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Ice Club Torino: la stagione inizia con una pioggia di medaglie

Riprendono i corsi al Pala Tazzoli di Torino e al Pala Olimpico di Pinerolo

Torino 11 ottobre 2021 – Il 9 e 10 ottobre al Palazzo del ghiaccio Tazzoli si è tenuta la prima prova di Campionato Nazionale Elite di pattinaggio artistico su ghiaccio, organizzata dall’Ice Club Torino e dall’ associazione Pat.

Ottimi sono stati i risultati degli atleti piemontesi che si sono imposti in ogni categoria, salendo su tutti i podi.

Nella categoria junior donne ha brillato Viola Fois, tesserata Ice Club Torino, pattinatrice allenata da Edoardo De Bernardis e Miriam Brunero. Sulle note della colonna sonora del film ‘’The White Crow’’ ha totalizzato 139.35 punti, aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Bronzo per Amanda Ghezzo dell’Ice Club Torino, la più piccola di tutta la categoria. A soli 11 anni ha eseguito in questa gara due tripli lutz, il triplo flip e il doppio axel. Mai nessuna ragazzina italiana era riuscita a realizzare questi elementi in gara così giovane. La Ghezzo si era già distinta qualche mese fa quando, a 10 anni, aveva presentato in gara il triplo lutz, mai eseguito prima da nessuna pattinatrice italiana di questa età. Prima di lei ci era riuscita solo Lucrezia Beccari all’età di 13 anni, anche lei prodotto dell’Ice Club Torino allenata da Edoardo De Bernardis fino alla sua vittoria dei Campionati italiani junior. Si tratta, quindi, di un ulteriore record nazionale raggiunto dall’Ice Club Torino.

Ottimo debutto nella categoria senior per il campione italiano junior in carica Raffaele Zich, allenato da Renata Lazzaroni e Edoardo De Bernardis che ha raggiunto il suo personal best 183.26. Raffaele si è classificato al secondo posto alle spalle del campione Italiano assoluto senior Daniel Grassl.

Medaglia d’oro per Nikita Dossena (Ice Club Torino) nella categoria Advanced Novice.

Argento nella categoria junior maschile per Giorgio Rossetti che si allena con l’Ice Club Torino presso la sede dello Stadio Olimpico di Pinerolo.

Ottimi risultati anche per Giulia Barucchi, Annalisa Ursino, Micol Panepucci, Victoria Nobile e Aiden Buttiero.

“Sono molto soddisfatta dei risultati che hanno raggiunto i miei atleti in questa prima competizione stagionale. Siamo il club che presentato il maggior numero di pattinatori di fascia elite in questa competizione. Per questo mi complimento con tutto il mio team che forma gli atleti fin dai primi passi” commenta la Presidente dell’Ice Club Torino Claudia Masoero.

“Siamo anche molto felici e motivati – prosegue la Masoero – perchè dopo due anni di pandemia possiamo riprendere la nostra attività anche con i corsi di base per tutti i livelli presso impianti bellissimi ereditati dalle Olimpiadi del 2006 sia al Tazzoli di Torino che a Pinerolo’’.

L’Ice Club Torino Asd, la società piemontese che, negli ultimi anni, si è maggiormente distinta, rappresentando con i suoi pattinatori l’Italia in molte gare nazionali e internazionali, ha, infatti, da poche settimane, iniziato ai corsi per la nuova stagione presso le piste olimpiche del Pala Tazzoli di Torino e del Pala Olimpico di Pinerolo.

Il club torinese, guidato da Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis, vanta uno staff tecnico di alto livello con esperienza internazionale. La società si occupa di promuovere il pattinaggio in Piemonte e in Italia e si dedica all’insegnamento delle specialità di singolo femminile e maschile.

Reale Mutua Basket Torino – Urania Milano 88 – 70: una buona partita

Finalmente Torino gioca una veramente buona partita e porta a casa un po’ di consapevolezza nei propri mezzi.

