ilTorinese

Qualificazioni ai Mondiali Qatar 2022. Italia-Svizzera 1-1

Di Lorenzo pareggia, Jorginho sbaglia un rigore all’89’

Finisce in pareggio la partita tra Italia e Svizzera:elvetici in vantaggio con Widmer, poi pareggia Di Lorenzo. Nel finale, errore dal dischetto di Jorginho.Una nazionale italiana non perfetta fallisce,in parte, l’appuntamento con la vittoria e la qualificazione in anticipo verso i mondiali del 2022.Una stupenda cornice di tifo allo Stadio Olimpico di Roma, 40.000 tifosi (tutto esaurito, viste le ristrettezze dovute al Covid), non è bastata agli Azzurri di Roberto Mancini che pareggiano contro la Svizzera. Con questo risultato non cambia nulla in vetta al Gruppo C, ma l’1-1 favorisce la squadra di elvetica che in caso di arrivo a pari punti e con la stessa differenza reti,rimane davanti agli Azzurri proprio per il gol segnato stasera.All’andata la partita finì 0-0.

Enzo Grassano

Nitto ATP Finals di Tennis. Alla Nuvola tra degustazioni, colazioni, cene e spettacoli

LAVAZZA EXPERIENCE


ALLA CENTRALE DI NUVOLA LAVAZZA UNA SETTIMANA DI EVENTI PER LE NITTO ATP FINALS 2021

Dal 14 al 21 novembre, La Centrale della Nuvola Lavazza ospiterà un palinsesto di eventi organizzato da To Be in occasione delle Nitto ATP Finals di Tennis. Tra degustazioni, colazioni, pranzi, cene e spettacoli, il pubblico potrà assistere ai match interagendo con giornalisti sportivi, produttori enogastronomici, bartender e grandi chef.

Torino 10 novembre 2021 – Un fitto programma di eventi in una delle location più suggestive e rappresentative di Torino, dove la cultura del buono e del bello è da sempre protagonista: questa la proposta di To Be, che in collaborazione con la Centrale di Nuvola Lavazza permetterà al pubblico di vivere la settimana delle Nitto ATP Finals a 360°. Il format prevede entertainment tematico con appuntamenti distribuiti nell’arco della giornata per l’intera settimana, e Finals Experience, eventi serali esperienziali, concepiti attorno all’enogastronomia d’eccellenza e alle sue declinazioni.

«Il palinsesto di eventi che abbiamo studiato per la settimana delle Nitto ATP Finals 2021 – dice Edoardo Gatti, owner di To Be – è un’occasione unica per valorizzare Torino e fare sistema. Il settore degli eventi è stato uno tra i più colpiti dallo stato di emergenza, quindi poter organizzare 8 appuntamenti, usando le precauzioni necessarie a garantire la massima sicurezza, è un segnale di speranza per tutti coloro che lavorano nel settore. Tra chef, ristoratori, produttori, fotografi, videomaker, tecnici audio e luci, camerieri, sommelier, hostess e steward, i professionisti coinvolti saranno più di 200 in appena 8 giorni. Torino riparte.»

Si parte al mattino con La Colazione dei Campioni & Live Show, un servizio di prima “colazione italiana” nel rispetto di tutti i riti, accompagnati da una serie di workshop curati dal Training Center Lavazza con una rosa di ospiti.
Un rito quella della colazione italiana, che assume notoriamente connotati locali, espressi in questa sede da abbinamenti regionali e raccontati dalle specialità proposte e dai personaggi che si alterneranno sul palco. A chiudere il programma settimanale, sabato 20 in occasione della semifinale, l’appuntamento è con Massimiliano Prete, lo chef napoletano di Sesto Gusto e guru dei lievitati, che da qui rivisita le abitudini della prima colazione; domenica 21, la colazione della finale invece, si ispira alla gastronomia francese con Gian Piero Vivalda, chef dell’Antica Corona Reale.
All’interno della Espresso «Living» Room, nel pomeriggio, gli ospiti potranno assistere alla diretta delle gare gustando una originale food experience ispirata alla ‘merenda sinoira’ torinese.

A questo programma fisso settimanale si aggiunge Finals Experience, costituito da appuntamenti esperienziali attorno al cibo, al territorio e alle sue eccellenze.

«To Be – dice Pier Luigi Rosito, founder – nasce nel 2009 – e da allora si è specializzata nella creazione di format gastronomici di successo, che grazie al coinvolgimento di grandi chef e grandi produttori accendono i riflettori sulle eccellenze del nostro territorio. L’opportunità di poterli presentare alla Nuvola Lavazza in occasione delle Nitto ATP Finals 2021 è una sfida che abbiamo raccolto con entusiasmo e che pensiamo potrà arricchire ulteriormente una settimana che proietterà Torino sul palcoscenico del grande sport internazionale

Domenica 14 si parte con la cena di gala “Menu a Dieci Mani”, durante la quale verranno serviti cinque piatti, ciascuno preparato da uno chef stellato e ciascuno abbinato a un grande vino del territorio. La brigata di stelle scelta per quest’occasione sarà formata da MATIAS PERDOMO, Contraste Milano, che preparerà “Donuts alla bolognese”; MAURILIO GAROLA, La Ciau del Tornavento, che preparerà Tartare di ricciola e avocado; CHRISTIAN & MANUEL COSTARDI, Costardi Bros, che prepareranno Carnaroli, Grana Padano, polvere dì Kafa e riduzione di birra; MARCELLO TRENTINI, Magorabin, che preparerà Guancia, Ras el Hanut e nocciole; infine, FABRIZIO TESSE, Carignano, che preparerà Trota marinata, seirass al bergamotto, nocciola IGP Piemonte. A chiudere, il dolce del Pastry Chef FABRIZIO RACCA.

