redazione il torinese

Brahms e Bruckner protagonisti della settimana musicale torinese

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David Garrett, uno dei più celebri violinisti al mondo, il 5 e 6 marzo. Sul podio Tomas Netopil

 

David Garrett, uno dei violinisti di maggior successo internazionale, debutta giovedì 5 marzo alle 21 con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium Rai di Torino, interpretando una delle più celebri pagine del repertorio violinistico, il Concerto in re maggiore op. 77 per violino e orchestra di Johannes Brahms, scritto per il celebre violinista Joseph Joachim che partecipò attivamente alla stesura della parte solistica dell’opera. Brahms ottenne così la soluzione dei problemi che gli causava la scrittura violinistica e produsse un risultato altamente virtuosistico, ma perfettamente calibrato sulle possibilità dello strumento.

 

Nel primitivo disegno il concerto doveva essere in quattro movimenti, di cui uno Scherzo, in seconda posizione, si distaccò e trovò posto nel Secondo concerto per pianoforte. Il Concerto per violino rimase così strutturato in tre movimenti, secondo la più classica delle strutture, Allegro-Adagio-Allegro. Nel primo movimento, Allegro, l’intimismo si affianca a una solennità di respiro romantico, evidente nel grande tema di apertura, in parte relegata, invece, nei concerti per violino di Mendelssohn e Schumann.

 

La strumentazione per soli fiati, ad apertura dell’Adagio, guarda a Mozart, mentre il canto del violino si richiama per semplicità d’impianto a Vivaldi. Il finale è percorso, invece, da un tono vigoroso e rusticano, che si richiama ai modi ungheresi cari a Haydn e a tutta la classicità viennese.

 

Garrett ha iniziato a studiare violino a quattro anni e, a dieci, ha debuttato con la Hamburger Philarmoniker. A tredici anni è stato l’artista più giovane di tutti i tempi a aver firmato un contratto in esclusiva con la Deutsche Grammophon. Oggi è molto conosciuto anche presso le giovani generazioni, per la sua mescolanza di elementi provenienti dalla musica colta, pop, rock e rhytm-and blues.

 

Sul podio dell’Orchestra Rai Tomas Netopil, che dal 2013 è Direttore Musicale Generale nella città di Essen, dove guida sia il teatro dell’opera sia la Filarmonica. Nella seconda parte della serata Netopil propone la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Anton Bruckner, composta tra il 1875 e il 1878, in un periodo difficile per il compositore, che confidò a un amico “La mia vita ha perso tutta la gioia e l’entusiasmo”. Non a caso scelse di iniziare la sua opera proprio dall’Adagio.

 

Il concerto è replicato venerdì 6 marzo alle 20.30, con trasmissione in diretta su Radio3. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1985), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima dell’inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro. Informazioni: 011.8104653 biglietteria.osn@rai.it www.osn.rai.it.

Mara Martellotta

 

 

 

 

Quando la neve spinge i lupi fino in paese

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Secondo i calcoli del progetto Wolf Alps, riportati da La Stampa, in provincia vivono una ventina di esemplari in cinque branchi

 

In quota le nevicate abbondanti  hanno reso complicata la sopravvivenza e la ricerca di cibo. Così, ai lupi, non resta che scendere a valle e avvicinarsi ai paesi. Sulle montagne piemontesi, in particolare della provincia di Torino, negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli avvistamenti e gli incontri ravvicinati con i carnivori che da ormai qualche anno hanno ripopolato le montagne della zona. Secondo le cronache locali, gli ululati possono essere uditi in molti paesi. Una giovane lupa è stata trovata ferita lungo una strada del Sestriere in Val Chisone, probabilmente investita da una macchina. Curata, sarà a breve rimessa in libertà. A Pragelato un lupo è stato notato aggirarsi vicino ad un condominio ed è stato allontanato dal Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della Città Metropolitana di Torino. Vicino a Stupinigi i lupi sono stati fotografati nei boschi e vicino alle case.

