ilTorinese

“Abbiamo un amore senza casa”

Music tales, la rubrica musicale

ma noi questo lo sappiamo, abbiamo un amore senza casa;

Quando sei con lui, chiami il suo nome

come fai quando sei con me?”

Quando cerchi di trattenere una persona, la cosa più complicata è capire la differenza tra difficile, impossibile e inutile, ed il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.

Lady Gaga lo descrive bene in questo brano nuovo nuovo. Non sembra nemmeno lei, ha una voce cosi eclettica, cosi meravigliosa in ogni sua interpretazione da sembrare mille donne differenti, un po’ come molte donne: un volto mille personalità.

I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa.

Non resta molto da dire su questo brano, se non decantarne la bellezza e ascoltarlo lasciandosi spezzare il cuore, ammesso ci sia ancora un pezzo di cuore da rompere.

https://www.youtube.com/watch?v=WpU6cENFlMo

Chiara De Carlo

Il centro estivo era tutto abusivo senza norme igieniche per i bimbi

I bambini si muovevano all’interno di un maneggio tra alimenti di dubbia provenienza e condizioni igieniche precarie.

Questa la situazione che si è presentata agli occhi della Guardia di Finanza di Torino, intervenuta la scorsa giornata all’interno di un maneggio di San Gillio, comune del Torinese, dove al suo interno il titolare aveva allestito un vero e proprio centro estivo per ragazzini di età compresa tra i dieci e i dodici anni.

I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento in collaborazione con il personale dell’ASL TO3, hanno riscontrato irregolarità su tutti i fronti.

Sono state infatti accertate violazioni dal punto di vista urbanistico, visto che la struttura che ospitava i bambini è risultata parzialmente edificata abusivamente, senza alcuna autorizzazione e realizzata con materiali non rivestiti ed improvvisati.

Improvvisati anche i locali adibiti a cucina, rinvenuti in condizioni igieniche precarie con evidenti segni di muffa, nonché i servizi igienici, ubicati a diretto contatto con un pseudo-magazzino destinato a conservare gli alimenti. A tal proposito sono stati quaranta i chilogrammi di carne sequestrati in quanto di dubbia provenienza e privi di qualsiasi etichettatura. Lo stesso imprenditore non è stato in grado di fornire alcuna giustificazione.

All’interno dello spazio ludico, con tanto di maneggio, si alternavano alcuni ragazzi più grandi, una sorta di animatori con il compito di seguire i bambini nell’arco dell’intera giornata. Nel programma giornaliero, stilato dallo staff del centro, era incluso anche il pranzo che, in linea con il modus operandi del centro estivo, veniva somministrato ai ragazzi in assenza di una qualsivoglia autorizzazione sanitaria al fine di garantire il rispetto delle più elementari norme igieniche a tutela della salute dei più piccoli, a maggior ragione in questo periodo di emergenza sanitaria.

Pesanti le conseguenze per il titolare del maneggio, un cinquantenne torinese. L’attività ed il centro estivo sono stati chiusi per le violazioni edilizie, visto anche che la struttura edificata abusivamente, è stata tra l’altro realizzata in una zona considerata a rischio sismico.

L’uomo rischia sanzioni sino a 25.000 euro per le gravi irregolarità legate alla conservazione degli alimenti ed alla somministrazione del cibo ai ragazzi ospiti del maneggio.

Università, Radicali: “Vogliamo tornare in aula!”

Riceviamo e pubblichiamo/ Mentre volge al termine anche questa sessione estiva 2020, tutta online, gli atenei piemontesi perdono posizioni all’interno della classifica Censis delle università italiane.

