Una grande folla ha partecipato oggi ai funerali di Laura Origliasso, a San Francesco al Campo, dove è stato disposto il lutto cittadino per la bambina di cinque anni morta lo scorso 16 settembre a causa della caduta di una freccia tricolore in volo dall’aeroporto di Caselle. Tra le autorità il ministro della Difesa, Guido Crosetto, diversi sindaci del territorio e di Torino, Stefano Lo Russo. La mamma Veronica e il fratellino di Laura, convalescenti dopo l’incidente, sono giunti in ambulanza e sono entrati in chiesa con il papà Paolo.
“PAROLE SU ISRAELE INTOLLERABILI, EVENTO AL SERMIG SIA ANNULLATO”
“Pensare che Patrick Zaki, dopo le parole intollerabili pronunciate su Israele, possa prendere parte a una serata collaterale del Salone del Libro di Torino lascia sinceramente sgomenti. Auspico che la Direzione del Salone, di concerto con il Sermig, decida di annullare l’evento: sarebbe una macchia indelebile per il nuovo corso editoriale”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia, in riferimento al primo appuntamento di “Aspettando il Salone”, previsto al Sermig il prossimo 17 ottobre.
“I tragici eventi in corso, riportati puntualmente e fedelmente dalle cronache internazionali, non ammettono ambiguità: c’è una linea sottile ma invalicabile tra la libertà di espressione e la libertà di odiare, e Patrick Zaki l’ha ampiamente superata. Nessuno può pensare di veicolare frasi e posizioni che strizzano l’occhio ai fondamentalisti islamici di Hamas. Quella di Zaki è una pugnalata al cuore di quell’occidente che gli ha restituito la libertà, spero provi almeno un briciolo di vergogna”.
Sen. Paola Ambr
Colpo grosso a Rivalta di Torino dove a un ambulante italiano di 64 anni sono stati rubati contanti e preziosi per un totale superiore ai 100 mila euro. I ladri sono entrati nella casa utilizzando una scala lasciata in giardino. I soldi erano nascosti semplicemente dentro ad alcuni vasetti.
Si è tenuto ieri l’incontro tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza del gruppo Stellantis di Mirafiori che è stato chiesto unitariamente dalle organizzazioni sindacali per fare il punto su Mirafiori e sulle prospettive future.
Gianni Mannori responsabile Fiom per Mirafiori dichiara: «E’ stato un incontro interlocutorio in cui la dirigenza ha riassunto i progetti che nel corso del tempo sono stati già annunciati per Mirafiori. Hanno quindi ribadito l’impegno sul progetto di economia circolare per avviare il recupero dei componenti motoristici e dei cambi delle vetture dismesse, il Green Campus con la ristrutturazione degli edifici in cui lavorano gli impiegati e il reparto testing delle batterie appena inaugurato. Per la Teksid di Carmagnola viene ribadito il progetto di costruire scatole metalliche per contenere le parti dei sistemi software delle vetture e delle coppe olio, anche se le criticità sono legate alla cessazione dei motori termici in cui la Teksid produce testate e basamenti. Sulla parte produttiva c’è la conferma dei modelli che sostituiranno le due Maserati provenienti dallo stabilimento di Grugliasco, che come è noto è stato dismesso, e la continuazione della produzione del Levante e della 500 elettrica. Alla luce del trend attuale è ormai praticamente certo che non si raggiungeranno le 100 mila 500 elettriche in programma nel 2023 anche a fronte dell’utilizzo della cassa integrazione in atto».
Edi Lazzi segretario generale della FIOM-CGIL di Torino dichiara: «Abbiamo apprezzato lo sforzo di sintesi eseguito dalla dirigenza locale nel comporre il puzzle degli interventi su Mirafiori. Resta il fatto che quello descritto rimane un contorno. Chi è onesto intellettualmente sa perfettamente che per rilanciare Mirafiori bisogna agire sul suo “core business”, ovvero le produzioni di autovetture. Ecco perché continueremo a chiedere nuovi modelli che peraltro devono essere accompagnati da assunzioni di giovani visto che fra non molto tantissimi degli addetti attuali andranno in pensione, con il rischio che lo stabilimento si spenga per consunzione. Da parte nostra non ci arrendiamo e continueremo a portare avanti le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori».
Secondo la Fim Cisl, dall’incontro territoriale di ieri ci si aspettava una maggior completezza. Il progetto Green Campus la cui conclusione è prevista nel 2025 per ospitare in un’area compatta tutte le attività di carattere impiegatizio e che ospiterà 10mila dipendenti; la circular economy che prevede la rigenerazione di componenti del motore con l’impiego di 200 lavoratori che dovrebbero diventare 500 nel 2025; la produzione del cambio integrato il cui inizio è previsto nel febbraio 2024 a cura di 500 lavoratori dedicato a tutti i modelli non elettrici di casa Stellantis nell’ambito della Joint ventures con Punch è un punto di forza nel periodo di transizione verso l’elettrico ma appare come una missione “a termine”. Per quanto riguarda il settore ricerca e sviluppo, l’azienda conferma la centralità di Torino. Per Teksid cosa accadrà in vista del 2030? E poi il polo produttivo: per il 2024 è prevista la produzione della 500E e delle Maserati G.T. eG.C. (sportive) oltre la Levante mentre escono di scena le berline Luxury Ghibli e quattroporte mentre la nuova berlina lusso del Tridente dovrebbe arrivare nel 2025.