 

Secondo i calcoli del progetto Wolf Alps, riportati da La Stampa, nel Torinese vivono una ventina di esemplari in cinque branchi stanziati in Valle di Susa, nella zona del Gran Bosco di Salbertrand, nel parco dell’Orsiera, in Val Chisone, in Val Germanasca, nelle Valli di Lanzo; e tre gruppi si sposterebbero invece tra le vette che separano Francia e Italia. La rivista «Science» stima che la specie sia in crescita dell’11% l’anno. Gli scienziati ribadiscono che il lupo non è pericoloso e anzi può generare turismo, ma localmente molte persone sono scontente. Le associazioni cacciatori che monitorano la fauna selvatica denunciano una drastica diminuzione di caprioli e mufloni, mentre la Coldiretti denuncia i danni subiti dagli allevatori e la paura che si sta diffondendo a portare il bestiame negli alpeggi.

 

(montagna.tv )

Ragazzi postano su Fb video di una sedicenne mentre fa sesso

TELEFONINI

Sono 4 maggiorenni ora indagati dalla procura di Torino

 

Il video di una ragazza di 16 anni ripresa a sua insaputa con un cellulare mentre aveva un rapporto sessuale nel bagno di una discoteca torinese, è stato diffuso su Facebook da un gruppo di ragazzi. Sono 4 maggiorenni ora indagati dalla procura di Torino. Per iniziativa della polizia postale i loro profili Facebook sono stati sequestrati. Su Fb avevano attivato una sorta di concorso “indovina chi è”, rendendo riconoscibile la ragazza. in poco tempo hanno ottenuto 3mila richieste di amicizia sul social network. I quattro giovani vengono considerati responsabili di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

“Ragazzi, non giochiamoci”: i minori e la trappola del gioco d'azzardo

consiglio lascaris

Convegno organizzato dall’Osservatorio Usura per giovedì 5 marzo alle 10 nell’Aula consiliare

 

Minori e gioco d’azzardo. Un problema che sta a cuore all’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura, che da tempo punta sull’educazione delle nuove generazioni all’uso consapevole del denaro e alla lotta alla ludopatia.“Ragazzi, non giochiamoci” è il titolo del convegno organizzato dall’Osservatorio per giovedì 5 marzo alle 10 nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15, a Torino.

 

Con il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus e il consigliere Gabriele Molinari, delegato all’Osservatorio, intervengono l’assessore alla Sanità Antonio Saitta, il presidente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, il direttore della Struttura di educazione sanitaria Asl Vco Mauro Croce, il vicepresidente del Gruppo Abele Leopoldo GrossoMarco Zuffranieri del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e Antonio Cajelli dell’Associazione art. 47 – Liberi dal debito.

Sondaggio del Comune: via Roma a piedi? 1200 questionari, il 70% dei torinesi dice sì

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Il 76,5% dei questionari è stato compilato da lavoratori dipendenti e professionisti, l’11,3% da studenti, l’1,75 da casalinghe e l’1,4 da commercianti: quasi il 9% di coloro che hanno risposto non ha indicato la propria professione

 

Sono stati presentati dall’Assessore Claudio Lubatti i risultati del sondaggio avviato nei mesi scorsi per raccogliere opinioni e proposte sulla sperimentazione della pedonalizzazione del tratto di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello. I questionari pervenuti alla Divisione Mobilità sono stati circa 1200.

 

Un primo dato che emerge con chiarezza dalle risposte dei cittadini è il gradimento dell’iniziativa, con il 70% di favorevoli alla pedonalizzazione della via: i contrari sono stati il 28,6% ed i “non so” l’1,4%. Gli uomini sono il 61,4% del totale e le donne il 36,2%, e tra chi ha risposto il 40,8% ha tra i 18 ed i 35 anni, il 27,5% tra i 36 ed i 45, l’8,45% tra i 46 ed i 60 anni: il 22,3% è rappresentato da ultrasessantenni e lo 0,8% sono under 18. Il 76,5% dei questionari è stato compilato da lavoratori dipendenti e professionisti, l’11,3% da studenti, l’1,75 da casalinghe e l’1,4 da commercianti: quasi il 9% di coloro che hanno risposto non ha indicato la propria professione.

