AMBIENTE- Pagina 6

Edilizia sostenibile in Piemonte, interviene la Regione: come riqualificare edifici e limitare il consumo di suolo

“Si restituisce centralità ai Comuni e si riattiva uno strumento atteso da molti amministratori locali e professionisti del settore”: l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo commenta così l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge che aggiorna e riattiva alcune disposizioni fondamentali per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Viene in questo modo colmato il vuoto normativo creatosi dopo che la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittime alcune parti della l.r. 7/2022 con la riformulazione della l.r. 16/2018 consentendo il recupero di edifici o gruppi di edifici esistenti “premiando” le operazioni di rigenerazione edilizia o riqualificazione in alternativa all’espansione urbana.

“La modifica della legge 16/2018 va verso una direzione chiara: favorire la rigenerazione urbana, contenere il consumo di nuovo suolo, agevolare il recupero di aree edificate degradate e incentivare pratiche edilizie più sostenibili – precisa Gallo – Si tratta di un passo importante, che affianca il lavoro già avviato con Cresci Piemonte e con la riforma complessiva della normativa urbanistica regionale, su cui stiamo lavorando per fornire strumenti efficaci, chiari e condivisi”.

L’assessore ci tiene anche a sottolineare che “con questa legge il Piemonte anticipa ancora una volta i tempi: in attesa che a livello nazionale venga approvata una riforma organica della rigenerazione urbana, si pone come esempio virtuoso per politiche urbanistiche attente all’ambiente e al futuro delle nostre comunità”.

Sono interessati dal provvedimento tutti gli edifici classificabili come vecchi od obsoleti, di scarsa qualità architettonica, non sicuri dal punto di vista sismico o energetico. Gli interventi dovranno favorire la sostenibilità ambientale, il miglioramento del tessuto urbano sotto il profilo sociale ed economico, la riduzione delle superfici impermeabilizzate, la demolizione selettiva dei manufatti edilizi, l’uso di manufatti o materiali da costruzione riciclati, e le azioni di bonifica ambientale. Inoltre, si rimette al centro l’autonomia dei Comuni, che potranno deliberare autonomamente per consentire il recupero delle strutture e diventare così uno strumento comunale sistematico dal concreto impatto sul tessuto urbano, specialmente nelle aree più periferiche.

cs

Corso Belgio: “Due aceri sono stati salvati”

“Abbattimenti, stavolta siamo riusciti a limitare i danni: Un albero con nido è stato comunque abbattuto: qualcuno è rimasto senza casa. La normativa che vieta gli abbattimenti in questo periodo”

Caro direttore,
in corso Belgio, il programma dei tecnici comunali era di abbattere 7 alberi “e se c’è qualche nido – hanno risposto – lo spostiamo“. E’ scientificamente risaputo, infatti, che gli uccelli che covano amano i traslochi con sottofondo di motoseghe, no? Al di là della cova, c’è ovviamente il fatto che un uccello (giovane o adulto) che ha perso il suo nido (ammesso anche che venga visto, tra le fronde, riconosciuto dagli addetti e spostato), non conosce il nuovo “indirizzo”… ma se anche fosse, aveva costruito il suo nido in un “posto” che aveva giudicato sicuro: cosa che certamente gli addetti al taglio non sono in grado di valutare. Inoltre se vengono spostati – ma anche solo toccati da mano umana – spesso i nidi vengono abbandonati dai genitori.
La mattinata di monitoraggio, difesa, tutela e documentazione del lavoro fatto dal personale sugli aceri (il giorno prima, appena avuto notizia dell’intervento, abbiamo chiesto esami e valutazioni che giustifichino gli abbattimenti ma non ci è ancora stata fornita, il Comune ha tempo 30 giorni per rispondere…) ha consentito al Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio un piccolo risultato: siamo riusciti a salvare dall’abbattimento 2 delle 7 piante.
Una di questi due, il n. 145, però ha subito – invece di una potatura corretta – uno scempio vergognoso, con un taglio a raso (in una parte senza rami che andassero verso l’area di passaggio del tram; vedi il video sotto questo post): questa ferita affaticherà molto l’albero, e può portarlo alla morte e una lenta agonia.
Il secondo, identificato dal n. 273, su cui si è visto e sentito chiaramente un uccellino pigolante (quindi non in grado di spostarsi) è stato comunque potato e sono stati tolti anche rami vivi e vegeti (abbiamo documentazione fotografica) le cui foglie facevano ovviamente anche da protezione a pioggia e sole; speriamo che il piccolo sopravviva.
Per certo invece (e nonostante i tecnici fossero stati avvisati)è stato abbattuto uno degli alberi su cui avevamo visto e documentato la presenza di un altro nido: e sabato sera un colombaccio (vedi foto allegata al post), rimasto senza casa, volava disperato sugli alberi vicini al suo acero, il n. 444, che ora non c’è più.
Siamo in periodo di nidificazione e anche per questo ci siamo opposti agli interventi di abbattimento e potatura di ieri (inoltre rimane sempre aperta la questione che non ci è stato concesso di fare valutazioni congiunte sullo stato dell’alberata nonostante la nostra richiesta al Sindaco e agli assessori; e ci domandiamo: perchè? se l’interesse è per il bene dei cittadini e delle piante, del verde urbano, quale ostacolo c’è ad una valutazione congiunta – anche se la decisione finale, per responsabilità amministrative e non solo, la deve prendere l’Assessorato – tanto più se l’esperto è pagato dal Comitato?).
Cogliamo l’occasione per ricordare le norme che tutti (e in primis gli Enti pubblici) dovrebbero rispettare, tra cui il Regolamento del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino. Pensiamo sia utile che tutti le conoscano e le usino a difesa della Natura.
Nel riportarle, sottolineiamo che siamo perfettamente consapevoli della scala gerarchica delle responsabilità per quanto concerne i misfatti ai danni dei nostri alberi e parchi e della fauna selvatica. Rileviamo però che non noi, ma le norme, non fanno distinzioni e prevedono sanzioni per “chiunque”.
DM 10 MARZO 2020 DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
“Criteri Ambientali Minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”,
Allegato 1 lettera E.c.11:
Gli interventi di potatura devono essere svolti unicamente da personale competente, in periodi che non arrecano danni alla pianta e non creano disturbo all’avifauna nidificante ed effettuati solo nei casi strettamente necessari. […]
Allegato 1 lettera E.c.9:
Le attività di manutenzione, soprattutto dei parchi suburbani e di aree a forte valenza ambientale, devono essere eseguite creando il minore disturbo e danno alla fauna presente nell’area.
REGOLAMENTO N. 320 PER LA TUTELA E IL BENESSERE DEGLI ANIMALI IN CITTÀ” DEL COMUNE DI TORINO
Art. 38 comma 8. L’opera di potatura ed abbattimento degli alberi nonché le opere di ristrutturazione degli edifici o qualsiasi altro tipo di intervento, qualora effettuate nel periodo riproduttivo degli uccelli, devono prevedere l’adozione di misure idonee ad evitare la morte di nidiacei e/o la distruzione dei nidi.
Art. 9 comma 13. È vietato catturare, uccidere, disturbare ed allontanare forzatamente le specie aviarie ivi compreso distruggere i siti di nidificazione durante il periodo della riproduzione e del successivo svezzamento, ovvero porre in atto qualsiasi forma di maltrattamento.
LEGGE 157/1992 ART. 31 LETTERA O (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per prelievo venatorio)
È vietato a chiunque […] o) […] distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova.”
ARTT. 544 BIS E 544 TER CODICE PENALE (UCCISIONE DI ANIMALI /MALTRATTAMENTO DI ANIMALI)
Chiunque, per crudeltà o senza necessità: (544 bis) cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni; (544 ter) cagiona una lesione ad un animale […] è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro (pena aumentata del 50% se ne consegue la morte dell’animale).
Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio

 Giornata Europea dei Parchi, gli appuntamenti di sabato 24 e domenica 25 maggio

La Regione Piemonte celebra la Giornata Europea dei Parchi con un ricco calendario di appuntamenti. Escursioni sensoriali, attività didattiche e laboratori naturalistici pensati per famiglie e bambini animeranno le aree naturali protette sabato 24 e domenica 25 maggio, in adesione all’iniziativa promossa da Europarc Federation e Federparchi in ricordo dell’istituzione nel 1909 in Svezia del primo parco nazionale d’Europa.

Tema dell’edizione 2025 è “Insieme per la Natura”, filo conduttore delle attività organizzate dai dieci Enti di gestione delle Aree protette piemontesi. Un titolo che ben si lega anche al progetto a regia regionale “Nati con la Natura”, pensato per avvicinare i bambini nei primi 1000 giorni di vita all’ambiente naturale, riconosciuto come fattore determinante per la salute e lo sviluppo dei più piccoli.

Il programma completo è consultabile qui

Per Marco Gallo, assessore regionale alla Tutela delle aree protette, «la Giornata Europea dei Parchi è un’occasione preziosa per ribadire l’importanza delle nostre aree naturali protette, autentici scrigni di biodiversità e presidi territoriali fondamentali per la qualità della vita di tutti. Iniziative come quelle promosse in Piemonte rappresentano un esempio virtuoso di come la natura possa essere vissuta, tutelata e trasmessa alle nuove generazioni. Con il progetto “Nati con la Natura” la Regione investe sul valore educativo e rigenerativo dell’ambiente, sin dai primi giorni di vita. È questo il modello che vogliamo sostenere: una montagna viva, accessibile, accogliente e capace di offrire esperienze autentiche a famiglie, bambini e comunità. Continueremo a lavorare affinché la rete delle nostre aree protette sia sempre più punto di riferimento per la conservazione, la conoscenza e la fruizione responsabile del patrimonio naturale piemontese».

Video

In Piemonte i parchi e le riserve naturali si estendono per circa 200mila ettari e costituiscono quasi l’8% dell’intero territorio. Con le altre aree tutelate della Rete ecologica regionale, tra cui quelle di Natura 2000 istituite con direttive europee, l’estensione complessiva sale a quasi 460mila ettari, ovvero più del 18%.

Per approfondire https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/parchi/gli-enti-gestione-delle-aree-naturali-protette 

 

Piemonte, delegazione chiede di “dimezzare i lupi sul territorio”

“La prima urgenza è quella di ridurre di almeno la metà i lupi che abitano il nostro territorio, dopodiché bisogna mantenere stabile il loro numero con le stesse modalità adottate al di là delle Alpi dalle autorità francesi”. Lo ha detto una delegazione di esperti per un approfondimento sull’impatto economico, sociale ed ambientale del lupo sul territorio montano in una congiunta tra terza e quinta Commissione, sotto la presidenza di Claudio Sacchetto. La delegazione era composta da Vittoria Riboni Commissaria dell’Ente, Luca Maria Battaglini professore di UniTo, Lilia Garnier assessore del Comune di Villar Pellice, Giovanni Dalmasso presidente Coordinamento pastori d’Italia, Marco Bruzzone portavoce Agricoltori autonomi d’Italia, Gesine Otten presidente Comitato salvaguardia allevatori Vco. Riboni specifica che il suo ruolo “è stato soprattutto di tramite tra le associazioni della delegazione (pastori, agricoltori, allevatori) e la Commissione, gli abbattimenti sono una loro particolare richiesta”.

