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Lo Stadio Primo Nebiolo avrà una nuova pista di atletica

Partiranno a settembre i lavori di riqualificazione dello Stadio Primo Nebiolo. La Giunta comunale recependo una delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, ha approvato il progetto esecutivo e il cronoprogramma per il rifacimento della pista di atletica leggera e del settore circolare del campo, usato per il lancio del peso e giavellotto. I lavori prevedono anche la ristrutturazione dei servizi, con l’inserimento di un bagno più accessibile per disabili, e dello spogliatoio maschile.

 

Realizzato nel 1959, lo stadio è attualmente utilizzato per gare di atletica, oltre ad essere l’impianto casalingo della squadra di football americano dei Giaguari Torino.

L’intervento avrà un costo complessivo di 1 milione e 150mila euro finanziati con i fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2024. Si tratta di uno dei principali cantieri di riqualificazione degli impianti sportivi che permetteranno di adeguare le piscine Franzoj, Gaidano, Trecate, Lombardia, Colletta, Cecchi e lo stadio del baseball di via Passo Buole. A questi si aggiungerà la realizzazione dell’innovativo Parco dello sport e dell’educazione ambientale al Meisino che sarà terminato entro il 2025.

Soltanto qualche giorno fa – spiega l’assessore allo Sport, Domenico Carretta –abbiamo ricordato i 100 anni dalla nascita di Primo Nebiolo, un torinese illustre che ha fatto la storia dello sport in Italia e nel mondo. A lungo presidente del Centro Universitario Sportivo torinese, nel 1959 inventò le Universiadi, che nel 2025 accenderanno i riflettori su Torino portando in città migliaia di studenti e sportivi. Le grandi riqualificazioni che interessano gli impianti sportivi e le tariffe che restano inalterate testimoniano l’impegno dell’amministrazione comunale ad investire sullo sport, come veicolo di integrazione, socialità, promozione della salute”.

“WOW DAYS” #newlegru. Quattro giorni di musica e festa gratis a “Le Gru”

Dal 27 al 30 luglio

Fra gli ipermercati più grandi d’Europa (il più grande in assoluto quando venne costruito nel 1993, con i suoi 21mila mq di superficie), “Le Gru” torna a rendere più accattivante l’estate piemontese. Dopo gli ultimi grandi eventi legati al restyling del mall iniziato nel 2022, per l’estate 2023 la shopville di Grugliasco propone il nuovo evento targato “WOW DAYS” #NewLeGru, la cui grafica è firmata come sempre dall’estro e dalla visionarietà di Milkyeyes, ovvero il regista e visual artist Donato Sansone: quattro giorni di festa all’aperto negli accoglienti spazi dell’“Arena” verde esterna, per “celebrare la stagione – dicono i responsabili – della leggerezza e dell’allegria con appuntamenti per tutti i gusti e grandi nomi della scena musicale” per divertirsi e ballare insieme dalle 17 del pomeriggio all’1,30 di notte. E il tutto gratis, presentando all’ingresso l’APP Io&LeGru.

Si inizia giovedì 27 luglio con “Love Turin Night”, serata tutta dedicata alla musica dei migliori “miscelatori” di suoni della città dai “DJS FROM MARS”, fra le eccellenze della torinesità, all’atteso set di Boosta, tastierista e co-fondatore dei “Subsonica”, dj, produttore e remixer, con la sua elettronica morbida e moderna capace di mescolarsi alla “techno” di ieri, in suoni ricchi di sorprese da ascoltare e ballare con le braccia alzate. A seguire il grande “maestro dei piatti” Molinaro, che dagli esordi degli anni ‘90 è diventato prima una star della “techno tricolore” per poi segnare la produzione pop più di successo degli ultimi venticinque anni. Completano il cartellone di una serata da non perdere: Lollino che da Torino ha conquistato tutti i club europei più cool e un altro nome amatissimo della “club culture” locale come Jarodj e produttore del rapper torinese Shade. Spazio anche a “Devozioni Baleari”, giovanissima realtà torinese, nata nell’estate del 2022, con un percorso musicale che trasporta nelle sonorità “balearic, italo disco, funky” e immerge nella freschezza della musica mediterranea.

