AMBIENTE

Sostenibilità in primo piano: Rifò e il fascino dell’abbigliamento Eco-Friendly

La terza edizione di “Parlami di Spreco”, condotta da Simona Riccio – Agrifood & Organic Specialist e Founder di Parla Con Me®, si apre a nuove frontiere, puntando i riflettori sul mondo della moda e sull’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento.

Questo giovedì  alle ore 18:00, andrà in onda la puntata dal titolo:

Sostenibilità in primo piano: Rifò e il fascino dell’abbigliamento Eco-Friendly” insieme al fondatore di Rifò, Niccolò Cipriani.

In questa imperdibile puntata, ci immergeremo nel mondo della moda sostenibile con la partecipazione di Rifò, un marchio emergente di abbigliamento e accessori che sta rivoluzionando l’industria tessile con la sua filosofia ecologica e di alta qualità.

Rifò produce prodotti di eccellenza, realizzati con fibre tessili riciclate e prodotti interamente in Italia, nel cuore del distretto tessile di Prato. Grazie a un processo meccanico e artigianale sviluppato più di 100 anni fa, Rifò trasforma avanzi di tessuto e vecchi abiti in nuovi capi, mantenendo intatte le qualità originali dei materiali.

Il fondatore di Rifò, Niccolò Cipriani, condividerà la sua visione e la missione dell’azienda nel creare una linea di abbigliamento alla moda e di alta qualità, interamente realizzata a Prato con fibre riciclate al 100% e riciclabili.

L’evento sarà trasmesso in diretta giovedì 21 marzo dalle ore 18:00 alle ore 19:00, sui profili LinkedIn Top Voice e Facebook di Simona Riccio, nonché sul canale YouTube di Parla Con Me®.

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti, visita il sito www.parlaconmeofficial.it.

Valentino, lavori in corso. Ecco come cambierà lo storico parco torinese

Sono partiti ufficialmente i lavori che cambieranno nel profondo il parco del Valentino, uno dei luoghi più iconici della città, che verrà realizzato con un investimento di 13 milioni di euro di fondi Pnrr.

“Oggi diamo ufficialmente il via ad un progetto a cui teniamo moltissimo – ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo inaugurando il cantiere – che si compone di tanti tasselli differenti che hanno un’unica visione strategica di città. Quella di puntare a costruire, lungo il Po, un polo culturale importante, che mette insieme la nuova biblioteca civica di Torino Esposizioni, la riqualificazione del Teatro Nuovo e del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione sul Po e la riqualificazione in chiave ambientale del parco del Valentino”.

Il progetto prevede la pedonalizzazione dei viali principali del parco, con la rimozione dell’asfalto e la deimpermeabilizzazione del suolo, su una superficie pari a 65mila metri quadrati, per mitigare gli effetti degli eventi meteorologici estremi. Un parco ancora più verde, con circa 20 mila metri quadrati di nuova superficie a prato, 555 nuovi alberi messi a dimora, e con un nuovo roseto “verticale” che sarà realizzato nel giardino roccioso.

“Siamo di fronte a una grande occasione” – ha commentato l’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso – “quella di ripensare questo grande parco urbano integrando tra loro tutte le realtà presenti e le sue funzioni: ci sarà un grande campus nel verde, la nuova biblioteca civica che avrà un affaccio naturale sul Valentino, il nuovo sistema di navigazione ecologica sul fiume. Abbiamo fatto scelte progettuali importanti, all’insegna della sostenibilità, con più superfici permeabili e più verde, per un parco più moderno ma anche profondamente attento alla sua storia”.

Il restyling interesserà anche piazza Rita Levi Montalcini, che sarà pedonalizzata e ridisegnata, mentre davanti alla Fontana dei 12 mesi nascerà una nuova piazza pedonale. Il Padiglione 5 di Torino Esposizioni ospiterà inoltre 600 nuovi posti auto, e sulla sua superficie sarà realizzata una nuova copertura che riprende le linee curve del disegno originario del parco all’inglese.