“Autorizzando l’abbattimento annuo del 20% dei lupi che corrisponde alla normale percentuale di incremento dei branchi, si potrà mantenere un controllo sui numeri – hanno aggiunto -. Bisognerebbe anche consentire ai pastori di essere armati, in modo da poter difendere le greggi dai lupi che si avvicinassero eccessivamente. Sarebbe pure necessario che le visite di accertamento dei veterinari fossero espletate in tempi brevi e i risarcimenti venissero pagati rapidamente. Ristori che dovrebbero tener conto della reale entità del danno subito dagli allevatori”, hanno concluso.

Hanno preso la parola per chiarimenti il Marco Protopapa (Lega), Monica Canalis (Pd) e Sarah Disabato (M5s).

Ufficio stampa CRP

Giornata Europea dei Parchi, un fine settimana di appuntamenti in Piemonte

La Regione Piemonte celebra la Giornata Europea dei Parchi con un ricco calendario di appuntamenti. Escursioni sensoriali, attività didattiche e laboratori naturalistici pensati per famiglie e bambini animeranno le aree naturali protette sabato 24 e domenica 25 maggio, in adesione all’iniziativa promossa da Europarc Federation e Federparchi in ricordo dell’istituzione nel 1909 in Svezia del primo parco nazionale d’Europa.

Tema dell’edizione 2025 è “Insieme per la Natura”, filo conduttore delle attività organizzate dai dieci Enti di gestione delle Aree protette piemontesi. Un titolo che ben si lega anche al progetto a regia regionale “Nati con la Natura”, pensato per avvicinare i bambini nei primi 1000 giorni di vita all’ambiente naturale, riconosciuto come fattore determinante per la salute e lo sviluppo dei più piccoli.

Il programma completo è consultabile qui

Per Marco Gallo, assessore regionale alla Tutela delle aree protette, «la Giornata Europea dei Parchi è un’occasione preziosa per ribadire l’importanza delle nostre aree naturali protette, autentici scrigni di biodiversità e presidi territoriali fondamentali per la qualità della vita di tutti. Iniziative come quelle promosse in Piemonte rappresentano un esempio virtuoso di come la natura possa essere vissuta, tutelata e trasmessa alle nuove generazioni. Con il progetto “Nati con la Natura” la Regione investe sul valore educativo e rigenerativo dell’ambiente, sin dai primi giorni di vita. È questo il modello che vogliamo sostenere: una montagna viva, accessibile, accogliente e capace di offrire esperienze autentiche a famiglie, bambini e comunità. Continueremo a lavorare affinché la rete delle nostre aree protette sia sempre più punto di riferimento per la conservazione, la conoscenza e la fruizione responsabile del patrimonio naturale piemontese».

Video

In Piemonte i parchi e le riserve naturali si estendono per circa 200mila ettari e costituiscono quasi l’8% dell’intero territorio. Con le altre aree tutelate della Rete ecologica regionale, tra cui quelle di Natura 2000 istituite con direttive europee, l’estensione complessiva sale a quasi 460mila ettari, ovvero più del 18%.

Per approfondire https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/parchi/gli-enti-gestione-delle-aree-naturali-protette 

 

La BIOECO2NOMY: riduzione, cattura e riutilizzo della CO2

“La BioeCO2nomy: opportunità  e sfide nella riduzione, cattura e riutilizzo della CO2” è  il titolo dell’evento organizzato da Environment Park tramite il Polo CLEVER, che avrà luogo giovedì  22 maggio prossimo, in occasione della Giornata Nazionale  della Bioeconomia. Questa iniziativa rientra  nell’agenda degli incontri  on-site e online promossi su tutto il territorio nazionale  da Cluster SPRING in collaborazione  con Assobiotec Federchimica per esplorare e raccontare le caratteristiche e le opportunità offerte dalla bioeconomia circolare.

La giornata si svolgerà  dalle 8.30 alle 17.30 presso il Centro Congressi di Envipark e si focalizzerà  sulle tecnologie di cattura, riutilizzo e stoccaggio della CO2, tematiche che stanno assumendo un’importanza sempre maggiore nell’ambito della decarbonizzazione. L’obiettivo è quello di presentare una panoramica sullo stato dell’arte delle tecnologie di Carbon Capture, Utilisation and Storage (CCUS) a livello locale e nazionale, creando un’occasione di confronto e condivisione tra gli attori che hanno già implementato soluzioni o che offrono soluzioni tecnologiche in tale ambito. In programma anche la presentazione del Working Group sulla CCUS e i servizi offerti alle imprese del territorio dal Polo di Innovazione Clever.

L’iniziativa coinvolge relatori di alto livello e aziende di primo piano  nel settore dell’energia green  e prevede momenti di networking e matchmaking tra i partecipanti e la possibilità di visitare i laboratori presenti all’interno di Environment Park.

La partecipazione è gratuita,  previa iscrizione, modalità e link sul sito www.envipark.com

Mara Martellotta

L’assessore Marnati: come superare il blocco dei veicoli diesel Euro 5

L’Assessore della Regione Piemonte all’Ambiente Matteo Marnati si è confrontato con i colleghi delle Regioni del Bacino Padano (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna): l’obiettivo è superare il blocco dei veicoli diesel Euro 5. “Intendiamo mettere  in campo misure scientifiche, validate dalle nostre agenzie per l’ambiente, in grado di compensare la limitazione al traffico. La tecnologia e l’innovazione ce lo consentono e siamo al lavoro – insieme alle altre regioni del bacino padano e nel confronto costruttivo con il governo – per definire le misure da applicare per centrare il doppio obiettivo: migliorare la qualità dell’aria, ma con misure alternative al blocco della mobilità che inciderebbe in modo negativo sulle famiglie e sulle aziende». Così ha commentato Marnati

I progetti vincitori di “Youth Climate Action Fund” di Bloomberg Philanthropies

Sono stati presentati  al Museo A come Ambiente, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo e dell’assessora Chiara Foglietta, i 18 progetti destinatari dei finanziamenti del secondo bando Youth Climate Action Fund – Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani – della fondazione filantropica Bloomberg, che ha tra i beneficiari la Città di Torino.

