ilTorinese

Incidenti sulla Torino-Aosta per la pioggia battente

Ieri si sono verificati due incidenti sull’A5 Torino-Aosta, a causa della pioggia intensa. I copiosi acquazzoni hanno reso le strade scivolose ed è stato necessario  l’intervento della polizia stradale  e dei soccorsi. Gli incidenti sono avvenuti a Scarmagno e a Quincinetto dove due vetture sono uscite fuori strada contro il guardrail. Lievi ferite per i conducenti.

Torino – Lione, Salvini: “L’Italia rispetta i tempi, primo treno nel 2032”

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La realizzazione della Tav Torino-Lione va avanti secondo i piani per quanto riguarda almeno la parte italiana. Lo afferma a Cernobbio il ministro di Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.

“Se tutto procede secondo i piani nel 2032 ci sarà il primo treno che prenderà servizio lungo la Torino-Lione, 65 chilometri di tracciato in condivisione Italia-Francia”.  Così Salvini nel suo intervento al Forum TEHA a Villa d’Este.

“Al momento posso dire con orgoglio che noi stiamo rispettando pienamente i tempi, non sempre i partner riescono a fare altrettanto”, ha concluso.

Da Borello Supermercati “Mangioma Piemonteis”

Informazione promozionale

Mangioma Piemonteis è molto più di una missione, è la nostra linea guida che ci accompagna attraverso il ricco paesaggio culinario #piemontese .

Da Borello Supermercati, ci impegniamo a selezionare con cura le tipicità della nostra #terra, scegliendo fornitori locali che continuano a produrre con passione e rispetto per il #territorio .
Sosteniamo le economie locali e promuoviamo la tradizione #gastronomica del Piemonte, portando sulle vostre tavole prodotti autentici che raccontano la storia e la cultura della nostra regione.

Unisciti a noi in questo viaggio di sapori e scopri la vera essenza del #piemonte.

#mangiomapiemonteis

 

Allievi poliziotti salvano donna aggredita

Mentre si trovavano in libera uscita ad Alessandria hanno sentito grida e  richieste di aiuto da parte di una voce femminile. I quattro allievi agenti di Polizia della scuola alessandrina sono quindi intervenuti in aiuto di una donna aggredita dall’ex compagno. La vittima è stata messa al sicuro in attesa delle volanti.

I concerti di Iren a MiTo

Al via MITO Settembre Musica 2024: il Gruppo Iren, sponsor della rassegna, ospita due concerti gratuiti martedì 10 e mercoledì 18 settembre, che si terranno all’interno di The Heat Garden, il progetto architettonico dalla forte impronta green che ospita un sistema di accumulo del calore nel quartiere di San Salvario. Gli eventi sono realizzati all’interno del programma MITO per la città e vedranno ognuno come protagonista uno strumento musicale diverso. L’appuntamento del 10 settembre sarà dedicato all’arpa: a eseguire i brani di Bach e Marais sarà l’arpista Silvia Musso accompagnata dalla viola da gamba di Roberto Bevilacqua. Il 18 settembre il focus sarà, invece, sulla fisarmonica. L’ensemble I Mantici, composto da tre allievi della scuola di fisarmonica del Conservatorio di Torino, eseguirà musiche, tra le altre, di Ennio Morricone, Astor Piazzolla, Dmitrij Sostakovič e Cornell Smelser. In entrambe le occasioni i partecipanti avranno la possibilità di visitare l’impianto facendo esperienza di una contaminazione tra musica, architettura e tecnologia. Iren, oltre a promuovere gli eventi presso The Heat Garden a ingresso gratuito previa prenotazione, sostiene MITO Settembre Musica 2024 quale segno concreto di vicinanza del gruppo alle iniziative culturali e di promozione del territorio avviate dalla città di Torino. L’evento si colloca in un ampio calendario culturale a cui Iren assicura supporto nell’ottica di valorizzare gli eventi offerti dal territorio. Si tratta di una strategia che traduce la volontà di Iren nella realizzazione di un futuro sostenibile nei propri territori contribuendo a creare valore per le comunità attraverso le passioni che le animano, con un interesse particolare per gli eventi capaci di mettere in moto le persone e le città.