“È una fortuna poter tornare in una città che ha fatto della trasformazione il suo essere” – ha commentato l’architetto di Land, Andreas Kipar, uno dei responsabili del progetto di riqualificazione – “Questo parco sarà principalmente un luogo del sapere, dello studio e dello stare; dopotutto, il benessere della città passa attraverso i luoghi che invitano a sostare. È una funzione fondamentale per un parco moderno e soddisfa la nostra esigenza di natura”.

TORINO CLICK

Le città italiane con il clima migliore: Torino 58^ nella classifica del Sole 24 Ore

Qual è la città italiana con il clima migliore? La classifica, elaborata dal Sole 24 Ore su dati di 3b Meteo, fotografa il benessere climatico in 112 capoluoghi (riaggregati su base provinciale) con 10 parametri meteo relativi al periodo 2013-2023. L’indice sintetico è uno dei 90 indicatori dell’indagine annuale della “Qualità della vita”. Torino è in 58^ posizione.

È Bari la città con il miglior clima in Italia, al primo posto della nuova edizione dell’indice del clima del Sole 24 Ore, pubblicata sul quotidiano di lunedì 25 marzo. La classifica, aggiornata con i dati forniti da 3bmeteo relativi al decennio 2013-2023, viene utilizzata ogni anno nell’indagine della “Qualità della vita” realizzata dal Sole 24 Ore per raccontare in quale delle 107 città capoluogo si viva meglio dal punto di vista climatico, in base a dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di «bel tempo». I dieci indici che compongono la graduatoria finale sono stati scelti ed elaborati dalla redazione del Sole 24 Ore e validati dal team di esperti metereologici di 3bmeteo.

Otto ore e mezza di sole al giorno. Nove giorni di precipitazioni estreme all’anno. Settantaquattro giorni di pioggia su 365. Solo 158 giornate l’anno fuori dal comfort climatico, cioè con un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30 per cento. Brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri. Sono questi i principali parametri medi climatici  che spingono la città pugliese in testa alla graduatoria.

La classifica

Per la prima volta un territorio del Mezzogiorno conquista così il primato in un indice sintetico tematico della Qualità della vita, la storica indagine sui territori italiani più vivibili, scalzando Imperia – oggi seconda – che si era posizionata in testa nelle precedenti edizioni: la prima pubblicata nel 2019 con i dati sul decennio 2008-2018 e la seconda pubblicata nel 2022 con i dati sul decennio 2011-2021. Oltre al capoluogo pugliese, altre sei centri urbani del Sud popolano la top ten del benessere climatico: nell’ordine Barletta-Andria-Trani (3ª), Catania (4ª), Pescara (5ª), Chieti (7ª), Brindisi (8ª), Agrigento (9ª), Cagliari (10ª). Per il resto, oltre al capoluogo del ponente ligure, si distingue per il miglior clima ancheLivorno (6ª), unica del Centro Italia tra le prime dieci.

Tra le città con il clima migliore – attenzione, non con le migliori condizioni ambientali – spiccano le zone costiere, così come alcune città in quota (ad esempio Aosta ed Enna) capaci di offrire maggiore comfort grazie alla circolazione dell’aria, rispetto alle aree interne: qui aumentano le ore di sole, l’indice di calore resta medio-basso, mitigato dalla brezza estiva, e sono pochi gli eventi estremi.

Belluno e Pianura padana

Dalla parte opposta, sul fondo della classifica troviamo ancora una volta Belluno, ultima nell’indice di soleggiamento (appena 6,7 ore di sole in al giorno, contro una media nazionale di 7,8) e per giornate fredde (23,6 in media ogni anno con temperatura massima percepita minore di 3° C); penultima per l’umidità relativa elevata, che prende in considerazione i giorni troppo secchi d’estate (< 30%) e quelli troppo umidi d’inverno (> 70%), in tutto 255 nel capoluogo veneto. Elevato è anche il numero di giornate piovose, 118 all’anno con almeno 2 millimetri di precipitazioni cumulate, più frequenti solo a Lecco dove la media del decennio tocca i 122 giorni.

