ilTorinese

Corso Giulio / Emilia, terra di nessuno: liti, degrado e violenza

ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): DI NUOVO ATTIMI DI FOLLIA IN CORSO GIULIO CESARE/EMILIA DOVE TUTTO E’ CONSENTITO, CITTADINI SEMPRE PIU’ ESASPERATI. DEVE ANCORA CONTINUARE PER MOLTO QUESTA SITUAZIONE?

Ieri sera verso le ore 21 sempre nel solito tratto fuori controllo di Corso Giulio Cesare tra il Ponte Mosca e Corso Emilia una ennesima violenta rissa con botte, tiri di bottiglie usate come armi e cassonetti rovesciati.
Il tutto a poche centinaia di metri dall’omicidio di giorni fa in corso Novara/Monterosa e nello stesso punto dove è stato ucciso con una coltellata al petto il 26enne Hamza Moutik la sera del 23 agosto 2024.
Poco dopo sono arrivate 5 volanti delle FdO ma il gruppo di criminali si era già dileguato verso Lungo Dora Napoli.
Quotidianamente nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività latente che rischia di esplodere da un momento all’altro, sotto gli occhi sempre più spaventati dei residenti. Tutto ciò viene alimentato dall’assenza di regole e norme di civile convivenza, sembra che tutto sia consentito in questo circolo vizioso di degrado.
LA VIOLENZA E L’AGGRESSIVITA’ CHE HANNO GRUPPI DI PERSONE NEL RINCORRERSI E PICCHIARSI E’ SENZA LIMITI. Come si possono percorrere certi marciapiedi in tranquillità? Impossibile!
Quando mai la Città provvederà a rendere vivibile questo tratto di strada? Siamo stanchi di sole parole parole parole e ancora parole. Il buonismo non ha portato a nulla, contro i criminali bisogna agire diversamente.
Alcuni giorni fa sono stata in Prefettura a incontrare il Prefetto Vicario dove ho esposto la situazione che si vive nel quartiere cercando di non parlare solo di criticità ma anche di proposte per migliorare il territorio.
Sono anni che chiedo, insieme ai miei colleghi Domenico Giovannini e Francesco Caria, un controllo serio e a 360° sugli affitti delle case fatiscenti e relativi successivi provvedimenti da parte della Città senza essere ascoltata. Il video della rissa è stato girato quando la violenza si stava già calmando.

PATRIZIA ALESSI

Melanoma day, in Piemonte operativi i centri di riferimento

Il 24 maggio è il Melanoma day, la giornata europea dedicata alla prevenzione del melanoma e, più in generale dei tumori della pelle. In particolare l’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare, attraverso campagne informative e di comunicazione, l’opinione pubblica sulla prevenzione di queste gravi forme tumorali.

Con l’avvicinarsi dell’estate, e la maggiore esposizione della pelle ai raggi ultravioletti, è quindi fondamentale conoscere quali sono i tumori della pelle, le cause che possono portare alla loro insorgenza e le azioni preventive da adottare.

Che cosa sono i tumori cutanei

I tumori della pelle sono neoformazioni che insorgono sulla superficie cutanea e possono essere di natura benigna o maligna. Nonostante la pelle sia l’organo più esteso del corpo, l’80 per cento circa dei tumori cutanei interessano il volto, il cuoio capelluto e il collo, ossia zone esposte cronicamente e più delle altre alla radiazione del sole.

L’incidenza, quindi, è più alta tra le persone che trascorrono molto tempo all’aperto per lavoro o per svago ed è inversamente proporzionale alla quantità di pigmentazione cutanea da melanina; le persone che hanno la pelle chiara sono più suscettibili.

I tumori cutanei e la loro incidenza

Il melanoma: è uno dei principali tumori che insorge in giovane età; in termini d’incidenza, nella popolazione italiana costituisce il secondo tumore più frequente nei maschi sotto i 50 anni e il terzo più frequente nelle femmine sotto i 50 anni. Il trend d‘incidenza appare in aumento statisticamente significativo sia nei maschi (+ 4.4% per anno), che nelle donne (+ 3.1% per anno). È importante sottolineare come nel nostro Paese esista un gradiente decrescente nord-sud di incidenza: i tassi di incidenza sono fino a due volte più bassi nel Sud Italia rispetto a quelli nelle aree del Centro-Nord Italia.

Recenti dati europei hanno evidenziato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza sia per i casi invasivi (+4.0% uomini, +3.0% donne) sia in situ, cioè nel strato esterno della pelle (+7.7% uomini, +6.2% donne). A fronte di questo aumento d’incidenza, tuttavia la mortalità è rimasta sostanzialmente stabile.

