redazione il torinese

Il "Diario partigiano" di Antonio Giolitti

Giolitti (1)Memorie che sono raccolte nel libro “Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45)”, a cura di Rosa Giolitti e Mariuccia Salvati (Donzelli editore, pp. 130, € 18)

 

Ritrovato dalla figlia Rosa, esce il Diario partigiano del futuro leader socialista scritto in Francia “con le lagrime agli occhi”, mentre era costretto a letto per un incidente stradale che lo tenne lontano dai mesi cruciali della battaglia. Memorie che sono raccolte nel libro “Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45)”, a cura di Rosa Giolitti e Mariuccia Salvati (Donzelli editore, pp. 130, € 18).

 

Il 19 settembre 1944 Antonio Giolitti è costretto a sospendere la sua vita di comandante partigiano (intrapresa a Barge il 9 settembre 1943) in seguito alla frattura di una gamba: dopo una serie di traversie viene portato a Aix-les-Bains, dove rimarrà per un periodo più lungo del previsto (per ben due volte i medici devono «riaggiustare» la gamba che non era stata correttamente ricomposta), il che gli impedirà di ritornare a lottare in Italia, come desiderava. Costretto all’immobilità, il primo compito che si assegna è di avviare un diario per tracciare un bilancio della sua vita partigiana. Sono per lui mesi di solitudine, in cui la pagina scritta gli serve per dialogare con la moglie Elena (in Italia con i due figli già nati) e attraverso di lei con se stesso. Il diario è lo specchio di questo dialogo e ci offre il ritratto di un uomo dotato di un fortissimo e personale senso etico: è netto sul piano morale il distacco rispetto alla generazione dei «padri» e forte è la consapevolezza della frattura rappresentata da una guerra necessaria, che è di liberazione, antifascista, e di classe – laddove «classe», nel suo caso di iscritto al Pci, significa soprattutto lottare per costruire una nuova élite dirigente responsabile, in sostituzione di quella che aveva portato il paese alla guerra e al disastro morale.

 

Consapevole di essere parte della nuova classe dirigente, Giolitti non aspira a diventare un politico. A lungo si considererà un intellettuale prestato alla politica. Il diario è anche il ritratto di questo lato della sua personalità e delle sue letture, dall’amatissima Anna Karenina a Dante, da Racine a Camus, da Flaubert ai pensatori francesi. Il filo che tiene unito tutto questo – e che finirà per prevalere – è però la crescente consapevolezza della responsabilità che gli deriva dalla scelta fatta l’8 settembre di tornare sulle «sue» montagne, tra la «sua» gente, e dare avvio alla Resistenza. È in questi mesi, sia quelli dell’azione che quelli dell’immobilità e della riflessione, che nasce il futuro dirigente, con quella tensione morale che in lui, come in altre personalità che vivono la scelta dell’impegno politico come conseguenza della constatazione dei guasti morali del paese provocati dal fascismo e dalla guerra, ancora ci sorprende.

 

 

Minori e gioco d’azzardo, il convegno a Palazzo Lascaris

con reg lascarisHa aperto gli interventi la vicesindaco di Verbania Marinella Franzetti, raccontando come nel 2005 il Comune sia stato il primo in Italia a regolamentare gli orari di gioco nei locali che ospitavano slot machine

 

“Il Piemonte avrà presto una legge per contrastare il gioco d’azzardo e sostenere Comuni e amministratori locali, nell’attesa di una legge dello Stato, nell’impari lotta contro sale giochi e slot machine. Ogni anno nella nostra regione si spendono circa 5 miliardi per il gambling, cui vanno a sommarsi i costi sociali legati all’impatto sulle famiglie e sull’economia e gli interessi da parte delle criminalità”. Lo ha annunciato il 5 marzo l’assessore alla Sanità Antonio Saitta nel corso del convegno “Ragazzi non giochiamoci. Minori e gioco d’azzardo”, organizzato dall’Osservatorio regionale sull’Usura nell’Aula di Palazzo Lascaris.

 

“Tappa privilegiata di un percorso – ha sottolineato il consigliere Gabriele Molinari, delegato all’Osservatorio – per sensibilizzare gli studenti delle scuole piemontesi sui temi della ludopatia e dell’educazione all’uso consapevole del denaro”.“Un’occasione – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero – per creare una rete sul territorio che possa diffondere la conoscenza del problema e prevenirlo, a cominciare dai ragazzi”.

