Torino- Pagina 17

Parrucchieri e centri estetici : “Un appello alle istituzioni, vogliamo riaprire”

Confartigianato Imprese Piemonte e Confartigianato Imprese Torino lanciano un accorato appello alla politica e alle istituzioni locali, per favorire la riapertura dei servizi alla persona (acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing) con una pronta modifica al DPCM del 2 marzo 2021 che reintegri le attività di acconciatura ed estetica nell’allegato 24, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse ed evitando in tal modo l’incremento del fenomeno dell’abusivismo.

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  – Ricordiamo che il 6 aprile scorso la Prefettura di Torino, successivamente alle sollecitazioni che il Comitato Unitario delle Confederazioni Artigiane del Piemonte ha avanzato alle Istituzioni del territorio rispetto al tema dell’abusivismo per le imprese operanti nel comparto delle acconciature e dell’estetica, ha convocato una riunione per la trattazione del problema relativo all’abusivismo.

 

In quell’occasione Alberto Sacco, Assessore al Commercio e Artigianato del Comune di Torino, ha anticipato che è allo studio una campagna di sensibilizzazione rivolta al contrasto dell’abusivismo. La campagna riguarderà più settori, tra questi anche quelli afferenti il benessere.

Confartigianato Imprese Piemonte e Confartigianato Imprese Torino si fanno portavoce delle istanze e del grido di allarme lanciato dalle imprese del benessere rispetto ai disagi provocati dalla chiusura di tali attività nelle zone rosse prevista dall’allegato 24 al DPCM del 2 marzo scorso, nel quale i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere sono stati aggiunti ai servizi dei centri estetici, già esclusi dallo stesso allegato al DPCM del 3 novembre 2020.

Secondo l’ultimo DPCM le imprese del benessere (chiuse dal 15 marzo), rimarranno chiuse fino a quando il Piemonte sarà in zona rossa (probabilmente fino al 12 aprile).

Confartigianato Imprese ha calcolato che l’effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi in questo mese di serrata causerà alle imprese di acconciatura e di estetica del Piemonte una perdita economica di circa 30 milioni di euro.

Dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, in questi settori in Piemonte si registrano 12.137 imprese artigiane del settore dei servizi di acconciatura e altri trattamenti estetici, con circa 22mila addetti, che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici.

Un settore sempre sotto attacco da parte degli abusivi; secondo un recente calcolo sempre di Confartigianato, si stima come in Piemonte “colpiscono” direttamente il 20% delle imprese regolari.

 

Ed è soprattutto in questo periodo che nel settore del benessere e della cura della persona è allarme per il proliferare di abusivi e irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure e trattamenti estetici.

“Al di là dei pesanti danni economici a carico delle imprese – sottolinea Giuseppe Anastasia, responsabile settore benessere di Confartigianato Imprese Torino – i provvedimenti hanno favorito, fin dalla prima chiusura del marzo dello scorso anno, una pericolosa e ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, agevolata dalla disponibilità di soggetti che, a fronte dell’impennata della richiesta,  continuano a erogare abusivamente al proprio domicilio o in quello del cliente, i servizi preclusi alle imprese. È stato fatto pertanto presente, anche con una nota del nostro Presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli indirizzata al Ministro Giorgetti, che la chiusura delle attività regolari, proprio in considerazione della particolare situazione emergenziale che vede un aumento costante dei contagi dovuti alla maggiore virulenza delle varianti del SARS-CoV-2, va a nostro avviso nella direzione opposta a quella auspicata dal Governo, andando ad amplificare il rischio piuttosto che contenerlo. E’ opportuno definire al più presto strumenti più incisivi coinvolgendo le autorità competenti che possano eliminare o quantomeno arginare questi servizi forniti abusivamente, ridando spazio alle imprese in regola che seguono i protocolli anti-contagio Covid-19.”

