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Cirio chiede a Figliuolo più dosi di vaccino per il Piemonte

PARTITA OGGI LA PREADESIONE PER I SOGGETTI FRAGILI CON ESENZIONE, MENTRE A MAGGIO POTRÀ ADERIRE ANCHE LA FASCIA 50-59 ANNI

 


Sono 19.460 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). A 4.156 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 4.652 gli over80, 3.593 i settantenni e 5.651 le persone estremamente vulnerabili.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.422.474 dosi (di cui 419.778 come seconde), corrispondenti al 90,7% di 1.568.200 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è leggermente inferiore a ieri perché comprende le 9.400 dosi di AstraZeneca e le 16.600 dosi di Moderna previste in consegna domani ma arrivate già stasera.


LA REGIONE SCRIVE A ROMA PER CHIEDERE PIÙ DOSI

Il Piemonte è una delle Regioni che fin dall’inizio della campagna vaccinale ha fornito buone performance, procedendo a ritmo veloce e spedito, e in questa fase le seconde dosi rappresentano già una quota importante di quelle somministrate giornalmente.

Per garantire i richiami senza penalizzare la prosecuzione delle immunizzazioni con prima dose di over70, 60-69enni e soggetti fragili, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno deciso di inviare una lettera al premier Draghi e al generale Figliuolo chiedendo che la distribuzione di vaccini alle Regioni sia proporzionata alla popolazione target in fase di vaccinazione, e non a quella generale.

In questo modo non si penalizzerebbe un territorio come quello piemontese, che ha un numero di over60 maggiore rispetto ad altre parti d’Italia e rischia di non ricevere con tempestività la quantità di dosi necessaria per metterli in sicurezza.


GIACENZA A OGGI

Pfizer: 31 mila dosi (somministrato il 97,1% di 1.073.800 dosi totali ricevute finora, la prossima consegna di 155 mila dosi dovrebbe essere in programma tra mercoledì 28 e giovedì 29 aprile).

Moderna67 mila dosi (somministrato il 55,2% delle 149.200 dosi totali ricevute finora, le dosi disponibili vengono usate soprattutto per i richiami).

AstraZeneca: 35 mila (somministrato l’89,3% delle 332.400 dosi totali ricevute finora)


PARTITE LE ADESIONI DEI SOGGETTI FRAGILI CON ESENZIONE

Da oggi i soggetti fragili tra 16 e 59 anni con esenzione per patologia, ma non classificati come estremamente vulnerabili, possono preaderire alla campagna di vaccinazione su www.ilPiemontetivaccina.it


A MAGGIO AL VIA LE PREADESIONI PER LA FASCIA 50-59 ANNI

Dal 4 maggio partirà la preadesione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it per la fascia 55-59 anni, dal 17 maggio per quella 50-54 anni.

Covid, lunedì 26 aprile: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 568 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 38 dopo test antigenico), pari al 4,8% di 11.954 tamponi eseguiti, di cui 6.192 antigenici. Dei 568 nuovi casi, gli asintomatici sono 247 (43,5%).

I casi sono così ripartiti: 91 screening, 399 contatti di caso, 78 con indagine in corso; per ambito:  6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 83 scolastico,  479 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 345.447 così suddivisi su base provinciale: 27.889 Alessandria, 16.632 Asti, 10.569 Biella, 49.562 Cuneo, 26.604 Novara, 185.201 Torino, 12.841  Vercelli, 12.226 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.440 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2483 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 247  (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2404 (+1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.438

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.290.137 (+ 11.954 rispetto a ieri), di cui 1.475.492 risultati negativi.


I DECESSI DIVENTANO 11.158

Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.158 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.524 Alessandria, 689 Asti, 417 Biella, 1.360 Cuneo, 917 Novara, 5.310 Torino, 491 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


317.200 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 317.200 (+ 931 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.311 Alessandria, 15.355 Asti, 9.641 Biella, 45.268 Cuneo, 24.567 Novara, 170.145 Torino, 11.826 Vercelli, 11.465 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.343 extraregione e 2.279 in fase di definizione.

Torino in zona gialla, ecco le regole da osservare

Il Piemonte e il suo capoluogo tornano da oggi in zona gialla

In base al decreto varato dal Consiglio dei ministri, da lunedì 26 aprile entrano in vigore nuove regole, ecco quelle valide per la zona gialla:

  • GREEN PASS – “Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della ‘certificazione verde’, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa”, rende noto Palazzo Chigi.
  • SPOSTAMENTI – “Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa”, si legge ancora nella nota.
  • SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.
  • RISTORANTI E BAR – Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti a pranzo e a cena, purché all’aperto.
  • SPETTACOLI – Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
  • SPORT – “Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre” si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Cdm.