 

Ha aperto gli interventi la vicesindaco di Verbania Marinella Franzetti, raccontando come nel 2005 il Comune sia stato il primo in Italia a regolamentare gli orari di gioco nei locali che ospitavano slot machine e ora, dopo che il Tar ha accolto il ricorso di un locale multato, si veda costretto a dover risarcire al locale una somma esorbitante per mancati guadagni.Il direttore alla Promozione della salute dell’Asl Vco Mauro Croce e Antonio Cajelli dell’Associazione art. 47 – Liberi dal debito hanno mostrato condizionamenti usati dai mass media per illudere le persone, fin dalla più tenera età, che la vita è facile e per viverla alla grande è sufficiente un click o un biglietto della lotteria.

 

Marco Zuffranieri del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino ha illustrato una ricerca sulla vulnerabilità delle persone rispetto ai condizionamenti del credito come sistema di soddisfazione di massa delle esigenze di consumo delle famiglie, che ha prodotto un sensibile aumento del numero di persone che s’indebitano in modo irragionevole e non sostenibile.

 

Il vicepresidente del Gruppo Abele Leopoldo Grosso ha sottolineato come fino al 1996 il gioco d’azzardo fosse rappresentato da Totocalcio, Lotto, Lotteria Italia e Totip. “Dal 1997 – ha denunciato – è cominciata la deregulation, nonostante il gioco d’azzardo in Italia continui a essere illegale. Le associazioni che combattono il gioco d’azzardo chiedono da anni una riduzione della pubblicità senza ottenere nulla e questo è nocivo, soprattutto per il pubblico meno consapevole”.

 

Il presidente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora ha concluso i lavori sottolineando che lo Stato è restio ad approvare una legge che limiti il gioco d’azzardo perché è anche con i soldi che provengono dal gioco d’azzardo che ripiana parte dei propri conti.

 

All’incontro hanno preso parte rappresentanti degli Istituti Pertini, Regina Margherita, Beccari, Grassi e Majorana di Torino, del Liceo Baldessano Roccati di Carmagnola (To), dell’Istituto Sraffa di Orbassano (To), del Liceo Govone di Mondovì (Cn) degli Istituti Umberto I ed Einaudi di Alba (Cn) e del Liceo Avogadro di Vercelli. Erano presenti, tra gli altri, il vicepresidente dell’Assemblea Nino Boeti e i consiglieri Giorgio BertolaValentina Caputo e Marco Grimaldi.

La Regione: prevenire le malattie grazie allo sport

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Gli Stati generali dello Sport

 

La prevenzione delle malattie attraverso la pratica sportiva. E’ l’intento del Consiglio regioanale e degli assessorati Sanità, Sport e Istruzione che lanciano gli Stati Generali dello Sport. Il presidente del consiglio Mauro Laus propone al governo e all’Ue sgravi fiscali  ”al raggiungimento di valori ottimali di colesterolo e trigliceridi”. E l’assessorato alla Sanità vara un  Piano di prevenzione ad hoc.

 

(Foto: il Torinese)
   

La teca della Sindone è arrivata in Duomo, pesa quasi tre tonnellate

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L’esposizione si terrà dal 19 aprile al 24 giugno

 

E’ arrivata alle prime luci dell’alba nella cattedrale di Torino la grande teca  che ospiterà la Sacra Sindone durante il periodo dell’Ostensione. Era fissata  ad un possente carrello metallico di 2,8 tonnellate. L’esposizione del Sacro Lino si terrà dal 19 aprile al 24 giugno nel Duomo, che è stato  chiuso dal  21 gennaio per organizzare al meglio l’accoglienza dei pellegrini. Saranno centinaia di migliaia da tutto il mondo. La Sindone sarà trasferita all’interno della  teca da esposizione solo nei giorni imminenti l’ostensione.