“Ci sono almeno tre validi motivi per la riapertura – spiegano Stefania Baiolini, Presidente Nazionale e Regionale di Confartigianato Estetiste  e Enrico Frea, Presidente Regionale del settore acconciature di Confartigianato Imprese Piemonte – Primo, gli investimenti e le precauzioni adottati per l’adeguamento ai protocolli di sicurezza per garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro e per evitare la diffusione del coronavirus, garantiscono nei saloni e nei locali aziendali elevati ed efficaci livelli di prevenzione, ulteriori peraltro alle già rigide misure di sicurezza normalmente rispettate dagli operatori del settore a tutela della salute della propria clientela. Secondo, i saloni e i centri dove vengono prestate le attività di servizi alla persona non possono in alcun modo essere intesi quali luoghi di assembramento, stante il rigoroso rispetto degli indirizzi operativi riportati nell’Allegato 9 al D.P.C.M. 02 marzo 2021 per i singoli settori di attività, che consentono l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione (su appuntamento) con rigorosi protocolli di igiene e il mantenimento dell’elenco delle presenze per almeno 14 giorni. Ed infine, permettendo la regolare apertura delle attività, le imprese potrebbero contare sugli introiti derivanti dai servizi e dalle prestazioni resi alla propria clientela, senza gravare sui conti pubblici per gli ammortizzatori sociali”.

 

“Per questi motivi – concludono Baiolini e Frea – chiediamo ai rappresentanti politici di intervenire per favorire una pronta modifica al DPCM del 2 marzo 2021 che reintegri le attività di acconciatura ed estetica nell’allegato 24, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse ed evitando in tal modo il protrarsi della situazione di pericolo per i cittadini fruitori di tali servizi erogati abusivamente e chiediamo, infine, di intraprendere azioni mirate per porre fine al dilagarsi della piaga dell’abusivismo”.

La Buona Destra amplia la presenza in Piemonte

A circa 6 mesi dalla sua presentazione nazionale, il percorso di crescita della Buona Destra continua attraverso l’apertura quotidiana di nuovi Comitati Locali, l’iscrizione di nuovi aderenti ed oggi, con la presentazione ufficiale della Struttura Territoriale con Coordinamento Regionale in Piemonte.

 

“Per la Buona Destra si tratta di un ulteriore tassello all’interno del processo di crescita e strutturazione” – dichiara Claudio Desirò, Referente Regionale di Buona Destra in Piemonte – “La nostra Regione proviene da diversi anni di crisi a livello sociale, industriale ed economica acuita dagli ultimi 12 mesi di pandemia. I piemontesi e le attività economiche del territorio attendono risposte e proposte utili ad affrontare le sfide attuali per poter programmare al meglio il proprio futuro. La Buona Destra consolidandosi sempre più sul territorio, diventa un serio interlocutore istituzionale per rappresentare le istanze territoriali, provinciali e regionali”.

“In questi giorni” – continua Desirò – “assistiamo al continuo ricorso ad annunci ad effetto da parte del Governatore Cirio impegnato, tramite promesse che non arrivano mai a compimento, a nascondere le gravi carenze organizzative in atto. Una campagna vaccinale lacunosa, il mancato potenziamento della rete ospedaliera e le carenze del piano regionale dei trasporti, sono alcune delle tematiche più impattanti le sorti della nostra Regione, su cui la Giunta ha continuato e continua a fare dichiarazioni, senza mai realmente migliorare le condizioni esistenti. Ma tutti i singoli territori hanno problematiche specifiche da affrontare velocemente”.

“Con questa organizzazione” – conclude Desirò – “avremo la possibilità di agire al meglio sulle varie situazioni locali, rappresentando i nostri Valori Fondanti e, a partire dai singoli territori, agire diffusamente su tutto il Piemonte. Coordinandoci insieme ai Referenti Locali, i problemi del territorio, spesso comuni a più aree, saranno affrontati in modo concertato ed a più ampio respiro, e questo permetterà alla Buona Destra di farsi conoscere, crescere ed essere efficace ed attiva nelle istanze di interesse collettivo”.

“La crisi economica e sociale è diffusa ed ė evidente la necessità di superare l’atteggiamento campanilistico proponendo soluzioni condivise a livello inter territoriale” – interviene Pietro Piazzolla, Referente del Comitato di Borgaro – “Le problematiche sono simili e comuni a più aree ed in modo coordinato anche le Istituzioni dovranno decidersi ad affrontarle. Solo nella nostra area, ad esempio, affrontare le politiche di sostegno allo scalo aeroportuale ed alla linea ferroviaria dedicata, può avere ricadute positive su tutto il territorio piemontese”.

“Tra qualche mese arriveremo all’appuntamento delle amministrative torinesi” – aggiungono Dario Messina e Salvatore Bongiorno del Comitato Torino Pozzo Strada – “un appuntamento fondamentale per l’intera Città Metropolitana che spesso passa in secondo piano rispetto alle politiche interne ai confini di Torino. La dialettica politica Torinese rimane incentrata sulle forze interne alle coalizioni, ma di programmi concreti per il futuro non c’è neanche l’ombra”.