Venerdì 28 luglio, l’ “Arena verde” si trasformerà in una sorta di grande discoteca all’aperto con dj set underground e tanti personaggi della musica del passato. Una serata imperdibile con due format tutti da ballare: “NOSTALGIA 90”, lo spettacolo dance anni 90 più famoso d’Italia e “LA VITA A 30 ANNI”, una festa dedicata alla generazione “che pagava le suonerie del telefono, che pensa che il vero influencer sia il pupazzo Uan”ai “millennial che si sentono boomer”. A rendere indimenticabile la serata le selezioni del dj e speaker radiofonico Andrea Poggio, che sarà in consolle in apertura e chiusura anche il giorno successivo.

Sabato 29 luglio sarà la serata della “superstar dei piatti” Benny Benassidj e produttore riconosciuto come uno dei più rispettati artisti dell’industria musicale internazionale, collaborazioni con Madonna, David Bowie, Black Eyed Peas e Mika. Nel 2019 collabora anche con Jovanotti aprendo la tappa di Cerveteri del “JovaBeach Party” e, nel 2022, è uno degli ospiti dell’ “Eurovision Song Contest” di Torino.  Non meno entusiasmate sarà il set di Manuelito: discografico, manager, direttore creativo, artista e talent scout, Manuelito “Hell Raton” è co-founder e co-owner di “Machete Empire Records”, “Me Next”, “Next Show” e “Machete Gaming”, di cui è anche “CEO”. Insieme a loro sul palco anche Beatrice Quinta in un intenso showcase: cantautrice siciliana, seconda classificata nell’ultima edizione di “XFactor” il suo primo esordio musicale è nel 2015 a “Sanremo Giovani” con il brano “Paulette”. Negli anni successivi canta e scrive anche “top line” per diversi dj in tutta Europa.

L’“Arena esterna” di “Le Gru” è un posto “Dove si Balla” anche durante la “Closing Dj Night” di domenica 30 luglio, tutta dedicata ai suoni più nuovi e giovani: perché il protagonista è Dargen D’Amico, rapper, cantautore e produttore fra i più eclettici della scena cantautorale italiana contemporanea. Con lui Sick Luke, artista che ha saputo mescolare elettronica, pop, cantautorato, urbantrap e rap, dando vita a un sound del tutto personale, frutto dell’abbattimento delle barriere fra i generi. Ai piatti di una serata pirotecnica anche Edmarro, condottiero italiano dell’“EDM-Electronic Dance Music”, capace di fondere nel suo suono tracce neomelodiche con i sound più attuali della musica elettronica e Alexander Rya, uno dei nomi più promettenti del panorama djing italiano. Completano il cast della serata i giovanissimi “Cactus”, band nata a Como, che ha conquistato il web con varie canzoni virali e il giovane dj albese Mr Cugi.

“WOW DAYS” è un programma per tutti: accanto alle serate per ballare sotto le stelle “Le Gru” ha pensato anche ad “attività per le famiglie”Dalle 17 alle 19,30 l’“Arena verde” sarà aperta con giochi e attrazioni per i più piccoli e l’occasione per un aperitivo nel verde per i più grandi, grazie alla partecipazione di alcuni fra i più golosi player del Centro come “Alimento”, “Dezzutto”, “Amo Poke” e “Twenty Rolls”.

Per info: “Area Esterna Le Gru”, via Crea 10, Grugliasco (Torino); tel. 011/7709657 o www.shopvillelegru.it

g.m.

Nelle foto: Immagine-guida evento, Boosta, Manuelito, Dargen D’Amico

“Gatto Selvaggio”, Romolo Gobbi 60 anni fa a Mirafiori

26 luglio 1963 …26 luglio 2023. Sono passati 60 anni che sembravano un’eternità.