"Mercanti per un giorno": il mercatino più originale è all'Oval del Lingotto

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MERCANTI22Non è improbabile trovare pezzi d’antiquariato dove, commercianti mescolati tra la folla di visitatori con l’occhio di falco e la rapidità del felino si aggiudicano non raramente a prezzi a volte ridicoli. Altri invece con volto trionfante ritornano a casa con stretto tra le mani un oggetto che li riporta ai giorni dell’infanzia. Una grande baraonda dove i novelli mercanti si cimentano in un mestiere che non è il loro

 

Perché per una volta non offrire la possibilità a chi abitualmente frequenta le bancarelle dei mercatini di diventare mercante? E’ la filosofia  della manifestazione “Mercanti per un giorno”, di scena al Lingotto di Torino domenica 8 marzo. Dalla prima edizione del dicembre ’95 con centocinquanta espositori siamo giunti all’edizione numero 82 dell’ 8 dicembre 2010 con oltre millecinquecento bancarelle, non dimenticando le edizioni all’aperto svoltesi nella splendida cornice del Motovelodromo Fausto Coppi, nel passato tempio del ciclismo ora struttura adibita a manifestazioni sportive e culturali. Un successo insperato che ha fatto diventare la manifestazione un fatto di costume per la città di Torino e per chi vuole vendere, scambiare o acquistare oggetti di ogni tipo: dall’antiquariato alla rarità più stravagante.

 

Ma ora i confini e gli spazi sono stati valicati e arrivano espositori da tutta Italia e oltre frontiera. I 15.000 mq dello storico Torino Esposizioni, sono diventati gli oltre 40.000 del Lingotto Fiere. E’ una giornata estremamente divertente che già dalle 5.00 del mattino vede infreddoliti espositori, presentarsi ai cancelli per poter trovare posteggio in spazi vicini al luogo di scarico. Signore in pelliccia che spesso trascinano, accompagnate da insonnoliti mariti, carrelli carichi di merce frutto di una attenta ricerca nelle cantine, con l’intento di sbarazzarsi di vecchi oggetti. Sui tavoli sono esposte le merci più strane: giocattoli, bambole, lampade, biciclette, armadi, mobili, quadri, vecchie bottiglie e tutto ciò che è pensabile e impensabile trovare in solaio o cantina.

 

Non è improbabile trovare pezzi d’antiquariato dove, commercianti mescolati tra la folla di visitatori con l’occhio di falco e la rapidità del felino si aggiudicano non raramente a prezzi a volte ridicoli. Altri invece con volto trionfante ritornano a casa con stretto tra le mani un oggetto che li riporta ai giorni dell’infanzia. Una grande baraonda dove i novelli mercanti si cimentano in un mestiere che non è il loro infatti alcuni, sono importanti professionisti, altri medici o industriali, tutte persone che per un giorno si accaniscono per non concedere uno sconto di pochi euro. Ma dall’edizione del dicembre 2007 Mercanti per un giorno è cresciuto ed i padiglioni sono diventati tre suddivisi per “argomenti”.

 

Nel secondo padiglione sempre i veri mercanti per un giorno, un esercito di venditori pronto a trarre un utile dalle cose inutili. Nel primo padiglione gli antiquari ed i restauratori veri: quelli con la “partita iva” per intenderci che occupano una superficie di 12.000 mq divisa in oltre 100 stand dove ceramiche, orologi,tappeti mobili e tanti altri oggetti d’antiquariato hanno creato una grande mostra di qualità. Il terzo tanti temi diversi per palati fini del collezionismo: dai giocattoli ai libri, dai francobolli alle pipe, dalle macchine fotografiche alle cartoline. Ed infine un area riservata all’odore di benzina: auto e moto d’epoca, ricambi ed automobilia. Una baraonda di mercanti e di passioni che inizia alle quattro del mattino.

 

www.mercantiperungiorno.it

 

Torino 2015, in rete è Capitale provinciale dello Sport

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torino 2015 33Ben venga l’autarchica salvaguardia delle tradizioni e dell’idioma locale, per carità. Ma lascia perplessi che il sito dedicato all’evento internazionale principe per la nostra città non sia tradotto nella lingua di quella che i curatori del sito considerano ancora, evidentemente, come la “perfida Albione”

 

Se avessero scritto “Turin” 2015 Capitale europea dello sport non avrebbero probabilmente inteso pronunciarlo, più o meno,  “Tiùrin” all’inglese, o “Turèn” alla francese, bensì “Turìn”, alla piemontese. Ben venga l’autarchica salvaguardia delle tradizioni e dell’idioma locale, per carità. Ma lascia perplessi che il sito dedicato all’evento internazionale principe per la nostra città non sia tradotto nella lingua di quella che i curatori del sito considerano ancora, evidentemente, come la “perfida Albione”. A dire il vero una dicitura anglofona il sito la riporta: “Press Area” che, nelle intenzioni degli esperti web nostrani, forse sta a significare “area presse”, in omaggio alla tradizione industriale della città della Mole. Qui siamo tutti consapevoli dell’importanza di un evento “globale” che potrebbe rilanciare il capoluogo sabaudo oltre i confini daziari.Sarebbe opportuno che ne fossero a conoscenza anche gli internauti di Londra, Parigi, e magari pure di Pechino che, sebbene fuori dall’Unione Europea, qualcosa conta per chi vuole promuovere la propria immagine. Invece il sito ufficiale di “Torino 2015” si ferma alla lingua di Dante. La più bella, non c’è dubbio, ma non certo la più diffusa. “Scegli lo sport, sorridi” è lo slogan (in italiano potremmo dire “ritornello”?) che campeggia sulla homepage del sito. C’è ben poco da sorridere.

