AMBIENTE- Pagina 5

Modello “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica”

Presentato in anteprima a Torino da Fondirigenti e Piemonte Innova 

Le imprese, di qualunque dimensione e settore, sono chiamate a giocare un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro energetico sostenibile: è questo il messaggio chiave che emerge dal progetto DC4ET – “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica”, l’iniziativa strategica di Fondirigenti che ha affrontato il tema della doppia transizione – digitale e sostenibile – dal punto di vista delle aziende e dei loro dirigenti.

Quello della transizione energetica è, infatti, un tema di grande attualità e di importanza strategica per le imprese, come dimostra la recente approvazione del decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 relativo agli incentivi per gli investimenti in tecnologie digitali e verdi.

Per questo, Fondirigenti ha deciso di affidare uno specifico progetto di approfondimento a Fondazione Piemonte Innova che, in collaborazione con Federmanager Torino, Unione Industriali Torino, Environment Park e Fondazione Links, ha coinvolto 20 imprese piemontesi nella sperimentazione. I manager e dirigenti nell’arco di otto mesi hanno partecipato a focus group e tavoli di lavoro, per confrontarsi su criticità, aggiornarsi su elementi normativi, condividere buone pratiche, ragionare su strumenti concreti e tecnologie digitali utili alla transizione.

Il risultato è stato un vero e proprio percorso, fatto di indicazioni strategiche e strumenti concreti, per fare in modo che  le imprese, in particolare le medio e piccole, possano integrare in azienda pratiche più sostenibili, imparando a gestire con maggior efficacia il rischio legato alle oscillazioni dei mercati; ma anche, introdurre tecnologie innovative che consentono importanti risparmi energetici, per monitorare meglio i consumi e ottimizzarli; o, ancora, per facilitare la partecipazione delle aziende alle Comunità Energetiche Rinnovabili o addirittura per costituirle.

Tuttavia, il modello non si limita a questo aspetto: delineando i passi necessari che le imprese devono intraprendere nel medio periodo per giungere al proprio posizionamento energetico ottimale, mette in luce il ruolo essenziale delle competenze e delle figure professionali coinvolte o richieste per compiere con successo ogni passo. Un elemento fondamentale per affrontare questa sfida in modo efficace è, infatti, il capitale umano e la creazione di una cultura aziendale improntata alla gestione energetica sostenibile.

I risultati del progetto DC4ET sono stati presentati in anteprima a Torino, giovedì 14 marzo alle ore 16.00, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali. Tutte le imprese interessate possono visionare il modello “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica” sul sito di Fondazione Piemonte Innova piemonteinnova.it/portfolio-articoli/dc4et

“Il mondo economico e produttivo sta attraversando profonde trasformazioni in chiave digitale e sostenibile, che richiedono al management un deciso cambiamento nel modo di lavorare. Per questo con Fondirigenti abbiamo da tempo posto al centro della nostra azione la crescita delle competenze su questi temi – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – Con questa iniziativa intendiamo supportare le imprese e i dirigenti, in particolare nelle PMI, verso una maggiore consapevolezza sugli aspetti che caratterizzano la transizione energetica e ambientale, contribuendo ad individuare e, potenzialmente, a trasferire le skills necessarie ad affrontare questa sfida, tenendo conto delle crescenti difficoltà nel  reperire sul mercato profili manageriali adeguati. Abbiamo presentato un vero e proprio modello di intervento, che, come sempre, viene messo a disposizione delle imprese su tutto il territorio nazionale”.

“Sostenibilità sarà sempre di più sinonimo di competitività – ha dichiarato Laura Morgagni, CEO di Fondazione Piemonte Innova. La transizione verso un futuro energetico sostenibile richiede un approccio olistico che vada oltre l’implementazione di tecnologie verdi. La creazione di una cultura aziendale improntata alla gestione sostenibile, supportata da una formazione continua e competenze specializzate, diventa fondamentale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità future. Altrettanto cruciale sarà per le imprese saper attivare in modo creativo e flessibile competenze provenienti da diversi settori e collaborazioni con altre imprese. Saper conoscere e attivare i cosiddetti “ecosistemi di innovazione”, di cui Fondazione Piemonte Innova è un esempio, è una vera e propria “meta-competenza”, che potrà fare la differenza per le imprese tra il restare o uscire dal mercato, in un contesto in cui esse saranno scelte dai clienti anche in base agli impatti generati in termini di sostenibilità ambientale e di transizione energetica.”

