CRONACA- Pagina 1460

Arrestato dopo aver scippato il cellulare a una donna

Il fatto è accaduto nel centro di Torino

 

Un cittadino algerino del 1980, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, è stato arrestato mercoledì pomeriggio in centro città per furto con strappo e false attestazioni sull’identità personale.

Intorno alle 19.30, gli agenti della Squadra Volante odono le urla di una donna provenire da via Garibaldi. Quest’ultima è stata appena scippata del cellulare, mentre stava parlando al telefono con un’amica, da un uomo che sta fuggendo lungo via XX Settembre in direzione di corso Regina Margherita. Inseguito dalla polizia, il reo getta il cellulare in un cestino dei rifiuti, poco dopo viene anche fermato dai poliziotti che lo arrestano per il furto appena perpetrato.

Spacciatore di lungo corso arrestato dalla Squadra Volante

Aveva in casa della cocaina purissima

Il sessantaduenne, che si trovava a casa nel suo appartamento in Piazza della Repubblica insieme a moglie e figlio,  è stato controllato la scorsa domenica da personale della Squadra Volante che aveva fondato motivo di ritenere che nell’alloggio in questione passassero ingenti quantitativi di cocaina. In effetti, all’interno di un borsone nella camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto la somma di denaro contante di 2130 €, 8 involucri termosaldati “a paracadute” contenenti cocaina,  una busta di grosse dimensioni contenente 86 grammi del medesimo stupefacente, materiale vario utile al confezionamento, 2 cellulari e 1 scheda sim.  L’uomo, che ha numerosi precedenti specifici proprio per droga, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Festa in una villa privata, i Carabinieri sanzionano 14 persone per inosservanza delle norme anti covid

Torino, 29 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati e verificare il rispetto della normativa anti covid, i carabinieri hanno interrotto una festa privata e sanzionato amministrativamente 14 persone.

I fatti si sono verificati a Ciriè, dove i militari della locale Tenenza, con il supporto delle Squadre di Intervento Operativo, sono intervenuti presso una villa in cui era stata segnalata una festa in giardino. Si è accertato che il proprietario dell’immobile aveva organizzato un pranzo tra amici, tutti privi di mascherine e giunti per l’occasione da vari comuni del torinese e della Valle D’Aosta, in palese violazione delle disposizioni vigenti che limitano gli assembramenti e gli spostamenti fuori dai comuni di residenza. In totale sono state identificate 14 persone, tra cui un minore, tutte sanzionate con una multa di 400 euro.

Manifestanti no vax e no mask: 49 multe

DA PALAZZO CIVICO – La Sala Rossa ha discusso oggi pomeriggio della manifestazione dei ‘no task’ e ‘no vax’ in piazza Castello dello scorso 20 marzo. Il consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha chiesto le comunicazioni in Aula della Giunta per avere notizie sulla posizione della Giunta riguardo l’accaduto. 

La sindaca Chiara Appendino ha condannato con una presa di distanza netta dell’Amministrazione comunale lo svolgimento della manifestazione e ha ringraziato le forze dell’ordine per l’operato. “Si tratta di comportamenti oltraggiosi verso chi combatte la pandemia” ha detto per poi ricordare che i partecipanti erano duecentocinquanta e che sono state elevate quarantanove sanzioni: ventotto per assenza di mascherina, ventuno per spostamenti al di fuori del Comune di residenza, oltre a un indagato per resistenza a pubblico ufficiale.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha espresso soddisfazione per la condanna da parte della Giunta. “Credo siano manifestazioni da stigmatizzare per un doppio motivo; sono occasioni di contagio e hanno la pretesa di convincere a sproposito altri delle loro posizioni quando invece occorrono dei luoghi di discussione in sicurezza. Bene le sanzioni comminate, sono giusti il rigore e la non tolleranza visto anche il rischio di possibili emulazioni.” 