Lunedì 15 va in scena il meglio della miscelazione con “Mix Contest”, nella sua unica e spettacolare tappa 2021: la battle vedrà sfidarsi i più importanti protagonisti della mixology torinese, che verranno giudicati sia dal pubblico votante, sia da una giuria di professionisti del settore. Ogni bartender sarà affiancato da un guest proveniente dal mondo della miscelazione nazionale e selezionato dalle più importante industries di beverage mondiale: MARTINI, VELIER, ONESTIGROUP, RINALDI 1957, COCCHI, GANCIA, RUSSIAN SPIRITS, COMPAGNIA DEI CARAIBI, STOCK, THE FAMOUS GROUSE, TEQUILA CORRALEJO, MOLINARI. I cocktail bar che parteciperanno alla battle sono: AFFINI, BARZ8, CIVICO1, DASH, INSIDE, D.ONE, EDIT, LA DROGHERIA, OTIUM, POUT POURRI, PIANO35 e PORT ROYALE.

Dal meglio della miscelazione al meglio del cibo da strada: “FUUD”, previsto martedì 16, raccoglierà dieci tra i migliori street-food della città, per una grande festa tutta da mangiare. Il pubblico potrà passeggiare tra gli stand dai quali verranno servite specialità tipiche da ogni parte del mondo, accompagnate da vini e cocktail che creeranno un connubio perfetto con il cibo.

Per non deludere gli amanti delle cene musicali, mercoledì 17 andrà in scena uno dei format più famosi di “Cipollini&Friends”, una cena placée in cui l’enogastronomia si unirà alla musica per un’esperienza sensoriale completa.

Street-Food e Alta Cucina diventeranno sinonimi durante “Degustando”, l’evento di giovedì 18 novembre. Il format coinvolgerà dieci Chef – tra cui diversi stellati Michelin – che per una sera cucineranno e serviranno al pubblico i loro piatti in formato tapas. L’evento sarà un vero e proprio itinerario del gusto, che si svolgerà tra piatti degli chef, eccellenze gastronomiche di produttori del territorio, grandi vini e cocktail.

Gli chef che parteciperanno all’edizione speciale di Degustando per la Lavazza Experience saranno: CLAUDIO VICINA, Casa Vicina (1 Stella Michelin); EMIN HAZIRI, Cannavacciuolo Bistrot (1 Stella Michelin); FRANCESCO OBERTO, Da Francesco (1 Stella Michelin); STEFANO SFORZA, Opera; CARMELO DAMIANO, Giudice; LORENZO CAREGGIO, EraGoffi; CHRISTIAN MANDURA, Unforgettable; LUCA ANDRÈ, The Soul Kitchen; FABIO MONTANA, Osteria Bacalhau; GABRIELE TORRETTO & MAJCOL LAPI, La Valle.

E, a proposito di grandi vini, immancabile la serata di degustazione, durante la quale i migliori produttori vitivinicoli del territorio si riuniranno per permettere al pubblico di degustare i propri prodotti. In questo caso, il format è “Nebbiolo è Barolo”, e a partecipare saranno i migliori produttori di Nebbiolo del territorio, che proporranno le diverse declinazioni del vitigno più famoso del Piemonte.

Degustazioni guidate, approfondimenti e accompagnamento gastronomico saranno protagonisti della serata. Tra i produttori che parteciperanno: MARCHESI DI BAROLO; DIEGO PRESSENDA; MARCO CAPRA; CHIONETTI; JOSETTA SAFFIRIO; CUVAGE; RICOSSA.

Sabato 20, spazio allo spettacolo con una Gala Dinner curata da Prince Experience, che porterà in tavola piatti gourmet preparati da grandi chef con l’accompagnamento di cantanti e artisti che coinvolgeranno il pubblico tra sapori e spettacolo.

La kermesse di eventi Lavazza Experience si chiude domenica 21 con una cena con spettacoli musicali e artistici, organizzata da Movement Culture.

Tutti gli eventi sono a numero chiuso – per maggiori informazioni e prenotazioni

www.lavazza-experience.it

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www.lavazza-experience.it

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Cyberbullismo e adolescenti in pandemia

Ieri sono stati presentati nella Sala Mario Allara dell’Università di Torino – in occasione del convegno “Secondo il mio punto di vista”. Bullismo e cyberbullismo esplorati con gli occhi degli adolescenti – i primi risultati della ricerca-intervento pilota sul tema, promossa da Consiglio regionale del Piemonte, Corecom Piemonte, Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e realizzata dalle Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale.

Sono state coinvolte nell’indagine 48 scuole piemontesi (tra istituti scolastici secondari di primo e di secondo grado e agenzie formative), per un totale di 56 classi in 8 province. Il campione è costituito da circa 1000 tra studenti e studentesse, 300 insegnanti e 100 rappresentanti del personale ATA. Il lavoro nasce dalla volontà, espressa nella legge regionale 5 del febbraio 2018 (Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo), di comprendere e monitorare la presenza di atti di prevaricazione che si possono manifestare anche online con conseguenze nella vita reale.