Negli ultimi dieci posti della classifica, inoltre, si incontrano diversi centri della pianura padana che si posizionano lungo l’asse del Po, tra cui Alessandria(106ª), Pavia (105ª), Cremona (104ª), Piacenza (102ª), Lodi (101ª), Asti ( 100ª) e Ferrara ( 99ª). In particolare, Rovigo risulta il territorio con più giornate di nebbia, oltre 57 all’anno. Verbania è ultima con una maggiore frequenza di precipitazioni estreme, in tutto 90 giorni tra il 2013 e il 2023 con più di 40 millimetri di pioggia cumulata in almeno una fascia esaoraria. Ad essere penalizzate per lo stesso indicatore – penultima e terzultima – sono Varese e Como, dove le “bombe d’acqua” sono state rispettivamente 76 e 74 nel decennio.

Tra le grandi città, Cagliari conquista il 10° posto nella top ten, Roma si piazza al 25° posto, seguita da Napoli(26ª), Venezia (32ª) e Genova (43ª). Tutte le altre, invece, si incontrano nella seconda metà della classifica, ultima Milano all’86° posto.

I record positivi e negativi

Passando in rassegna gli indicatori, infine, si segnalano altri record. Siracusa, dove nell’estate 2023 un’ondata di caldo eccezionale ha fatto toccare il massimo storico dei 47° C, ha il più elevato indice di calore: 111 giornate l’anno con temperatura percepita superiore a 35 gradi. Terni si distingue per la maggiore frequenza media annua di ondate di calore, in tutto 29 sforamenti oltre i 30° per tre giorni consecutivi, all’opposto rispetto ai record positivi delle province liguri di Savona (3 ondate) e Genova (4 ondate). Sondrio è il territorio meno ventoso, con solo otto giorni nel decennio caratterizzati da raffiche di vento e una brezza estiva quasi assente. Agrigento è prima nel soleggiamento con 9,1 ore di sole in media al giorno. Catania, infine, conta il minor numero di giorni l’anno troppo secchi o troppo umidi, appena 111.

Consulta le classifiche, città per città

Online è possibile consultare le classifiche integrali relative ai dieci parametri che compongono l’Indice del clima del Sole 24 Ore su https://lab24.ilsole24ore.com/indice-clima/

Enviroment Park, “Il mondo del futuro con gli occhi dei giovani”

“È fondamentale parlare di cura e rispetto dell’ambiente, ma anche avviare un percorso di transizione ecologica e sostenibile che riguarda oltre alle attività industriali ed economiche anche l’Università e la ricerca e la collettività tutta. L’ambiente deve essere centrale nei programmi dei Governi, delle Regioni e dei Comuni, anche quelli più piccoli. In tale contesto è essenziale coinvolgere i giovani e pertanto siamo entusiasti di accogliere a Torino tanti ragazzi e ragazze dando loro la possibilità di essere propositivi offrendo una possibilità di esprimersi in un documento e accogliendo le loro istanze”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nell’intervento svolto all’Enviroment Park per presentare “Il mondo del futuro con gli occhi dei giovani piemontesi”, che si terrà a Torino e Roma il 22 aprile, alla vigilia del G7 Clima, Energia e Ambiente, dal 28 al 30 aprile.

In quella giornata 100 ragazzi a Torino e mille a Roma si confronteranno sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e della cura delle risorse a partire dall’acqua per costruire un documento che sarà poi portati all’attenzione dei sette Ministri dei Paesi più industrializzati del mondo durante il G7.