 

Per quanto riguarda le zone di residenza tra i favorevoli (70% del totale) il 63% è composto da residenti a Torino ma non in centro, del 24.5% da residenti nel centro storico e dal 13% da persone che non abitano in città, mentre tra i contrari (28.6% dei questionari) le percentuali sono rispettivamente del 51,3%, del 33,5% e del 14,6%. Per “riempire” la via senza auto il 42,8% delle persone ha pensato a nuovi arredi, mentre eventi ed animazioni, isole digitali e percorsi turistici dedicati hanno raccolto consensi che vanno dal 2.2% all’8.4%: più del 43% coloro che non si sono pronunciati. Le motivazioni dei contrari variano tra chi teme di non poter tornare a casa in auto, coloro che vogliono poter usare l’auto anche in centro, chi ritiene che ci siano già troppe vie pedonali e chi giudica sufficienti i portici: un 6,4% muterebbe opinione se ci fosse una navetta per la ZTL. I questionari compilati anche nella parte che richiedeva opinioni e proposte sulle nuove pedonalizzazioni sono stati circa 600: in circa la metà di questi è richiesta la chiusura alle auto di tutto il centro storico.

 

Tra i temi collegati alla sperimentazione in atto analisi e soluzioni di problematiche legate al traffico, modifiche e adeguamenti del trasporto pubblico locale, nuovi arredi urbani, messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale da via Roma a piazza San Carlo e studio della ZTL Centrale come una possibile “zona 30”. Tra gli obiettivi principali c’è la trasformazione della ZTL da asse di attraversamento a punto di arrivo, reso più semplice anche dall’esistenza dei parcheggi a corona del centro: da un primo esame dei flussi di traffico risulta che le auto che utilizzano l’asse via Santa Teresa/Maria Vittoria/via Bogino sono molte meno di quelle che prima percorrevano via Santa Teresa e via Roma, confermando quindi che per l’attraversamento della città si cominciano ad utilizzare altri percorsi e meno le vie del centro.

 

(e.v.- www.comune.torino.it) Foto: il Torinese

Il Museo di scienze naturali è all'aperto in Val Sangone

bosco verde

A Giaveno, Trana, Valgioie e Coazze

 Dal 20 febbraio al 20 aprile si svolge la manifestazione “Museo diffuso in Val Sangone” a Giaveno, Trana, Valgioie e Coazze, con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare agli allievi delle scuole per l’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado le mostre proposte dal Museo Regionale di Scienze Naturali. L’iniziativa ha il patrocinio del Consiglio regionale.

 

http://www.icfgonin.it/museo-diffuso-in-val-sangone.html

Un’app per Torino Capitale dello Sport

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Per scaricarla subito basta andare sulla AppGallery del sito del Csi

 

Ha preso il via ufficialmente il calendario delle manifestazioni di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport. È una nuova importante occasione per Torino che servirà a rafforzare la capacità acquisita con l’esperienza olimpica del 2006 di attrarre grandi eventi sportivi con l’obiettivo di trasformarli in occasioni di sviluppo economico diffuso.Per ogni mese del 2015 Torino, che ha la più alta densità di impianti e servizi sportivi dell’Italia, offrirà avvenimenti e spettacoli per tutti i gusti e per tutte le passioni, con ospiti da tutto il mondo.

 

Fra i tanti appuntamenti della kermesse l’amichevole di calcio fra Italia e Inghilterra, che si giocherà a fine marzo, e una mostra sul campione di Formula uno Ayrton Senna. Sul sito di Torino 2015 sono disponibili tutte le informazioni sugli eventi in programma in un calendario in costante aggiornamento. E per rendere più semplice la localizzazione degli impianti sportivi, anche attraverso una comoda mappa, il Csi PIemonte ha realizzato per la Città di Torino “Sport a Torino”, un’app disponibile sia su Android che su iOS. Per scaricarla subito basta andare sulla AppGallery del sito del Csi.