Chieri: Festival del Paesaggio. Riflessioni con Variazioni

Il paesaggio chierese, in tutte le sue molteplici declinazioni, diventa protagonista dell’evento organizzato dalla “città di Chieri” con la “Fondazione della Comunità Chierese”

Dal 16 al 24 marzo

Chieri (Torino)

Otto giorni e un programma comprensivo di oltre trenta iniziative, tutte aventi come primo attore il dolce paesaggio chierese declinato nei suoi vari aspetti. La “Città delle Cento Torri” ospita infatti, da sabato 16 (inaugurazione alle 17,30 presso la “Cappella di San Filippo Neri”, in via Vittorio Emanuele II, 63) a domenica 24 marzo, il primo “Festival del Paesaggio”, organizzato dalla “Città di Chieri” in co-progettazione con la “Fondazione della Comunità Chierese”. Obiettivo della manifestazione – che ha come fulcro la Città di Chieri ma che coinvolge pure i Comuni di AlbugnanoPecettoPino Torinese e Riva presso Chieri – “quello di affrontare – dicono gli organizzatori – il tema del paesaggio (unico come espressione di un importante agro e bio diversità, pur trovandosi a ridosso, e facendone parte, di una metropoli) nelle sue molteplici sfaccettature raccontandolo con diversi strumenti e linguaggi, e prendendo in considerazione i vari settori, dal turismo di prossimità alle attività rurali”.

Il programma è disponibile sul sito www.paesaggichieresi.it ed è frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto associazioni, gruppi locali, operatori, scuole, professionisti ed esperti.

Oltre trenta, si è detto, gli eventi in programma. Solo per citarne alcuni: 8 fra escursioni, itinerari nel centro storico, camminate tra le colline, passeggiate botaniche e percorsi in bicicletta sulle strade della “Blue Way” piemontese; 5 mostre fotografiche (dedicate al paesaggio urbano, a quello rurale, alle architetture chieresi contemporanee e al paesaggio visto dai richiedenti asilo); 4 incontri letterari e 7 convegni con esperti (architetti, paesaggisti, urbanisti, storici, artisti e professionisti del mondo rurale) e un talk dedicato all’opera di Giuseppe Penone e all’interazione tra paesaggio e “Arte Povera” condotto da Filippo Bosco, per chiudere con la proiezione del film “Il Sale della terra” (2014) di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado e “fattorie didattiche” con attività pensate specificatamente per i più piccoli.

Tutti gli eventi sono gratuiti e ad ingresso libero (con due sole eccezioni: il “Welcome Tour Chieri” e l’ingresso ad “Infinito – Planetario” di Torino).

Inoltre, il Festival (che ha ottenuto anche l’adesione della “Riserva MAB UNESCO” come partenariato e come patrocinio) ospiterà, nello “Spazio Gusto”, una finestra dedicata al “Distretto del cibo Chierese-carmagnolese”, accogliendo una delegazione dei rappresentanti dei diversi “Distretti del cibo” che si confronteranno in occasione dell’incontro nazionale “Territori che nutrono”.

Ma non è finita. In occasione del Festival avverrà anche il trasloco – e la riapertura al pubblico – della “StArt Gallery” negli spazi riallestiti al piano terra del “Complesso di San Filippo” e che rappresenta una mostra permanente multimediale che ripercorre la storia di Chieri (la storia antica, il Medioevo e la città nel XV secolo, Il Cinquecento, il Barocco e la società del ‘700 fino all’età contemporanea e all’industria tessile) proponendosi di essere il punto di inizio degli itinerari storici e artistici cittadini. A completamento dell’esposizione, è stato creato anche il sito www.startgallerychieri.it, dove tutti i contenuti vengono aggiornati, elaborati e ampliati per offrire il maggior gradimento e soddisfazione possibili ai visitatori.