Come rilevato da Giacomo Portas, presidente dell’Environment Park, “l’appuntamento del G7 a Torino riveste un ruolo centrale per mandare un forte messaggio sull’importanza di realizzare progetti concreti sulla sostenibilità ambientale. Portare in una città tanti giovani che possono dare un contributo essenziale ai grandi della Terra su come sarà il futuro dal 2030 in avanti è un’iniziativa importante e ambiziosa”.

All’iniziativa di oggi, un digital talk dal titolo “Water for Peace” organizzato da Earth Day Italia per fare il punto sull’importanza dell’acqua e sulla gestione sostenibile delle scarse risorse con il fine di affrontare la crisi idrica globale, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato che “il G7 di Torino sarà un appuntamento importante, che punta ad adottare un approccio ambizioso per affrontare sfide globali verso soluzioni pragmatiche e di grande impatto. Al centro dell’agenda ci sono il cambiamento climatico, con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e favorire un dialogo costruttivo con paesi in via di sviluppo per una rapida riduzione delle emissioni e una transizione energetica giusta”.

“Proprio sul clima – ha aggiunto l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta – abbiamo iniziato un percorso di raccolta delle istanze dei ragazzi che, lungo l’iter che ha portato alla stesura del Climate City Contract della città presentato alla Commissione Europea lo scorso 14 marzo, si è concretizzato nell’organizzazione di due giornate di ascolto e confronto con gli studenti delle scuole superiori che hanno portato idee e suggerimenti sui temi chiave della transizione verso la neutralità climatica – infrastrutture verdi, comunità energetica, economia circolare e mobilità. Un impegno che proseguirà con la realizzazione di un forum giovani, a sottolineare come il loro ruolo sia centrale rispetto al cambiamento necessario per garantire il futuro del nostro pianeta. Sul cambiamento climatico i giovani hanno molto da dire. Nostro dovere è quello di ascoltarli e agire velocemente per tutelare l’ambiente e il loro futuro”.

Il Ministro dell’Ambiente Pichetto al “Water for peace”

 “Promuovere un approccio sostenibile e integrato per il benessere globale”

 

Al digital talk che celebra la 32a Giornata Mondiale dell’Acqua, che le Nazioni Unite hanno dedicato al tema della Pace, annunciati anche i flag event per il G7 Ambiente, Clima ed Energia di Torino organizzati in occasione dell’Earth Day

 

 

Venerdì 22 marzo 2024 – In occasione della 32a Giornata Mondiale dell’AcquaEarth Day Italia ha organizzato un digital talk dal titolo “Water for Peace”, per fare il punto sull’importanza dell’acqua e sulla gestione sostenibile delle scarse risorse, con il fine di affrontare la crisi idrica globale. Le Nazioni Unite, che quest’anno saranno fortemente presenti anche a Torino in preparazione del G7 Ambiente, Clima ed Energia guidato dal Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, hanno dedicato questa 32a edizione al tema della Pace.

Il Ministro dell’AmbienteGilberto Pichetto Fratin, intervenuto al digital talk ha dichiarato: “Noi siamo un Paese del Mediterraneo, il punto di raccordo del continente europeo con quello africano. Questo governo ha introdotto il Piano Mattei, che comprende azioni per far crescere e unire le nostre realtà con quelle africane. Bisogna accompagnare il continente africano sul fronte della produzione e dell’uso razionale dell’acqua. Guardando al nostro G7, il tema acqua ci porta alla necessità di intervenire contro l’inquinamento marino e per l’uso razionale della risorsa, grazie a nuove tecnologie come quelle dei dissalatori che permettono di avere acqua potabile, usando quella di mare come accade in Israele. C’è bisogno di razionalizzare il sistema idrico, visto che oggi esistono 2.391 gestori, ma anche quello irriguo, con tecniche che utilizzino meno risorsa possibile e prevedendo il riutilizzo delle acque reflue, delle quali in Italia utilizziamo meno del 5 per cento“. Sul tema dell’uso razionale della risorsa, il ministro ha ricordato che “si consumano pro-capite 230 litri al giorno di acqua, a fronte di una media europea di 160. Dobbiamo costruire nuove dighe e fare aree di raccolta, per raccogliere acqua quando piove e rilasciarla nei momenti di siccità, evitando danni durante le alluvioni“, ha concluso il ministro.