Il carcinoma squamoso cutaneo: secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori, l’incidenza di questo tumore è di 4,2 casi per 100.000 abitanti nei maschi e di 2,4 nelle femmine.

Tuttavia la vera incidenza del carcinoma squamocellulare cutaneo è difficile da determinare e i dati sono spesso discrepanti tra le varie casistiche (da 29 a 70 ma anche fino a 320 casi su 100000 abitanti) in considerazione della particolarità dei tumori cutanei.

La mancanza di dati deriva principalmente dal fatto che tale patologia è presa in cura da molteplici specialisti e spesso si tratta di piccole lesioni che si avvalgono di metodiche diagnostiche non invasive e quindi non sempre segnalate.

Il carcinoma basocellulare (BCC): è il tumore epiteliale cutaneo maligno più comune e rappresenta fino all’82% dei tumori cutanei. In Italia la percentuale di BCC sul totale dei tumori si aggira mediamente sul 70%, con valori lievemente più bassi nelle regione del Sud Italia. I soggetti maggiormente colpiti sono di sesso maschile (15,2 % contro il 14,8%) e di età superiore ai 65 anni. Il numero di nuovi casi è del 30% circa più elevato negli uomini rispetto alle donne. Anche se sono stati osservati casi nei bambini, lo sviluppo di questo tumore prima dei 20 anni è un evento molto raro.

Le cause

La causa primaria dei tumori della cute sono le radiazioni ultraviolette (UV) derivanti principalmente dall’irraggiamento solare e, in misura secondaria, dalle lampade e dai lettini abbronzanti.

Negli ultimi anni è stato rilevato un lieve, ma costante, aumento dell’incidenza dei tumori della cute, molto probabilmente dovuto alla concomitanza di fattori quali la riduzione dello strato protettivo dell’ozono e un’aumentata tendenza all’esposizione al sole in tutte le stagioni.

Indipendentemente da alcune variabili (tipo di pelle, età, genere, stile di vita), il rischio di tumori cutanei aumenta nei seguenti casi:

• pelle facilmente ustionabile ai raggi solari;

• capelli e occhi chiari;

• presenza diffusa di nevi, soprattutto se del diametro di 4-5 millimetri;

• familiarità per i tumori cutanei;

• frequente esposizione al sole.

Sono stati identificati come fattori di rischio anche l’esposizione ad alcune sostanze, come l’arsenico, e a radiazioni ionizzanti, alcune anomalie genetiche e un sistema immunitario compromesso a causa di precedenti terapie, trapianti oppure AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita).

Inoltre, sono fattori di rischio anche il fumo, soprattutto a livello delle labbra nei fumatori, e alcuni trattamenti dermatologici, tra cui la terapia fotodinamica.

Avere la pelle molto chiara, un’età avanzata ed essere uomini sono inclusi tra i cosiddetti fattori di rischio non modificabili, sui quali cioè non è possibile intervenire.

La prevenzione

Per prevenire i tumori cutanei è necessario:

  • evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata nelle stagioni calde e, quando ci si espone, indossare sempre cappello e occhiali, ma anche indumenti, che possano proteggere dai raggi UV;

  • fare regolarmente uso di protezione solare, con filtri sia per i raggi UVA che UVB, avendo cura di applicarla più volte al giorno per garantire una copertura completa e continua;

  • evitare lampade abbronzanti e lettini solari;

  • controllare periodicamente l’aspetto della propria pelle.

Periodicamente, ogni 1-2 anni, è indicato sottoporsi a una visita specialistica con il dermatologo in assenza di fattori di rischio, quali familiarità per tumori della pelle, storia personale di tumori cutanei, fototipo chiaro di pelle, capelli biondi o rossi, presenza di tanti nei (più di 50) e lentiggini. In caso siano presenti questi fattori di rischio, è invece indicato effettuare un controllo dermatologico annualmente o anche semestralmente.

È bene effettuare una visita dermatologica in caso di comparsa di nuovi nevi dopo i 40 anni o se si riscontrano cambiamenti in nevi già presenti (dimensione, colore, policromia, bordi frastagliati e forma asimmetrica).