Per queste ragioni la ricerca si è proposta tre obiettivi principali:

1.     Raccogliere informazioni sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo secondo la prospettiva di tutti gli attori, ma principalmente dal punto di vista dei ragazzi e delle ragazze

2.     Stimolare la riflessione libera sull’argomento, sollecitando ogni adulto e ogni ragazzo e ragazza a indagare la propria opinione e la propria conoscenza di questi fenomeni

3.     Sollecitare i ragazzi e le ragazze a comporre delle proprie richieste da proporre agli amministratori  e agli educatori per trattare e contrastare il bullismo e il cyberbullismo

I risultati riportano le percezioni sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo dai diversi punti di vista interpellati (studenti e studentesse, insegnanti e personale ATA). La particolarità della ricerca consiste nell’aver messo a confronto i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nel periodo prepandemico con quelli del periodo pandemico del lockdown e delle prime riaperture.
Dall’analisi dei dati raccolti si conferma che i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sono molto complessi da definire, conoscere e interpretare e necessitano non soltanto dello sguardo degli adulti, ma anche dello sguardo di coloro che possono esserne direttamente coinvolti. A riprova di ciò si rilevano alcune discrasie tra la percezione del fenomeno secondo il punto di vista dei ragazzi e delle ragazze e quello degli adulti che si occupano di loro. Per esempio, gli studenti e le studentesse coinvolti/e nella ricerca hanno dichiarato che, a loro avviso, con la ripresa delle attività in presenza sarebbero diminuite le aggressioni fisiche. Gli adulti, viceversa, non hanno manifestato una percezione analoga.
Gli episodi di bullismo e cyberbullismo osservati dai ragazzi e dalle ragazze sarebbero, per quanto riguarda le aggressioni fisiche, diminuiti tra prima del lockdown (20,4%) e l’attuale anno scolastico (15,6%). Un calo che non sarebbe stato percepito dagli insegnanti, che ne segnalano una sostanziale stabilità; il dato sarebbe, infatti, rimasto invariato tra il periodo prima del lockdown (23,6%) e l’attuale anno scolastico (23%).
Viceversa, a proposito della prevaricazione online esistono importanti convergenze tra lo sguardo adulto e quello degli adolescenti: infatti, nonostante l’utilizzo massiccio delle tecnologie online nel periodo pandemico, tra i ragazzi e le ragazze la percezione di condotte riconducibili al cyberbullismo pare essersi attenuata nella fase del rientro a scuola, pur rimanendo a livelli non trascurabili. Così la pensano anche i loro insegnanti.
I luoghi del bullismo, in base alle testimonianze degli studenti, sono – in ordine – la scuola, i social, le app di messaggistica, gli spazi fuori dalla scuola e la strada. Gli episodi subiti più ricorrenti, raccontati da chi, ragazzo o ragazza, ne è stato vittima, sono essere preso/a in giro o insultato/a per l’aspetto fisico, il modo di parlare e le opinioni: prima del lockdown (14,8% più volte al mese), durante il lockdown (8,7% più volte al mese), quest’anno scolastico (8,8% più volte al mese).

Per il consigliere Domenico Rossi (Pd), promotore della legge regionale del 2016, “oggi abbiamo una consapevolezza diversa e più completa del fenomeno, abbiamo affrontato una delle più grandi trasformazioni degli ultimi decenni, viviamo il nuovo habitat dell’infosfera, come ci spiega un grande studioso come Luciano Floridi. Gli strumenti previsti dalla legge – come il patentino – hanno funzionato e si sono diffusi, ma dobbiamo fare un passo in più e adeguare alcuni aspetti a un mondo in continua evoluzione”.
“Abbiamo portato a termine un lavoro significativo sulla tutela dei minori, la volontà di cambiamento e innovazione ora – dichiara Alessandro De Cillis, presidente Corecom Piemonte – ha un riferimento scientifico. 1000 studenti hanno partecipato alla ricerca attiva restituendo una cartina di tornasole utile e necessaria. La particolarità della ricerca consiste nell’aver messo a confronto i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nel periodo prepandemico con quelli del periodo pandemico del lockdown e delle prime riaperture evincendo anche una differente percezione del problema tra i ragazzi e il mondo degli adulti”.
“Poniamo l’accento sull’avanzamento delle tutele che conseguirà da questo lavoro, perché – spiega Gianluca Nargiso, vicepresidente Corecom Piemonte – rileva il fenomeno guardandolo “con gli occhi degli adolescenti”. È solo sposando questo angolo visuale che si potrà da un lato cogliere la perniciosità e le insidie delle fattispecie di cyberbullismo e dall’altro capire come fare per arginare e debellare queste devianze”.
“Sono particolarmente felice che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, sia stata portata a termine – precisa Ylenia Serra, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Piemonte – questa ambiziosa e innovativa ricerca che mira proprio a valorizzare e rafforzare la partecipazione diretta delle persone di minore età in una tematica così attuale e prioritaria per la loro crescita serena. Ci aiuterà a orientare meglio le nostre politiche di prevenzione e contrasto al fenomeno”.
“Discrasie e convergenze non devono stupire. Come già rilevato, i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo –sottolineano le curatrici della ricerca Anna Rosa FavrettoEmanuela TorreMaria Adelaide GallinaStefania Fucci e Tania Parisi – sono complessi da cogliere e da decodificare, risentono del contesto in cui si manifestano e, in ultima analisi, richiedono una pluralità di sguardi per essere colti”.

