SPORT- Pagina 314

Reale Mutua Torino – Treviglio: una sconfitta senza alibi

Il basket visto da vicino

84 – 84: 25” 1 decimo alla fine palla in mano. Tiro contro il tabellone senza toccare il ferro (e con questo sono quattro in tutta la partita di tiri sul “palo” , …) rimbalzo e nulla di fatto. 1” e 1 decimo alla fine. Time out. E dopo una notevole “pensata” Treviglio riesce a fare una rimessa da metacampo per un giocatore che si trova solo sotto canestro!!! Che segna, ovviamente, e forse fuori tempo massimo: ma vogliamo trovare scuse ad un abominio tattico di questo livello? Direi di no.
La partita ha avuto andamento a strappi ma con buona parte della stessa gestita sempre in avanti dai Treviglio Lakers, o almeno così son sembrati, vista la facilità con cui hanno attaccato la difesa di Torino.
Purtroppo, oltre a Diop (infortunato a tempo medio lungo…) , bisogna registrare l’assenza pressoché totale dal gioco di Pinkins che in questo campionato non è ancora entrato a far parte, sperando che la “malattia” dei giocatori forti che a Torino “impazziscono” e giocano come evanescenti fotocopie del nulla non sia incombente anche su di lui e sappia reagire a questo periodo.
In realtà, abbiamo solo due, tre giocatori di livello buono per la serie A2 o lega nazionale pallacanestro che dir si voglia, e sono Marks (pur con dei limiti di personalità e del coach che talvolta lo relega in panchina nei momenti clou per lasciar posto al volenteroso ed eroico Traini che, però, a dire il vero, il livello dove gioca se lo deve ancora guadagnare, facendo a tratti cose egregie e talvolta incredibili “follie cestistiche”) e Campani, che, come già scritto da me negli articoli precedenti, è un lusso per la categoria. Poi c’è Cappelletti, che a tratti dimostra molto bene il suo valore ma che è ancora in condizione fisica da affinare, visti i crampi accusati in campo (cosa non “proprio” comune in ambito cestistico, anche se li aveva avuti anche Lebron James nelle finali NBA, ma temo sia un pochino irriverente il paragone).
Alibegovic è a corrente alternata e non è ancora il giocatore di un paio di anni fa ad inizio campionato. Il tempo per migliorare c’è tutto e noi lo speriamo. Di Toscano si può solo dire che lasciarlo da solo da tre è un “suicidio” sportivo della squadra che lo affronta in quanto sa essere molto preciso, ma fuori della piastrella…abbiamo già parlato in cima al presente articolo.
In tutto questo bisogna dire che stavolta al Coach non è andata bene, in quanto già in altre occasioni si era vinto all’ultimo secondo per errore degli avversari, cosa che sarebbe potuta accadere anche ieri sera, ma sembra proprio che il Killer Istinct per distruggere l’avversario al momento non sia patrimonio della squadra di Torino e del suo coach, che talvolta preserva giocatori che dal campo non dovrebbero mai uscire, in luogo di altri comprimari che fanno tutto quello che possono e che quindi vanno apprezzati.
Lamentarsi dell’arbitraggio è un segnale di debolezza elevata in questo contesto. Treviglio è una squadra onorevole ma non un “dream Team”. Rispetto degli avversari non vuol dire paura. E i tifosi di Torino hanno bisogno di emozioni e divertimento e, soprattutto vincere. Se segni anche all’ultimo secondo, degli arbitri non ne parli nemmeno. Se no, giustifichi, ma così ti qualifichi anche…. .
Bisogna ricordare che questa è la città che ha “esonerato” Allegri, allenatore di una squadra che ha vinto tutto perché non “piaceva” come vinceva … e se qui non si vince … non si va avanti bene.
Lo sport è spettacolo e tecnica unite al massimo livello per poter attrarre folle di persone all’evento sportivo. Il solo risultato talvolta non è sufficiente. Ma, ancora una volta, ricordo una frase di una persona importante in ambito sportivo che disse “vincere non è importante … è l’unica cosa che conta” (Giampiero Boniperti), ed è bene non dimenticarselo, soprattutto se si vuole cogliere il cuore della gente.


