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“Miliardi di universi”, la realtà è un’astrazione

Dopo la grande installazione del 2007, dal 7 ottobre 2021 la Galleria Giorgio Persano presenta, nello spazio di Via Stampatori 4 – Torino, una nuova personale di Jan Dibbets dal titolo Miliardi di universi. Il percorso espositivo si costruisce attraverso grandi fotografie realizzate nell’ultimo decennio.

Nei NewColorStudies l’artista riprende alcuni dettagli di carrozzerie di automobili, che riflettono il paesaggio circostante, scattati in analogico per i suoi storici ColorStudies degli anni ’70, ingrandendone il negativo fino a ottenere immagini digitali monocromatiche. L’artista, ponendosi la domanda “Cosa succederebbe se togliessi all’immagine la sua struttura?”, con questo lavoro di sottrazione del dato di realtà – che non viene mai completamente perso – invita ad addentrarsi in nuove possibili astrazioni.

 

Lo stesso processo, ma portato all’estremo, vale anche per la serie B.O.U. Tutte le opere provengono da un negativo degli studi sul colore dei ColorStudies del 1976, diviso verticalmente in due parti. L’artista li ha ingranditi con un programma di elaborazione digitale, dando vita per errore a composizioni astratte di colori e forme, sottolineando il ruolo primario delle tecnologie nella rappresentazione di ciò che percepiamo.

 

Secondo Dibbets, infatti, “la realtà è un’astrazione”, tutto dipende dal come, dal modo in cui facciamo esperienza. La percezione è una vera e propria potenza trasformativa che interviene direttamente nella costruzione del mondo. Se non esiste una realtà oggettiva e universale, la fotografia non deve essere intesa come una rappresentazione documentaristica e neutrale, ma implicare sempre una dimensione creativa legata ai mezzi tecnici in uso in un determinato periodo storico. L’artista, citando il filosofo V. Flusser, afferma: “Queste virtualità sono praticamente inesauribili. Nessun fotografo può sperare di scattare tutte le fotografie possibili. L’immaginazione della macchina fotografica è più grande di quella che può avere un singolo fotografo o l’insieme di tutti i fotografi al mondo. È precisamente questa la sfida del fotografo”.

 

Sia nei lavori monocromatici NewColorStudies (2010-2014) sia nella serie B.O.U. (2019), la tematizzazione del passaggio dall’immagine analogica a quella digitale è centrale. Si tratta quindi di comprendere quali siano gli effetti percettivi di questa transizione e a che tipo di realtà ci diano accesso. Con queste opere, Jan Dibbets ci offre dunque la chiave per i miliardi di universi che si schiudono davanti a noi quando proviamo a guardare oltre quello che si vede.

 

 

Jan Dibbets (Weert, Olanda, 1941), vive e lavora ad Amsterdam e in Toscana.

Studia presso l’Accademia d’Arte di Tilburg ottenendo il Royal Grant for Painting nel 1965. Nel 1967 frequenta la St. Martins School of Art, Londra. Nel 1969 inizia a insegnare all’Atelier 63, Haarlem-De Ateliers, Amsterdam, dove continuerà fino al 1998. Nel 1972 è invitato a Documenta V, Kassel, alla quale parteciperà nuovamente nel 1977, e rappresenta l’Olanda nella 36esima edizione della Biennale di Venezia. Nel 1973-74 vive e lavora a Roma. Nel 1979 gli viene conferito il Premio Rembrandt dalla F.V.S. Foundation, Basel. Nel 1984 inizia a insegnare all’Accademia d’Arte di Düsseldorf, dove resterà fino al 2005. Nel 1995 riceve il premio Sikkens per il design delle vetrate per la cattedrale di Blois in Francia, presentate nel 2000. I suoi lavori sono esposti in numerosi musei e collezioni private di tutto il mondo, inclusi Stedelijk Museum Amsterdam, Miami Art Museum, Museum of Modern Art Oxford, Solomon R. Guggenheim Museum New York, Walker Art Center Minneapolis and Musée d’Art Moderne de la ville de Paris.

Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica del 39° Torino Film Festival a Monica Bellucci

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L’attrice al TFF presenta il suo nuovo film The girl in the fountain  e sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema

30 novembre – 1° dicembre 2021

 

La consegna del premio all’attrice avrà luogo martedì 30 novembre e sarà seguita dalla proiezione in anteprima mondiale del film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi e interpretato da Monica Bellucci, sulla leggendaria attrice Anita Ekberg, prodotto da Dugong Films con Eagle Pictures che lo distribuirà in sala. The girl in the fountain uscirà al cinema come film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.