La storica pescheria si allarga e si reinventa nel nuovo format di “Casa Gallina”

 Torino, mercato di Porta Palazzo. La pescheria Gallina da quattro generazioni, dallo storico banco n.2 ,propone il pesce con la p maiuscola, di qualità e soprattutto fresco.

Ma sul motivo per il quale questa particolare pescheria è da sempre apprezzata dai tanti torinesi che  tutti i giorni vanno lì per acquistare e mangiare le prelibatezze del mare e che si reinventa in un format “ turistico”,  ce lo racconta il magico Mr Fish, alias Beppe Gallina.

“Il pescivendolo – racconta Beppe – non è solo colui che vende il pesce, ma ha il compito soprattutto di orientare il cliente nella scelta che più si allinea alle sue attuali esigenze e di consigliarlo, se necessario, anche sulle modalità di cottura, in considerazione anche delle varie intolleranze o allergie relativo al consumo del pesce : come tutti gli alimenti, ha bisogno di essere spiegato e raccontato. E i clienti si devono poter fidare “

La volontà di stare al passo coi tempi, ormai divenuti ristretti,  ha permesso alla pescheria di andare incontro al cliente che mentre facesse la spesa al mercato, potesse mangiare un piatto completo e veloce a base di pesce fresco, proveniente solo da mari italiani, o di acquistare un conetto di frittura e un trancio di focaccia da consumare nei vari tragitti per la spesa.

Sull’onda di queste premesse, si è creato il format di “ Casa Gallina”, un b&b inserito in un palazzo storico ed  in piena linea con il concetto dell’unione fra gastronomia e ricettività turistica. In via Fiocchetto 1, a fianco della pescheria, il turista potrà usufruire, per minimo 2 notti, di stanze moderne e affacciate direttamente sulla piazza del mercato. Nel prezzo consigliato è compreso o un pranzo o una cena in pescheria, con un accesso “ preferenziale” al ristorante rispetto al pubblico ordinario. Le camere, visibili e acquistabili sul circuito di Airbnb ( tel. 346 1876112) sono due e sono composte da una cucina abitabile, un bagno e una camera matrimoniale con la possibilità di aggiungere un divano letto.

“ Un piccolo personale contributo allo sviluppo del settore turistico torinese che è destinato ad ampliarsi sempre di più, con una formula gustosa e allettante in uno spazio, quello di Porta Palazzo, simbolo della Torino inclusiva “ conclude Gallina.

Chiara Vannini

Carmagnola in festa per san Martino

Con letteratura, musica, danze, antiquariato, fotografia e enogastronomia

 

14 novembre 2021 a Carmagnola (TO)

In vie e piazze del centro storico dalle ore 8 alle ore 18

www.comune.carmagnola.to.it  – Eventi gratuiti

 

 

Terza edizione della Festa legata alle tradizioni rurali del territorio con il mercato del libro Portici da Leggeremusica contemporanea con il Duo Tiziana e Pietro, musica, danza e letteratura della tradizione piemontese con Lj Danseur dël Pilon, la mostra fotografica “Visioni di Carmagnola” e la estemporanea di fotografia “S.Martino Photolife” nella Chiesa di San Filippo, la mostra di arte contemporanea “Compagni di Viaggio 2” a Palazzo Lomellini, il Mercantico dell’Antiquariato e tante specialità enogastronomiche della cucina tradizionale piemontese proposte da bar e ristoranti.

 

 

Domenica 14 novembre 2021 avrà luogo a Carmagnola la terza edizione della Festa di San Martino, un’iniziativa diffusa in tanti Comuni italiani e particolarmente legata alle più antiche tradizioni rurali del nostro Paese.

Presso le comunità contadine della Pianura Padana l’estate di San Martino segnava la scadenza annuale dei contratti agrari, coincidendo talvolta con i traslochi. Col mutare della società, la Festa di San Martino ha necessariamente assunto una valenza differente, fino a divenire il pretesto e l’occasione per ripensare ad alcune di quelle tradizioni destinate a scomparire oltre che nella pratica, pure nei ricordi.

 

Per celebrare questa festa antica, il Comune di Carmagnola propone una giornata con tante proposte di letteratura, musica, danze, antiquariato, fotografia e enogastronomia, da vivere soprattutto all’aperto nel bellissimo centro storico della città.

In relazione all’emergenza sanitaria, è previsto l’obbligo della mascherina, ci saranno ingressi contingentati, verrà richiesto di rispettare il distanziamento e la partecipazione sarà consentita esclusivamente ai soggetti muniti di certificazione verde Covid-19 che potrà essere verificata con controlli a campione.

 

Dalle ore 8:00 alle ore 17:30, via Valobra sarà animata dalle numerose librerie e case editrici partecipanti al mercato del libro “Portici da Leggere”, altre piazze e vie dai venditori e collezionisti dal “Mercantico dell’Antiquariato”mostra mercato dell’antiquariato e dell’hobbistica con articoli di antiquariato e oggettistica varia di qualità portati a Carmagnola da numerosi ambulanti specializzati.

 

Dalle ore 14:30 alle ore 17:00 l’atmosfera sarà anche allietata da performance di musica e danza.