“Siamo davvero contenti – ha dichiarato il sindaco – che la fondazione Bloomberg abbia deciso di selezionare Torino per questo programma per il secondo anno consecutivo e la ricchezza delle proposte presentate oggi dimostra la risposta partecipata ed entusiasta ricevuta da parte di tanti ragazze e ragazzi torinesi. Questi progetti evidenziano quanto sia forte tra le nuove generazioni la consapevolezza sui temi ambientali e il desiderio di contribuire concretamente alla strada verso la transizione ecologica intrapresa dalla nostra città. Ascoltare e sostenere le idee dei giovani è il modo migliore per costruire una città più sostenibile e giusta”.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiamo a cuore le tematiche ambientali.

In questa seconda fase, il programma ha messo a disposizione di più di 90 città in 5 continenti 100mila dollari per finanziare iniziative sul contrasto al cambiamento climatico guidate da giovani. Nella prima fase del programma, la Città di Torino ha già finanziato 11 progetti proposti e realizzati da studenti e studentesse degli istituti superiori dell’area metropolitana.

Sono numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno raccolto nuovamente la sfida lanciata dalla Città di Torino, per cui sono state presentate in tutto 33 candidature. I 18 progetti selezionati, proposti da 151 giovani tra i 18 e i 25 anni e sostenuti da 18 enti tra associazioni, ETS e incubatori, riceveranno in totale 81.600 euro e avranno tempo fino al mese di ottobre per essere realizzati.

I progetti selezionati affrontano diverse tematiche in linea con le priorità del Climate City Contract della Città di Torino: mobilità e trasporti, gestione dei rifiuti ed economia circolare, sistemi energetici, infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura. Particolare attenzione è stata data anche all’inclusione sociale e al contrasto al cambiamento climatico. I progetti toccano diversi quartieri di Torino come Vallette, Barriera di Milano, Aurora, Mirafiori, San Donato, San Salvario e Borgo Vittoria e prevedono attività anche all’interno di scuole, cortili, ospedali.

Il bando è stato promosso su tutto il territorio cittadino, grazie a incontri di presentazione in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere, che ha svolto attività di animazione e accompagnamento alle candidature, a sinergie attivate con il mondo accademico torinese e con l’hackathon realizzato da Sprintaly Lab APS nell’ambito del progetto europeo SEFIT.

I 18 progetti ammessi al finanziamento:

AROMATICAMENTE: Piantala e Pedala!
Cooperativa Sociale L’Arcobaleno
Mira a rendere lo spazio di via Gonin 39/C accessibile alla comunità, creando un giardino di erbe aromatiche nel cortile. I visitatori potranno utilizzare le erbe e, inoltre, essere sensibilizzati sull’uso dei trasporti alternativi, in particolare la bicicletta. Sarà allestito un pit-stop per chi arriva in bici e necessita di piccole riparazioni, e verrà promossa la separazione dei rifiuti con appositi contenitori per il riciclo.

CicloTo
Associazione il Campanile ETS
Promuove la mobilità sostenibile nel quartiere Aurora di Torino, coinvolgendo la comunità nella raccolta di dati su percorsi ciclabili e pedonali. Attraverso una piattaforma digitale e la citizen science, il progetto punta a mappare le infrastrutture, migliorare sicurezza e accessibilità, e sviluppare una web app interattiva. L’obiettivo è attivare una rete locale per monitorare il territorio e favorire la transizione ecologica.

Echos of Change
O-GEN Associazione
Coinvolge i giovani con la musica per sensibilizzare sul cambiamento climatico. Prevede una conferenza scientifica, laboratori di scrittura, la creazione di una canzone e un videoclip. Include eventi, collaborazioni con scuole e campagne social. L’obiettivo è stimolare creatività e consapevolezza ambientale, con raccolta finale di feedback.

ECO BASKET – Il Cestino Intelligente
2i3T Incubatore dell’Università degli Studi di Torino
Affronta la sfida della gestione intelligente dei rifiuti a Torino, migliorando la raccolta con cassonetti smart che separano automaticamente plastica, carta e vetro. Il progetto prevede lo sviluppo di un prototipo pilota, con test in collaborazione con il Comune di Torino e le scuole locali, e il supporto di CTE Next e Torino City Lab. Le attività includono test urbani, campagne promozionali e la raccolta di feedback, culminando con la presentazione dei risultati.

ECORUN
YEPP Italia
A partire da un’analisi dei bisogni degli abitanti di Mirafiori Sud, l’iniziativa propone un evento di plogging: una camminata di 5 km per pulire le aree verdi del quartiere. Durante l’evento saranno allestiti due punti tematici su energie alternative e raccolta differenziata, con un ristoro a km0 e una performance live di un noto artista torinese per rafforzare il messaggio di sostenibilità. L’evento sarà plastic-free e basato sui principi di circolarità.

EcoVoices
Associazione Dear Onlus
Progetto nato nel reparto di neuropsichiatria infantile che affronta i temi ambientali con podcast e attività di sensibilizzazione e che include anche swap party contro lo spreco, coinvolgendo famiglie e personale. L’obiettivo è migliorare la gestione dei rifiuti e ispirare azioni ecologiche dentro e fuori l’ospedale.