Per affrontare e vincere le sfide attuali e future del territorio, di Torino Area Metropolitana e dell’intera Regione Piemonte, è necessario un gioco di squadra a più livelli, che possa esprimersi in progetti condivisi ed efficaci che, partendo dalle singole esigenze locali, possano avere ricadute positive su territori pieni di potenzialità spesso banalizzate.

Per questo la Buona Destra prosegue il suo percorso di condivisione con un coordinamento Regionale che unisce le forze locali evitando la dispersione di risorse e peculiarità.

La nascita del Coordinamento Regionale della Buona Destra del Piemonte evidenzia come, in soli 6 mesi dalla sua presentazione ufficiale, il Partito sia ormai una solida realtà all’interno del panorama politico Regionale e Nazionale.

Claudio Desirò

(Referente Buona Destra Piemonte)

Pietro Piazzolla

(Referente Buona Destra Borgaro e Caselle)

Dario Messina – Salvatore Bongiorno

(Referenti Buona Destra Pozzo Strada – Collegno

 La polizia interrompe festa “abusiva”: ragazza posta sui social e insulta gli agenti. Denunciata una ventenne

Lo scorso 24 marzo, ma si è avuta notizia solo oggi. gli agenti del Commissariato Centro intervengono in uno stabile di via Mazzini a Torino poiché alcuni residenti lamentano schiamazzi, urla e musica ad alto volume in uno degli appartamenti.

Giunti sul posto, i poliziotti odono già dal piano strada il volume della musica sebbene gli infissi dell’alloggio in questione siano chiusi. Gli agenti, inoltre, nonostante i ripetuti inviti ad aprire la porta, non ricevono immediata risposta in tal senso. Dopo aver appurato che l’alloggio è stato affittato a 5 giovani, gli agenti, una volta all’interno, riscontrano la presenza di 6 ragazzi di cui 4 registrati dalla proprietà.

Durante l’intervento, i “locatari” tengono un comportamento irrispettoso nei confronti degli agenti mostrando disinteresse per le eventuali conseguenze amministrative dei loro comportamenti. Contestualmente, gli agenti verificano che una delle ragazze presenti, dopo aver filmato, i poliziotti ha “postato” su Instagram il video dell’intervento. Comportamento che la stessa avrà nei giorni successivi anche a Milano, quando pubblicherà una foto dei poliziotti intervenuti dopo la segnalazione di una festa in un’abitazione del capoluogo lombardo.

Alcuni giorni dopo, la stessa ragazza, cambiando denominazione del profilo, pubblica, sempre su Instagram, una storia che riporta un articolo di una testata online torinese che riprende i fatti del 24 marzo. Nella storia, al testo dell’articolo, veniva associata la frase “CHE INFAMIII” accompagnata da tre emoticon.

Alla luce dei fatti, tutti gli occupanti dell’alloggio, oltre ad essere sanzionati per il mancato rispetto delle norme anticovid, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per disturbo della quiete pubblica.

La ragazza, una ventenne italiana, è stata denunciata in stato di libertà per trattamento illecito dei dati, diffamazione a mezzo stampa e oltraggio a P.U.

Il locatore del B&B, invece, è stato denunciato dagli agenti della Divisione PAS per la violazione degli obblighi di comunicazione dell’elenco degli ospiti.

Montaruli (Fdi): “Gravissima intimidazione contro Comune Oulx”

“L’azione intimidatoria svolta contro il Comune di Oulx è gravissima e necessita di una risposta forte e immediata dello Stato”.

A dichiararlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, che prosegue: “Gesti come questi dimostrano come non si debba abbassare la guardia di fronte a chi continua a vedere nella tratta di persone un’occasione di destabilizzazione del nostro territorio. Si vada a fondo su una vicenda che non può essere liquidata come un mero atto dimostrativo. All’amministrazione va la nostra solidarietà incondizionata”.

 Denunciati 105 detenuti o loro familiari per illeciti sul reddito di cittadinanza. Oltre 430 mila euro indebitamente percepiti

Guardia di Finanza Torino:  “operazione sbarramento”

Nell’attuale contesto di crisi economico-sociale, legato all’emergenza epidemiologica in corso, la Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con l’INPS, nell’ambito delle attività d’istituto finalizzate al controllo della spesa pubblica, ha scoperto e denunciato 105 soggetti detenuti in istituti di pena o loro familiari, che hanno irregolarmente richiesto e percepito il Reddito di cittadinanza mediante l’omessa comunicazione all’INPS, entro il termine di 2 mesi dall’avvenuta carcerazione, dell’intervenuta variazione della composizione del nucleo familiare.