“È per me una grande gioia ed emozione ricevere il Premio Stella della Mole”, dichiara Monica Bellucci“Ringrazio il presidente e il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano. Ringrazio Stefano Francia di Celle direttore del Torino Film Festival. Sono onorata che il film The girl in the fountain venga proiettato in prima mondiale a Torino, uno dei principali festival cinematografici in Italia, che apre le porte ad un nuovo tipo di cinema, attento alle innovazioni e ai giovani autori di tutto il mondo, nel rispetto della tradizione grazie alle retrospettive che offrono la visione di capolavori del passato. Vi ringrazio veramente di cuore”.

 

“Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica rappresenta tutta la storia cinematografica della nostra città, un omaggio alla tradizione vissuta nel presente con uno sguardo al futuro – sottolineano Enzo Ghigo Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. È un simbolo prezioso, ricco di significati, che speriamo sempre più rappresenti il proseguimento del nuovo corso per il Museo e il TFF. Siamo molto felici che a riceverlo sia Monica Bellucci, artista poliedrica, star del cinema e icona globale di bellezza”.

“È un grande piacere e un onore per me poter celebrare con il Premio Stella della Mole Monica Bellucci”, dichiara Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. “La sua lunga carriera è e sarà costellata da intuizioni, idee e personaggi destinati alla memoria collettiva eterna. Questo premio è un riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica”.

 

 

Mercoledì 1° dicembre 2021 Monica Bellucci sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove l’attrice converserà con il regista di The girl in the fountain Antongiulio Panizzi.

Dal 2020 simbolo e protagonista dell’immagine guida del TFF, la spettacolare Stella della mole a 12 punte è originale, universale, e celebra il suo impegno per l’innovazione, la diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la “culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo che vengono celebrati al festival.

Il Premio ha una componente tecnologica del tutto unica ed è realizzato in alluminio attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing, grazie alla collaborazione del Politecnico di Torino e del Competence Industry Manufacturing 4.0, il polo nazionale costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 importanti partner industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria 4.0.

MONICA BELLUCCI – Biografia

Monica Bellucci ha cominciato il suo percorso nel mondo dell’immagine come modella, catturando l’obiettivo dei più grandi fotografi, Helmut Newton, Peter Lindbergh, Richard Avedon, Steven Meisel, Michel Comte, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, solo per citarne alcuni. Ma il suo sogno fin da bambina era il cinema, il passaggio dalla moda al mondo cinematografico è avvenuto per mano di Dino Risi e Francis Ford Coppola. Nella sua carriera, fra l’Italia e la Francia, ha lavorato con Giuseppe Tornatore, Gabriele Muccino, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì, Marco Tullio Giordana, Maria Sole Tognazzi, Gaspard Noé, Bertrand Blier, Philippe Garrel, Alain Corneau, Alain Chabat, Guillaume Nicloux. Per il suo primo film francese L’Appartement (1996) di Gilles Mimouni è candidata al Cesar. Il film vince il BAFTA Award for Best Film Not in the English Language, questo riconoscimento apre a Monica la strada per il suo primo film americano Under Suspicion dove recita nel ruolo della moglie di Gene Hackman, e per la prima volta si ritrova al Festival di Cannes. Tornatore la chiama per Malèna, film italiano di successo mondiale. Comincia una vera carriera internazionale per Monica che lavora con registi del calibro dei Wachowski, Spike Lee, Terry Gilliam, Antoine Fuqua, Rebecca Miller, Mel Gibson, fra gli altri. Nel 2004 dà alla luce la sua prima figlia Deva e nel 2010 la sua seconda figlia Leonie.

Continua il suo percorso internazionale fra film a grosso budget e film indipendenti d’autore, come Rhino Season dell’iraniano Bahman Ghobadi e On the Milky Road di Emir Kusturica, che la vale il Nastro d’argento Europeo. Nel 2014 è a Cannes per presentare il film di Alice Rohrwacher Le Meraviglie, che riceve il Grand Prix Speciale della Giuria e nel 2015 gira Spectre di Sam Mendes nel ruolo di Lucia Sciarra, creando una rivoluzione nel mondo del cinema: per la prima volta un’attrice di cinquant’anni si ritrova fra le braccia di James Bond. Continua la sua carriera recitando in serie televisive americane come Mozart in the Jungle al fianco di Gael García Bernal e in Twin Peaks di David Lynch. Nel 2018 ha girato in Australia il film Necromancer, dei fratelli Kiah et Tristan Roche- Turner, in Francia la serie televisiva Dix pour cents e insieme a Sir. Ben Kingsley il film di spionaggio Spider in the Web, diretto dal regista israeliano Eran Riklis.

Monica Bellucci è stata per ben due volte madrina del Festival di Cannes, onore che prima di lei hanno avuto solo Jeanne Moreau e Isabelle Huppert. Nel 2017 ha ricevuto e accettato il prestigioso invito a diventare membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che assegna i Premi Oscar.

Monica ha sostenuto l’associazione AGOP che assiste i genitori di bambini malati di cancro e Paroles des femmes, in aiuto di donne e bambini. Attualmente fa parte dell’Associazione S.O.S. autisme che si occupa di bambini autistici.

 

Nel 2019 partecipa al lungometraggio diretto da Claude Lelouch Le plus belle annéè d’un vie e nel 2020 al film diretto da Kaouther Ben Hania The man who sold his skin, candidato all’oscar come miglior film straniero.

Nel 2021 la vedremo sul grande schermo in due progetti italiani: Siccità, il nuovo lungometraggio del regista Paolo Virzì, e La befana vien di notte 2 diretto da Paola Randi.

Sempre nel 2021 Monica è vincitrice del premio internazionale Flaiano alla carriera, e del David Speciale della 66esima edizione dei premi David di Donatello.

Dal 2020 inoltre inizia il suo percorso da produttrice con Musa, casa di produzione che apre a Parigi e con la quale partecipa alla realizzazione del docu-film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi, nel quale è anche protagonista, e del film-opera Gianni Schicchi diretto da Damiano Michieletto.

Monica sarà inoltre presente nell’action thriller Memory, al fianco di Liam Neeson e Guy Pearce, in uscita nel 2022, mentre prosegue il suo percorso internazionale la rappresentazione teatrale che la vede protagonista nel ruolo di Maria Callas diretta da Tom Volf Maria Callas: lettere e memorie.

THE GIRL IN THE FOUNTAIN

Correva l’anno 1960 quando le curve sinuose di un’attrice dalla bellezza dirompente, Anita Ekberg, sconvolgevano le acque di Fontana di Trevi e il mondo intero. Proprio in quella scena iconica de La Dolce Vita di Federico Fellini, la storia del cinema e la memoria collettiva ha cristallizzato la giunonica diva svedese. Ma persona e personaggio di un film non sono la stessa cosa e, per una vita, Anita si è battuta per dimostrarlo. The girl in the fountain è il racconto di un’attrice divorata dalla sua stessa icona attraverso la voce e la sensibilità di Monica Bellucci che con attenzione e delicatezza si mette alla ricerca di quel personaggio, per riscattarne la figura stereotipata della “ragazza nella fontana”.

Una conversazione verbale e visiva, un dialogo impossibile tra due donne e dive di epoche diverse con cui la Bellucci riscopre il percorso di una donna libera e indipendente, che ha pagato un prezzo per non voler sottostare a nessuno.

Cast & Credits

Regia: Antongiulio Panizzi

Scritto da: Paola Jacobbi e Camilla Paternò Con: Monica Bellucci

e la partecipazione straordinaria di: Roberto De Francesco, Stefania De Santis, Eric Alexander Dop: Alessandro Chiodo

Montaggio: Danilo Galli Musiche: Max Casacci

Prodotto da: Dugong Films e Eagle Pictures in co-produzione con Shoot&Post, in collaborazione con Musa, con il supporto di Regione Lazio – Lazio Cinema International

Tributo Aldo Brovarone: in versione dinamica le Lancia Gamma Coupé della Collezione di Andrea Levy

Martedì 12 ottobre, a un anno esatto dalla sua scomparsa, si terrà il Tributo Aldo Brovarone,
un viaggio che avrebbe dovuto vedere il Maestro protagonista e a bordo di una delle sue
creazioni preferite, la Lancia Gamma Coupé. Un viaggio che vedrà per la prima volta insieme in
versione dinamica le nove Lancia Gamma Coupé della Collezione di Andrea Levy in una sfilata
che partirà all’ombra della Sacra di San Michele e che arriverà al Museo Nazionale
dell’Automobile, passando per il centro di Rivoli.

Al volante delle nove Lancia Gamma Coupé ci saranno alcuni giornalisti che hanno voluto
rendere omaggio al genio del Maestro Aldo Brovarone. Un convoglio di amici di Brovarone, al
quale si aggiungeranno, lungo il cammino, anche altre vetture iconiche disegnate dal Maestro:
si uniranno alla parata Stola Dedica, prototipo realizzato sulla base della Fiat Barchetta, Ferrari
Dino 246 gts, Lancia Beta Spider, Ruf RKSpyder Studiotorino, Alfa Romeo Duetto, Peugeot 504
Coupé.

Il convoglio si fermerà nel centro di Rivoli, in piazza Martiri della Libertà, per un primo car
display. Ripartirà con destinazione Mauto, a Torino, dove si celebrerà un ricordo del Maestro
Aldo Brovarone in una serata organizzata grazie alla collaborazione del nipote Cesare
Brovarone, di Mariella Mengozzi, direttore del Mauto, e di Alfredo e Maria Paola Stola. Alla
celebrazione prenderanno parte istituzioni, colleghi, giornalisti e alcuni tra i più grandi designer
italiani che prenderanno a turno la parola per regalare aneddoti e ricordi del grande Maestro.
Le Lancia Gamma Coupé resteranno in esposizione per il pubblico fino al 24 ottobre in una
mostra chiamata Gamma e Colori, un colpo d’occhio di tutti i nove modelli, uno per ogni
combinazione cromatica: Bianco, Blu Lancia, Avorio, Nero, Rosso Nearco, Grigio chiaro
metallizzato, Marrone metallizzato, Azzurro chiaro metallizzato, Beige chiaro metallizzato. Tutti
i modelli della Collezione sono marcianti e funzionanti, restaurati grazie alla collaborazione di
Torino Heritage e di Domenico Totino.

Racconta Andrea Levy, proprietario della Collezione 777: “Quello che celebreremo è un Tributo
nato come una sorpresa che sarebbe piaciuta molto ad Aldo Brovarone, perché gli somigliava.
Sarà infatti una sfilata ricca di affetto e in grado di coinvolgere tutte le persone che lo hanno
incontrato e che hanno voluto aiutarci nell’organizzare questa giornata. Mi sarebbe piaciuto che
a guidare una delle mie Lancia Gamma Coupé fosse proprio Aldo Brovarone, ma sono sicuro che
gli farebbe piacere vedere quanti volti amici hanno scelto di celebrarlo sedendosi al volante di
una delle sue creazioni più amate”

Sottopasso Lingotto: dal 12 al 15 ottobre chiusura dalle 20 alle 7

Da martedì 12 a venerdì 15 ottobre il sottopasso Lingotto sarà chiuso al traffico in orario notturno, dalle ore 20 alle ore 7, in entrambe le direzioni e per tutta la sua lunghezza, per consentire alcuni lavori di completamento agli impianti del nuovo svincolo che darà accesso al grattacielo della Regione Piemonte.

Al termine dei lavori, sabato 16 ottobre alle ore 7, il sottopasso tornerà completamente percorribile.

Dal 18 ottobre terze dosi per over 60 e persone con elevata fragilità

Vista la circolare ministeriale di venerdì scorso, che allarga ai 60enni e 70enni e alle persone con elevata fragilità di età compresa tra 18 e 79 anni la possibilità di fare la terza dose del vaccino anti Covid, la Regione Piemonte si è già strutturata per dare immediato avvio a questa nuova fase, che in Piemonte inizierà lunedì 18 ottobre. Lo comunicano il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi della Regione Piemonte.

Come previsto dall’autorità sanitaria nazionale, tra la seconda dose e la terza devono essere passati almeno 6 mesi.

Over60

La platea potenziale per la terza dose degli over60 che hanno già concluso il primo ciclo vaccinale comprende in Piemonte 665.000 persone (esclusi gli over80, gli operatori sanitari, le persone con elevatà fragilità e ospiti e operatori di Rsa, per cui la campagna della terza dose è già in corso).
Si partirà dal 18 ottobre con le prime 6.400 persone che hanno già superato i 6 mesi dalla seconda dose. Per agevolare l’avvio immediato della somministrazione per questa categoria, da lunedì prossimo fino al 31 ottobre chi ha maturato i requisiti potrà presentarsi ad accesso diretto in uno degli hub vaccinali appositamente selezionati, il cui elenco verrà pubblicato sul sito della Regione Piemonte.
Da novembre, invece, aumentando considerevolmente la platea potenziale dei 60-70enni che possono ricevere la terza dose (148.500 a novembre, 252.000 a dicembre, 198.000 a gennaio e il restante suddiviso tra i mesi di febbraio, marzo e aprile), sarà possibile prenotare l’appuntamento per la dose aggiuntiva sul portale www.ilPiemontetivaccina.it


Persone con elevata fragilità

Le persone con elevata fragilità verranno convocate direttamente dalle aziende sanitarie regionali già da domani. Sono in tutto 168.000 persone (esclusi gli immunodepressi, che sono stati i primi a partire con la terza dose).

