ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 557

Prelievi e versamenti mensili, i limiti da rispettare

Di Patrizia Polliotto*

D’ora in poi i prelievi e i versamenti bancari per importi pari o superiori a 10mila euro saranno segnalati mensilmente a Bankitalia. Non si tratta di una comunicazione in base alla quale scattano controlli o indagini, ma un’informazione che va a far parte del patrimonio di dati utilizzato in chiave antiriciclaggio o di lotta a terrorismo e fenomeni di criminalità internazionale. La soglia dei 10mila euro riferita alle transazioni è stata fissata da Bankitalia e inserita in un documento con le “Istruzioni in materia di comunicazioni oggettive”, pubblicato sul sito dell’istituto centrale e sottoposto a consultazione pubblica. Le indicazioni sono rivolte alle banche, alle poste, agli istituti di moneta elettronica e a quelli di pagamento. L’obbligo di comunicazione riguarda banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e Poste Italiane. Tali comunicazioni confluiscono in una banca dati che viene utilizzati per individuare, eventualmente, clienti sospetti. L’operazione non viene considerata sospetta se non presenta collegamenti con altre operazioni di tipologia sospetta o non è effettuata da clienti con profilo a rischio. Con cadenza mensile banche, uffici postali, istituti di moneta elettronica sono tenuti a inviare all’Uif (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) una comunicazione contenente ogni operazione, anche occasionale, di movimentazione di denaro contante di importo pari o superiore a 10 mila euro eseguita nel corso del mese solare, anche se realizzata attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro da parte dello stesso cliente o esecutore. Ciò fa sì che siano prese in considerazione anche eventuali operazioni cumulative sommatesi nel medesimo periodo, singolarmente pari o superiori a 1.000 euro effettuate da parte dello stesso cliente o esecutore.

 

*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

Tibet, il paese ai confini del cielo

Mandala di Sabbia Disegnare un Mandala non è una cosa semplice; è un rito che mira ad una palingenesi dell’individuo e ai cui particolari questo deve Partecipare con tutta l’attenzione che l’importanza del risultato da ottenere richiede: un errore, una svista o una dimenticanza rendono l’opera inefficace. Non solo perché, come in ogni atto magico, la Perfezione è garanzia di successo, ma anche perché ogni manchevolezza è il segno della disattenzione. Nel monastero di Sera Jhe, ci sono due collegi, Sera Jhe e Sera Mhe con 4,000 Monaci. SI trova a Bylakuppe nello stato del Karnataka (sud dell’India) a 900 metri di altezza, in una zona di insediamenti tibetani.Ci sono 15,000 profughi e altri Monasteri di scuole differenti. All’interno del monastero esistono scuole elementari, medie e superiori, per poi passare ad un insegnamento Universitario per giungere al Dottorato di Filosofia Buddihista fino al titolo di Ghesce.

 

 

Gli Incontri ed il Programma del Mandala di Sabbia dal 28 al 30 Settembre 2018 a Giaveno

 

Venerdì 28 Settembre

 

ore 10,00

Inaugurazione dell’esposizione “L’Arte delle Nevi”

interviene Carlo Giacone Sindaco di Giaveno

Villa Favorita in Via XXIV Maggio, 1

 

dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30

Realizzazione del Mandala di Chenresik, il Signore della Compassione

a cura dei Monaci del Jadrel Khanzen di Sera Jhe,

Villa Favorita

 

dalle ore 15,00 alle 16,30

Il Ven. Ghesce Sonam Sherab ed il Ven Lama Shartrul Rinpoche incontrano

gli allievi dell’Istituto “Blaise Pascal” e le altre scuole del territorio

all’Istituto Maria Ausiliatrice, Via Maria Ausiliatrice, 55

 

alle ore 21,00

Conferenza di Bruno Portigliatti “Il mito di Shambahala

un aspetto esoterico del Buddhismo Tibetano”

e del Ven. Lama Shartrul Rinpoche su

“Il Tantra di Kalachakra, la Ruota del Tempo”