Romolo Gobbi, studente all’ultimo anno di giurisprudenza, diffondeva davanti ai cancelli della
Mirafiori un giornale, di cui era direttore, dall’emblematico titolo “Gatto Selvaggio”.
Riprendeva lo scontro sociale a Torino.
Giusto un anno prima alla Fiat si era ripreso a scioperare per il contratto di lavoro e l’egemonia
Vallettiana stava venendo meno.
Vittorio Valletta si era fatto un proprio sindacato SIDA, soprannominato sindacato giallo. Anni di
conflitto, anni di crescita sociale e direi anche di crescita culturale.
Torino, Città Fabbrica, produceva tante automobili, ma anche una nuova classe politica che
avrebbe avuto nel ‘68 il suo punto più alto nella contestazione. Direi conflitto costruttivo perché
produceva. Proprio così, produceva qualcosa di positivo per il dopo.
Romolo Gobbi, come scrisse il giornale ABC, figlio della buona borghesia Torinese era anche
Direttore del Gatto Selvaggio, attirando gli strali della magistratura e della politica, in particolare
dei politici del PCI. Precisamente era considerato amico da una parte dei dirigenti comunisti
sindacalisti come Sergio Garavini o Vittorio Foa, e visto come fumo negli occhi da Adalberto
Minucci, allora Segretario provinciale, che in un articolo sull’Unità gli diede del prezzolato. In poche
parole, accusò Romolo Gobbi di essere al libro paga della Fiat per gettare scredito sul movimento
operaio. Affermazione falsa, totalmente falsa. Ovviamente si poteva essere o non essere d’accordo
con quello che diceva Romolo. Non cadendo (forse volutamente) nel dileggio si rimane nel
confronto politico sulle idee. Un gruppo di iscritti alla FGCI contestò le affermazioni pesanti di
Minucci.
Tra i firmatari il mio amico Marco Moratto, sedicenne con il pallino della politica. Fu espulso dalla
Federazione Giovani Comunisti. Anni dopo rientrò nel PCI, con la sua proverbiale scettica
intelligenza.
Ma alla fine cosa contestavano a Romolo Gobbi? Di essere favorevole al sabotaggio in fabbrica. Più
che una esaltazione, la sua era una costatazione, anzi si auspicava il passaggio dal sabotaggio alle
forme di lotta come il gatto selvaggio. Concretamente squadre di operai si astenevano 15 minuti a
turno di fatto bloccando per l’intera giornata la catena di montaggio. Il minimo sforzo con il
massimo risultato. Era una forma di lotta osteggiata dal sindacato, ma sicuramente più apprezzata
dagli operai. Anni dopo, in un documentario RAI sulle lotte operaie per il contratto di lavoro, gli
operai intervistati, a maggioranza, si dichiararono favorevoli agli scioperi a gatto selvaggio. Del
resto, è la nostra stessa Costituzione a prevedere il diritto di sciopero, indipendentemente dalla
forma.
Comunque Romolo si beccò 10 mesi, condannato per apologia di reato. Venne assolto dal più
grave reato di istigazione a delinquere. Venne difeso dall’Avvocato Guidetti Serra, che aveva dato il
placet alla stampa del Gatto Selvaggio, dal momento che più nessuno era stato condannato per
apologia di reato a mezzo stampa sin dalla caduta del Fascismo.
Poi… di fatto fu una ” medaglia ” che si è portato dietro tutta la vita.
Si laureò un anno dopo tra gli strali del Preside di giurisprudenza che lasciò l’aula come segno di
disapprovazione verso Romolo Gobbi e i contenuti della sua tesi.
Ora? Tanti ricordi…ma non solo.
Romolo sta rivivendo un terza se non quarta giovinezza a 86 anni. Ed in fondo anche noi che non
siamo più giovani e siamo stati suoi studenti. E non solo ricordi ma anche la presunzione d’essere
stati protagonisti di un pezzettino di Storia della nostra Città. Così ai primi di ottobre presso la
libreria Trebisonda- via Sant’Anselmo 22- si terrà la presentazione del suo libro: Come eri bella
classe operaia. Insomma, il nostro professore Romolo Gobbi non molla.
PATRIZIO TOSETTO

Bagnolo saluta il luogotenente Catania

Nei giorni in Sala Consiliare, si è svolta una semplice cerimonia in occasione del collocamento a riposo del Luogotenente Rosario Catania, Comandante della Stazione Carabinieri di Bagnolo Piemonte, per il raggiungimento del 60° anno di età.
Il Sindaco ha espresso al Comandante il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza per questi 33 anni trascorsi a servizio della popolazione bagnolese nell’Arma dei Carabinieri, di cui 28 al comando della stazione.
Sono intervenuti: il Comandante della Compagnia Carabinieri di Saluzzo Capitano Davide Basso, una rappresentanza dei Carabinieri delle stazioni limitrofe, il Vigili del Fuoco del distaccamento di Barge, numerosi ex amministratori comunali degli ultimi trent’anni, insieme con i rappresentanti di enti ed associazioni e molti cittadini bagnolesi e non.