Anche in questo caso le convocazioni dovranno tenere conto del fatto che siano passati almeno 180 giorni tra seconda e terza dose. Questa platea, dunque, potrà ricevere la terza dose così scaglionata: 27.600 a ottobre, 106.000 a novembre, 18.500 a dicembre, 10.700 a gennaio e i restanti a seguire tra febbraio, marzo e aprile.

MODIFICA APPUNTAMENTO PER GLI OVER 80

Si ricorda agli over80 che hanno ricevuto l’sms di convocazione per la terza dose che è possibile, in caso di necessità, modificare la data dell’appuntamento accedendo alla propria sezione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Si è chiuso l’XI Congresso provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

Riceviamo e pubblichiamo

Si è chiuso l’XI Congresso provinciale di Rifondazione Comunista di Torino. Dopo dieci anni ininterrotti di direzione politica Ezio Locatelli ha comunicato la sua decisione di continuare il proprio impegno in altre forme.

“Gli anni di Torino sono stati gli anni più belli e intensi della mia vita politica, anni in cui abbiamo intessuto tante relazioni politiche, sociali, umane, anni di tante discussioni e iniziative che hanno costituito il nutrimento, la linfa vitale dello sviluppo del partito e del suo rapporto con le istanze sociali e di lotta. ”. Al congresso hanno partecipato più di 70 delegati in rappresentanza di quasi cinquecento iscritti. Molti gli interventi esterni di associazioni, sindacati, forze politiche. Tra questi Arci, Cgil, Fiom, Anpi, le forze che hanno fatto parte della coalizione di Angelo d’Orsi. Il professore Angelo d’Orsi, impossibilitato a partecipare, ha fatto pervenire un suo messaggio di saluto. Tra gli intervenuti quelli di Rosa Rinaldi a nome della segreteria nazionale Prc-Se, Paolo Ferrero vicepresidente della Sinistra Europea, il professore, nonché partigiano, Gastone Cottino che ha fatto un applauditissimo intervento di ringraziamento e saluto al segretario provinciale uscente. Il Congresso si è chiuso con un documento approvato all’unanimità di forte apprezzamento del lavoro svolto in questi anni. Nella parte relativa al ballottaggio elettorale di fine settimana il documento recita così:”non ci sono le condizioni per una nostra indicazione di voto in coerenza con quanto deciso a livello di forze di coalizione. Il che non significa il disconoscimento di chi pensa che, al ballottaggio, si debba andare a votare con l’idea di contrastare la destra fermo restando il nostro giudizio negativo sulle politiche del centrosinistra”. Il prossimo gruppo dirigente provinciale sarà formato previa consultazione, le cui modalità e tempi saranno decisi  in una prossima riunione del Comitato Politico Federale appena eletto dal Congresso.

Economia circolare, la Regione al fianco dei consorzi

PNRR e Economia circolare, pubblicati i decreti ministeriali. 

Un miliardo e mezzo di euro per realizzare nuovi impianti di gestione dei rifiuti o per ammodernare quelli esistenti e 600 milioni di euro per progetti di economia circolare per filiere industriali strategiche. Ammontano a più di due miliardi di euro, dunque, le risorse stanziate per tutto il territorio nazionale, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinate al capitolo “rifiuti”, uno dei grandi pilastri su cui poggia la transizione ecologica.

I decreti, firmati dal ministro Cingolani e già pubblicati sul sito del ministero, sono relativi all’approvazione dei criteri di selezione dei progetti che verranno presentati per i quali, entro il 14 ottobre, verranno pubblicati gli avvisi per la presentazione delle proposte progettuali.

Il bando sarà articolato su tre proposte di finanziamento: Linea A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Linea  B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata; Linea C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili. Al bando potranno accedere gli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) o, laddove questi non siano stati costituiti, i comuni.