Sottolinea il sindaco, Alessandro Sicchiero“Il Chierese è un tesoro da continuare a valorizzare, per la sua straordinaria ricchezza ambientale e culturale. E questo Festival nasce proprio per accendere un faro sui vari elementi caratterizzanti il paesaggio e per accrescere in tutti noi la consapevolezza delle sue potenzialità, della necessità di prendercene cura e di valorizzarlo, favorendo un turismo ‘slow’ che consenta di apprezzare con lentezza le bellezze del territorio. Inoltre sarà anche occasione per approfondire conoscenze preziose per le scelte di pianificazione territoriale che devono essere sempre più incentrate sulla sostenibilità, il non consumo di suolo e la tutela della biodiversità naturale e culturale”.

g.m.

Nelle foto:

–       Uno scorcio del paesaggio chierese

–       Logo del Festival

–       Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri

–       Interni della “StArt Gallery”

Talk Different al Mauto sul tema “Disegnare l’elettrico”

Terzo appuntamento del ciclo

 

Giovedì 14 marzo alle 17 nella sala 150 del MAUTO, si terrà l’incontro Talk Different, il nom3 di un ciclo di incontri che si svolgono a corollario della mostra “Drive different- dall’austerity alla mobilità del futuro”, inaugurata nel novembre 2023 e visitabile fino al 7 aprile 2024.

Gli incontri tematici tenuti da accademici, storici, giornalisti, designer, rappresentanti del mondo produttivo e industriale hanno la finalità di far riflettere sul futuro della mobilità, a partire dall’analisi delle criticità e delle sfide tecnologiche e comportamentali per salvaguardare l’ambiente.

Dopo i primi due incontri che il Mauto a gennaio e febbraio ha dedicato alla rivoluzione elettrica e ai nuovi carburanti, organizzerà giovedì 14 marzo alle 17 una conferenza dal titolo “disegnare l’elettrico”. L’incontro servirà per conoscere il punto di vista di creativi, progettisti, centri Stil3 e comunicatori si quanto è stato fatto finora in tema di design dei veicoli elettrici e quali prospettive, opportunità e difficoltà ci offrono per il futuro.

Moderati da Giosuè Boetto Cohen, curatore della mostra, gli esperti alla tavola rotonda sono Roberto Giolito, designer, head of Heritage Stellantis, Fabrizio Giugiaro, designer presidente di Giugiaro, i designer Makio Hasuike, Leonardo Fioravanti e Davide Cannata, Sergio Pininfarina & Ludovico Campana , fondatore di TUc Technology, Davide Damiano, head of PR & sales Promotion Repower.

Tra i principali spunti al centro del talk il modo in cui cisi pone davanti al progetto di un BEC Battery Electric Vehicle. Quali sono le aspettative di essere nuovi e diversi rispetto a un motore a combustione. Esiste uno stereotipo di design dei veicoli elettrici da sfatare? Se oggi lasciassimo un giovane progettista libero di osare, cosa uscirebbe? Il pubblico che compra un veicolo elettrico cosa ricerca nel design? Quale sarà l’evoluzione nel futuro prossimo in termini di peso, dimensioni, costi, struttura e architettura? Come ha reagisco il consumatore alle micro car elettriche rispetto ai veicoli più costosi?

Per informazioni e prenotazioni prenotazioni@museoauto.it

 

Mara Martellotta

Si parlerà di stile sostenibile a “Parlami di spreco”

Trasmissione condotta da Simona Riccio. Ospite la designer e artista Pasqualina Tripoli

 

La terza edizione di ‘Parlami di spreco’ condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, creatrice della trasmissione, si è aperta a nuove frontiere, puntando i riflettori sul mondo della moda e sull’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento.

Giovedì 14 marzo alle ore 18 vi sarà una puntata dedicata a esplorare l’importanza del rispetto dell’ambiente e del prendersene cura attraverso il riutilizzo di risorse naturali per creare abiti e gioielli.