Persino il politecnico di Torino, uno dei fiori all’occhiello della Regione Piemonte, si classifica al terzo e penultimo posto tra i Politecnici italiani.
Gli studenti universitari, militanti di Radicali Italiani, dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e di +Europa, si sono ritrovati ieri mattina in Via Po, di fronte al rettorato, con delle chiavi in mano, simbolo di una richiesta molto semplice: Interrompiamo subito il lockdown dell’istruzione.
Patrizia De Grazia, Roberto Ruben Ganzitti ed Eleonora Viale, hanno dichiarato: “La perdita di prestigio delle nostre università a cui stiamo assistendo osservando la classifica Censis, è esattamente ciò che ci meritiamo. Laboratori chiusi, biblioteche chiuse, impossibilità di accumulare crediti formativi, monte ore di lezioni non rispettati, modalità di esame sempre diverse, spesso complicate e con infiniti problemi di connessione. Perché se gli esami di Maturità sono stati organizzati in presenza, noi abbiamo continuato con lauree e sessione online. La Regione Piemonte e l’Università si sono ricordate di noi soltanto nel momento di chiederci di pagare la terza rata di tasse dell’anno in corso, tasse richieste senza l’offerta di nessun servizio in cambio. Speriamo che questa classifica dia un segnale forte ai rettori e alla Giunta Cirio, un segnale che dica chiaramente che le università piemontesi devono ripartire. Da settembre che riaprano le aule, le biblioteche, i laboratori, le cliniche legali, i seminari e, soprattutto, le aule”.

La (non) classe politica di cui non c’è bisogno

Nessuno ha detto a Borghezio che sottrarre libri all’Archivio di Stato è un furto? Eppure Borghezio è pure  avvocato. Ha dunque conseguito la laurea in giurisprudenza e superato l’esame di Stato per diventarlo

Fu anche lambito in una vicenda legata ad una cooperativa edilizia per una questione  di assegni e cambiali, che partiva da Venaria per arrivare fino a Borgosesia e Vercelli. Erano i primi anni ’80,  e lui dopo si buttò in politica diventando un crociato contro l’intero Islam. Un leghista del Nord secessionista convinto, anche se, dicono le male lingue, sopportato da Umberto Bossi che, per allora -sempre si dice -, da buon lombardo non amava tanto i piemontesi. Erano tempi in cui il segretario regionale veniva detto segretario nazionale. Tempi in cui manco in Liguria c’erano i leghisti e la loro forza si fermava al di qua del Po. Nel 92 addirittura Borghezio fu sottosegretario del governo Berlusconi, sempre presente a Pondida contro Roma ladrona. Dal 2000 più volte parlamentare europeo. Ogni tanto qualche incidente con gli antagonisti che volevano buttarlo giù dal treno, solo che era in movimento. Non mi pare una cosa carina. Antagonisti che se non fossero esistiti, lui li avrebbe inventati. Viceversa avrebbe campato, politicamente parlando, molto meno. Il classico esempio di una (non) classe politica di cui non abbiamo minimamente nostalgia.

Patrizio Tosetto

Cultura e turismo nel “suol d’Aleramo” a Sala Monferrato

Dal Piemonte / Sempre più si diffonde la tendenza di andare alla ricerca di luoghi non appartenenti ai percorsi turistici maggiori dove si attendono sorprese di bellezza paesaggistica, cultura, arte, prelibatezze gastronomiche non ancora conosciute

Tra le splendide colline del Monferrato Sala è uno dei paesi del “Suol d’Aleramo” a cui è stato dato il riconoscimento Sito Unesco Monferrato degli Infernot, dove attualmente si contano solo 342 abitanti ma il lungimirante sindaco Mario Melotti si sta attivando attraverso il progetto ”Case in vetrina”, con agevolazioni e bonus facciate, ad attirare nuovi residenti.

Molte sono le proposte per rendere ancora più attraente il paese, tra queste la pavimentazione della salita all’oratorio san Francesco, la sistemazione dei due sentieri che portano al piazzale e il recupero degli Infernot sottostanti.Intenzione dell’attivissimo sindaco è anche la sistemazione della zona camper e dell’area ex gioco senza dimenticare il progetto assistenziale “Anziani a casa” e quello ecologico di agricoltura sostenibile.

Queste ed altre intelligenti iniziative alimentano l’interesse di visitare il paese e, perché no, affittare o comprare una casa immersa in un panorama incantevole che vanta eccellenti prodotti gastronomici, vini apprezzati anticamente alle corti Gonzaghesche di Casale e Mantova oltre a edifici storici pregevoli; basti pensare alla chiesa tardo cinquecentesca di san Giacomo con all’interno dipinti di Guglielmo Caccia, massimo rappresentante piemontese del manierismo controriformistico, l’oratorio quattrocentesco di san Francesco, la secentesca chiesa campestre di san Grato e l’elegante castello neo gotico.