 

Il G7 Ambiente, Clima ed Energia

 

Tra le priorità l’impegno di Earth Day per il G7 di Torino verso le nuove generazioni con gli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani che coinvolgeranno ragazzi e ragazze provenienti da diversi Paesi in tavoli di lavoro su clima, energia, acqua ed economia circolare. Le istanze e le proposte dei giovani saranno portati all’attenzione dei 7 Ministri dei Paesi più industrializzati del mondo. Significativa, in questo senso, la partecipazione al talk del 22 marzo di una delegazione di ragazzi del Liceo Augusto di Roma che saranno coinvolti negli Stati Generali in occasione dell’Earth Day.

 

Secondo Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia e moderatore dell’evento: “Il G7 Ambiente, Clima ed Energia di Torino rappresenta un’importante occasione per la comunità internazionale per riflettere sul pericoloso percorso che l’umanità ha intrapreso negli ultimi decenni. Stiamo osservando un’adesione senza opposizione a modelli di sviluppo che sacrificano la qualità della vita sull’altare del mero profitto. Le conseguenze di questa tendenza sono evidenti a tutti: crisi climatica, finanziaria, sanitaria e geopolitica. È essenziale ritrovare un senso di equilibrio e collaborare per garantire alle attuali e future generazioni la possibilità di una vita soddisfacente. La chiave per raggiungere una pace stabile e duratura risiede in uno sviluppo autenticamente sostenibile, che ponga l’essere umano al centro delle relazioni con i suoi simili e con l’ambiente naturale di cui fa parte”.

 

Alberto CirioPresidente della Regione Piemonte, ha sottolineato che: “Tra poche settimane Torino e il Piemonte ospiteranno il G7 dell’ambiente, un appuntamento che conferma la centralità del nostro territorio anche come un luogo di grandi eventi, come già era accaduto ad esempio per il Festival delle Regioni. In vista di questo appuntamento la Regione, la Città e Envipark, con Earth day, organizzano una giornata di ascolto e di lavoro al centro della quale ci sono i giovani. Parlare di ambiente oggi non può prescindere dal confronto con le giovani generazioni e con le loro sensibilità costruttive per riuscire tutti insieme ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e costruire un futuro più sostenibile e più giusto”.

 

Intervenuto con un video messaggio Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e della Città Metropolitana“Oggi il tema dell’acqua è una questione di rilevanza globale e di giustizia climatica e sociale. Accendere i riflettori su questo costringe tutti i decisori pubblici a prendere coscienza di quanto e come aiutare a una corretta gestione delle risorse idriche e a un’accessibilità dell’acqua di buona qualità per tutti i popoli. Tra un mese, il 22 aprile, celebreremo l’Earth Day, un altro momento simbolo che porterà all’intera comunità accademica e scientifica e tutti i cittadini l’attenzione sui temi dell’ambiente, un pianeta in sofferenza, dentro il quale sta cambiando il clima, e di cui dobbiamo farci carico attraverso politiche pubbliche, ma anche attraverso il nostro comportamento privato. È proprio da questo cambiamento culturale che passa infatti la possibilità che abbiamo di dare il nostro contributo a fronteggiare questa tragedia, che sta producendo in molte parti del mondo delle vere e proprie catastrofi umanitarie. La tutela del nostro pianeta è un gioco di squadra, che vede coinvolti tutti i livelli e deve diventare un punto prioritario nell’agenda globale”.  