Il bollettino Covid di domenica 25 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicat978 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 39 dopo test antigenico), pari al 7% di 13.888 tamponi eseguiti, di cui 6.239 antigenici. Degli 978 nuovi casi, gli asintomatici sono 411 (42%).

I casi sono così ripartiti: 99 screening, 635 contatti di caso, 244 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 133 scolastico, 823 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi344.879 così suddivisi su base provinciale: 27.844 Alessandria, 16.601 Asti, 10.558 Biella, 49.505 Cuneo, 26.559 Novara, 184.857 Torino, 12.826 Vercelli, 12.199 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.440 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2490 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 260 (7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono2.403 (-40 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.810

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.278.183 (+13.888 rispetto a ieri), di cui 1.473.195 risultati negativi.


I DECESSI DIVENTANO 11.137

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.137 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.524 Alessandria, 685 Asti, 416 Biella, 1.357 Cuneo, 915 Novara, 5.299 Torino, 491 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


316.269 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 316.269 (+1.143 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.239 Alessandria, 15.310 Asti, 9.631 Biella, 45.180 Cuneo, 24.520 Novara, 169.523 Torino, 11.799 Vercelli, 11.449 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.339 extraregione e 2.279 in fase di definizione.

Covid: a Candiolo individuato caso di variante svizzera

Il laboratorio dell’Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di Candiolo, con la collaborazione del gruppo bioinformatico dell’IIGM ente di ricerca della Compagnia San Paolo, ha individuato il primo caso in Piemonte di variante svizzera del coronavirus Covid-19.

L’identificazione è avvenuta su un uomo di 57 anni, residente nel territorio dell’Asl To4, che aveva già contratto il Covid-19 nello scorso novembre e che è stato testato in quanto contatto di caso positivo. Il contagiato al momento sta bene e non presenta sintomi di rilievo.

La variante svizzera, da non confondersi con la variante indiana rilevata in Svizzera, presenta caratteristiche di alta infettività, sulla tipologia di quella inglese e, come quest’ultima, risulterebbe efficacemente contrastabile con gli attuali vaccini.

Si tratta della quarta mutazione virale del Covid-19 riscontrata fino ad ora in Piemonte. Oltre alla svizzera, infatti, sono state già individuate sul territorio piemontese le varianti inglese (che rimane la prevalente, con una percentuale di diffusione superiore al 90 per cento), brasiliana e sudafricana.

«Manteniamo alta la guardia sulle mutazioni del virus – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – e prendiamo atto che il monitoraggio sta garantendo un attento e tempestivo controllo della situazione epidemiologica. Nel caso delle varianti brasiliana e sudafricana, grazie alla capacità di tracciamento e, quindi, di isolamento del contagio messo in atto sul nascere dal sistema sanitario regionale, l’infezione non sembra aver trovato diffusione. Rimane fondamentale la campagna vaccinale per limitare il più possibile lo svilupparsi della malattia».

Vaccini: anche Comuni e farmacie coinvolti nelle preadesioni

 PER LE FASCE DI POPOLAZIONE TRA I 60 E I 79 ANNI E DA LUNEDI’ 26 APRILE PER I CITTADINI FRAGILI DAI 16 AI 59 ANNI.

IL PRESIDENTE CIRIO E L’ASSESSORE ICARDI: ” IL LORO CONTRIBUTO IMPORTANTE PER RAGGIUNGERE TUTTA LA POPOLAZIONE E VACCINARE IL PIU’ POSSIBILE IN TEMPI RAPIDI”

La Regione Piemonte coinvolge Comuni, Province, Città Metropolitana di Torino, Comunità Montane e farmacie per il supporto nelle pre-adesioni alla campagna di vaccinazione anti Covid.

Il Presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, hanno scritto una lettera ai presidenti regionali delle associazioni degli enti locali, Andrea Corsaro (Anci), Franca Biglio (Anpci), Roberto Colombero (Uncem), Federico Borgna (Ali), Paolo Lanfranco (UPI Piemonte) e di Federfarma, Massimo Mana, ed Assofarm, Mario Corrado, per chiedere la disponibilità delle amministrazioni locali e delle farmacie nelle attività di preadesione sulla piattaforma www.ilpiemontetivaccina.it per i cittadini che hanno un’età compresa tra 60 e 79 anni e che ad oggi non si sono ancora iscritti.

A partire da lunedì 26 aprile sarà possibile anche per i cittadini fragili dai 16 ai 59 anni prenotarsi sulla piattaforma.