Vince e convince contro una squadra sicuramente non “top” ma giocando con sicurezza e senza patemi.

Un secondo tempo dominato alla grande a partire dall’inizio del terzo quarto e non più messo in discussione fino alla fine.

Torino ha un quintetto base più un giocatore, questo è sicuro.  Potrebbe essere questo il solo vero limite nel lungo periodo ma, al momento, dopo tante cose discutibili viste in queste settimane,  godiamoci l’istante.

Torino comincia a far vedere buone cose dall’amalgama nuovo di cinque giocatori che messi insieme possono sicuramente valere il quintetto dell’altr’anno, pur se in modo diverso.

Davon Scott è un buon pivot che per dimensioni e stazza potrebbe giocare in serie superiori,  ma per il tiro anche in serie minori… nella media può giocare molto bene in A2 e se migliora la confidenza con il canestro può divenire importante.

Aristide Landi si dà da fare e alterna buone giocate con momenti anonimi ma potrà essere fondamentale in futuro.

Alibegovic è sempre il capitano e gioca bene con ottimi momenti di tiro anche se non è ancora al massimo.

Niccolò De Vico si rivela quello che già si sapeva: un buon giocatore in A1 e un lusso in A2. Gioca bene e in maniera decisa.

Toscano continua a tirare la carretta e impegnandosi risulta decisivo per le sorti dell’incontro.

Infine Trey Davies: secondo il mio personalissimo parere sarà l’atleta decisivo per le sorti di Torino. “Piccolo”, imprevedibile e intelligente: se comincia a prendere in mano la squadra e confidenza con il tiro da 3 la Reale Mutua diverrà una squadra veramente degna di questo nome.

Torino ha giocato bene, difeso bene e ha vinto bene. Sono contento di esprimere finalmente un parere positivo su questa squadra che sembra anche atleticamente ben predisposta.

Il timore è che dopo questi 6 non c’è nulla o quasi, anche se, a dire il vero, per la prima volta Giordano Pagani si esprime bene con 8 punti e una discreta prova di carattere e quindi speriamo in bene che possa proseguire. Il resto al momento è buio pesto. Ma cominciamo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Torino gioca bene, meglio dell’altr’anno ed alcune giocate spettacolari appaiono al parco Ruffini.

Domani, però,  è un altro giorno…

Paolo Michieletto

Slow Wine 2022: «La guida che ha rivoluzionato il mondo del vino»

Ecco i premi speciali: alla toscana Elisabetta Fagiuoli il premio alla carriera, al friulano Federico Stroppolatini quello al giovane vignaiolo, e alla famiglia Ceretto di Alba quello per la viticoltura sostenibile
 
Su media.slowfood.it le foto della presentazione e la cover di Slow Wine 2022

«Dopo l’edizione straordinaria del 2020 in cui abbiamo realizzato la nostra guida senza poter visitare le vigne e le cantine siamo tornati a una certa normalità, facendo però tesoro di quanto abbiamo imparato durante la pandemia. E così accanto al ritorno delle visite in azienda, realizzate grazie alla straordinaria rete di oltre 200 collaboratori sparsi in tutta Italia, e alle Chiocciole assegnate alle migliori cantine secondo Slow Food arriva la novità dei video: 485 contributi realizzati dagli stessi collaboratori su altrettante cantine, un terzo delle aziende recensite, accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode, che consentono di vedere il produttore mentre lavora nella sua vigna, di ascoltarne le parole, di capire quale carattere ha trasmesso ai suoi vini» raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori di Slow Wine, la guida alle migliori cantine italiane secondo Slow Food.