GIOVANI CORRENTI
QuFooma
Valorizzazione delle infrastrutture verdi di Torino, con un focus sui fiumi Dora e Po. Attraverso arte, formazione e partecipazione civica, il progetto promuove consapevolezza ecologica in tre fasi: “Form to Transform”, passeggiate tematiche con arte, poesia e media sul cambiamento climatico; “Create to Inspire” realizzazione di un murale, una raccolta di poesie e un docufilm; “Spread to Raise Awareness”, eventi pubblici e incontri educativi per coinvolgere la comunità.

Giovani Energie in Rete
Fondazione di Comunità Porta Palazzo ente filantropico ETS
Coinvolge giovani del quartiere Aurora per promuovere l’attivismo giovanile nell’ambito dell’iniziativa CERS Energie di Quartiere. Attraverso formazione, incontri con progetti innovativi locali (come SEFIT) e la creazione di strumenti digitali, i partecipanti svilupperanno competenze per comunicare e sensibilizzare sul tema dell’energia sostenibile.

Il Clima Cambia, e tu?
ACLI Città Metropolitana di Torino APS
Mira a formare giovani come agenti di cambiamento e a costruire comunità resilienti. Le principali attività includono: Laboratori per il Manuale di sopravvivenza 2050, EcoGioco, un’esperienza ludica di apprendimento, presentazione pubblica durante il festival UTOPICA 2025. L’obiettivo è sensibilizzare, coinvolgere giovani leader e sviluppare pratiche sostenibili replicabili, influenzando le politiche locali per un futuro urbano sostenibile.

Marmellate Sostenibili
VIAVAI APS ETS
Affronta lo spreco alimentare utilizzando frutta non raccolta, come prugne, mele e pesche, per produrre marmellate. Durante l’estate, i giovani saranno formati nella raccolta della frutta e nella produzione di marmellate con il supporto di un cuoco esperto. Le marmellate saranno distribuite in 11 scuole superiori, a Cascina Fossata e durante eventi locali, con cartellonistica che spiega l’iniziativa.

Progettazione Circolare
Collettivo Alan Turing APS
All’interno dello Student Sustainability Hub del Politecnico di Torino, parte del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025. Mira a promuovere il design circolare, con focus sul settore tessile e l’impatto della fast fashion. Prevede workshop, scambio di abiti, la proiezione del film “Stracci” e un aperitivo plastic-free.

Progetto G.R.I.S. (Guida, Ripara, Informa, Scopri!)
A.S.D. Progetto Sport di Borgata
Prevede una stazione bici al Centro Sportivo Massari. La stazione sarà dotata di totem solari con ricarica per dispositivi, mentre attività educative, corsi di manutenzione e eventi nei parchi per sensibilizzare i cittadini sull’uso della bici come alternativa all’auto. Si chiuderà con un evento pubblico e raccolta di feedback.

RiGenerAzione
Stalker Teatro SCIS
Promuove una Torino più vivibile incentivando la mobilità pedonale e ciclabile nelle Vallette. Prevede una mappa interattiva e segnaletica creativa co-progettata con i residenti, per valorizzare percorsi e luoghi del quartiere. Mira a rafforzare il dialogo con le istituzioni e offrire un modello replicabile.

RiGenerAzioni
Donne Africa Subsahariana e II Generazione
Promuove la sostenibilità e la rigenerazione urbana attraverso laboratori pratici e attività collettive. Valorizza l’economia circolare, il riuso, la biodiversità e l’inclusione sociale. Dopo una fase di preparazione, verranno attivati laboratori su abiti rigenerati, cosmetici naturali e micro-foreste urbane, culminando in un mercato di scambio e una riflessione condivisa sul percorso.

Ripensa.To – ritratti del cambiamento
PoliENERGY
Prevede una mostra itinerante ospitata nelle Case del Quartiere, con interviste dal vivo a cittadini, istituzioni e attori locali. Utilizzando materiali multimediali accessibili, si trattano temi come resilienza urbana, inclusione sociale, mobilità sostenibile, energia condivisa e coesione sociale.

Strade Future
Fridays For Future / Giustizia Climatica Ora!
Promuove la mobilità sostenibile e la consapevolezza ambientale a Torino attraverso laboratori scolastici, pedalate, flash mob ed eventi pubblici, incentivando il passaggio da abitudini auto-centrate a trasporti più sicuri e green. Tutte le attività culminano in una grande marcia per il clima, che unisce scuole e cittadini per chiedere un cambiamento concreto.

Tutto Sando Green
Valpiana società cooperativa sociale
Promuove la consapevolezza ambientale attraverso sport e comunicazione, in collaborazione con il centro “La Cartiera”. Prevede giochi estivi, attività sul riciclo e un podcast su storie locali e sostenibilità. Include laboratori, eventi nei parchi e un evento finale di condivisione dei risultati.

Via Bidone strada scolastica
LAQUP APS
Affronta i problemi legati al traffico e alla qualità dell’aria in via Bidone, una strada molto trafficata. Le azioni includono sessioni di sensibilizzazione sulla mobilità e la sicurezza urbana, campagne studentesche, cartellonistica in materiali riciclati e eventi comunitari come giochi di strada, mercati ed esposizioni fotografiche. Verranno creati piccoli spazi pedonali tramite urbanismo tattico, con colori, panchine e piante.

GPADEL Play Green per il riciclo delle palline esauste

GPADEL, il primo gruppo italiano interamente dedicato al padel, con 10 centri sul territorio piemontese, ha presentato venerdì 16 maggio, presso la sua sede torinese di via Cenisia 7, il lancio ufficiale di “GPADEL Play Green”, un progetto concreto e innovativo per ridurre l’impatto ambientale di questo sport, che sta acquisendo sempre maggiori consensi attraverso il riciclo delle palline esauste.

