trapianti oppure AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita).

Inoltre, sono fattori di rischio anche il fumo, soprattutto a livello delle labbra nei fumatori, e alcuni trattamenti dermatologici, tra cui la terapia fotodinamica.

Avere la pelle molto chiara, un’età avanzata ed essere uomini sono inclusi tra i cosiddetti fattori di rischio non modificabili, sui quali cioè non è possibile intervenire.

La prevenzione

Per prevenire i tumori cutanei è necessario:

  • evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata nelle stagioni calde e, quando ci si espone, indossare sempre cappello e occhiali, ma anche indumenti, che possano proteggere dai raggi UV;

  • fare regolarmente uso di protezione solare, con filtri sia per i raggi UVA che UVB, avendo cura di applicarla più volte al giorno per garantire una copertura completa e continua;

  • evitare lampade abbronzanti e lettini solari;

  • controllare periodicamente l’aspetto della propria pelle.

Periodicamente, ogni 1-2 anni, è indicato sottoporsi a una visita specialistica con il dermatologo in assenza di fattori di rischio, quali familiarità per tumori della pelle, storia personale di tumori cutanei, fototipo chiaro di pelle, capelli biondi o rossi, presenza di tanti nei (più di 50) e lentiggini. In caso siano presenti questi fattori di rischio, è invece indicato effettuare un controllo dermatologico annualmente o anche semestralmente.

È bene effettuare una visita dermatologica in caso di comparsa di nuovi nevi dopo i 40 anni o se si riscontrano cambiamenti in nevi già presenti (dimensione, colore, policromia, bordi frastagliati e forma asimmetrica).

L’impegno della Regione Piemonte

La Regione Piemonte è impegnata da sempre nella prevenzione e nella cura dei tumori cutanei, nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Sul territorio regionale sono operativi i centri di riferimento per la diagnosi e la cura dei tumori cutanei e recentemente è stato aggiornato il Percorso di Salute-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PSDTA) per la presa in cura dei pazienti con diagnosi di tumore della cute. Info: www.reteoncologica.it/area-operatori/gruppi-per-tipi-di-tumore/patologie/tumori-cutanei.

Londra, il Piemonte proclamato “Regione vinicola dell’anno 2025”

 Ai Wine Travel Awards. L’assessore Bongioanni: «Il più autorevole riconoscimento mondiale dell’enoturismo, grande opportunità e visibilità per le nostre eccellenze e il nostro territorio»


Il 
Piemonte è stato proclamato “Region of The Year” 2025 ai Wine Travel Awards, il concorso a livello mondiale che premia le diverse categorie, figure e territori del mondo del vino, votate da giornalisti ed esperti del settore e dalla rete internazionale degli enoturisti. La designazione è avvenuta nei giorni scorsi alla London Wine Fair di Londra: il Piemonte ha battuto candidati come la California e il Sudafrica, conquistando un riconoscimento tributato in passato a territori di prestigio come Bordeaux.

Spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «Il premio è la conferma dell’alta reputazione che il Piemonte ha ormai raggiunto nel giudizio degli esperti e degli opinion leader mondiali. Il riconoscimento arriva dopo una selezione estremamente seria, fatta da decine di giornalisti che lungo tutto l’anno viaggiano, sperimentano, confrontano e scrivono di territori vinicoli di tutti i continenti. Al loro voto si è aggiunto quello dei wine traveler e wine lover che si sono espressi a favore dell’eccellenza piemontese. Il giudizio premia infatti non solo la qualità dei vini ma la valutazione complessiva di un territorio che offre un mangiare e bere eccellente, alta qualità della vita e dell’esperienza del soggiorno».

Il tributo dei Wine Travel Awards è ancora più importante perché proviene da una categoria come quella degli enoturisti, tipicamente dotata di capacità di spesa, incline a viaggiare in ogni periodo e con un grande potere da influencer. «Il premio – sottolinea Bongioanni – conferma l’efficacia della nuova direzione che abbiamo impresso alle politiche per l’agroalimentare piemontese: unire produzioni di qualità, promozione e turismo con nuovi strumenti come l’indicazione geografica allargata “Piemonte” sulle etichette dei nostri vini Docg e Doc o il brand “Eccellenza Piemonte – Piemonte Is”, che proprio questo lunedì a Torino presentiamo agli imprenditori e stakeholder».