Il mio unico suggerimento, da tifoso e da medio esperto di basket vuoi per età che da giocatore di altri tempi, è quello di affrontare con coraggio e un minimo di spavalderia le partite. Attendere gli altri di solito ti fa arrivare in ritardo. Non sarai mai il più forte se non ci credi anche tu. L’umiltà è una splendida dote, ma nello sport, di solito, vince anche chi crede in sé stesso e sa di potercela fare. Non rincorriamo alibi con gli arbitri (che probabilmente non hanno avuto “neanche loro” una buona serata), non diamo meriti agli avversari o colpe ai nostri giocatori: insomma, giochiamo per vincere e non per non perdere. E magari, anche un pochino di basket spettacolo, aiuterebbe a scaldare gli animi… . Dai Torino! Dai Basket Torino! Noi ci siamo!
PS: ancora una nota. Il gesto più bello della serata è del giocatore di Treviglio Mattia Palumbo che, in una situazione di gioco molto equilibrata, convince l’arbitro a cambiare la decisione di dare rimessa alla squadra di Treviglio autoaccusandosi di aver toccato lui per ultimo la palla e facendo avere la rimessa in gioco per Torino. E’ un raro, molto raro, esempio di sportività in campo in ambito professionistico. Anni fa, da questa testata giornalistica, contribuii a far ricevere il premio Fair Play al giocatore di Torino Valerio Mazzola per aver sollevato da terra un suo avversario pur perdendo lui occasione di contropiede e avvantaggiando l’altra squadra per un sano senso dell’onore. Ebbene, il gesto di Palumbo, sottolineato da un applauso a scena aperta di tutto il Pala Ruffini (o Pala Gianni Asti) meriterebbe uguale ricompensa. Grazie Mattia, a nome di tutti gli sportivi e dei ragazzini presenti: sei stato un grande esempio!

Paolo Michieletto

Gspm Torino secondo ai campionati italiani di corsa campestre

FRECCE D’ARGENTO

Prestazione sfavillante da parte dei vigili sabaudi, fra i quali brilla Luisella Tanda, laureatasi vicecampione nazionale nella gara femminile

L’Aquila, città capoluogo d’Abruzzo, e la pista d’atletica dell’impianto sportivo “Isaia Di Cesare” hanno accolto nella giornata di domenica 20 ottobre i circa 130 partecipanti alla quarantottesima edizione del campionato italiano ASPMI di corsa campestre, organizzato dal locale gruppo sportivo di polizia municipale.

Malgrado il sole e le temperature quasi estive, che hanno reso la rassegna podistica ancor più impegnativa, si è assistito a una prestazione sfavillante da parte degli atleti del GSPM Torino, laureatisi vicecampioni nazionali alle spalle del GS Milano e davanti al GS L’Aquila. Nella gara femminile, in particolare, si segnala l’argento assoluto della gialloblù Luisella Tanda, preceduta soltanto dalla “collega” modenese Monica Menghini.

A completare l’organico del sodalizio sabaudo sono stati Loredana Libertella (bronzo nella categoria F45), Rosa Staiti Sellitto (argento F50), Davide Aghilar (bronzo M45), Alessio Colucci (argento M35), Alessio Aiello, Marco Baldo, Alberto Bellachioma, Cristian Bertaina, Corrado Di Muro, Silvano Ferrero, Andrea La Rosa e Andrea Pisoni.

«Dopo la partenza sulla pista d’atletica – racconta Cristian Bertana, responsabile del settore podistico del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino – il tracciato proponeva l’ingresso all’interno di un circuito sterrato difficile e caratterizzato daalcuni saliscendi. Lo stesso doveva essere percorso per due volte dalle donne e per tre volte dagli uomini, con la linea d’arrivo posizionata nuovamente sulla pista d’atletica. Indubbiamente si è trattato di un’ottima edizione, sia dal punto di vista tecnico, sia sotto il profilo organizzativo; i miei complimenti, pertanto, ai colleghi abruzzesi per il lavoro svolto, soprattutto a Eugenio Cagnazzo, capace di coinvolgere tantissimi atleti e gruppi sportivi provenienti dall’intero Stivale. Infine, un plauso a tutti i miei compagni di squadra: insieme diamo vita a un gruppo semplicemente superlativo».