Lorenza Patriarca (Pd): “Apprezzo la condanna della sindaca; per uscire dalla pandemia le soluzioni non sono molte – la vaccinazione e il rispetto severo delle prescrizioni – e ogni manifestazione senza le misure di sicurezza previste dalle norme anti covid non va autorizzata.” 

Raffaele Petrarulo (Forza Italia): “Va conciliata la normativa anti covid con quanto sta succedendo alle attività commerciali. Non sono opportune autorizzazioni alle manifestazioni pubbliche quando poi si chiede alla popolazione il rispetto severo delle norme e, allo stesso tempo, si chiudono gli esercizi pubblici.”

Andre Russi (M5S): “Condivido quanto detto dai consiglieri e stigmatizzo queste manifestazioni di cialtroni che esprimono idee senza prove scientifiche. In un momento così difficile mi appello al ruolo determinante dei sistemi di informazione per evitare il sensazionalismo di eventi avversi alla distribuzione dei vaccini. Sarebbe molto meglio rimarcare il buon andamento della campagna vaccinale.”

Incendi boschivi: scattata la “massima pericolosità”

Assessore Gabusi: «Grazie ai 1.200 volontari degli Antincendi Boschivi, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata»

  

La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio da venerdì 26 marzo, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.   

Fondamentale per la prevenzione degli incendi è prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole richiamate nel provvedimento.

Nei periodi di massima pericolosità sono infatti vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

«Il Sistema antincendi boschivi regionale – evidenzia l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – è impegnato ormai da due settimane nello spegnimento degli incendi che si sono purtroppo sviluppati in molti territori. Un ringraziamento particolare va al piccolo ma fortissimo esercito dei Volontari Antincendi Boschivi: 1.200 uomini e donne instancabili, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata. Il Piemonte vanta un Sistema che raccoglie apprezzamenti da ogni parte; da quasi 30 anni la Regione Piemonte può infatti contare su Volontari Antincendi Boschivi organizzati secondo un modello unico in Italia per l’originalità, la dimensione e la competenza territoriale. Ma anche i cittadini possono fare molto, segnalando tempestivamente le situazioni pericolose e aiutando così ad evitare lo sviluppo di incendi devastanti».

Tutti i cittadini, infatti, possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività e prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

Il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni meteorologiche di rischio.

 

Torino. Controlli dei Carabinieri, arrestati due uomini violenti

Torino, 28 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati, i carabinieri hanno arrestato due uomini che si sono resi responsabili rispettivamente di violenza privata e maltrattamenti in famiglia.

In particolare i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Cibrario, nel quartiere San Donato, dove un insegnante di 45 anni, in evidente stato di alterazione psicofisica, stava minacciando un tassista con un coltello da cucina pretendendo di effettuare una corsa gratuitamente. Una volta bloccato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso anche di 4 dosi di sostanza stupefacente del tipo crack che nascondeva in tasca.
Nel quartiere centro, un giovane 20enne italiano, al culmine di una lite, ha malmenato la propria ragazza scagliandola con violenza contro un termosifone di casa. Il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo evitando più gravi conseguenze per la giovane che se l’è cavata con pochi giorni di prognosi. Raccogliendo la denuncia della donna i carabinieri hanno accertato precedenti comportamenti maltrattanti tenuti dall’uomo, per questo motivo è stato arrestato e tradotto in carcere.

I lavoratori dello spettacolo occupano il ponte Umberto I

Prosegue la protesta dei lavoratori dello spettacolo

A Torino ieri pomeriggio alcune decine di manifestanti hanno occupato il ponte Umberto I, tra corso Vittorio Emanuele e corso Moncalieri.

“E’ la 16a manifestazione che facciamo in questo anno di pandemia – dice all’Ansa Elio Genzo Balbo, portavoce torinese della categoria – e non abbiamo ancora  ottenuto nulla se non qualche bonus”.

La situazione è davvero difficile per un settore che di fatto è totalmente fermo da ormai più di un anno.