Sulla stessa linea l’analisi di Francesco Monchiero, presidente del consorzio Piemonte Land of Wine: «Siamo arrivati a questo risultato perché il Piemonte ha scommesso fin dall’inizio sul vino di qualità. Siamo l’unica regione d’Italia ad avere rifiutato l’Igt che è una denominazione a scarso controllo; ad escludere l’irrigazione dei vigneti destinata alle grandi quantità e ad annoverare 60 fra Doc e Docg che rappresentano tutti i territori. Questo riconoscimento attesta infatti che oggi il mondo del vino piemontese è a 360°: non solo Barolo, Barbaresco e i grandi rossi, ma anche aree che si sono affermate negli ultimi anni per i grandi bianchi come il Tortonese, Gavi, il Roero e il Canavese. L’Alta Langa che ha riportato il metodo classico dove è nato, e un unicum come i vini dolci aromatici che nel loro segmento sono i migliori del mondo. Il Piemonte è l’unica regione d’Italia che può abbinare i suoi vini a un pasto completo, dall’antipasto al dolce, e tutti con interi territori dedicati. Il Wine Travel Awards premia il lavoro compiuto in trent’anni con produttori, consorzi e istituzioni. Oggi possiamo affermare che siamo finalmente riconosciuti a livello mondiale per tutto questo».

 

Il piano della Regione per il Forte di Fenestrelle

VIGNALE: 400MILA EURO  PER LA PROMOZIONE E  LA VALORIZZAZIONE DELLA FORTEZZA PIEMONTESE

Ieri mattina a Fenestrelle, si è tenuta la presentazione del progetto di valorizzazione e riqualificazione del Forte di Fenestrelle. Presente all’evento anche l’Assessore regionale al Patrimonio e Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale che per l’occasione ha annunciato lo stanziamento della somma di quattrocentomila euro provenienti da una rimodulazione dei fondi europei.

La somma è stata destinata all’impianto di illuminazione della fortezza, alla videosorveglianza e alla messa in sicurezza di alcuni dei locali del forte.

Nel corso della presentazione, oltre al Sindaco di Fenestrelle, Michel Bouquet, principale promotore della giornata, hanno preso la parola anche i rappresentanti delle tante istituzioni presenti. Dal Gruppo di Azione Locale Valli Escartons, all’Unione Montana delle Valli Chisone e Germanasca, passando per l’Agenzia del Demanio (proprietaria del bene piemontese), la Fondazione San Paolo, Uncem e molti rappresentanti dei Comuni della vallata.

Nel corso dell’evento i professionisti incaricati dal Comune hanno illustrato il piano di intervento per la valorizzazione del Forte e il progetto di marketing per la struttura e le potenziali ricadute economiche e turistiche per il territorio.

«Il Forte di Fenestrelle è a pieno titolo un bene faro della nostra Regione – spiega l’Assessore Vignale – oggi il segnale importante rappresentato da questo evento è la presenza di tutti gli attori del territorio dagli enti locali fino alla Regione, la dimostrazione nei fatti del valore, ma anche della rete di collaborazioni che si attiva per la promozione a 360° di Fenestrelle. Un bene in grado di generare un decisivo impulso non solo per il turismo, trasformando sempre più i visitatori in turisti che si fermino sul territorio più giorni, ma anche per le attività come vetrina promozionale con la creazione di nuove opportunità di investimento e di lavoro. La Regione ha, recentemente, messo a disposizione la somma di 400mila euro per la realizzazione di alcuni interventi urgenti, ma è solo il primo passo perché in futuro continueremo ad impegnarci per il Forte, collaborando con le associazioni, i Comuni e tutte le realtà che ruotano attorno a questo fondamentale patrimonio piemontese».

Domenica 25 maggio tour guidati gratuiti in via Po

In occasione dell’inaugurazione di via Po due tour speciali, al mattino e pomeriggio, offerti dalle guide professioniste GIA Ascom

 

Via Po si riconsegna alla città. Dopo mesi di lavori, si presenta in una nuova veste, più ordinata e curata, espressione di quattro secoli di storia all’insegna della bellezza e dell’eccellenza. Per celebrare questo momento e per far conoscere a cittadini e visitatori uno dei luoghi simbolo di Torino, le guide turistiche GIA Ascom offrono due tour guidati gratuiti in via Po che mettono al centro ciò che rende questa via davvero vivace: il legame tra cultura e commercio, tra racconto e quotidianità, tra passato e presente.