Comune di Bagnolo Piemonte

Iren Ambiente perfeziona l’acquisizione del 36,56% di Sistema Ambiente

Iren Ambiente perfeziona l’acquisizione del 36,56% di Sistema Ambiente

 

In data odierna Iren Ambiente SpA, controllata interamente da Iren SpA, ha perfezionato l’acquisto del 36,56% del capitale sociale della società Sistema Ambiente SpA. Le quote restanti sono detenute dal Comune di Lucca, tramite la società Lucca Holding SpA.

L’acquisto della partecipazione è avvenuto attraverso una gara pubblica indetta dalla curatela fallimentare della società Daneco Impianti SpA che precedentemente deteneva la quota oggetto dell’operazione.

Sistema Ambiente gestisce il servizio di raccolta e di igiene urbana nel territorio del comune di Lucca, che fa parte dell’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa, che comprende le province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e, in parte, Livorno. La società serve circa 90.000 abitanti e raccoglie 58.000 tonnellate all’anno di rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata pari all’81%, il valore più alto tra tutti i capoluoghi di provincia della Regione Toscana (dati 2021).

Il mantenimento della presenza di un socio privato in Sistema Ambiente permette la prosecuzione della concessione in essere fino alla scadenza del 2029.

L’operazione consolida la presenza del Gruppo Iren in Toscana, dove l’azienda è già impegnata, attraverso partecipazioni dirette e indirette, nei settori dell’igiene ambientale, della depurazione e distribuzione delle acque, della gestione reti gas e della vendita di servizi. Dopo i comuni di Arezzo, Grosseto e Siena, parte dei 104 comuni dell’ATO Toscana Sud e il comune di Livorno, serviti dal Gruppo Iren, si aggiunge quindi il comune di Lucca, capoluogo di provincia che in Toscana ha le migliori prestazioni sulle raccolte differenziate.

“Questa operazione – dichiara il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro – contribuisce ad accrescere ulteriormente l’operatività del Gruppo in Toscana, una delle regioni italiane in cui la presenza Iren è più significativa sia in termini di servizi erogati che di attività industriali avviate. Anche a Lucca, come in tutte le città italiane in cui Iren opera, lavoreremo in sinergia e sintonia con gli enti locali e gli stakeholder territoriali con l’obiettivo di portare un significativo contributo allo sviluppo e alla crescita della comunità locale”.

“L’ingresso di Iren in un territorio e in una città in cui l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità sono sempre stati obiettivi prioritari – afferma il Vice Presidente di Iren Moris Ferretti – consentirà di avviare da subito azioni finalizzate al raggiungimento di importanti target di servizio, in modo da rafforzare e migliorare le performance ambientali e generando nello stesso tempo positive ricadute economiche territoriali”.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha commemorato Gian Piero Clement

Il Consiglio regionale del Piemonte ha commemorato Gian Piero Clement, scomparso lo scorso 6 maggio a 66 anni. L’ex consigliere era nativo di Pinerolo.

Come ha ricordato il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia, Clement è stato particolarmente attivo in campo sindacale.

Vicesindaco di Pinerolo, venne eletto consigliere regionale del Piemonte nell’ VIII legislatura, nel 2005, nella Circoscrizione di Torino per il partito della Rifondazione Comunista, del quale fu capogruppo.

Durante il suo mandato, che cessò nel 2010, come presidente della Settima commissione, è sempre stato sensibile e attivo verso le problematiche del mondo del lavoro in Piemonte.

L’Aula ha poi osservato un minuto di silenzio.

L’Italia del Sì è nata il 10 novembre 2018 a Torino

 Con la grande Manifestazione per la TAV.