Il Piemonte vuole dare una netta accelerazione alla campagna vaccinale, nel rispetto del target indicato dal Commissario straordinario Generale Figliuolo– affermano il Presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardima con la consapevolezza che è necessario arrivare in tempi brevi ad una copertura il più possibile estesa della popolazione. Per farlo coinvolgiamo ancora una volta gli enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane) e le farmacie che hanno una presenza capillare e ramificata sul territorio e che fin dall’inizio ci hanno dato un grande supporto. Da parte del Governo ci attendiamo che prosegua il regolare arrivo delle dosi promesse, presupposto fondamentale per vaccinare il più possibile.

In sostanza, i dipendenti dei Comuni, delle Province, delle Comunità montane ed i farmacisti che riterranno di aderire all’iniziativa potranno aiutarei cittadini che hanno necessità di un sostegno digitale a fare la pre-adesione. Ad oggi, sono 282 mila gli over70 che hanno aderito su una popolazione complessiva di 450 mila persone in Piemonte e 220 mila gli over 60 che hanno aderito su una popolazione complessiva di 558 mila in Piemonte.

Volentieri abbiamo dato la disponibilità delle associazioni degli enti locali che rappresentano i Comuni, le Province e le Comunità Montane per l’attività di pre-adesione. Gli uffici ed il personale sono a contatto quotidiano con i cittadini, in particolare nelle amministrazioni di medie e piccole dimensioni che sono un presidio accessibile a tutti, e possono aiutare coloro che per svariati motivi non hanno ancora dato la loro adesione a compiere un gesto che puo’ essere fondamentale per la collettività.” – dichiarano Andrea Corsaro, presidente Anci, Franca Biglio, presidente ANPCI, Roberto Colombero presidenteUncem, Federico Borgna presidente ALI, e Paolo Lanfranco presidente UPI Piemonte.

In particolare, Anci sottolinea: “I Comuni che decideranno di aderire all’iniziativa lo faranno in piena autonomia, secondo le proprie capacità organizzative e sempre nel rispetto delle norme volte ad evitare assembramenti e a contenere il contagio.

Le farmacie del Piemonte hanno immediatamente recepito la richiesta per andare incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più fragili, e saranno a disposizione per aiutare nella fase di pre-adesione al vaccino.

Sarà quindi il farmacista, su richiesta del cittadino, a inserire il codice fiscale dell’assistito, le 20 cifre della tessera sanitaria (che non coincidono con il codice a barre), la categoria a cui il cittadino appartiene (indicate dal menù a tendina) ed il telefono dell’utente, in modo che questo possa essere contattato dalla propria ASL per la definizione dell’appuntamento vero e proprio. Anche in questa occasione la farmacia è a fianco della Regione e dei cittadini per fare la propria parte nella battaglia contro la pandemia.

Le farmacie sono da sempre interlocutore privilegiato del cittadino in tema di salute: siamo orgogliosi di essere sempre più parte attiva in questa situazione emergenziale, mettendo a disposizione la nostra rete logistica e professionale. Attendiamo di poter partire con la vaccinazione”- dichiarano Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte e Mario Corrado, presidente di Assofarm.

Covid, il bollettino di sabato 24 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 821 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 101 dopo test antigenico), pari al 3,3% di 25.008 tamponi eseguiti, di cui 16.016 antigenici. Degli 821 nuovi casi, gli asintomatici sono 360 (43,8%).
I casi sono così ripartiti: 1
06 screening, 512 contatti di caso, 203 con indagine in corso; per ambito: 14 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 101 scolastico, 706 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi
343.901 così suddivisi su base provinciale: 27.758 Alessandria, 16.582 Asti, 10.541 Biella, 49.347 Cuneo, 26.502 Novara, 184.256 Torino, 12.813 Vercelli, 12.188 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.433 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2481 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono
267 (- 8 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono
2.443 ( 4 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono
14.941
I tamponi diagnostici finora processati sono
4.264.295 (+ 25.008 rispetto a ieri), di cui 1.469.319 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.124
Sono
20 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di
11.124 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.524 Alessandria, 683 Asti, 416 Biella, 1.357 Cuneo, 914 Novara, 5.289 Torino, 491 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

315.126 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente
315.126 (+ 1.595 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.168 Alessandria, 15.253 Asti, 9.602 Biella, 44.923 Cuneo, 24.447 Novara, 168.913 Torino, 11.773 Vercelli, 11.435 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.338 extraregione e 2.274 in fase di definizione.

“La rete del contagio: il virus e le sue dinamiche”, parla Paolo Vineis

Lezione 6 – “Tempi Difficili. Mappe per orientarsi nella prima pandemia del XXI secolo”  ?????? ?? ?????? ???? – ??:??