Rintracciata dalla Polizia una minore che si era allontanata da casa

Per non separarsi dal fidanzato ha mentito sull’età

 

Martedì sera, una donna allerta il 112 NUE della possibile presenza della figlia, di cui aveva denunciato la scomparsa all’inizio del mese, e del suo compagno, in uno stabile in zona Nizza Millefonti.

Dopo una serie di accertamenti, gli agenti del commissariato Borgo Po scoprono che la coppia è ospite nell’appartamento di un loro amico. Giunti sul posto, gli operatori appurano la presenza della ragazza, minorenne sudamericana, del suo fidanzato maggiorenne e connazionale, e del terzo soggetto. Chiesto il motivo della loro presenza in quella casa, i due riferiscono di aver raggiunto l’amico per trascorrere la serata in compagnia. In fase di identificazione la minore, priva di documenti, dichiara false generalità, fingendo, inoltre, di essere maggiorenne. Certi di trovarsi al cospetto della giovane scomparsa, i poliziotti chiedono ai fidanzati di seguirli in commissariato. Ad attenderli la madre, che riconosce immediatamente la figlia.

La minore affermerà in seguito di aver fornito false generalità agli agenti di Polizia allo scopo di sottrarsi al controllo e di conseguenza non rischiare di essere allontanata dal compagno.

La ragazza è stata denunciata per falsa attestazione o dichiarazione a P.U. e riaffidata alle cure della propria famiglia.

Barriera di Milano, si dichiara minorenne per sottrarsi all’arresto

Era stato trovato in possesso di 23 ovuli con eroina e cocaina

 

Si è imbattuto per strada in una Volante del Comm.to Barriera Milano che stava controllando il territorio e con espressione vaga ha accelerato il passo. La Volante ha invertito allora il senso di marcia, incuriosita, e a questo punto il ragazzo, pensando di non essere visto, si è disfatto di un involucro. Il gesto fulmineo non è però sfuggito agli operatori di Polizia, che hanno recuperato il pacchetto, contenente ben 23 involucri di eroina e cocaina. Il giovane, di cittadinanza senegalese ed irregolare sul territorio nazionale, ha tentato di spacciarsi per sedicenne in modo da evitare l’arresto, ma già oltre un anno fa era stato dichiarato maggiorenne a seguito di accertamenti medici presso una struttura ospedaliera. In più circostanze, in passato, aveva dichiarato di avere meno di 18 anni, pur essendo stato destinatario di misure cautelari, arrestato ed associato presso la Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno. Anche questa volta, è stato smascherato ed arrestato, oltre che per la detenzione dello stupefacente, anche per le false generalità fornite.

 

Auto non si ferma a un posto di controllo e sperona 4 pattuglie durante un lungo inseguimento

carabinieri denunciano tre minorenni

Torino, 27 marzo. In piena notte un 17enne prende di nascosto l’auto della mamma per farsi un giro con gli amici, non si ferma a un posto di controllo e durante un lungo inseguimento sperona più volte 4 gazzelledell’Arma.

Il fatto si è verificato a Settimo Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, dove i carabinieri della locale Tenenza hanno tentato di fermare una fiat 500L che stava transitando in piena notte. La vettura invece di rallentare e fermarsi si è data a precipitosa fuga iniziando una gincana per le vie della cittadina inseguita da quattro pattuglie a sirene spiegate. Dopo aver speronato più volte i mezzi dei carabinieri il veicolo è stato bloccato all’altezza di via Milano. A bordo oltre all’autista, vi erano un coetaneo e un ragazzo di 15 anni. I tre, trovati in possesso di alcuni dosi di hashish e di un coltello con lama da 10cm, sono stati denunciati per il danneggiamento aggravato dei veicoli militari, per resistenza a pubblico ufficiale, per la detenzione a fini di spaccio dello stupefacente e per il possesso ingiustificato dell’arma. Inoltre sono stati tutti sanzionati amministrativamente per aver violato il coprifuoco notturno imposto dalle norme anti covid e il conducente anche per essersi messo alla guida senza avere mai conseguito la patente.