Curiosi e interessanti, che ci riportano ai costumi e usi del tempo passato, la “Nevaia” ottocentesca ghiacciaia, recentemente riscoperta e il vecchio forno a legna ora archivio comunale.
Gradevole sorpresa per gli amanti della musica il Museo Ricordi, inaugurato nel 2015, nella dimora di Nanni Ricordi dove risiede l’ancora splendida e culturalmente vivacissima compagna Sandra Gasparinetti.Un’immersione nei favolosi anni 60 in cui il mitico discografico Nanni inventò il movimento dei cantautori italiani con la scoperta di talenti quali, tra i tanti, Paolo Conte, Gino Paoli, Giorgio Gaber, Luigi Tenco.

Occasione imperdibile per trovarsi tra documenti, giornali, lettere, fotografie, dischi e copertine ormai introvabili che riportano nostalgicamente a quell’epoca rivoluzionaria di avanguardia che ha fatto abbandonare i temi banali del repertorio di tante, non tutte naturalmente, canzoni italiane.
Ogni anno, in estate, è tradizione proporre intrattenimenti che ora, causa epidemia, è necessario limitare a tre soli eventi puntando sulla qualità di concerti ”Statici” rispettando scrupolosamente le norme stabilite.

Il primo incontro è programmato per domenica 26 luglio nella antica corte Turner con l’Orchestra Ritmico Sinfonica astigiana.

 

Giuliana Romano Bussola

Controlli sui treni, oltre tremila persone identificate

17 persone indagate, 3.246 identificate, e di cui 939 stranieri, 222 minori e 671 con precedenti di Polizia.

49 veicoli controllati, 281 le pattuglie impegnate per la vigilanza delle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio per contrastare i furti in danno ai viaggiatori. 27 i servizi lungo linea e 19 di Ordine Pubblico: questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

In particolare, ad Asti, un quarantatreenne italiano, è stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria per atti osceni in luogo pubblico. L’uomo è stato sorpreso a masturbarsi a bordo di un treno proveniente da Torino  ed in  arrivo alla Stazione di Asti.

Ad Alessandria, la Polizia Ferroviaria ha denunciato una ventiquattrenne italiana per truffa a mezzo di varie carte di credito prepagate e, a seguito di un’accurata indagine, due cittadini nigeriani resisi responsabili di rapina nei confronti di un loro concittadino.

Un cittadino rumeno è stato denunciato a Domodossola, in quanto responsabile dell’incidente ferroviario avvenuto sulla linea ferroviaria Novara-Domodossola presso un passaggio a livello sito nel Comune di Ornavasso (VB). L’autocarro guidato dall’uomo è  stato investito da un treno merci in transito, poiché rimasto chiuso fra le sbarre del passaggio a livello. L’autista è riuscito a mettersi in salvo, senza però riuscire a rimuovere il mezzo, causando lo scontro.

Nomina del nuovo cda del Caat. Lazzarino confermato presidente

L’Assemblea dei Soci del CAAT, tenutasi in data 14 luglio 2020, ha visto la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione che rimarrà in carica per i prossimi tre anni, fino ad approvazione del bilancio 2022. Marco Lazzarino ( indicato dal Comune di Torino) è stato  riconfermato Presidente del CDA e Roberta Baima Poma ( indicata da Confesercerti ) riconfermata quale Consigliere.

Entrano inoltre a far parte per la prima volta del CDA di CAAT Stefano Cavaglia’ (Presidente dell’Associazione dei grossisti APGO), Ornella Cravero (indicata da Coldiretti) e Carmelo Bruno (indicato dalla Regione Piemonte).  Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente Marco Lazzarino per il rinnovo della fiducia che gli è stata accordata dai Soci.

‘Sono particolarmente soddisfatto – dichiara il Presidente del CAAT Marco Lazzarino  –  del lavoro che è stato compiuto in questi ultimi tre anni dalla quadra uscente. La società è stata risanata sotto l’aspetto dei conti ed abbiamo inoltre posto le basi per un ulteriore sviluppo del CAAT e per il suo rafforzamento quale polo agroalimentare di eccellenza assoluta nel panorama nazionale. Sono state inoltre gettate solide fondamenta che permetteranno di raggiungere numerosi traguardi negli anni a venire, nei quali ci attende ancora un importante lavoro da compiere per il consolidamento e lo sviluppo completo di tutte le potenzialità del Centro Agroalimentare di Torino”.