L’assessore regionale all’Ambiente sottolinea come la Regione supporterà Consorzi e aziende in questo percorso nell’ottica dello sviluppo e del potenziamento dell’economia circolare, vero traino della transizione ecologica.

La Regione, dal canto suo, in attesa dei fondi del Piano nazionale, attraverso la misura Riparti Piemonte ha già stanziato 5 milioni di euro a favore dei Consorzi per l’attuazione di progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, alla riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e per potenziare il loro recupero nell’ottica dello sviluppo e del potenziamento dell’economia circolare.

Nel cuore di Torino la Chocolate Boutique di Re Giorgio

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Nasce a Torino  la prima Chocolate Boutique di Re Giorgio nel cuore di Torino, in via Pietro Micca 5.

Si tratta di un brand capace di unire la più alta espressionedell’arte cioccolatiera torinese con l’innovazione in un settore che richiede qualità e sapori sempre più ricercati.

Re Giorgio è  un brand nuovo garantito dalla forza della tradizione, rappresentata dal nome stesso di un re del cioccolato, Giorgio Peyrano, l’uomo che in sessant’anni ha scritto pagine importanti della storia del cioccolato d’autore a Torino, in Italia e nel mondo. Lui e sua moglie Bruna ripartono con questo progetto innovativo, nominando eredi due giovani maestri cioccolatieri piemontesi, Luca Zarcone e Cosimo Lanotte. Sono giovani, ma con una consolidata esperienza nel mondo del cioccolato d’autore e dell’alta pasticceria, maturata con una lunga gavetta presso la corte di Re Giorgio.

Dopo l’iniziale inaugurazione sabato 16 ottobre, domenica 17 la Chocolate Boutique sarà  aperta al pubblico, ai torinesi e agli amanti dell’eccellenza.

Ad unire queste due generazioni dell’arte cioccolatiera torinese sono un forte spirito d’intraprendenza, sostenuto dalla solidità di un importante gruppo societario, e la passione che guida Luca e Cosimo, che hanno riunito un team selezionato di artigiani del cioccolato d’autore, del gelato e dell’alta pasticceria.

Il laboratorio di produzione di Re Giorgio si trova a Carmagnola, dove ha anche sede il primo emporio per la vendita al pubblico. La Chocolate Boutique di via Pietro Micca sarà la prima a Torino, ma non l’unica in Italia. I prodotti di Re Giorgio, che attingono alle antiche ricette, classiche e segrete che hanno fatto di Giorgio Peyrano il re del cioccolato, saranno anche molto attenti alle aspettative di un mercato sempre più esigente e raffinato.

Mara Martellotta

“Il valore umano, patrimonio aziendale”

Le Risorse Umane protagoniste della conferenza “Il valore umano, patrimonio aziendale”  e del “Premio Banca di Caraglio”

 

Giovedì 14 ottobre ore 17.30 sala Don Ramazzina – Cittadella della Banca di Caraglio

L’incontro è organizzato dall’istituto di credito e dalla società Progesia

 

Giovedì 14 ottobre alle ore 17.30, presso la sala Don Ramazzina della cittadella della Banca di Caraglio in piazza della Cooperazione 1, avrà luogo la conferenza dal titolo “Il valore umano, patrimonio aziendale” organizzata dall’istituto di credito e da Progesia, società torinese specializzata in strategia di business, neuromarketing e pricing comportamentale. Oltre ai rappresentanti della Banca di Caraglio, all’incontro interverranno: Alberto Ferraris, professore associato all’Università di Torino (Dipartimento di Management), Antonella Moira Zabarino e Claudio Benedetto entrambi founder di Progesia e professori a contratto presso il Dipartimento di Management. Durante l’incontro sarà presentata la prima edizione del “Premio Banca di Caraglio” con cui l’istituto intende riconoscere concretamente l’impegno di alcune aziende del territorio che si sono particolarmente distinte nell’ambito delle politiche delle Risorse Umane.

 

“La Banca di Caraglio crede da sempre nel valore delle risorse umane come perno centrale per la crescita organizzativa e per la ripresa da questo periodo di incertezza e complessità dovuto alla pandemia” dichiara il presidente Livio Tomatis che aggiunge: “Pensiamo altresì che la formazione continua sia un elemento fondamentale per migliorare le performance e la motivazione del personale ed è per questo che intendiamo premiare le aziende che hanno deciso di puntare sulla crescita delle risorse umane con progetti innovativi, con lo scopo valorizzarle e sostenerle nel cambiamento”.

“Il progresso tecnologico è importante per la crescita delle imprese, ma sono le persone il vero motore dell’innovazione” spiega Antonella Moira Zabarino. “Dipendenti motivati e coinvolti creano esperienze migliori ai clienti, rendendoli più soddisfatti e fedeli, e possono rappresentare un vero vantaggio competitivo”.

“Nelle società del futuro saranno gli intangibles a fare la differenza” aggiunge Claudio Benedetto. “Mi riferisco principalmente a quel tipo di cultura organizzativa, senso di appartenenza e curiosità verso il nuovo che sono la base per una vera innovazione continua, una rivoluzione che rende le aziende più solide nel lungo periodo”.

Questo progetto si inserisce nel percorso di collaborazione tra la Banca di Caraglio e Progesia che proprio quest’anno, insieme alla Saa – School of Management dell’Università di Torino, hanno organizzato la prima edizione del master in “Risorse Umane e Customer Experience Management”. Il corso era rivolto a laureati (laurea di primo livello, laurea vecchio ordinamento, laurea magistrale, lauree straniere equipollenti) di ogni facoltà o dipartimento, manager, direttori e direttrici generali, direttori e direttrici commerciali e dipendenti con consolidata esperienza di lavoro che volevano apprendere lo studio e la progettazione di nuove soluzioni pensate per migliorare le interazioni tra brand e cliente, gestendo e coinvolgendo attivamente le Risorse Umane.

 

Per poter accedere all’evento del 14 ottobre è necessario prenotarsi contattando le filiali della banca ed essere in possesso di Green Pass e dei dispositivi di sicurezza, come da normativa vigente. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/617151 o scrivere a info@bancadicaraglio.it.

 

I conservatori in Piemonte, una rete musicale

É un progetto meditato esclusivamente per i giovani e la musica

L’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro è l’aspetto più delicato di ogni formazione e in special modo quella artistica.
Negli ultimi decenni, a causa di un frenetico susseguirsi di cambiamenti nel mondo delle imprese e del mercato in generale, i giovani intraprendono percorsi formativi sempre più costrittivi, con la speranza di un “sicuro” inserimento occupazionale, trascurando, a volte, la propria passione o le proprie attitudini.
Questa situazione, nelle menti delle nuove generazioni, può suscitare un sentimento di scoraggiamento, demotivando gli studenti e generando un meccanismo che, nel tempo, rischia di indebolire tutto il settore artistico e, ancor peggio, inaridire la parte spirituale ed emozionale della collettività.
Se è vero che in Italia, oggi, la formazione musicale è in grado di creare una popolazione di studenti e giovani diplomati con competenze realmente all’avanguardia, è altrettanto vero che il mercato musicale in sé resta poco aperto ai giovani musicisti.
Tutto questo, ora, è aggravato dalla violenta pandemia Covid – 19 che ha obbligato la società a difendersi “brutalmente”, attuando un’emergenza sanitaria che ha gravemente danneggiato lo spettacolo dal vivo, facendo disaffezionare soprattutto i giovani impegnati nella formazione artistica in generale.
Il nostro proposito, se l’andamento pandemico lo permetterà, sarà quello di costruire, con pragmatica metodologia, una rete di attività musicali, in tutto il territorio regionale, che sostengano e incoraggino i giovani musicisti, con l’ambizioso obiettivo di traghettarli dalla scuola al pubblico.
I valorosi Artisti di questo circuito saranno, infatti, proprio i giovani studenti che verranno accuratamente selezionati dalle Direzioni dei 4 Conservatori della Regione: Alessandria, Cuneo, Novara e Torino.

prof. Francesco Ronco, Direttore Artistico

 