L’impegno della Regione Piemonte

La Regione Piemonte è impegnata da sempre nella prevenzione e nella cura dei tumori cutanei, nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Sul territorio regionale sono operativi i centri di riferimento per la diagnosi e la cura dei tumori cutanei e recentemente è stato aggiornato il Percorso di Salute-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PSDTA) per la presa in cura dei pazienti con diagnosi di tumore della cute. Info: www.reteoncologica.it/area-operatori/gruppi-per-tipi-di-tumore/patologie/tumori-cutanei.

Londra, il Piemonte proclamato “Regione vinicola dell’anno 2025”

 Ai Wine Travel Awards. L’assessore Bongioanni: «Il più autorevole riconoscimento mondiale dell’enoturismo, grande opportunità e visibilità per le nostre eccellenze e il nostro territorio»


Il 
Piemonte è stato proclamato “Region of The Year” 2025 ai Wine Travel Awards, il concorso a livello mondiale che premia le diverse categorie, figure e territori del mondo del vino, votate da giornalisti ed esperti del settore e dalla rete internazionale degli enoturisti. La designazione è avvenuta nei giorni scorsi alla London Wine Fair di Londra: il Piemonte ha battuto candidati come la California e il Sudafrica, conquistando un riconoscimento tributato in passato a territori di prestigio come Bordeaux.

Spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «Il premio è la conferma dell’alta reputazione che il Piemonte ha ormai raggiunto nel giudizio degli esperti e degli opinion leader mondiali. Il riconoscimento arriva dopo una selezione estremamente seria, fatta da decine di giornalisti che lungo tutto l’anno viaggiano, sperimentano, confrontano e scrivono di territori vinicoli di tutti i continenti. Al loro voto si è aggiunto quello dei wine traveler e wine lover che si sono espressi a favore dell’eccellenza piemontese. Il giudizio premia infatti non solo la qualità dei vini ma la valutazione complessiva di un territorio che offre un mangiare e bere eccellente, alta qualità della vita e dell’esperienza del soggiorno».

Il tributo dei Wine Travel Awards è ancora più importante perché proviene da una categoria come quella degli enoturisti, tipicamente dotata di capacità di spesa, incline a viaggiare in ogni periodo e con un grande potere da influencer. «Il premio – sottolinea Bongioanni – conferma l’efficacia della nuova direzione che abbiamo impresso alle politiche per l’agroalimentare piemontese: unire produzioni di qualità, promozione e turismo con nuovi strumenti come l’indicazione geografica allargata “Piemonte” sulle etichette dei nostri vini Docg e Doc o il brand “Eccellenza Piemonte – Piemonte Is”, che proprio questo lunedì a Torino presentiamo agli imprenditori e stakeholder».

Sulla stessa linea l’analisi di Francesco Monchiero, presidente del consorzio Piemonte Land of Wine: «Siamo arrivati a questo risultato perché il Piemonte ha scommesso fin dall’inizio sul vino di qualità. Siamo l’unica regione d’Italia ad avere rifiutato l’Igt che è una denominazione a scarso controllo; ad escludere l’irrigazione dei vigneti destinata alle grandi quantità e ad annoverare 60 fra Doc e Docg che rappresentano tutti i territori. Questo riconoscimento attesta infatti che oggi il mondo del vino piemontese è a 360°: non solo Barolo, Barbaresco e i grandi rossi, ma anche aree che si sono affermate negli ultimi anni per i grandi bianchi come il Tortonese, Gavi, il Roero e il Canavese. L’Alta Langa che ha riportato il metodo classico dove è nato, e un unicum come i vini dolci aromatici che nel loro segmento sono i migliori del mondo. Il Piemonte è l’unica regione d’Italia che può abbinare i suoi vini a un pasto completo, dall’antipasto al dolce, e tutti con interi territori dedicati. Il Wine Travel Awards premia il lavoro compiuto in trent’anni con produttori, consorzi e istituzioni. Oggi possiamo affermare che siamo finalmente riconosciuti a livello mondiale per tutto questo».

 

Il piano della Regione per il Forte di Fenestrelle

VIGNALE: 400MILA EURO  PER LA PROMOZIONE E  LA VALORIZZAZIONE DELLA FORTEZZA PIEMONTESE

Ieri mattina a Fenestrelle, si è tenuta la presentazione del progetto di valorizzazione e riqualificazione del Forte di Fenestrelle. Presente all’evento anche l’Assessore regionale al Patrimonio e Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale che per l’occasione ha annunciato lo stanziamento della somma di quattrocentomila euro provenienti da una rimodulazione dei fondi europei.

La somma è stata destinata all’impianto di illuminazione della fortezza, alla videosorveglianza e alla messa in sicurezza di alcuni dei locali del forte.