 

La 12 esima edizione è stata presentata nell’ambito della Milano Wine Week ed è disponibile in tutte le librerie dal 13 ottobre e online sullo store di Slow Food Editore

Per la realizzazione dei video sono stati accolti i suggerimenti di due collaboratori della guida, i giornalisti e autori televisivi Marcello Masi e Rocco Tolfa, che hanno realizzato veri e propri tutorial: «Non abbiamo avuto dubbi nel partecipare a questa avventura perché condividiamo lo spirito di Slow Food e il modo di lavorare di Slow Wine, soprattutto la scelta di mandare i collaboratori nelle aziende, perché il valore di un vino non è dato solo dai sentori, un vino nasce dal territorio e rappresenta l’essenza del produttore. Questo aspetto fino a ora era un privilegio della televisione e invece questa novità fa svecchiare le guide cartacee e fa invecchiare tutto il resto».

Clicca qui per vedere il trailer dei video realizzati per la guida Slow Wine 2022.

Ma Slow Wine non è solamente una guida, è un progetto di racconto e promozione a tutto tondo. Innanzitutto, tra poco più di un mese ritorna lo Slow Wine Tour a partire da Monaco di Baviera, a inizio anno le tappe negli Stati Uniti e poi nell’autunno 2022 gli appuntamenti di Seoul e Tokyo, dopo un anno difficilissimo in cui non è stato possibile organizzare il tour. E poi le guide alle cantine degli Stati Uniti, in Cina e in Macedonia che estendono i principi di Slow Wine nel mondo.
«La storia del vino di Slow Food è stata caratterizzata da temi ancora oggi attualissimi – la sostenibilità ambientale, il paesaggio, la giustizia sociale – che ci chiamano tutti a essere protagonisti della Slow Wine Coalition, il futuro che stiamo costruendo intorno al Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto presentato a Bologna nel 2020» ricorda Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia. «Si tratta di un decalogo frutto del lavoro dei vignaioli a partire da Vigneron d’Europe, e porta con sé le loro istanze. La grande novità della Coalition è che il manifesto può essere condiviso da tutti: tecnici professionisti e appassionati per far sì che il mondo del vino operi una piccola rivoluzione, diventi una comunità in cui ognuno fa il proprio pezzo per andare nella direzione che abbiamo delineato».

«Il sogno di realizzare una grande rete di vitivinicoltori a livello internazionale si sta realizzando intorno alle tre anime di Slow Wine che si riconoscono nei valori della sostenibilità ambientale, della tutela del paesaggio e della giustizia sociale, e cioè i produttori – anche le cooperative e i conferitori di uve – gli appassionati di tutto il mondo e i professionisti che legano chi fa il vino e chi lo consuma. Aderire è semplicissimo, basta firmare il Manifesto realizzando eventi per celebrarne la partecipazione. L’incontro di tutti i partecipanti alla Slow Wine Coalition è a Bologna con la Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food dal 26 febbraio al 1 marzo. Si tratta di una vera e propria Terra Madre del vino, in cui i tre grandi temi del Manifesto saranno discussi durante gli incontri in agenda. E poi di un momento fieristico con mille produttori provenienti da tutto il mondo, grazie anche alla collaborazione con la Società Excellence rivolto sia al pubblico che ai professionisti».

 

Durante la presentazione sono stati consegnati i tre Premi Slow Wine.

Il premio al Giovane vignaiolo è stato consegnato da Edoardo Basset e Georgia Zuliani dell’azienda F.lli Perin a Federico Stroppolatini della cantina Stroppolatini di Cividale del Friuli con la seguente motivazione:

Federico Stroppolatini, che oggi ha 28 anni, a seguito della malattia del padre, nel 2015, abbandonò gli studi in ingegneria, caricandosi sulle spalle la gestione dell’azienda di famiglia. Quando ha ereditato la cantina si produceva perlopiù vino sfuso senza uno stile preciso e un indirizzo ambizioso; grazie a lui si è impressa una chiara svolta, in nome della sostenibilità e della qualità senza compromessi, con una particolare attenzione anche a vitigni meno conosciuti, come il tocai giallo. Seppur giovanissimo, Federico sta contribuendo alla crescita della viticoltura del Friuli Venezia Giulia animato da un entusiasmo e un coraggio fuori dal comune.