Erano presenti Armando Calvetti, fondatore di GPADEL, l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta, il consigliere regionale Daniele Valle, Francesca Troise, presidente della Circoscrizione 3 di Torino, Manuela Savini, Marco Luino e Elisa Vercelli in qualità di amministratori di Reballtex S.r.l. e Paola e Riccardo Vetere in rappresentanza di Turin CartCircoscrizle aziende che collaborano con GPADEL al progetto di riciclo.

In Italia, ogni anno, si gettano oltre 10 milioni di palline da tennis e padel, con un impatto ambientale significativo. Circa 10 tonnellate di feltro, gomma e plastica finiscono in discarica. Con “GPADEL Play Green” è nata una filiera sostenibile che consente di recuperare queste palline, trasformandole in materiali utili in altri settori, quali pavimentazioni sportive, superfici antiurto e isolanti acustici. Il progetto è realizzato in collaborazione Reballtex (reballtex.it) e Turin Carta (turincarta.com) e grazie al contributo e sostegno della Compagnia di San Paolo attarverso il bando Re:Azioni.

“Crediamo fortemente che lo sport debba essere promotore di valori positivi – dichiara il fondatore di GPADEL Armando Calvetti – con ‘GPADEL Play Green’ vogliamo dimostrare che anche un piccolo gesto come il riciclo di una pallina può fare una grande differenza. Come fondatore di GPADEL penso sia molto importante che un’attività, nel mondo di oggi, volga sempre uno sguardo verso il sociale e verso il territorio in cui opera”.

“Salutiamo positivamente questa iniziativa che facilità l’adozione di comportamenti responsabili da parte dei singoli e, allo stesso tempo, produce valore – commenta l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta – Una raccolta di rifiuti responsabile ed efficiente è imprescindibile per l’adozione di pratiche circolari che consentano di mitigare l’impatto ambientale; ma per il successo di queste politiche è sempre necessario il coinvolgimento dei cittadini. Sono numerosi i progetti che la Città di Torino sta portando avanti con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti sul territorio comunale, iniziative mirate che, come questa della raccolta della palline da tennis e padel usurate, hanno l’obiettivo di favorire quei piccoli comportamenti sostenibili, armonici e coerenti che rappresentano un tassello importante nel chiudere il cerchio dell’economia circolare”.

“L’Italia, nell’ambito del riciclo, è da considerare un’eccellenza – ha sottolineato il consigliere della Regione Piemonte Daniele Valle – in quanto i risultati la attestano al di sopra della media europea. Questi dati positivi rappresentano un ulteriore invito a migliorare, e per questo la Regione Piemonte ha in cantiere progetti ambiziosi da sviluppare in tempistiche già definite, dai numeri molto importanti, come ad esempio l’82% del riciclo urbano entro il 2035. I cestini, in cui depositare le palline usurate, rappresentano anche un bel simbolo per ricordare quanto sia importante contribuire al riciclo, anche privatamente”.

È stata inoltre promossa l’iniziativa di donare, da parte di GPADEL, parte delle palline esauste all’Istituto dei Sordi di Torino Fondazione Onlus, sito a Pianezza, per ridurre il rumore derivato dallo spostamento di banchi e cattedre, che causano il malfunzionamento degli apparecchi acustici utilizzati dai giovani audiolesi.

L’iniziativa di “GPADEL Play Green” è attiva dal maggio 2025 in tutti i centri GPADEL, locati a Borgaro, Leinì, Torino (via Cesana e corso Moncalieri), Bruino, Rivalta, Sestriere, Torrazza Piemonte, Fossano e Vinovo, e sarà progressivamente estesa anche ai circoli di tennis e padel esterni che vorranno aderire a questa rete di economia circolare.

I soli centri GPADEL contribuiscono generando circa 2,8 tonnellate di rifiuti di palline. “GPADEL Play Green” prevede quindi la raccolta delle palline  tramite contenitori Play Green installati nei centri; il trasporto in impianti specializzati; il riciclo e la trasformazione dei materiali come gomma e feltro in nuovi prodotti, tra cui l’innovativo PA.RI.EK, il pavimento creato dalla lavorazione di materiale plastico interamente riciclato ed ecologico al 100%. Le palline da tennis e padel triturate negli appositi stabilimenti contribuiscono alla creazione di questi pavimenti, riducendo così l’impatto ambientale. Il pavimento PA.RI.EK., nato come superficie industriale, ha trovato i suoi svariati impieghi grazie alla sua estrema versatilità anche nel campo dell’arredo urbano e civile.

“Con GPADEL Play Green otteniamo un altro importante obiettivo – dichiara Armando Calvetti – Riparare ciò che è rotto è molto più rivoluzionario che buttare via”.

Mara Martellotta

Nuove ‘piazze pedonali’ davanti alle scuole per una città più sostenibile

Presentati gli interventi per la trasformazione dello spazio pubblico 

 

Colorate e arredate con panchine e sedute, alberi e fioriere, dotate di archetti per le biciclette e anche un gazebo e un tavolo da ping pong: sono le nuove ‘piazze pedonali’ realizzate dal Comune di Torino davanti a 4 diversi istituti scolastici presentate  in via Romita dalle assessore alla Transizione ecologica Chiara Foglietta e alle Politiche educative Carlotta Salerno, presente anche il presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi. Spazi riqualificati per il gioco e l’incontro, più vivibili, che renderanno più sicuri e piacevoli i momenti che accompagnano l’ingresso a scuola e le attese prima dell’uscita al termine delle lezioni.

Luca Rolandi, padre di tre figli che hanno frequentato tutti l’Alvaro – Gobetti, si è detto “felice di questo grande regalo che ci è stato fatto. Una grande opera che sapremo conservare, animandola e rendendola fruibile a tutti”.