 

Mara Martellotta

Se il governo boccheggia il campo largo annaspa

E beh… bravi questi pentastellati. Bisticciano tra loro, oramai Grillo e Conte sono ai ferri corti e questa assemblea costituente è annunciata ma per ora non arriva la data della sua convocazione. Chissà con chi starà la nostra onorevole Chiara Appendino? Quasi sicuramente con il più forte cioè Conte. Sono passati 7 anni da quando il Prof pugliese è entrato in politica direttamente da Presidente del Consiglio. Conte che ce l’ha a morte con Matteo Renzi che lo ha mandato a casa per fare posto a Mario Draghi. Dunque? Niente accordo con lui in Liguria. Già, loro sono fatti così, hanno la sindrome di Tafazzi. Proprio ora che ci sarebbero mille possibilità di vincere, anche perché il governo è allo sbando totale, loro si voltano dall’altra parte. Perché?

Probabilmente paura di vincere. Ma incredibilmente sta nascendo un nuovo asse: Conte Calenda, obbiettivo isolare Renzi disposto a togliere la fiducia a Genova alla giunta di centro destra ed allearsi con il Pd.
Una parte consistente del PD su Renzi mastica amaro. Già Bersani non ci sta, allertando la Schlein. Non ti fidare del Toscanaccio. Insomma come il governo boccheggia  anche il Campo largo annaspa.
Capiamo la Segretaria del PD. Assolvere al proprio compito non è cosa semplice. Ma come si diceva una volta: se non ci sono i cavalli si fanno trottare gli asini.
Sicuramente il Pd è elettoralmente in rimonta ma ha dei vuoti colossali nel rapporto con il territorio. Cerco di spiegarmi. Sono stato invitato all’assemblea per il il tesseramento in un circolo di un quartiere popolare di Torino. Ammetto,  ho resistito 15 minuti e poi, anche con un po’  di angoscia, sono scappato. Il nulla impastato con il niente. 3 0 4 persone e poi aspettavo che qualcuno arrivasse dando un senso all’iniziativa.

Come in quella commedia Aspettando Godot, magnifico esempio del teatro dell’assurdo, di qualcuno che aspetta qualcun’altro che non arriverà mai. Il sindaco Lo Russo cerca di fare il boia e l’impiccato ed oltre il sindaco dare indicazioni al Pd torinese su cosa fare. Ma per fare qualcosa in politica sul territorio bisogna trovare le persone, sul territorio.
Visto che non siamo in tempo di elezioni non si trova nessuno. E chi vuole impegnarsi nel sociale approda ad altri lidi. Ed anche qui, vien voglia di dire: chi è causa del suo male pianga se stesso. A Cernobbio Giorgia ricomincia nel darci soddisfazioni.  Conferenza Stampa, era un anno e mezzo che parlava (anche lei) solo sui social e veniva intervistata da giornalisti amici.

Vero, alcune sbavature ci sono state.
Ha detto:  ho accettato le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Sceneggiate,  perché le dimissioni sono ricettizzie, cioè non respingibili. Difatto sia a Sangiuliano, sia a noi italiani ha fatto perdere 10 giorni perché non sapeva che pesci prendere.
Il nuovo Ministro Alessandro Giuli sembra promettere bene. Gentile e con una certa prestanza fisica. Anche qui come si dice l’occhio vuole la sua parte.

Nei primi anni 90 era giovane tesserato al circolo del Fronte della gioventù del Movimento Sociale italiano. Ricordate?
Quello di Giorgio Almirante che rivendicava la sua continuità con il fascismo. In quel circolo si muoveva una certa Giorgia Meloni. Vuol dire che sono ancora fascisti? Assolutamente no.
Ma vuol dire che la mela casca sempre vicino all’ albero. Cosa significa? Giorgia non ce la fa.
Non riesce ad andare oltre la sua esperienza politica e direi in questo caso anche culturale. Ovviamente in bocca al lupo al nuovo Ministro che forse riproporrà l’egemonia della destra nella cultura italiana.

