GALLO – RAVETTI (PD): “IL PARTITO DEMOCRATICO CHIEDE DI INIZIARE A LAVORARE TUTTI INSIEME ALLA RIPARTENZA DEL PIEMONTE”
18 maggio 2021 – “Il Recovery Fund rappresenta un’occasione unica di ripresa e di rilancio dell’economia del nostro Paese e della nostra Regione e riteniamo che questa opportunità debba essere colta al meglio. Il dossier presentato dalla Regione Piemonte “Next Generation Piemonte” raccoglie 1200 progetti per un valore complessivo di 27 miliardi che rappresentano i contributi pervenuti dai territori piemontesi. Abbiamo più volte manifestato le nostre perplessità sui contenuti di questo piano e abbiamo sottolineato come molti aspetti importanti siano stati trascurati. Tuttavia, riteniamo che sia importante accogliere l’appello del Presidente Cirio e contribuire costruttivamente per fare in modo che il Piemonte possa gestire al meglio i fondi che arriveranno” spiegano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.
“Riteniamo – proseguono gli esponenti dem – che una Commissione speciale costituita in Consiglio regionale possa avere un ruolo cruciale nel monitoraggio del “Next Generation Piemonte” per condurre studi e approfondimenti sull’impatto del Recovery sul tessuto socioeconomico piemontese, ma anche per formulare proposte operative per attuare più facilmente il piano. L’ordine del giorno con il quale chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi a costituire la Commissione “Next Generation Piemonte”, che dovrebbe avere la durata di un anno, rappresenta una proposta valida e testimonia la disponibilità del Partito Democratico a collaborare perché le risorse vengano utilizzate per dare vita a progetti concreti che rispondano a quanto richiesto dal Governo”.
“Auspichiamo – concludono Gallo e Ravetti – che l’atto di indirizzo venga approvato in tempi stretti e che la Commissione speciale possa essere istituita per iniziare a lavorare tutti insieme a una vera ripartenza del Piemonte”.
“Per il comune di Torino noi sosterremo convintamente Paolo Damilano, siamo stati tra i primi a dire che e’ il candidato vincente per la citta’.
Il balletto della legge elettorale
Noi sappiamo, ormai da tempo, che le leggi elettorali sono il frutto delle convenienze
momentanee e dell’opportunismo di partito in quel particolare momento politico.
Gli esempi, al
riguardo, si sprecano persino. È appena sufficiente scorrere le cronache concrete del Partito
democratico in questi ultimi mesi. Con il governo giallo/rosso la segreteria nazionale del partito
era seccamente e strenuamente a difesa del proporzionale e la conseguente cancellazione della
sciagurata e pessima legge elettorale, il cosiddetto “rosatellum”. E quasi tutto il partito, di
conseguenza, era schierato come un sol uomo su quella prospettiva. Passano pochi mesi e arriva
Letta dalla Francia dopo l’auto esonero di Zingaretti in polemica feroce con il suo partito e
quell’impianto proporzionale cede il passo al ritorno secco del maggioritario. E anche qui,
altrettanto puntualmente, tutto il partito si allinea e cambia, di conseguenza, radicalmente la
prospettiva politica per il principale partito della sinistra italiana. Passano alcune settimane e, nel
frattempo, si spezza clamorosamente l’alleanza – definita troppo frettolosamente “storica,
organica e strutturale” da alcuni strateghi del Pd – con il partito di Grillo e di Conte, cioè i 5 stelle,
e si riaffaccia miracolosamente nel dibattito interno la necessità del ritorno al proporzionale.
Ora, è del tutto evidente che la futura legge elettorale sarà il frutto e la conseguenza dei sondaggi
in quel particolare momento storico e, soprattutto, del risultato delle elezioni amministrative di
ottobre dei singoli partiti. Due considerazioni che, ovviamente, prescindono radicalmente da
qualsiasi alleanza politica di lungo respiro e di lungo termine perchè tutto è legato alla
contingenza e alla stringente attualità. Certo, la distanza con il passato al riguardo è
semplicemente siderale. Perchè il nostro paese, è sempre bene non dimenticarlo mai, ha avuto la
medesima legge elettorale per quasi 50 anni dopodichè è partito il valzer dei cambiamenti quasi
ad ogni legislatura. Nulla di grave, per carità. Ma non possiamo, al contempo, non rilevare che il
cambiamento così repentino delle leggi elettorali non risponde più ad alcun disegno politico di
lungo respiro ma solo e soltanto alla logica della contingenza e dell’interesse politico
momentaneo dei vari partiti e cartelli elettorali. Nulla di strategico, quindi. Ed è proprio lungo
questo percorso che si smarrisce il valore della politica come progetto storico e di lungo termine.
Del resto, la legge elettorale di per sè non cambia il panorama della politica ma ne determina e ne
condiziona profondamente le modalità di comportamento. Non a caso, con le leggi elettorali
tramontano e nascono nuovi partiti, scompaiono e si riaffacciano nuove alleanze politiche e,
soprattutto, può emergere – o meno – una nuova classe dirigente. Basti ricordare, per fare un solo
esempio, cosa hanno significato concretamente nella politica italiana l’irruzione – positiva – del
Mattarellum da un lato o del “porcellum”con le liste bloccate dall’altro. Due modalità, due leggi
elettorali, due modi d’essere nella politica italiana che hanno contribuito a creare due modelli
politici profondamente diversi tra di loro.
