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Grande riscontro di pubblico per il Torino Jazz Festival

Torino, 30 aprile 2025 –Tjf  2025 ‘Libera la musica’, giunto quest’anno alla sua XIII edizione con la direzione artistica di Stefano Zenni, riconfermato dalla Fondazione per la Cultura di Torino in accordo con l’assessorato alla cultura della Città di Torino anche per le edizioni 2026 e 2027. Annunciate inoltre le date del Festival del prossimo anno, che si terrà dal 23 al 30 aprile 2026.

 

“Con questa edizione – dichiaral’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia – il Torino Jazz Festival conferma la sua capacità di attrarre un pubblico ampio e variegato e di far dialogare esperienze artistiche diverse, generazioni differenti, linguaggi molteplici. Con un programma diffuso in tutta la città, il Festival ha valorizzato spazi noti e meno noti, coinvolto quartieri differenti, istituzioni culturali, associazioni, operatori locali e migliaia di cittadini e visitatori. I risultati parlano di un lavoro condiviso, reso possibile grazie alla sinergia tra la Città, la Fondazione per la Cultura Torino, la direzione artistica, gli sponsor e le tante realtà che hanno collaborato alla realizzazione di questa manifestazione. Un ringraziamento particolare va a Stefano Zenni, riconfermato direttore artistico per le edizioni 2026 e 2027. La continuità della sua guida rappresenta una garanzia per la crescita futura del Torino Jazz Festival”.

 

Libera la musica era lo slogan di questa edizione del Festival e l’abbiamo liberata. Le tante produzioni originali, le esclusive, le proposte meno conosciute, i talk, il cinema, la poesia, i libri, la danza, la fotografia sono le forme in cui la musica ha preso il volo, liberando la creatività degli artisti che hanno partecipato con gioia al Festival, spesso con inattesi collegamenti reciproci: soprattutto con messaggi politici e di grande consapevolezza civile, in profonda sintonia con gli 80 anni della Liberazione e con la difesa dei grandi valori messi sotto attacco in questo momento storico. Si è ancor più liberato il pubblico, numeroso, partecipe, curioso ed entusiasta. È grazie a esso che il Torino Jazz Festival sta crescendo, liberandosi dalla formula del festival tradizionale per diventare l’occasione di incontro – tra storia e attualità – con i tanti stili che la tradizione afroamericana continua a fecondare. Forse non è sorprendente che tutto questo accada in una città culturalmente dinamica come Torino, ma è molto eccitante e lascia ben sperare per il futuro” spiega Stefano Zenni,direttore artistico del Torino Jazz Festival.

 

Esauriti quasi tutti i concerti, sia quelli del main stage che quelli nei club. Un grande risultato per gli 8 giorni di programmazione, dal 23 al 30 aprile, e gli eventi di anteprima, dal 15 al 22 aprile, durante i quali si sono tenuti ben 87 appuntamenti di cui 71 concerti, organizzati in 58 luoghi della città, con artisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno offerto un ampio panorama di tutti i linguaggi e le declinazioni del jazz.

 

Sono questi i numeri della XIII edizione del Torino Jazz Festival che si è appena conclusa, con un’affluenza ai concerti principali di 11.384 spettatori, circa 3.300 gli appassionati che hanno partecipato ai 27 concerti nei 19 club coinvolti. Grande successo anche per i Jazz Blitz, con 21 appuntamenti e un’ampia partecipazione di pubblico di 2.000 persone; 2.500 spettatori hanno seguito invece gli appuntamenti Jazz Cinema, Jazz Talk e Jazz Special.

 

Un totale di 19.184 presenze registrate, a conferma del grande interesse del pubblico e della cittadinanza per quello che è ormai diventato un appuntamento fisso del calendario musicale torinese. Significativa anche la presenza ai concerti di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, alcuni dei quali giunti appositamente a Torino per seguire il TJF 2025 durante i ponti del 25 aprile e 1° maggio.