Online su Zoom

Sono tre le prospettive attraverso le quali ????? ??????, Professore Ordinario di Epidemiologia Ambientale presso l’Imperial College di Londra, affronta la diffusione virus Sars-CoV-2 nel sesto episodio di “????? ????????? – ????? ??? ?????????? ????? ????? ???????? ??? ??? ??????”, ciclo di incontri organizzato dal Politecnico di Torino. La prima prospettiva è costituita dalle condizioni preesistenti che hanno consentito la diffusione del virus partito dal mercato di animali vivi di Wuhan e diffusosi attraverso la rete mondiale di comunicazioni, richiamando elementi come la trasformazione planetaria, gli allevamenti animali e la deforestazione ; la seconda prospettiva riguarda l’interazione tra popolazioni umane e caratteristiche intrinseche del virus, e i conseguenti modelli matematici di predizione della diffusione; e infine la terza riguarda il ruolo della geografia umana, inclusa la mobilità e i sistemi locali del lavoro nel condizionare la densità dei casi e le vie di trasmissione.

Tutte le informazioni sul sito di Biennale Tecnologia

Cos’è Tempi Difficili:

Dopo un anno particolarmente complesso, il Politecnico di Torino nell’ambito di Biennale Tecnologia ha voluto promuovere un’iniziativa inedita: un breve corso – pensato in primis per gli studenti ma aperto gratuitamente online a tutti gli interessati – per provare a orientarsi in una crisi che sta producendo disorientamento e incertezza.

In una serie di 11 puntate (13 marzo – 5 giugno) esperti di chiara fama rifletteranno sulla pandemia Covid-19 da prospettive diverse, cercando di fornire strumenti utili per affrontare in modo più consapevole l’esperienza che stiamo tutti vivendo.

“R-Esistiamo con umanità”, immagini dal Covid

In omaggio al lavoro dei sanitari che da più di un anno lottano contro il Covid, da lunedì 26 aprile le vetrine dell’URP di via Arsenale 14/G ospiteranno le fotografie intitolate “R-Esistiamo con umanità”: una galleria di immagini in bianco e nero scattate dal fotografo Piero Nizzia all’interno dell’ospedale di Cuorgnè.

Gli ottanta scatti realizzati all’interno del covid hospital canavesano a gennaio 2021 saranno in esposizione nelle vetrine esterne dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale da lunedì 26 aprile fino al 14 maggio 2021.  

“Questa esposizione fotografica – dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – può stimolare un momento di riflessione su un periodo difficile che purtroppo prosegue e per ricordare tutte le persone che non sono più con noi. Oggi abbiamo bisogno di speranze, di progetti e di unità di intenti per sconfiggere un nemico che si chiama Covid. Mi preme ringraziare tutto il personale sanitario che da oltre un anno lavora in prima linea nella lotta al virus”.
“Gli ordini professionali che rappresentano il personale sanitario sul territorio piemontese – prosegue Allasia – saranno insigniti, appena ci saranno le condizioni, dell’onorificenza della presidenza del Consiglio regionale per meriti civili, per onorarne il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio mostrati nel corso del 2020, nella prima fase della pandemia da Covid-19”.

L’esposizione è promossa dal Comune di Cuorgnè, in collaborazione con l’Asl TO4 ed i Comuni canavesani partecipanti al progetto, per ringraziare tutto il personale sanitario e valorizzare l’Ospedale Civico di Cuorgnè, in quanto struttura essenziale per la popolazione del territorio anche quando sarà cessata l’attuale emergenza sanitaria.

L’Amministrazione Comunale della Città di Cuorgnè realizzerà una mostra all’aria aperta con le immagini di Piero Nizzia stampate su grandi striscioni esposti per le vie della cittadina. Questo tipo di allestimento potrà essere riutilizzato da altri Comuni che ne faranno richiesta.

Torino e Piemonte in zona gialla lunedi 26 aprile

? AGGIORNAMENTO: È UFFICIALE, DA LUNEDÌ 26 APRILE IL #PIEMONTE PASSA IN ZONA GIALLA ?
Per la provincia di #Cuneo la misura sarà valida a partire da giovedì 29 aprile, per completare il periodo di permanenza in arancione di 14 giorni previsto dalle indicazioni nazionali.


In Piemonte migliora il quadro epidemiologico e dal  26 aprile Torino e il territorio regionale diventano gialli con la validazione del Report di venerdì.  

Il pre-report indica, nella settimana 12-18 aprile, una nuova riduzione dei casi segnalati di circa il 20%.

La percentuale di positività dei tamponi cala dal 10.7% a 9%. Diminuisce il numero dei focolai attivi e il tasso di occupazione dei posti letto ordinari cala da 61% a 47%, i posti letto in intensiva da 50% a 45%.
    L’Rt puntuale diminuisce ulteriormente (da 0.75 a 0.66) e l’Rt medio scende  da 0.76 a 0.7.