 

Come rilevato da Giacomo Portas, Presidente dell’Environment Park: “Oggi nel periodo dell’abbondanza non riusciamo più a scorgere l’importanza dell’acqua. L’appuntamento del G7 a Torino riveste un ruolo centrale per mandare un forte messaggio sull’importanza di realizzare progetti concreti sulla sostenibilità ambientale. Portare in una città migliaia di giovani che possono dare un contributo essenziale ai grandi della Terra su come sarà il futuro dal 2030 in avanti è un’iniziativa importante e ambiziosa. Nella giornata dell’acqua che celebriamo oggi è essenziale ribadire che occorre consumare meglio e consumare meno per salvaguardare un bene preziosissimo”.

 

Tra gli altri, hanno preso parte all’evento: Francesca Bernardini, Capo della Cooperazione Transfrontaliera presso la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE); Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico; Chiara Foglietta, Assessora transizione ecologica e digitale e mobilità del comune di Torino; Elena Eva Maria Grandi, Assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano; Paola Aloi, Comitato direttivo per l’organizzazione delle celebrazioni italiane dell’Earth Day.

 

Significativa la partecipazione di Moby Dick, street artist di fama internazionale fortemente impegnato nella difesa del mondo animale, il quale ha realizzato un’opera live per sottolineare l’importanza dell’acqua nella prospettiva One Health: una sola salute per l’uomo, gli animali, il pianeta.

“Cammino PiemonteSud”, prima tappa del “Sentiero verde”

La presentazione si terrà il 22 marzo a Torino nel Palazzo della Regione Piemonte e in contemporanea in diretta streaming a Bosio (Al) nella sede del Parco
Venerdì 22 marzo alle 11, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte a Torino, in piazza Piemonte 1, si inaugura il primo tratto del “Sentiero verde dei Parchi piemontesi”: il “Cammino PiemonteSud”. Un itinerario escursionistico a lunga percorrenza che promette di connettere persone, luoghi e tradizioni, offrendo un’esperienza nuova per escursionisti e amanti della mountain bike.
Il percorso di 240 chilometri, suddiviso in 19 tappe a piedi e 5 in mountain bike, attraversa 3 aree protette, 7 siti della rete Natura 2000 e 2 ecomusei dell’Appennino piemontese, partendo da Capanne di Cosola (Cabella ligure, in provincia di Alessandria) fino a Roccaverano (in provincia di Asti).
Contemporaneamente, l’evento sarà collegato in streaming alla sede dell’Ente Parco a Bosio (AL), via Umberto I, n. 51, Salita Poggio.
L’evento rappresenta un’opportunità per esplorare le bellezze naturali del Piemonte e per valorizzare il turismo sostenibile e la biodiversità delle Aree naturali protette regionali.
Interverranno:
Fabio Carosso, vicepresidente e assessore ai Parchi della Regione Piemonte
Jacopo Chiara, dirigente del Settore Sviluppo sostenibile, Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte
Danilo Repetto, presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese
Andrea De Giovanni, direttore dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese

Iren finanziata dalla Commissione Europea per due progetti innovativi

 

Il programma Horizon Europe supporterà i progetti ReBioCycle, per lo sviluppo di modelli innovativi di recupero delle bioplastiche ed EU-DREAM, per l’integrazione dell’IA nella domotica

– I progetti ReBioCycle e EU-DREAM, dei quali Iren è partner, sono stati selezionati dalla Commissione Europea, tra quelli che riceveranno un finanziamento dal programma Horizon Europe, in particolare per quanto riguarda gli ambiti della sostenibilità energetica e dell’economia circolare.

La cooperazione nell’ambito dei progetti europei consente al Gruppo Iren di stare costantemente al passo con le nuove tecnologie, attraverso un confronto con imprese e centri di ricerca e di eccellenza internazionali – dichiara Enrico Pochettino, Direttore Innovazione del Gruppo Iren -. La possibilità di co-sviluppare e sperimentare soluzioni innovative in gruppi interdisciplinari di respiro europeo arricchisce non solo l’esperienza di Iren, ma quella dell’intero sistema italiano, dando ulteriore credibilità al percorso di avvicinamento ai target di transizione energetica e di economia circolare”.