Aula magna dell’Istituto Pacchiotti, Via Giacinto Pacchiotti, 51

 

Sabato 29 Settembre

 

dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30

Proseguimento del Mandala di Chenresik, il Signore della Compassione

a cura dei Monaci del Jadrel Khanzen di Sera Jhe e visita dell’esposizione

Villa Favorita

 

ore 16,00

Tavola Rotonda su

“Dualismo, non dualismo fra devozione del Divino e autorealizzazione”

Intervengono i relatori:

Avv. Fabrizio D’Agostini, il Ven. Pajin Tulku Rinpoche

Prof. Don Ermis Segatti, il Ven Lama Shartrul Rinpoche

Svamini Shuddhananda Ghiri

Aula Magna dell’Istituto Pacchiotti

 

alle ore 20,00

Cena con i Monaci con degustazione di alcuni piatti

della cucina tibetana

È gradita la prenotazione entro il 25 settembre

Rina 335.61.36.433, Carmela 392.131.95.53

Sede dell’Associazione Nazionale Alpini

Gruppo Giaveno Valgioie Via caduti sul Lavoro, 1

 

Domenica 30 Settembre

 

dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30

Visita della Mostra e del Mandala di Chenresik

dei Monaci di Sera Jhe

Villa Favorita

 

ore 16,30

Cerimonia di Chiusura e intervento di

Edoardo Favaron, Consigliere Delegato

alla Cultura della Città di Giaveno

e Dissoluzione del Mandala di Chenresik

Parco Comunale “Maria Teresa Marchini”

Piazza Papa Giovanni XXIII

Latte, interviene Cia agricoltori

Anche la Confederazione italiana agricoltori del Piemonte esce delusa dal tavolo del latte convocato dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte. Colpa degli industriali, che, come osserva il delegato regionale dell’Organizzazione sindacale Davide Rosso, “continuano a rifiutare qualsiasi proposta della parte agricola, anche quando questa è condivisa da tutte le rappresentanze allevatoriali”.

«Nella nostra regione – rileva Rosso – si fa riferimento a più di dieci tabelle di qualità, che in Lombardia, dove si produce il 40 per cento del latte nazionale, sono appena due. E’ chiaro che bisogna aggiornare e allineare i parametri di pagamento regionali, che peraltro sono vecchi di dieci anni. Le istanze sono cambiate, la qualità è al centro del mercato. Finché i caseifici respingeranno  questa logica, si sarà costretti a guardare al passato, anziché al futuro».

Sul tema interviene anche il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini: «Nonostante dal mercato giungano notizie che fanno moderatamente ben sperare circa la richiesta e i consumi di latte e formaggi – sottolinea Carenini -, a preoccupare gli allevatori resta la indisponibilità della parte industriale a rivedere la tabella qualità, in modo da rendere i nostri parametri maggiormente omogenei con quelli di altre realtà regionali. La Cia del Piemonte invita la parte industriale a dimostrare senso di responsabilità ed a valorizzare il lavoro degli allevatori che ogni giorno conferiscono il latte e contribuiscono così alla buona riuscita dei loro prodotti e dei loro bilanci aziendali. Rafforzare la collaborazione tra le parti, é nell’interesse di tutta la filiera».