Marchionne esulta da Ginevra per gli ottimi risultati di Fca e annuncia nuovi posti di lavoro

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Altro marchio torinese, Pininfarina, compie 85 anni e li celebra nel suo stand ginevrino  proponendo uno dei sei esemplari della ‘Ferrari Sergio’

 

Contagiato dall’entusiasmo per le nuove assunzioni che ripartono grazie al Jobs Act di Matteo Renzi, Sergio Marchionne è ottimista: “Se le iniziative che abbiamo in campo, come la nuova Alfa Romeo o il Levante a Mirafiori che entrerà i produzione a fine anno, andranno bene, credo che ci saranno altre assunzioni”, oltre a quelle fatte a Melfi. Così dichiara all’Ansa l’ad di Fca, al Salone dell’Auto di Ginevra. A Torino si spera per Mirafiori, così che non resti una cattedrale nel deserto.

 

Si apprende intanto, sempre dalla viva voce di Marchionne,  che i nuovi ingressi nello stabilimento di Melfi potrebbero arrivare fino a 1.900, rispetto alle 1.500 unità inizialmente previste, considerando l’aumento delle nuove assunzioni e i distacchi dagli altri stabilimenti. Al PalaExpo di Ginevra è presente  anche il presidente di Fca, John Elkann, a festeggiare i  dati diffusi da Acea, secondo i quali il gruppo ha registrato il miglior incremento nelle immatricolazioni dal marzo 2010.

 

Altro marchio torinese, Pininfarina, compie 85 anni e li celebra nel suo stand ginevrino  proponendo uno dei sei esemplari della ‘Ferrari Sergio’, nata come concept car per onorare Sergio Pininfarina.

Il Circolo dei Lettori si rinnova tra storie e note musicali

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circollo lett2La neodirettrice Maurizia Rebola, raccoglie il testimone dalla fondatrice del Circolo, Antonella Parigi, ed investe tutto sull’avvenire, puntando a raggiungere (ancora di più) e coinvolgere le famiglie, i lettori in erba, i bambini e i ragazzi

 

Nuova veste e appuntamenti inediti per il Circolo dei Lettori di Torino, tra storie e note musicali, nel luogo cult della cultura subalpina, a Palazzo Graneri della Roccia. La neodirettrice Maurizia Rebola, raccoglie infatti il testimone dalla fondatrice del Circolo, Antonella Parigi, ed investe tutto sull’avvenire, puntando a raggiungere (ancora di più) e coinvolgere le famiglie, i lettori in erba, i bambini e i ragazzi. Dunque storie, sonorità ed esordi letterari al centro del nuovo format concepito come incubatore del futuro.

 

– A partire dai laboratori “La casa delle storie” (ogni sabato, dalle 15,30 alle 17,30). Il Circolo, a fine settimana, si trasforma in vera e propria officina delle storie, e lo fa riscoprendo il racconto come veicolo di conoscenza. Il piacere di stare tutti insieme, una full immersion in parole ed  immagini, ovvero letture ad alta voce e performance a misura di  tutta la famiglia.

 

Ed ogni seconda domenica del mese, in programma una grande festa delle storie secondo un  nuovo format. Sabato 8 marzo (dalle ore 15) il laboratorio “Le mele di Cappuccetto Rosso” realizzato con  l’Associazione Le Sillabe: una delle storie più famose, scritta e riscritta da molti  autori, ora viene raccontata da Cappuccetto in persona.  Si prosegue (alle 16,30) in Sala Grande con “Storie in cerchio”: appuntamento su misura per gli adulti in cui un gruppo di persone si raccoglie in cerchio ed ognuno propone la sua personalissima versione rielaborata.

 

-Grande spazio, poi, al progetto “Good book“, pensato per offrire spazio -letterario e visivo- agli scrittori esordienti che tanto faticano ad emergere sullo sfondo del mare magnum di infinite (ed anche troppe) proposte letterarie. Ed ecco allora i nuovi libri di qualità che il Circolo consiglierà ai lettori, durante serate speciali, tra letture, visual ed accompagnamenti musicali.

 

Si parte il 4 marzo (ore 21), con la presentazione di “Gli anni al contrario” (Einaudi) di Nadia Terranova insieme all’attore Corrado Fortuna.