 

Tantissimi gli spazi cittadini coinvolti: Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto, Bunker, Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Conservatorio Giuseppe Verdi, Hiroshima Mon Amour, MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Teatro Colosseo, Teatro Juvarra, Teatro Monterosa, Teatro Vittoria, Biblioteca Civica Centrale, Il Circolo dei lettori, Gallerie d’Italia – Torino, Università di Torino – Palazzo Nuovo, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, GAM- Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Torino, Impianto Iren di accumulo del calore e solare termico Mirafiori Nord, Cinema Massimo, Amen Bar, L’ARTeficIO | spazi diffusi, Bagni Pubblici di via Agliè, Casa del Quartiere di Barriera di Milano, BALTEA 3, Blah Blah, Bocciofila Vanchiglietta – Rami Secchi, Cafè Neruda, Circolo Ricreativo Mossetto, COMALA, Ristorante Eligo presso Double Tree by Hilton Lingotto, Educatorio della Provvidenza, FolkClub, Machito, Magazzino sul Po, Off Topic, Osteria Rabezzana, Piazza dei Mestieri, SNODO presso OGR, sPAZIO211.

 

Di particolare rilievo in questa edizione, le tante collaborazioni del Torino Jazz Festival 2025 con il Museo del Cinema, il Salone OFF Salone Internazionale del libro Torino, EXPOSED Torino Foto Festival, Jazz is Dead!, CFM – Centro di Formazione Musicale della Città di Torino, Studium – Dipartimento di Studi Umanistici Università di Torino – DAMS, Biblioteche Civiche Torinesi, OFF TOPIC, Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo nei due talk “La Favolosa storia di Pannonica. La mecenate del Jazz” e “Pieranunzi – Bertinetto: dialogo filosofico-musicale sull’autenticità”, oltre a Gruppo Iren con il concerto Mama Trio + Mati, presso l’impianto Iren di accumulo del calore e solare termico Mirafiori Nord.

 

Il Torino Jazz Festival 2025, con la direzione artistica di Stefano Zenni, è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Torino e della Fondazione CRT, la sponsorizzazione di RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e il contributo Confartigianato Imprese Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e GTT – Gruppo Torinese Trasporti. Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. 

 

Il Torino Jazz Festival torna il prossimo anno dal 23 al 30 aprile 2026, con la sua XIV edizione. Nell’attesa, gli amanti del jazz potranno partecipare agli oltre 25 concerti del Torino Jazz Festival Piemonte, da aprile a novembre 2025 nelle province di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli. Il Torino Jazz Festival Piemonte nasce dalla relazione istituzionale tra la Città di Torino, con il suo Torino Jazz Festival, e la Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con il Consorzio Piemonte Jazz. Il progetto si giova della direzione artistica condivisa di Stefano Zenni (direttore del Torino Jazz Festival), di Fulvio Albano e Diego Borotti (Consorzio Piemonte Jazz) e della Fondazione Piemonte dal Vivo. Il Festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino e con il sostegno di Reale Mutua e degli sponsor Ancos APS e Confartigianato Imprese Piemonte. La line-up del Festival è disponibile online sul sito www.piemontedalvivo.it.

 

 

Un milione di passeggeri sul treno per l’Aeroporto di Torino Caselle

Oltre un milione di passeggeri ha utilizzato i treni del servizio Regionale di Trenitalia (Gruppo FS) per raggiungere l’aeroporto di Torino Caselle, segnando un importante traguardo a poco più di un anno dall’avvio della linea Torino-Ciriè-Germagnano.

Dal 20 gennaio 2024, data di attivazione del collegamento ferroviario, le linee SFM 4 (Ciriè-Torino-Alba), SFM 7 (Ciriè-Torino-Fossano) e più recentemente SFM 6 (Torino Aeroporto-Torino-Asti) hanno servito oltre un milione di viaggiatori da e verso lo scalo torinese. Contestualmente, sono tornate operative le scale mobili della stazione di Caselle, ora adeguate agli standard più moderni.

Numeri significativi anche nelle stazioni intermedie, con 400mila passeggeri a Venaria Reale Reggia e 140mila alla fermata di Venaria Reale Rigola Stadio, confermando l’impegno di Trenitalia Regionale nella valorizzazione del turismo e nella promozione di una mobilità sempre più sostenibile.

A partire da domenica 4 maggio, come comunicato dalla Regione Piemonte, i treni della SFM 4 prolungheranno il servizio fino a Germagnano, sostituendo l’attuale capolinea di Ciriè. La linea sarà servita da treni elettrici a due piani con capienza fino a 1.000 posti. Anche nei giorni festivi, i convogli della SFM 7 (Fossano-Torino-Aeroporto-Germagnano) raggiungeranno direttamente Germagnano con mezzi a doppio piano.