Anche qui vedremo. Per ora non è cambiato nulla in questo governo.

PATRIZIO TOSETTO

Io, Barolo 2024

Sabato 7 settembre 2024 il tradizionale appuntamento della Strada del Barolo e grandi vini di Langa, che ha come protagonisti assoluti il Barolo e i suoi produttori, ha fatto ritorno a Roddi: il borgo medievale e l’imponente castello hanno fatto da cornice all’undicesima edizione di Io, Barolo.

Dalle 17.00 alle 22.00 34 produttori di Barolo sono stati i protagonisti di una degustazione itinerante da in Piazza Umberto I al giardino del castello, da cui si gode un panorama suggestivo sui vigneti e le colline patrimonio Unesco nel cuore dell’area di produzione del Barolo, dove il pubblico nazionale e internazionale ha avuto l’occasione di assaggiare cru e annate differenti di Barolo e altri vini del territorio.
Dalle 16.00 alle 17.00 si è tenuto anche il salotto-degustazioneVignaiole in Langa: le artigiane del vino si raccontano“, condotto dal giornalista enogastronomico Danilo Poggio, all’interno del castello medievale appena restaurato, con gli interventi di Sara Vezza, titolare della cantina Sara Vezza e Josetta Saffirio di Monforte d’Alba, e Denise Marrone, titolare della cantina Marrone di La Morra, che hanno raccontato la loro esperienza e presentato in degustazione un vino particolarmente rappresentativo delle loro aziende, non presente nella degustazione principale: Barolo Docg Castelletto “Riserva Millenovecento48” 2017 – Josetta Saffirio e Barolo Docg Bussia 2013 – Agricola Gian Piero Marrone.
Presenti stand gastronomici dei produttori associati alla Strada del Barolo e show cooking a cura della Strada del Riso Piemontese di qualità.
L’evento è stato organizzato dalla Strada del Barolo e grandi vini di Langa, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte e con il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato e della Barolo & Castles Foundation, grazie alla collaborazione di Comune e Pro Loco di Roddi e di Turismo in Langa.
PRODUTTORI DI BAROLO PRESENTI:
  1. ArnaldoRivera, Castiglione Falletto (CN)
  2. Boasso Franco, Serralunga d’Alba (CN)
  3. Borgogno Francesco, Barolo (CN)
  4. Bosco Pierangelo, La Morra (CN)
  5. Bric Cenciurio, Barolo (CN)
  6. Cadia, Roddi (CN)
  7. Casa Baricalino, Novello (CN)
  8. Casa E. di Mirafiore & Fontanafredda, Serralunga d’Alba (CN)
  9. Cascina Mucci, Roddino (CN)
  10. Costa di Bussia – Tenuta Arnulfo, Monforte d’Alba (CN)
  11. Diego Morra, Verduno (CN)
  12. Dosio Vigneti, La Morra (CN)
  13. Franco Conterno, Monforte d’Alba (CN)
  14. Fratelli Serio & Battista Borgogno, Barolo (CN)
  15. Gigi Rosso, Castiglione Falletto (CN)
  16. I Brè, Verduno (CN)
  17. La Biòca, Serralunga d’Alba (CN)
  18. L”Astemia, Barolo (CN)
  19. Le Strette, Novello (CN)
  20. Marrone, La Morra (CN)
  21. Monchiero F.lli, Castiglione Falletto (CN)
  22. Moscone, La Morra (CN)
  23. Olivero Mario, Roddi (CN)
  24. Podere Gagliassi, Monforte d’Alba (CN)
  25. Podere Ruggeri Corsini, Monforte d’Alba (CN)
  26. Rizieri, Diano d’Alba (CN)
  27. Rocche Costamagna, La Morra (CN)
  28. Sara VezzaJosetta Saffirio, Monforte d’Alba (CN)
  29. Tenuta Cucco, Serralunga d’Alba (CN)
  30. Vietti, Castiglione Falletto (CN)
BANCO D’ASSAGGIO DEL BAROLO:
  1. Broccardo, Monforte d’Alba (CN)
  2. Negretti, La Morra (CN)
  3. Poderi Luigi Einaudi, Dogliani (CN)
  4. Silvano Bolmida, Monforte d’Alba (CN)
STREET FOOD:
  1. Beppino Occelli, Farigliano (CN)
  2. Cascina Boschetto, Stazzano (AL) e Cascina Roveta, Bubbio (AT)
  3. Cascina Buschea, Rodello (CN)
  4. Fork in Travel, Acqui Terme (AL)
  5. Golosalba, Diano d’Alba (CN)
  6. L’Ora Giusta – Bistrot in Langa, Roddi (CN)
  7. Mosto Ardente, Castellino Tanaro (CN)
  8. Roascio Marinella, Ceva (CN)
  9. Salumificio Benese, Bene Vagienna (CN)
  10. Strada del Riso Piemontese di qualità con Riso Scagliotti, Fontanetto Po (VC)
Ecco alcuni vini che mi sono particolarmente piaciuti:
BRIC CENCIURIO
BAROLO
BAROLO MONROBIOLO DI BUSSIA 2018
Vigna del 1960
Terreno calcareo compatto con presenza di argilla e marne bianche sottili
Vinificato in acciaio poi 24 mesi di botti rovere Slavonia da 1500
Naso : fantastico, elegante , OLD style