Alla famiglia Ceretto di Alba, Piemonte, presente a Milano con i cugini Alessandro e Roberta, è andato il premio per la Viticoltura sostenibile, consegnato da Daniela Ropolo, responsabile iniziative sostenibili CNH Industrial per FPT:

Dal 2010 la famiglia Ceretto, stimolata da un cambio generazionale perfettamente riuscito, ha assunto un preciso impegno volto al radicale mutamento delle tecniche agronomiche, convertendo gli oltre 100 ettari di vigneti di proprietà in regime biologico certificato, e dal 2018 in conduzione biodinamica. Questo sforzo così ingente è stato reso possibile dal costante confronto interno alla famiglia e da uno strenuo rispetto del territorio, tra i più celebri d’Italia. A questa scelta si accompagna la decisione di proseguire una vocazione consolidata in azienda: il rapporto con la cultura, oggi concretizzato in iniziative che – attraverso varie forme di espressione – sottolineano l’importanza di ritrovare l’equilibrio con la natura.

Il premio alla Carriera è stato consegnato da Lucio Berta, Head of Brand Communication and Social Media di Reale Mutua a Elisabetta Fagiuoli della cantina Montenidoli di San Gimignano:

Elisabetta Fagiuoli – che quest’anno festeggia le cinquanta vendemmie – ha segnato un prima e un dopo per la Vernaccia di San Gimignano e per la Toscana più in generale. Motore instancabile della promozione e valorizzazione del territorio, sempre fieramente controcorrente rispetto alle mode, è riuscita, grazie alla sua tenacia, a trasformare i suoi vini in grandissimi classici, imprescindibili per qualsiasi appassionato che si rispetti. Il tutto praticando un’agricoltura biologica certificata e un’enologia così poco interventista che usare il termine naturale fa un po’ sorridere, parlando di Elisabetta, che nel salotto di casa ha i nidi di rondine…

Alla presentazione hanno partecipato Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week, che ha sottolineato l’onore di ospitare all’evento milanese Slow Wine, e Luigi Terzago, presidente Fisar che ha evidenziato l’importanza della sostenibilità per il futuro vitivinicolo.

La presentazione di Slow Wine 2022 è stata resa possibile grazie agli Official Partner Reale Mutua, FPT e F.lli Perin; i Partner Tecnici Bormioli Rocco, Bormioli Luigi, BSD Liebherr e San Bernardo; in collaborazione con la MWW.

Grandi ritorni e novità di Slow Wine 2022: le visite in azienda e le Chiocciole

L’edizione 2022, che recensisce 1958 cantine, vede il ritorno di due delle principali caratteristiche della guida, sospese a causa della pandemia nel 2020.
Innanzitutto, la visita dei collaboratori alle cantine. Unica nel panorama delle guide al vino, infatti, Slow Wine non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia, visita i filari e le cantine delle aziende recensite. Uno sforzo grandissimo che pone la guida di Slow Food come un punto di riferimento di tutta l’enologia e di chi vuole conoscere questo straordinario mondo, in Italia e non solo.
A questo si aggiunga il ritorno del riconoscimento più identificativo della guida: le Chiocciole (tutti i premiati su Slowfood.it/slowine), ovvero il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food.
L’assegnazione del riconoscimento è stata sospesa nell’edizione del 2021 per via dell’impossibilità di effettuare le visite in azienda, rimarcando quindi il significato e il valore della Chiocciola stessa non come premio assegnato una volta per tutte ma come continua valutazione della qualità nei vini e nelle cantine. Ad aggiudicarsela quest’anno sono 218 cantine, tra cui compaiono 23 novità: un forte segnale di resistenza e solidità del settore, dopo un anno complicato come quello appena passato.
La regione che conta più chiocciole è il Piemonte, seguono la Toscana e il Veneto.