Comital: atteso il 2 ottobre, scadenza per le offerte

Si è svolto negli uffici dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, alla presenza dell’assessora Gianna Pentenero, un incontro sulla vicenda Comital; erano presenti i curatori fallimentari Massimiliano Basilio e Fabrizio Torchio, il sindaco del Comune di Volpiano Emanuele De Zuanne con l’assessore alle Attività produttive Marco Sciretti, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. La riunione è servita per fare il punto in vista della scadenza del 2 ottobre, data entro la quale devono essere presentate le proposte di acquisto per i complessi aziendaliComital e Lamalu, tenuto conto della condizione dei lavoratori, privi di stipendio dal mese di giugno in seguito alla sospensione dei contratti di lavoro dovuta al fallimento delle società. Il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne ha illustrato l’iniziativa del  fondo di garanzia per il microcredito ai lavoratori con contratto sospeso: «Dal mese di agosto fino alla scorsa settimana abbiamo lavorato, di concerto con la Diocesi di Torino, la parrocchia di Volpiano e la Fondazione Don Mario Operti, alla costituzione di un fondo di garanzia per il microcredito, grazie al quale i lavoratori con contratto sospeso possono ottenere prestiti altrimenti non erogabili; il Comune contribuisce a questa iniziativa con uno stanziamento di 20mila euro. Così una misura presente in passato a livello nazionale e poi cancellata, grazie a questo strumento rinasce a livello locale, rappresentando un esempio per altre situazioni di crisi».

Bollo moto, come e quando versarlo

Di Patrizia Polliotto*

 

Anche le due ruote pagano il bollo, alias più propriamente detto tassa di possesso,   tributo legato proprio al possesso di una moto che deve essere pagato alla regione in cui si risiede, nella cifra che la regione stessa stabilisce, appunto, e che varia in base alla potenza in kilowatt e alla classe omologativa del veicolo. Il bollo viene applicato a tutti i motoveicoli e ciclomotori, viene pagato ogni anno, essendo una tassa di possesso e non di consumo, il vincolo di pagamento è di 12 mesi. Si può calcolare l’importo del bollo autonomamente, andando sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Basta inserire i dati di classe e potenza della propria moto, quelli riportati sulla Carta di Circolazione. L’importo viene generato in automatico. Per quanto riguarda la potenza in kW, ai fini del calcolo, non influiscono i decimali, quindi se il veicolo ha una potenza di 77,5 kW, il bollo sarà calcolato su 77. È il coefficiente regionale a stabilire l’importo stesso, moltiplicato per i kW di potenza. La validità del bollo moto è di 12 mesi. Le modalità di pagamento e l’importo variano a seconda della regione di riferimento. Il rinnovo invece deve essere fatto entro un mese dalla scadenza e mai prima della stessa. Le modalità per pagare il bollo, in tutta Italia, sono le medesime. È possibile pagare anche nelle Agenzie di Pratiche Auto, agli sportelli e delegazioni Aci, oppure online, sui portali dedicati, come Bollonet di Aci, che è attivo per tutte le regioni d’Italia tranne Veneto, Friuli, Marche, Sardegna. In alcune regioni, come la Lombardia, è possibile domiciliare il pagamento del bollo, attraverso il circuito degli addebiti automatici SEPA, sul conto corrente.

 

*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Città Metropolitana, 900mila euro per cessione terreni

Approvata dal Consiglio Comunale di Torino (28 voti favorevoli e 5 astenuti) una deliberazione proposta dall’assessore al Patrimonio Sergio Rolando che prevede la cessione volontaria alla Città Metropolitana di Torino di alcuni terreni necessari per la realizzazione delle Circonvallazioni G2 di Venaria Reale e Borgaro Torinese. Si tratta di “zone di rispetto” di 9 pozzi di proprietà della Città di Torino e conferite in uso alla SMAT S.p.A. Dalla cessione delle aree, il Comune di Torino incasserà dalla Città Metropolitana Euro 900.770,11, fuori campo IVA.L’operazione rientra nell’Accordo di Programma Quadro relativo al “Progetto di restauro e valorizzazione della Reggia di Venaria Reale e del Borgo Castello della Mandria”, sottoscritto nel settembre del 1999 da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, l’allora Provincia di Torino e i Comuni di Borgaro Torinese, Collegno, Druento, Pianezza, Torino e Venaria Reale (Accordo attuativo siglato nel 2004).