CB

 www.torino2015.it

(Foto: il Torinese)

Suk ex Ogm, FdI: "Boicottiamo il bando comunale!"

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MARRONE- ALESSI: PRONTO OSSERVATORIO LEGALE PER ESPOSTI IN PROCURA CONTRO AFFIDATARIO PER CONCORSO IN RICETTAZIONE, INCAUTO ACQUISTO E VIOLAZIONI IN MATERIA IGIENICO-SANITARIA E COMMERCIALE

 
<< Come prevedibile la Giunta Comunale se n’è fregata delle contrarietà delle Circoscrizioni 6 e 7 e ha tirato dritto sulla collocazione del suk alle ex OGM pubblicando direttamente il bando per il soggetto assegnatario: noi rispondiamo con il boicottaggio del bando>> annunciano Maurizio Marrone e Patrizia Alessi, Capigruppo di Fratelli d’Italia in Comune di Torino e Circoscrizione 7, che spiegano<< Puntiamo a fare andare deserto il bando di assegnazione: sappia infatti il futuro soggetto gestore che stiamo preparando un osservatorio legale per raccogliere tutte le prove fotografiche e testimoniali dell’abusivismo che certamente si ripeterà alle ex OGM come già accaduto a San Pietro in Vincoli e all’ex Scalo Vanchiglia nella completa inerzia dell’Amministrazione comunale.Documenteremo la vendita di merce contraffatta, rubata, nuova o alimentare e presenteremo esposti, questa volta anche contro il soggetto affidatario dell’area di libero scambio per concorso in ricettazione, incauto acquisto e nelle innumerevoli violazioni amministrative dei regolamenti igienico-sanitari e commerciali: vedremo chi si caricherà questa gatta da pelare!>> sfidano Marrone e Alessi.

 

<<  La svolta di Fassino: ”Basta suk nelle piazze del centro” nello stesso giorno che la sua Giunta delibera “Gran Suk in Aurora”.Aurora è un territorio difficile e le situazioni di degrado portano a difficoltà nello sviluppo e nell’integritá psico-sociale. È da tempo che si conoscono gli effetti della deprivazione sul benessere individuale, con i conseguenti risvolti sul piano sociale. E tali condizioni portano ad ulteriore degrado, creando così un circolo vizioso da cui è difficile venir fuori. Detto ciò, ci chiediamo come si possa non solo legittimare una situazione di degrado, ma, ed è ancora peggio, facilitarla con delle non-azioni a tal proposito. E’ anche molto grave cercare di normalizzare tali situazioni: lo spaccio non è normale, la delinquenza non è normale, le attività lesive e distruttive degli antagonisti non sono normali etc. Il messaggio che stanno mandando le Istituzioni, però, è molto diverso concentrando in tale Quartiere ogni cosa che normale non è. >> continuano Marrone e Alessi.

Truffa degli alpeggi, grave danno per le Terre Alte

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Sull’argomento è scesa in campo la delegazione piemontese di Uncem, che si unisce alle richieste di chi pretende una migliore organizzazione del sistema della Pac (Politica agricola comunitaria)

 