I tour guidati si terranno domenica 25 maggio con partenza in piazza Castello di fronte al Teatro Regio, al mattino alle ore 10.00 e al pomeriggio alle ore 14.30, riservati a gruppi di massimo 20 partecipanti ciascuno.

La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite:

 

Le visite guidate offrono un percorso che vuole celebrare le diverse epoche di via Po, dalla posa della prima pietra nel 1673 fino al restyling di oggi, lungo i portici sotto cui hanno camminato tutte le personalità che hanno fatto grande Torino in ogni campo, da Cavour, a Gramsci, Primo Levi, Fruttero e Lucentini, Natalia Ginzburg solo per citarne alcuni.

Qui passato e presente si incontrano, dagli storici fornitori della Real Casa a ridosso di piazza Castello, come la settecentesca gioielleria Musy, ai moderni negozi di articoli quotidiani come Gamer, passando per iconici esercizi pubblici come la pasticceria Ghigo e i caffè storici come Fiorio, fino esempi di arredi originari come nella profumeria Niche. Infiniti volti della storia di Torino tenuti insieme dall’architettura di rigore realizzata da Juvarra.

«Il connubio tra cultura e commercio – evidenzia Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – rappresenta un elemento fondativo dell’identità di via Po, che nei secoli ha saputo mantenere viva la sua vocazione commerciale, sempre caratterizzata dalla qualità e che ancora oggi vede moltissime attività indipendenti e autenticamente torinesi. Proprio per mantenere la bellezza di questa via, che con questo ultimo restyling ritrova il rigore e l’ordine originari, occorre porre attenzione alla qualità delle attività che vengono aperte e al mantenimento del decoro. E su questo confidiamo nell’attenzione da parte del Comune e della Sopraintendenza».

«Questi tour guidati – sottolinea Barbara Sapino, presidente delle guide turistiche GIA Piemonte, aderenti ad Ascom – vogliono essere un’occasione per riscoprire Torino con uno sguardo cittadino consapevole. Offrire strumenti di lettura del contesto urbano significa rafforzare il legame tra le persone e i luoghi, valorizzando il patrimonio culturale in dialogo con la quotidianità commerciale. Questa iniziativa vuole anche sottolineare il ruolo delle guide GIA come professioniste della mediazione culturale, capaci di coniugare conoscenza storica e narrazione pubblica in modo accessibile e coinvolgente».

Nei tour non mancheranno le curiosità, come la storia dell’attuale Museo Accorsi Ometto, dove un tempo c’era la nostra Ellis Island per il controllo dei i documenti di chi entrava in città. O il ricordo di Ascanio Sobrero che nel 1847 nei laboratori di via Po scoprì la nitroglicerina, che Nobel sviluppò nella dinamite. E poi la politica, con Camillo Benso Conte di Cavour che andava al Caffè Florio, il caffè dei Conservatori, e lì amava gustare il Bicerin con le chicche di latte, cioccolato e caffè. E mille altre storie, tutte da scoprire.

Uomo di 51 anni va in ospedale ma gli prescrivono ansiolitico. Muore in casa poche ore dopo

Erano le 23 di venerdì quando un uomo di 51 anni titolare di un’impresa di pulizie, si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino. Sentiva forti fitte al petto. Ma, come scrive il quotidiano La Stampa che ha rivelato la vicenda, i medici lo avrebbero dimesso dopo tre ore  con una diagnosi di ipertensione, e gli avrebbero solo prescritto un ansiolitico dicendogli di rivolgersi al medico di base per accertamenti. Poche ore dopo l’uomo giunto a casa ha chiamato il figlio perché si sentiva male. Quando è arrivato dal genitore ormai era tardi: il 51 enne non apriva la porta, era morto in casa. La procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, mentre l’avvocato Christian Scaramozzino avvierà un’indagine per conto della famiglia.