QR Code e video per visitare 485 aziende con gli occhi dei collaboratori

Se nel 2020 si è ovviato all’impossibilità di realizzare le visite in azienda grazie alle video interviste ai produttori, nel 2021 quella iniziale intuizione diventa un vero e proprio prodotto digitale permettendo al lettore di visitare virtualmente 485 aziende, grazie a video brevi (della lunghezza di 5/10 minuti) realizzati dai collaboratori durante la loro visita e scaricabili grazie ai QR Code pubblicati sulla guida stessa.

Tutti i numeri della guida

Oltre al massimo riconoscimento che è la Chiocciola, vi sono altri due premi attribuiti alle cantine: la Bottiglia (188 cantine), assegnata ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta (87), assegnata alle realtà che esprimono un buon rapporto qualità-prezzo in tutte le bottiglie prodotte.
Riconoscimenti speciali sono dedicati anche ai vini: ai migliori di ogni regione viene assegnato il titolo Top Wine, e tra questi si trovano i Vini Slow che, oltre ad avere una qualità eccellente, condensano valori legati a territorio, storia e ambiente, e i Vini Quotidiani, che garantiscono un’alta qualità entro i 12 euro. Degli oltre 27.000 vini degustati sono emersi 750 Top Wine, e tra questi 354 Vino Slow e 196 Vino Quotidiano.

La degusta

Economia: ottimismo per investimenti e produzione

120^ INDAGINE CONGIUNTURALE (4° TRIMESTRE 2021) 

Dopo quasi due anni di previsioni pesantemente negative, dovute in massima parte alla crisi economica innescata dalla pandemia, la quarta indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte riporta stime apparentemente ottimistiche.

 

Il saldo delle previsioni della produzione totale torna in terreno positivo, passando dal -27,65% al + 1,78%.

Anche per quanto concerne l’acquisizione di nuovi ordini, nel saldo prevalgono gli ottimisti: dal -42,57% al +1,04%.

Le stime di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese scendono dal 49,43% al 35,66%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 38,80% al 43,83%; quelle di carnet superiore ai tre mesi salgono dall’11,77% al 20,51% evidenziando una maggiore fiducia nella possibilità di commesse di lavorazione di medio e lungo periodo.

La negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni si riduce, passando dal -44,17% al -30,47%.

Le stime di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi salgono dal 7,77% al 13,22%; le ipotesi di investimenti per sostituzioni aumentano dal 12,29% al 16,49%; coloro che non prevedono investimenti scendono dal 79,94% al 70,29%.

Le proiezioni di regolarità negli incassi salgono dal 57,60% al 67,46%, mentre le previsioni di ritardi diminuiscono dal 41,94% al 31,20%.

In merito all’andamento occupazionale, il saldo, pur se ancora negativo, migliora fortemente, risalendo dal -21,83% al -3,87%.

Per quanto riguarda le previsioni di assunzione di apprendisti la negatività del saldo si riduce, passando dal -35,38% al -18,57%.

 

“Gli artigiani – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –credono nella ripartenza. Tuttavia queste previsioni rischiano di rimanere teoriche se non si superano il credit crunch, il costo esorbitante delle materie prime e i ritardi dei pagamenti della P.A., baratri messi sulla strada delle imprese che hanno ripreso a muovere timidamente i loro passi dopo il dramma del lockdown e dei dieci anni precedenti di recessione indotta. Per avviare la ripresa e far sì che le risorse derivanti dal PNRR non vengano utilizzate a meri fini emergenziali, ma di carattere strutturale per dare vita ad uno sviluppo economico durevole, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale”.

 

 “Sottolineo pertanto – conclude Felici – l’esigenza che il ruolo delle micro e piccole imprese, che rappresentano il 94% del tessuto produttivo del nostro Paese, venga pienamente valorizzato nell’attuazione del PNRR.  A tal fine occorre da un lato che il bonus/detrazioni (facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni) diventi strutturale, dall’altro la concreta riduzione della pressione fiscale, la reale semplificazione della burocrazia, l’agevolazione nell’accesso al credito, il sostegno all’innovazione, il miglioramento delle strutture materiali ed immateriali, la definizione di offerte formative mirate. Indispensabile è anche una riforma del mercato del lavoro che incentivi le assunzioni da parte delle imprese artigiane e consenta ai giovani nuovi sbocchi occupazionali”.