Una soddisfazione condivisa dal dirigente scolastico dell’istituto Luca Albana che introducendo la presentazione dei lavori ha espresso la sua soddisfazione per l’intervento che “ha trasformato il tratto di via Romita all’ingresso della scuola in un luogo piacevole e sicuro con panchine e verde dove attendere l’entrata o l’uscita da scuola dei propri figli e nipoti o trascorrere del tempo libero”.

“La scuola non finisce al cancello, ma continua. Continua quando portiamo a casa i compiti, certo, ma soprattutto in quei momenti — all’entrata e all’uscita — in cui possiamo chiacchierare, giocare e rilassarci prima di andar via. Per questo siamo felici che quattro delle nostre scuole abbiano oggi spazi in grado di accogliere bambine, bambini e famiglie, valorizzando questi momenti in luoghi belli. Ci auguriamo di poter estendere questo modello anche ad altre scuole, perché il bello chiama bello”, ha poi sottolineato l’assessora alle Politiche educativa Carlotta Salerno rivolgendosi alle bambine e ai bambini presenti.

“Lavoriamo perché sempre più scuole abbiano aree dove i bambini possano giocare e divertirsi in sicurezza, mentre i loro genitori o nonni scambiano qualche parola – ha detto Chiara Foglietta -. Cambiare paradigma a volte crea polemiche, ma osserviamo come siano tanti i cittadini che ci manifestano il loro consenso per gli interventi che insieme alla qualità della vita di tutti migliorano anche la scurezza”.

Gli interventi, finanziati dalla Regione Piemonte nell’ambito del “Programma di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva”, hanno riguardato oltre all’Istituto comprensivo Alvaro Gobetti, all’interno della circoscrizione 2, la Scuola dell’infanzia europea di via Lodovica, all’interno della circoscrizione 8, l’ Istituto comprensivo Anna Frank di via Cavagnolo, all’interno della circoscrizione 6, la Scuola Martin Luther King in corso Francia, all’interno della circoscrizione 3.

In via Romita, davanti all’ingresso della scuola, è stato realizzato un ampio marciapiede per creare una “piazzetta pedonale” e una strada a velocità moderata per migliorare la sicurezza e la salute delle persone che abitano e frequentano la scuola e il quartiere.
L’area, dotata di aiuole verdi, alberi, panchine e archetti bici è stata inoltre impreziosita da un’opera artistica di grandi dimensioni, realizzata da Matteo Capobianco, in arte Ufocinque, che sotto forma di linea continua avvolge tutto l’isolato per poi ingrandirsi e infittirsi in corrispondenza di questa nuova area pedonale. Nell’ideazione dell’opera sono state coinvolte anche alcune classi della scuola primaria in laboratori creativi, sullo spazio pubblico e sulla mobilità sostenibile. L’intervento artistico, oltre all’opera a terra, ha coinvolto anche il muro di ingresso della scuola.
Un intervento artistico che l’ha abbellita e colorata e aree verdi e panchine, hanno trasformato il tratto di strada di strada di via Lodovica davanti alla Scuola dell’infanzia europea in uno spazio adatto al gioco, più sicuro e accogliente per chi si muove a piedi e in bici, in particolare per bambini e bambine e le loro famiglie che frequentano la scuola, ma anche per chi abita e vive il quartiere.

La pedonalizzazione di via Lodovica arriva da lontano: è stata proposta nel 2022 da genitori e insegnanti della Scuola dell’infanzia Europea. Dopo una prima fase di sperimentazione, la strada è stata poi definitivamente pedonalizzata e, nel 2025, a seguito di incontri con genitori, insegnanti e cittadinanza, è stata completata con aiuole, aree verdi, panchine e un’opera dell’artista Alice Lotti, che riprende il tema dell’acqua, in riferimento alla aiuole di raccolta della pioggia, dell’ombra, accanto al nuovo albero, e del gioco. Il percorso che ha portato alla realizzazione del disegno ha coinvolto bambine e bambini in un laboratorio creativo e in uno sulla mobilità sostenibile.

In via Cavagnolo quello che una volta era un parcheggio è diventato un luogo bello e accogliente, uno spazio protetto, colorato e sicuro dove le persone possono incontrarsi, sviluppare momenti di aggregazione e socialità, e i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze possono correre e giocare.
La piazza è stata arredata con panchine, sedute colorate, un tavolo coperto, una scacchiera, un tavolo da ping pong, alcune fioriere, archetti per le bici e arricchita dall’intervento creativo dall’artista Pepe Gaka. L’intervento ha permesso anche la creazione del collegamento ciclabile da via Cavagnolo a corso Vercelli.
Rete Ong Ets – che sviluppa sul territorio torinese il programma di agricoltura urbana e sociale ‘Agrobarriera’, in particolare nel quartiere Barriera di Milano (dove Rete ha la sua sede presso l’Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 6), e la scuola continueranno a prendersi cura dello spazio e delle fioriere grazie a laboratori di orticoltura con bambine e bambini e con gli abitanti.

Davanti all’ingresso della scuola Martin Luther King nel controviale di corso Francia, all’altezza del civico 377, è stato creato un nuovo spazio pedonale, arredato con panchine e archetti per le biciclette, che potrà essere usato come luogo per attività anche al di fuori degli orari scolastici da parte di associazioni. è stato pedonalizzato e arredato con panchine e archetti bici.
La riqualificazione ha previsto anche la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali sulle due vie laterali lungo i percorsi di avvicinamento alla scuola e l’adeguamento dell’impianto semaforico. È stata aumentata la superficie a verde della banchina alberata esistente che delimita il viale dal controviale e prolungata verso ovest, incrementando così anche le superfici permeabili dell’area di intervento.