Bocca: avvolgente ,elegante con un bellissimo finale old style , frutti di sottobosco
BOSCO PIERANGELO
LA MORRA
BAROLO BOIOLO 2019
Vigna di 25 anni vicino a rocca dell’Annunziata 30 giorni sulle bucce vinificato in acciaio poi 24 mesi botti di rovere francese da 3000
Naso: molto equilibrato ed elegante
Bocca: pulito ,old style fantastico e pienissimo
ancora con margine di miglioramento
BOASSO FRANCO
SERRALUNGA
BAROLO LAZZARITO 2020
Vigna di 15 anni , versante Ovest ,terreno calcare pieno 45 giorni sulle bucce di cui 30 cappello sommerso vinificato in acciaio poi 36 mesi di cui sei mesi in Barrique da 1000 e 30 mesi in botte di rovere di Slavonia da 2500
Naso: assolutamente un’esperienza sensoriale
Bocca: elegante e complesso muta ogni mezz’ora a migliorare con uno stile OLD style pur mantenendo una perfetta identificazione der descrittori
Uno dei miei preferiti della giornata!!
ARNALDO RIVERA
BAROLO 11 COMUNI 2019
Blend dei Baroli degli 11 comuni , vinificato in cemento e poi 26 mesi di botte di rovere di grandi dimensioni e poi di nuovo cemento per assemblare le masse.
Naso: ha bisogno ancora un po’ di Bottiglia ma ben assemblato
Bocca: sempre pulito con molti descrittori precisi old style
VIETTI
CASTIGLIONE FALLETTO
BAROLO CASTIGLIONE 2020
Blend di vigne di 9 comuni ,vinificato in acciaio poi 30 mesi di botte di rovere di Slavonia da 3000 a 6000 poi di nuovo acciaio
Naso: fresco, frutta
Bocca: fresco, elegante, old style, pulito e bel finale equilibrato
JOSETTA SAFFIRIO
MONFORTE
BAROLO CASTELLETTO RISERVA 2017
Vigna del 1948, vinificato in cemento poi 48 mesi di Barrique con tostatura leggera e di diversi passaggi, poi di nuovo cemento
Naso:Pulito ,elegante, vegetale
Bocca: fantasticamente elegante e pulito, conserva descrittori precisi anche nel finale
ROCCHE COSTAMAGNA
LA MORRA
NEBBIOLO ROCCARDO 2022
Vigna La Pisotta 20 anni ,Marne blu e vento , ultima ad essere vendemiata, metri 420, parte alta di Serradenari , 5 giorni sulle bucce poi 10 mesi di botti di rovere di Slavonia da 2200 e 3200
Naso: pulito descrittori di sottobosco ,lampone
Bocca: Pulito ed elegante, mantiene una freschezza in bocca che invita alla beva
Il mio Nebbiolo preferito della giornata !!
ROCCHE COSTAMAGNA
LA MORRA
ROCCHE DELL’ANNUNZIATA RISERVA 2017
42 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio poi 24 mesi in botte di rovere di Slavonia da 2200 e 3200 poi di nuovo acciaio. La parte alta della Vigna ha clone michet con acini piccoli .
Naso: pulito, frutta matura
Bocca: complesso ,fine ed elegante con un finale persistente ed armonico.
RIZIERI
LA MORRA
BAROLO SILIO 2019
Vigna del 1983, mt 300 ,terreno argilloso poco calcareo e poco sabbioso , esposiz S/E , vinificato in acciaio poi 24 mesi di botte di rovere di Slovenia da 2500 poi di nuovo acciaio
Naso: Fresco, pulito
Bocca: pulito, ancora duro ,necessita ancora di bottiglia ma molto ben impostato, con descrittori old style e marasca
MONCHIERO
CASTIGLIONE FALLETTO
BAROLO ROCCHE DI CASTIGLIONE 2020
Versante S/E , vinificato a cappello sommerso e poi botti da 5000 × 24 mesi
Naso: Intenso e balsamico al naso, elegante, fiori appassiti, spezie dolci, note vanigliate, bel frutto.
Bocca: elegante, dotato di buona struttura e trama tannica importante ma ben amalgamata nell’insieme, bel frutto, accenni di legno, lunga la persistenza su sentori di radice di liquirizia.
Uno dei miei preferiti della giornata .
LE STRETTE
NOVELLO
NAS-CËTTA 2023
Vitigno bianco fantastico , vero tesoro da conservare di Langa . In questo caso l’espressione veramente ai massimi livelli. Quattro vigne assemblate . Terreno bianco e compatto
Naso: floreale ed intenso, già presente TDN
Bocca: fantastico equilibrio e pulizia e bellissimi percettori vegetali ed TDN
In questo caso si vede che la mano del produttore fa la differenza.
GIGI ROSSO
MONFORTE
BAROLO BRICCO SAN PIETRO 2019
Marna calcarea, versante sud ovest a Monforte, 50 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio poi 30 mesi di botte di rovere Slavonia e poi di nuovo acciaio
Naso: vegetale e mentolato
Bocca: pieno e persistente con sentori di cioccolato e tabacco tipici old style
Luca Gandin