Ecco perchè, alla fine, sarebbe auspicabile che la legge elettorale rispondesse, seppur solo
minimamente, ad un disegno politico di lungo termine. Sarebbe, questo, anche l’unico modo per
battere alla radice il trasformismo da un lato e, soprattutto, per evitare di perpetuare la crisi della
politica dall’altro. Il trasformismo, l’opportunismo, il populismo e l’anti politica introdotti dai 5
stelle in questi ultimi anni negli ingranaggi della politica italiana non possono continuare ad essere
il faro che illumina il comportamento dei partiti. Serve, veramente, una inversione di rotta
archiviando definitivamente tutto ciò che in questi ultimi tempi ha immiserito e dequalificato la
politica italiana e lo stesso tessuto etico della nostra democrazia. Se si vuole si può fare.
Giorgio Merlo
Il Candidato Sindaco Paolo Damilano esprime “Solidarietà e sostegno al Pd dopo l’increscioso atto di vandalismo di questa notte contro la sede del Partito Democratico in via Dina. Azioni come queste vanno condannate con fermezza. La politica non deve mai essere violenza, ma solo dialogo e confronto.”
“SICUREZZA STRADALE NON TRASCURABILE PER IL RISPARMIO”
“Ativa, società concessionaria che gestisce oltre 200 chilometri tra autostrada e tangenziale
Stiamo parlando di assistenza alle colonnine Sos, videosorveglianza e relative procedure di chiusura di barriere caselli e svincoli in caso di veicolo contromano, allarmi incendio in galleria.
Il tratto autostradale in questione è la più grande arteria di traffico di Torino, delle province torinesi e dell’intera regione Piemonte. Non si può trascurare la sicurezza per un po’ di risparmio. Per questo ho deciso di interpellare il Ministero dei Trasporti. Credo che sia necessario intervenire urgentemente, prima che sia troppo tardi”. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo (Gruppo Misto).
“Separati non vuol dire esclusi dalla vita dei propri figli o penalizzati sulle case popolari”, questo il messaggio della battaglia di Fratelli d’Italia. Dalla giunta della Regione Piemonte insieme l’assessore Maurizio Marrone il partito ha dato il via a una rivoluzione normativa volta a sostenere i genitori separati e divorziati.
Entrambe le parti riceveranno comunicazioni congiunte da parte della Regione su tutte le questioni riguardanti i figli minori e nel caso un genitore abbia dovuto lasciare il tetto coniugale, verrà previsto un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie per l’edilizia sociale per aiutare i genitori single obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli.
Ad annunciare la notizia sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’esponente di Fdi a Torino Marco Farina, da anni in prima fila sul tema e promotore della modifica alla norma.
“La Regione promuoverà periodicamente un’adeguata informazione volta a garantire il diritto del minore al mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori – commenta l’onorevole Augusta Montaruli – richiamando la necessità di assicurare la comunicazione congiunta, da parte della Regione, a ciascuno dei genitori sulla situazione e gli interventi riguardanti i figli minori”. La norma, infatti, agisce anche in risposta a specifiche di almeno uno dei genitori, in ogni caso nel rispetto e in coerenza con eventuali provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria. Inoltre, per i coniugi legalmente separati o divorziati che, a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria, hanno lasciato da non più di un anno la casa coniugale in cui risiedono i figli (anche se di proprietà dei medesimi coniugi o ex coniugi) e sono obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento sarà previsto un punteggio aggiuntivo nella graduatoria per l’ottenimento di una casa popolare.
“Ringrazio l’assessore alla Semplificazione Maurizio Marrone che – dopo una serie di incontri sul tema – è stato artefice di queste modifiche normative all’interno della Legge di riordino dell’ordinamento regionale approvata in giunta” così commenta Marco Farina. “È una grande vittoria per tutti i genitori separati, che da anni lottano e chiedono pari diritti – Continua – Grazie anche Ricotta Michele, Presidente Associazione Papà Separati Torino OdV per il contributo e l’impegno”.
I musei vanno aperti e non chiusi.
Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia risponde al senatore De Bonis che continua a denigrare il Museo Lombroso chiedendone la chiusura senza neppure averlo mai visitato come da lui stesso dichiarato. Capisco che appartenga al partito del No, che tanti danni e disastri ha creato al nostro Paese, ma le sue dichiarazioni di attacco ai giornali torinesi che li definisce nordisti, rendono l’idea della portata politica del senatore. Torino ha già sperimentato il No con l’attuale amministrazione pentastellata, ritengo che sia giunto il momento del Si, quello dello sviluppo e dell’innovazione. Il Museo di Antropologia criminale deve continuare a restare aperto, la cultura dell’oblio non appartiene alla nostra Città, De Bonis se ne faccia una ragione.
Giachino: “Una terza forza per Torino”
Per fermare il declino della Città e avviarne il rilancio.
“Il governo ha ribadito l’importanza di monitorare la qualità dell’aria di Torino e del Piemonte e la necessità di mettere in campo tutte gli strumenti utili per salvaguardare la salute dei cittadini e dell’ambiente”:
è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Italia Viva in Commissione Ambiente di Montecitorio, dopo lo svolgimento della sua interrogazione sull’alta concentrazione di smog che si è svolta oggi, giovedì 13 maggio.
“Le risorse presenti nel Pnrr saranno decisive per ridurre le emissioni nocive presenti attraverso lo sviluppo di sistemi di mobilita integrata a basso impatto inquinante; altrettanto fondamentali in questo contesto sarà la proroga del superbonus per riqualificare gli edifici ed abbattere le emissioni dei vecchi impianti di riscaldamento ed il completamento della Tav per diminuire lo smog prodotto massicciamente dal trasporto merci su gomma”: conclude Silvia Fregolent.