Tutte le classi della scuola primaria sono state coinvolte in un questionario informativo e sulle abitudini di mobilità e in un laboratorio ludico sullo spazio pubblico e la mobilità sostenibile.

Le attività di formazione, sensibilizzazione e urbanistica tattica

Le attività di formazione, sensibilizzazione e urbanistica tattica sono state coordinate e realizzate da Elisa Gallo, Forestae e Decisio.
L’attività di formazione è stata realizzata con la collaborazione del Museo A come Ambiente, coinvolto in un percorso di formazione sul tema della mobilità.
Sono state coinvolte 300 famiglie e / o bambini in questionari sulle abitudini di mobilità e sul gradimento delle attività di riqualificazione dello spazio. È stata anche un’occasione per accogliere spunti ed esigenze da parte di bambine e delle bambini.
Sono stati organizzati incontri con le dirigenze scolastiche, con il personale scolastico e con abitanti e famiglie.
Sono stati diffusi volantini informativi in via Romita e in via Lodovica, sono stati affissi striscioni e pannelli informativi per accompagnare e spiegare il cantiere e l’intervento che sarebbe stato realizzato.
450 bambine e bambini delle scuole primarie e dell’infanzia Europea sono stati coinvolti in laboratori sullo spazio pubblico e sulla mobilità sostenibile. In via Romita e in via Lodovica, bambine e bambini sono stati coinvolti in un laboratorio creativo con gli artisti Matteo Capobianco e Alice Lotti.

Bio artisti

Matteo Capobianco (Ufocinque)
Matteo Capobianco, noto con lo pseudonimo di Ufocinque, è un artista visivo nato a Novara nel 1981 e attualmente residente a Torino. Attivo a livello internazionale, il suo lavoro si sviluppa al crocevia tra street art, design, arte contemporanea e scenografia.
La sua carriera artistica inizia nel 1994 nella scena italiana del graffiti-writing e della street art, per poi evolversi in una pratica più ampia e multidisciplinare. Dopo la laurea in design industriale al Politecnico di Milano, ha approfondito la sua ricerca sul linguaggio visivo, fondendo arte e design con un approccio narrativo e simbolico. La sua poetica è fortemente influenzata dall’arte antica, dai linguaggi arcaici del segno, dall’alchimia e dalle iconografie medievali, che rielabora in chiave contemporanea.
Oggi lavora anche come scenografo e costumista teatrale, con particolare attenzione all’opera lirica, dove trasforma la scena in uno spazio grafico e concettuale. Parallelamente continua la sua attività di street artist, realizzando grandi murales pubblici ispirati a mappe antiche reinterpretate per raccontare la memoria e l’identità dei luoghi. Tra le sue opere più emblematiche si segnala Cernunnos a Torino, un murale che fonde mitologia, sostenibilità e simbolismo per riflettere sulla relazione tra uomo e ambiente urbano.
Negli ultimi anni ha affiancato alla pratica urbana una produzione installativa più intima e immersiva, incentrata sull’uso della carta come materiale scultoreo. Le sue installazioni – sospese tra arte contemporanea e scenografia teatrale – indagano le relazioni tra materia e significato, tra forma e funzione, creando ambienti fragili e visionari. In queste “foreste di carta”, la luce, il vuoto e la stratificazione diventano strumenti narrativi per evocare mondi sospesi, onirici, carichi di significato.
La sua pratica è guidata da una costante sperimentazione tecnica e materica, con un’attenzione particolare al concetto di “layer”, inteso come dispositivo interpretativo, costruttivo e poetico. Con una carriera che abbraccia oltre due decenni, Capobianco si conferma una figura di riferimento nell’arte visiva contemporanea, portando avanti una ricerca che unisce estetica, memoria e trasformazione dello spazio.

Alice Lotti
Alice Lotti, graphic designer e illustratrice, lavora nel campo dell’editoria, dell’illustrazione e
del wall painting con forme sintetiche e composizioni semplici che vivono al confine tra la figurazione e l’astrazione. La sua ricerca si focalizza sul processo per arrivare a soluzioni semplici. Nata a Alba nel 1985, si laurea in Comunicazione e Design per l’editoria all’Isia di Urbino. Dal 2011 ha lavorato presso alcuni studi di comunicazione come Graphic Designer e Art Director. Ha pubblicato libri illustrati per l’infanzia editi in Italia, Francia, Stati Uniti, Spagna e Brasile. Realizza opere di wall painting visibili in numerose città italiane e all’estero. Attualmente lavora come designer freelance e dal 2016 è docente di
Basic Design e Illustrazione presso lo IED di Torino. Ha all’attivo attività di workshop di progettazione e wall painting presso numerose scuole e università italiane tra le quali Isia Urbino e Libera università di Bolzano.

Giuseppe Percivati (Pepe Gaka)
Giuseppe Percivati, in arte Pepe Gaka, è nato a Torino nel 1985. Ha iniziato a dipingere a tempo pieno, da “professionista”, come madonnaro, in Australia, dalla fine del 2011 al 2016.
In seguito ha iniziato a dedicarsi alla pittura murale, specializzandosi nella creazione di murales di grandi dimensioni, come quello a Karachi, in Pakistan, il murale più alto dell’Asia, che misura 87,5 metri di altezza. Nelle sue opere si indaga principalmente l’essere umano e il rapporto tra uomo e natura adattando i soggetti alle superfici, in modo che il disegno possa dialogare con l’ambiente circostante. Provenendo da un background più tradizionale, predilige la vernice acrilica agli spray e pone molta attenzione ai dettagli, sia nella progettazione che nell’esecuzione dell’opera d’arte.

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