Biblioteca Primo Levi, al via la riqualificazione dell’edificio di via Leoncavallo

 

Inizia con il montaggio delle prime paratie a protezione dei lavori nel porticato e il successivo posizionamento dei ponteggi, l’intervento sull’immobile di via Leoncavallo sede della biblioteca ‘Primo Levi’ che verrà potenziata e riqualificata. I lavori sull’edificio, che ospita anche gli uffici dei Servizi Sociali territoriali, Distretto Nord Est (per i residenti nelle Circoscrizioni 6 e 7), consentiranno inoltre di recuperare nuovi spazi dove svolgere attività con finalità sociali.

L’assessore alle Politiche sociali della Città di Torino, ricordando come sotto il porticato dell’edificio, nel tempo, avevano trovato rifugio persone senza dimora, sottolinea: “per queste persone sono stati avviati interventi sui bisogni di tipo sociosanitario e legale, conclusi nelle ultime settimane, che hanno portato per alcuni di loro anche inserimenti in percorsi più strutturati di reinserimento sociale. A tutte le persone che lì trovavano riparo sono comunque state proposte sistemazioni alternative, nell’ambito delle accoglienze del Piano Inverno, con l’aiuto di Gruppo Abele, ACMOS, Croce Rossa Italiana e Fondazione Mamre e il coordinamento del Servizio Adulti in Difficoltà”.