La puntata è intitolata “Stile sostenibile, Pasqualina Tripoli e la sua visione green nella moda” e vedrà la partecipazione della progettista e artista presso paslyartdesign, esperta nel campo del 3D design e creazione di ornamenti. Pasqualina Tripoli porterà la sua visione sostenibile e innovativa nel mondo della moda, dimostrando come sia possibile coniugare estetica e responsabilità ambientale.

In collaborazione con l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166 sullo spreco alimentare e vicepresidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati, “Parlami di spreco” continua a promuovere un dialogo costruttivo e consapevole della sostenibilità e rispetto nei confronti dell’ambiente.

Pasqualina Tripoli è già stata ospite di “Parlami di spreco” durante la fiera nazionale del peperone di Carmagnola dello scorso anno, dove aveva stupito il pubblico con una sfilata che ha dimostrato il potenziale della moda sostenibile.

 

Mara Martellotta

SI apre a Intesa San Paolo la mostra dedicata a Cristina Mittermeier, per la prima volta esposta in Europa

 

Intesa San Paolo aprirà al pubblico dal 14 marzo 2024 al 1settembre 2024 alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra dedicata a “Cristina Mittermeier. La grande saggezza” a cura di Lauren Johnson in collaborazione con il National Geographic.

La mostra è la prima retrospettiva in Europa dedicata a Cristina Mittermeier,  fotografa e biologa marina, attivista messicana, di cui sono esposte circa 90 fotografie che documentano la bellezza del nostro pianeta e le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione,  testimonianza di tradizioni,  rituali e saperi tramandati di generazione in generazione, che invitano a riflettere su una grande saggezza arcaica e ancestrale.

MARA MARTELLOTTA

Presentato il progetto sperimentale di lavaggio “a secco” delle auto

La sperimentazione è stata condotta in partnership con la Regione Piemonte. L’assessore Marnati: «Regione Piemonte in prima fila per il risparmio idrico»

 

Gli effetti diretti e indiretti della crisi idrica stanno contribuendo ad alzare il livello di attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini verso quei servizi capaci di efficientare la gestione di una risorsa sempre più scarsa e preziosa: l’acqua.

La pratica del lavaggio auto a secco, con la sua tecnologia basata su prodotti ecologici al 100% ed un servizio su strada offerto da personale altamente specializzato, può certamente essere annoverato tra le buone pratiche in grado di assicurare il pieno rispetto della sostenibilità.

 

«Risparmiare acqua, nella fattispecie quella potabile, oggi più che mai diventa un imperativo – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Il nostro compito è quello di trovare misure e iniziative che concorrano in questa direzione: questo progetto sperimentale è una piccola azione ma siamo convinti che tante piccole azioni, che prese singolarmente non sembrano essere incisive, sommate possono portare a un risultato concreto. Il settore pubblico deve dare, per primo, l’esempio: oggi si parla di Regione ma questo principio dovrebbe essere replicato su vasta scala».

 

 

Il progetto sperimentale, presentato da Wash4Green, marchio del gruppo Distribus, società con pluriennale esperienza nei servizi di Facility Management con sede a Saluzzo (Cuneo), ha previsto l’adozione del lavaggio a secco (waterless) delle auto di rappresentanza della Regione Piemonte.

 

 

Nel periodo compreso tra i mesi di novembre e febbraio 2023/2024 sono state complessivamente trattate 52 auto della Regione, per un totale di 91 sessioni: considerato che nel caso degli autolavaggi a spazzole si possono arrivare ad utilizzare fino a 160 litri d’acqua per auto, il progetto ha consentito di risparmiare 15.000 litri di acqua. Proiettato su un anno sono l’equivalente di 220.000 litri.

 

“Siamo felici ed orgogliosi di aver condotto questa sperimentazione in partnership con la Regione Piemonte – ha dichiarato Filippo Beltrani, amministratore delegato di Wash4Green – e ringrazio l’assessore Marnati e gli uffici della Regione per aver colto, fin da subito, le potenzialità di un’esperienza pilota che assume un grande valore simbolico, stimolandoci tutti nell’adottare comportamenti più virtuosi e attenti all’impatto ambientale.