La truffa degli alpeggi, presi falsamente in affitto da alcuni allevatori del torinese, scoperta dalla Guardia di Finanza, rappresenta certamente una danno enorme per tutto il sistema agricolo piemontese, nonché per l’intero comparto economico delle Terre Alte e per centinaia di imprenditori onesti. Sull’argomento è scesa in campo la delegazione piemontese di Uncem, che si unisce alle richieste di chi pretende una migliore organizzazione del sistema della Pac (Politica agricola comunitaria) dove questa tocca appunto alpeggi, pascoli e monticazione. Scrive l’Unione nazionale dei comuni montani in una nota che: “C’è da risolvere il problema degli affitti altissimi, di alpeggi privati in particolare, che non permettono alle imprese del territorio di affittare le aree dove condurre mandrie e greggi. Non solo. Questo fenomeno di aumento delle richieste economiche per l’affitto ha generato negli ultimi anni fenomeni di speculazione, penalizzando i veri allevatori, creando un vero mercato nazionale che va monitorato e bloccato.”. Per questo Uncem ha chiesto recentemente ai Comuni montani di evitare aumenti e verificare, per quanto nelle loro possibilità, il reale utilizzo di pascoli e alpeggi, a vantaggio anche della manutenzione del territorio e della prevenzione del dissesto. Inoltre Uncem chiede alla Regione Piemonte di aprire a breve un tavolo sulla questione pascoli e alpeggi nelle aree montane così da fare il punto su quanto sta avvenendo in vista della stagione estiva.

 

Massimo Iaretti

Salone del Libro, è già boom di prenotazioni per l'edizione di maggio

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In crescita anche lo spazio dei progetti Startup, e l’area dedicata all’editoria sul gusto

 

Manca un mese alla chiusura della campagna per occupare tutti gli spazi del Salone del Libro di Torino dal 14 al 18 maggio e già si registra un ottimo riscontro commerciale: ben +12% di editori presenti e +10% di metri quadri  prenotati. L’Incubatore riservato ai giovani editori e quello per l’Editoria per ragazzi sono già sold out. In crescita anche lo spazio dei progetti Startup, e l’area dedicata all’editoria sul gusto.

Brahms e Bruckner protagonisti della settimana musicale torinese

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David Garrett, uno dei più celebri violinisti al mondo, il 5 e 6 marzo. Sul podio Tomas Netopil

 

David Garrett, uno dei violinisti di maggior successo internazionale, debutta giovedì 5 marzo alle 21 con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium Rai di Torino, interpretando una delle più celebri pagine del repertorio violinistico, il Concerto in re maggiore op. 77 per violino e orchestra di Johannes Brahms, scritto per il celebre violinista Joseph Joachim che partecipò attivamente alla stesura della parte solistica dell’opera. Brahms ottenne così la soluzione dei problemi che gli causava la scrittura violinistica e produsse un risultato altamente virtuosistico, ma perfettamente calibrato sulle possibilità dello strumento.

 

Nel primitivo disegno il concerto doveva essere in quattro movimenti, di cui uno Scherzo, in seconda posizione, si distaccò e trovò posto nel Secondo concerto per pianoforte. Il Concerto per violino rimase così strutturato in tre movimenti, secondo la più classica delle strutture, Allegro-Adagio-Allegro. Nel primo movimento, Allegro, l’intimismo si affianca a una solennità di respiro romantico, evidente nel grande tema di apertura, in parte relegata, invece, nei concerti per violino di Mendelssohn e Schumann.

 

La strumentazione per soli fiati, ad apertura dell’Adagio, guarda a Mozart, mentre il canto del violino si richiama per semplicità d’impianto a Vivaldi. Il finale è percorso, invece, da un tono vigoroso e rusticano, che si richiama ai modi ungheresi cari a Haydn e a tutta la classicità viennese.

 

Garrett ha iniziato a studiare violino a quattro anni e, a dieci, ha debuttato con la Hamburger Philarmoniker. A tredici anni è stato l’artista più giovane di tutti i tempi a aver firmato un contratto in esclusiva con la Deutsche Grammophon. Oggi è molto conosciuto anche presso le giovani generazioni, per la sua mescolanza di elementi provenienti dalla musica colta, pop, rock e rhytm-and blues.

 

Sul podio dell’Orchestra Rai Tomas Netopil, che dal 2013 è Direttore Musicale Generale nella città di Essen, dove guida sia il teatro dell’opera sia la Filarmonica. Nella seconda parte della serata Netopil propone la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Anton Bruckner, composta tra il 1875 e il 1878, in un periodo difficile per il compositore, che confidò a un amico “La mia vita ha perso tutta la gioia e l’entusiasmo”. Non a caso scelse di iniziare la sua opera proprio dall’Adagio.

 

Il concerto è replicato venerdì 6 marzo alle 20.30, con trasmissione in diretta su Radio3. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1985), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima dell’inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro. Informazioni: 011.8104653 biglietteria.osn@rai.it www.osn.rai.it.

Mara Martellotta