Il Reddito di cittadinanza è stato istituito quale misura di contrasto alla povertà, finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. L’ottenimento del beneficio è legato al possesso, da parte del soggetto richiedente e dei componenti del proprio nucleo familiare, di specifici requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno nonché di carattere economico e patrimoniale che tengono conto anche del numero dei componenti il nucleo familiare il quale, in caso di adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale, subisce una variazione numerica in diminuzione.

L’approfondimento investigativo, condotto dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino nei confronti dei soggetti in stato di reclusione presso la Casa circondariale “Lorusso e Cotugno” del capoluogo piemontese, ha consentito di individuare, attraverso l’incrocio delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza ed i successivi riscontri anagrafici, una vasta platea di soggetti beneficiari che avevano avuto indebitamente accesso al Reddito di cittadinanza e continuavano a percepirlo, arrecando un danno complessivo alla finanza pubblica di 430 mila euro.

I soggetti individuati sono stati segnalati a 14 uffici giudiziari, insistenti nelle Regioni di residenza di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, per aver attestato fatti non corrispondenti al vero, utilizzato dichiarazioni o documenti falsi e omesso informazioni dovute, in particolare non aver comunicato la variazione del nucleo familiare. Contestualmente, sono stati segnalati all’INPS, con cui il Corpo agisce in costante sinergia e collaborazione, per la revoca del sussidio e il recupero del beneficio economico nonché alla Procura Regionale della Corte dei conti per gli eventuali profili di danno erariale.

Tra i denunciati figurano anche soggetti detenuti per reati di particolare gravità, quali associazione per delinquere, traffico e spaccio di stupefacenti, rapina, estorsione e furto, nonché violenza sessuale, pornografia minorile e maltrattamenti in famiglia.

Le attività poste in essere rientrano nell’alveo della missione istituzionale affidata alla Guardia di Finanza e testimoniano il quotidiano impegno profuso dalle Fiamme Gialle nel controllo sul corretto impiego delle risorse statali attraverso il contrasto alle condotte di illecita percezione di sussidi e contributi pubblici spettanti a cittadini in effettiva condizione economica svantaggiata, che danneggiano i contribuenti onesti, favoriscono l’iniquità sociale e ingenerano un ingiustificato incremento dei costi dei servizi erogati dallo Stato.

Sequestrata cocaina per due milioni di euro

In tutto trenta chili di cocaina, che  avrebbero fruttato due milioni di euro, sono stati sequestrati a Torino dalla polizia

E’ stato arrestato un 27enne incensurato di origini albanesi dopo un controllo mentre stava per salire a bordo di un’auto.

L’uomo è fuggito ma è stato arrestato dagli agenti in corso Vercelli con  circa 20 mila euro in contanti,  in mazzette da mille euro.

Nel suo alloggio sono stati trovati  33 panetti di cocaina purissima e altri 28mila euro in contanti.

Sostegno ai cinema, Canalis (Pd): “Bocciata la mia proposta”

“COSA HA DA DIRE IL PRESIDENTE DELLA FILM COMMISSION?”

Monica Canalis: “Oggi la maggioranza di destra ha bocciato un mio emendamento al bilancio di previsione 2021 della Regione. Le sale cinematografiche sono così prive di un sostegno regionale. Torino città del cinema non può accettare la chiusura di tante sale: dalla Regione Piemonte finora nessuna attenzione concreta.”

«Nei giorni in cui arriva il grido di dolore dei cinema piemontesi, il 40% dei quali rischia di non riaprire, e che finora ha ricevuto scarsa attenzione dalla Giunta Cirio, stupisce la bocciatura dell’emendamento a mia prima firma che mirava ad istituire un aiuto per la gestione delle sale e non solo per la produzione cinematografica da parte della Regione.

Stupisce anche il silenzio del Presidente della Film Commission Torino Piemonte, che incidentalmente è anche il nome più accreditato per guidare il centrodestra nelle elezioni di Torino.

La nostra Regione, a differenza ad esempio di Lombardia e Lazio, sembra aver dimenticato un settore della cultura e dell’intrattenimento davvero allo stremo come quello cinematografico, un settore che in Piemonte impiega più di mille lavoratori ed è colonna portante dell’animazione culturale anche nei territori più periferici e socialmente disagiati. In particolare, il centro storico di Torino, che oggi è, tra i capoluoghi di Regione italiani, quello con la maggior densità di sale, rischia una vera e propria desertificazione culturale. Una città come Torino, così fortemente legata al cinema, non può accettare passivamente tutto questo.

La destra, che è alla guida della Regione, non ha previsto crediti d’imposta, contributi a fondo perduto per far fronte agli affitti o per adeguare le sale, né un supporto fideiussorio da Finpiemonte.  Il candidato Paolo Damilano, politicamente organico alla Giunta Cirio, cosa ha da dire?

La maggioranza di destra, bocciando questo mio emendamento al bilancio di previsione 2021 della Regione, ha fatto sì che le sale cinematografiche oggi siano prive di un sostegno regionale. È necessaria un’attenzione per la gestione dei cinema e non solo per la produzione cinematografica».

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

Casale – Reale Mutua Basket Torino 59 -81

Il basket visto a distanza. L’universo torna al suo posto: Reale Mutua Torino in testa alla classifica di A2 (o LNP che dir si voglia…).

Una partita senza storia dall’inizio alla fine: 13 a 1 dopo pochi minutim 23 a 8 dopo pochi altri e 51 a 26 all’intervallo. Un vergognoso terzo quarto con soli 8 punti segnati da parte di Torino non lascia il segno in una vittoria che non è mai stata in discussione. E tutto questo senza mai aver fatto entrare Diop, tenuto prudenzialmente a riposo, che è a mio avviso, pur con tanti aspetti da maturare, il miglior giocatore della serie cadetta.

E’ doveroso riscontrare come mai come quest’anno la forbice tra decenza e indecenza (sportiva si intenda) intesa come qualità sia stata così elevata. Si gioca male e si vince solo con invenzioni e tiri a sorpresa. Chiunque asserisca di vedere bel gioco in questa categoria o è di parte o ha un motivo commerciale per dirlo. La serie A è un passo “obbligato” per Torino. Questo spettacolo senza pubblico dal vivo è quasi un passaggio costretto dal purgatorio al paradiso, senza dover per forza far sapere “ai più” quali siano state le sofferenze per raggiungere il basket di vertice.

Non si contano i tiri assurdi e le palle buttate alle sedie delle squadre contro cui la Reale Mutua si è scontrata, e solo la conduzione della squadra gialloblù a volte legata a criteri di difficile comprensione ha permesso alle squadre avversarie di recuperare o vincere le partite che altrimenti la squadra di Torino avrebbe potuto facilmente condurre in porto.

Ora, Torino ha agganciato numericamente il primo posto per vittorie conseguite ma, con i recuperi da effettuare, potrà passare agevolmente in testa.

Della partita di ieri si può poco dire se non che Torino ha giocato come al solito ma segnando nei primi due quarti molti dei propritiri. Questa è la differenza rispetto a quando (quelle poche volte) Torino perde. La difesa è sempre costante, nel bene o nel male, e l’attacco, il migliore di gran lunga di tutta la serie A2, se solo gioca normale distrugge gli avversari.

Poco da dire sui singoli che si sono distribuiti nell’arco della partita anche se non si riesce a capire il motivo per cui Cappelletti (probabilmente il miglior play della categoria) sia sovente confinato in panchina e il perché giocare con gli stranieri in campo per più tempo sembra un lusso da non concedersi, però, vista la pochezza degli avversari (che addirittura poco tempo fa erano addirittura riusciti a battere la Reale Mutua in una sconfitta definita offensiva per la scarsa qualità di gioco dei giocatori Gialloblù) tutto passa in secondo piano.

Torino è ormai in testa al suo girone e gli avversari del raggruppamento sembrano essersi fermati a riflettere sul fatto che essere in testa può essere “pericoloso” se il campionato dovesse mai interrompersi come l’altr’anno, e quindi Torino si trova nuovamente a condurre il torneo.

Sarà la volta buona per salire di categoria? Oppure sul cammino verso il paradiso cestistico potremmo trovare degli ostacoli imprevisti? La squadra è la più forte, la città è in attesa di una nuova vera squadra in serie A, chissà se gli dei dell’olimpo del basket accondiscenderanno alle necessità per l’ascesa.

Paolo Michieletto

Novantenne accoltellato a morte, urla dall’appartamento. Giallo a Santa Rita

Mercoledì 7 aprile  – Nel pomeriggio un anziano di 91 anni è stato trovato senza vita nel suo appartamento in via Tripoli, in zona Santa Rita. E’ stato colpito con un coltello da cucina.

Sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo  investigativo del comando di Torino per effettuare  insieme al medico legale incaricato dalla procura il sopralluogo dell’abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere del 91 enne. Dai primi accertamenti l’uomo è stato accoltellato e l’appartamento non è a soqquadro.

I carabinieri sono intervenuti a seguito di alcune chiamate al 112 che segnalavano urla provenire provenire dal quinto piano dell’abitazione dell’uomo, che non era sposato e abitava da solo.

AGGIORNAMENTO I primi rilievi esterni sul cadavere eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, insieme al medico legale, hanno evidenziato almeno 4 coltellate inferte sul corpo della vittima, delle quali una al collo, con un coltello da cucina ancora lì conficcato. L’autopsia disposta dalla procura di Torino consentirà di verificare nel dettaglio tutte le ferite.

Larry Fink racconta mezzo secolo di carriera

“I Giovedì in CAMERA” Oltre cinquant’anni di carriera raccontati online dal grande fotografo americano 

Giovedì 8 aprile, ore 19, su tutti i canali di “CAMERA”

“Sono essenzialmente un fotografo umanista. Mi piace raccontare storie. Non sono un mero autore di immagini di gossip neppure quando fotografo un party di gente famosa…Mi piace pensare, e spero che sia così, che le fotografie che realizzo abbiano, invece, qualche relazione con il destino e forse con l’eternità”: così si autodescriveva, in una recente intervista Larry Fink, fra i più grandi ed eclettici fotografi del panorama americano. A lui, nato a Brooklyn– New York nel 1941 e allievo dell’ironica e dissacrante “street photographer” Lisette Model (Vienna, 1901– New York, 1983), “CAMERA – Centro Italiano per la Fototografia” di Torino, dedica il primo dei giovedì di approfondimenti online che si terranno in attesa di riaprire al pubblico con due mostre già programmate e dedicate in parallelo alla stessa Model (“ Street Life”) e all’indiscutibile genio della fotografia glamour Horst P. Horst (“Style and Glamour”), fra i grandi nomi della fotografia mondiale del secolo scorso. L’appuntamento con Larry Fink è per giovedì 8 aprile, alle ore 19. Ad intervistare – su tutti i canali del Centro di via delle Rosine 18 – il fotografo, già ospite a “CAMERA” nel 2019 con l’antologica “Unbridled Curiosity” (“Curiosità sfrenata”), sarà la curatrice della mostra dedicata a Lisette Model, Monica Poggi. Un dialogo e un confronto a due in cui scivoleranno gli oltre cinquant’anni di storia attraversati da Fink con la sua “reflex”, ritrovandosi sempre nel momento giusto “al posto giusto”. Non per caso. Ma per geniale, amorevolmente coltivata curiosità. Con quella capacità di entrare in piena empatia con i soggetti ritratti, fra i più svariati, di cogliere al volo, nella frazione di un attimo, l’intima essenza di chi in lui s’imbatteva. Fotografo di anime, di sguardi e sentimenti. Non solo di corpi e volti incorniciati in preziosi e forti contrasti di ombre e di luci. “Fotografate con le viscere”, era solita ricordare ai suoi allievi Lisette Model. E Fink – già docente alla “Yale University” e oggi al “Bard College” – ne è in ciò, ancor oggi, alunno esemplare. Dalla beat generation, immortalata a 17 anni (le sue prime foto le scatta a 12 con una macchina regalatagli dal padre) ad Andy Wharol e ai suoi amici della “Factory”, dai più famosi party dei vip (come fotografo editoriale pubblica regolarmente in “The New York Times Magazine”, “The New Yorker”, “Vanity Fair”, “W” e “GQ”) alla gente più semplice e comune incontrata per strada, dalle star hollywoodiane alle manifestazioni di piazza della New York anni Sessanta, la fotografia è sempre per lui “un gesto di generosità, un incontro con l’altro” , come racconta fra una suonatina di armonica e uno scherzo con i propri “pupazzi” durante l’intervista, che, come detto, verrà diffusa gratuitamente e in contemporanea su tutti i canali di “CAMERA”: Facebook, Instagram, Vimeo, sito web www.camera.to
Il video dell’intervista rimarrà in visione sugli stessi canali anche dopo l’8 aprile.

g. m.