Tuttavia, sensibilizzazione, responsabilità ed educazione non bastano: occorre promuovere interventi concreti a livello di sistema, a partire dai prelievi di acqua da autolavaggio. In un Paese come l’Italia, tra i primi in Europa per tasso di motorizzazione, per dimensione del parco auto circolante e delle flotte aziendali, si tratta di un settore con un ampio potenziale di efficientamento”.

 

“La nostra associazione – è il commento di Antonello Angeleri, segretario generale di ANFoV – è impegnata da sempre nel promuovere la leva dell’innovazione nel perimetro della Pubblica Amministrazione per modernizzare il Paese. Eppure, nel contesto attuale, innovazione non è solo sinonimo di tecnologia e digitalizzazione: abbiamo quindi sostenuto con entusiasmo il progetto di un’azienda nostra associata in grado di fare sintesi tra sostenibilità ambientale e contrasto agli sprechi, da una parte, e ottimizzazione dei processi, dall’altra. Proprio nei giorni scorsi la nostra Regione ha dovuto chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità perdurante. Di fronte a questa criticità, ciascuno deve dare il proprio contributo: ANFoV è in prima linea al fianco degli operatori economici e della PA per affrontare questa enorme sfida per il futuro dei nostri territori”.

La biomimesi si fa largo tra i banchi di scuola

113.000 studenti vogliono imparare ad agire secondo le regole della natura e degli ecosistemi.

 

Sono oltre tredicimila gli studenti delle scuole primarie del Piemonte che, insieme ai loro insegnanti, e supportati dalle famiglie, stanno scoprendo la biomimesi grazie  a “Mi curo di te”, programma gratuito di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF italia e Regina del Gruppo Sofidel per imparare ad agire secondo natura. A livello nazionale, a oggi i partecipanti sono 113.000. La grande partecipazione registrata a soli cinque mesi dall’apertura delle iscrizioni, conferma il successo del progetto didattico che, da dieci anni, fa conoscere alle giovanigenerazioni importanti temi legati alla sostenibilità, con un occhio particolare agli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU e alle azioni quotidiane che tutti possono compiere per contribuire alla salvaguardia del pianeta.

“’mi curo di te’ e ‘agire secondo natura’ propone un approfondimento sull’obiettivo 12 dell’agenda ONU 2030: consumo e produzioni responsabili. Raccontato in classe attraverso numerosi esempi tratti dalla biomimesi, disciplina che studia il comportamento e le caratteristiche di piante, animali, ecosistemi e da questi prende esempio per migliorare e rendere più sostenibili le tecnologie umane. Attraverso i cinque moduli del percorso didattico con schede di approfondimento, attività pratiche di laboratorio e web game, bambini e ragazzi stanno cominciando a imparare a chiedersi cosa poter imparare dalla natura e cosa possiamo prendere da essa. Alcuni esempi di come si possa fare la differenza con semplici azioni nella vita di tutti i giorni, sono presentati anche nel cartoon che accompagna la nuova edizione del progetto scuola. Si può fare come il lombrico, che trasforma in concime le foglie  cadute di cui si ciba e dare nuova vita agli oggetti che non utilizziamo più, oppure possiamo imparare dal gatto come ridurre gli sprechi. In inverno si ripara dal freddo con un pelo più folto, e noi, come lui, possiamo indossare un abbigliamento più pesante e ridurre la temperatura del riscaldamento.

Per partecipare c’è tempo fino al 30 aprile prossimo, gli insegnanti possono iscrivere la propria classe sul sito dedicato: www.micurodite.it e scaricare il kit didattico. Al termine del percorso, per provare a vincere uno dei premi in palio, gli studenti saranno chiamati a realizzare un elaborato (una foto, un disegno, una frase esplicativa del programma svolto a scuola). Entro il 17 maggio 2024, fra tutte le scuole che avranno presentato almeno un elaborato, ne verranno estratte cinque che vinceranno un buono spesa da 800 euro per l’acquisto del materiale didattico. Verranno inoltre estratte altre dieci scuole, che si aggiudicheranno premi tra i kit di prodotti Sofidel Regina. In palio anche altri tre PC portatili, che saranno assegnati ai docenti partecipanti, sempre a estrazione. Anche le famiglie e gli amici potranno iscriversi e partecipare al programma e rispondere al sondaggio a disposizione sul portale.

 

Mara Martellotta

Torino premiata come ‘Comune Plastic Free 2024″

/
Il Teatro Carcano di Milano ha ospitato questa mattina la premiazione dei Comuni Plastic Free 2024, da parte dell’omonima onlus. A ritirare il prestigioso riconoscimento a forma di tartaruga era presente per la Città di Torino l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta.

Impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, l’organizzazione di volontariato ha valutato oltre 360 comuni in tutta Italia sulla base di oltre 20 parametri focalizzati sulla lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani, le attività virtuose dell’ente e la collaborazione con la onlus.

Attiva dal anche a Torino con i propri referenti e volontari con appuntamenti di pulizia nei parchi e lungo i fiumi cittadini e incontri di sensibilizzazione nelle scuole, Plastic Free onlus ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Città che, da parte sua, si è impegnata a sostenere l’associazione nelle diverse attività di pulizia, informazione, sensibilizzazione e segnalazione con l’obiettivo di eliminare la plastica dal territorio, migliorare la raccolta differenziata, ridurre la plastica usa e getta.

“Siamo particolarmente riconoscenti a Plastic Free Onlus e ai suoi volontari per il loro lavoro e accogliamo con soddisfazione questo riconoscimento – ha dichiarato l’assessora Foglietta ritirando il premio – .Crediamo molto nell’unione sinergica delle persone e nelle buone azioni quotidiane che testimoniano l’attenzione concreta per l’ambiente e continueremo a sostenere Plastic Free Onlus. Torino – ha proseguito – è tra le 100 città europee che si sono impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, un obiettivo altamente sfidante per conseguire il quale sarà importante il contributo di tutti. Un simile processo verso una società e un’economia più sostenibili non può prescindere dalla sensibilizzazione e dall’impegno individuale e collettivo dei cittadini”.

Fogli e sacchetti di plastica semisommersi sono il nemico numero uno delle tartarughe di mare che li scambiano per meduse, e finiscono per ingerirli. I danni derivanti dall’ingestione di plastica sono numerosi e differenti, ma tutti portano a un esito certo: la morte o la grave compromissione della salute degli animali. I rifiuti possono infatti incastrarsi nell’intestino, o perforarlo portando le tartarughe al decesso, oppure avvelenare la vittima col rilascio di sostanze tossiche.

L’inquinamento da plastica non rappresenta però unicamente un pericolo per la fauna marina , ma è uno dei problemi ambientali più preoccupanti, e più discussi, della nostra epoca. In pochi decenni, abbiamo letteralmente riempito il mondo di questo materiale di sintesi non degradabile e altamente resistente, che persiste nell’ambiente per secoli, interferendo con i normali processi metabolici degli ecosistemi.

Tuttavia, nonostante la proverbiale resistenza delle molecole che compongono i materiali plastici, anch’essi vanno incontro ad invecchiamento. Agenti atmosferici come le radiazioni solari e le piogge, la rottura meccanica (frammentazione), l’azione dei batteri concorrono alla dispersione e alla riduzione delle plastiche in minuscoli frammenti, che sono da pochi anni definiti microplastiche.

Le microplastiche, oggi, sono davvero dappertutto, non solo negli ambienti acquatici, interessati da un vastissimo fenomeno di inquinamento (si pensi a tutte le microplastiche che arrivano nei corsi d’acqua e nei mari attraverso le acque reflue industriali e urbane), ma anche nei suoli e nell’aria. In queste condizioni, l’ingresso delle microplastiche nelle catene trofiche era inevitabile: infatti, è nota la loro presenza all’interno di animali e piante.

Ma all’apice delle catene trofiche vi è sempre l’uomo. La nostra specie, dunque, è diventata, suo malgrado, il collettore di tutti gli inquinanti che essa stessa disperde nell’ambiente, con inevitabili ripercussioni sulla propria salute.

Gli studenti ITS presentano soluzioni innovative nel campo dell’energia e delle biotecnologie

 

 

Gli studenti ITS presentano alle aziende piemontesi quattro soluzioni progettuali innovative nell’ambito del progetto “Up skill Piemonte” di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, “Up skill 4.0” e Unicredit.