“Desidero in particolare – aggiunge il Presidente Marco Lazzarino – ringraziare i consiglieri uscenti Paolo Odette e Edoardo Ramondo che, grazie alla loro profonda conoscenza del settore e all’interno dell’impegno da loro profuso, hanno offerto, nel corso di questi anni, un contributo fondamentale alla Società, operando con spirito costantemente costruttivo e collaborativo. Porgo inoltre il mio benvenuto ai nuovi consiglieri Ornella Cravero e Carmelo Bruno. Con entrambi confido di instaurare un forte rapporto di fiducia e di collaborazione, avendo sempre quale faro lo sviluppo del nostro Centro, dal quale dipendono il lavoro e il sostentamento di migliaia di famiglie”.

“Mi fa inoltre particolarmente piacere – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – che la Regione Piemonte abbia indicato un proprio rappresentante all’interno del Consiglio di Amministrazione del CAAT ed auspico che questa presenza possa preludere ad una rinnovata attenzione da parte della Regione Piemonte nei confronti di ciò che costituisce un polo strategico per tutto il territorio regionale. Il CAAT persegue, infatti, un interesse di carattere generale e svolge un ruolo di straordinaria importanza nei confronti della comunità”.

“Nel corso dell’emergenza Covid – precisa il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – il Centro Agroalimentare di Torino ha dato, infatti, prova del suo ruolo fondamentale nell’ambito della filiera agroalimentare, continuando sempre ad operare e garantendo la fornitura costante di prodotti agroalimentari freschi, ed ha espresso nei fatti una concreta solidarietà nei confronti delle fasce sociali maggiormente colpite, attraverso consistenti donazioni di prodotti agroalimentari.

Il settore agroalimentare stesso si è  rivelato essere uno dei comparti maggiormente resilienti nel periodo dell’emergenza sanitaria e della crisi che abbiamo attraversato; ci siamo, infatti, tutti resi conto di quanto questo settore pesi da un punto di vista economico e occupazionale e quale risorsa fondamentale possa costituire per il nostro territorio regionale”.

“Il mio auspicio – conclude il Presidente Marco Lazzarino – è  rivolto al fatto che il nuovo CDA possa lavorare a stretto contatto e con il convinto e pieno supporto dei Soci pubblici, in modo da accrescere ulteriormente il ruolo del settore agroalimentare, fornendo un contributo fondamentale all’economia piemontese. Ricordo, infatti, come il ruolo fondamentale dei Centri Agroalimentari  italiani ( riuniti nell’Associazione nazionale Italmercati ) abbia ricevuto il riconoscimento a livello delle istituzioni europee, con le quali si è instaurato un dialogo costante. Proprio queste istituzioni stanno valutando i modi attraverso i quali poter supportare uno sviluppo ulteriore dei nostri centri, che rappresentano un’ossatura fondamentale nella rete logistica a livello europeo, al pari di porti ed interporti”.

Una democrazia in pericolo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / La ministra dell’ Interno che ha ben poco dell’inflessibile prefetto di una volta – pensiamo al prefetto Mori – ha affermato che in autunno ci saranno gravi disordini e in tempi più recenti ha annunciato nuovi sbarchi che sarà difficile controllare. L’ottimismo leibniziano di Conte è contraddetto dalla sua ministra.