Il caos è olimpico ma non è (solo) colpa della sindachessa

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STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Non esiste più una classe dirigente ai vari livelli che faccia, che voglia fare, che abbia l’autorevolezza di fare gli interessi della nostra Città
Tutto secondo copione. Le Olimpiadi invernali non si faranno a Torino e dintorni. Chiara-mente era nell’ aria. Debole, molto debole la proposta complessiva .Forse neanche Chiara Appendino ci credeva . Ha accettato la proposta per dovere di parte. E come nelle migliori tradizioni cosa dicono i pentastellati? Elementare, tutta la colpa e di Malagò presidente del Coni che ci ha preso in giro. Loro nel dare la colpa  a qualcuno altro ce l’hanno nel Dna. Non ne possono fare a meno. Costituisce una solida base teorica del loro agire politico. Infatti meno fanno, meglio é per tutti. Eppure Chiara si era impegnata nel sedare la  rivolta interna. Rivolta interna forse è troppo. Sicuramente qualche pentastellato é contento.Dopo il voto del consiglio comunale loro sono comunque andati avanti. Non che la loro opposizione abbia contato. I pentastellati in questo governo non contano. Tra i loro primati passerà alla storia il non contare. Vediamo nel dettaglio.  Chiara Appendino: ci hanno scaricato con un accordo Sala e Giorgetti. Versione Malagò ( Coni ): sono un esecutore.  Decide i governo. Non reggeva come proposta quella di tre  luoghi cosi distanti. Ho chiesto ai rispettivi sindaci di Cortina Milano e Torino. I primi due mi hanno risposto indicando le loro priorità  Appendino ultima . Voleva fare da sola. Giorgetti dopo una telefonata con Sala ha deciso. Torino fuori. Nessun accordo tra Lega e Pd. Sicuramente un accordo tra sindaco di Cortina e di  Milano, benedetto e caldeggiato da Giorgetti, milanese e leghista. E i pentastellati piemontesi del Governo? Dormono . Eppure bastava fare noi l’alleanza con Milano. O almeno tentarci. Acqua passata che non macina più. E gli industriali torinesi che avevano appoggiato convintamente la Chiara si spargono il capo di cenere: l’abbiamo proprio combinata grossa. E questa fa il paio con la Tav. Con la fortuna della nostra Regione che il comune di Torino non conta nulla sulla vicenda. Di sottofondo la solita domanda: perché Chiara Appendino si comporta così? Giovane ed inesperta.  Con persone intorno palesemente inadeguate al ruolo per il quale sono state scelte. Tutta ma tutta colpa solo della Sindachessa? Sarò in controtendenza ma non penso proprio. Diciamocela tutta: il cosiddetto e tanto vituperato o decantato sistema Torino non funziona più. Diciamocelo senza peli sulla lingua. Non esiste più una classe dirigente ai vari livelli che faccia, che voglia fare, che abbia l’autorevolezza di fare gli interessi della nostra città. E sia ben chiaro, a tutti i livelli, dal sindacato a Confindustria.  Dalla politica ai politici alle donne e uomini di cultura o se volete di sport.  E non c’ è risposta alla domanda: che fare? Noi torinesi siamo famosi per ritirarci su dalle sorti avverse.Eravamo capitale d’Italia. Eravamo .Siamo polo industriale? Lo siamo stati . Ed ora? Non sappiamo che cosa vogliamo essere. Non possiamo essere ciò che siamo stati. E sappiamo che non possiamo più essere ciò che siamo diventati.
(foto: il Torinese)

A Torino vertice Cia agricoltori

Dal 19 al 21 settembre l’incontro dei direttori e dei presidenti delle sedi regionali di tutta Italia, con il presidente nazionale Dino Scanavino e il direttore generale Rossana Zambelli