Un robottino per tenere lontane le cimici dalle piante di nocciolo, un sistema di monitoraggio intelligente per anziani o persone con disabilità, una nuova strategia di mercato per diffondere il “recycling wall”, un prototipo di ecohouse per popolare il nuovo villaggio turistico energeticamente autonomo: sono le quattro soluzioni innovative presentate dagli studenti di ITS Energia Piemonte e Biotecnologie Piemonte per rispondere alle sfide lanciate dalle aziende piemontesi nell’ambito del progetto “Up skill Piemonte”. Obiettivo del progetto è contribuire alla competitività delle imprese del Piemonte in due settori strategici come l’energia e le biotecnologie, con l’obiettivo di favorire l’implementazione di azioni per lo sviluppo energetico sostenibile e l’utilizzo di energie rinnovabili, riducendo così il disallineamento tra l’offerta formativa e la domanda delle imprese. Il “mismatch” è infatti significativo: secondo i dati della Union Camere del 2023 le imprese abbiano ricercato oltre 47.000 diplomati ITS, trovandone solo poche migliaia, con una difficoltà di reperimento del 65%. L’area del Paese con la maggiore richiesta è il nord-ovest, con il 37% degli ingressi previsti. I quattro prototipi sviluppati per le aziende Angelo Arlandini, Consorzio Faber, Sarotto Group e Castello di Verduno sono stati pensati per andare incontro all’utente finale e sono nati dal dialogo con gli imprenditori attraverso interviste e visite ad aziende.

“Anche quest’anno il progetto ‘Up skill Piemonte’ ha dimostrato la grande potenzialità degli istituti tecnici superiori e dei loro studenti – ha spiegato la Presidente di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT Cristina Giovando – nell’affrontare con creatività e professionalità sfide complesse come quelle proposte dalle imprese partecipanti, espressione dei settori di punta del nostro territorio. I temi dell’edizione 2023 sono stati particolarmente sfidanti sotto il profilo tecnologico e scientifico. Gli studenti hanno proposto soluzioni che confermano quanto l’impegno della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, nel sostenere azioni di sviluppo imprenditoriale, apporti un valore sociale e economico fondamentale, creando nuove professionalità altamente qualificate. Per il Castello di Verduno ITS Energia Piemonte ha realizzato una proposta per un nuovo villaggio turistico energeticamente autonomo, composto da un prototipo di ecohouse, per simulare le future abitazioni. Per il Consorzio Faber l’ITS Biotecnologie Piemonte ha realizzato un sistema di monitoraggio intelligente e con sensori di movimento a telecamera termica, che permette all’anziano di vivere serenamente in casa e al caregiver di intervenire in caso di necessità. Per l’azienda Arlandini Angelo, gli studenti dell’ITS hanno realizzato un robottino che distribuisce un mix di oli naturali e caolino, due prodotti già in utilizzo separatamente ma mai in combinazione, che impediscono l’attecchimento del parassita alla pianta.

 

Mara Martellotta

Polis Policy: transizione energetica e climatica

Ritorna venerdì 8 marzo 

Venerdì 8 marzo ritorna la sessione di Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione promossa dall’associazione Difendiamo il futuro. La settima edizione è dedicata al tema “Noi di fronte alle grandi transizioni”, la cui terza e ultima sessione si concentrerà sulla transizione energetica e climatica.

Relatori il professore di Economia delle risorse energetiche presso l’Università di Torino, Massimo Nicolazzi, che aprirà la serata con la Vision. Durante l’agorà saranno chiamati a approfondire le tematiche Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e territorio della Regione Piemonte, Paolo Cuniberti, HR Executive, membro della delegazione per le relazioni industriali di Federmeccanica e coordinatore dell’Osservatorio Automotive Fim Fiom, Uilm, Federmeccanica dal 2021 e Fabrizio Galliati, componente giunta della Camera di Commercio di Torino, settore agricoltura.

Durante la cena protagonista di Another vision sarà il fotografo Maurizio di Pietro. Moderatore il presidente di ‘Difendiamo il futuro’ Giuseppe Giulio Calabrese.

 

MaraMartellotta