Alessandro Nidi

Quarta sconfitta granata. E domenica arriva il Cagliari

Aria di crisi  per il Torino, sconfitto a Udine per 1-0, con un gol di Okaka nel primo tempo. Con questa sconfitta, il Toro è a metà classifica, a 10 punti. Domenica prossima all’Olimpico  ‘Grande Torino’ incontrerà  il Cagliari, squadra frizzante già a quota 14 punti. E’ la quarta sconfitta stagionale in campionato per i granata, dopo quelle subite da Lecce, Sampdoria e Parma, il terzo ko nelle ultime cinque partite. Mazzarri ha fatto scendere in campo  Zaza, Iago Falque e Millico nel secondo tempo, ma non è servito. Con il 62% nel possesso palla, il Toro è  però riuscito a tirare solo tre volte in porta.

Juve-Bologna, tre punti importanti

Basta poco alla Juve per averla vinta sul pur ottimo Bologna: due tocchi per tempo, CR7 al 19′ e Pjanic al 53′, dopo il momentaneo pareggio dei rossoblu al 26′, e un Buffon che salva la porta al 94′ con un gran colpo di reni, che vale un goal. Chapeau Gigi.
Ricordando la prestazione con l’Inter, però, la squadra di Sarri ha fatto un passo indietro, nonostante per l’intera partita la percentuale di possesso palla sia nettamente a favore dei bianconeri. Altra nota negativa: Rabiot, che purtroppo continua a non essere in condizione, nonostante un primo tempo di tanta buona volontà e qualche iniziativa in più rispetto alle partite precedenti. Ma è ancora troppo poco.
Sarri parte con Buffon in porta, Cuadrado terzino destro e Rabiot a sinistra nel centrocampo con Pjanic e Khedira; Bernardeschi dietro Ronaldo e Higuain. Il Bologna di Mihajlovic cerca di sfruttare il contropiede, e a centrocampo riesce spesso a spezzare le trame di gioco dei bianconeri, che infatti non riescono a far arrivare molti palloni decenti a Higuain. Buona partita, quella del Pipita, ma tutta di lavoro sporco perchè gli avversari non gli lasciano molti spazi.
Ronaldo invece gli spazi se li va a prendere spaziando da sinistra a destra, inventando ottime sponde per Higuain e, quando può, prova la conclusione personale, come quella che ha portato al vantaggio della Juve: su un passaggio non irresistibile di Rabiot, CR7 arpiona la palla, entra in area e fa partire un gran tiro su cui Skorupski non è impeccabile, con il pallone che termina la sua corsa in fondo al sacco.
Il Bologna però non si fa intimidire, tanto che al 26′ c’è la rete del pareggio: cross profondo sul secondo palo, Danilo riceve completamente libero ed infila l’incolpevole Buffon. Sull’onda del pareggio, i rossoblu hanno un buon momento: al 39′ Palacio fa partire un bel cross verso Orsolini, che tira, ma De Ligt spazza via.
La Juve chiude il primo tempo un po’ in affanno, ma prova al 43′ Bernardeschi a crossare da destra per Ronaldo, che però non ci arriva e il portiere respinge bene.
La ripresa si apre con una Juventus più agguerrita: Rabiot al 48′ st ha una buona intuizione e serve un interessante pallone al centro a cercare Higuain, Krejci lo anticipa mettendo in angolo; al 52′ Higuain riesce ad anticipare Danilo e serve Ronaldo, poi sull’angolo derivante dagli sviluppi dell’azione precedente Skorupski si supera e alza sulla traversa una conclusione di Ronaldo di testa.
Ma la Juve vuole tornare in vantaggio, insiste ed alla fine arriva il 2-1: al 54′ Orsolini e Mbaye si ostacolano a vicenda all’interno della loro area di rigore, alla fine il pallone arriva a Pjanic, raccoglie un pallone che CR7 non era riuscito a piazzare, ed insacca sul primo palo.
Pjanic e Ronaldo stasera sono ispirati e, non paghi del vantaggio riconquistato, vogliono il 3-1: al 64′ il portoghese innesca la corsa di Alex Sandro, il brasiliano serve al centro Higuain, che però trova una grande risposta del portiere; nel frattempo Sarri sostituisce Khedira con Bentancur e dopo qualche minuto fa entrare Matuidi per Rabiot, fischiato.
Al 75′ ancora Ronaldo, stavolta dalla destra, crossa ancora al centro per Higuain, che conclude il tiro, ma l’estremo difensore del Bologna riesce ancora una volta a salvare la porta; Skorupski è comunque in gran serata, perchè dopo pochi minuti sventa una conclusione di CR7, che in area si gira e tenta di sorprendere il portiere, prontissimo alla ribattuta.
Il finale è tutto del Bologna, che tenta il tutto per tutto: all’84’ importante occasione per i rossoblu con Palacio che ruba palla sulla trequarti, poi l’azione porta Orsolini a pochi passi da Buffon, ma non riesce a coordinarsi per un soffio e sbaglia.
Al 91′ il Bologna protesta per un presunto fallo di mano di De Ligt, però l’arbitro non è dello stesso avviso; pochi istanti dopo arriva una clamorosa doppia occasione per i rossoblu con Santander, ma prima la traversa e poi Buffon – grandissima parata! – negano il pareggio.
Tre punti importanti per mantenere la testa della classifica, nonostante una prestazione non brillante.
Ovunqueecomunque #finoallafine
Rugiada Gambaudo 