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato la quarta indagine trimestrale 2021 sulla base delle risposte ad un questionario telematico che ha coinvolto un campione di 2.250 imprese artigiane piemontesi selezionate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente rilevanti.

 

Scuola, Ruffino (CI): Non ci sono più scuse, Pnrr tuteli anche piccoli centri

“La parole del premier Draghi sugli interventi da fare per efficientare le nostre scuole attraverso il Pnrr fanno ben sperare”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

“Mi auguro- aggiunge- che questo processo parta da un serio aggiornamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica del Paese e da una nuova consapevolezza sul ruolo cruciale svolto dalle scuole in tante realtà distanti dai grandi centri urbani, come ad esempio nei piccoli Comuni di montagna: L’istruzione è un baluardo da tutelare e rafforzare anche in queste realtà, in netta controtendenza con un passato che ha visto chiudere e razionalizzare i plessi più piccoli”.

Per Ruffino poi “un piano esaustivo dovrà certamente portare ad un cambio di paradigma nella visione degli asili nido. Parliamo di strutture fondamentali che dovrebbero entrare a pieno titolo nei piani del ministero dell’Istruzione  come qualcosa di fondamentale e imprescindibile. In questo contesto i soldi del Recovery rappresentano una chiara opportunità  di svolta rispetto al passato e un vincolo per la politica: da oggi in poi, infatti, non ci saranno più pretesti o scuse se l’offerta scolastica rimarrà inadeguata”.

Si accascia e muore di infarto alla gara podistica

DAL PIEMONTE/ E’ morto nel Biellese un podista di 59 anni, colpito  da infarto dopo 17 chilometri di corsa:  era quasi al termine  della gara svoltasi a Veglio. Il runner si è sentito male a 4 chilometri dalla fine del percorso, lungo 21 in tutto. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Chieri, corsi gratuiti per avvicinare i bambini alla lettura

“Nati per leggere”. E dai pediatri “libri dono” ai nuovi nati

Si inizia lunedì 18 ottobre

Innamorarsi della lettura. Diffondere il piacere del leggere in famiglia, tutti insieme con le bimbe e  i bimbi, fin dai primi mesi di vita. E’ questo l’obiettivo di “Nati per leggere”, un progetto nazionale che si avvale della collaborazione tra bibliotecari, pediatri, operatori sanitari, educatori dei nidi ed insegnanti della scuola per l’infanzia, perché  “leggere con continuità con i propri bambini – sostengono i promotori – non solo favorisce lo sviluppo cognitivo, ma ha anche una straordinaria efficacia sulle relazioni affettive ed emozionali”. Progetto condiviso e colto appieno nelle sue motivazioni dalla “Biblioteca Civica” di Chieri che lo sosterrà e lo svilupperà insieme ai Comuni dell’Area sud-est dello “SBAM” (Sistema bibliotecario dell’area metropolitana), ovvero Andezeno, Cambiano, Pecetto, Pino Torinese, Pralormo e Riva presso Chieri, non solo riservando uno spazio ad hoc per più piccoli con una grande varietà di libri – dai primi per l’infanzia agli albi alle storie illustrate e ai silent book – ma mettendo a disposizione di bimbi ed accompagnatori “scatole itineranti NpL” nei nidi, nelle scuole per l’infanzia, negli studi pediatrici e nei presidi socio-sanitari. Non solo. Da questo mese di ottobre, infatti, prenderanno anche il via due corsi di formazione gratuiti rivolti a genitori, insegnanti, educatori, bibliotecari e a chiunque sia interessato alla promozione della lettura con i più piccoli.