Un riconoscimento importante per il Gruppo, che si conferma così la multiutility italiana più attiva nel quadro dei progetti di innovazione europei: sono infatti oltre 30 i progetti che dal 2015 a oggi hanno ricevuto finanziamenti comunitari, 8 dei quali sono attualmente in corso a cui si aggiungono altri progetti nazionali e regionali.  Un ruolo importante che, attraverso una cooperazione internazionale con centri di eccellenza, consente di attrarre risorse in Italia, accelerando lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie.

Nello specifico, il progetto ReBioCycle (Recycling bio-based plastics increasing sorting and recycled content (upcycling), che durerà 48 mesi, ha lo scopo di sviluppare modelli innovativi di riciclo per il recupero delle bioplastiche dai rifiuti e il loro riutilizzo, avvalendosi della cooperazione di 20 partner da 7 nazioni.

Il Gruppo Iren partecipa al progetto occupandosi dello sviluppo e test di un innovativo impianto di separazione delle bioplastiche dal flusso di rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata. L’attività sarà svolta nell’impianto di riciclo plastiche di Borgaro Torinese, dove selettori ottici, governati da algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento di immagini, controllano un braccio robotico per separare le bio-plastiche dagli altri rifiuti plastici, e avviarle poi al riciclo.

Il progetto EU-DREAM (Effective Uptake of Digital Services to Repower European Consumers and Communities as Active Participants in Energy Transition and Markets) ha invece l’obiettivo di sperimentare dispositivi – elettrodomestici, e strumenti di domotica – regolabili da remoto con algoritmi di intelligenza artificiale, al fine di massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili o facilitare l’immissione in rete delle stesse attraverso logiche di demand-response.

Il progetto durerà 42 mesi e vedrà l’allestimento di 6 Living Lab in altrettanti Paesi europei, finalizzati a tale attività. Il Gruppo Iren lavorerà principalmente sul Living Lab Italiano insieme a organismi di ricerca e università del territorio per realizzare un’area in cui testare elettrodomestici, colonnine di ricarica delle auto elettriche e impianti fotovoltaici, al fine di analizzare la loro flessibilità, interoperabilità, governabilità da remoto e usability per il consumatore.

Il finanziamento complessivo previsto per i due partenariati ammonta ad oltre 10 milioni di euro

Dal 9 aprile corso per aspiranti Guardie Ecologiche Volontarie

Inizierà il 9 aprile e durerà tre mesi il nuovo corso di formazione per le aspiranti Guardie Ecologiche Volontarie, organizzato dalla Città metropolitana di Torino. Le domande si partecipazione possono essere presentate sino al 31 marzo secondo le indicazioni contenute nel bando reperibile al link

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/gev/diventare-gev

Per informazioni si può anche scrivere a salaoperativagev@cittametropolitana.torino.it
Le lezioni si svolgeranno in parte a distanzae in partein presenza. Sarà possibile assistere alle lezioni in presenza all’Istituto Tecnico Industriale Statale Pininfarinaa Moncalieri. In alternativa sarà possibile assistere invideoconferenza sulla piattaforma Webex. La durata del corso è di 3 mesi, con 90 ore di lezioni, di cui50 teoriche a frequenza bisettimanale, il martedì e giovedì dalle 19 alle 22, e 40 pratiche. Per quanto riguarda le lezioni pratiche, 30 ore saranno dedicate ad uscite sui territori durante i sabati e10 ore ad un tirocinio di 3 mezze giornate al seguito delle GEV esperte, durante l’attività di servizio. L’esame finale di idoneità si terrà nell’ultima settimana di giugno. Le GEV sono volontari che offrono il loro servizio a titolo gratuito e con un Decreto della Prefettura sono nominate guardie particolari giurate per la tutela dell’ambiente. Non sono dotate di armi. Il corso si rivolge ai cittadini residenti o domiciliati nella provincia di Torino, di età compresa fra i 18 e i 67 anni, in possesso del diploma di licenzia media, che intendano impegnarsi con costanza nella salvaguardia e tutela dell’ambiente.

Uncem: Teleassistenza socio-sanitaria e comunità sostenibili

Teleassistenza socio-sanitaria a supporto delle comunità più sostenibili e smart” è il titolo dell’incontro che Uncem propone on line martedì 19 marzo dalle ore 16. È promosso nell’ambito del progetto Italiae – Linea d’intervento Atelier di sperimentazione sulle Green Communities – del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al centro dell’appuntamento, dedicato in particolare ai territori montani e alle duecento aree Green Communities del Paese, il modello cuneese, dove si sta lavorando da tempo – Comuni associati e ASL insieme, in un efficace patto istituzionale e operativo – su teleassistenza e telemedicina. Interverranno al webinar Uncem il dottor Giusto Viglino, referente telemedicina dell’ASL CN2, past director Struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Area medica dell’ASL CN2, e Marco Bertoluzzo, Direttore del Consorzio socio-assistenziale Alba-Langhe-Roero. Con loro ci saranno, coordinati da Luca Lo Bianco, Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Le soluzioni di teleassistenza e telemedicina sono complementari alle iniziative “tradizionali” per garantire assistenza alle comunità dei territori. Sono molti gli Enti locali che stanno montando progetti e azioni, investendo anche risorse dei POR FESR regionali e del PNRR. Come nell’area cuneese e albese, che verrà presentata martedi. Iscrizioni a questo link: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_0v7VmbA1SUaHvwJOHR7YkA

In Monferrato si è tenuta la Giornata per la tutela dei fiumi

Nella giornata dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità della salvaguardia dei fiumi a Casale Monferrato si sono incontrati i referenti di enti e associazioni cooperanti alla tutela dell’ecosistema territoriale, una zona del bacino fluviale del ‘grande fiume’ italiano. La mobilitazione globale, quest’anno alla 27esima edizione, è indetta e coordinata dall’associazione International Rivers che, dalla sede a Oakland, la città californiana sita nella Baia di San Francisco all’estuario del fiume Oakland, opera in tutto il mondo, in particolare in Africa, Asia e America Latina, aree in cui le popolazioni indigene, consapevoli che la sopravvivenza della flora, della fauna e delle persone dipende dallo scorrimento e dalla qualità dell’acqua che vi scorre, svolgono molte attività in difesa dei fiumi.

L’anno scorso alla ‘Giornata Internazionale di azione per la tutela dei fiumi’ ha aderito anche il team Monferrato Green Farm, che insieme a Radio In Fiore ha coinvolto tecnici e volontari cooperanti con l’Ente di gestione delle Aree Protette del Po Piemontese nella realizzazione della ‘puntata speciale’ del programma radiofonico ‘Raccontami una storia’, per l’occasione intitolata ‘La Voce del Po’, che quel giorno veniva trasmessa in diretta dalla postazione dell’emittente nel padiglione del Polo Fieristico di Casale Monferrato allestito per la Mostra Regionale di San Giuseppe. Quest’anno, il 14 marzo ‘cadeva’ di giovedì, e i referenti di Monferrato Green Farm ed Ente di gestione delle Aree Protette del Po Piemontese insieme ai rappresentanti del Circolo Legambiente ‘Verdeblu’ e dell’Associazione Amici del Po di Casale Monferrato si sono incontrati per osservare il fiume che, nel percorso dalle sorgenti al Monviso al delta sull’Adriatico, attraversa la cittadina piemontese. E, oltre che nel videoclip filmato nell’occasione, i partecipanti all’iniziativa interverranno alla seconda trasmissione di La Voce del Po che andrà in onda, anche questa volta, in diretta dalla postazione di Radio In Fiore alla Mostra Regionale di San Giuseppe nella data emblematica di venerdì 21 marzo / Giornata Mondiale dell’Acqua.