In Piazza Manzoni è in programma il pomeriggio musicale “Ricordi in musica” con il duo Tiziana e Pietro, che proporrà un vasto repertorio che va dagli anni ’50 fino all’ultima dance, e in Piazza Sant’Agostino ci saranno musica, danza e letteratura della tradizione piemontese interpretare da Lj Danseur dël Pilon, gruppo folkloristico dell’associazione di promozione culturale Piemonte Cultura.

Il gruppo di ballo è composto da una dozzina di coppie e interpreta un repertorio che attinge dalle più tradizionali e caratteristiche danze storiche popolari provenienti dalle terre occitane del Piemonte e dalle terre franco-provenzali poste a cavallo tra il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Con costumi rigorosamente ispirati alla tradizione, dispongono di alcuni rari strumenti musicali: un paio di “Tascon” piemontesi (strumento “povero” a percussione nato originariamente come “attrezzo” agricolo per dividere i chicchi di grano dalla paglia), di una dozzina di “Lou bouque que sonne” in legno scolpito che servono per scandire il tempo e di un tamburo da parata piemontese con il fusto in ottone del primo ‘900.

 

Nella Chiesa di San Filippo i visitatori troveranno la mostra fotografica “Visioni di Carmagnola” e si svolgerà una la estemporanea di fotografia San Martino Photolife, organizzata dal Circolo Fotografico La Fonte, per immortalare i momenti più significativi di questa festosa domenica autunnale. Le iscrizioni sono aperte dalle ore 9 alle ore 11, le immagini devono essere consegnate entro le 15:30 e la premiazione avverrà alle 17:30.

 

A Palazzo Lomellini, dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30, sarà anche possibile visitare “Compagni di viaggio 2”, mostra collettiva organizzata dall’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini”

A cura di Elio Rabbione, la mostra propone un grande allestimento realizzato con le opere di oltre 50 artisti, pittori e scultori, tra i quali Corrado Alderucci, Raffaella Brusaglino, Isidoro Cottino, Xavier de Maistre, Germana Eucalipto, Mariarosa Gaude, Giancarlo Laurenti, Mario Mondino, Adelaide Scavino e Giacomo Sampieri.

 

La giornata di festa sarà anche una buona occasione per lasciarsi tentare dagli “Assaggi d’Autunno con tante eccellenti specialità tradizionali dell’enogastronomia locale appositamente preparate da alcuni ristoranti ed esercizi commerciali cittadini, specificatamente da Antica Trattoria Monviso, ristoranti San Filippo e Osto Bruma, pizzeria Le Palme, gastronomie da asporto Siamo Fritti e Dai Campi alla Tavola, gelateria-caffetteria Artigusto, caffetteria Garavella e bar Il Bistrò.

Alessandro Cammarata, Assessore alla Cultura del Comune di Carmagnola, illustra così le ragioni che hanno motivato la scelta di continuare a proporre questo evento:

“Riteniamo che sia molto importante preservare e trasmettere alle nuove generazioni le tradizioni del passato, dalle quali derivano il patrimonio culturale e i valori del nostro presente.

L’evento che organizziamo per questa ricorrenza assolve proprio a questo compito, combinando proposte legate ad usi e costumi antichi con altre che danno spazio ad espressioni artistiche e letterarie contemporanee.

 

Una bella giornata di festa che costituisce un’occasione di crescita e valorizzazione della nostra identità di comunità, oltre che di svago e divertimento di qualità”.

 

Quirinale, metodo Leone o metodo Cossiga?

Quasi tutti gli italiani – almeno quelli che seguono le vicende politiche, seppur distrattamente – sanno che quando si avvicina l’elezione del Presidente della Repubblica la politica italiana entra in grande fibrillazione e il tutto si trasforma in una sorta di film a puntate dove capita tutto e il contrario di tutto.

Certo, come diceva recentemente Guido Bodrato a proposito della politica italiana, c’è sempre la categoria “dell’imprevedibilità” che rende il tutto impercettibile e possibile. Ma, per fermarsi al capitolo Quirinale del prossimo febbraio, noi sappiamo che di fronte abbiamo due metodi, abbastanza consolidati e praticati nella storia politica italiana dal secondo dopoguerra in poi. E cioè, il “metodo Leone” o il “metodo Cossiga”. Ovvero, o il Presidente si elegge al primo colpo con un una reale e fattiva convergenza politica della stragrande maggioranza dei cosiddetti “grandi elettori” oppure è il frutto di estenuanti trattative che rischiano di ingenerare operazioni politiche al ribasso e dove, veramente, può capitare di tutto. Cioè un Presidente eletto dopo giorni e giorni di trattative, sotterfugi, imboscate, agguati parlamentari e tradimenti. Con tanti saluti alla trasparenza e a tutto ciò che caratterizza a contrassegna la “buona politica”.
Certo, non possiamo dimenticare, al riguardo, cosa è realmente capitato nel 2013 con il doppio malcostume legato alle vicende che hanno bocciato prima Franco Marini – clamoroso – e poi Romano Prodi. Un nutrito gruppo di mascalzoni ha cecchinato Marini nel segreto dell’urna dopo che la riunione dei grandi elettori al Capranichetta aveva votato e indicato a larga maggioranza uno dei più autorevoli fondatori del Pd come candidato unico al Quirinale. Mascalzoni che poi si sono anche vantati del gesto attraverso post pubblicati sui social o, addirittura, dicendolo in pubblico. Un malcostume e un cinismo difficilmente riscontrabili in altri momenti della storia parlamentare italiana. Il tutto, come ovvio, fatto in nome dell’onestà, della discontinuità e del cambiamento sposando integralmente i dogmi del populismo imperante in quella fase politica. Sul caso Prodi è inutile soffermarsi perchè in quella occasione furono meno i franchi tiratori – sempre, come ovvio in larga parte del Pd – ma addirittura non si votò nell’assemblea dei grandi elettori del centro sinistra perchè vinse l’applauso da curva sud. Comunque sia, una doppia beffa che ha sfregiato il ruolo della politica, ridotto il peso delle istituzioni democratiche e soprattutto la serietà e la credibilità del Pd.
Per tornare all’oggi, in attesa di quello che deciderà Draghi e anche di quello che sceglierà di fare l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che ha svolto il suo mandato con un alto senso delle istituzioni, con equilibrio e capacità di superare e risolvere problemi e nodi apparentemente inestricabili e con grande senso di responsabilità politica ed istituzionale – restano in piedi i due metodi indicati in partenza. Certo, per evitare voti a ripetizione e quel malcostume che ha caratterizzato la scorsa elezione a Capo dello Stato, occorrerà da un lato ridurre i candidati – uno per corrente del Pd sono eccessivi compresi i fondatori “onorari” – e, dall’altro, ricercare realmente una vera convergenza politica e parlamentare superando pregiudizi politici, pregiudiziali ideologiche e veti ad personam. Operazioni non facili perchè siamo ancora alle prese con partiti populisti e legati strutturalmente all’anti politica e alla demagogia – anche se adesso lo smentiscono comicamente e grottescamente – come quello di Grillo e di Conte che possono fare di tutto perchè appunto, come diceva in una celebre battuta Donat-Cattin nello scorso secolo, “sono capaci, capacissimi, capaci di tutto”.
Ecco perchè proprio da questo crocevia, seppur difficile, complesso e articolato, noi capiremo se la politica contemporanea conserva ancora qualche credibilità oppure se è ancora dominata dal populismo, dal trasformismo e dall’opportunismo politico e parlamentare. E questo ce lo diranno solo i fatti. Ovvero, se prevarrà il “metodo Cossiga” o se trionferà, ancora una volta, “il metodo Leone”.

Giorgio Merlo

MonferVINUM Enotrekking in Monferrato

Edizione 2021

Nel Monferrato, l’autunno è vino e tartufi … è un tempo da trascorrere slow immersi nell’osservazione dei mutevoli cromatismi e nei soavi suoni della natura … è l’occasione per camminare la bellezza del paesaggio vitato, raggiungere le cantine e degustare le migliori espressioni di una secolare tradizione enoica.
Il primo appuntamento autunnale di “MonferVINUM – Enotrekking in Monferrato”, promosso dalla Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, è previsto per la mattina di DOMENICA 14 NOVEMBRE a Murisengo (frazione Corteranzo), nell’ambito della prima domenica della 54ma Fiera Nazionale del Tartufo “Trifola d’Or”.

PROGRAMMA
Dove: CORTERANZO via Recinto 15 (Comune di Murisengo AL) Quando: DOMENICA 14 NOVEMBRE
Ritrovo: ore 10,00
Costo: euro 15,00 a partecipante (da corrispondere alla partenza)
Da cinque generazioni, la famiglia Calvo coltiva 18 ettari di vigneti che si allungano sui dolci pendii di Corteranzo, borgo antichissimo che risale all’epoca romana. Custodito, tra i filari dell’Azienda Agricola Isabella, il tempietto a forma di pagoda dedicato a San Luigi Gonzaga (1760), disegnato da Bernardo Vittone (scuola dello Juvarra). Nelle storiche cantine dei vignaioli Calvo, invece, è scavato un singolare esempio di Infernot, dove ancora oggi viene conservato il sapore della tradizione. E’ su questi crinali che Athos Gabriele Calvo e la sua famiglia esprimono l’antica passione, cura ed esperienza vitivinicola per produrre vini apprezzati a livello internazionale.

Degustazione
ARIANNA Monferrato Bianco 2019 ottenuto da uve Baratuciat, un’antica varietà a bacca bianca originaria della Val di Susa. Ha una maturazione tardiva per essere un bianco, ma ha
un’interessantissima acidità che lo mantiene fresco e bilanciato. La fermentazione avviene per il 75% circa in acciaio, mentre il 25% fermenta e affina in tonneau di acacia, che donano complessità al vino. I profumi ricordano fiori bianchi, miele e pere mature; in bocca è molto fresco e sapido.

BARBERA D’ASTI TRUCCONE 2019 è quello che consideriamo una Barbera “classica”, in cui prevalgono i frutti rossi e la ciliegia, sentori tipici di questa varietà. Le uve arrivano da vigne diverse
proprio per cercare di mantenere il più possibile l’equilibrio anche all’interno di annate che evidentemente hanno un decorso più complicato. La raccolta avviene a metà/fine settembre, la fermentazione in acciaio e la macerazione non eccessiva, per non sovra-estrarre ma mantenere il vino equilibrato. L’affinamento avviene poi in parte in cemento e in parte in vecchie botti grandi di rovere di Slavonia. Il colore è rosso rubino brillante, i profumi ricordano le ciliegie e il cuoio; in bocca è fresco e poco tannico. È un vino da tutti i giorni, che non ha paura di essere accompagnato a qualche piatto importante, ma che fa della bevibilità la sua miglior arma.
I vini si degusteranno in abbinamento a salami della Valcerrina

Info e prenotazioni
Fondaizone Ecomuseo della Pietra da Cantoni
via Barbano Dante, 30 – 15034 Cella Monte (AL) mob. 348 2211219
info@ecomuseopietracantoni.it – chebisa@virgilio.it

Vincenzo Buonaguro e Sèline in mostra alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia

Due artisti capaci di penetrare nel cuore dell’immagine fotografica, dal 17 al 27 novembre

È  dedicata a due artisti fotografici la mostra che la galleria d’arte Malinpensa by Telaccia ospita dal 17 al 27 novembre prossimo, Vincenzo  Buonaguro e Seline.

Vincenzo Buonaguro unisce nei suoi soggetti fotografici, quali quelli intitolati “Polvere di stelle”, “Giorno” e “Spirale”, la spontaneità  dell’immagine alla costante sperimentazione tecnica, unite all’esigenza di comunicare  allo spettatore una rappresentazione intrisa di significati e di sensibilità. L’artista  propone, infatti, un percorso fatto di messaggi provenienti dal mondo della natura e che invitano al suo rispetto, senza tralasciare i suoi veri valori, il tessuto poetico e il vissuto evocati da visioni cariche di simbolismo. Le sue opere fotografiche risultano ricche di fantasia e progettualità, capaci, al tempo stesso, di recuperare una dimensione di narrazione umana e emotiva con cui l’artista conquista il pubblico, invitandolo a scoprire sensazioni uniche. Il contrasto tra pieni e vuoti evidenzia un senso di movimento e tridimensionalità presente nella sua opera e capace di dimostrare una visione fotografica innovativa.

In alcuni lavori di Buonaguro il soggetto pare fuoriuscire dall’opera stessa, costituendo un’interessante modalità espressiva, senza eccessi nella composizione, ma in grado di dimostrare una graduale innovazione tecnica.

La seconda artista in mostra, Sèline  mostra un preciso linguaggio tecnico-stilistico, accompagnato da anni di ricerche e studi, che le hanno permesso di infondere nelle sue opere fotografiche una progressiva intensa spiritualità e abilità espressiva.

Ogni sua rappresentazione  diventa musicalità di immagini in cui il colore incisivo e ricco di vocazione onirica costituisce una forma di componente poetica e di chiarezza cromatica.

Gli alberi presenti nelle sue opere, padroni assoluti e imponenti, si impongono in tutta la loro essenza, vibranti di sentimento e di sensazioni in cui si identifica la loro anima.

L’artista rappresenta la natura che, a causa della manipolazione umana, si è  trasformata, divenendo espressione di un progressivo squilibrio ecologico e di sempre più  numerosi problemi ambientali; proprio la natura medesima diventa nelle sue opere strumento di narrazione attraverso una metafora, a tratti ricca di forza, a tratti vulnerabile. Nelle opere dell’artista emergono a volte dei toni del rosa, un colore che svolge una funzione altamente simbolica, che è quella di evidenziare la perdita della corteccia, paragonabile a quella degli esseri umani messi a nudo e privi di barriere difensive.

L’esplosione cromatica dei verdi brillanti, come nell’opera intitolata “Enigma”, e le loro dissolvenze coloristiche vengono utilizzate con grande effetto, unendosi a un uso della luce assolutamente sorprendente, capace di sprigionare dall’operaun’energia e una spinta vitali.

Nell’ultima serie  i toni di colore si fanno più pacati e caldi, rivelando, con le loro sfumature, contrasti chiaroscurali incisivi, una descrizione autonoma e una tecnica ricercata. La tecnica  su carta fotografica si alimenta di una notevole originalità visiva, in cui l’energia della natura è associata a una densa carica emozionale.

Mara Martellotta 

Galleria d’arte Malinpensa by Telaccia

Corso Inghilterra 51

Orario 10.30-12.30 ; 16-19 ( chiuso lunedì e festivi)

Tel 0115628220

www.latelaccia.it

Ringraziamento, la Giornata per la prima volta a Pinerolo

Il benvenuto a tutti gli agricoltori della Provincia di Torino

Per la prima volta la Giornata Provinciale del Ringraziamento si terrà a Pinerolo il 14 novembre: ritrovo alle ore 11 davanti alla Basilica di San Maurizio dove alle ore 11,30 la Santa Messa sarà presieduta da S.Ec.Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo. A seguire ci sarà la Benedizione degli agricoltori e dei mezzi agricoli e gli interventi delle autorità. Presso l’Hotel Cavalieri si terrà il tradizionale pranzo Coldiretti (presso le cui sedi di zona è possibile prenotarsi, ricordando la necessità del green pass). L’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, non può che ringraziare, insieme alla collaborazione della Parrocchia di San Maurizio, per la disponibilità la Coldiretti provinciale, nella persona del Presidente e Vice Presidente e del Direttore provinciale, l’ufficio stampa per la parte grafica, le sezioni pinerolesi, la segreteria territoriale di Pinerolo per aver reso possibile questo evento importante per rimarcare l’attenzione verso un mondo, quello agricolo, fondamentale per quell’ecologia integrale delineata da Papa Francesco nella “Laudato Si” e la cura e lo sviluppo stesso dei territori. Dal colle di San Maurizio si vuole dare a tutti gli agricoltori della Provincia di Torino che convergeranno, il più cordiale benvenuto ricordando le parole iniziali del Messaggio dei Vescovi italiani per la 71° Giornata Nazionale del Ringraziamento: “Quando lo sguardo dell’umanità si posa sulla creazione e il suo cuore trabocca di meraviglia per l’opera di Dio, la persona non può fare a meno di lodare il Signore per il dono degli animali, anzi la sua parola si intreccia con quella muta di tante creature viventi che accompagnano la nostra presenza sulla terra”