La logistica

L’Associazione Culturale TORET ARTIST Tre Sei Zero, come da suo Statuto interno, considera l’attività sul territorio come parte fondamentale dei propri fini istituzionali oltre che un elemento di particolare rilievo per promuovere e sviluppare il talento di giovani Artisti emergenti.
L’Associazione intende potenziare tale attività grazie a un progetto di sua creazione denominato “I CONSERVATORI IN PIEMONTE”.
L’intento dell’iniziativa è quello di dare la possibilità ai giovani studenti di esibirsi in pubblico, attraverso la costruzione di una rete di eventi culturali in tutto il territorio regionale, realizzata in collaborazione con i Comuni e le Associazioni locali. L’ambizione è inoltre quella di coinvolgere soprattutto i paesi più piccoli della Regione e le scuole, al fine di diffondere una pratica concertistica di altissima qualità e accendere, anche in un pubblico giovane, l’interesse e la passione per la musica. Detta rete permetterà la circuitazione su tutto il territorio regionale di giovani Artisti selezionati dai 4 Conservatori della Regione, al suo interno.
L’Associazione, dunque, per comporre questo circuito, collaborerà con i 4 Conservatori della Regione, organizzando concerti di carattere solistico o cameristico, sul territorio regionale, con i giovani allievi dei Conservatori stessi.
L’Associazione curerà i rapporti con gli Enti esterni, definirà il calendario dei concerti e si occuperà di tutta la logistica organizzativa degli eventi in programma.
Le Direzioni dei Conservatori, in accordo con i Docenti delle classi di strumento, canto e musica da camera, selezioneranno i solisti e/o le formazioni musicali che prenderanno parte al progetto.
Le Direzioni e gli uffici stampa dei Conservatori lavoreranno in collaborazione con L’Associazione per creare il materiale necessario per la pubblicizzazione in loco del concerto, curando, allo stesso tempo, la comunicazione sul sito istituzionale e su tutti i social di riferimento.
Saranno selezionati non più di 12 gruppi (tre per Conservatorio) e le singole formazioni potranno avere un numero minimo di 1 e un massimo di 10 componenti.
L’attività sarà facoltativa e si svolgerà al di fuori dell’orario scolastico.
I programmi e gli organici proposti dovranno essere mantenuti e garantiti fino al termine della programmazione;
L’Associazione TORET ARTIST Tre Sei Zero sosterrà l’iniziativa fino a un massimo di 60 concerti a stagione (settembre – luglio), cercando di distribuire equamente il numero dei concerti tra i gruppi;
Ogni concerto sarà preceduto da un coinvolgente intervento a cura di un relatore, volto a narrare il percorso artistico di ogni giovane musicista e ad accompagnare l’ascoltatore lungo il percorso della contestualizzazione del programma musicale eseguito;
Tutti i concerti si svolgeranno nel totale rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti.

Gli obiettivi

Un progetto sperimentale, in quanto studiato ad hoc sul mondo della formazione artistica e musicale lavorando quindi sui professionisti del futuro, costituendo un circuito regionale delle attività musicali ideato e costruito attorno ad artisti che muovono i primi passi nel mercato musicale.
Offrire ai migliori studenti dei Conservatori, di ambo i sessi e con età media non superiore a 25 anni, un’esperienza artistica di grande efficacia, strettamente connessa con la programmazione dei Conservatori stessi. L’intento è di sviluppare il loro talento e il loro potenziale artistico attraverso l’esecuzione di concerti diffusi su tutto il territorio regionale.
Creare una sorta di “rampa di lancio” per i laureandi o appena laureati al fine di aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro.
Dare la possibilità ai giovani musicisti emergenti di orientare il proprio impegno verso il principale significato dello studio della Musica: trasmettere emozioni, attraverso le esecuzioni dal vivo.
Incoraggiare il giovane musicista allo studio di programmi musicali non necessariamente legati a quelli ministeriali, ampliando di conseguenza le proprie conoscenze e il proprio orizzonte artistico.
Incentivare gli studenti a suonare insieme, creando svariati ensemble cameristici, sensibilizzando i rapporti umani e imparando ad amalgamare il proprio talento e la propria sensibilità musicale con quella dei colleghi.
Permettere ai giovani musicisti di testare le proprie capacità di concentrazione, di memoria e verificare la propria emotività, esprimendosi di fronte ad un pubblico eterogeneo.
Dare la possibilità a molteplici Enti no profit della Regione di ospitare, all’interno delle proprie iniziative culturali e a costi accessibili, concerti di giovani musicisti emergenti, divenendo complici di un nobile e virtuoso meccanismo che favorisce e incrementa l’Arte e la Cultura in Regione.
Coinvolgere le scuole (Istruzione Secondaria – Istruzione Superiore) al fine di avvicinare e appassionare i giovani al mondo della musica: gli studenti che ascolteranno i concerti eseguiti da musicisti coetanei, genereranno un “passaparola” che aiuterà, nel tempo, a diffondere e difendere questa meravigliosa forma d’arte.
Coinvolgere, nelle stagioni future, alcuni importanti Conservatori europei, al fine di creare collaborazioni per concerti e Master Class mirate.