Per quanto riguarda i lavori, in particolare sono previste opere di manutenzione straordinaria sulla porzione di fabbricato di via Ternengo e lavori di ristrutturazione per la copertura, le facciate e i serramenti lungo via Pacini per migliorare la funzionalità e l’efficientamento energetico dello stabile.

Le aree esterne pertinenziali saranno interessate da lavori di sistemazione per risolvere problemi di infiltrazione al piano interrato e migliorare la fruibilità degli spazi con interventi di riqualificazione delle aree verdi, percorsi, arredi, sedute e nuova segnaletica verticale e orizzontale.

Il progetto si inserisce nel Piano Integrato Urbano della Città di Torino che prevede interventi di rigenerazione urbana sulle sedi delle biblioteche di quartiere e sul tessuto urbano che le ospita, per contrastare le vulnerabilità materiali e sociali, eliminare le barriere fisiche e socio-culturali, migliorare l’accessibilità e la qualità dello spazio pubblico e dei luoghi della socialità e dell’inclusione.

Gli interventi, che avranno un costo di 4,93 milioni di euro, sono finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2), nell’ambito dell’iniziativa dell’Unione Europea Next Generation EU.

TORINO CLICK

La berlina carrozza di gala di Napoleone è tornata restaurata alla palazzina di Caccia di Stupinigi

È ritornato in loco, nel suo luogo originale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, la berlina di gala napoleonica recentemente restaurata.

Il manufatto, appartenuto anche a Gustavo Rol, rappresenta una testimonianza significativa della presenza napoleonica in Italia, che verrà narrata da due appuntamenti promossi dalla Fondazione Ordine Mauriziano.

Domenica 15 settembre, alle 15.45, è in programma un viaggio nel periodo napoleonico con “life istantanee di corte” , l’evento d Living History che rievoca la vita quotidiana di quel momento storico particolare in cui la Palazzina era luogo di svago della Corte Imperiale di Napoleone e della sorella Paolina Borghese Bonaparte. Sarà  possibile per il pubblico interagire con i figuranti.  Giovedì 17 ottobre, alle 16, si terrà una visita guidata a cura di Alessia Giorda, che indagherà il rapporto tra Napoleone e il Piemonte, seguita da una conferenza di Paolo Palumbo, che narrerà le vicende di Camillo Borghese, cognato di Napoleone, e il cerimoniale legato a Stupinigi.

La carrozza fu fatta costruire intorno al 1805/10 e realizzata dal carrozziere Jean Ernest Auguste Getting, uno dei massimi fornitori delle scuderie imperiali napoleoniche.

È probabile che la carrozza abbia fatto parte del corteo che condusse Napoleone a Milano per l’incoronazione a Re d’Italia, con tappa intermedia a Stupinigi. La carrozza passò poi alla seconda moglie di Napoleone, Maria Luigia d’Austria, dal 1816duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Fu nel 1845 che la  carrozza venne acquistata dal farmacista Antonio Delavo, che la inserì in un museo fatto allestire nella sua villa dedicato alla battaglia di Marengo. Alla vendita della villa, nel 1947, la carrozza fu lasciata senza particolari cure in un magazzino dell’antiquario di Novi Ligure Edilio Cavanna. Venne poi acquistata da Gustavo Rol e il 3 giugno 1955, per intervento della Sovrintendenza alle Gallerie del Piemonte nella persona di Noemi Gabrielli, passò di proprietà all’Ordine Mauriziano e fu destinata alla Palazzina di Caccia di Stupingi. Di recente è stata restauratanel 2021dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

 

Mara   Martellotta