Nel corso della presentazione, oltre al Sindaco di Fenestrelle, Michel Bouquet, principale promotore della giornata, hanno preso la parola anche i rappresentanti delle tante istituzioni presenti. Dal Gruppo di Azione Locale Valli Escartons, all’Unione Montana delle Valli Chisone e Germanasca, passando per l’Agenzia del Demanio (proprietaria del bene piemontese), la Fondazione San Paolo, Uncem e molti rappresentanti dei Comuni della vallata.

Nel corso dell’evento i professionisti incaricati dal Comune hanno illustrato il piano di intervento per la valorizzazione del Forte e il progetto di marketing per la struttura e le potenziali ricadute economiche e turistiche per il territorio.

«Il Forte di Fenestrelle è a pieno titolo un bene faro della nostra Regione – spiega l’Assessore Vignale – oggi il segnale importante rappresentato da questo evento è la presenza di tutti gli attori del territorio dagli enti locali fino alla Regione, la dimostrazione nei fatti del valore, ma anche della rete di collaborazioni che si attiva per la promozione a 360° di Fenestrelle. Un bene in grado di generare un decisivo impulso non solo per il turismo, trasformando sempre più i visitatori in turisti che si fermino sul territorio più giorni, ma anche per le attività come vetrina promozionale con la creazione di nuove opportunità di investimento e di lavoro. La Regione ha, recentemente, messo a disposizione la somma di 400mila euro per la realizzazione di alcuni interventi urgenti, ma è solo il primo passo perché in futuro continueremo ad impegnarci per il Forte, collaborando con le associazioni, i Comuni e tutte le realtà che ruotano attorno a questo fondamentale patrimonio piemontese».

Domenica 25 maggio tour guidati gratuiti in via Po

In occasione dell’inaugurazione di via Po due tour speciali, al mattino e pomeriggio, offerti dalle guide professioniste GIA Ascom

 

Via Po si riconsegna alla città. Dopo mesi di lavori, si presenta in una nuova veste, più ordinata e curata, espressione di quattro secoli di storia all’insegna della bellezza e dell’eccellenza. Per celebrare questo momento e per far conoscere a cittadini e visitatori uno dei luoghi simbolo di Torino, le guide turistiche GIA Ascom offrono due tour guidati gratuiti in via Po che mettono al centro ciò che rende questa via davvero vivace: il legame tra cultura e commercio, tra racconto e quotidianità, tra passato e presente.

I tour guidati si terranno domenica 25 maggio con partenza in piazza Castello di fronte al Teatro Regio, al mattino alle ore 10.00 e al pomeriggio alle ore 14.30, riservati a gruppi di massimo 20 partecipanti ciascuno.

La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite:

 

Le visite guidate offrono un percorso che vuole celebrare le diverse epoche di via Po, dalla posa della prima pietra nel 1673 fino al restyling di oggi, lungo i portici sotto cui hanno camminato tutte le personalità che hanno fatto grande Torino in ogni campo, da Cavour, a Gramsci, Primo Levi, Fruttero e Lucentini, Natalia Ginzburg solo per citarne alcuni.

Qui passato e presente si incontrano, dagli storici fornitori della Real Casa a ridosso di piazza Castello, come la settecentesca gioielleria Musy, ai moderni negozi di articoli quotidiani come Gamer, passando per iconici esercizi pubblici come la pasticceria Ghigo e i caffè storici come Fiorio, fino esempi di arredi originari come nella profumeria Niche. Infiniti volti della storia di Torino tenuti insieme dall’architettura di rigore realizzata da Juvarra.

«Il connubio tra cultura e commercio – evidenzia Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – rappresenta un elemento fondativo dell’identità di via Po, che nei secoli ha saputo mantenere viva la sua vocazione commerciale, sempre caratterizzata dalla qualità e che ancora oggi vede moltissime attività indipendenti e autenticamente torinesi. Proprio per mantenere la bellezza di questa via, che con questo ultimo restyling ritrova il rigore e l’ordine originari, occorre porre attenzione alla qualità delle attività che vengono aperte e al mantenimento del decoro. E su questo confidiamo nell’attenzione da parte del Comune e della Sopraintendenza».