“Abbiamo chiesto, affermano i sindacati, la definizione e la conferma della missione produttiva di Mirafiori, attendiamo una riposta chiara e rassicurante, riteniamo rischioso poggiare le siorti del polo produttivo sui modelli attualmente assegnati: servono numeri tali da giustificare uomini, mezzi, strutture”.
Ovviamente resta la preoccupazione di fondo, ovvero la transizione green e il conseguente ridimensionamento che impatterà sul mondo del lavoro.
LINEA ITALIA PIEMONTE
È successo uno degli scorsi pomeriggi in via Pietro Cossa a Torino alle 17 in pieno traffico. Un uomo con la moglie a bordo dell’auto ha chiamato i carabinieri di una pattuglia che ha incrociato per strada. Ha avvisato i militari che la donna stava per partorire. I carabinieri a sirene spiegate hanno scortato i due in ospedale dove la donna ha dato alla luce un bambino.
Eravamo immortali (e non lo sapevamo)
“Eravamo immortali” è il titolo dello splendido romanzo di Marco Cassardo, torinese doc trapiantato a Milano da parecchi anni, che ci trasmette quella “saudade”, sentimento simile alla nostalgia, una specie di malinconia per qualcosa che si è perso per sempre, che non tornerà più ma vive nella nostra memoria, in questo caso tutta sabauda, che ci pervade fino alle ossa.
La storia, tranne una parentesi dedicata alla campagna di Russia, si svolge a Torino attraversando gran parte del ‘900, e io vi ho ritrovato sensazioni, odori, personaggi e immagini di un mondo conosciuto da bambina, anni ‘70, quando si andava allo stadio a tifare per il Toro, in curva Maratona, faceva freddo allora, mi avvolgevo nella sciarpa granata e si sentiva nell’aria quell’odore indimenticabile di nebbia che non so descrivere.
Un’amicizia lunga una vita è quella che lega i due protagonisti, Steu e Nando, uniti dalla passione per il Toro, anche Cassardo è un vecchio cuore granata, per la bici, dall’agonismo ma divisi dal carattere e dalla politica.
Steu, personaggio ispirato in parte al papà dell’autore, è un comunista, partigiano e poi imprenditore, Nando, il più rozzo, è un fascistone, un anticonformista, un lupo solitario ma non si riesce a non volergli bene.
Si conoscono nel ‘39, durante una gara ciclistica sul Colle della Maddalena, Steu è uno dei favoriti, trova il senso della sua esistenza nel combattimento, nella sfida, Nando è l’underdog di oggi che vivrà molto più avanti negli anni una dimensione tragica.
Non sono uomini colti, dopo la guerra lavorano come operai in Fiat, Stefano si crea una propria cultura politica di sinistra , è un personaggio estremamente duro, Nando, fascista ma sensibile diventa caporeparto e le loro vite ci vengono abilmente raccontate dall’autore fino ad arrivare agli anni 2000, senza mai tralasciare l’idea della competizione sportiva ed ideologica che lega i protagonisti.
Consiglio a tutti la lettura di questa storia, in particolare a chi ha vissuto a Torino gli anni ‘70/‘80, a chi ha ricordi di freddi inverni, di nebbia sul Po e sulla collina, di tragedie come Superga , di gioie come lo scudetto nel 1976 con il mitico Gigi Radice, dei cortei degli operai in via Roma e dei modi di dire tutti torinesi.
L’augurio e’ che questo romanzo diventi un film o ancora meglio una serie per farci stare con Steu e Nando il più a lungo possibile, immersi in questo tuffo nel passato dove annegare dolcemente, avvolti dalla nostalgia che profuma di caldarroste e nebbia.
Grazie Marco, ero felice e non lo sapevo.
Didia Bargnani
Foliage all’Oasi Zegna
A cura di piemonteitalia.eu
Percorso ad anello: Bocchetto di Sessera – Bosco del Sorriso – Eremo di Santa Maria – Tagge Artignaga – Cascina Montuccia – Bocchetto di Sessera (cartelli marrone “Strada dell’Artignaga 16”)
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Il Consiglio regionale condanna unanimemente gli attacchi terroristici di Hamas contro la popolazione israeliana.
La convergenza, dopo un articolato dibattito, è stata trovata su un ordine del giorno ispirato dal Comitato Diritti Umani e Civili e illustrato da Sara Zambaia (Lega), vicepresidente del Comitato stesso.
Il documento esprime vicinanza alle vittime e condanna fermamente l’operato criminale del gruppo terroristico e dei gruppi ad esso collegati.
Ribadisce, inoltre, il categorico rifiuto della violenza come strumento di azione politica e impegna Giunta regionale e Comitato a sostenere iniziative di pace a favore del popolo israeliano e degli innocenti palestinesi.
L’Aula in precedenza ha approvato tre ordini del giorno a firma Alessandro Stecco (Lega), Domenico Rossi (Pd) e Sarah Disabato (M5s) contro tutte le forme di violenza e di condanna dell’aggressione subita da stud.enti e studentesse al Campus Einaudi dell’Università di Torino
Sarà denunciato per guida in stato di ebbrezza il giovane che è stato trovato ubriaco alla guida della sua vettura dagli agenti delle Volanti. La polizia ha visto l’auto procedere a zig zag in una via del centro di Biella. A bordo dell’abitacolo anche altri giovani.
Il conducente, visibilmente alterato dall’alcol è risultato positivo ai test etilometrici, con un tasso superiore al consentito. È così scattato il ritiro della patente di guida.
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