Grande apprezzamento anche per il sistema di pagamento TAP&TAP, introdotto alla fine del 2024 sulla linea Torino Aeroporto–Torino Lingotto, che consente l’acquisto rapido del biglietto direttamente dalle validatrici in stazione tramite carte contactless. Il servizio è stato progressivamente esteso a tutte le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano, alla Alba–Asti e ad altre principali tratte regionali.

Queste innovazioni si inseriscono nel più ampio impegno di Regionale per rendere l’esperienza di viaggio più semplice, accessibile e flessibile per tutti i passeggeri.

 

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Maxi rissa in borgo Aurora, anche uno skateboard usato come arma

Nel tardo pomeriggio di ieri, il quartiere Aurora di Torino è stato teatro di una violenta rissa scoppiata  all’incrocio tra corso Giulio Cesare e via Carmagnola, nei pressi dei giardinetti Madre Teresa di Calcutta. Più di quindici persone, perlopiù giovani, si sono affrontate in strada con calci, pugni e urla, come documentato da video diffusi sui social.

Tra i partecipanti, uno di loro brandiva uno skateboard rosso come un’arma, sollevandolo più volte per minacciare e colpire gli altri coinvolti. La situazione è rapidamente degenerata, con l’arrivo di altri ragazzi che hanno aggravato ulteriormente la confusione.

La rissa è stata interrotta dall’intervento della polizia di Stato. Le forze dell’ordine stanno ora analizzando i filmati per identificare i responsabili e chiarire le cause alla base dell’episodio.

Migliaia di prenotazioni per l’ostensione virtuale della Sindone

Oltre 20.000 per la Sindone virtuale in piazza Castello
Fino al 5 maggio la Tenda della Sindone attende i visitatori in piazza Castello per sperimentare un modo nuovo di vedere il sacro Lino, in versione digitale. Non sarà nel clima di festa a cui ci si preparava per la morte di Papa Francesco ma l’esperienza del Giubileo della Speranza continua. Le prenotazioni sono già oltre 20.000 ma si stima che la cifra verrà superata nelle prossime ore. Su un maxi-schermo si vedrà l’omaggio a Papa Bergoglio. La tenda nel centro di Torino ospita un tavolo interattivo che consente di eseguire una lettura digitale dei punti più significativi del Telo, di toccare con mano alcuni dettagli del volto, della corona di spine e delle ferite. È questo il cuore di “Avvolti”, la serie di iniziative che la Chiesa propone ai torinesi e a quanti si troveranno in città nei giorni della festa liturgica della Sindone. “L’iniziativa della Chiesa di Torino non è un pellegrinaggio alla Sindone, precisano in Diocesi, e non lo sostituisce: ciò che l’Arcivescovo Custode ha voluto preparare per quest’anno giubilare è l’offerta dell’immagine sindonica rivolta a un pubblico più vasto di quello dei pellegrinaggi tradizionali, un pubblico fatto anche, magari, di non credenti o di persone che conoscono la Sindone ma non hanno mai avuto l’occasione di un incontro un poco più approfondito”. Nella Tenda, aperta dalle 9 alle 19, ci sarà un’immagine digitale del Telo che sarà possibile “scorrere” in vario modo, andando a ingrandire e illuminare quei particolari noti e meno noti che costituiscono il mistero della Sindone. L’ultima ostensione della Sindone, custodita in una teca del Duomo, risale al 2015 in occasione dell’unica visita torinese del Pontefice argentino. La prossima ostensione dovrebbe tenersi nel 2033. L’esperienza è gratuita ma per entrare nella Tenda in piazza Castello è obbligatorio prenotare la visita sul sito web www.avvolti.org          fr

Quando la Storia riempie le piazze: boom di pubblico per Barbero a Torino

Ottocento posti tra platea e giardino (con cuffie per l’ascolto all’aperto), ma una fila che sembrava non finire mai: ieri sera il Comala è stato letteralmente preso d’assalto per l’incontro con il professor Alessandro Barbero, evento conclusivo del festival Primavera di Bellezza, iniziato il 12 aprile in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile 2025.

Alle 18 l’apertura dei cancelli, alle 19 l’inizio del talk. Ma i fan dello storico più amato d’Italia – tra appassionati, studenti e semplici curiosi – avevano già invaso Corso Ferrucci e dintorni nel primo pomeriggio, determinati a conquistare un posto in prima fila per ascoltare dal vivo il racconto della Resistenza e dell’antifascismo. Un dialogo appassionante e profondo, guidato dal moderatore Carlo Scibilia, che ha trasformato il Q&A finale in un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva del Paese.

L’incontro è stato l’ennesima dimostrazione della forza comunicativa di Barbero: la capacità di rendere la storia accessibile, avvincente, viva. Un talento raro, che trasforma ogni lezione in uno spettacolo capace di spiegare il passato e dare senso al presente.

Giunto alla sua quarta edizione, il Festival “Primavera di Bellezza” ha saputo ancora una volta coniugare riflessione e attualità, ospitando nomi di spicco del panorama culturale italiano come Patrick Zaki, Sigfrido Ranucci e Steve Della Casa. Un’occasione preziosa per confrontarsi su temi politici, civili e culturali, con lo sguardo sempre rivolto alla comprensione del mondo di oggi.

 Valeria Rombolà

Cultura e inclusione sociale, Città di Torino e Museo Egizio aiutano chi si trova condizioni di difficoltà abitativa

Favorire l’accesso ad opportunità culturali, attraverso visite guidate e laboratori al Museo Egizio, a vantaggio di persone e famiglie che si trovano in condizioni di disagio e precarietà abitativa.

È l’obiettivo della convenzione rinnovata tra Città di Torino e Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, approvata questa mattina dalla Giunta comunale con una delibera proposta dall’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli.

L’accordo, che dopo la sperimentazione di un anno viene ora rinnovato per un triennio, prevede nello specifico una serie di interventi interdisciplinari mirati a sviluppare percorsi di avvicinamento alla cultura e alle collezioni custodite dal Museo Egizio, rivolti in modo particolare alle famiglie ospiti dei social housing della città e a persone senza dimora coinvolte nei progetti di inclusione sociale dell’amministrazione.

«Con il rinnovo e l’ampliamento di questa convenzione la Città continua nel suo impegno nel favorire l’inclusione sociale, qui in particolare attraverso la cultura. Offrire a persone e famiglie in difficoltà la possibilità di accedere a esperienze culturali di grande valore è un passo fondamentale per promuovere la coesione sociale e garantire pari opportunità a tutti e siamo felici come amministrazione di veder prorogata questa opportunità per altri tre anni. Un sentito ringraziamento va alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino per la sensibilità e la disponibilità dimostrate: è grazie a collaborazioni come questa che possiamo costruire una città più equa e accogliente. Siamo convinti che la cultura, se resa accessibile, possa infatti essere uno strumento potente per il superamento di molte delle barriere sociali ed economiche», ha affermato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino.

«Siamo orgogliosi di rinnovare la convenzione con la Città di Torino e di rafforzare il nostro impegno a favore dell’inclusione culturale, offrendo opportunità di accesso e partecipazione a chi vive situazioni di fragilità. Questo progetto incarna la nostra vision, che intende il museo come spazio comune, aperto e accogliente in cui sentirsi a proprio agio. Insieme vogliamo continuare a costruire spazi di conoscenza aperti e accessibili a tutti. In questo solco si inserisce anche ‘Io sono Benvenuto’, l’iniziativa che celebra la Giornata Internazionale del Rifugiato, il 20 giugno, con una serata gratuita all’Egizio in cui saranno protagonisti il dialogo interculturale e la partecipazione attiva attraverso arte, musica e performance. Evento che quest’anno si svolgerà in contemporanea anche a Genova al Galata Museo del Mare », hanno dichiarato la presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin, e il direttore, Christian Greco.

Le visite guidate al Museo per adulti e per i nuclei familiari inizieranno nel mese di maggio e proseguiranno per tutto il prossimo triennio, con quattro appuntamenti annuali con sessioni di tour guidati della durata di due ore, ognuno dei quali potrà accogliere un massimo di 15 partecipanti.

Il documento, che disciplina la collaborazione tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e l’Amministrazione Comunale, si inserisce nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale della Città di Torino, strumento di pianificazione mirato a creare un sistema integrato di servizi pubblici e privati per rispondere alle necessità di cittadini in difficoltà economica, occupazionale e abitativa, attraverso un processo di co-programmazione e coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore che favorisca l’accesso ai diritti fondamentali e alla coesione sociale. L’accordo avrà validità fino al 31 dicembre 2027.

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Le celebrazioni per i 750 anni del Palio di Asti

Il 2025 segna un traguardo storico per la città di Asti: il 750° anniversario del Palio, le cui origini documentate risalgono al 1275. In quell’anno, secondo il cronista Guglielmo Ventura, gli astigiani corsero il Palio sotto le mura della città nemica di Alba, un gesto che testimonia l’importanza e la longevità di questa tradizione.

Nel segno della tradizione che si rinnova, il Comune di Asti ha voluto celebrare i 750 anni del Palio con la creazione di un logo ufficiale che accompagnerà tutti gli eventi dell’anno commemorativo. Il logo è stato realizzato da Simone Riccio, studente della classe 4F del Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” di Asti, che si è distinto per la capacità di coniugare simboli storici e freschezza grafica. Il logo rappresenta così un ponte tra il passato glorioso del Palio e il suo futuro, vissuto con entusiasmo dalle nuove generazioni.

Per celebrare i 750 anni del Palio il Comune di Asti, in collaborazione con le istituzioni, gli enti del territorio e il Collegio dei Rettori, ha organizzato un ricco calendario di eventi che si snoderanno per tutto l’anno, coinvolgendo cittadini e visitatori in un viaggio attraverso la storia, la cultura e le tradizioni astigiane.

Il 21 maggio il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, emetterà un francobollo relativo al Palio di Asti, appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del Patrimonio culturale italiano”, dedicata alle rievocazioni storiche. Il 24 maggio sarà il giorno della Sfilata storica serale a tema 750 Anni del Palio. L’evento, che si snoderà lungo le vie del centro storico, organizzato in collaborazione con il Collegio dei Rettori, consentirà a cittadini e visitatori di immergersi nella suggestiva atmosfera medievale della città per poi proseguire la serata in convivialità con Wine Street, evento enogastronomico diffuso per l’intero centro storico.

L’inaugurazione della mostra “Palius Astensis cursus fuit”, prevista per il 30 maggio presso il Museo del Palio, celebrerà i 750 anni dalla prima attestazione della corsa vicino alle mura della nemica Alba, propone un viaggio attraverso i secoli nella storia del Palio di Asti visto attraverso la lente dei documenti, delle immagini e dei manufatti dell’Archivio Storico Comunale.

In occasione delle celebrazioni per il 750 anniversario del Palio di Asti, le sale espositive di Palazzo Mazzetti ospiteranno da giugno a settembre 2025 ben due mostre dedicate alla manifestazione: nella prima, “Mario Perosino. Il canto delle muse enigmatiche e dei malinconici guerrieri”, verrà ricordato un grande artista astigiano, prematuramente scomparso, che ci fa sognare con dipinti e disegni che rievocano un medioevo tra il fantastico e la metafisica; nella seconda, “Volti e colori del Palio di Asti”, verranno esposti i ritratti fotografici di uomini e donne del Palio astigiano realizzati da Claudio Vergano, che esaltano con una tecnica particolare e una luce caravaggesca la perizia tecnica e filologica della scuola del costume storico astigiano, accompagnati dall’esposizione dei drappi del Palio della Collegiata dal 2001 al 2020, che rimandano a molti artisti presenti con le loro opere nella Pinacoteca di Palazzo Mazzetti.

Il 5 luglio sarà la volta della Notte Bianca del Palio, in collaborazione con il Collegio dei Rettori, con eventi culturali, musicali e gastronomici che animeranno le vie del centro storico.

Le celebrazione del “Compleanno del Palio”, sono previste per il 30 agosto prossimo con un brindisi lungo le antiche mura cittadine, in ricordo della corsa del 1275 che si tenne proprio il giorno di San Lorenzo. In collaborazione con il Consorzio dell’Asti DOCG.

Il 7 settembre prossimo sarà il giorno del Palio dei 750 anni, mentre dal 17al 23 settembre si svilupperà il Festival del Medioevo Astese. Nato con l’obiettivo di raccontare la storia economico-finanziaria della città, quest’anno il Festival aggiunge il tema del Palio, della corsa e del suo universo di arti, consumi e consuetudini. Sarà un evento di alto profilo che vedrà la partecipazione di esperti e accademici provenienti da tutta Europa. Il palio e la figura del patrono, i cavalli, il favore divino e conflitti medievali saranno argomenti di grande fascino per i paliofili e per tutta la cittadinanza.

Proseguono nel mese di maggio le visite del Capitano del Palio nelle scuole che coinvolgeranno circa 700 bambini in attività didattiche volte a trasmettere la storia e i valori di questa antica tradizione. Nell’ambito del progetto “A lezione di Palio “quest’anno è in corso di distribuzione nelle scuole una pubblicazione, realizzata dall’Assessorato al Turismo, Manifestazioni e Palio e ideata da Luca Gippa. Per il 2025 è stato indetto il Concorso “Disegna il tuo Drappo”, dedicato alle classi che hanno aderito al progetto “A lezione di Palio”. Le classi che invieranno il maggior numero di disegni saranno premiate con buoni spesa del valore di € 1000.

Mara Martellotta

Incontro con il dott. Enrico Riggi: Integrazione in Menopausa

La Medicina Antiaging è innanzitutto una medicina preventiva, si occupa di prevenire i danni causati dall’invecchiamento, non solo a livello estetico, ma anche e soprattutto a livello degli organi interni.
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La menopausa è il processo più evidente dell’invecchiamento nelle donne, arriva intorno ai 50 anni ed è causata da una riduzione degli estrogeni, si assiste così ad una serie di cambiamenti e modifiche del proprio organismo.
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Dottor Riggi, quali sono i cambiamenti che le sue pazienti manifestano maggiormente?
“ Principalmente i cambiamenti in menopausa sono di tre tipi: cognitivo, riguardano la sfera psico-emotiva, comportamentale, sovente vi è un calo dell’umore, si è più irritabili e meno concentrate. Poi c’è il problema osteo-articolare dato dalla mancanza di calcio e in questo caso, mi raccomando niente calcio ma Vitamina C , Magnesio e attività fisica ed infine si deve spesso combattere contro l’adipe localizzato per lo più sulla pancia e contro la pelle che perde tonicita’ proprio per un calo degli estrogeni ed un aumento del testosterone.  Questi cambiamenti generano solitamente sintomi fastidiosi come le vampate, la stanchezza e la voglia continua di cibo, solo per citare i più comuni”.
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Come possiamo affrontare il problema?
“Attualmente abbiamo a disposizione tre tipi di terapia, la TOS (terapia ormonale sostitutiva) che si avvale di ormoni chimici, gli Ormoni Bioidentici, simili ai nostri ormoni naturali ma con modifiche chimiche e gli Integratori, utilizzati per alleviare i sintomi senza interferire a livello ormonale”.
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 Può suggerirci alcuni integratori indicati per il trattamento dei sintomi della menopausa?
“ Uno dei più prescritti è la Cimicifuga Racemosa, una pianta appartenente alle Ranunculacee, efficace contro le vampate e l’aumento di peso. Efficace si è dimostrato anche un derivato del Luppolo, in Abruzzo se ne trova una coltivazione di alta qualità presso un’azienda tutta al femminile. La Vitamina K2 assunta insieme alla Vitamina D è perfetta per dirigere il calcio verso le ossa, per riposare meglio invece sarebbe bene assumere del Magnesio Bisglicinato o Treonato un paio d’ore prima di andare a dormire ed assicurarsi, tramite un apposito esame, che il cortisolo non sia alto.  Un integratore adatto al benessere della pelle e non solo, è il Collagene, ottimo quello marino, indicato anche quello di tipo bovino ma solo se arriva da bovini ‘grass fed’, i peptidi di Collagene presi per almeno tre mesi sono efficaci, la Luteina, la Vitamina E e la Vitamina A sono un toccasana per gli occhi”.
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Molte donne lamentano anche un aumento della caduta dei capelli, soluzioni?
“L’aumento di testosterone può portare ad una copiosa perdita di capelli, in questo caso è possibile integrare con collagene, zinco ed una specifica lozione a base di Finasteride che agisce inibendo la miniaturizzazione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto.  Questo problema non è solo femminile, gli uomini in andropausa ne soffrono altrettanto ma purtroppo si parla ancora molto poco di questa fase della vita al maschile, a loro consiglio integratori a base di Ossido Nitrico, Arginina, Citrullina, Ginseng, Fieno Greco e Muira Puama, pianta originaria della foresta Amazzonica chiamata anche ‘albero della potenza’. A tutti , agli uomini in particolar modo sconsiglio l’uso della Soia, infatti le sue proteine potrebbero ridurre i livelli di testosterone, ormone fondamentale per i muscoli”.
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Quanto è importante prescrivere gli Integratori in modo personalizzato?
“È fondamentale personalizzare l’integrazione in base al proprio profilo ormonale e al proprio stile di vita, è necessario farsi prescrivere dal medico    tutti quegli esami del sangue che possono darci un profilo completo anche glicemico-lipidico”.
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Come riconoscere gli Integratori di qualità?
“Bisogna leggere con cura le materie prime indicate sull’etichetta, la titolazione è importantissima: preferire sempre una Vitamina C titolata al 30% rispetto ad una al 3% e poi il costo, solitamente un Integratore poco costoso varrà meno di uno più caro”.
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I Fitoestrogeni sono sicuri?
“Sicuri solo se si conosce la provenienza e solo in menopausa, mai per gli uomini”.
Didia Bargnani

Oggi Alma vive una nuova vita

Viveva attaccata a una catena, il pelo sporco e arruffato, gli occhi spenti dalla sofferenza; malata e trascurata, sopravviveva a stento in condizioni inaccettabili. Oggi Alma, così è stata ribattezzata, è un cane felice e sereno, accolta in una casa piena d’amore. La sua storia è una di quelle che scaldano il cuore e dimostrano quanto amore, attenzioni e cure possano fare la differenza nella vita di un animale.
Recuperata a Rivalba (TO) dalle Guardie Zoofile dell’OIPA di Torino, Alma – una cagnolona simil spinone di 10 anni – versava in condizioni critiche, non solo per via dell’ambiente sporco e fatiscente in cui era costretta da una catena arrugginita. A destare preoccupazione era soprattutto la massa sporgente, tumefatta e sanguinante, che presentava sull’addome, oltre alle problematiche legate all’eccessiva magrezza.
Trasferita in canile, è stata sottoposta a cure veterinarie immediate, ma era chiaro che per lei fosse necessario un ambiente diverso, confortevole e tranquillo, dove potesse recuperare appieno le forze. E così, per fortuna, è stato: la sua storia ha colpito profondamente una donna di Torino, che ha scelto di aprire le porte della sua casa (e del suo cuore) a questo cane sfortunato, per donarle una seconda possibilità.
Oggi Alma sta bene, vive in un ambiente adatto alle sue necessità, coccolata e accudita come merita. La situazione disperata in cui viveva è solo un lontano, brutto ricordo e per questo dobbiamo ringraziare non solo la persona che la sta accudendo amorevolmente, ma anche coloro che non si sono voltati dall’altra parte e che hanno allertato le Guardie Zoofile dell’OIPA di Torino, segnalando la sua situazione. Buona vita, Alma!

Laura Di Cintio

Ufficio stampa OIPA Italia

La decima edizione della Granfondo del 5 e 6 luglio partirà da Cesana

CESANA TORINESE – Mancano ancora due mesi, ma cresce l’interesse attorno alla decima edizione della Granfondo Sestriere Colle delle Finestre – Via Lattea. L’appuntamento è per il 5 e 6 luglio 2025, ma Cesana Torinese è già in fermento.

Il perché lo aveva già spoilerato il Sindaco Daniele Mazzoleni alla serata di presentazione della nuova Pro Loco di Cesana.

In quella sede, che raccoglieva tanti esercizi commerciali del paese, albergatori e ristoratori, il Sindaco Mazzoleni aveva fatto l’annuncio che la decima edizione della Granfondo partirà da Cesana Torinese e non più da Borgata Sestriere.

Questa è la grande novità del decennale che ancor di più vuol far diventare la Granfondo uno degli eventi di punta dell’intero territorio dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

L’altra grande novità è rappresentata dal percorso rinnovato ribattezzato “Short Edition” che diminuisce la distanza, ma non certo la spettacolarità delle grandi salite che sono, da sempre, la parte più emozionante e romantica del grande ciclismo.

Ci saranno quindi una Granfondo da 103 km ed una Mediofondo da 79 km, sempre col passaggio sul leggendario Colle delle Finestre.

Il Sindaco di Cesana Daniele Mazzoleni esprime la soddisfazione di poter ospitare il via della corsa: “Per Cesana è un onore poter ospitare la partenza della decima edizione di una corsa che ha scritto e sta scrivendo la storia del ciclismo d’alta quota. Noi stiamo lavorando per farci trovare pronti per l’appuntamento del 5 e 6 luglio e cercheremo di offrire la miglior ospitalità ad atleti e tifosi. La Granfondo diventa così chiaramente uno degli eventi di punta della nostra estate a Cesana e questo va nell’ottica di valorizzazione della stagione estiva che stiamo perseguendo”.