Bimbi di uno e quattro anni trovati in stato di abbandono in casa

Due bimbi di uno e quattro anni sono stati trovati soli e in lacrime in un appartamento di via Carrera a Torino, in condizioni di abbandono e degrado. L’intervento di vigili del fuoco, sanitari e carabinieri è avvenuto dopo alcune segnalazioni. All’interno dell’abitazione sono state rilevate sporcizia e tracce di droga. I piccoli sono stati trasportati all’ospedale Regina Margherita per accertamenti; sono in corso analisi per verificare un’eventuale esposizione al crack.

Una delegazione dell’Uzbekistan in visita a Torino

In visita a Torino una delegazione proveniente dall’Uzbekistan per stringere collaborazioni con il nostro territorio, in particolar modo in campo economico e industriale. La visita fa seguito alla missione istituzionale del gennaio scorso che aveva portato a Tashkent, capitale del paese e importante hub di connessione tra Europa e Asia, il sindaco Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il presidente dell’Unione Industriali Torino Marco Gay e il presidente del gruppo Iren Luca Dal Fabbro.

Questa mattina a Palazzo Civico, il sindaco Lo Russo ha ricevuto il consigliere dell’ambasciata della Repubblica di Uzbekistan in Italia Nuriddin Kushnazarov, insieme al rettore del Turin Polytechnic University di Tashkent Olimjon A. Tuychiev e ai rappresentanti di UzAuto Motors, casa automobilistica del governo dell’Uzbekistan; presenti il presidente del marchio Ulugbek U. Rozukulov, il vicepresidente Davron A. Khidoyatov, il direttore del dipartimento per la cooperazione economica estera, gli investimenti e l’innovazione Rustam N. Bekchanov e il responsabile global procurement, Kh.F. Khasanov.

Una visita improntata alle possibili occasioni di collaborazione che potranno vedere coinvolti l’indotto e tutta la filiera di sviluppo e produzione dell’automotive sul territorio torinese. L’università uzbeka è nata dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, il gruppo automobilistico statale uzbeko, General Motors e il Ministero dell’Università locale con l’obiettivo di formare ingegneri qualificati con gli stessi standard dell’ateneo torinese, dando vita ad un’istituzione in grado di erogare formazione e ricerca a livello internazionale, nonché di sostenere lo sviluppo industriale uzbeko attraverso la creazione di capacità imprenditoriale e di strutture per l’innovazione industriale.

Torino – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – in questi ultimi anni ha rafforzato la sua credibilità internazionale, alimentata da un lavoro sistemico e sinergico che ha visto istituzioni, università, imprese, mondo del commercio e della cultura agire secondo una traiettoria condivisa. La recente missione a Tashkent in Uzbekistan è stata l’occasione per promuovere, insieme con gli altri attori istituzionali coinvolti, un territorio in cui le idee trovano spazio per diventare impresa, per tessere nuove alleanze strategiche. Questa visita rafforza i legami che abbiamo stretto dimostrando come l’attrattività della nostra città sia forte nella misura in cui si lavora insieme per obiettivi di crescita condivisi”.

Successivamente si svolto presso l’Unione Industriali Torino un Forum con oltre cento partecipanti da tutto il Piemonte e dalla Valle d’Aosta e il presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina, nel corso del quale la delegazione uzbeka ha rappresentato le opportunità di business per le imprese piemontesi e torinesi. Introducendo i lavori, Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino, ha dato il benvenuto alla delegazione di UzAuto, “che abbiamo incontrato a fine gennaio in Uzbekistan con una missione di sistema. Il primo incontro è servito per conoscerci. Oggi vogliamo approfondire ed esplorare concretamente le possibilità di collaborazione industriale. Per questo abbiamo inviato a partecipare le imprese di diverse filiere e settori industriali, attive negli ambiti che possono essere interessanti per eventuali joint venture e collaborazioni. Qui a Torino, lo dico con grande orgoglio, abbiamo una straordinaria capacità nel sapere e nel fare automobilistico. Siamo confidenti che sia un ottimo primo passo per condividere come fare sistema possa portare buoni risultati”.