 

Invece il 9 marzo(ore 18,30) sarà la volta della scrittrice e blogger (strepitoso il successo del suo “Tiasmo”) torinese Enrica Tesio che presenta il libro di esordio “La verità, vi spiego, sull’amore” (Mondadori), accompagnata dal poeta Guido Catalano e dalla musica di Matteo Negrin.

 

-Per i progetti sociali prende vita “Sound lectures” in collaborazione con il collettivo Superbudda; appuntamenti a cadenza mensile con una serie di interventi nell’ambito delle arti digitali e privilegiando il suono come forma espressiva. Ovvero, interferenze sonore che trasformano le sale del Circolo in  uno scenario da percorrere come un’unica macro installazione.

 

Il primo appuntamento è il 5 marzo: dalle ore 21, in programma la video installazione di Superbudda che accoglierà il pubblico nella Galleria, sonorizzata dal set di Sabla (Gang of ducks). Mentre la Sala Grande ospiterà i live di Miles Cooper Seaton, cantante, compositore e polistrumentista in arrivo da Los Angeles e di Christian Fennesz, musicista e compositore di musica elettronica. In contemporanea, in Sala Filosofi, il suono sarà affidato ad un Quintetto di pesci rossi, l’installazione realizzata da Quiet Ensemble.

 

-E ancora, il Circolo 2.0 guarda al futuro attraverso una comunicazione al passo con i tempi, legata alle maggiori  piattaforme social, così da poter raggiungere nuovi potenziali lettori; in modo particolare i giovani che comunicano sul web. E’ in quest’ottica che si muovono le iniziative come #goodbook# e #soundlectures# legate al live twitting e alla comunicazione digitale.

Insomma il Circolo dei Lettori guarda sempre più avanti e, da luogo di “incontro fisico”, diventa anche luogo di scambio sul web.

 

-E last but not least, ricordiamo i prossimi grandi appuntamenti del Circolo dei Lettori con i nomi dell’olimpo letterario a livello internazionale:

 

James Ellroy-   12 marzo (ore 21)

 

Federico Rampini- 27 marzo (ore 18).

 

 Laura Goria

 

Per informazioni:  www.circololettori.it

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

Tel: 011/4326827

Forza Italia Giovani: "La scuola non sia un monopolio"

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Scuola, Varaldo (FI): “L’educazione non deve essere un monopolio statale. Lo Stato moderno e’ garante di tutta l’offerta pubblica”

 

“Il decreto legge sulla ‘Buona Scuola’ è ormai alle porte, lanciamo un appello al  Presidente Renzi ed al Ministro Giannini perché l’educazione non sia monopolio statale e la riforma sia garante di tutta l’offerta pubblica, sia statale sia paritaria. Nell’art. 30 della Costituzione si afferma che è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli. Dunque sono le famiglie e non lo Stato ad avere il diritto di scegliere l’istruzione che vogliono per i loro figli: un sistema fondato sulla detrazione fiscale ed accompagnato dal buono scuola per gli incapienti, sulla base del costo standard, rappresenterebbe un primo passo verso un sistema efficiente di tipo europeo e garante della Costituzione. Partendo dalla consapevolezza che non vi è buona scuola senza scuola paritaria, a M5S, Sel, esponenti del PD ed al coordinamento nazionale dell’Unione degli studenti che chiedono con forza l’azzeramento dei fondi alle scuole paritarie, rispondiamo con i dati del Ministero dell’economia che non lasciano dubbi: se chiudessero tutte le scuole paritarie lo Stato spenderebbe 6,3 miliardi di euro in più all’anno. Nel 2015 i contributi statali ammonteranno a 472 milioni (erano 535 nel 2004), continuando una diminuzione che ha già portato alla chiusura di numerosi istituti. Questo trend non renderà mai la scuola ‘buona’: la parità non deve più essere un terreno di scontro ideologico, ma il punto d’incontro per un reale riconoscimento della passione educativa, che non vede centrale la scuola ma i singoli studenti ed il loro futuro” 

 

 Tommaso Varaldo, Commissario Forza Italia Giovani Torino Città Metropolitana