Domenica si corre la “Tuttastorta”

Domenica 20 ottobre, organizzata dall’Associazione GSPT Cuore da Sportivo, si svolgerà la manifestazione podistica non competitiva “TUTTASTORTA IN CITTÀ”, con partenza alle ore 9.30 e arrivo alle 12.30 circa in Giardini Lamarmora- via Stampatori.

Il percorso, da compiere due volte, è il seguente: via Stampatori, via Barbaroux, via Botero, attraversamento di via Garibaldi, via Bellezza, via Corte d’Appello, via S. Agostino, via S. Domenico, via Bellezza, via S. Chiara, via S. Agostino, piazza Emanuele Filiberto, via delle Orfane, via Carlo Ignazio Giulio, via Piave, via S. Chiara, via dei Quartieri, via S. Domenico, via delle Orfane, via Corte d’Appello, piazza Savoia, via del Carmine, via dei Quartieri, via Perrone, via della Cittadella, piazza Arbarello, via Bertrandi, via Perrone, via Bertola, corso Siccardi, via Barbaroux, via S. Dalmazzo, termine ai Giardini Lamarmora, via Stampatori.

Giochi Mondiali Militari, i nuotatori piemontesi in Cina

Con le prime partite dei tornei di calcio e pallavolo sono cominciati ieri a Wuhan, in Cina, i Giochi Mondiali Militari (estivi). Si tratta della settima edizione dell’evento, istituito nel 1995 e organizzato con cadenza quadriennale dal CISM – Conseil International du Sport Militaire (Comitato Internazionale Sport Militari). La cerimonia di apertura ufficiale dell’evento si terrà domani e a partire da sabato si svolgeranno le gare di nuoto in vasca, in programma fino a mercoledì 23. Martedì 22 si concluderanno invece le prove di nuoto per salvamento, al via domenica 20, mentre quelle in acque libere si disputeranno nelle giornate di mercoledì 23, venerdì 25 e domenica 27. Tra gli azzurri pronti a scendere in campo nei tre sport acquatici citati ci sono anche diversi atleti piemontesi, elencati nel seguito insieme alle competizioni individuali cui prenderanno parte.

Nel nuoto in vasca sarà protagonista Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino), classe 1998, iscritta nelle tre distanze a delfino: 50, 100 e 200 metri. Con lei Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse), atleta lombardo classe 1997 da qualche mese di casa al Centro Nuoto Torino, impegnato nei 50 e 100 stile libero; da ricordare che nel corso dell’estate Alessandro ha partecipato ai Mondiali e alle Universiadi e in quest’ultima manifestazione si è aggiudicato il bronzo con la 4×100 stile libero.