Hanno poi preso la parola nuovamente il sindaco Stefano Lo Russo con i rappresentanti della Camera di Commercio e quelli di Uzavtosanoat. Il Paese gode di indici di crescita ottimi, è stato ribadito, pari ad un +7% di Pil e che si abbina a un +24% degli investimenti esteri e ha creato 13 grandi aree per lo sviluppo industriale, con tassazioni fortemente ridotte. Guardando al solo settore automobilistico, il mercato uzbeko potrebbe arrivare a un milione di auto vendute nel 2030, oltre ad avere un potenziale per produrre un altro milione di auto da esportare proprio grazie alle zone economiche a bassa tassazione. Byd, Isuzu, Volkswagen, Dongfeng, Man e Bosch alcuni dei gruppi già presenti in Uzbekistan. In questo contesto UzAuto che è partner di Chevrolet, impiega circa 16mila persone in tre impianti producendo mezzo milione di veicoli, di cui circa 400mila sono assorbiti dal mercato interno. Ciò avviene anche grazie al contributo di 150 fornitori stranieri, che forniscono 3.500 componenti sui 7.500 necessari per assemblare una vettura del gruppo uzbeko. La restante parte è invece prodotta nel Paese asiatico, che si avvale delle partnership con i Politecnici di Torino e Milano oltre che con l’università di Istanbul. Sono invece partner stabili del gruppo UzAuto sia Italdesign che TorinoDesign oltre al Cim 4.0.

Edoardo Pavesio, vicepresidente Amma, ha invece ricordato come in Piemonte siano 713 le aziende automotive presenti in Piemonte per un totale di 55.600 addetti, che generano il 45% dei ricavi nazionali del comparto. Allo stesso tempo il Piemonte è la prima regione in Italia per investimenti privati in ricerca e sviluppo, ha tre incubatori d’impresa pubblici 7 cluster d’innovazione e il primo cluster dedicato alla mobilità ad idrogeno, l’H2Ice cui aderiscono già quasi imprese. “Sfruttando il nostro heritage automobilistico, Torino e il Piemonte possono essere considerati Gold Partner di UzAuto nello sviluppo, progettazione e produzione di componentistica. Questo perché le rispettive amministrazioni locali possono creare corsie preferenziali a livello burocratico – ha spiegato Pavesio – per quanto concerne la formazione, grazie alla possibilità di assumere laureati presso il Politecnico di Torino a Tashkent, si attiveranno un trasferimento tecnologico e una comunicazione più semplici. Tra gli obiettivi che ci poniamo c’è anche la creazione di un hub locale per la progettazione, l’ingegneria, lo sviluppo e la produzione di componenti e sottogruppi. In questa prospettiva guardiamo a possibili partnership con singole aziende o cluster, e a opportunità di fusioni e acquisizioni”.

TORINO CLICK

Chiesti sei anni e otto mesi per violenza nei confronti di una dodicenne

L’accusato si è difeso in aula:  il rapporto sarebbe stato consenziente e lui non immaginava che la ragazzina avesse solo 12 anni. Ma lei dice che fu uno stupro. La Procura della Repubblica di Torino ha chiesto una condanna a sei anni e otto mesi di carcere per un giovane di 22 anni. E’ accusato di avere violentato una dodicenne  nei bagni della stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino.

 

24 maggio, le Oasi della Salute a Torino

Check up e sport gratuiti al Parco Ruffini sabato 24 maggio

Manca poco per l’arrivo de “Le Oasi della Salute”, la prima edizione di un evento ambizioso e innovativo dedicato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e che si svolgerà nella Città di Torino il 24 maggio prossimo, al Parco Ruffini e Pala Gianni Asti.

L’obiettivo della manifestazione, che vede il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Croce Rossa Italiana, Azienda Zero, ASL Città di Torino e da tutte le altre ASL e Ospedali del Piemonte, è quello di promuovere una cultura del benessere, della prevenzione e della cura di sé, coinvolgendo cittadini di tutte le età con la collaborazione dei medici e operatori sanitari delle Azienda Sanitarie piemontesi. Moltissime le attività che i cittadini potranno svolgere nella giornata:

  • visite gratuite
  • lezioni sportive
  • conferenze con cardiologi, medici dello sport e nutrizionisti
  • per i più piccoli, laboratori di galenica a cura del Settore Farmacie Ospedaliere dell’ASL Città di Torino

All’interno del Parco, saranno allestite diverse “Oasi” tematiche:

  • Oasi Screening: con misurazioni della glicemia, assetto lipidico e acido urico, misurazione della pressione arteriosa, elettrocardiogramma ed ecocolordoppler ai tronchi sovraortici, sotto la guida di primari, medici e operatori sanitari delle Aziende Sanitarie piemontesi
  • Oasi Sportiva: sessioni gratuite di yoga, pilates, tai chi, stretching e meditazione, tecniche di difesa personale e una camminata finale nel parco, a cura di esperti medici e sportivi
  • Oasi Informativa: conferenze tenute da cardiologi, nutrizionisti, farmacisti e medici dello sport, per approfondire temi legati alla prevenzione e a uno stile di vita sano
  • Oasi Teen: laboratori di galenica dedicati a bambini e ragazzi, con giochi creativi e quiz
  • Oasi relax: un luogo confortevole e accogliente per attendere gli appuntamenti della manifestazione

Il programma

Gli orari della giornata saranno i seguenti:

  • ore 10.00: inizio manifestazione
  • ore 10.30: taglio del Nastro con le Autorità
  • ore 16.30: “In Marcia per la Prevenzione”
    Camminata nel Parco a cura di professionisti sportivi e medici
    Il progetto è guidato dal Responsabile Scientifico, il dott. Federico Nardi, Direttore della Cardiologia e del Dipartimento Strutturale Medico dell’ASL di Alessandria e mette in rete i cittadini con le istituzioni e i professionisti sanitari piemontesi
  • ore 17.00 termine della manifestazione

L’ingresso è libero e gratuito. Per ulteriori informazioni, locandine e aggiornamenti sul programma e per iscriversi alle lezioni sportive visitate il sito dedicato 

E’ tornata la Festa dei Vicini, con centinaia di eventi

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Sabato 24 e domenica 25 maggio atteso ritorno della Festa dei Vicini, con centinaia di eventi,  e domenica 25 maggio festa di via Po

Sabato 24 e domenica 25 maggio torna a Torino la “Festa dei vicini”, con centinaia di eventi sparsi in tutta la città.

Aperitivi, pranzi, cene condivise, giochi e attività ludiche, musica, spettacoli e molto altro. Saranno un centinaio gli eventi in programma all’ombra della Mole sabato 24 e domenica 25 maggio per la Festa dei Vicini, iniziativa con la quale la Città di Torino e l’agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale  aderiscono alla Giornata Europea dei Vicini, nata a Parigi nel 1999.

Gli appuntamenti della festa, che quest’anno è giunta alla sua quattordicesima edizione, si svolgono nei cortili degli edifici di edilizia pubblica e privata, nelle coabitazioni solidali e in tutti i luoghi del territorio diventati spazi di aggregazione,  come le Case del Quartiere,  gli oratori, le associazioni, aree pedonali, piazze e giardini. Anche quest’anno aderiscono  le scuole, con attività sportive, laboratori e altri momenti conviviali.  Tra le tante iniziative ricordiamo il torneo di calcetto e festa nel giardino condominiale del complesso di via Como corso Novara, Quartiere Aurora; pranzo condiviso e attività di animazione in via Gallina a Barriera di Milano;  spettacolo teatrale e aperitivo nel cortile di via Forlì  a Lucento; laboratori e mostra fotografica  in via Montevideo, Borgo Filadelfia e ancora pulizia della piazza e cura del verde pubblico in piazza Paravia, nel quartiere San Donato, merenda e musica in via San Massimo, giochi e attività ludiche in via De Bernardi e in via Romolo Gessi, a Mirafiori.

Tutti gli appuntamenti della Festa, che si propone di rafforzare il senso di comunità  e di mutuo aiuto, promuovendo le buone relazioni di vicinato e rinforzando i legami di solidarietà e prossimità,  sono consultabili alla pagina  www.comune.torino.it/festadeivicini/

Nell’ambito della Festa dei Vicini domenica 25 maggio, si terrà l’inaugurazione della rinnovata via Po, che torna  a disposizione della cittadinanza più sicura e più bella in seguito ai lavori di riqualificazione.  Per l’occasione la Città di Torino ha organizzato dalle ore 13 alle 18 una grande festa cui parteciperanno anche i commercianti e le istituzioni culturali della zona, con un programma di performance artistiche, laboratori, musica dal vivo e iniziative per famiglie consultabili sulla pagina https://eventi.comune.torino.it/festa-di-via-po

Mara Martellotta