L’illustratrice Romina Panero terrà il corso “Da una figura all’altra”, tre incontri (lunedì 111825 ottobre, sempre alle ore 17.30), alla scoperta dei più importanti illustratori per l’infanzia: Bruno Munari, Leo Lionni, Iela e Enzo Mari, Eric Carle, Maurice Sendak, Quentin Blake, Antony Browne, Roberto Innocenti, Katsumi Komagata, Hervé Tullet, Beatrice Alemagna, Massimiliano Tappari. Gli incontri si svolgeranno “on line”, su piattaforma Zoom.

Nel secondo corso, “L’albero della lettura. Le radici e il gesto”Anna Peiretti della “Fondazione Paideia” esplorerà l’equilibrio tra il gesto e la parola, soffermandosi su come fare agire la lettura con il corpo anche attraverso tecniche psicomotorie e sulla valorizzazione del gestuale nella progettazione di esperienze di “proto-lettura”. Gli incontri si svolgeranno in presenza nella sala conferenze della “Biblioteca” di Chieri (mercoledì 20 ottobre3 novembre17 novembredalle 17 alle 19).

Per partecipare ai corsi occorre iscriversi telefonando o inviando una mail alla “Biblioteca” di Chieri (011/9428400biblioteca@comune.chieri.to.it).

Promosso dalla Regione Piemonte e sostenuto dalla “Fondazione Compagnia San Paolo, “Nati per leggere” è un progetto “sul quale – dichiara Antonella Giordano, assessore alla Cultura del Comune di Chieri – i nostri comuni continuano a investire, nella convinzione che i primi anni di vita siano il periodo più importante, nel quale i bambini e le bambine costruiscono gran parte delle loro competenze, sviluppando i loro talenti”. Un ruolo centrale nello sviluppo dell’iniziativa sarà anche affidato ai pediatri del territorio “ che rappresentano -aggiunge la direttrice della Biblioteca di Chieri, Silvia Basso– interlocutori privilegiati sia per la fiducia che i genitori ripongono in loro come consulenti della salute dei propri figli, sia perché hanno modo di raggiungere le famiglie già nei primi mesi di vita dei bambini, garantendo la precocità dell’intervento sulla lettura”. Per questi motivi è stato loro affidato il compito di consegnare “libri dono” a tutti i nuovi nati, a nome della città. Ai bambini nati nel 2021, verrà donata una valigetta che contiene un libro (“Guarda che faccia!”) adeguato al loro primo anno di vita, proposte musicali per i piccoli e due libri per i genitori della collana “Nutrire la mente. Fin da piccoli”, curati dal “Centro per la Salute del Bambino”.

g.m.

Il razzismo nello sport

Fin da Olimpia 1896 (nella foto), anno della prima Olimpiade ed a seguire alla nascita delle paralimpiadi per disabili, molte persone hanno guardato allo sport per migliorare il nostro mondo e diffondere sani  principi come tolleranza, rispetto, uguaglianza e soprattutto integrazione.

Tantissime sono le storie individuali di uomini e donne, famosi e non, che grazie all’impegno agonistico hanno vinto vere e proprie battaglie personali. Ma da sempre c’è anche qualcuno che non la pensa così. Questo qualcuno può essere definito come razzista e possiamo affermare  che lo sport catalizzi su di sé il meglio e il peggio di questo scontro culturale ultracentenario. I razzisti presenti negli stadi di qualsiasi competizione vanno puniti con pene esemplari:
bisogna rendere più severe le regole e perseguire con maggiore rigore gli incidenti di natura razzista nello sport, sia sugli spalti che in campo,  bisogna saper intraprendere e portare avanti tante martellanti iniziative che sappiano esprimere la voglia di non abbassare la guardia nella battaglia contro questo grave problema che è anche e soprattutto una battaglia contro l’ignoranza che investe il mondo intero. Non solo razzismo contro gli atleti di colore ma si deve anche combattere i beceri cori contro i singoli atleti e le loro famiglie, di qualunque colore essi siano e provenienti da qualsiasi nazione del nostro mondo. bello ma spesso mancante di educazione civica.

Vincenzo Grassano