«Questi tour guidati – sottolinea Barbara Sapino, presidente delle guide turistiche GIA Piemonte, aderenti ad Ascom – vogliono essere un’occasione per riscoprire Torino con uno sguardo cittadino consapevole. Offrire strumenti di lettura del contesto urbano significa rafforzare il legame tra le persone e i luoghi, valorizzando il patrimonio culturale in dialogo con la quotidianità commerciale. Questa iniziativa vuole anche sottolineare il ruolo delle guide GIA come professioniste della mediazione culturale, capaci di coniugare conoscenza storica e narrazione pubblica in modo accessibile e coinvolgente».

Nei tour non mancheranno le curiosità, come la storia dell’attuale Museo Accorsi Ometto, dove un tempo c’era la nostra Ellis Island per il controllo dei i documenti di chi entrava in città. O il ricordo di Ascanio Sobrero che nel 1847 nei laboratori di via Po scoprì la nitroglicerina, che Nobel sviluppò nella dinamite. E poi la politica, con Camillo Benso Conte di Cavour che andava al Caffè Florio, il caffè dei Conservatori, e lì amava gustare il Bicerin con le chicche di latte, cioccolato e caffè. E mille altre storie, tutte da scoprire.

Uomo di 51 anni va in ospedale ma gli prescrivono ansiolitico. Muore in casa poche ore dopo

Erano le 23 di venerdì quando un uomo di 51 anni titolare di un’impresa di pulizie, si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino. Sentiva forti fitte al petto. Ma, come scrive il quotidiano La Stampa che ha rivelato la vicenda, i medici lo avrebbero dimesso dopo tre ore  con una diagnosi di ipertensione, e gli avrebbero solo prescritto un ansiolitico dicendogli di rivolgersi al medico di base per accertamenti. Poche ore dopo l’uomo giunto a casa ha chiamato il figlio perché si sentiva male. Quando è arrivato dal genitore ormai era tardi: il 51 enne non apriva la porta, era morto in casa. La procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, mentre l’avvocato Christian Scaramozzino avvierà un’indagine per conto della famiglia.

Miradolo, laboratori didattici per famiglie sulle api

Castello di Miradolo (TO)

Domenica 25 maggio

 

Sono dedicati al mondo delle api i laboratori didattici per famiglie in programma domenica 25 maggio al Castello di Miradolo.

Il club degli impollinatori, alle ore 10.30, è un percorso per i più piccoli (età 2-5 anni) tra gli alberi del parco per scoprire i segreti e i racconti che condividono con le api e i bombi, guardare gli oggetti speciali che usano le api e giocare con la cera delle api.

Api, bombi e altri impollinatori, alle ore 15, è invece un viaggio meraviglioso per conoscere le diverse fasi della vita di un’ape (età 6-10 anni). I maestosi alberi del parco, tappa dopo tappa, fanno da cornice a questo affascinante racconto e diventano loro stesso protagonisti, sussurrando segreti e il loro prezioso legame con gli impollinatori. Alla fine del percorso, reperti e materiale apistico per scoprire da vicino la magia del mondo delle api.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Domenica 25 maggio, ore 10.30

Il club degli impollinatori

Età: 2-5 anni

In collaborazione con Cooperativa Arnica. Progettazione e Educazione Ambientale.

Costo FamilyLab: 5 euro bambini + 10 euro accompagnatori, comprensivo di ingresso e attività didattica.

Domenica 25 maggio, ore 15

Api, bombi e altri impollinatori

Età: 6-10 anni

In collaborazione con Cooperativa Arnica. Progettazione e Educazione Ambientale.

Costo FamilyLab: 5 euro bambini + 10 euro accompagnatori, comprensivo di ingresso e attività didattica.

Il biglietto di ingresso è comprensivo di:

Accesso al Castello, al parco storico e alla mostra

Accesso alle audioguide disponibili e a tutti i percorsi di visita e di visita accessibile attivi

Accesso a tutte le visite guidate “Chiedimi”, quando programmate

Orari: sabato, domenica e lunedì, dalle 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore 17.30

Informazioni

0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

 

Incanti e disincanti

In questo ultimo weekend del mese di maggio è ancora possibile incontrare,  nella suggestiva cornice della Giardiniera del Circolo degli Artisti di Torino, la magica pittura di Gabriella Malfatti, nell’ambito della sua personale: “Incanti e disincanti”, in corso San Maurizio, 6. L’artista, monregalese di nascita e da sempre molto legata alla sua terra anche se da anni vive e lavora a Collegno, incontra le suggestioni poetiche di un gigante della letteratura, Jorge Luis Borges e quelle non meno cariche di incanti del poeta langarolo Remigio Bertolino.