I mondi di Mario Lattes #1

Ritorna in presenza la mostra dedicata dalla “Fondazione Bottari Lattes” al’eclettico e prolifico artista torinese

Fino a fine gennaio

Monforte d’Alba (Cuneo)

Mostra travagliata come poche altre, quella dedicata alle “opere recuperate” di Mario Lattes – pittore, scrittore, editore e personaggio di spicco nel mondo culturale piemontese, e non solo, del secondo dopoguerra – dalla “Fondazione Bottari Lattes”, aperta per rendergli giusta memoria dalla moglie Caterina nel 2009, a Monforte d’Alba, in via Marconi 16 (tel. 0173/789282). Inaugurata online, causa emergenza sanitaria, il 22 dicembre dell’anno scorso, la rassegna é  stata aperta al pubblico, a seguito del passaggio del Piemonte in “zona gialla”, il 10 febbraio  e da lunedì primo marzo, di nuovo trainata dal passaggio della Regione in “zona arancio”, in visione web. E l’apri-chiudi non s’è fermato. Dal 4 novembre scorso, infatti la retrospettiva è ritornata ad aprire le porte al pubblico, pur  continuando a rimanere visitabile anche on line  sul sito www.fondazionebottarilattes.it , con una pagina di approfondimento sempre aggiornata con nuovi contenuti fotografici e video. In mostra, si diceva, le “opere recuperate” ovvero le “nuove acquisizioni” volte ad arricchire sempre più il patrimonio della collezione permanente. Preziose e “nuove” testimonianze di un dipingere inconfondibile nella suggestione di narrati che nascondono (e non è facile la decifrazione) i “mondi” più segreti e tormentati di Mario Lattes (1923-2001): dai suoi “soggetti onirici” alle “figure archetipe”  popolanti atmosfere surreali condivise da oggetti e presenze simboliche (la farfalla, la conchiglia, l’uovo, la mano) messe lì a far memoria dolorosa in un bagno profondo di risentito e amaro umorismo. Al pari delle sue “marionette” e dei suoi “alter ego” tutt’altro che giocosi e rassicuranti insieme alle nature morte con “cianfruscole” o cianfrusaglie che il pittore amava collezionare e agli studi di volti e personaggi dai  tratti scultorei ed essenziali nella geometrica astrazione delle forme. Una quarantina le opere esposte: dipinti figurativi, ma con valenze fortemente oniriche, dai tratti marcatamente espressionistici, realizzati da Lattes nell’arco temporale che va dal 1959 al 1990. Sono opere mai finora esposte, facenti parte delle nuove acquisizioni recuperate dal fondo di collezionisti privati per accedere al prezioso  patrimonio della pinacoteca a lui dedicata nelle sale espositive al primo e al secondo piano della “Fondazione”, accanto ai molti lavori già in essa presenti. Lavori che raccontano, nella quasi  totalità, il viaggio nei “mondi di Mario Lattes”, come recita il titolo dell’attuale rassegna con l’aggiunta di quell’ “# 1” , teso a connotarsi come prima tappa di una complessa esplorazione che verrà arricchita nel tempo attraverso ulteriori recuperi, resi disponibili al pubblico a più riprese. Articolata in quattro sezioni su progetto di Caterina Bottari Lattes, curata da Alice Pierobon con Chiara Agnello e accompagnata da un testo critico di Vincenzo Gatti, la mostra ci racconta, ancora una volta (ma ogni volta è sempre un cammino nuovo, inatteso e coinvolgente) il tormento,  gravante ma ampiamente accettabile, di dipinti che – al pari dei romanzi e racconti pubblicati da Lattes fra il 1959 ed il 1985- risentono delle vicende e delle ferite dell’anima derivate dal suo essere parte ben senbile e partecipe, sia pure nell’ottica di una laicità mai negata, di quel popolo ebraico vittima di un abominio storico senza pari, sul quale è impossibile calare la fronda dell’oblio. Nell’iter espositivo spiccano alcuni oli su carta intelata, come “Il cardinale” e “Il Re” del ’69, dove il segno anarchico e graffiante pare quasi voler irridere con sarcastico umorismo le immagini del potere; così come quelle “Marionette e manichino” del ’90 che raccontano non di squarci gioiosi legati all’infanzia ma di ricordi che “sono cicatrici di memoria” o come quella spettrale figura de “L’enfant et le sortilege” del ’67, incubo emergente da ragnatele di sogni ed emozioni che sono per Lattes eterne prigioni del cuore. Dice bene Vincenzo Gatti“L’accesso ai mondi di Lattes è insidioso. Occorre adeguarsi alle sue luci e alle sue ombre, intuire l’indefinito pur sapendo che esiste un lato oscuro che non potrà disvelarsi”.

La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Piemonte.

g.m.

Nelle foto

–         “Senza titolo”

–         “Il cardinale”, s. d.

–         “L’enfant et le sortilege”, 1967