I direttori delle sedi regionali di tutta Italia, insieme con il direttore generale Rossana Zambelli della Confederazione italiana agricoltori saranno ospiti della sede regionale e provinciale dell’Organizzazione agricola in via Onorato Vigliani 123 a Torino per un corso di formazione e il coordinamento nazionale, da mercoledì 19 a venerdì 21 settembre, in concomitanza con le iniziative dello stesso Sindacato a Terra Madre – Salone del Gusto. Parallelamente si svolgerà anche la riunione della Giunta nazionale della Cia, con l’intervento di tutti i presidenti regionali e del presidente nazionale Dino Scanavino. In tale circostanza, giovedì 20 settembre alle 14, nella sede di Cia Torino avverrà la cerimonia di intitolazione dell’Aula didattica a Claudio Rivoira, storico vicepresidente dell’Organizzazione torinese, scomparso improvvisamente il 16 aprile scorso all’età di 55 anni. All’iniziativa prenderanno parte i famigliari dello stesso Rivoira, insieme al presidente di Cia Torino Roberto Barbero e al direttore Elena Massarenti. L’intervento commemorativo sarà svolto dall’ex direttore Francesco Amatuzzo e dall’ex presidente provinciale e regionale Lodovico Actis Perinetto.

Servizio civile, 1169 posti. Domande fino al 28

Il sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri  ha pubblicato il bando per la selezione dei giovani tra i 18 e 28 anni che presteranno servizio civile il prossimo anno. Sono disponibili per il Piemonte 1169 posti, distribuiti tra i 313 progetti approvati e presentati dagli enti accreditati dall’albo nazionale. La parte del leone la fanno  Torino e  la provincia, che da sole vedono a disposizione il 50% dei posti, seguono Cuneo (circa 17%) e Asti (16%), mentre il resto è distribuito tra le restanti province. In tutto in Italia sono 53.363 i posti disponibili. “A ricevere i maggiori numeri di adesioni – informa una nota della regione Piemonte –  sono l’assistenza rivolta a disabili, minori in difficoltà, vittime di violenza e migranti. Seguono l’educazione e la promozione rivolta a tutte le fasce di età e quindi la lotta alla dispersione scolastica”. Quest’anno per facilitare la partecipazione al bando è stato realizzato il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it, che grazie al linguaggio più semplice, rivolto ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli e compiere la scelta migliore. Sarà possibile rispondere al bando entro e non oltre il 28 settembre 2018, collegandosi alla sezione “Selezione”, nella quale è possibile trovare tutte le informazioni utili e scaricare i bandi.

La Regione aiuta a rimodernare i cinema

La Regione agevolerà la ristrutturazione di cinema in Piemonte. All’interno dell’Omnibus, infatti, dopo una lunga discussione è stata anche approvata una disposizione per agevolare gli interventi edilizi per l’ammodernamento delle strutture cinematografiche esistenti

Sarà così consentito agli esercenti di strutture cinematografiche, collocate all’interno dei centri storici, di realizzare interventi edilizi necessari per ammodernamenti strutturali e tecnologici. La prima Commissione, presieduta da Elvio Rostagno e alla presenza del vicepresidente Aldo Reschigna, ha infatti licenziato a maggioranza il disegno di legge 294 “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale. Anno 2018” e la proposta di deliberazione 335 “Documento di economia e finanza regionale Defr 2019-2021”. Prima di quella finale, nel corso dell’esame del testo sono stati approvati alcuni emendamenti, tra questi una proposta di modifica della legge 8/2017, illustrata da Domenico Rossi (Pd), per integrare e affiancare le Fondazioni che si occupano di aiutare chi è indebitato a causa del gioco e dell’usura. Si tratta dei piani di rientro dalla situazione debitoria previsti dalla legge nazionale 3/2012. Approvato anche un emendamento di opposizione, presentato da Gian Luca Vignale (Mns), per consentire i lavori in economia (amministrazione diretta) per esempio nelle aziende agricole che tendono a fare delle manutenzioni con risorse interne approfittando della stagionalità delle produzioni. Questa norma consente quindi di svolgere tali lavori senza ricorrere ad appalti esterni. La Commissione, poi, prendendo atto del parere positivo espresso da tutte le altre Commissioni permanenti consiliari, ha espresso a sua volta parere positivo sul Defr 2019-2021 con un  emendamento in tema di attività sportiva che ha il fine la valorizzazione degli operatori e la promozione della collaborazione con le istituzioni scolastiche.