Con il suo stile personale ed una libertà interiore non etichettabile e fuori dagli schemi come la sua arte  Gabriella Malfatti si racconta con charme, grazia, tanta passione ed un innato entusiasmo:

“Ho sempre disegnato sin da bambina, ho poi sin da giovanissima insegnato per tanti anni educazione artistica alle scuole medie e superiori, successivamente storia dell’arte all’Unitre di Collegno, e sulla scia del mio prozio Mario Malfatti, ho sempre partecipato a mostre collettive, ideato e realizzato delle mie personali e spesso sono stata autrice di varie pubblicazioni e opere eseguite per incarico di comuni e istituzioni, l’ultima è esposta qui alla Giardiniera: un piatto celebrativo per il Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.

” E poi, questo sabato e domenica, c’è ancora da scoprire, ai Giardini Reali di sotto, dalle ore 15.30 alle 19.30, “La signora degli anelli”, un’altra opera di Gabriella Malfatti che ha tutta una sua bellissima e magica storia…

 

Igino Macagno

“Le Domeniche dell’ Auditorium”, omaggio a Sofija Gubajdulina

Domenica 25 maggio, in programma all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, protagonista del sesto appuntamento cameristico delle “Domeniche all’Auditorium” sarà l’Ensemble Pantaleón 100 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il concerto si intitola “Un respiro tra le corde”, è registrato da Radio 3, che lo trasmetterà domenica 1 giugno alle ore 20.30.

L’Ensemble comprende un quartetto d’archi della compagine Rai, Michal Ďuriš e Carola Zosi, violini, Ula Ulijona, prima viola, e Fabio Storino, violoncello, affiancato dal Bajan, una fisarmonica cromatica a bottoni di Davide Vendramin. Insieme proporranno in apertura “Le Bagatelle” op.47, scritte da Antonin Dvořak nel 1878 e nell’arco di pochi giorni per l’insolita formazione di un quartetto con l’armonium. “Le Bagatelle” furono scritte in uno dei momenti più favorevoli per la commercializzazione delle sue opere da parte dell’editore Sim Rock; per i musicisti del tempo il mercato degli spartiti era fonte di reddito, oltre che di riconoscimento popolare. In quel periodo Dvořak era solito eseguire musica da camera con alcuni suoi amici e, tra questi, Josef Srbdebrnov, era in possesso di un armonium. Le cinque Bagatelle presentano ampi contrasti, episodi lirici gentili si alternano a momenti di agitazione; nel suo insieme la musica appare bilanciata e armoniosa, unita da un motto avvertito all’inizio del primo e del terzo movimento.

A seguire “Silenzio” della grande compositrice russa Sofija Gubejdulina, scomparsa loms orso 13 marzo. Si tratta di una raccolta di 5 brani per violino, violoncello e bajan dedicata alla virtuosa dello strumento a bottoni “Elsbeth moser”, anche fonte di ispirazione per l’opera eseguita per la prima volta ad Hannover nel 1991.

Il concerto si concluderà con due pagine di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Adagio e Fuga in do minore per quartetto d’archi K 546 del 1788 (versione per archi della Fuga in do minore per due fortepiani K 426, cui il compositore aggiunse un adagio iniziale) e l’Adagio e Rondò in do minore K 617 scritto nel 1791 e dedicato alla virtuosa della Glassarmonica Marianne Kirchgebner, non vedente dall’età di tre anni. Il brano, che consiste in un quintetto per armonica, ha bicchieri, flauto, oboe, viola e violoncello. Marianne Kirchgebner lo eseguì nell’agosto del 1791 al Kärntnertortheater di Vienna e, in seguito, a Londra, riscuotendo enorme successo, suonando insieme all’Adagio in do maggiore K 356, che Mozart aveva già composto per lei. L’Adagio e Rondò in do minore, scritto originariamente per un diverso organico strumentale, viene eseguito dal quartetto d’archi Rai con Bajan.

Biglietti: 5 euro – in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso l’Auditorium Rai di Torino, in piazza Rossaro.

Mara Martellotta

Bimbi di uno e quattro anni trovati in stato di abbandono in casa

Due bimbi di uno e quattro anni sono stati trovati soli e in lacrime in un appartamento di via Carrera a Torino, in condizioni di abbandono e degrado. L’intervento di vigili del fuoco, sanitari e carabinieri è avvenuto dopo alcune segnalazioni. All’interno dell’abitazione sono state rilevate sporcizia e tracce di droga. I piccoli sono stati trasportati all’ospedale Regina Margherita per accertamenti; sono in corso analisi per verificare un’eventuale esposizione al crack.