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Solo i democratici stanno al gioco del presidente del Consiglio che è quello da un lato di spaventare le persone con un nuovo periodo stato di emergenza e dall’altro di  narcotizzare i cittadini con la promessa di aiuti che non arrivano e che non servono a far ripartire l’economia.
Non si può più tacere il disastro a cui stiamo andando incontro. Assistiamo ad un nuovo assalto delle ONG che ci scaricano Irresponsabilmente  migranti positivi al virus che ci creano ulteriori gravi problemi sanitari e distruggono l’immagine turistica, rimasta  fino a ieri sicura, delle Regioni meridionali con  un incalcolabile danno. La trattativa europea  è interrotta e il viaggio del premier nelle capitali europee non ha fatto che registrare il bassissimo credito europeo e internazionale che ha l’Italia, anche lasciando a casa il ministro degli Esteri come ha fatto Conte. Siamo a metà luglio e il Paese è a un punto di non ritorno con un’ informazione asservita a quello che potrebbe diventare un regime. La classe politica – tutta – sta rivelando, ancora una volta, la sua pochezza e la sua totale mancanza di senso dello Stato. Sono tutti pronti a far fuori i Benetton che ebbero dal Pd concessioni autostradali scandalose ,senza sapere a chi affidare la gestione delle autostrade. Certo ha gravi colpe, ma in un regime democratico  normale,esse vanno accertate dalla Magistratura e non dal governo o dai partiti. Questo è un governo ancora peggiore di quello di qualche mese fa quando si preoccupò  solo di aumentare le tasse e colpire il contante in nome di una vecchia demagogia della peggiore sinistra e del populismo grillino. Oggi il Governo è preda di un onanismo proprio dei principianti con un presidente del consiglio che da mediatore vorrebbe diventare protagonista, se non l’uomo solo al comando come Renzi. Neppure il ricorso al voto è possibile perché bisogna attendere i risultati del referendum sul numero dei parlamentari e una nuova legge elettorale  che ridefinisca i collegi. Siamo una democrazia bloccata che non sa decidere e soprattutto non sa o non vuole  far funzionare le istituzioni, in primis il Parlamento. Un aspetto pericolosissimo e del tutto inedito nella storia repubblicana dove De Lorenzo e Sogno vennero accusati di golpe inesistenti. Questo governo è una mina vagante per la democrazia italiana. C’è chi si chiede dove siano finite le sardine considerate i  difensori della democrazia  per antonomasia. Sono tornate nelle acque del mare ,lasciando le piazze assolate vuote. Era chiaro il loro intento partigiano ed elettoralistico. Infatti oggi tacciono. E tacciono vilmente nel momento del  “patriae tempore iniquo“, come diceva Lucrezio quando stava morendo la Repubblica nell’antica Roma , un autore che le sardine non hanno mai letto. Loro sanno solo parlare a slogan.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Sanità in Piemonte, Grimaldi (LUV): “La Giunta deve accelerare”

“Su liste d’attesa e disservizi su prenotazioni e visite alcuni privati speculano, a danno dei cittadini piemontesi più deboli e in difficoltà”

“La sanità pubblica nei mesi scorsi ha dovuto affrontare in prima linea la lotta al Covid-19, con la necessità primaria di salvare molte vite e le situazioni emergenziali che hanno causato molte infezioni tra i medici e gli infermieri, comunque costretti a turni massacranti. Questo ha causato la sospensione di gran parte delle visite e degli interventi già in programma e, in questo contesto, c’è la sensazione che alcuni privati stiano approfittando della buona fede dei cittadini in molte situazioni” – è la denuncia di Marco Grimaldi, capogruppo di LUV in Regione Piemonte che ha interrogato l’Assessore alla sanità in merito a situazioni specifiche in cui alcuni privati starebbero traendo un vantaggio dalla situazione di difficoltà in cui è la sanità pubblica, a scapito delle tasche dei cittadini.

“Secondo alcune segnalazioni raccolte – prosegue Grimaldi – a Torino esisterebbero laboratori di analisi privati che imporrebbero ai pazienti (ad esclusione dei primi cinque della mattina) anche se esenti, a pagare per accedere alle prestazioni del proprio laboratorio, seppur la prestazione in convenzione con la ASL prevederebbe la gratuità”.

“Inoltre – continua Grimaldi – ci sarebbero strutture sanitarie (cedute recentemente ai privati) che pubblicizzerebbero e venderebbero pacchetti sanitari che comprenderebbero un test sierologico, un tampone e una visita medica, ad un prezzo più alto del doppio rispetto al costo del solo test sierologico, senza rimborsare l’utente nel caso estremamente frequente di negatività al test, situazione che non richiede alcun tampone”.

“Occorre che la Giunta vigili con attenzione sul rispetto della legge e sul buon comportamento delle strutture private – commenta Grimaldi –, specie in questo momento storico in cui i privati già guadagneranno dal lockdown, perché purtroppo chi vorrà saltare le code delle liste di attesa dovrà pagare”.

“Per quanto riguarda i pacchetti promozionali – prosegue Grimaldi – ci risulta che nessun privato oggi possa vendere tamponi a privati cittadini e che questa straordinaria prestazione sanitaria possa essere solo richiesta da un medico di un’organizzazione che poi ne sostenga l’onere”.