L’ITALIA a del SI che ha consentito al Vice Premier Matteo SALVINI di presentare alla grande l’ITALIA  del 2032 quando verranno realizzate Infrastrutture strategiche come la TAV, la Nuova Diga al porto di Genova, il Terzo Valico e tante altre è nata il 10 novembre 2018 a Torino quando una folla immensa ha riempito piazza Castello per dire SI TAV e sì alla Crescita e No alla Decrescita. Senza quella grande Manifestazione forse non ci sarebbe stato il voto del Senato del 7.8.2019 quando a grande maggioranza venne sconfitta la Mozione NoTav dei 5 stelle e senza quel grande consenso popolare sarebbe stato difficile al Governo Conte inserire nel primo PNRR tanti interventi infrastrutturali. Ora il VENTO è CAMBIATO e il Paese può sperare nel suo secondo Rinascimento del dopoguerra grazie al Governo MELONI coeso e compatto su questa linea,che darà più lavoro e più competitività al nostro Paese nella nuova fase della globalizzazione frutto del COVD e della guerra in Ucraina.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Oltre 2.000 visitatori a CAMERA

Dal 19 luglio all’8 ottobre 2023 | Aperti tutta l’estate

Sono stati oltre 2.000 in una settimana i visitatori che, in questo caldo luglio torinese, hanno scelto di scoprire la nuova offerta espositiva di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e visitare le mostre dell’estate dedicate alla storia della fotografia e ai nuovi linguaggi della cultura visiva: DOROTHEA LANGE. Racconti di vita e lavoro e FUTURES 2023: nuove narrative.

Dopo Eve Arnold, CAMERA torna a raccontare le grandi fotografe del Novecento con Dorothea Langeautrice di una delle icone più celebri del secolo, la toccante “Migrant Mother” scattata nel 1936. Composta da 200 immagini, la mostra ripercorre la carriera della fotografa concentrandosi in particolare sugli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che hanno modificato l’assetto economico e sociale degli Stati Uniti. Con il suo obiettivo Lange racconta la povertà, le migrazioni e le discriminazioni, senza tralasciare il vissuto emotivo delle persone che incontra e sottolineando come le scelte politiche e le condizioni ambientali si ripercuotono sulla vita dei singoli.

Curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, la mostra offre un’occasione imperdibile per approfondire una pagina fondamentale della storia della fotografia del Novecento e avvicinarsi a un’autrice che è stata, come scrisse John Szarkowski, “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista”.

In parallelo alla mostra dedicata a Dorothea Lange, la Project Room ospita la collettiva FUTURES 2023: nuove narrative, a cura di Giangavino Pazzola che coordina i progetti di ricerca a CAMERA. Sei giovani talenti fotografici, selezionati per il programma europeo di promozione e valorizzazione degli artisti emergenti FUTURES Photography, in cui CAMERA rappresenta l’Italia, esplorano il tema della rappresentazione visiva della contemporaneità in oltre 50 scatti. Attingendo a diverse pratiche di creazione fotografica, i progetti di Andrea CamioloNicola Di GiorgioZoe Natale MannellaEleonora RoaroSara Scanderebech e Alex Zoboli indagano non solo usi e costumi della società odierna, ma anche le nuove tendenze che attraversano il panorama della fotografia contemporanea.

Per il rilancio del territorio la Regione punta sui Distretti del commercio

Sportello aperto fino al 2 ottobre 2023 per i progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente

 

L’assessore Vittoria Poggio: «Mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessun comune e di coinvolgere altri territori»

Da oggi fino al 2 ottobre 2023 sono aperte le iscrizioni dei nuovi progetti dei Distretti del Commercio, il principale strumento di politica regionale per la valorizzazione dei territori per i quali nel triennio 2023-2025 è previsto uno stanziamento di 8.794.500 euro. Potranno partecipare al bando i Distretti del Commercio inseriti nell’elenco regionale del Piemonte che non erano stati ammessi al contributo nella precedente programmazione 2022-2024.

«Abbiamo mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessuno e di coinvolgere altri territori per estendere ulteriormente la rete dei distretti. I progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggiosaranno infatti recuperati sapendo che la pianificazione regionale proseguirà nel prossimo triennio con una dotazione finanziaria di 8.794.500 euro».

Sono ammesse nell’ambito del progetto strategico candidato a contributo regionale, a titolo di esempio, le spese relative a progetti di qualificazione urbana, interventi inerenti il design urbano e gli spazi pubblici, progetti di sistemazione delle aree mercatali, iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana, politiche attive sul riuso degli spazi sfitti, interventi per il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, progetti di consegna delle merci a domicilio e creazione di un sistema organizzato e agile per la distribuzione delle merci, formazione, informazione e servizi di accompagnamento degli imprenditori e degli addetti del settore della distribuzione, interventi volti all’ammodernamento e al miglioramento dell’esteriorità delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, banchi mercati, illuminazione esterna).