 

Nel nuoto in acque libere ci sarà invece Alice Franco (Esercito/Asti Nuoto), classe 1989, in partenza nella 5 e nella 10 km. Proprio in Cina Alice ha ottenuto una delle medaglie più belle della sua carriera, cioè il bronzo nella 25 km dei Mondiali di Shanghai del 2011. In stagione ha invece disputato le ultime quattro tappe della FINA Ultramarathon Swim Series, salendo sul podio in tutte e quattro.

 

Nel nuoto per salvamento rappresenterà la nostra regione Diego Giuglar (Marina Militare/Rari Nantes Torino), classe 1983, in acqua per i 50 manichino, i 100 manichino pinne e i 100 manichino pinne e torpedo. Sempre nel salvamento – schierata nei 200 ostacoli – gareggerà anche Giorgia Romei (Marina Militare), nuotatrice ligure classe 2000 che da un anno si allena all’Aquatica Torino.

 

Da segnalare che i Giochi Mondiali Militari comprendono una trentina di discipline sportive e si concluderanno domenica 27 ottobre. Nel 1995 a Roma si tenne la prima edizione, quindi l’evento si è svolto ogni quattro anni passando per Zagabria, Catania, Hyderabad (India), Rio De Janeiro e Mungyeong (Corea del Sud) prima di approdare a Wuhan.

 

Il programma generale dei Giochi Mondiali Militari è a questo link, per il programma dettagliato di ogni disciplina cliccare sullo sport interessato

 

Foto LC ZONE Fotografia&Comunicazione

Annullata la squalifica a Mazzarri

Il ct granata Walter Mazzarri sarà regolarmente in panchina a Udine. Il Toro, infatti,  ha vinto il contenzioso con la Figc. La  Corte d’Appello Federale ha giudicato  “inammissibile” il ricorso per revocazione presentato dal presidente federale Gravina, derubricando lo stop in un’ammonizione con diffida. Anche la Corte Sportiva Nazionale aveva dato ragione al Torino annullando la squalifica di una giornata a Mazzarri, allontanato dal campo durante Parma-Torino dello scorso 30 settembre per doppio giallo.

GSPM Torino conquista lo scudetto ASPMI nel bowling

Dopo il quarto posto a squadre del 2018, i vigili sabaudi sfoderano una prestazione collettiva ai limiti della perfezione 

Birillo dopo birillo, strike dopo strike, il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino ha incontrato l’ora della sua definitiva consacrazione: i vigili sabaudi sono infatti i nuovi campioni nazionali ASPMI di bowling. La competizione, tenutasi a Montesilvano, in provincia di Pescara, ha visto i gialloblù sfoderare una prestazione collettiva ai limiti della perfezione, che ha consentito loro di migliorare il quarto posto a squadre del 2018 e di issare il vessillo piemontese sul tetto d’Italia.

A sollevare il trofeo destinato ai vincitori sono stati Anna Cirone, Giorgio Di Fazio, Nunzia Fresolone e Andrea Scialò, con quest’ultimo capace di togliersi importanti soddisfazioni anche nel doppio (medaglia di bronzo in coppia con Di Fazio) e nel singolo amatori (oro individuale).

A completare l’organico del GSPM Torino, inoltre, sono stati Emanuela Milano, Silvia Rebeccato, Marta Bertolotti e il presidente Massimo Re.

«Ci siamo comportati davvero bene – ha dichiarato a margine della competizione la responsabile del settore bowling, Nunzia Fresolone –. Ci siamo aiutati vicendevolmente e tra di noi si è creata un’alchimia speciale, che siamo stati bravi a conservare per l’intera durata della manifestazione. Ogni componente del nostro gruppo ha dato il massimo e abbiamo piazzato cinque nostri atleti nelle prime dieci posizioni della graduatoria del torneo singolo: non male, direi».

Per il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino si tratta del quarto scudetto stagionale, dopo quelli conseguiti nello sci, nel nuoto e nel tennis.

Alessandro Nidi

Capo d’Orlando – Reale Mutua Basket Torino. Una vittoria sofferta, ma almeno si vince!

Il grande basket visto da vicino

E’ stata una partita in cui fin dall’inizio era evidente chi fosse più forte, ma, durante l’ultimo periodo di gioco, si è stati dubbiosi su chi la vincesse. Alla fine ha prevalso una qualità superiore di chi è più forte, Torino ovviamente, anche se i cali di prestazione che sembrano ormai cattiva consuetudine di questa squadra nei finali di partita hanno messo in dubbio un dominio che sembrava netto (vantaggio anche di 20 punti ridotto a tre nell’ultimo periodo!) nei confronti di una squadra senza un americano e un buon giocatore italiano per tutta la partita.
Il killer istinct non è prerogativa allo stato attuale di questa squadra. Lasciar riposare i giocatori forti e giocare il “garbage time” (cosiddetto “tempo dei rifiuti” in ambito cestistico americano in cui giocano le riserve quando la partita è “finita”) è di solito lasciato al finale di partita o è attributo di chi ha una rosa di giocatori equivalente o dopo che l’altra squadra ha alzato bandiera bianca di fine ostilità.
Riposarsi ha un senso a partita finita, e, pur immaginando una intensità alta del basket 2020, giocare anche 30’ 35’ se non 40’, non dovrebbe essere impossibile in caso di necessità per giocatori ben allenati tra i 20 25 anni… .


Comunque è andata. Nel momento di massima difficoltà, Marks ha ripreso a segnare un canestro fondamentale e la squadra ha reagito bene. E, tutto sommato, fermandosi alle cose positive, possiamo dire che la squadra assemblata da Basket Torino è sicuramente solida e può puntare in alto in questo campionato. Abbiamo visto a fasi alterne Alibegovic e Cappelletti, che, una volta consolidatisi nel loro ruolo di leaders della squadra, saranno decisivi per il campionato. Si ha bisogno del miglior Pinkins, che potremmo definire sicuramente in ombra in queste due prime partite e che Diop cominci ad usare sempre meglio la testa in ambito tattico e sfrutti al meglio le sue super doti fisiche che potrebbero proiettarlo in elite più ambite. Così come Campani dovrà rispolverare le sue notevoli qualità tecniche che in serie cadetta sono un lusso per tutti. Il resto è Traini, Toscano, che non sempre brillano ma sono a volte utili alla causa anche se talvolta non concretizzano ciò che è loro richiesto.
Il gesto tecnico della giornata è però proprio di Traini, che, in un recupero difensivo, scavalca un avversario con un tocco veloce su una palla vagante e attiva il contropiede in maniera elegante e “divertente”.
Il voto alla panchina è ancora indecifrabile: per il primo tempo sarebbe uno e per il secondo tempo un altro. Siamo ad inizio campionato e tutti devono ancora crescere e conoscersi; è evidente che con un pochino di amalgama il tutto potrà solo migliorare, ma è necessario salire in consapevolezza, credere di più in sé stessi e “uccidere” le partite quando se ne ha l’occasione.
Sarà determinante entrare in campo rispettosi degli avversari ma convinti dei propri mezzi e tranquilli del risultato da ottenere. Tutto questo sarà un obiettivo da raggiungere obbligatoriamente, sia difendendo meglio tatticamente che attaccando bene come Torino sembra sappia fare, in alcuni e talvolta lunghi momenti, egregiamente.
Comunque sono due vinte su due: è bello che capiti, ed è bello che capiti di nuovo!

Paolo Michieletto

Golf, Molinari: “Non ha funzionato niente. Ora a testa bassa”

Dice ai giornali di non provare “nè rabbia né delusione. Accetto il verdetto  pronto a voltare pagina. Dispiace solo essere caduto qui all’Open d’Italia”. Così  Francesco Molinari sull’eliminazione arrivata nel 76° Open d’Italia all’Olgiata Golf Club di Roma. “Il livello di gioco – riconosce il campione piemontese – è stato mediocre ad essere generosi. E’ andata così. E ora sono chiamato a rialzarmi. Non ha funzionato niente, dovrò lavorare a testa bassa su tutto”.