Noi crediamo – sostiene Grimaldi – che le strutture sanitarie e i servizi privati, specie se in convenzione, debbano sempre essere al servizio del cittadino e del suo diritto alla salute, e crediamo che tale principio valga a maggior ragione nell’attuale situazione emergenziale, durante una pandemia che in Piemonte non è ancora conclusa e che potrebbe avere una recrudescenza nei prossimi mesi. Quelle strutture private che costruiscono trappole poco trasparenti per i cittadini, evitino di speculare sui più fragili: la sanità non è un supermercato, si evitino i 3×2 e le promozioni da televendita”.

Paratissima Art Station, due mesi di emozioni

Il nuovo modello della fiera d’arte degli artisti indipendenti più sostenibile, più flessibile e lungo due mesi

Dopo 15 anni, Paratissima nel 2020 cambia e si rinnova ripensando il classico modello di fiera d’arte, per sperimentare un nuovo modello più sostenibile e flessibile: anziché 5 giorni concentrati in una sola settimana, durante l’Art Week di Torino, Paratissima estenderà la sua durata su circa due mesi, dal 23 ottobre all’8 dicembre, offrendo di volta in volta al pubblico contenuti nuovi e diversi.

Paratissima mantiene inalterata la sua identità e la sua mission di sostegno all’arte emergente. Non cambia luogo, confermando la sede dell’ex Accademia Artiglieria di Torino, ma variano i tempi di fruizione dedicati alle sezioni che compongono l’intero evento: arti visive, gallerie d’arte e fotografia. Quattro gli appuntamenti in programma: dal 23 ottobre al 1° novembre le arti visive con le mostre collettive a tema curate dai giovani curatori di Nice; dal 6 all’8 novembre le gallerie d’arte; dal 13 al 22 novembre le mostre di arti visive curate dalla direzione artistica; dal 27 novembre all’8 dicembre la fotografia. Gli spazi utilizzati saranno esclusivamente al piano terra dell’ARTiglieria, in modo da ospitare tutti i progetti espositivi nei locali più prestigiosi: la manica lunga delle ex scuderie, l’ex galoppatoio e il salone dell’ex tribunale. A supporto della direzione artistica verrà coinvolto nella curatela dei vari eventi e nella giuria di selezione dei vari premi, un board di giovani curatori.

Paratissima, simbolo della creatività in costante movimento, diventa così a tutti gli effetti una stazione d’arte: da punto di incontro, di partenza o di arrivo a matrice di scambi e relazioni, nonché luogo di transito e di libera circolazione per l’arte e le sue nuove proposte. L’invito è a salire a bordo dei “treni” di volta in volta proposti per compiere un viaggio di scoperta sempre diverso, oltrepassando idealmente quei limiti imposti dalla onnipresente linea gialla, forma mentis necessaria per avvicinarsi e comprendere l’arte contemporanea.

«Se c’è una caratteristica che viene riconosciuta a Paratissima – spiega Lorenzo Germak, founder di Paratissima – è quella di non riuscire a stare ferma e di essere in continua crescita. Per questo, quest’anno Paratissima conferma la propria vocazione al cambiamento: con Paratissima Art Station vogliamo migliorare ulteriormente la cura dei contenuti espositivi, offrendo agli artisti che partecipano all’evento un servizio più dedicato ed attento, e alla città un periodo di continuità di iniziative che non si esauriscano nell’arco di una settimana».

Paratissima Art Station è la naturale evoluzione del processo creativo di Paratissima: nata nel 2005 come evento autogestito, cresciuta poi come progetto espositivo diffuso nel quartiere di San Salvario e diventata infine, a tutti gli effetti, una Art Fair indipendente. La scelta di adottare un nuovo modello si pone come strategica anche in relazione all’emergenza attuale, per garantire al pubblico e agli espositori un evento sostenibile e sicuro.

 

Le iscrizioni a Paratissima Art Station sono aperte dal 25 giugno al 3 settembre

 

Paratissima Art Station

Cross the Yellow Line

ARTiglieria Con/temporary Art Center

Piazza Accademia Militare 3, Torino

STOP 1

Mostre curate di arti visive

23 ottobre-1 novembre 2020

STOP 2

Gallerie d’arte

6 novembre-8 novembre 2020

STOP 3

Mostre curate di arti visive

13 novembre-22 novembre 2020

STOP 4

Mostre curate di fotografia

27 novembre-8 dicembre 2020

 

Info e iscrizioni

http://paratissima.it/paratissima-torino-2020/

011 0162002 o 345 3183971

info@paratissima.it