Ogni Distretto potrà presentare e candidare un unico progetto strategico ricevendo agevolazioni corrisposte in conto capitale (fondo perduto) in misura dell’80% della spesa progettuale ammessa per un importo massimo di euro 250.000 euro fino ad esaurimento delle risorse disponibili e tramite contributi di parte corrente nell’entità dell’80% della spesa nel tetto massimo di euro 36.300 euro per ciascuna istanza comunale.

Nova Coop dona 100 mila mascherine alle rsa di Legacoop

GESTITE DALLE COOPERATIVE SOCIALI DI LEGACOOP PIEMONTE

Dai negozi Nova Coop, le mascherine acquistate per proteggere i lavoratori nel corso della pandemia trovano un nuovo utilizzo all’interno delle Rsa e delle strutture gestite dalle cooperative sociali sul territorio piemontese. L’iniziativa è stata promossa dalla Presidenza di Legacoop Piemonte in un’ottica di sostenibilità e di circolarità che permette di evitare gli sprechi e nel contempo sostenere ed aiutare le proprie imprese cooperative.

La fine dell’emergenza Covid e dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale ha infatti lasciato ampie scorte di questi prodotti (mascherine chirurgiche e FFP2) nelle disponibilità della rete dei punti vendita e presso la sede centrale di Vercelli, che erano state acquistate dalla direzione risorse umane nella prima fase dell’emergenza Covid per proteggere i lavoratori. La nuova normativa rende non più indispensabile il loro utilizzo all’interno di supermercati e ipermercati mentre rimane una prescrizione necessaria per gli operatori delle Rsa gestite dalle cooperative sociali, a contatto costante con anziani e fragili, che ogni anno affrontano notevoli spese per dotarsene.

Nova Coop ha dunque messo a disposizione delle aderenti a Legacoop Piemonte 55mila mascherine chirurgiche e oltre 65mila FFP2. Un totale di 120mila DPI che nei prossimi giorni saranno distribuiti a 13 cooperative sociali nel territorio piemontese consentendo così di soddisfare il 15% del consumo annuo di chirurgiche ed il 49% di FFP2 da parte delle strutture per un valore complessivo di circa 32.350 euro.

Le mascherine donate da Nova Coop alle nostre cooperative sociali rappresentano un importante gesto di solidarietà e di sussidiarietà nei confronti di imprese che ogni giorno svolgono un ruolo importante per la comunità e a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. La cooperazione sociale durante l’emergenza Covid non si è mai fermata, pagando un conto salato per adeguarsi alle nuove norme di sicurezza, a cui si è aggiunto poi l’aumento dei consumi legato alla crisi energetica. Ecco perché questa donazione rappresenta un contributo in termini di sostenibilità economica per i conti delle nostre imprese e in termini di impatto sociale per chi come Nova Coop ha avuto la sensibilità di mettere a disposizione le proprie risorse a beneficio di altre Cooperative del sistema, declinando processi di economia circolare possibili all’interno del movimento cooperativo di Legacoop” ha dichiarato Barbara Daniele, responsabile di LegacoopSociali Piemonte.

Fin dal primo giorno dell’emergenza Covid abbiamo sempre considerato i dispositivi di protezione individuale come uno strumento da mettere al servizio della collettività e di lavoratrici e lavoratori della Cooperativa per consentire a tutti di proteggersi dal virus affrontando con adeguata tutela la crisi pandemica. Per questo motivo, come Nova Coop in un primo momento e come sistema Coop successivamente, abbiamo agito per reperire grandi quantità di questi prodotti sul mercato internazionale mettendoli a disposizione a prezzo calmierato per poi accollarci direttamente il costo dell’Iva. Ora, donare le mascherine in eccedenza che servivano a proteggere le nostre persone alle strutture socioassistenziali gestite dalle cooperative aderenti a Legacoop, non è solo un atto di solidarietà cooperativa ma rappresenta la naturale evoluzione del nostro approccio gestionale, per contribuire alla protezione di anziani e fragili e sostenere un comparto alle prese con sfide importanti nella gestione operativa” ha commentato il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive.